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Per quanto concerne più direttamente lo sviluppo urbano sostenibile la Commissione nel
Sesto Programma esprime la volontà oltre che la necessità di incentivare il passaggio a
forme di trasporto più efficaci e pulite, promuovendo lo sviluppo e l’uso di carburanti
altenativi nonché di veicoli a basso consumo energetico, dissociando la crescita
economica e la domanda dei trasporti al fine di ridurre l’impatto ambientale.
La Commissione ritiene necessario contribuire ad una migliore qualità della vita mediante
un approccio integrato sulle zone urbane: diviene, pertanto, primaria importanza, al
fine di tutelare la salute e la qualità della vita, cercare di raggiungere livelli di
qualità dell’aria che non comportino rischi od impatti negativi per l’uomo e per
l’ambiente, ridurre il numero di persone soggette a livelli di inquinamento acustico
( in particolare prodotto dal traffico veicolare) che possono provocare danni alla
salute umana.
Infine, per quanto qui di interesse, la Commisisone in tema di ambiente urbano auspica
l’adozione di politiche che favoriscono l’attuazione dell’Agenda 21, la riduzione del
nesso fra crescita economica e domanda di trasporto passeggeri, la necessità, nell’ambito
del settore dei trasporti pubblici, l’uso di veicoli a basso livello di emissioni.
La Commissione ha avuto modo di rilevare come il ruolo delle città sia primario, in quanto
proprio in questo contesto si intrecciano fattori economici, sociali e ambientali che
influenzano in modo decisivo l’ambiente e lo sviluppo urbano.
I problemi ambientali riscontrati dalle realtà cittadine europea sono simili: cattiva qualità
dell’aria, livelli elevati di traffico, inquinamento acustico importante, emissione di gas ad
effetto serra, produzione di rifiuti, acque reflue, le cui cause sono da rintracciarsi nella
modifica degli stili di vita quali l’aumento dell’uso della vettura da parte dei singoli,
l’aumento del numero delle persone che vivono d sole.
Pertanto nella ricerca di soluzioni a codesti problemi le autorità locali, in primo luogo,
dovrebbero adottare degli approcci integrati per la gestione dello sviluppo dell’ambiente
umano tramite l’adozione di piani di azione strategici a lungo termine nei quali si tiene
conto delle variabili politiche, nonché di vincoli a livello regionale, nazionale ed europeo.
Per la Commissione Europea sono proprio le autorità locali che svolgono un ruolo decisivo
nello sviluppo dell’ambiente urbano in quanto in grado di individuare soluzioni ad hoc
tenuto conto delle condizioni storiche, geografiche, climatiche e amministrative, e in piena
applicazione del principio di sussiadiarietà. A livello nazionale, gli Stati Membri
dovrebbero attivarsi per mettere a disposizione delle autorità locali le possibilità
offerte a livello europeo.
La Commissione auspica che gli Stati Membri prevedano dei meccanismi che impongano
la gestione integrata dell’ambiente urbano consentendo una migliore pianificazione e dei
risultati più importanti, nonché l’adozione, da parte dell’autorità locali, di misure che
accrescano il ricorso alla gestione integrata.
La Commissione ha, inoltre, rilevato la difficoltà da parte delle autorità locali di accedere
alle informazioni concernenti buone prassi, pertanto ha coofinaziato il progetto URBACT,
una rete di contatti nazionali volto a fornire alle autorità locali i dati relativi ai problemi
sociali, economici e ambientali che caratterizzano le zone urbane; alla conclusione del
progetto la Commissione valuterà l’opportunità di elaborare un programma quadro, per il
periodo 2007-2013, per lo scambio di esperienze in materia di sviluppo urbano.
Viene, inoltre, incoraggiato l’accesso e l’utilizzazione delle possibilità offerte dal Fondo di
coesione e dai Fondi strutturali relativamente alla gestione dei rifiuti, al trattamento delle
acque reflue, alla qualità dell’aria, ai trasporti urbani “puliti”, all’efficienza energetica, al alle
strategie integrate per la riqualificazione urbana.