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Analisi matematica in soldoni Questa introduzione rivolta a chi, come il sottoscritto, si trovato catapultato nel mondo della matematica

ca delle universit senza aver ricevuto un'adeguata preparazione alle superiori. Io ho superato da solo le mie difficolt, con molta fatica e molto esercizio; e cos ora metto la mia esperienza al servizio di chi parte da una situazione simile alla mia. Non parler molto di dimostrazioni dei teoremi, uello lo lascio fare a chi sicuramente pi! "ravo di me a portarle a conclusione, per esempio il professore in classe o #i$ipedia; parler piuttosto di uelle cose che non sempre vengono dette nella maniera migliore a lezione, e che spesso confondono gli studenti. % presenter alcuni esercizi svolti; importante che se ne facciano molti di pi! di uelli presentati, se si intende capire l'analisi matematica. &'introduzione non strutturata seguendo il percorso generale dei corsi in matematica e, anzi, tolto un "reve spazio destinato a familiarizzarsi con il precalcolo, parte da uelli che sono solitamente gli argomenti culminanti dei corsi di analisi per poi tornare a spiegare concetti pi! primitivi. 'e""ene uesta scelta, cos presentata, potre""e apparire poco logica al lettore, garantisco che uesta scelta semplicemente uella didatticamente pi! conveniente, il che ideale per un testo destinato a far meglio comprendere la matematica, e non all'esaltazione dell'apparato logico che si andato costituendo nell'ultimo secolo per giustificarla. (apitolo ) Elementi di precalcolo *er capire l'analisi matematica, sono necessari pochi prere uisiti, ma che devono essere "en saldi nella mente di chi si addentra in uesto nuovo universo. *er esempio, deve essere "en chiaro al lettore che + un numero, precisamente il rapporto tra la circonferenza di un cerchio ed il suo diametro, il cui valore di circa ,.)-, e non ,.)-. Incontreremo pi! avanti altri numeri con nomi particolari, ad esempio e, il numero di Nepero, che la "ase dei logaritmi naturali. . richiesto che il lettore non a""ia du""i sui fondamenti dell'alge"ra, ad esempio sul fatto che /0/12/, e che /3/1/2 43 sar usato per indicare la moltiplicazione5; /061/06 ed /361/6, e non c' "isogno di inventarsi altro di strano per continuare a fare i conti. 7 uesto punto, definiamo 4di pi! a riguardo pi! avanti5 il concetto di funzione. . un concetto molto importante, che in matematica ha un significato specifico8 la funzione un oggetto 4nello specifico, una legge5 che associa ad ogni elemento del dominio X un unico oggetto del codominio Y. Questi due ultimi termini sono riferiti a due insiemi speciali, che sono fondamentali nella definizione stessa del concetto di funzione. Il dominio l'insieme di partenza; la funzione prende un elemento di uesto insieme, per esempio /, lo fa passare in una 9scatola: in cui avvengono operazioni complicate a piacere 4dettate dalla tua legge specifica, per esempio f5 e sputa fuori un nuovo elemento, per esempio 6, che un elemento del codominio. In sim"oli, si scrive f4/516, e uesta terminologia 9rispecchia: il fatto che f si vada a prendere uella / e "utti fuori uella 6. ESEMPIO *rendi come dominio l'insieme dei numeri naturali compresi tra zero e cin ue, estremi inclusi8 ;<=>,),2,,,-,?@ e come codominio l'insieme A<=B7N7, (7N%@ 7 uesto punto definiamo una funzione f da ; in A 4si scrive f8 ; C A5 tale che8 f4/5<B7N7 se / pari, f4/5<(7N% se / dispari. 