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Pag. 2 Citazione di Oriana Fallaci

Pag. 3 Lipocrisia dellego

Pag. 24 La Dignit o levoluzione dei termini

Pag. 28 Note sui personaggi citati

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Il linguaggio parlato per sua natura sciatto e impreciso. Non d tempo di riflettere, di usar le parole con eleganza e raziocinio, induce a giudizi avventati e non fa compagnia perch richiede la presenza di altri. Il linguaggio scritto, al contrario, d tempo di riflettere e di scegliere le parole. Facilita l'esercizio della logica, costringe a giudizi ponderati, e fa compagnia perch lo si esercita in solitudine. Specialmente quando si scrive, la solitudine una gran compagnia. Oriana Fallaci

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Lipocrisia dellego
Chi ha avuto modo di leggere La filosofia del facocero, manuale di serenit che scrissi nel 2011, si ricorder del paragrafo che iniziava con Non sentiamoci egoisti, chi invece non ha avuto modo di leggerlo non pu ricordarlo, quindi o si procura una copia del suddetto, oppure si informi in qualche modo. Io intanto vado avanti. In quel paragrafo spiegavo come il timore di esser tacciati degoismo, ci possa indurre a comportamenti dannosi per noi e non utili per gli altri; questo a mio avviso perch ci preoccupiamo troppo del pensiero altrui nei nostri riguardi. Ci sentiamo osservati, ci troviamo a disagio se non facciamo cose che gli altri si aspettano, oppure crediamo si aspettino. Sottile il confine che separa la presunzione da unonesta consapevolezza di s, tra il credere di essere e lessere autentico. Al giorno doggi ci sono fior di psicologi ai quali rivolgersi per aumentare la propria autostima, combattere la depressione o imparare a credere nei propri mezzi. Lautostima quindi giustamente ritenuta importante, ma come stabiliamo il grado di considerazione dellego, per non sfociare nellegoismo ? Anzitutto partirei dallessere noi stessi sempre e comunque, voi direte che sto inventando lacqua calda e che oltretutto nel

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mondo in cui viviamo non sempre si pu. Nessuno dice che sia facile, ma provarci non costa nulla. Essere noi stessi comporta una buona dose di faccia tosta, perch si deve spesso abbandonare la diplomazia ed essere diretti nellesprimersi, dire ci che si vuole o che non si vuole senza tema di urtare la suscettibilit o la sensibilit altrui. Occorre insomma la capacit di essere soli, la solitudine deve esserci amica. La solitudine per lo spirito, ci che il cibo per il corpo. Lucio Anneo Seneca Amare la solitudine non significa chiudersi agli altri e ritirarsi in un eremo, significa saper stare con se stessi, consapevoli che lunica persona di cui abbiamo assolutamente bisogno per vivere siamo noi. Una volta convinti di questo possiamo, se il caso, dedicarci agli altri ma se non si ha cura di noi stessi, se non si tende a stare bene, dedicarsi agli altri sar difficilissimo se non addirittura dannoso. Amiamoci quindi, per amare gli altri. V'invito a riflettere sul fatto che: pi facile trovare compagnia quando ti senti solo, che riuscire a star solo quando lo desideri. Giordano Ferrari Oppure come sosteneva Paracelso: Non sia di altri chi pu esser di se stesso." La diplomazia utile nei rapporti con gli altri, ma bisogna porre attenzione a che non sfoci in sottomissione o peggio in

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totale annullamento del nostro sentire. Il confine pi sottile di quanto sembri. Essere educati ottima cosa, ma accettare compromessi va bene solo in base al costo che questi hanno, intendo costo esclusivamente morale, per il costo materiale ognuno far i suoi conti. Non dobbiamo quindi temere che ci si tacci degoismo, anche perch ora prendiamo in esame legoismo per averne almeno unidea. Egoista: persona che ha solo amore per s o per i propri beni, che non tiene conto delle altrui esigenze. Mi pare una definizione un po scarna, ci sono diverse forme di egoismo a mio parere. Egoista anche colui che ostenta altruismo al solo scopo di mettersi in mostra, di dare unimmagine fasulla di s . Come quei signori che danno la monetina al barbone solo se c qualcuno che guarda, oppure perch pensano con quella monetina di ripulirsi la coscienza. Persone insomma che compiono azioni di altruismo spicciolo o mostrano di essere educate e civili solo se in qualche modo utile a loro stessi. Mi vengono in mente quei personaggi che portano a spasso il cane, non appena la bestiola si ferma per espletare necessit corporali si guardano in giro e vedendosi osservati, con ampi ed eleganti gesti estraggono sacchetti atti alla raccolta del bisognino, raccattano e si guardano attorno con laria di dire:

