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PS2913 - NOI WIND-MANCATA INDICAZIONE COSTI


Provvedimento n. 20093

L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO


NELLA SUA ADUNANZA del 15 luglio 2009;
SENTITO il Relatore Presidente Antonio Catricalà;
VISTO il Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, recante Codice del Consumo,
come modificato dal Decreto Legislativo 2 agosto 2007, n. 146 (di seguito, Codice);
VISTO il “Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pratiche commerciali scorrette”,
adottato con delibera dell’Autorità del 15 novembre 2007, pubblicata nella G.U. n. 283 del 5
dicembre 2007, ed entrato in vigore il 6 dicembre 2007 (di seguito, Regolamento);
VISTI gli atti del procedimento;

I. LA PARTE
Wind Telecomunicazioni S.p.A., società attiva nel settore della telefonia fissa e mobile, in qualità
di professionista ai sensi dell’art. 18, lettera b), del Codice.

II. LA PRATICA COMMERCIALE


1. Il presente provvedimento concerne una pratica commerciale posta in essere da Wind
Telecomunicazioni S.p.A. (di seguito, per brevità, anche Wind) nell’ambito della promozione
dell’opzione tariffaria “Noi Wind”, che consente di effettuare 200 minuti al mese di chiamate
nazionali verso tutti i numeri mobili Wind ad un costo mensile pari a sei euro (cui va aggiunto un
contributo di attivazione una tantum di sette euro). Più in particolare, come comunicato da Wind
con informazioni pervenute in data 23 gennaio 20091, l’opzione tariffaria in questione è stata
promossa attraverso la campagna “Wind ti regala tre mesi di Noi Wind”, effettuata nei mesi di
novembre-dicembre 2007, gennaio-febbraio 2008, nonché maggio, settembre e ottobre 2008
mediante contatto telefonico in uscita e invio di SMS, con o senza successivo contatto telefonico
in entrata. Le singole condotte di cui si compone la pratica contestata si riferiscono a talune
modalità di promozione e attivazione dell’opzione tariffaria in questione, poste in essere
nell’ambito della suddetta campagna.
(a) Le campagne di novembre-dicembre 2007 e gennaio-febbraio 2008
2. Nel novembre 2007 Wind ha realizzato due campagne promozionali tramite l’invio di un SMS
dal seguente testo: “Wind ti regala per 3 mesi NOI WIND che ti offre 200 min/mese di chiamate
gratis verso tutti i mobili wind. Invia NOI WIND SI al 45000 o chiama 158 entro il 30/11”. Nella
fattispecie, quindi, il cliente interessato all’opzione poteva effettuare la relativa attivazione
direttamente tramite SMS o mediante chiamata al numero gratuito 158, dopo aver ascoltato un
messaggio preregistrato.
3. Sempre nel novembre 2007, Wind ha effettuato una terza campagna mediante contatto diretto da
parte di telesellers (non preceduto da SMS).
4. Per le due campagne effettuate mediante SMS, a fronte di un totale di [omissis]2 SMS inviati, i
clienti che hanno attivato “Noi Wind” sono stati [omissis] tramite SMS al 45000 e

1 Doc. n. 3 del fascicolo istruttorio.


2 Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di
segretezza delle informazioni.
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[omissis]tramite chiamata al 158. Per quanto riguarda la campagna effettuata tramite teleselling, a
fronte di [omissis] clienti contattati, le adesioni a “Noi Wind” sono state [omissis].
5. Nel dicembre 2007, è stata realizzata un’ulteriore campagna tramite l’invio di un SMS dal
seguente testo: “Wind ti regala per 3 mesi NOI WIND che ti offre 200 min/mese di chiamate gratis
verso tutti i mobili wind. Chiama 158 entro il 31/12”. In questo caso, l’unica modalità di
attivazione dell’opzione era la chiamata al numero gratuito 158. In questo caso, a fronte di un
totale di [omissis] SMS inviati, i clienti che hanno attivato “Noi Wind” sono stati [omissis].
6. Nel gennaio 2008, Wind ha realizzato una campagna promozionale esclusivamente tramite
contatto telefonico diretto da parte di telesellers. Nella fattispecie, per un totale di [omissis] clienti
contattati, le adesioni sono state [omissis].
7. Nel febbraio 2008, sono state realizzate altre due campagne tramite SMS. Specificamente, nella
prima campagna il testo del messaggio SMS inviato era “Wind ti regala x3 mesi NOI WIND che ti
offre 200 min/mese di chiamate GRATIS verso tutti i mobili Wind. Invia un sms al 45000 con testo
NOI WIND SI entro 29/02”. L’attivazione dell’opzione poteva dunque avvenire solo mediante
invio di un messaggio SMS al 45000.
8. Nella seconda campagna, il testo del messaggio SMS inviato era il seguente: “Wind ti regala x3
mesi NOI WIND che ti offre 200 min/mese di chiamate gratis verso tutti i mobili Wind. Invia NOI
WIND SI al 45000 o chiama 158 entro il 29/02/08”. In questo caso l’attivazione dell’opzione
poteva avvenire tramite invio di un SMS o mediante chiamata al numero gratuito 158. Per quanto
riguarda la prima campagna, a fronte di un totale di [omissis] SMS inviati, le adesioni a “Noi
Wind” sono state [omissis]. All’esito della seconda, per un totale di [omissis] SMS inviati, le
adesioni tramite SMS sono state [omissis], mentre quelle mediante chiamata al 158 sono state
[omissis].
9. Giova rammentare che il contenuto del messaggio preregistrato ascoltato dai clienti intenzionati
ad attivare l’opzione “Noi Wind” chiamando il numero 158 era il seguente: “Le offriamo Noi
Wind: ogni mese fino a 200 minuti gratis di telefonate nazionali verso tutti i mobili Wind. Per Lei
l’adesione ed i primi tre mesi sono gratuiti. Successivamente il costo mensile sarà di 6 euro Iva
inclusa. Per verificare i minuti gratuiti a sua disposizione digiti *123*5# e invio. Al superamento
della soglia dei 200 minuti mensili sarà applicata la tariffa del suo piano tariffario. L’opzione è
rinnovata automaticamente ogni 30 giorni dalla data di attivazione e può essere disattivata
chiamando il 155 o inviando un SMS con il testo “NOI WIND NO” al 4533: la disattivazione
parte dal mese successivo alla richiesta. Il traffico gratuito non utilizzato nei 30 giorni scade
improrogabilmente. Noi Wind non è compatibile con Noi 2 e le altre opzioni preferenziali. Il
traffico gratuito non concorre al raggiungimento di soglie di sconto e bonus legati ad altre opzioni
e promozioni”3.
10. Per quanto riguarda l’attività di promozione effettuata mediante teleselling, gli operatori Wind
sono stati incaricati di leggere uno script il cui contenuto rilevante era il seguente: “Wind le
propone l’attivazione gratuita dell’opzione Noi Wind. Noi Wind è l’opzione che le regala ogni
mese 200 minuti di telefonate nazionali GRATIS verso tutti i numeri Wind. Se accetta adesso non
paga il costo di attivazione di 7 € e il costo mensile di 6 € per ben 3 mesi! Un’offerta unica e
irripetibile! Le ricordo che dopo i 3 mesi pagherà il costo mensile (6€). Noi Wind ha una durata di

