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Andrea Frova

della scienza e della natura Edizione fuori commercio riservata a i lettori di Newton

Andrea Frova

100 RISPOSTE a 100 PERCH della scienza e della natura

Biblioteca Universale Rizzoli

SOMMARIO

7 tmosfera Propriet letteraria riservata l 'attri to 1995 R.CS. Libri & Grandi Opere S.p.A., Milano 1998 RCS Libri S.p.A., Milano i e le ttrici Disegni dell'autore cucina 40 cqua 46 visio ne Edizione fuori tommercio riservata ai lettori di ni ca 64 71 na tura 77 84 o "New[on ~ 55 27 14 17 24

I. Cielo e a IL Effetti del III. I colo ri IV. Fenomen V. Fisica in VI. Aria e a VII. Luce e VIII. Mecca IX. Miraggi X. Fa tti di XI. Lo sport XII. Il suon

I. CIELO E ATMOSFERA

l. LA VOLTA CELESTE Perch il cielo ci appare azzurro e invece, nero per un astronauta in orbita? VERDE ROSSO --~~ SOLE ATM OSFERA TERRA Il fenom eno fisico all a base dci colore azzurro dci cielo la diffus ione de lla luce. La luce dci sole visibile, bianca, se l'ossc l-vato re si trova su lla tra ietto ria dircua ( rett ilin ea) d e i raggi sola ri. D'a ltra pane, essa pu essere viSla a nche d i fian co se sul suo pe rcorso in contra delle particelle che la diffondono: ogn i urto con una panice ll a ra s che pane della lu ce si sparga in tutte le direzion i. L'effetto facilmente dimostrabi le con un rJ.ggio di luce co llim ato, torcia elettrica o laser: in ambiente fumoso, esso appare be n visibil e anche da posizio ni late rali. Nel caso de l ciclo, le partice ll e diITondenti so no le molecole dell 'a ria. azoLO, oss ige7 AZZUR RO V IGLElTO!

~radua le e. co nti~ua rifrazione, inclllva ndosi e seguendo LORE DELLE NUVOLE In ce rta misura I a ndam ento de lla supe rficie te rrestre. per questo motivo che il sole vie ne visto per un breve temnubi sono bianche o grigie e non azzurre come il po anco ra dopo la sua e ffetti va discesa sotto l'orizzonte, erch le nubi temporalesche prendono Wl colore appare ndoci tuttavi~ < Hl.cora so pra di esso, almeno in paral nero? le, per la nostra ab ltudme a situare gl i oggelli sul diretto prolun gam e nLO del raggio luminoso che pe rvi e ne al noO che, quando la luce vie ne diffusa da particell e stro occhio. me nte piccole, essa pre nde un a colorazione azzurnvece i corpusco li dimllldenti sono assai piL' grandi

5. IL CO

Perch le cielo? P tendente Si de ll estre ma ra. Se i della lu

nghe zza d 'onda de ll a luce, cos da agire, con le lo4. QUANT' GRANDE IL SOLE! i ci, da se mpli ci rin e ttori , tutte le componenti de lzio ne visibile si co mpo rtano allo stesso mod o c la Perch~ ,il sole pro.ssimo all'orizzonte - e cos la luna - apusa mant.iene la colorazion e che ha prima de lla pare plU grande d. quando alto nel cielo? e, Bianca, dunqu e, se si t.ratta di lu ce solare. il caso dell e nuvo le. cos ti tuite da ammassi di vere e Pc r strano che possa apparire. si tratta so ltanto di una nogoccioline d 'acqua, seppure cos minut.e da l"eS las~ra impressio ne soggettiva. Il disco lunare e quello solare ospe nsion e nell'aria. Pi denso l'a mmasso, per, CI apP? iono pi pi cco li in mezzo al cie lo se mpli cemente solare perviene a l suo f'o nd o, che in tal caso si ~c rc h e lo sce na rio manca di rife rim e nti. L'o rizzo nte, una c verso il grigio. AI limite di gnllldi a cculllulazion i silh ouette di a lbe d o caseggia ti , un profilo di co llin e, so no udono al tempo rale, la base dell e nubi pu di ve nisuffici e nti a dare maggior risalLo alle loro dim e nsio ni. La och nera . proV? di. ci? Baster fotografare la luna, magari con un tcl eo~leltl vo, ne lle du e posizioni: sul negativo l' immagin e S<lra sempre la medesima! . COME PANNA MONTATA nubi hanno per lo pi contorni netti e non sfu-

ro supe rf la radia lu ce diff diffu sion qu esto propri e l'C in s me no luce sc urisc che pre1 re press