7llora, f4251B7N7, f4?51(7N%, etc. N.D8 f4E5 non esiste affatto, poichF E non fa parte del tuo insieme di partenza 4il dominio ;5. 9f: un nome generico per una legge ualsiasi; alla funzione di prima potevamo mettere nome 9B*(G: 4B7N7 *7BI (7N% GI'*7BI in sigla5, e dire uindi B*(G4251B7N7. In fisica, 9/: molto spesso essa stessa una funzione, la funzione posizione lungo l'asse delle ascisse, che prende certi valori del tempo, t, e sputa fuori la posizione al tempo t8 in uesto caso il dominio il dominio Hempo a valori t, il codominio la posizione lungo l'asse orizzontale, I, e la legge /45; in sim"oli, scriviamo /4t51I. ESEMPIO 7""iamo un cronometro non molto "uono, che ci lascia vedere solo i minuti, mentre non a""ia informazione sui secondi8 cos possiamo solo specificare il minuto uando fermiamo il cronometro. 'iccome sappiamo per

esperienza che il tempo non va all'indietro, il tempo 4in minuti5 potr assumere i seguenti valori8 H1=>,),2,,,-,?,....@; gli elementi del dominio sono gli istanti t, con t1>, t1), etc. Questo il dominio della funzione /4t5. *ossiamo specificare una legge in particolare che leghi il tempo alla posizione8 ad esempio, le nostre osservazioni ci dicono che la posizione, in metri, resta specificata dalla legge /4t51tJ-1I uindi al minuto t1> la posizione risulta /4t1>5</4>51>J-1> al minuto t1)K la posizione /4)K51)KJIn uesto caso, non ci sono particolari restrizioni sul codominio imposte dalla funzione8 osserviamo che il codominio, che in uesto caso chiamo L, l'insieme di tutti i valori dei numeri naturali divisi per uattro, cio l'insieme L1=>,)J-,2J-,,J-,-J-,...)KJ-,...@ 7nche le funzioni che si ritrovano di solito nell'analisi matematica hanno spesso dei nomi, ad esempio 9radice uadrata:, 9seno:, 9coseno:, 9esponenziale:... e vengono indicate, rispettivamente, con i sim"oli rad 45, sin45, cos45, e/p45... . Mn insieme importante di funzioni per l'analisi matematica uello che lavora con i numeri reali, cio i numeri appartenenti all'insieme B. Gefiniamo una tipica funzione f8 B C B, cio una funzione che prende un numero reale e 9sputa fuori: un altro numero reale, per esempio f4/5<61-/ 0 N. 96: il nome proprio che per comodit diamo a uesta funzione, e tutto uello che uesta legge sta facendo prendere un elemento del dominio, moltiplicarlo per uattro, e poi sommarci un nove. 'e l'elemento che pesco dal dominio ), allora 61f4)51-3) 0 N1-0N1),. Oa posso pigliare pure ualsiasi altro numero reale diverso da ), per esempio P+2, e allora avr 61f4P+251-34P+2 5 0 N 4che, per la cronaca, fa circa P,>.-K5. (on > ho la f4>5, cio 61-3> 0 N1N. *er funzioni semplici come ueste, posso costruire facilmente un grafico "idimensionale, che mi dia un'idea immediata del modo in cui la legge sta operando sul dominio8 mi "asta 9"uttare dentro: nella funzione dei punti del dominio, che nel caso pi! generale tutto l'asse /, segnare i punti che ottengo in output ad altezza 6 4infatti sto lavorando con l'e uazione 6 MQM7&% Runa certa legge di /S, perci l'altezza 5, e unire uesti ultimi8 con la funzione dell'esempio precedente, sopra il punto di ascissa /1> segno il punto 61N lungo le ordinate; ad ascissa /1) corrisponde ordinata 61),, al punto di ascissa /1P+ 2 corrisponde approssimativamente 61P,>.-K... . 7 seguire denotiamo i punti nel piano "idimensionale come 4/,65, dove / la coordinata / del punto, ed 6 la coordinata 6.