3 Cfr. doc. n. 3, risposta alla richiesta di informazioni pervenuta da Wind in data 23 gennaio 2009. Dopo aver premuto il
tasto 1 e aver così attivato l’opzione, il cliente ascoltava un altro messaggio dal seguente contenuto: “Con Noi Wind, ha
ogni mese fino a 200 minuti gratis di telefonate nazionali verso tutti i mobili Wind. Per Lei l’adesione ed i primi tre mesi
sono gratuiti. Successivamente il costo mensile sarà di 6 euro Iva inclusa. Per verificare i minuti gratuiti a sua disposizione
digiti *123*5# e invio. Per disattivare l’opzione può chiamare il 155 o inviare un SMS con il testo “NOI WIND NO” al
4533: la disattivazione parte dal mese successivo alla richiesta”
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30 giorni e si rinnova automaticamente”. Segue la domanda dell’operatore: “Posso attivarle la Noi


Wind voce?” e, in caso di risposta affermativa dell’utente, viene affermato: “Le attivo subito
l’opzione Noi Wind con il costo di attivazione gratuito e 3 mesi di contributo gratuito sulla linea
XXXXXXX. Potrà utilizzare la nuova offerta dopo aver ricevuto il messaggio sms che le notifica
l’attivazione (potrebbe passare qualche ora). In qualsiasi momento può fare la prenotazione della
disattivazione dell’opzione NOI WIND chiamando il Call Center o inviando un sms al 4533 con il
testo NOI WIND NO. La disattivazione sarà eseguita in automatico il trentesimo giorno dalla data
di attivazione”.
(b) Le campagne di maggio, settembre e ottobre 2008
11. A partire dal 5 maggio 2008, e pur lasciando inalterato il processo di attivazione dell’opzione,
Wind ha modificato il testo del messaggio promozionale inviato ai clienti in funzione del canale di
attivazione.
12. In particolare, per quanto riguarda la campagna del maggio 2008, il testo del messaggio inviato
era il seguente: “Noi Wind:200 minuti di chiamate nazionali in 30gg verso tutti i numeri Wind.
Invia NOI WIND al 45000 entro 31/05. Costo 6 euro/mese. Per te gratis i primi 3 mesi”. In questo
caso l’opzione era attivabile solo mediante SMS.
13. Per quanto riguarda la campagna del settembre 2008, il testo del messaggio inviato era il
seguente: “Noi Wind:200 minuti di chiamate nazionali gratuite, in 30gg, verso tutti i mobili Wind.
Chiama gratis 158 entro il 30/9. Costo 6 euro/mese. Per te gratis i primi 3 mesi”. Nella fattispecie
l’opzione era attivabile solo mediante chiamata gratuita al 158.
14. Infine, per quanto concerne la campagna dell’ottobre 2008, il testo del messaggio inviato era il
seguente: “Gentile cliente, Wind ti offre Noi WInd gratis per 3 mesi: chiama gratuitamente il 158
entro il 31/10/08 e scopri l’offerta a te riservata” Anche in questo caso, l’opzione era attivabile
solo mediante chiamata gratuita al 158.
15. Relativamente alla campagna del maggio 2008, a fronte di [omissis] SMS inviati, [omissis]
clienti hanno aderito alla promozione. Per quanto riguarda la campagna di settembre 2008, per
[omissis] SMS inviati, hanno aderito [omissis] clienti. Infine, con riguardo alla campagna di
ottobre 2008, su [omissis] SMS inviati, le adesioni sono state [omissis]4.
16. Va peraltro rammentato che, durante la vigenza della promozione, Wind inviava ai clienti, un
mese prima del termine del periodo trimestrale oggetto della promozione e prima dell’addebito del
primo canone, un SMS dal seguente contenuto: “Gentile cliente,ti ricordiamo che con Noi Wind
ogni mese hai 200 minuti gratuiti verso tutti i mobili Wind e, fino a […] [INDICAZIONE DEL
MESE IN CUI SCADE LA PROMOZIONE], il costo mensile di 6 euro sarà gratis”.
17. Anche il suddetto messaggio è stato modificato a partire dal 5 maggio 2008. Wind ha infatti
previsto l’invio, 34 giorni prima della scadenza della promozione, di un SMS dal seguente
contenuto: “Gentile cliente, dal % continuerai ad usufruire del Noi Wind a soli 6 euro/mese. Per
non aderire invia NOI WIND NO al 4533 entro tale data” e, quattro giorni prima (o due, a seconda
dell’offerta), un SMS dal seguente contenuto: “Ti ricordiamo che dal % continuerai ad usufruire
di Noi Wind a soli 6 euro/mese. Per non aderire invia NOI WIND NO al 4533 entro tale data”.
18. Infine, a partire dallo stesso mese, Wind ha anche previsto l’invio di un SMS di conferma
dell’attivazione a tutti gli utenti che avevano aderito alla promozione. Il testo del suddetto SMS è il
seguente: “L’opzione NOI WIND richiesta è attiva. Ti ricordo che sono gratis l’attivazione e primi
3 costi mensili. Per il traffico disponibile *123*5#. Info al 155”.

4 Cfr. doc. n. 9 del fascicolo istruttorio.


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III. LE RISULTANZE ISTRUTTORIE