6. NUBI Perch le mano gT3

dualmeote nello spazio circostante? [n altre parole, che cosa le tiene insieme e impedisce che si sparpaglino unifo rmemente nel cielo? "Parev'a mc che nube ne co pl"isse \ucic\;l, spessa, solida e pulita . .. . Anc he Dante pon e in rili evo quesLO aspetto. La spi egaz

io ne tuttalt.ro che banale. Corre nti d 'a ria ca lda e umida sa lgono nel ciclo e si espandono fino al mo me nto in cui s i manifeslano condi zioni di freddo locale che fa 11

sa su una supe rfi cie fre dda . La rispo.s la impar~ nt~ ta co nde nsare il V'".J.pore saturo in pi ccole gocce d 'acqua (tipite con le precede nti. Il fiato e caldo e umido. se ca la formazione di nubi attorno a ll e vette dej mo mi , anesterno freddo , e non parti col ~ rm ente secco, che in condizion i di bel tempo). La condensazione avvie'acqua forma gocc io line tipo nebbIa . ne con libe razio ne di una cena quan tit di calo re, il quale ostacola la fo rmazion e di gocce a l di fuori d e lla zona occupata dalla nube. Di qui , lo stacco per solito ne llo tra nube ALTA QUOTA e dintorni . Le nubi no n hann o lutlavia forme stabili , come sa rebbe per un aggrega to t:enmo insie me da forze di legatitudine la temperatura scende (per esempio~ me (per esempio la pa nn a montata), ma si formano e dio di un aereo in volo a diecimila metri di quota SI sfano in continuazio ne, co n aspe tto ca ngiante ne l g iro di decine di gradi sott? zero), bench la radiaziominuti. sia pi intensa che a livello del mare? sso il suolo si riscalda pe r l'assorbimento .de lla 7. lA NEBBIA solare da parte d ella terra . In oltre, essa SI. spozone di alta pressione a quelle di bass.a presslo~ ~: Qual l'origine fISica della nebbia? sso verso l'alto. A causa d e lla ml"l0~ ~ensl ta a con l'aume ntare d e lla quota , essa SI esp~nde e Il discorso ripe te in parte quanto dellO per le nubi : la ne bsi raffredda, com e awerrebbe per .og.1lI .altro bia un insieme di minute gocc ioline d'acqua, condensauta di te mperatura si calcola in quasI dlec~ g:atesi da aria ricca di umidit, ve nula in contatlo co n supe rfimille me tri di dislivello. Quanto alla radiaZIOci fredde (le acq ue di un porto, il manto freddo di un ler, solo l' ultravioletto viene assorbi~o dalle molecore no ). Agiscono da nucle i di condensazion e diverse possienti l'atmosfera, e co munque III modo m e n o bili specie. Per fare un pa io di ese mpi , sul mare la salsedin e addove la d e nsit d e ll 'ari a minore. Tuu. . la rae sulla le rra gr.J.ni di fuli ggine prodolti da combustioni VJ.solare , invece, trann e que lla riflessa, viene assorrie (smog delle citt). La nebbia pu agire da ca ppa e favoo del suo lo. Essa ammonta, allivello del ~are, a rire l'ulte riore accumulo di fumi domestici e industriali , chilowa tt per me tro quadra to (i n una gIOrnata con un ritorn o deleterio sulla densit d ello smog. ie no sole). 8. ALITO IN VISTA Perch quando fa freddo si vede l'alito? Chi non ha mai pu li to un vetro o lucidato un metallo a litandovi sopra e passandovi poi un pa nno? Il fiato co ndenstrettamen l'ambie nte il vapor d

9. GELO AD Perch in al all'estern registrano ne solare L'aria pre radiazione sta dalle pe rci dal ba d ell 'ari nel far ci as. La cad ~i per ogni ne sola re le costitu marcato l diazione bita a livell circa un estiva di p