Fig 1.1: &a funzione 61-/0N viene ottenuta unendo i punti 4in figura, i punti sono rappresentati dalla intersezione tra una orizzontale ed una verticale5. (ome si pu vedere, si tratta di una retta. Non un caso che la funzione dell'esempio precedente a""ia per grafico una retta. Infatti, se O e Q sono due costanti 4due numeri reali, nel nostro caso5, tutti i grafici del tipo (1) y=M ! " sono la rappresentazione di una retta. O si dice coefficiente angolare della retta, e Q la sua intercetta con

l'asse 6 nel punto in cui /1>. . importante fermarsi a ragionare una volta di pi! sul significato dei segni. Il sim"olo di MQM7&% sta ad indicare che, sul lato destro e su uello sinistro dell'e uazione, sta scritta la stessa cosa, ma con termini differenti; la speciale retta 6 con coefficiente angolare K e intercetta > uella retta che ha termine 6 uguale ad otto volte /, uindi la legge che associa /1> a 61>, /1) a 61K, 2 a )E, , a 2- e cos via. . una retta decisamente pi! inclinata 4cio, forma un angolo pi! acuto con l'asse 65 di una ualsiasi tra uelle con coefficiente angolare ) 4ad esempio 61/, intercetta >5, che 4come vedremo a""ondantemente in seguito5 hanno tutte la stessa pendenza. &o studente pu individuare alcuni punti delle e uazioni 61K/ e 61/ e disegnarle, per verificare uanto affermato; riconoscer nella speciale retta 61/ la famosa "isettrice di primo e terzo uadrante. 7ltre funzioni di grande importanza da B in B, che non ci danno pro"lemi e che possono 4e anzi, devonoT Uate l'esercizio dei punti con una calcolatrice5 essere disegnate sono il seno, il coseno, l'esponenziale, il uadrato, il cu"o, la radice cu"ica. #n app$nto rig$ardo ai grafici . "uona pratica notare alcune cose riguardo ai grafici delle funzioni. &'addizione di una costante alla funzione 4un numero reale per i nostri scopi8 0), Prad 4K5, 0NN, Pe -5 non fa altro che spostare il grafico della funzione 9pi! in alto: 4addizione di una costante positiva5 o 9pi! in "asso: 4addizione di costante negativa5; "asti pensare ai valori delle funzioni 61/ e 61/0)8 uando la / >, ), 2, ,, -... mentre la prima retta passa per >,),2,,,-,... la seconda passa per ),2,,,-,?... ESE%&I'IO Gisegnare le funzioni 61/ e 61/0). I polinomi in Mn polinomio in / una funzione, f4/5, che di solito viene indicata come *4/5. Il polinomio *4/5 non altro che una somma di monomi in /, cio una somma alge"rica di potenze intere e positi(e 4la potenza zero ammessa5 di /, ognuna delle uali con il proprio coefficiente costante; il polinomio si dice di grado n in x se la potenza di / di grado pi! alto che vi compare n. Importante) Nel polinomio non possono comparire funzioni di / diverse dalle potenze, ad esempio logaritmi in /, esponenziali in /, seno e coseno, altrimenti non si pu pi! parlare di polinomio. ESEMPIO *>4/51costante il polinomio pi! semplice. . un polinomio di grado zero, ed il suo grafico, 61costante, una retta parallela all'asse /, proprio perchF la funzione f4/5 4che in uesto caso si chiama * >4/55 restituisce un punto alla stessa altezza per ogni input /8 infatti, / non compare affatto nell'espressione per 61* >4/5 4o compare elevato alla zero5T ESE%&I'IO Gisegna il grafico di 61- e 61log4?-5. ESEMPI *)4/5 1 ?+ /- P ,/, 0 log4a5/ 0 -2 un polinomio, se a una costante ualsiasi; il polinomio di uarto grado in /, ?+ il coefficiente di /-, mentre V, il coefficiente di /,, log4a5 il coefficiente di / e -2 il coefficiente di />. *)4/5 un polinomio anche se log4a51c3/ n, con c costante ed n intero e positivo, ma non posso determinare esattamente il grado di *)4/5 senza conoscere log4a58 se nW,, il polinomio ancora di uarto grado; se nX,, a/1c/n/1c/n0), *24/5 1 ,/2 0 /)J2 0 2 non un polinomio, poichF nell'espressione *24/5 compare un termine con esponente frazionario 4Y5, cio una radice uadrata. ESE%&I'IO ). Gato *,4/5 1 )>/ 0 ?3log4?-5, determina se si tratta di un polinomio e, se s, ual il suo grado. (alcola il valore in P), > ed ). 2. Gato *-4/5 1 )>/ 0 ?3log4/5, determina se si tratta di un polinomio e, se s, ual il suo grado. (alcola il valore in P), > ed ). I polinomi sono funzioni particolarmente importanti perchF sono semplici 4anche se non sono funzioni elementari5 e permettono di approssimare le funzioni analitiche. &e approssimazioni sono di grande