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Vedete? Io sono una persona educata, la bestiola ha depositato ed io raccolgo, sono pregno di educazione e civilt!-. Ore sei del mattino, stessa persona e stesso cane, la bestiola deposita il solido nel bel mezzo del marciapiede, una rapida occhiata per esser sicuro che, essendo le sei del mattino, nessuno veda e rapida svolta dellangolo; si arranger chi tra unoretta passando di l, calpester quella mina odorosa. Ergo, educazione e civilt se qualcuno ci osserva, senn a cosa serve? Essere schietti e onesti con se stessi e con gli altri anche a costo di essere impopolari non incivilt od egoismo, al contrario. Se qualcuno vi propone che so, di partecipare ad una festa e voi sapete gi che a quel tipo di festa vi annoiereste a morte, ma sapete pure che chi ve lo propone resterebbe malissimo per un vostro rifiuto, cosa credete sia meglio? Rispondere s per non urtare la sensibilit dellinterlocutore, andare alla festa e passare tutta la serata maledicendo il momento in cui avete accettato e odiando segretamente la persona che ve lha proposto? Oppure rifiutare cortesemente e di fronte ad eventuali insistenze dire chiaro che non ci andrete perch sapete gi che per tutta la sera avreste grossi disturbi allimpianto procreativo?

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Nella prima ipotesi non urterete la sensibilit altrui, ma nutrirete risentimento che trasparir malgrado lo vogliate nascondere e pu capitare di sentirvi dire - si vede che ti stai annoiando, se non volevi venire bastava dirlo- Nel qual caso oltre che incazzati vi sentirete anche stupidi. Nel secondo caso linterlocutore potr essere deluso, magari qualcuno arriver a tenere il broncio per un po, ma se tiene tanto alla vostra compagnia se ne far presto una ragione e se non se ne far una ragione, pazienza. Ovviamente so bene che nella vita ci si pongono situazioni ben pi serie di quella che ho citato, ma cominciamo dalle semplici e via via impareremo a muoverci anche tra le pi complicate. Non esistono rapporti ad ogni costo, n di amicizia, n sentimentali. Nemmeno il Matrimonio, visto il gran numero di separazioni e divorzi. Stiamo divagando temo e quindi rientriamo nel contesto senza indugio alcuno. Legocentrismo, la boria, la spocchia, non devono far parte di noi, ma nemmeno lesatto contrario. Giustamente consapevoli e con discreta autostima, a questo si deve tendere ed a proteggere noi stessi da tutto ci che ci pu togliere serenit, se poi questo nostro modo di essere urter qualcuno, pazienza, il problema di quel qualcuno non pu e non deve essere nostro.

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Avremo sempre dei critici, ma li avremmo anche se fossimo degli yes men, per usare un linguaggio di moda. Dire s quando si vorrebbe dire no e viceversa non essere educati o diplomatici, bens un forzare noi stessi per far piacere ad altri e alla lunga se ne paga lo scotto. Laffannosa ricerca del consenso altrui faticosissima oltre che inutile. Se al contrario sarete voi stessi e saprete educatamente accondiscendere o rifiutare secondo il vostro sentire avrete il consenso, magari non di tutti, magari non di molti, ma sicuramente di coloro che vi apprezzeranno per la vostra schiettezza ed onest, senza pretendere di essere da voi blanditi. Il primo e pi importante amico mio devo essere io stesso o non potr avere altri amici. L'amicizia verso se stessi di fondamentale importanza, perch senza di essa non si pu essere amici di nessun altro. Eleanor Roosvelt Coloro che per questo vi criticano sono soggetti ad unaltra grande forma di egoismo, in base alla quale voi non dovreste vivere secondo la vostra natura, ma secondo i loro desideri. L'egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell'esigere che gli altri vivano come pare a noi. Oscar wilde Gli egoisti nei rapporti di coppia ad esempio: si conosce una persona, ci piace ci s'innamora e subito dopo si vuol modificare il suo essere per adattarlo alle nostre esigenze,