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II. EFFETTI DELL'ATTRITO suo movimento, n o n sia lO tahn e nte libe ro. In m ecca ni ca , tal e resiste n za o impedime n to al molO, pu esse re \'ista come una forma di attrito. Solo se questo prese nte, la sorge nte di osci llazio ni p erd e e ne rg ia , ced e nd o la a ll 'a mbi e nle este rno, il qual e poi ha la I~\colt di Irasmcuc rl a a distan za . U n comportamento em bl e nlati co qu e ll o del pendolo, se lo si fa oscillare , pe r ese mpio , im merso in acqua: IO. AITRITO, AITRITO! esso si trova soggel.lo a n otevo li fo rze resiste nti p e r gli urti co ntro le molecole del fluid o. Le osc ill azio ni d e l p e ndo lo Che cos' l'attrito in parole semplici? nn o cs tin g 'l e ndosi ra pi da ul Cl11C, me ntre l'acqua e ntra in movi m e n LO e le s u e o nde s i propa gano lo nta n o dal ~'atLri l.O tra due superfi ci c he sco rrono lIn a sull' altra lar un to d ove si so no fo rm ate. Se nza ta le inte J'azio n e, dun ga mc nte ~OVULO, pi ch e alle lo ro asperit come a < ,, n o n si potre bbe este rnare e trasfe rire a lcuna for ma di re bb<: logico a prima vi.s la, alle forze di at~razione< ~~:r~~ e n ergia , quindi di informa zione: suo no , lu ce, ca lore , seese rcita no tnl. le molecole da lIna pane e dall'alt . g nali rad io n o n avre bbero re"IIt?l. Il sole n o n sarebbe in di adesione tra le due su p e rfici Tali l " . ra, m Otivo rado di t.rasfe rire energia all 'eSLC rno c proieuarla ve rso la da forze res iste nti C Il . 1 .: . o l ze S I co mportano t Cl'm, la qual e sa . . ," un < lttllto ta le d bilm e nt.e se n i.a no h' c e n o n SI app Ne l caso de l moLO r re bbe un corpo osc uro e ge lido, lIl esora.' o e e <l( eS1 VI so no esempi estremi di a Imped ire d e l Lutto lo .. vita . SCOI nm ento a mcli chin o fo rze estern e di gra nde ' i ; ." n c nslta. _ , ( I un co rpo 111 un mezzo viscoso " attrito e d ovuto a ll e forze impuls ive c he si .r. . 2. CORPO A REAZIONE lo tra la supe rfi cie d el cO "po e [e 1 maln'd cstano ne ll 'urma eco e cl gas r . o IqUl~ o va

p que

do 1Il cui esso ava nza. Come si riesce a spostarsi su una lastra di ghiaccio p erfe ttamente liscia, tale cio da non consentire in alcun modo di utilizzare gli effetti dell'attrito? II. IL GRANDE SILENZIO

Spostarsi, soll evars i, camm inare, co rrere: so no azioni ch e Perch se non esistesse l'attrito la comun" , engono co mpiute lutti i g iorn i senza ch e ci si sofTe nni a esseri 'l' lcaZlone tra gli umaltl, e a VIta stessa, non sarebbero possibili? con side rare il ru o lo crucia le ch e in esse g ioca l'anrito . Com e avanzare, dunque, su un a lastra di g hiaccio pe rfe ttaAflinch~ una qual siasi so rge nte di osci ll azion i _ d' t' m e nte li scia , idea lme nte pri va di attrilO? U n a so luzio ne, meccani CO, acustico luminoso o d ' [ I IpO p er chi avesse co n s un sasso, sarebbe di lancia rl o via. ond Il .. ~ I a tra natura - gene ri e n e o spazIO cIrcos tante necessario che' [ . putare o emettere alt.ri fluidi co rporei - c ome n e lla fam oosci lhnt . .. ' I Siste ma , e pl esentl , n ~ l. co nfro nti d e l mezzo in cui a isc sa dprcsa te levisiv<I dell ' astronauta nel vuoto spazia le un a qualch e fo rma (II lIllerazion e , in a < lt" e pa!.o I e c 1 g n e, l e, el avrebbe egualme nte eHicacia. lo stesso prin cipi o d e l vo14 15