importanza sia nell'analisi che nelle scienze applicate, ma un'approssimazione non ha significato se non si conosce l'errore che si commette nell'applicarla. Nel caso delle approssimazioni di funzioni analitiche con polinomi, possi"ile utilizzare la formula del resto di &agrange per conoscere l'errore che si sta commettendo nell'approssimazione, anche se uesto argomento verosimilmente non verr coperto in uesta "reve trattazione. Zengono detti radici del polinomio tutti i valori di / che risolvono l'e uazione *4/51>; il polinomio /2 V -1 >, per esempio, ha radici 02 e P2. Seno e coseno Il seno e il coseno descrivono i punti che si trovano sulla circonferenza di raggio ) 4 uesto molto importante perchF ualsiasi circonferenza pu essere riportata a dimensione unitarie8 se anche il raggio del tuo cerchio di 2> m, puoi riportarlo a ) dividendo per 2> m5. 'iccome per ora parleremo delle / cartesiane nel solito modo in cui siamo a"ituati ad intenderle, cio come i punti lungo le ascisse, per ora inventiamoci una nuova varia"ile, [, che ci serve per non fare confusione; non c' nulla di diverso se ora procediamo a parlare di seno di [ anzichF del seno di /. Il nostro sin4[5 l'altezza, 6, del punto di coordinate 4/,65 sulla circonferenza8 da notare che 6 dipende da /, cio esiste una e uazione che determina il valore di 6 per un dato /, e noi (ogliamo determinarla, almeno in funzione di sin4[5 e cos4[5; poichF il raggio ), la circonferenza ha il suo punto di massima altezza sull'asse 6 nel punto di ascissa /1>, che individuato dalle coordinate 4/1>, 61)5, e uindi il valore massimo per il seno 16ma/1); un ragionamento analogo ci porta a dedurre che il valore minimo per il seno uello di 16min1P). Il coseno, parimenti, la proiezione dello stesso punto sull'asse /, ed assume perci il valore della coordinata / in uel punto. 7nche i valori del coseno oscillano tra P) ed ), e come avrai notato il seno ha i suoi valori di massimo e di minimo dove il coseno >, e vale il viceversa8 la circonferenza di raggio ) ha il massimo delle / in 4),>5, che il punto di cos4[51) e sin4[51>, mentre ha il massimo delle 6 in 4>,)5, e cio cos4[51> e sin4[51); il minimo delle / in 4cos4[51P), sin4[51>5, uello delle 6 in 4cos4[51>, sin4[51P)5; inoltre, se pensi di spostare il punto sulla circonferenza in una direzione lungo la uale la coordinata seno aumenta in distanza dall'origine 4cio aumenta il suo modulo o valore assoluto5, per esempio tirando il punto verso destra se sei nel primo uadrante, noterai che il seno diminuisce in modulo 4nella figura ).2, la linea verticale rossa si accorcia5; e vale il viceversa.

Fig 1.*: &a relazione tra seno e coseno Oa ora opportuno trovare una relazione pi! uantitativa che descriva uanto a""iamo osservato. Galla Uig. ).2 evidente che coseno e seno costituiscono i cateti di un triangolo rettangolo, e siccome per i triangoli rettangoli vale il teorema di *itagora8 (*) cateto1* ! cateto** = ipoten$sa* 7llora deve valere la relazione trigonometrica fondamentale8 (+) sin*4[5!cos*4[5=1* dove sin24[5 e cos24[5 sono le notazioni che vengono comunemente usate per indicare, rispettivamente, il uadrato del seno e del coseno, cio 4sin4[552, ovvero sin4[53sin4[5, o 4cos4[552, e cio cos4[53cos4[5.