a) La comunicazione di avvio del procedimento


19. In data 19 febbraio 2009, sulla base di informazioni acquisite ai fini dell’applicazione del
Codice, ed in particolare alla luce di alcune segnalazioni pervenute tra il novembre 2007 e il luglio
2008 nonché di informazioni pervenute da Wind in data 23 gennaio 2009, è stato avviato il
procedimento istruttorio PS2913, ai sensi dell’art. 27, comma 3, del Codice, come modificato dal
Decreto Legislativo n. 146/07, nonché ai sensi dell’art. 6 del Regolamento.
20. Mediante il predetto procedimento si è inteso verificare se le modalità di promozione e
attivazione dell’opzione tariffaria “Noi Wind”, descritte in precedenza, integrassero pratiche
commerciali scorrette poste in essere dalla Wind in violazione degli articoli 20, 21, 22 e 23, lettera
v), del Codice, in quanto contrarie alla diligenza professionale e idonee a limitare
considerevolmente la libertà di scelta o di comportamento del consumatore medio in relazione al
servizio offerto.
21. In particolare, nella comunicazione di avvio del procedimento PS2913 si è ipotizzato che la
fattispecie oggetto dello stesso potesse considerarsi ingannevole in quanto ai consumatori non
sarebbero state fornite informazioni esatte e complete circa la natura, le caratteristiche e le
condizioni economiche dell’opzione “Noi Wind”, non consentendo agli stessi di comprendere: (i)
che al termine dell’iniziale periodo di promozione trimestrale l’opzione in questione era destinata a
rimanere attiva, salvo recesso, e ad essere tacitamente rinnovata di mese in mese; (ii) il costo
dell’opzione e le relative modalità di addebito una volta trascorso il periodo di promozione
iniziale; (iii) la tipologia delle chiamate effettuabili usufruendo dell’opzione; (iv) il piano tariffario
applicato una volta superata la soglia massima mensile di traffico consentito; (v) le modalità di
recesso.
22. Contestualmente alla comunicazione di avvio, la parte è stata invitata, ai sensi dell’articolo 6,
comma 3, del Regolamento, a presentare memorie scritte e documenti. Inoltre, al fine di acquisire
elementi conoscitivi utili alla valutazione circa la sussistenza della pratica commerciale scorretta
nel caso oggetto di analisi, è stato chiesto a Wind, ai sensi dell’art. 27, commi 3 e 4, del Codice e
dell’articolo 12, comma 1, del Regolamento, di fornire informazioni, corredate della relativa
documentazione, in merito a quanto segue: (i) per quali ragioni possa ritenersi che i 200 minuti al
mese da utilizzarsi per chiamate nazionali verso utenze mobili Wind, oggetto dell’opzione in
questione, siano gratuiti; (ii) se, a fronte dell’attivazione dell’opzione in questione, Wind fornisca
ai propri clienti traffico telefonico o qualsiasi altra utilità a titolo gratuito; (iii) se i messaggi
promozionali veicolati nel corso delle campagne di maggio, settembre e ottobre 2008, il cui
contenuto è riportato integralmente in precedenza, fossero SMS; (iv) il totale dei messaggi inviati
nel corso delle campagne di maggio, settembre e ottobre 2008 e quello delle adesioni a “Noi
Wind” ad essi conseguenti.
b) Memorie presentate dalla parte e audizione
23. Wind ha presentato memorie in data 20 marzo e 29 maggio 20095, svolgendo, in sintesi, le
seguenti considerazioni.
24. In primo luogo, con specifico riguardo alle campagne attuate mediante telesale, Wind sostiene
che non sia ravvisabile alcun profilo di ingannevolezza. Infatti, il testo delle comunicazioni
standard (c.d. script) utilizzate dagli operatori di telesale incaricati da Wind sarebbe stato chiaro e
completo, e dunque idoneo ad informare il consumatore che l’opzione “Noi Wind” era gratuita

5 Rispettivamente, docc. nn. 9 e 16 del fascicolo istruttorio.


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solo per tre mesi, e cioè per tutta la durata della promozione, e che allo scadere del suddetto
termine l’opzione sarebbe rimasta attiva ad un costo mensile di sei euro.
25. Il comportamento tenuto da Wind con riferimento alle campagne in argomento sarebbe stato
particolarmente diligente in quanto, al fine di consentire al cliente di ottenere la disattivazione
dell’opzione prima della scadenza del periodo di promozione, la società aveva previsto di inviare a
quest’ultimo, un mese prima dell’addebito del primo canone mensile, un SMS recante
informazioni sul termine di scadenza della promozione. In tal modo, ove il cliente avesse voluto
disattivare la promozione e tornare al piano tariffario ordinario, avrebbe avuto la possibilità di
farlo, in maniera pienamente informata, prima della scadenza della promozione.
26. Sotto altro profilo, Wind non ritiene rilevante l’omesso invio al cliente di una informativa circa
il piano tariffario applicato alla scadenza dei 200 minuti mensili gratuiti oggetto della promozione.
Appare logico, infatti, che, esaurito l’ammontare di traffico telefonico mensile gratuito, torni ad
applicarsi il piano base scelto dall’utente, ciò che è diretta conseguenza della natura di opzione
aggiuntiva propria di “Noi Wind”.
27. In secondo luogo, relativamente alle campagne promozionali diffuse al pubblico via SMS che
imponevano l’attivazione dell’opzione tramite chiamata al numero verde 158, Wind sostiene che il
set di informazioni fornito via SMS fosse adeguatamente integrato dal contenuto del messaggio
preregistrato che risponde al numero 158, che forniva al consumatore dettagli chiari, precisi e
trasparenti in merito alla natura ed alle caratteristiche dell’opzione oggetto della promozione,
consentendo a quest’ultimo l’adozione di una decisione consapevole.
28. Al riguardo, Wind sostiene inoltre che l’Autorità, conformemente a quanto previsto dall'art. 22,
comma 3, del Codice, sarebbe tenuta a valutare l’ingannevolezza di una pratica con riferimento a
qualunque misura adottata dal professionista per rendere disponibili le informazioni ai consumatori
con altri mezzi, soprattutto quando il mezzo principale di comunicazione impiegato imponga
restrizioni di spazio, come nel caso di specie. Ad avviso di Wind, la citata disposizione, che è stata
introdotta dal Decreto Legislativo n. 146/2007, supererebbe il consolidato orientamento
dell’Autorità in tema di procedure di marketing effettuate mediante messaggi successivamente
integrati attraverso fonti ad essi estrinseche.
29. Peraltro, in relazione alla promozione effettuata attraverso il canale SMS, Wind ribadisce le
argomentazioni già sviluppate relativamente alla campagna diffusa via telesale. Anche in questo
caso, infatti, un mese prima dell’addebito al cliente del primo canone mensile, la Società invia a
quest’ultimo un SMS con cui lo informa del termine di scadenza della promozione.
30. Infine, per quanto riguarda le campagne promozionali diffuse al pubblico via SMS che
permettevano l’attivazione dell’opzione inviando un SMS al numero 45000, Wind ha ammesso che
i messaggi veicolati nelle campagne di novembre 2007 e febbraio 2008 presentavano lacune
informative, cui si sarebbe tuttavia posto rimedio a partire dalla campagna di maggio 2008, in
modo da trasmettere al consumatore tutte le informazioni necessarie per orientare liberamente le
proprie scelte commerciali.
31. Segnatamente, Wind avrebbe, da un lato, modificato il proprio sistema di provisioning,
prevedendo l’invio di un SMS di “conferma dell’attivazione”, nel quale si specifica che, oltre
all’esonero dal pagamento del costo di attivazione, la promozione prevede che i primi tre canoni
mensili siano gratuiti. D’altro lato, andando ben oltre la diligenza media richiesta ad un operatore
di telefonia, la Società avrebbe apportato rilevanti modifiche alla procedura di avviso della
scadenza della promozione, prevedendo l’invio di ben due messaggi, il primo 34 giorni prima della
scadenza della promozione e il secondo 4 giorni prima della stessa scadenza, in modo tale da
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informare il cliente della data a partire dal quale l’opzione avrà un costo fisso mensile pari a sei
euro e della circostanza che, in assenza di disdetta, l’opzione è soggetta a rinnovo tacito.
32. Le successive campagne di Wind fondate sull’utilizzo esclusivo del canale SMS sarebbero
state dunque depurate di ogni elemento atto a falsare in misura apprezzabile il comportamento
economico del consumatore medio.
33. In linea generale, Wind sostiene inoltre che, dall’analisi delle singole denunce si evince, a
fronte dell’enorme numero di attivazioni, l’oggettiva marginalità delle rimostranze, sia in volume
che in valore economico, nonché l'andamento decrescente delle denunce da novembre 2007 ad
ottobre 2008, inversamente proporzionale alla crescente attenzione di Wind alla comunicazione
alla clientela. La marginalità rilevata dimostrerebbe che le denunce scaturiscono da errori
interpretativi che, in quanto tali, non sono indice di una pratica generalizzata tale da poter rientrare
nell’ambito di applicazione delle norme in materia di pratiche commerciali scorrette.
34. Fermo restando quanto sopra, in un’ottica di piena cooperazione con l’Autorità, Wind ha
deciso di implementare una serie di misure volte a far venir meno i profili di criticità sollevati nel
provvedimento di avvio del procedimento PS2913. In sintesi, Wind ha modificato il testo dello
script utilizzato dai propri operatori di telesale, prevedendo anche una nuova fase volta alla
registrazione del consenso del cliente. Inoltre, Wind, ha modificato il testo del messaggio vocale
preregistrato veicolato tramite il 158 e il relativo messaggio vocale di conferma. Infine, Wind ha
modificato il testo del messaggio SMS utilizzato nell’ambito delle campagne che prevedono
l’attivazione dell’opzione “Noi Wind” tramite invio di un SMS al numero 45000, invertendone la
logica comunicativa. In particolare, grazie alle modifiche apportate, il consumatore sarebbe ora
immediatamente informato che l’opzione ha un costo mensile pari a sei euro e che solo per un
periodo promozionale, che per sua natura è transitorio, i 200 minuti al mese di traffico telefonico
nazionale verso numeri Wind, sono gratuiti.
35. Le argomentazioni sopra sintetizzate sono state esposte da Wind nell’ambito dell’audizione
svoltasi presso gli Uffici dell’Autorità in data 13 maggio 2009.