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badate bene che non faccio distinzione di sesso, legoismo neutro. Si pretende che la persona amata non sia com, bens come vogliamo che sia. Di chi ci siamo innamorati quindi? Di due spalle poderose? Di una chioma fluente e di due occhi penetranti? Di un seno prosperoso o di due gambe mozzafiato? Del bel tenebroso o della bella ammaliatrice? Signori, tutti questi pregi, o come tali a noi appaiono, appartengono ad una persona. Una persona con un carattere, con un modo di vedere ed affrontare la vita, un proprio modo di ragionare e di mostrare affetto o amore che dir si voglia. Questa persona era cos quando lavete conosciuta, perch ora che condividete una passione dovrebbe essere diversa? Una spiegazione c Egoistica superficialit! Troppo spesso ho sentito dire: - S lo so, lui/lei cos, ma con me cambier se mi ama davvero Una stupidaggine immane codesto ragionamento e perdonate la sincera crudezza. Questa persona cos come lavete conosciuta e se anche dovesse soffocare la sua personalit per compiacervi non potrebbe reggere a lungo, perch il suo vero essere prima o poi deve riemergere e riemergendo dopo un tentativo di soffocamento sarebbe viepi marcato ed intransigente.

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Vi sono indubbiamente dei compromessi in un buon rapporto affettivo, ma sono scelte della singola persona, non possono essere imposizioni. Il rispetto dellaltrui essere porta al rispetto del proprio e viceversa. Altra simpatica forma di egoismo la rappresentano i distributori di favori non richiesti. Costoro sono continuamente in caccia di persone che necessitino favori, meglio se non troppo impegnativi. Sono quelli del: - Hai qualche problema? Posso aiutarti in qualche modo? Su racconta, magari posso darti una mano .- Inutile dir loro che siete un po gi semplicemente perch non avete digerito il pranzo, non vi crederanno mai perch devono soddisfare il proprio ego e per farlo devono poter raccontare di aver aiutato qualcuno, devono sentirsi dei magnanimi benefattori fosse anche solo per aver aiutato a spingere unautomobile con la batteria esausta. Avete solo due modi per togliervi di torno costoro, o li invitate in modo molto convincente a non impicciarsi degli affari vostri, oppure chiedete loro del denaro. Nel primo caso racconteranno in giro che siete una persona indegna usa a sputare sulla mano che vi si porge. Nel secondo caso vi diranno con le lacrime agli occhi che sono momentacci, che vorrebbero tanto ma non possono e per questo hanno il cuore che sanguina, vi garantiranno la loro pi disinteressata

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solidariet e non li vedrete pi per un bel pezzo. In ogni caso ve li toglierete di torno, obiettivo raggiunto. Credo che tutti nella vita abbiamo avuto bisogno di una mano, di un favore, di un sostegno. Per molti ci sono state situazioni pesanti, periodi bui da attraversare per errori propri o per sfortunate coincidenze, non importa. Ci che conta che tali brutte situazioni sono state superate col supporto di qualcuno che ha teso una mano. I pi fortunati, superato il momentaccio, hanno trovato modo di ricambiare il benefattore e pur continuando ad essere riconoscenti, hanno potuto gettarsi alle spalle quel nero periodo e non parlarne pi. Gli sfortunati, invece, sono incappati in un altro tipo di egoista: laltruista del se non ci fossi stato io . Questa forma di egoismo appartiene in genere a persone con discrete possibilit vuoi economiche, vuoi sociali, nel senso che essendo inseriti in certi ambienti hanno frequentazioni che possono essere utili. Questi signori sono prodighi nel porgere la mano a chi secondo loro la merita e possono davvero fare cose importanti, togliervi da situazioni veramente pesanti o aiutarvi ad uscire da periodi tremendi, ma pur facendolo disinteressatamente dal punto di vista materiale, pretenderanno la vostra pubblica riconoscenza in eterno, la riconoscenza privata non baster.