&a 4,5 la relazione che cercavamo e che, conoscendo solo il seno o solo il coseno, ci permette di determinare l'altro, e di solito si scrive (,) sin*4[5!cos*4[5=1 *erchF )*1). *er una circonferenza di raggio ar"itrario B\), dalla figura ).2 si pu ricavare /1Bcos4[5, 61Bsin4[5 e uindi /2 0 621B2cos24[5 0 B2sin24[51B2 4cos24[5 0 sin24[551 B2 4?5 /2 0 621B2 (he l'e uazione che descrive la circonferenza di raggio B. ]ra che a""iamo esplorato la relazione fondamentale della trigonometria, non c' ragione di continuare a trascinarci dietro la varia"ile [, dato che non uella con cui lavoreremo di pi!. *oichF [ solo il nome che diamo ad una varia"ile, riscriviamo uanto sopra come sin*4/5!cos*4/5=1 e occupiamoci di come varia il seno di / al variare di /. ]ra, / un numero 4espresso in radianti5, mentre [ un angolo 4espresso in gradi5; uesto non ci crea grosse difficolt, perchF possiamo sempre passare da angoli a radianti ricordandoci della formula 4E5 / 1 [3+J)K>^ *er esempio, se a""iamo un angolo di N>^, /1 N>^3+J)K>^1 +J2; un angolo di ,E>^ in radianti si esprime come /1,E>^3+J)K>^1 2+. Non necessario approssimare il + a ,.)- per esprimere uesti risultati e, anzi, conviene non farlo; per importante risolvere con uesta approssimazione almeno a mente, in modo da capire dove stiano, per esempio, +J2 e 2+ sulla retta dei numeri 4il primo poco meno di ).E, il secondo poco meno di E.,5. Oettiamo dei valori ar"itrari di / in una calcolatrice, troviamo sin4/5 e disegniamo l'andamento in funzione di /8

Fig 1.+: Il seno di / una funzione dispari, cio antisimmetrica rispetto all'asse delle ordinate; inoltre ad andamento periodico8 cio si ripete sempre uguale ad intervalli di 2+. Atten-ione) Il seno una funzione periodica; non l'angolo. Mn angolo di )N?^ differente da uno di ???^, cos come sono diverse le misure di uesti due angoli in radianti 4rispettivamente, ),+J)2 e ,_+J)25, ma il seno del primo angolo uguale al seno del secondo. 'enza indugiare oltre, presentiamo anche il grafico del coseno di /; si pu osservare che il grafico identico a uello del seno, ma 9spostato indietro: di +8 il seno vale > in ) e ) in +J2, il coseno vale ) in > e > in +J2.

Fig 1.,: &a funzione coseno di /, una funzione pari, cio simmetrica rispetto all'asse delle ordinate, ad andamento periodico con periodo 2+. ESE%&I'I 7iutandoti con i grafici di uesta sezione, ). Gisegna la funzione f4/51 cos4/5 0 ) 2. Gisegna la funzione f4/51 ?sin4/5 ,. Gisegna la funzione f4/51 ?cos4/5 V ? -. Gisegna la funzione f4/51 sin24/5 ?. Gisegna la funzione f4/51 sin4/25 E. Gisegna la funzione f4/51 sin4/5 0 / Getermina8 ). 'e il seno dell'angolo [ sin [1)J2, uali valori pu assumere il coseno` 4Bicorda che la radice uadrata di un numero reale positivo assume due valori, uno positivo ed uno negativo.5 2. Quali posizioni 6 pu assumere un punto di coordinata /1, se il raggio della circonferenza ha lunghezza B1?` Altre f$n-ioni trigonometric.e 7ltre funzioni trigonometriche sono definite a partire da seno e coseno. Il rapporto sin4/5Jcos4/5<tan4/5 prende il nome di tangente di /, una funzione dispari con periodo + 4non 2+T5. &'arcoseno di /, arcsin4/5, la funzione che, applicata a seno di /, restituisce /8 uindi arcsinRsin4/5S</. In maniera analoga sono definite arcoseno e arcontangente, arccosRcos4/5S</ e arctanRtan4/5S</. %sistono numerose altre funzioni trigonometriche di minore importanza, per esempio )Jcos4/5<sec4/5 4secante di /5 e )Jsin4/5<cosec4/5 4cosecante di /5, cotangente )Jtan4/5. Bisulta utile avere un nome per ueste funzioni per a""reviare la notazione; ma non necessario memorizzare ueste funzioni pi! esotiche. /0esponen-iale Qli esponenziali sono funzioni del tipo f4/51a/, dove a, che si definisce "ase dell'esponenziale, un numero reale maggiore di >, diverso da ). &'esponenziale di gran lunga pi! usato in matematica uello nella forma e/, scritto anche e/p4/5, dove e un numero "en preciso, il numero di Nepero, che vale circa 2._)K 4 un numero irrazionale, come pi greco, e cio un numero che ha infinite cifre non periodiche dopo la virgola5. Il motivo di uesta scelta lo scopriremo pi! avanti. &'esponente pu essere ualun ue numero reale, anche negativo; ma cosa significa un esponente non intero, oppure negativo` (osa significa l'esponente zero` 'iamo stati a"ituati a pensare che le potenze di un numero funzionano in uesto modo8 a )1a, a21a3a, a,1a3a3a, a n1a3a3a3....3a 4n volte5; ma gli esponenziali appena descritti hanno alcune propriet molto comode, per esempio a n3a m1a n0m e 4a n5m1a n m, che una conseguenza della prima propriet. 'iccome ueste propriet sono molto comode, definiamo gli esponenti reali come i numeri che verificano proprio ueste propriet; dalla prima propriet, vogliamo che a >3a m1 a>0m1 a m, e uindi decidiamo che a><). Mn ragionamento analogo pu essere portato a termine per gli altri esponenti razionali, e a uesto punto si chiede al lettore di fare un piccolo sforzo e provare a dimostrare che l'esponente negativo, a Pn, e uivale all'espressione )Ja n 4ad esempio, aP)<)Ja5, utilizzando la seconda propriet degli esponenziali o la prima 0 il

fatto che l'elevamento ad esponente nullo di una "ase a pu essere identificato con ).

Fig 1.1: Qli esponenziali assumono valore f4/5161) nel punto /1> e crescono molto rapidamente uando / cresce verso infinito8 in uesta immagine / vale poco pi! di )-.E, e la funzione e/p4/5 vale pi! di 2.2 milioni. &'esponenziale con esponente negativo si azzera altrettanto velocemente8 dove la / vale a)J)-.E, la funzione e/p4/5 vale a)J42.2 milioni5, una frazione piccolissima. &ampo di esisten-a 7lcune funzioni importanti e che incontreremo spesso da ora in avanti non sono definite su tutto B; la radice uadrata, per esempio, non ha senso per numeri negativi 4se il codominio della funzione deve essere B5. *er determinare il campo di esistenza di una funzione complicata, necessario far ricorso alle seguenti regole8 ). (ontrollare se la uantit al denominatore pu assumere il valore >; se s, imporre la condizione di esistenza 9denominatore di f4/5\>: ESEMPIO: f4/51)J4/2P-5, il denominatore > se / vale 02 o P2; poichF in uesti casi compare uno > al denominatore, la funzione non definita nei punti 02 e P2, e si scrive (.%. 4campo di esistenza514Pb,P25M4P2,025M402,0b5. 2. (ontrollare se la funzione contiene radici uadrate, radici uarte, o altre radici pari. &e uantit sotto radice pari non possono essere minori di >. ESEMPIO: f4/514/025c poichF c una radice pari, deve valere la condizione di esistenza /02>, e uindi /P2. (.