IV. PARERE DELL’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI


36. Poiché la pratica commerciale oggetto del presente provvedimento è stato diffusa anche
attraverso SMS e comunicazioni telefoniche, in data 3 giugno 2009 è stato richiesto il parere
all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ai sensi dell’art. 27, comma 6, del Codice del
Consumo.
37. Con comunicazione pervenuta in data 1 luglio 2009, la suddetta Autorità ha rilevato che
“relativamente alle modalità di prospettazione delle caratteristiche e delle condizioni economiche
della promozione in esame, il contenuto degli sms inviati ai consumatori non fornisce ai
destinatari dello stesso in maniera comprensibile le informazioni relative alla circostanza che al
termine dell'iniziale periodo di promozione trimestrale l'opzione in questione è destinata a
rimanere attiva, salvo recesso, e ad essere tacitamente rinnovata di mese in mese, al costo
dell'opzione e alle relative modalità di addebito, una volta trascorso il periodo di promozione
iniziale, alla tipologia delle chiamate effettuabili usufruendo dell'opzione, al piano tariffario
applicato, una volta superata la soglia massima mensile di traffico consentito, e, infine, alle
modalità di recesso”. Considerando, inoltre, che “il fine promozionale si realizza esclusivamente
attraverso il messaggio, il quale esaurisce la sua funzione propria nell'indurre il destinatario a
rivolgersi al professionista. cosicché non può essere ritenuto idoneo a sanare l'incompletezza
dell'informazione fornita su elementi riconosciuti essenziali, il rinvio a ulteriori fonti informative,
nel caso di specie numeri telefonici, cui il consumatore è invitato a rivolgersi”. Alla luce delle
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predette considerazioni, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato nel senso che
la pratica commerciale in esame viola, per le ragioni e nei termini di cui in motivazione, il disposto
di cui agli articoli 20, 21, 22 e 23 lettera v), del Decreto Legislativo n. 206/05.

V. VALUTAZIONI CONCLUSIVE
38. La pratica commerciale oggetto di valutazione è rappresentata da talune modalità di
promozione e attivazione dell’opzione tariffaria “Noi Wind”, veicolate nell’ambito della campagna
“Wind ti regala tre mesi di Noi Wind”, promossa, in diversi periodi dell’anno, tra novembre 2007 e
ottobre 2008.
39. Più specificamente, le fattispecie che formano oggetto del procedimento PS2913 possono, per
comodità espositiva, essere classificate come segue: (a) campagne effettuate prima del maggio
2008 mediante l’invio di SMS che consentivano ai clienti di attivare l’opzione attraverso l’invio di
un SMS al numero 45000 (come modalità unica o in alternativa alla chiamata al Call Center di
Wind “158”); (b) campagna, analoga a quelle indicate in precedenza sub (a), effettuata nel mese di
maggio 2008; (c) campagne effettuate tramite telesale outbound; (d) campagne effettuate tramite
l’invio di SMS che, ai fini dell’attivazione dell’opzione, prevedevano come unica modalità il
contatto con il 158 (telesale inbound).
40. In via preliminare, dato atto della larghissima diffusione dei servizi offerti da Wind, che è il
terzo operatore mobile nazionale per quota di mercato6, occorre osservare che la pratica
commerciale oggetto del presente procedimento ha raggiunto un’amplissima e non omogenea
platea di potenziali utenti7. Di conseguenza, considerate anche le caratteristiche specifiche del
settore delle telecomunicazioni, può ritenersi che la posizione del consumatore medio destinatario
della pratica commerciale oggetto di valutazione sia caratterizzata da una rilevante asimmetria
informativa.
41. Nello specifico, occorre richiamare l’orientamento consolidato dell’Autorità con riferimento al
settore della telefonia, sia fissa che mobile, maturato sotto l’egida della normativa in materia di
pubblicità ingannevole e comparativa, di cui agli articoli 18 e seguenti del Codice, nella versione
vigente prima dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 146/078, e successivamente ribadito
in numerosi provvedimenti in tema di pratiche commerciali scorrette9. Secondo tale orientamento,
nel settore in esame, caratterizzato dal proliferare di offerte promozionali anche molto articolate,
completezza e comprensibilità delle informazioni si caratterizzano come un onere minimo
dell’operatore pubblicitario al fine di consentire la percezione dell’effettiva convenienza della
proposta. In questa prospettiva, la completezza della comunicazione deve coniugarsi con la
chiarezza e l’immediata percepibilità delle condizioni di fruizione dell’offerta promozionale
pubblicizzata.
42. Effettuata tale premessa, si procederà di seguito ad una valutazione separata delle condotte
sopra descritte, manifestazione di un’unica pratica commerciale.