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Sono coloro che pur essendo stati ricambiati, sia in termini materiali che morali, alle vostre manifestazioni di riconoscenza rispondono: Ma non dirlo neanche, ma figurati, stato un vero piacere poter fare qualcosa per te, certo che se non ci fossi stato io . Ecco, quel se non ci fossi stato io vi perseguiter per sempre, soprattutto nelle serate tra amici, nelle rimpatriate famigliari, negli incontri casuali e con chiunque vi troviate. Ogni occasione pubblica sar sfruttata dal vostro benefattore per raccontare come, se non ci fosse stato lui, chiss come sarebbe finita e ovviamente non terr conto del vostro naturale e comprensibile imbarazzo, ma bader solo a nutrire la gloria del suo altruistico egoismo. Non vi cattiveria in questo, badate bene, non sono spinti da malanimo nel raccontare come vi hanno salvato, solo che gongolando nel loro ego, inconsciamente non si curano del vostro. Comprendeteli e siate comunque riconoscenti. Vi sono egoisti superficiali e incalliti, questi ultimi si chiamano altruisti. Egon Friedell. Ci sono poi gli egoisti opposti, coloro per i quali il chiedere un proforma, pensano che tutto sia loro dovuto e se chiedono un favore esigono un s, non ammettono rifiuti. Sono incapaci di intendere ma non di volere. Ricevendo un no vi cancelleranno sdegnosamente dalla loro vita e diranno in giro le peggior cose circa la vostra persona, il che francamente non

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dovrebbe essere un problema, contrariamente a quanto possano loro pensare. Dura lex sed lex, ovvero la legge pu essere dura, ma la legge ed uguale per tutti, (in teoria). La societ civile gestita da leggi che vanno rispettate, se ci sembrano sbagliate possiamo democraticamente tentare di cambiarle, ma finche permangono vi dobbiamo sottostare. Ecco quindi apparire gli egoisti secondo i quali: Le regole sono uguali per tutti Gli altri. Sono i fustigatori del malcostume, coloro che vi mettono allindice se infrangete una seppur piccola norma, coloro usi dire frasi del tipo: Sei stato punito per aver infranto la tal regola? Non puoi lamentarti, sapevi bene dellesistenza di questo dettame, dovevi stare attento a non trasgredirlo Discorso che francamente non fa una piega se accompagnato da onesta coerenza. Questi signori difettano proprio in coerenza, infatti se capita loro di infrangere la stessa norma e, colti in fallo vengono puniti sindignano e si sentiranno frasi del tipo: Ma siamo matti? Non lho fatto apposta, un po di buonsenso che diamine! Un po di elasticit!. Insomma, se voi parcheggiate cinque minuti in divieto di sosta per necessit e venite multati vi sta bene; se succede a loro ci vuole buon senso ed elasticit. Prendiamo ora in esame la libert. Essere liberi comporta una buona dose di egoismo e vediamo in che forma.

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Anzitutto per essere libero devi bastare a te stesso, finche avrai bisogno degli altri non potrai considerarti libero. Ora voi direte: Accidenti che pensiero profondo ha espresso costui, chiss che sforzo mentale avr profuso per partorire un simile alto concetto!. Abbiate pazienza, ci che intendo dire che si deve essere in grado di arrangiarsi in tutto, sapersi prendere cura di noi stessi senza aver bisogno che altri lo facciano. Cucinare, stirare, cambiare una lampadina, sturare un lavandino, cucire un bottone, tinteggiare e quantaltro, sono banalit che dobbiamo per saper fare se non vogliamo dipendere da altri, oppure dobbiamo essere ben forniti di denaro che ci permetta di pagare per ogni cosa, poi possiamo anche farci accudire, ma sapendo arrangiarci o potendo pagare, non siamo ricattabili. Nel momento in cui chi si prende cura di noi minaccia di abbandonarci, noi non tremeremo perch ci amiamo e sappiamo occuparci di noi. Non temendo la solitudine e non essendo ricattabili, siamo liberi. Con farci accudire intendo il vivere in due ed aver cura luno dellaltro, sostenersi a vicenda finche, speriamo pure sia per sempre, si vive in armonia. Nel momento in cui per si dovesse guastare il rapporto, meglio farsene una ragione e cominciare a prendersi cura di noi stessi, non lasciarsi andare e volersi bene in proprio.

