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Urbino

SABATO 9 NOVEMBRE 2013

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RETE IMPRESE ITALIA SI AFFITTINO I LOCALI LIBERI
RETE IMPRESE Italia Urbino si batte per rivitalizzare i locali sfitti in centro storico: le associazioni di categoria hanno incontrato gli assessori al Turismo Fini e al Bilancio Muci per affrontare il tema dei 35 locali abbandonati e hanno formulato proposte che comprendono un Protocollo dintesa col Comune, canoni di locazione calmierati, un fondo di garanzia, Dice Roberto Annibali: Proponiamo lindividuazione di una Via degli Artisti attraverso una selezione di realt produttive dellartigianato. Su www.ilrestodelcarlino.it/pesaro tutti i dettagli.

LUniversit di Urbino assorbir Ancona


Il Rettore Stefano Pivato bolla come leggenda metropolitana lallarme di ieri
di STEFANO PIVATO *

LUNIVERSITA di Urbino assorbir quella di Ancona. Alcuni anni fa uno dei massimi studiosi del Novecento, March Bloch, scrisse un classico della storiografia contemporanea dedicato alla circolazione delle false notizie e alla capacit che queste hanno nello scatenare panico e timori. Memorabile, al proposito, rimane la trasmissione radiofonica del 30 ot-

tobre 1938 durante la quale Orson Welles fece credere ai radioascoltatori che la terra stesse subendo linvasione del marziani facendo piombare lAmerica nel terrore. OGGI quelle false notizie sono state ribattezzate come urban legend o contemporary legend, termini tradotti in lingua italiana in leggende metropolitane. E, francamente, non saprei trovare mi-

gliore definizione a proposito della notizia comparsa ieri sul presunto cannibalismo di Ancona nei confronti di Urbino. E allora? Allora meglio stare al gioco e mettere in circolazione unaltra leggenda. Che questa: perch non invertiamo le parti e cominciamo a considerare lipotesi che sia Ancona a passare sotto la tutela di Urbino? Magnifico Rettore della Universit degli Studi di Urbino Carlo Bo

IRONICO Stefano Pivato, magnifico rettore dellUniversit degli studi di Urbino

IL CASO 1 / GARGAMELLI (CGIL): VOGLIAMO DIALOGARE E RIFLETTERE SUL TEMA DELLA MESSA IN RETE DEI QUATTRO ATENEI

I sindacati: Lincontro nel capoluogo regionale idea nostra


DI CERTO regna una buona dose di confusione. Sul tema delluniversit rettore, sindacati e politici non vogliono sentir parlare di accorpamento con Ancona, ma non si pu ignorare che esiste un decreto ministeriale sulla programmazione triennale, che getta le basi per una razionalizzazione sul territorio del sistema universitario. Il decreto per non appare tanto una minaccia, quanto una risorsa per i sindacati, che rivendicano lorganizzazione dellincontro in Regione con i quattro rettori degli atenei marchigiani e lassessore regionale allIstruzione e lavoro, Marco Luchetti. Lilli Gargamelli, segretario provinciale Flc Cgil con delega regionale alluniversit, puntualizza: Non stato il governatore Spacca a convocare la riunione, liniziativa parte dai sindacati di categoria e federali regionali, che hanno sollecitato il rettore dellateneo urbinate, Stefano Pivato, in quanto presidente del Crum (conferenza dei rettori delle Universit delle Marche, ndr), a convocare i suoi omologhi. Lincontro si terr marted 26 novembre a Palazzo Raffaello ad Ancona. Il decreto ministeriale ci ha offerto loccasione per dialogare, riflettere e confrontarci su un tema importante, che portiamo avanti da tempo, ossia la collaborazione e la messa in rete dei quattro atenei marchigiani, in unottica di crescita e non di soppressione delle realt gi esistenti. Chiediamo un confronto costruttivo, che porti a una sorta di marchio doc del sistema universitario marchigiano, superando il modello concorrenziale a favore di una collaborazione pi stretta tra gli atenei. LA GARGAMELLI vuole anche rassicurare il personale della Carlo Bo, in coro con David Violet, segretario della Cisl Universit Marche, che usa parole ferme: Non sosterremo nessun accorpamento o federazione, eventualmente siamo favorevoli a una collaborazione in ambito della didattica, ricerca, rapporto col territorio e soprattutto di interazione con le imprese per stimolare la ripresa. Dagli ambienti politici, invece, si alza la voce del sindaco Franco Corbucci: La fusione non un tema allordine del giorno, Urbino non ha nessun obbligo in questa direzione, una prospettiva inimmaginabile. Lateneo manterr la sua indipendenza, vigileremo e terr contatti con tutte le istituzioni affinch questo avvenga. LE RASSICURAZIONI del primo cittadino per non bastano al consigliere comunale del Gruppo misto, Lucia Ciampi, che gli sottoporr uninterrogazione al riguardo (firmata anche dal consigliere Foschi della lista Per Urbino), perch il pericolo dellaccentramento con Ancona non del tutto nuovo: Sta accadendo quanto aveva previsto nel 2007 il professor Augusto Calzini che, in merito alla statalizzazione, prospettava che un domani sembrer sufficiente ununica universit ad Ancona com stato per lAptr (Azienda di promozione turistica regionale) e per lAsur. Presagio confermato dalle parole dellassessore Maura Malaspina in occasione dellultimo assestamento di bilancio, quando ha detto che quattro universit sono troppe, senza contare le sedi distaccate e che le Marche hanno bisogno di una sola universit con sedi decentrate. Valentina Bicchiarelli

