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La Comunicazione della Commissione

Europea sull’ambiente urbano


dr.ssa Ilaria Dalla Rosa

Negli ultimi anni la Commissione Europea ha dimostrato particolare attenzione alle


problematiche relative allo sviluppo urbano pubblicando la decisione relativa ad un quadro
comunitario di sviluppo urbano avente lo scopo di fornire aiuto finanziario e tecnico
alle reti di enti locali per incoraggiare la creazione, l’applicazione e lo scambio di
buone prassi nel settore dello sviluppo urbano sostenibile

e il Sesto Programma di azione in materia di ambiente secondo cui è necessario puntare


ad un elevato livello di qualità della vita e di benessere sociale dei cittadini attraverso un
ambiente in cui il livello dell’inquinamento non provochi effetti nocivi per la salute umana e
attraverso uno sviluppo urbano sostenibile.

La Commissione, pertanto, si è prefissa di raggiungere tale obbiettivo impiegando svariati


strumenti quali lo sviluppo di iniziative europee volte a sensibilizzare le autorità locali ed i
cittadini sul tema, il miglioramento dello scambio di informazioni sulle buone prassi di
attuazione delle prassi di tutela ambientale (rete IMPEL).

Con il Sesto Programma Quadro, ha riconosciuto la necessità di incentivare e promuovere


l’uso e la gestione efficace del territorio, tenuto conto delle specifiche caratteristiche
regionali e sostenendo reti che conducano a scambi di esperienze sullo sviluppo
sostenibile, anche nelle zone urbane.

Per quanto concerne più direttamente lo sviluppo urbano sostenibile la Commissione nel
Sesto Programma esprime la volontà oltre che la necessità di incentivare il passaggio a
forme di trasporto più efficaci e pulite, promuovendo lo sviluppo e l’uso di carburanti
altenativi nonché di veicoli a basso consumo energetico, dissociando la crescita
economica e la domanda dei trasporti al fine di ridurre l’impatto ambientale.

La Commissione ritiene necessario contribuire ad una migliore qualità della vita mediante
un approccio integrato sulle zone urbane: diviene, pertanto, primaria importanza, al
fine di tutelare la salute e la qualità della vita, cercare di raggiungere livelli di
qualità dell’aria che non comportino rischi od impatti negativi per l’uomo e per
l’ambiente, ridurre il numero di persone soggette a livelli di inquinamento acustico
( in particolare prodotto dal traffico veicolare) che possono provocare danni alla
salute umana.

Il Sesto Programma di azione,inoltre, dedica un’attenzione particolare alla qualità dell’aria,


alla problematica dell’inquinamento acustico e all’ambiente urbano. La Commissione
auspica una maggiore sorveglianza della qualità dell’aria, una più adeguata diffusione
delle informazioni al pubblico, nonché una valutazione della qualità dell’aria negli ambienti
chiusi e del conseguente impatto sulla salute umana.

Per quanto concerne l’inquinamento acustico viene auspicato l’utilizzazione di prodotti e


servizi che riducano tale fenomeno, per esempio l’adozione di misure volte a ridurre il
rumore proveniente dei pneumatici, o dal rivestimento stradale, l’utilizzazione di mezzi di
trasporto pubblici meno rumorosi accompagnati da una politica di pianificazione
sostenibile dei trasporti.

Infine, per quanto qui di interesse, la Commisisone in tema di ambiente urbano auspica
l’adozione di politiche che favoriscono l’attuazione dell’Agenda 21, la riduzione del
nesso fra crescita economica e domanda di trasporto passeggeri, la necessità, nell’ambito
del settore dei trasporti pubblici, l’uso di veicoli a basso livello di emissioni.

In linea con il Sesto Programma Quadro la Commissione ha pubblicato una


comunicazione [2] con cui procedeva ad una prima analisi delle problematiche relative
all’ambiente urbano ed individuando i principali settori nei quali è opportuno intervenire:
gestione urbana, trasporti, costruzione ed urbanizzazione, adozione di buone
prassi. Successivamente si è proceduto ad una consultazione sul tema invitando a
partecipare i diversi soggetti interessati, i cui risultati costituiscono l’oggetto della
comunicazione COM (2005) 718 al Consiglio e al Parlamento Europeo sulla strategia per
l’ambiente urbano.

La Commissione ha avuto modo di rilevare come il ruolo delle città sia primario, in quanto
proprio in questo contesto si intrecciano fattori economici, sociali e ambientali che
influenzano in modo decisivo l’ambiente e lo sviluppo urbano.