l~o~ r7aZi~~le. P~r la conservazione della qua ntit di moLO g 1lI. I COLORI a e, c e pnma d e l lan c io II - cl . . quantit di mOLO della pe rso na _ oss~a ~I' o~o li lanc Io la Il massa per la sua velocit _ cl . pro otto della sua Il eve essei e eguale e opposta' que a del sasso. La perso na a rrelre" I . a sO I"abilm d' . ra , e ntame n te ma lOe~ (a pane ~~~~io ~~ I~:;~a)e~~\n att~lto interverr a fe rmarla marsi dovr lan "... . m lQ al punto voluto, pe r rCf" .' Cl31 C In modo acco ncio un altro sasso nell LLUMINIO ANODIZZATO d !feZl one opposm. <\ a dovuta la grande variet di colori che pu assumere l'alluminio anodizzato? 13. SFRUTTARE I VINCOLi Per a nodizzazione, processo ele ttrolitico in cu i l'alluminio Perch, grazie a contorsioni varie poss'bil e lettrodo positivo, gli ioni negativi di ossigeno stando sed ti . ' I e avanzare U su una sedia - piedi sollevati dal a' i nella soluzione van no a nemralizzarsi sull 'allumi- ,"-,sto che, secondo le leggi della dinamica un~' Vlment~ formando uno straLO d i oss ido (allumina). Quando puo spostare soltanto se il suo baricentr ' ' !Stema SI ' ultimo diviene abbastanza spesso, d luogo a fenoze agenti dall'cste ? o e soggetto a fordi interfere nza luminosa, identici a quelli ch e sono rno. onsabili d ella colorazio ne delle ali d i taluni insetti e Una forza esterna c' ecco ! S' olle di sapone. A seconda dello spessore, uniforme gambe dell ' d '. .' . me . . I tratta dell 'attrito tra le elto a piacere, l'ossido d 'alluminio pu assumere tutti i offerta da l:l:evi:l::1~1 ~a~"~e.n.lo. Sfruttando la reazione l ' ..' 0 1 ze II1te rn e prodotte dai moviri dello spettro solare. n e o.tl c~ morslo n a h posso no tiddursi in un lavor se ntIre I avanzamento del sistema. o e conLUCE E COLORE NEI PRISMI Perc h i cristalli di un lampadario mandano bagliori di luce a zzurra, rossa, verde e di altri colori dell'iride, di continuo cangianti se il lampadario non immobile? funge da present nio, quest men i resp delle b e sc colo

14. A

A cos

15.

Perc h sono sede di processi di rifrazione e d i dispersione dell a luce, nel modo conosciuto per i prismi di ma teriale tras parente. li loro co ntinuo movimento, causaLO da corrent i d 'aria o da vibrazioni, fa s che al nostro occhio giungano bagliori del colore che di volta in volta esce dai cri16 17

stalli prism<llici con la giusta a ngola zion e pe r raggiungere 18,lAGID DI MONTAGNA, SERACCID E NEVE FRESCA il nos tro occ hi o. P erch vi sono laghi di montagna dal color~ blu o verde smeraldo, e altri di un celeste argentato, indipende nte16, ACQUA E NEVE mente dal fatto che il cielo sia azzurro o coperto di nubi? Percll~ J'~lc~ua incolore e trasparente, mentre la neve Nell 'acqua de i laghi di montagna si trovano spesso disciolti b~nche abbia la stessa composizione chimic ' ' sali mine rali o particelle di roccia, che dan'no luogo a diffubian ca ? . a , e opaca e sione della luce. Se le partice lle sono molto piccole, inducono una colorazione blu o smeraldo pe rch il mecca n.ismo Il q lle~ i lO ha lli rbal.o i son ni dci f-ilosofi ma l' .' di diffusione di tipo Rayleigh, come nel caso delle moleme nla rc La _ . ,_. . .. . ' a IIsposta e e leo _ ' . ne\.c, ~ ostllulta da Cri sta lli di g hi accio di d icole atmosferiche responsabili dell 'azzurro del cielo (si no1~~,n S lOn l rnag.g l ~ rr d e ll a lungh ezza d 'o nda d e ll a lu ce ti: nel prese nte caso il cielo pu anche essere cope rto, in ( I, . ~ nd~ la rad iaZIone Illmin osa in tu tte le direzioni se n z~ qua nto la luce che arriva sul lago comunque bianca). Se p ll vdcgl<l l"C a lcun co lore. Dunque essa appare bian ' le particelle sono grosse, com ' quando l'acqua venuta in nOI~ ~rasparel1le; i raggi lu minosi , deviati dal loro ca ca, .ma contatto con rocce arenarie, la diffusione non ha marcate r~urllll~a.' non sono infatti ca paci di portare con se' 1',~llllno prefe renze cromatiche e la luce diffusa rimane bianca, o al g rn e on gl . I > I I .. . . . Il .! e e.c co rpo da cu i pmve ngo no. La neve s orca Illlm ap i celeste con riflessi arge ntati (un magnifico esempio il ~~ , II g lll ,1appa.I'1reb~)e giall astra , pCI"C h diffonderebb~ solo lago al Rifugio Vandclli ne l gruppo del Sorapis a Cortina e cO lll pon e nu lumll1 ose no n assorbi. ' II a stessa. le (lall "d rgl d'Ampezzo). Qua n to al magico azzurro d e i seracchi nei ghiacciai, la sua origine la stessa de i laghi blu. Un effetto analogo si pu osservare in una cavit prodotta all 'inte rno 17, ONDE E FRANGENTI di un soffi ce manto di neve fresca a causa dell 'estre ma piccolezza delle propaggini costituenti i singoli fiocchi di neve. Perch l'azzurr~ il colo re predominante deU'ac ua del mare, che pure e di pcr s incolore? Perch invec; l ste delJ e onde che si infrangono sono bianche? e cre19, I COLORI DElLE GEMME

