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424 Programmazione di medio periodo
GESTIONE A FABBISOGNO
Caratteristiche generali. Le tecniche di gestione a fabbisogno (note an-
che come tecniche push o MRP (Material Requirements Planning) permettono di
superare molti dei problemi delle tecniche di gestione a scorta (o tecniche pull)
in quanto hanno come obiettivo quello di determinare quali assiemi, sottoassiemi,
parti e materie prime siano necessarie alla realizzazione di un determinato piano
di produzione di prodotti niti chiamato MPS (Master Production Schedule) o a
un determinato piano di domanda chiamato SOP (Sales Operational Plan), e in
quali quantit`a e quando essi debbano essere approvvigionati al ne di assicurare il
rispetto delle scadenze previste dal piano, nelle migliori condizioni di economicit`a.
Si parte pertanto dal piano principale di produzione dei prodotti niti e, in base
alle informazioni relative alla struttura dei prodotti, ai lead time di fabbricazione
o di acquisto, alla situazione scorte dei componenti (assiemi, parti, materie prime),
si perviene alla determinazione di un piano di ordini di riapprovvigionamento per i
vari livelli della distinta base. La pianicazione dei fabbisogni si fonda sullopera-
zione di esplosione della distinta base: il fabbisogno lordo degli articoli a domanda
dipendente, si calcola considerando gli articoli richiesti e si esaurisce con lemis-
sione di: a) ordini di produzione, per i componenti e gli assiemi di realizzazione
interna, b) ordini di approvvigionamento (o proposte di riordino), per le materie
prime e i componenti di provenienza esterna (fornitori o terzisti).
Caratteristiche peculiari. La tecnica di gestione a fabbisogno per la
determinazione dei fabbisogni di produzione di componenti e sottoassiemi non
elimina tutti i fattori di incertezza. Il principale `e quello relativo allincertezza della
domanda, che `e soggetta a ogni sorta di mutamenti (annullamento o dierimento
di ordini cliente, arrivo di nuovi ordini urgenti, sostituzione di previsioni con ordini
che non rispecchiano esattamente le previsioni ecc.). Tuttavia la pianicazione dei
fabbisogni consente di trasferire direttamente qualunque variazione che avvenga
nel sistema su ogni altro elemento del sistema stesso. Il prerequisito essenziale per
un corretto utilizzo `e pertanto la disponibilit`a di un eciente sistema informativo
di produzione.
Modalit`a di funzionamento. Nelle tabelle A, B, C e D `e riportato un
esempio di applicazione relativo a un generico prodotto A costituito da due
componenti B e C. Sinteticamente loperazione consiste nel calcolare il fab-
bisogno (lordo) di ciascuna componente a partire dal fabbisogno dellassieme, per
mezzo delle relazioni strutturali fra componente e assieme quali risultano dalla
distinta base. Il fabbisogno lordo cos` determinato, proiettato su quanti si voglia
periodi futuri di tempo, di lunghezza predeterminata, viene poi confrontato, perio-
do per periodo, con la scorta disponibile (a magazzino o in ordine) e si determina il
fabbisogno netto; da questo si arriva al piano di ordini, tenendo conto del tempo di
approvvigionamento (lead time). I componenti in questione possono essere a loro
volta assiemi di livello inferiore. Il piano di ordini a essi relativo genera pertanto
un fabbisogno lordo a livello dei loro componenti.
Campo di applicabilit`a. Ladozione delle tecniche MRP `e giusticata,
in linea di massima, quando ricorrono almeno alcune delle seguenti condizioni:
a) prodotti complessi, a pi` u livelli di fabbricazione; b) prodotti costosi, per cui `e
auspicabile uno stretto controllo; c) presenza di componenti comuni a pi` u articoli
di valore non trascurabile; d) presenza dellopportunit`a di consolidare i fabbisogni
di componenti comuni per produrli in lotti economici; e) ciclo di fabbricazione e
assemblaggio o tempi di approvvigionamento dei prodotti relativamente lunghi.
Andrea Sianesi

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