I problemi ambientali riscontrati dalle realtà cittadine europea sono simili: cattiva qualità
dell’aria, livelli elevati di traffico, inquinamento acustico importante, emissione di gas ad
effetto serra, produzione di rifiuti, acque reflue, le cui cause sono da rintracciarsi nella
modifica degli stili di vita quali l’aumento dell’uso della vettura da parte dei singoli,
l’aumento del numero delle persone che vivono d sole.

Pertanto nella ricerca di soluzioni a codesti problemi le autorità locali, in primo luogo,
dovrebbero adottare degli approcci integrati per la gestione dello sviluppo dell’ambiente
umano tramite l’adozione di piani di azione strategici a lungo termine nei quali si tiene
conto delle variabili politiche, nonché di vincoli a livello regionale, nazionale ed europeo.

Per la Commissione Europea sono proprio le autorità locali che svolgono un ruolo decisivo
nello sviluppo dell’ambiente urbano in quanto in grado di individuare soluzioni ad hoc
tenuto conto delle condizioni storiche, geografiche, climatiche e amministrative, e in piena
applicazione del principio di sussiadiarietà. A livello nazionale, gli Stati Membri
dovrebbero attivarsi per mettere a disposizione delle autorità locali le possibilità
offerte a livello europeo.

Le Istituzioni europee, per parte loro, dovrebbero promuovere le buone prassi


incoraggiando la messa in rete effettiva delle stesse, nonché lo scambio di esperienze,
mettendo a disposizione risorse economiche da investire nel campo della ricerca e della
formazione. Gli obbiettivi individuati in particolare dalla strategia di cui alla comunicazione
COM (2005) 718 sono quelli di migliorare la qualità dell’ambiente urbano facendo delle
città dei luoghi di vita, di lavoro e di investimenti interessanti, riducendo allo stesso tempo
l’impatto ambientale negativo degli agglomerati sull’ambiente in generale, con una
particolare attenzione al cambiamento climatico.

La Commissione auspica che gli Stati Membri prevedano dei meccanismi che impongano
la gestione integrata dell’ambiente urbano consentendo una migliore pianificazione e dei
risultati più importanti, nonché l’adozione, da parte dell’autorità locali, di misure che
accrescano il ricorso alla gestione integrata.

I trasporti urbani ricoprono una posizione di rilievo nella produzione di emissioni di


CO2, nell’inquinamento atmosferico e da rumore, cosicché una pianificazione a
lungo termine permetterebbe non solo di individuare gli investimenti da compiere
nel sistema delle infrastrutture, ma anche di promuovere una qualità elevata del
sistema dei trasporti pubblici favorendo nello stesso momento lo sviluppo di
percorsi ciclabili e di aree pedonali, nonché l’adozione di veicoli con un ridotto
livello di emissioni di CO2. Per quanto concerne l’inquinamento acustico, a livello
comunitario, sono stati individuati dei piani d’azione al fine di ridurre i livelli di esposizione
nei grandi agglomerati.

La Commissione ritiene di primaria importanza migliorare l’accesso da parte delle autorità


locali alla conoscenza di soluzioni già adottate in altre realtà, pertanto continuerà a
sostenere tali attività nel quadro del regolamento LIFE+, mentre la politica di coesione e il
programma quadro di ricerca offriranno la possibilità di sviluppare progetti dimostrativi
concernenti le problematiche dello ambiente urbano.

La Commissione ha, inoltre, rilevato la difficoltà da parte delle autorità locali di accedere
alle informazioni concernenti buone prassi, pertanto ha coofinaziato il progetto URBACT,
una rete di contatti nazionali volto a fornire alle autorità locali i dati relativi ai problemi
sociali, economici e ambientali che caratterizzano le zone urbane; alla conclusione del
progetto la Commissione valuterà l’opportunità di elaborare un programma quadro, per il
periodo 2007-2013, per lo scambio di esperienze in materia di sviluppo urbano.

Viene, inoltre, incoraggiato l’accesso e l’utilizzazione delle possibilità offerte dal Fondo di
coesione e dai Fondi strutturali relativamente alla gestione dei rifiuti, al trattamento delle
acque reflue, alla qualità dell’aria, ai trasporti urbani “puliti”, all’efficienza energetica, al alle
strategie integrate per la riqualificazione urbana.

Da ultimo le autorità nazionali, regionali, e locali, insieme a tutte le parti interessate,


saranno chiamate ad esprimente un parere sugli argomenti trattati nel documento relativo
alla strategia per lo sviluppo urbano nel quadro di una vasta consultazione prevista per il
2009, i cui pareri verranno tenuti in considerazione in seno alla revisione del Sesto
programma quadro prevista per il 2010.

[1] Decisione 1411/2001/CE


[2] COM ( 2004 )60

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