~'<~Icq up a , :,;c pura e profone!;.l , a zzu rra pe r rifl ess ione del Che cosa determina la colorazione delle gemme, dei vetri, I o. - uo erc . esse '. , se se ne vede il fon_re ve rd ''lstra o OCI,tee,1 delle plastiche? ~.o' .lnfll.l~. 'pliO ~ss ~lInere co lo ra zioni insolite e straordi naII ~ I, I,~ IMI t,lco lan CirCosta nze, che saranno discusse ne lla Molte ge mme e cristalli , il ve tro , il pl exigla ss, se puri, sono p losS .., 1" lln' a rl sposta, . " I fra nge nti (111 . d e co n te ngono mle t::> 011 ' pe rfettamente traspare nti e limpidi come l' acqua. Le cose ~~d~ l:I , _~ ~ llJ ~lIl~.. d .ui a ca paci di ~Iitfo ndere la lu ce in tlllcambiano se essi contengono ion i di mate riali estrane i, noe II C7.]O nl , esatta lll c n le come I crista lli di neve. ti colte rminc di impurezze. Ogni impurcz.za in grAdo di 18 19

Il violett o uno dei co lori appartenenti a llo spettro solare e cor ris ponde a ll e lun ghezze d'onda pi corte t ra quelle del la regione vis ibile . La retina lo percepisce tramite i sol i co ni de l terzo tipo, ch e hanno bassa sensibilit. Il vio la, o meglio la famiglia dei viola - magenta , porpora, b ordeaux, eccetera - invece un a mescolanza di rosso e di azzurro. Pertanto vie ne percepito sia dai coni del t erzo c he del primo tipo, ed car atterizza to da una terna di coordina te cromatic he diverse dal violetto. Inte ressa nte il fauo c he, ci ma lgrado, la se nsazione di colore a live llo cerebrale pu essere, nei d u e casi, relativament e simil e; ta nto c he, ne l linguaggio comune, S(lle d(l cucina (salgemma) puro e onktunle (liomi estranei. e i due term ini vengan o spesso co nsiderati siassorb ire radiazione luminosa aVente caratteristici valori (~ella lunghezza d 'onda. In vestito dalla luce bianca, il mateE CREPUSCOLARE n~l c trasmet~e so lo que lle radi azioni che non vengono ta~h ate d~lIe I ~purezze . Per esempio, il sale da cucina, che . Scende la luna, e si scolora il mondo. Perch i siamo abltuaU a vedere in p ra ti ca trasparem e, se o ppOrtuli oggetti, al calare deU'oscurit, perdono vigore, namente contam in ato, pu prendere una bella colo razio ne na visione tipo bianco e nero quando buio blu cupo. Le impu rezze, qua ndo non sono presenti in natura , .possono essere introdotte in fase di lavonlzione de l mate n~ le. Il ~aso pi comune que IJo del vetro, ch e vie ne conminazione scende a valori molto bassi, la vitamlll~1.O 111 molt~pli.ci modi per produrre ad esempio le l 'occ hi o da fOlopiea diventa gradualme nte scotosple ndide coloraZIOni delle vetrate di chiesa. Composti del tamento di Purkinje), ossia passa a carico di un nlme e del coba lto portano a vetri azzurri, composti del crodi fotorecettori , i bastoncelli , n umericamente mo al vetro verde, del ferro a l vetro ambrato, del nickel al assai pi se nsibili dei coni, so prattutto nella zove tro fum , e cos via. Giacc h i basto ncelli sono di un solo tipo, al perviene un unico segna le, anzic h una lema, e si ha una sol a possi bile se nsazione di colo re, una tinta indefi20. VIOLA E VIOLETIO! sta tra il grigio scu ro, il blu e il verde, tanto pi to maggiore l'oscurit. La visio ne a colo ri , in nibile che cupa qua n accade c h non imi. 21. VISION Leopardi: .. colori deg fmo a dare u fatto? Quando l' illu sio ne del piea (spos altro tipo pochi, ma na verde-blu. ce rvello