%.1RP2,0b5. &e parentesi uadre indicano che il due incluso nel dominio 4notare il segno uguale5. Atten-ione alle dise2$a-ioni. Oolta pratica richiesta agli studenti delle superiori per risolvere le dise uazioni, in particolare le dise uazioni fratte e con valori assoluti. Questa pratica spesso risulta non sufficiente per i primi corsi di analisi. Questo testo non tratta le dise uazioni, lo studente che a""ia du""i sulla teoria caldamente invitato a recuperarla sui li"ri delle superiori 4o utilizzando il materiale in internet5. ,. (ontrollare se la funzione contiene logaritmi. &'argomento del logaritmo deve essere maggiore di > perchF il logaritmo a""ia senso. ESEMPIO: f4/51log4/,5; uindi /,X>, che si verifica se e solo se /X>. Importante: il logaritmo di > non definito, perci richiesto che l'argomento del logaritmo sia strettamente maggiore di zero, e non maggiore o uguale. (.%.14>,0b5 ESE%&I'I Bisolvere le seguenti dise uazioni 4)P?5 ). 4,P_/5J4/2PN5 X > 2. 4P,/20-/0,5J4/202/5 X > ,. 4/20E/02?5J4P/20-/P)5 X > -. 42P,/5J4/2P)5 X > ?. 42/202/0)5J4/2P2/P25 X > E. Gefinire il campo di esistenza di 4/P)5J4/025 _. Gefinire il campo di esistenza di 4/P)5Jd/02d 4d/d la funzione modulo di /5 K. Gefinire il campo di esistenza di log4/20)5

N. Gefinire il campo di esistenza di logd4/0)5J/)J2d )>. Gefinire il campo di esistenza di 4,/0-5J4log4/2P)55 I logaritmi I logaritmi nascono per esigenze pratiche in campo commerciale8 trattare i grandi numeri; infatti, permettono di trasformare difficili moltiplicazioni in semplici addizioni, e le divisioni in sottrazioni. i logaritmi sono identifica"ili con gli esponenti8 il logaritmo in "ase eae di e/e l'esponente che devi dare ad a per ottenere /. uindi8 &oga4/5 MQM7&% Q, uindi Q il logaritmo da te cercato. Mguale implica l'identit dei mem"ri ai due capi del sim"olo. e&og ae invece la funzione logaritmo, che si occupa di trasformare / in Q. I logaritmi modificano i rapporti di linearit, ed evidenziano l'ordine di grandezza. In effetti, potremmo dire che sono importanti uando confronti oggetti molto grandi, di cui a volte ti "asta una stima, e mettono in relazione il emondoe tra lo > e l') con uello tra l') e, essenzialmente, l'infinito. *roprio per uesto, "enchF algoritmi risolutivi per i logaritmi siano notevolmente complicati 4tanto che non vengono insegnati, ma si fanno con la calcolatrice, mentre una volta si usavano le tavole dei logaritmi5, a""astanza facile darne una "uona stima a occhio, e volendo pure divertente aumentare la precisione del risultato a passi successivi, attraverso alcune semplici regole. Iniziamo dalla prima e, possi"ilmente, pi! importante8 &oga4/3651&oga4/50&oga465 4)5 &oga4/J651&oga4/5P&oga465 425 *rova8 il logaritmo "ase a di /36 l'esponente da dare ad a per ottenere /36, perci elevando a all'esponente &oga4/365, ottengo /6; per ipotesi, vale la 4)5, uindi /61a &oga4/50&oga465 che, per le propriet degli esponenziali, 1a&oga4/5a&oga465, che 1 /6 come volevasi dimostrare, poichF a elevato all'esponente da dare ad a per ottenere ualcosa precisamente uel ualcosa. &a prova della 425 puoi farla da solo 4 identica5. *oichF uella dei logaritmi la serie degli esponenti, troverai che, per una "ase fissata, uesti cresceranno fino a raggiungere l'infinito; ma ci andranno molto lentamente. *rendi, per esempio, la "ase )>8 l'ordine )> molto comodo per costruire scale, e darti un'idea di e uanto sono grandi le cosee. 