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Il supremo frutto dellautosufficienza la libert. Epicuro. Dove sta legoismo nellessere liberi? Nel mettere innanzi a tutto il nostro benessere, il non cedere a compromessi che possano intaccare la nostra serena libert, per nessun motivo. Frequentiamo altre persone, comportiamoci bene, siamo educati o amorevoli secondo i casi, aiutiamo se possibile chi ha un problema, ma non permettiamo mai ad alcuno di trasferire a noi le sue angosce perch altrimenti non saremmo pi razionali, vivremmo i drammi altrui come fossero nostri e non potremmo pi, perdendo la serenit, aiutare o amare o comunque porci ad altri. Trovo un controsenso quando sento dire Ha rinunciato a se stesso in favore degli altri. Se rinunci a te stesso cosa dai agli altri? O meglio, quanto e a quanti puoi dare? Se ti chiedono del pesce e tu lo regali, continueranno a chiederne e quando non ne avrai pi neppure per te ti odieranno. Molto meglio quindi se ti chiedono del pesce che tu gli insegni a pescare.

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Se ti chiedono pane insegna a coltivare il grano. Aiuta chi ha un problema se vuoi, ma fai in modo che il problema rimanga il suo, non farlo diventare tuo o non ne uscirai pi. Ora io vorrei riproporre un concetto e quindi lo ribadisco. Ci stato dato un tempo, non siamo eterni e perci importante che questo tempo lo si spenda al meglio dedicandolo a noi e se proprio vogliamo essere altruisti e dedicarci agli altri, chiediamoci prima qual la molla che ci spinge e rispondiamoci sinceramente. Perch mentire agli altri non carino, ma mentire a s stessi da pazzi. Voglio suggerirvi un pensiero di Seneca, nel suo De brevitate vitae scrive: Non possiamo pretendere che gli altri si occupino di noi, dal momento che quando noi ci occupiamo degli altri lo facciamo unicamente perch non sappiamo o non vogliamo prenderci cura di noi stessi. I pi splendidi ingegni del passato, per quanto concordino tutti su questo argomento e lo diano per scontato, non finirebbero mai di stupirsene e di rilevare con meraviglia quanto sia ottusa e incoerente la mente degli uomini, i quali da un lato non permettono agli altri dinvadere le loro propriet e se mai sorge la minima lite per questioni di confine, come niente reagiscono a colpi di pietre o di spada, dallaltro gli consentono di entrare nella loro vita, anzi, di farne man bassa come se ne fossero i padroni, non sono disposti a dividere con nessuno il proprio denaro e poi distribuiscono la

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loro esistenza a centinaia di persone, tirchi coi propri beni materiali, prodighi del loro tempo, quando invece dovrebbero esserne avari. Fossi in voi mediterei almeno dieci minuti su questo. So perfettamente che riscontrerete una certa cultura dellego nel mio modo di pensare, non la nascondo, come spero voi non nascondiate di esservi riconosciuti in una o pi forme di egoismo qui descritte. Siamo umani ed in quanto tali tutto ci che umano non pu esserci estraneo. Legoismo fa parte della nostra natura e al pi se ne reprime una forma senza rendersi conto di cadere in unaltra o rendendosene conto, ma sperando che gli altri non se ne accorgano. In questo caso si piomba inesorabilmente nellipocrisia. Tra tutte le forme, legoismo ipocrita secondo me la peggiore perch chi ne affetto non si mostra com in realt e quel che peggio tende a nasconderlo pure a s stesso giustificandosi in continuazione e raccontandosi frottole. Voi direte che anche lipocrisia fa parte dellumanit, vero, ma allora fin qui non ci siamo capiti. Lipocrisia lesatto opposto di quel che ho sostenuto nelle pagine precedenti, sorella della falsit e non ci permette di essere noi stessi costringendoci a vivere nella menzogna.

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Tutti abbiamo dei difetti, ma non il caso di avere tutti i difetti. Cerchiamo di correggere, se non altro, quelli che sono dannosi per noi prima ancora che per gli altri. Riconosciamo i nostri limiti, potremo cos provare a migliorarci. Parlo di limiti e non di difetti perch altri potrebbero vedere in noi un difetto che, al contrario, secondo noi un pregio. Gli psicoterapisti ci insegnano che per essere curati e liberati da un qualsivoglia problema, dobbiamo prima ammettere con noi stessi di avere il problema. Una volta mio padre, che non brillava per cultura, ma godeva di buona intelligenza e discreta arguzia, avendo io combinato un guaio e sentendomi esclamare: Sono proprio uno stupido, mi disse Menomale che lo sai!. Sottintendendo che il mio riconoscermi stupido lasciava ben sperare in un miglioramento. Noi vediamo un sacco di difetti negli altri, un sacco di limiti, ma noi? Credo che nessun sano di mente pensi di essere perfetto, ma tendiamo a sminuire o quantomeno a giustificare per quel che ci riguarda gli stessi limiti che negli altri vediamo come difetti macroscopici. Ora, io non dico che ognuno di noi debba snaturarsi per rimuovere o smussare certi angoli della propria personalit, ma ripeto, non mentiamo a noi stessi riconosciamo i nostri