6 Nel 2008, i clienti di telefonia mobile di Wind ammontavano a 16,9 milioni.


7 Cfr. i dati citati nell’ambito del titolo II del presente provvedimento.
8 Cfr., tra gli altri, Provv. n. 13979 del 20 gennaio 2005, “Wind-Libero Comparazione offerte commerciali”, in Boll. n.
3/05; Provv. n. 14917 del 23 novembre 2005, “Promozione casa e Wind”, in Boll. n. 47/05; Provv. n. 15889 del 24 agosto
2006, “Vodafone Revolution”, in Boll. n. 33-34/06. Si veda, più in generale, la “Sintesi degli interventi dell’Autorità sui
messaggi pubblicitari nel settore delle comunicazioni” del 14 aprile 2007.
9 Cfr., tra gli altri, Provv. n. 19826 del 29 aprile 2009, “Telecom Italia-Alice Casa senza canone”, in Boll. n. 18/09; Provv.
n. 19679 del 26 marzo 2009, “Infostrada-Mancato Rimborso Canone Telecom”, in Boll. n. 12/09; Provv. n. 19653 del 19
marzo 2009, “Vodafone-00 Christmas Card”, in Boll. n. 11/09; Provv. n. 19602 del 5 marzo 2009, “Vodafone-Vinci 100
SLK in 100 giorni”, in Boll. n. 9/09.
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(a) Campagne effettuate prima del maggio 2008 mediante l’invio di SMS che consentivano ai
clienti di attivare l’opzione attraverso l’invio di un SMS al numero 45000
43. Le campagne effettuate prima del mese di maggio 2008 mediante l’invio di SMS che
consentivano ai clienti di attivare l’opzione “Noi Wind” inviando un SMS al numero 45000
presentavano diverse lacune informative, rilevanti ai fini dell’effettuazione di scelte consapevoli da
parte dei consumatori. In particolare, si tratta delle campagne del novembre 2007, imperniate su
SMS recanti il seguente testo: “Wind ti regala per 3 mesi NOI WIND che ti offre 200 min/mese di
chiamate gratis verso tutti i mobili wind. Invia NOI WIND SI al 45000 o chiama 158 entro il
30/11” nonché del febbraio 2008, nell’ambito delle quali sono stati veicolati SMS del seguente
tenore: “Wind ti regala x3 mesi NOI WIND che ti offre 200 min/mese di chiamate GRATIS verso
tutti i mobili Wind. Invia un sms al 45000 con testo NOI WIND SI entro 29/02” e “Wind ti regala
x3 mesi NOI WIND che ti offre 200 min/mese di chiamate gratis verso tutti i mobili Wind. Invia
NOI WIND SI al 45000 o chiama 158 entro il 29/02/08”. L’esistenza delle suddette lacune è stata
del resto ammessa anche dalla stessa Wind, ad esempio, alle pagg. 5 e 14 della memoria del 20
marzo 2009 e a pag. 5 della memoria del 29 maggio 2009. In particolare, Wind ha ammesso che le
campagne SMS anteriori al maggio 2008 che consentivano l’attivazione di “Noi Wind” inviando
un SMS al numero 45000 “presentano delle omissioni informative che, ove non colmate dal
messaggio automatico che risponde al numero 158, potrebbero essere tali da indurre i
consumatori ad adottare delle scelte commerciale non del tutto consapevoli” (punto n. 50 della
memoria del 20 marzo 2009).
44. Specificamente, occorre rilevare che gli SMS sopra richiamati non contenevano alcun
riferimento a numerose caratteristiche fondamentali dell’opzione “Noi Wind”, la cui conoscenza è
rilevante ai fini delle scelte che il consumatore è chiamato ad effettuare al momento
dell’attivazione dell’offerta pubblicizzata. In particolare, i suddetti SMS omettevano ogni
riferimento: (i) alla tipologia di chiamate effettuabili utilizzando l’opzione “Noi Wind”, non
essendo specificato se si tratti unicamente di chiamate nazionali o meno; (ii) al costo dell’opzione
una volta terminato il relativo periodo di promozione gratuita; (iii) alla circostanza che, una volta
sottoscritta, l’opzione è destinata a rimanere attiva ed è soggetta a rinnovo automatico con cadenza
mensile; (iv) al diritto di recesso conferito all’utente, alle relative modalità di esercizio e alla
tempistica di esecuzione dello stesso da parte di Wind. Inoltre, gli SMS in questione effettuavano
un utilizzo improprio del termine “gratis”, in quanto appare contraddittorio affermare che “Noi
Wind” “offre 200 min/mese di chiamate gratis verso tutti i mobili Wind”, mentre il relativo costo
mensile è, in realtà, pari a 6 euro. La suddetta pratica assume dunque rilievo ai sensi dell’art. 23,
lettera v), del Codice, in quanto è da considerare in ogni caso una pratica ingannevole “descrivere
un prodotto come gratuito o senza alcun onere, se il consumatore deve pagare un supplemento di
prezzo rispetto al normale costo necessario per rispondere alla pratica commerciale”. Secondo la
suddetta previsione, l’utilizzo della locuzione “gratis” deve infatti corrispondere, per il
consumatore, alla totale assenza di qualsivoglia onere. Nel caso di specie, va poi considerato il
meccanismo di rinnovo automatico dell’opzione previsto da Wind, in virtù del quale – una volta
scaduto il periodo di promozione gratuito - al consumatore che avesse dato corso agli inviti
contenuti negli SMS oggetto di contestazione veniva automaticamente addebitato il canone
mensile (essendo stato previsto un meccanismo di c.d. “opt out”). In virtù di tutto quanto precede,
si ritiene dunque che la descrizione dell’opzione, attraverso l’utilizzo del termine “gratis”, laddove
in realtà il consumatore deve corrispondere 6 euro al mese per chiamare i numeri mobili Wind - a
maggior ragione se considerata in combinato con il meccanismo di rinnovo automatico previsto da
108 BOLLETTINO N. 28 DEL 3 A G O S T O 2 0 0 9