IL CASO 2 / LECONOMISTA ED IL PRORETTORE APERTI AL CONFRONTO. IN BALLO CE IL FUTURO DELLATENEO E DELLA CITTA

Calcagnini e Stocchi: Il ministero d la linea. Sta a noi decidere


PUNTUALI, arrivano le risposte e le riflessioni di autorevoli voci accademiche in merito al decreto del ministro Carrozza. Quando si parla di accorpamento Giorgio Calcagnini, docente di Economia monetaria, e Vilberto Stocchi, prorettore allo Sviluppo e relazioni esterne, ci vanno con i piedi di piombo e leggono il testo in una prospettiva pi ampia rivolta al futuro. Se la parola dordine no alla fusione, daltra parte occorre capire quali alternative si aprono per lateneo urbinate, in uno scenario in cui dilagano i tagli ai finanziamenti e recuperare fondi per la didattica e la ricerca diventa unimpresa sempre pi difficile. Calandosi nei panni dei docenti, non certo facile lavorare in un sistema imbrigliato dalla razionalizzazione delle risorse, ma alla fine, poi, razionalizzare cosa significa? IL DECRETO Carrozza commenta Calcagnini ha lobiettivo di ripartire i fondi in modo pi efficiente, evitando gli sprechi. In questa ottica dovremmo mettere da parte i campanilismi e ragionare su come si pu cambiare la realt attuale per migliorarla, non certo per renderla peggiore. Il massimo sarebbe mantenere la nostra universit con maggiori finanziamenti, ma se questo non possibile concretamente bisogna capire qual lalternativa migliore. Io ragiono da economista e mi chiedo come in un contesto di risorse scarse si pu progredire. Urbino ha un ruolo strategico nelle tre mission indicate dallex ministro Gelmini, ossia didattica, ricerca e rapporto col territorio, quello su cui
ECONOMISTA Gilberto Calcagnini

Ancona? S, se si pensa che Ancona attira un mercato pi marchigiano, mentre noi attiriamo studenti da fuori regione o dallestero. La strada per difenderci individuare la nostra specificit e lavorare per valorizzarla. SECONDO Stocchi il decreto d delle indicazioni su come migliorare il sistema universitario, incentivando percorsi virtuosi: Dal fornire delle linee guida allaccorpare ce ne passa. Il documento indica anche dei possibili interventi in materia di internazionalizzazione, didattica e ricerca per cui ogni ateneo pu presentare dei progetti ottenendo una quota di finanziamenti in pi dal Ministero nellambito dellFfo (fondo finanziamenti ordi-

PRORETTORE Vilberto Stocchi

si deve discutere : come mantenere questa rilevanza affrontando tagli inevitabili. Da un lato il ministero deve delineare misure pi chiare su ci che devono fare gli atenei; dallaltro bisogna capire qual la funzione di Urbino in unottica regionale. Per esempio ha senso una Scuola di Economia qui e una ad

nario, ndr). Per quanto riguarda i corsi di studio c gi stata una razionalizzazione, perch abbiamo lavorato per ricostruire tutta lofferta formativa sulla base di regole e limiti ben precisi. Il ministro d un tracciato sul quale poi bisogna valutare le realt concrete. v. b.

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