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difetti e teniamoci pure quelli in cui ci crogioliamo, ma eliminiamo quelli che ci tolgono serenit. Ad ogni uomo concesso conoscere se stesso ed essere saggio. Eraclito. Qual lesatto significato di ipocrisia? Se cercate su un qualunque vocabolario troverete pi o meno questa definizione: IPOCRISIA -Tendenza a simulare buone qualit, buoni sentimenti, buone intenzioni, apparendo diversi da ci che si , allo scopo di farsi benvolere o per trarre in ingannoPensate davvero che si possa vivere sereni con una tale tendenza? S, so bene che il mondo pieno dipocriti e non pare che vivano poi tanto male, un esempio su tutti? Certi politici nostrani, ma la loro una professione, lessere ipocrita fa parte del loro lavoro come lallenarsi per un atleta o il saper far di conto per un ragioniere e per tale impegnativa virt professionale percepiscono una lauta mercede. Personalmente non invidio chi basa la sua vita sullipocrisia, mi sento anzi di compiangere tali persone. Ci pensate? Simulare continuamente buone qualit, ci vuole un allenamento continuo, unattenzione totale al porsi, allesprimersi e cos via. Addirittura c chi arriva a vantare conoscenze e confidenze con persone di rilievo allo scopo di accrescere il

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proprio prestigio presso lambiente in cui vive. Provate a immaginare: < Ciao ragazzi, di che state parlando?> < Ciao Mario, si parlava del tal personaggio, gran brava persona> < Si certamente ottima persona, io ho avuto la fortuna di frequentarlo anni or sono e godevo della sua stima per avergli risolto un paio di problemi, ora purtroppo ci siamo persi di vista.> < Beh, allora caschi a fagiolo, vieni a cena da noi venerd ci sar anche lui e avr senzaltro piacere di rivedere un vecchio amico.> < Accidenti, ehm Venerd purtroppo ho gi un impegno> < Va beh, gli porger i tuoi saluti e vedr se c modo di farvi incontrare in altra occasione, anzi se me lo permetti gli dar il tuo numero di telefono> < Ma no, ehm Lascia stare, con tutti i suoi impegni, con tutto ci che ha da pensare, chiss se si ricorda di me, son passati tanti anni ormai >. Come pensate sia finita? Un tentativo del nostro Mario, di aumentare la considerazione del prossimo nei suoi confronti con una sparata, ha portato a perdere quella esistente, non

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solo, ma dentro di s avr segretamente odiato lamico, colpevole ai suoi occhi di non aver parlato subito della cena in programma col famoso personaggio, ma tant Apparire diversi da quel che si allo scopo di farsi benvolere o addirittura per trarre in inganno? Suvvia, deve essere un lavoro logorante e per di pi neanche ben retribuito. Per uno che riesce a reggere tutta una vita senza mai essere scoperto, quanti meschini finiscono a calci nel sedere morali e no? Molti sono spesso costretti a cambiare frequentazioni perch la loro vera natura viene a galla, ma nonostante ci insistono nel non essere se stessi, nel mostrare le qualit umane che non hanno anzich quelle che possiedono e cos vivono in un eterno ricominciare che non porta a nulla se non a brevi periodi di gloria, in attesa che i frequentatori di turno si rendano conto delle loro menzogne. Gli altri si rendono conto, ma loro no, insistono nel mentire soprattutto a se stessi, magari a commiserarsi sostenendo che nessuno li capisce. Non sanno i poveretti che proprio perch li si capisce si cerca di evitarli. Vogliamo considerare poi il fatto che queste persone vivono perennemente col tarlo del cosa avr voluto dire?. Per quanto si sia diretti e sinceri nellesprimersi, loro crederanno sempre che dietro ci sia dellaltro e conducono quindi una vita di stressante e morbosa attenzione al leggere tra le righe cose che tra le righe non ci sono, rosi continuamente dal dubbio.