Wind - valga ad integrare una fattispecie di pratica commerciale in ogni caso scorretta ai sensi del
richiamato articolo10.
45. Per altro verso, va invece osservato che in istruttoria non sono emersi elementi sufficienti a far
ritenere altrettanto rilevante l’omissione informativa relativa alla menzione del piano tariffario
applicato all’utente al momento del superamento della soglia di duecento minuti al mese prevista a
seguito dell’esercizio del diritto di recesso. In proposito, come chiarito da Wind nelle memorie
versate in atti, va rilevato che “Noi Wind” non rappresenta un piano tariffario autonomo che
sostituisce quello in precedenza attivato dall’utente, bensì un’opzione tariffaria che si incardina sul
piano-base sottoscritto da quest’ultimo, che torna regolarmente ad applicarsi in caso di recesso o di
superamento della soglia massima di traffico relativa all’opzione aggiuntiva.
(b) Campagna analoga a quelle indicate in precedenza sub (a), effettuata nel mese di maggio
2008
46. Come in precedenza osservato, nel mese di maggio 2008, Wind ha modificato il testo del
messaggio SMS volto a promuovere l’opzione “Noi Wind”. Il testo del nuovo SMS inviato ai
clienti era il seguente: “Noi Wind:200 minuti di chiamate nazionali in 30gg verso tutti i numeri
Wind. Invia NOI WIND al 45000 entro 31/05. Costo 6 euro/mese. Per te gratis i primi 3 mesi”.
Contemporaneamente, Wind ha inoltre previsto l’invio di un SMS di conferma dell’attivazione a
tutti gli utenti che avevano aderito alla promozione. Il testo del suddetto SMS è il seguente:
“L’opzione NOI WIND richiesta è attiva. Ti ricordo che sono gratis l’attivazione e primi 3 costi
mensili. Per il traffico disponibile *123*5#. Info al 155”. Infine, Wind ha modificato il testo del
messaggio SMS inviato ai beneficiari della promozione prima della relativa scadenza. In
particolare, Wind ha previsto di inviare due SMS, rispettivamente trentaquattro e quattro giorni (o
due giorni, a seconda della promozione) prima della relativa scadenza. Il testo del primo
messaggio inviato era il seguente: “Gentile cliente, dal % continuerai ad usufruire del Noi Wind a
soli 6 euro/mese. Per non aderire invia NOI WIND NO al 4533 entro tale data”, mentre quello del
secondo era: “Ti ricordiamo che dal % continuerai ad usufruire di Noi Wind a soli 6 euro/mese.
Per non aderire invia NOI WIND NO al 4533 entro tale data”.
47. Alla luce della peculiare modalità di attivazione dell’opzione da essi contemplata, che consente
al consumatore di aderire “d’impulso”, inviando un SMS al numero 45000 (potendo perciò
accadere che le informazioni in possesso di quest’ultimo non vengano integrate aliunde) - neppure
gli SMS richiamati da ultimo sono immuni da profili di scorrettezza.
48. In particolare, tali SMS forniscono informazioni fuorvianti e omettono informazioni rilevanti
con riguardo: i) alla circostanza che l’opzione “Noi Wind” è soggetta a rinnovo automatico e ii)
alla tempistica con cui Wind dà esecuzione al recesso dell’utente. Anche in questo caso, dunque,
sono riscontrabili carenze informative idonee a influenzare le decisioni dei consumatori circa
l’opportunità di attivare l’opzione e/o, qualora ci si determini alla relativa disattivazione, a
fuorviare gli stessi in ordine alla necessità di comunicare a Wind il proprio recesso, nonché in
merito alla eventuale utilizzabilità residua dell’opzione “Noi Wind” post-recesso.
49. Si sottolinea, infatti, che l’informazione “continuerai ad usufruire del Noi Wind a soli 6
euro/mese”, contenuta nei messaggi inviati da Wind prima della scadenza del periodo
promozionale dell’opzione, lascia intendere che l’opzione “Noi Wind” resti attiva, a pagamento,
soltanto per un ulteriore mese, salvo disdetta. Alla scadenza del suddetto mese, il consumatore in
questione che non sia interessato al rinnovo dell’opzione potrebbe quindi ritenere non necessario
comunicare a Wind il proprio recesso. Inoltre, in assenza di ogni informazione circa il momento di

10 Cfr. provv. n. 19825 del 29 aprile 2009, “Tele2-Telefono + Internet Gratis”, in Boll. n. 17/09.
BOLLETTINO N. 28 DEL 3 AGOSTO 2009 109

esecuzione del recesso da parte di Wind, nonché in merito al momento in cui l’opzione “Noi
Wind” cessa di essere disponibile a seguito di disdetta, il medesimo consumatore potrebbe ritenere
il proprio recesso immediatamente operativo, essendo invece possibile godere dell’opzione sino
alla scadenza del periodo di riferimento per cui ha corrisposto il canone mensile.
50. In considerazione di quanto precede, non appaiono dunque condivisibili le argomentazioni
svolte da Wind secondo cui a partire dal mese di maggio 2008 le campagne promosse in relazione
all’opzione “Noi Wind” siano state depurate di ogni elemento idoneo a falsare in misura
apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio.
51. Analogamente, non possono essere condivise le argomentazioni di Wind fondate sull’asserita
marginalità delle denunce pervenuta all’Autorità, da cui potrebbe dedursi l’assenza di una pratica
generalizzata tale da poter rientrare nell’ambito di applicazione delle norme in materia di pratiche
commerciali scorrette. Al riguardo, va anzitutto osservato che l’articolo 18, lettera d), del Codice
del Consumo fornisce una definizione estremamente ampia di “pratiche commerciali tra
professionisti e consumatori” che, a prescindere da un criterio statistico o quantitativo, vengono
identificate come “qualsiasi azione, omissione, condotta o dichiarazione comunicazione
commerciale ivi compresa la pubblicità e la commercializzazione del prodotto posta in essere da
un professionista in relazione alla promozione, vendita o fornitura di un prodotto ai consumatori”.
Pertanto, sembrano rientrare tra le fattispecie suscettibili di essere valutate alla luce della disciplina
in tema di pratiche commerciali scorrette tutte le condotte poste in essere da un professionista
prima, durante o dopo un’operazione commerciale relativa ad un prodotto, o servizio, che si
connotino per caratteristiche tali da poter essere astrattamente replicate nei confronti di una
categoria generalizzata di consumatori, a prescindere dal numero di soggetti che in concreto ne
siano stati destinatari e dalle vicende contrattuali circoscritte al rapporto tra il professionista ed un
singolo utente11. Inoltre, occorre rammentare che l’art. 27, secondo comma, del Codice del
Consumo consente all’Autorità di agire anche d’ufficio per accertare l’illiceità delle pratiche
commerciali scorrette. Ciò comporta che le eventuali denunce di un fatto (potenzialmente
configurante un’ipotesi di pratica commerciale scorretta) servono esclusivamente a mettere in
moto il procedimento accertativo, restandone irrilevanti, ai fini decisori e difensivi, tanto il numero
che il contenuto12.
52. Sotto altro profilo, non può poi riconoscersi valenza sanante delle omissioni poste in essere da
Wind alla circostanza per cui l’SMS di conferma dell’attivazione inviato effettui un rinvio per
“Info al 155”. Infatti, da un lato, il suddetto SMS viene inviato una volta che l’utente ha già aderito
alla promozione e, d’altro alto, la possibilità che quest’ultimo possa essere tratto in errore circa
l’esatta portata di un’offerta non può essere esclusa dalla circostanza che lo stesso possa conoscere
le reali condizioni di vendita o le caratteristiche di un bene o di un servizio da altra fonte.
53. Nella fattispecie, va peraltro considerato che le omissioni informative rilevate riguardano
caratteristiche fondamentali dell’offerta (quali, ad esempio, il prezzo), che si ritiene non possano
essere in ogni caso sanate attraverso il ricorso a fonti ulteriori rispetto al messaggio principale.
Peraltro, si sottolinea che nel caso in esame la consultazione di fonti alternative da parte di un
potenziale acquirente è solamente eventuale e si concretizzerebbe comunque in una fase
successiva rispetto a quella in cui il soggetto è stato “agganciato” dal messaggio promozionale13.