7d ogni passo aumenti di )> volte, cos sei in grado di esaminare, in un tempo finito, numeri facilmente al di fuori della comprensione umana. )> )> con esponente ); il suo logaritmo in "ase )>, uindi, )8 il logaritmo l'esponente che devi dare a )> per ottenere )>. Quell'esponente ). Il logaritmo in "ase )> di )>> 2, uello in "ase )> di )>>> ,8 la distanza aumenta sempre. &a vita di un uomo dura, in media, ualcosa come ,,>>>,>>>,>>> 4tre miliardi5 di secondi, cio ,3)>N. il logaritmo in "ase )> di )>N N, e puoi gi intuire che l'esponente da dare a )> per ottenere , sar un numero pi! piccolo di ) 4)>)1)>5, ma pi! grande di > 4)>>1)5; , la radice uadrata di N, 4N)J21,5, uindi possiamo immaginare che )>)J2 faccia poco pi! di tre, e uindi il logaritmo "ase )> di , poco pi! di )J2. ne segue che &og4,3)>N51&og4,50&og4)>fN5g)J20N1N.?. e dire che i secondi in novant'anni non ci sem"rano affatto pochiT Oa il logaritmo ti permette di trattare con numeri grandi senza complicarti eccessivamente la vita. Inoltre, presenta una "ella simmetria tra gli esponenti negativi e uelli positivi8 nelle relazioni lineari in cui sono coinvolte delle somme, i numeri piccoli spesso significano poco, e vengono trascurati. Oa i numeri piccoli sono estremamente importanti nelle moltiplicazioni8 il emondoe tra zero ed uno grande e vario uanto uello tra ) e l'infinito, devi semplicemente pensare che i numeri grandi vanno verso zero alla rovescia di come vanno ad infinito P )> e )J)>, )>>> e )J)>>>, ),>>>,>>> e )J),>>>,>>>... P e, in matematica, vi una notazione che evidenzia in maniera particolare uesta caratteristica8 si tratta dell'esponente negativo, aP/1)Ja/

nota che, pi! / cresce, pi! aP/ arriva vicino allo zero. il logaritmo ha il ruolo caratteristico di evidenziare la particolare simmetria che esiste tra gli esponenti negativi e positivi8 uando parli del )>h di una certa uantit /, parli di >.)/, ovvero di 4)>P)5/; l')h di / sar >.>)/, ovvero 4)>P25/. il )>>h di / corrisponde a 4)>>5/, o )/, mentre ediecie e ecentoe volte tanto lo scrivi, rispettivamente, )>/, cio 4)> )5/ e )>>/, uindi 4)>25/. nella stragrande maggioranza dei processi naturali, uesta simmetria pi! importante dell'esistenza di costanti ar"itrarie che si sommano o si moltiplicano alla curva che hai trovato. In uesti esempi, ho utilizzato soprattutto la "ase )> per i logaritmi. in realt la "ase che si utilizza pi! di fre uente, nelle scienze naturali, la "ase e. Il logaritmo in "ase 2 importante in teoria dell'informazione, informatica e statistica. Oancano di senso logaritmi in "ase > ed ), perchF non esiste un esponente che, assegnato alla "ase ), dia un risultato differente da ) 4)f 1)3)3)3...3), con un numero di ),1)5; allo stesso modo, ogni esponente diverso da > che venga assegnato a > produrr > come risultato 4>3>3>3...3>1>5. I logaritmi possiedono altre propriet notevoli, estremamente utili8 &og4 p51p&og4 5 4,5 prova8 fp1 3 3 3...3 4 moltiplicato p volte per se stesso5. uindi, &og4 p51&og4 3 3 ...3 5 che, per le propriet dei logaritmi, uguale a &og4 50&og4 50&og4 50...0&og4 5, ripetuto p volte, cio p volte &og4 5, cio p&og4 5. &oga4/51&oga4"53&og"4/5 4-5 prova8 sappiamo che il logaritmo l'esponente da dare ad a per ottenere /, perci af4logaritmo in "ase a di ualcosa5 restituir uel ualcosa come valore finale; uindi af&og a4/51/1af&oga4"53&og"4/5; dalle propriet degli espoenti mf p14mf 5fp, perci af&oga4"53&og"4/514af&oga4"55f&og"4/5, e poichF la scrittura in parentesi corrisponde a ", a""iamo che /1"f&og "4/51/, come volevasi dimostrare. &og)Ja4/51P&oga4/5 4?5 prova8 4)Ja5f&og)Ja4/514)Ja5fP&oga4/5, uindi il primo mem"ro /, per la definizione di logaritmo, e sappiamo che 4)Ja5fP)1a, perci /1af&oga4/5, uindi /1/ come volevasi dimostrare.

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