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Naturalmente le mie sono considerazioni opinabili e qualcuno pu tranquillamente sostenere lesatto contrario di quanto asserisco, ne do facolt e passo oltre. Potrei citare molte altre forme di egoismo, da quelli che in qualunque disquisizione partono dal presupposto che loro sono nel giusto e i contraddittori dicono solo cavolate neanche degne di ascolto, per arrivare a quelli che ogni qualvolta commettono uno sbaglio sempre colpa di qualcun altro, oppure sono state circostanze indipendenti dalla loro volont a farli cadere in errore, ma vorrei arrivare alla conclusione. Se vi siete riconosciuti in qualche passaggio di questo mio scritto, considerate lautosuggestione. Come capita quando si legge la descrizione di una malattia, pi se ne legge e pi crediamo di averne i sintomi. Se invece non di suggestione si tratta siate sereni, poich non era mia intenzione urtare la sensibilit o la suscettibilit di alcuno. Semplicemente prendete atto di quanto ho espresso e fatene poi luso che riterrete pi opportuno, oppure non prendete atto e dimenticate in fretta. Per chi volesse trovare una contraddizione in ci che ho scritto circa il tempo da dedicare a noi stessi e ritiene ne abbia buttato per questa mia opera, sappia che qualcuno ama la fotografia, altri la pittura, altri la palestra eccetera. Io amo scrivere, (oltre che leggere), quindi questo tempo

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lho egoisticamente speso per me. Per chiarire meglio il concetto mi affido a Oriana Fallaci, che ho citato a pagina 2.

Giordano Ferrari

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La Dignit O Levoluzione dei termini


La lingua evolve, un dato di fatto. Dal latino, al rusticus, al dolce stil novo fino ai giorni nostri stata una continua evoluzione che ancora, naturalmente, non si ferma. I neologismi nascono come funghi e se ti distrai un attimo rischi di non capire pi chi ti parla in italiano corrente, badate bene corrente, poich corretto unaltra cosa. I giovani di ogni generazione sono i pi fecondi e assidui creatori di nuovi termini che trovano, una volta preso piede, la consacrazione del vocabolario mantenendo cos in continua trasformazione la lingua italiana. I ragazzi odierni sono specializzati anche in abbreviazioni, oltre che in creazioni e a sentirli sembrano sempre intenti a dettare un telegramma, ignari del fatto che dire tranqui o dire tranquillo costa uguale. Si sentono frasi del tipo: - Stai sciallo, ci becchiamo stasse! - Oppure Ti scavallo laccendino

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o ancora, - Mi fai salire il crimine . Non ho alcuna intenzione di tradurre, si tratta ditaliano e quindi non necessit di traduzione. Io comunque li trovo divertenti, del resto tocca a loro sono giovani e fanno i giovani. Pi stonato trovo questo linguaggio quando a parlarlo sono dei capelli brizzolati o canuti, oppure una calvizie con pancetta e maniglie annesse che non si rassegna al tempo che scorre ed imita i ragazzini nel linguaggio per sentirsi ancora parte di loro. Torniamo al linguaggio dei giovani, dicevo che li trovo divertenti e coloriti, in fondo chi sono io per criticarli? Ai miei tempi si usava gi chiamare la professoressa profe, la matematica mate eccetera e non avevamo nemmeno lattenuante di essere condizionati dalla scrittura elettronica. Quel che invece mi sento bonariamente di criticare, sono quei termini un po ruffiani che spuntano da qualche anno per definire lavori, professioni o condizioni. Senza che alcuno si senta offeso vorrei fare qualche esempio: Spazzino, stradino, netturbino sono probabilmente termini ritenuti offensivi se abbiamo dovuto inglobarli in operatore ecologico, con buona pace della sintesi. Il bidello, che fine ha fatto? Ora abbiamo un generico personale non docente. Che fai?, il bidello risponder, non insegno, a sua volta lo spazzino risponder: Opero ecologicamente. Si pu quindi tranquillamente affermare che un inserviente addetto alle pulizie del macello faccia parte del personale non sgozzante.