11 Cfr. provv. n. 19342 del 23 dicembre 2008, “SKY-Pacchetto Calcio”, in Boll. n. 49/08; provv. n. 18995 del 16 ottobre
2008, “Tele2-Contratti a Distanza”, in Boll. n. 39/08.
12 Cfr. in tal senso TAR Lazio, sez. I, sent. 27 maggio 2009, n. 5290.
13 Cfr. Consiglio di Stato Sez. VI, sent. 31 maggio 2005, n. 2852; TAR Lazio, Sez. I, sentt. 24 aprile 2009, n. 4138; 20
febbraio 2009, n. 1824; 21 luglio 2008, n. 7093.
110 BOLLETTINO N. 28 DEL 3 A G O S T O 2 0 0 9

54. Alla luce delle considerazioni svolte, in conformità al parere espresso dall’Autorità per le
Garanzie nelle Comunicazioni, le fattispecie di cui al punto V (a) e al punto V (b) del presente
provvedimento, costituite dalle campagne effettuate mediante l’invio di SMS che consentivano ai
clienti di attivare l’opzione “Noi Wind” attraverso l’invio di un SMS al numero 45000, risultano
scorrette ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del Codice, in quanto contrarie alla diligenza
professionale ed idonee a falsare il comportamento del consumatore medio cui sono destinate. In
particolare, le fattispecie oggetto di valutazione risultano ingannevoli: (i) ai sensi dell’articolo 21,
comma 1, del Codice nella misura in cui contengono informazioni non rispondenti al vero o,
seppure di fatto corrette, in qualsiasi modo, anche nella loro presentazione complessiva, inducono
o sono idonee ad indurre in errore il consumatore medio riguardo, in particolare, alle
caratteristiche principali del prodotto; (ii) ai sensi dell’articolo 22, comma 2, del Codice del
Consumo nella misura in cui omettono numerose informazioni rilevanti di cui il consumatore
medio ha bisogno per prendere una decisione consapevole di natura commerciale; e ai sensi
dell’art. 23, lettera v), del Codice, in quanto è da considerare in ogni caso una pratica ingannevole
“descrivere un prodotto come gratuito o senza alcun onere”, se il consumatore deve pagare - come
nella fattispecie - “un supplemento di prezzo rispetto al normale costo necessario per rispondere
alla pratica commerciale”.
55. Si ricorda che ai sensi dell’articolo 20, comma 2, del Decreto Legislativo n. 206/05, una pratica
commerciale è scorretta “se è contraria alla diligenza professionale ed è falsa od idonea a falsare
in misura apprezzabile il comportamento economico, in relazione al prodotto, del consumatore
medio che essa raggiunge od al quale è diretta”. Nel caso di specie, la contrarietà alla diligenza
professionale e l’idoneità a falsare il comportamento economico dei consumatori della pratica
oggetto di valutazione derivano dalla riscontrata natura ingannevole della stessa ai sensi degli
articoli 21, 22, comma 2, e 23, lettera v), del Codice.
56. In particolare, quanto alla contrarietà alla diligenza professionale, non si riscontra nel caso di
specie da parte del professionista il normale grado di competenza e attenzione che
ragionevolmente ci si può attendere, avuto riguardo alla qualità del professionista ed alle
caratteristiche dell’attività svolta, con riferimento alla prospettazione delle caratteristiche
essenziali dell’opzione tariffaria “Noi Wind” e delle relative condizioni economiche. Per quanto
attiene, inoltre, all’idoneità della pratica a falsare in misura apprezzabile le scelte dei consumatori,
si osserva che le informazioni che sono state omesse o presentate in maniera ingannevole
riguardano caratteristiche dell’opzione tariffaria in questione che sono imprescindibili ai fini
dell’adozione di una decisione commerciale consapevole. Infatti, informazioni quali quelle
concernenti la tipologia di chiamate effettuabili; il costo e la relativa tempistica di addebito;
l’esistenza di un rinnovo automatico nonché quella di un diritto di recesso conferito all’utente e le
relative modalità di esercizio rappresentano parametri fondamentali alla luce dei quali i
consumatori compiono le proprie valutazioni sull’opportunità di sottoscrivere un’opzione tariffaria
particolare o di recedere dalla stessa.
c) Campagne effettuate tramite telesale outbound
57. Per quanto riguarda le campagne effettuate tramite telesale outbound (nel novembre 2007 e nel
gennaio 2008), si osserva che in corso di istruttoria non sono emersi elementi sufficienti a mettere
in luce specifici ed autonomi profili di scorrettezza, trattandosi di messaggi che si limitavano a
richiamare l’opzione tariffaria in esame senza fornire alcuna indicazione prestazionale di cui
potersi valutare l’eventuale carattere ingannevole e/o omissivo.
BOLLETTINO N. 28 DEL 3 AGOSTO 2009 111

d) Campagne effettuate tramite l’invio di SMS che, ai fini dell’attivazione dell’opzione,


prevedevano come unica modalità il contatto con il 158 (telesale inbound)
58. Considerazioni analoghe a quelle svolte nell’ambito del punto V (c) del presente
provvedimento possono essere effettuate con riguardo alle campagne imperniate sull’invio di SMS
che prevedevano come unica modalità di attivazione dell’opzione “Noi Wind” il contatto con il
158 (campagne del dicembre 2007 e di settembre e ottobre 2008).

VI. QUANTIFICAZIONE DELLA SANZIONE


59. Ai sensi dell’articolo 27, comma 9, del Codice, con il provvedimento che vieta la pratica
commerciale scorretta, l’Autorità dispone l’applicazione di una sanzione amministrativa
pecuniaria da 5.000 a 500.000 euro, tenuto conto della gravità e della durata della violazione. In
ordine alla quantificazione della sanzione deve tenersi conto, in quanto applicabili, dei criteri
individuati dall’articolo 11 della legge n. 689/81, in virtù del richiamo previsto all’articolo 27,
comma 13, del Decreto Legislativo n. 206/05, nella versione vigente prima dell’entrata in vigore
dei Decreti Legislativi 2 agosto 2007, n. 145 e n. 146: in particolare, della gravità della violazione,
dell’opera svolta dall’impresa per eliminare o attenuare l’infrazione, della personalità dell’agente,
nonché delle condizioni economiche dell’impresa stessa.
60. Ai fini di garantire effettiva efficacia deterrente alla sanzione pecuniaria, si deve prendere in
considerazione la dimensione economica del professionista. Sotto tale profilo, nel caso di specie, si
considera che la società Wind Telecomunicazioni S.p.A. rappresenta uno dei principali gestori di
telefonia nazionale, con 16,9 milioni di clienti nel comparto telefonia mobile nel 2008.
61. Con riguardo alla gravità della violazione, occorre rilevare che questa è da ricondurre alla
tipologia delle omissioni informative riscontrate e al settore al quale l’offerta di servizi in esame si
riferisce, ovvero quello della telefonia. Rispetto a tale settore, come rilevato dall’Autorità nei
numerosi citati interventi, l’obbligo di completezza e chiarezza delle informazioni veicolate si
presenta particolarmente stringente, anche in considerazione dell’asimmetria informativa esistente
tra professionista e consumatore, dovuta al proliferare di promozioni e piani tariffari anche molto
articolati. Rileva, inoltre, la palese contrarietà alla diligenza professionale, atteso che un operatore,
quale Wind, da lungo tempo attivo nel settore di cui trattasi e, conseguentemente, dotato di
specifica competenza, è certamente edotto della natura essenziale delle informazioni omesse.
62. Va poi considerato che la fattispecie in esame ha avuto notevole diffusione ed è stata veicolata
attraverso l’utilizzo estensivo di un mezzo, il messaggio SMS, dotato di indubbie capacità di
penetrazione. Inoltre, la stessa ha avuto un significativo impatto, in quanto relativamente alle
campagne SMS del novembre 2007 sono stati inviati [400.000–600.000] SMS, a fronte dei quali i
clienti che hanno attivato “Noi Wind” sono stati [15.000–30.000]; con riguardo alle campagne del
febbraio 2008, a fronte di un totale di [150.000–300.000] e [40.000–60.000] SMS inviati, le
adesioni a “Noi Wind” sono state, rispettivamente, [20.000–40.000] e [5.000–15.000].
Relativamente alla campagna del maggio 2008, a fronte di [50.000–150.000] SMS inviati, [5.000–
10.000] hanno aderito alla promozione.
63. Per quanto riguarda poi la durata della violazione, dagli elementi disponibili in atti, risulta che
essa si è sviluppata nell’arco di un periodo lungo, in cinque campagne, tra il mese di novembre
2007 e quello di maggio 2008 compreso. Considerati tali elementi, si ritiene di determinare la
sanzione amministrativa pecuniaria in 140.000 € (centoquarantamila euro).
112 BOLLETTINO N. 28 DEL 3 A G O S T O 2 0 0 9