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Le Escort? Si evince che il termine Accompagnatrice oggi ritenuto poco dignitoso ed allora importiamo dallinglese. Stesso discorso per Gigolo che per prendiamo dal francese. Come se il termine in unaltra lingua acquistasse pi nobilt, senza nulla togliere a quella gi esistente. La dignit della persona va salvaguardata per chiunque, ma se io sono sordo, cosa mi da in pi essere chiamato "non udente? Cos come per cieco, non vedente? Se proprio vogliamo essere pi eleganti, utilizziamo allora Audiolesi per i sordi o Videolesi per i ciechi. In questo caso per potrebbero necessitare chiarimenti agli abitanti del Tirolo. Gli invalidi, per i quali mai abbastanza si fa purtroppo, si passati a chiamarli handicappati, una obbrobriosa italianizzazione di un termine inglese, per fortuna siamo poi passati a disabili , molto pi accettabile. Ora a qualcuno venuta lidea che disabile sia lesivo della dignit e quindi ha coniato un diversamente abile. Devo quindi arguire che non sia pi il caso di dire vecchio o anziano, ma un pi dignitoso diversamente giovane. Per parte mia, fossi io un disabile, (e non detto che un attento esame mentale non mi possa assegnare la qualifica), mi sentirei preso per i fondelli. Tutti sono diversamente abili, mica tutti possediamo le stesse capacit in ogni campo dello scibile umano, ognuno ha le proprie abilit che son diverse dalle altrui.

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Non suoni questo come una mancanza di rispetto verso chi, suo malgrado, si trova in condizioni menomate, ma suoni da rimprovero a chi si preoccupa dellappellativo anzich di cose ben pi importanti. La dignit a queste persone si riconosce dando, ove possibile un lavoro, oppure un sostegno degno di un paese civile e comunque mettendole in condizioni di essere il pi possibile autosufficienti, eliminando barriere architettoniche e quantaltro. Non approfondisco questo tema che altri hanno gi affrontato e spero ancora affronteranno, molto meglio di me e rientro nel discorso iniziale. Oggi un delinquente non viene pi messo in carcere o incarcerato, ma viene associato alle carceri come fosse liscrizione ad un circolo esclusivo. Il chiacchierone mi diviene logorroico e guai se uno zoppo non lo si definisce claudicante, termine di cui tutti conosciamo lorigine e se qualcuno non la conosce pu sempre chiedere al signor Google. Gli infermieri sono divenuti paramedici credo sia giusto che i sacrestani rivendichino il diritto ad essere chiamati parapreti. In questultima parte confesso di aver saccheggiato uno scritto del buon Cesare Marchi, spero che da lass mi vorr perdonare. Concludo con una citazione: La dignit non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli. Aristotele.

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Qui di seguito troverete note circa i personaggi dei quali, indegnamente, ho usato pensieri e citazioni. Non sia questo di offesa a chi gi li conosce, ma di supporto a chi li incontra per la prima volta:
Oriana Fallaci stata una scrittrice, giornalista e politica italiana. Fu la prima donna in Italia ad andare al fronte in qualit dinviata speciale. Come scrittrice, con i suoi dodici libri ha venduto venti milioni di copie in tutto il mondo. Lucio Anneo Seneca, in latino Lucius Annaeus Seneca, anche noto come Seneca o Seneca il giovane, stato un filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano.

Giordano Ferrari, semplicemente io.


Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelsus o Paracelso stato un medico, alchimista e astrologo svizzero. Paracelso o "Paracelsus" una delle figure pi rappresentative del Rinascimento. Anna Eleanor Roosevelt fu unattivista e first lady statunitense. Fra il 1933 al 1937, nel suo ruolo di First lady, sostenne e promosse le scelte e la linea politica del marito, il presidente Franklin Delano Roosevelt, nota come New Deal. Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde fu un celebre poeta, aforista, scrittore, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese.

Egon friedell, saggista austriaco , autore di interpretazioni, assai personali ma non senza valore, della storia della civilt e di vari saggi.

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Epicuro stato un filosofo greco antico, fondatore di una delle maggiori scuole filosofiche dell'et ellenistica e romana.
Eraclito: stato un filosofo greco antico, uno dei maggiori

pensatori presocratici. Aristotele stato un filosofo e scienziato greco antico, noto come il "filosofo dell'immanenza". considerata una delle menti filosofiche pi innovative, prolifiche e influenti del mondo antico. Cesare Marchi (1922 1992), scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano.

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