64. Considerato, inoltre, che sussistono, nel caso di specie, circostanze aggravanti, in quanto il
professionista risulta già destinatario di provvedimenti ai sensi del Codice del Consumo,14 la
sanzione pecuniaria indicata viene aumentata a 180.000 € (centottantamila euro).
65. Considerato, peraltro, il comportamento ampiamente collaborativo del professionista che, già
prima della conclusione del presente procedimento, ha spontaneamente adottato una serie di
misure volte a migliorare significativamente l’informativa nei confronti dei clienti finali, si ritiene
di diminuire la sanzione indicata a 110.000 € (centodiecimila euro).
66. Alla luce delle considerazioni esposte, la sanzione pecuniaria da irrogare alla società Wind
Telecomunicazioni S.p.A. è pari a 110.000 € (centodiecimila euro).
RITENUTO che, ai sensi dell’art. 20, comma 2, del Decreto Legislativo n. 206/05, la pratica
commerciale in esame è scorretta in quanto contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare
in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio che essa raggiunge;
RITENUTO, pertanto, sulla base delle considerazioni suesposte, in conformità al parere
dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che la pratica commerciale in esame risulta
scorretta, ai sensi degli articoli 20, 21, 22, comma 2, e 23, lettera v), del Decreto Legislativo n.
206/05, in quanto contraria alla diligenza professionale ed idonea ad indurre in errore il
consumatore medio in ordine alle effettive condizioni economiche dell’opzione tariffaria
pubblicizzata, omettendo informazioni rilevanti di cui il consumatore medio ha bisogno per
assumere una decisione consapevole di natura commerciale, ovvero presentandole in modo
ingannevole;

DELIBERA

a) che la pratica commerciale posta in essere dalla società Wind Telecomunicazioni S.p.A. e
rappresentata dalle modalità di promozione e attivazione dell’opzione tariffaria “Noi Wind” di cui
alle campagne SMS effettuate nel novembre 2007, nel febbraio e nel maggio 2008, indicate ai
punti n. 2, n. 7 e n. 12 del presente provvedimento, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in
motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli articoli 20, 21, 22, comma 2, e 23,
lettera v), del Decreto Legislativo n. 206/05, e ne vieta l’ulteriore diffusione;

b) che alla società Wind Telecomunicazioni S.p.A. sia irrogata una sanzione amministrativa
pecuniaria di 110.000 € (centodiecimila euro).

La sanzione amministrativa di cui alla precedente lettera b) deve essere pagata entro il termine di
trenta giorni dalla notificazione del presente provvedimento, con versamento diretto al
concessionario del servizio della riscossione oppure mediante delega alla banca o alle Poste
Italiane, presentando il modello allegato al presente provvedimento, così come previsto dal
Decreto Legislativo 9 luglio 1997, n. 237.

14 Cfr. Provv. n. 18519 del 19 giugno 2008, “Infostrada-Meno di 10 euro al mese”, in Boll. n. 24/08; Provv. n. 18779 del
21 agosto 2008, “10 Sms gratis”, in Boll. n. 32/08; Provv. n. 18675 del 24 luglio 2008, “Wind – Noi 2 Big Pack”, in Boll. n.
29/08; Provv. n. 18951 del 2 ottobre 2008, “Neomobile Suonerie Gratis”, in Boll. n. 37/08; Provv. n. 19087 del 9 ottobre
2008, “Sms Messaggi in Segreteria – 899 da Contattare”, in Boll. n. 41/08; Provv. n. 19202 del 26 novembre 2008,
“David2 – Promozione Servizi a Decade 4”, in Boll. n. 45/08; Provv. n. 19448 del 22 gennaio .2009, “It.Leo.Net – Suonerie
e Loghi”, in Boll. n. 4/09; Provv. n. 19497, del 5 febbraio 2009, “Wind – Mancata Attivazione”, in Boll. n. 5/09; Provv. n.
19572 del 25 febbraio 2009, “Zeng – Loghi e Suonerie”, in Boll. n. 9/09; Provv. n. 19573 del 25 febbraio 2009, “Zed – Sms
non richiesti”, in Boll. n. 9/09; Provv. n. 19574 del 25 febbraio 2009, “Suonerie.it – Suonerie per cellulari”, in Boll. n.
9/09; Provv. n. 19576 del 25 febbraio 2009, “Dada – Loghi e Suonerie”, in Boll. n. 9/09; Provv. n. 19679 del 26 marzo
2009, “Infostrada-Mancato Rimborso Canone Telecom”, in Boll. n. 12/09.
BOLLETTINO N. 28 DEL 3 AGOSTO 2009 113

Decorso il predetto termine, per il periodo di ritardo inferiore a un semestre, devono essere
corrisposti gli interessi di mora nella misura del tasso legale a decorrere dal giorno successivo alla
scadenza del termine del pagamento e sino alla data del pagamento. In caso di ulteriore ritardo
nell’adempimento, ai sensi dell’articolo 27, comma 6, della legge n. 689/81, la somma dovuta per
la sanzione irrogata è maggiorata di un decimo per ogni semestre a decorrere dal giorno successivo
alla scadenza del termine del pagamento e sino a quello in cui il ruolo è trasmesso al
concessionario per la riscossione; in tal caso la maggiorazione assorbe gli interessi di mora
maturati nel medesimo periodo.
Dell’avvenuto pagamento deve essere data immediata comunicazione all’Autorità attraverso
l’invio di copia del modello attestante il versamento effettuato.

Ai sensi dell'articolo 27, comma 12, del Decreto Legislativo n. 206/05, in caso di inottemperanza
alla presente delibera l’Autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 10.000 a 150.000
euro. Nei casi di reiterata inottemperanza l’Autorità può disporre la sospensione dell'attività di
impresa per un periodo non superiore a trenta giorni.

Il presente provvedimento verrà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino


dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi
dell’articolo 27, comma 13, del Decreto Legislativo n. 206/05, entro sessanta giorni dalla data di
notificazione del provvedimento stesso, ovvero può essere proposto ricorso straordinario al
Presidente della Repubblica, ai sensi dell’articolo 8, comma 2, del Decreto del Presidente della
Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, entro il termine di centoventi giorni dalla data di
notificazione del provvedimento stesso.

IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE


Luigi Fiorentino Antonio Catricalà

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