Che differenza c' tra il viola e il violetto? riservata a ll ' uomo, agli u cce lli , a i pesci, a i agli insetti. Molti a ll.ri a nimali hanno una vista di 20 21

piena luce, rettil i e

ti po scoLO pico (tra g li a ltri, i bovini , per cui il d rappo rosso tam e nte ce leste ! Il fatto c he dallo sfondo ci pe rve nga un dci LOre ro potre bbc essere ve rd e o g ia ll o o a ltro a nCO I"a, es teso tristi molo ch e caratte ristico d e l rosa, fa s c he il se n za che ci abbia e ffe lti impo n a nti sull o stato d 'an imo nostro sis te m a pe rcettivo , pe rde ndo in oggettivit, ne lla del I:Oro). zo na occupa ta dall 'o mbra d e ll a m ano colga un a se nsa100 zio ne di celeste. Si tratta di un e ffe tto di contrasto simul, , taneo. Se il fascio colorato fosse sta to azzurro, l'omb ra ,, , della m a no sare bbe a ppa rsa rosa su fo ndo ce leste. Il coscotopica , , , ,, lo re de ll 'ombra dunqu e comp lem e nta re a qu ell o d e l " "E 60 ca " ". o c , , fOlop i co nto rno . Nella vita quo tid iana, gli o gge tti son o s pesso

"~

80

40

, ,, , ill umina ti da un a sovra pposizio ne di luci, tipica m e nte luce so la re e lu ce di fiamm a o la mpadina. I gioc h i d 'o m-

'E , ...J 20

,, bra tipo vo n G ue ri cke sono comun i, e la co lorazio ne az, , , , ,, zu rrastra d e ll e o m bre la pi freq ue nte. , O 700 400 23. FOSFORESCENZA 500 LunghclZa d'onda in nanomt:lri C' q ualcosa d i vero neUa frase lava pi ~ianco de! ~ian 600

co che viene usata per reclamizzare saponi e detersiVI. 22. En ' ETTI DI CONTRASTO In un ce rto se nso s. Tali d etersivi conte ngon o d e lle soPerch i pitto ri impressionisti sceglievano di disegnare le stan ze fosfo resce nti , le qua li assorbono rad iazio ne ultraombre 'tzzurrastre? viole tta, no n visibi le , rie me tte ndo la con pi bassa e ne rgia,

e precisame nte nella regione d el blu. Cos, un indum ~ ~ to C i,) t re 'seco li o rso no il te d esco Q ltO \'o n G u ericke fece bianco appa re d i fatto pi bian co pe rch la composIzIOun ' interessa nte osservaz io ne. Egli sovra p pose s u L1na pane spe ttrale della luce che d a esso ci provien e a rricchita re te bian ca d ue fasc i di luce, un o bi a nco, prove ni e n te d alla parte d e l blu , come se l'ogge tto avesse u~ a te ~pera d a l so le altravc ,'so ~ln fo ro, e un o rosso pro d OllO da un a tura di colo re pi alta de lla so rge nte che lo IlIul1lJlla , In ca nde la (ogg i l'es per im c nto p u o esse r e pi eff caceparo le povere, un bia nco arricchito d i blu appare pi pulime nte eseg ui to fa cendo uso d i d ue p ro ie tto ri , d e i qua li to, uno arricchi to d i rosso pi spo rco. lin o posto d icll'O a un fi ltro d i ve tro rosso). In terpone ndo un a mano s ul fascio rosso , egli si aspe ttava d i veelere sull a pa re te la sagom a bia nca d e ll a m a n o, contro U llO sfo ndo rosa risul ta n te da ll a misce la ad d itiva di b ian co e rosso. Ebbe ne , la sagom a appariva in vece d ichi a ra22 23

IV. FENOMENI ELE1TRICI on tutte le proprie forze? (Causa principale di scarica elettrica).

di farlo c decesso da La corrent

e e lettrica, attraversando i muscoli della ma no, li costrin ge a contrars i e a stringere inv~ l o~t~riamenle l'oggetto SOllO tensione. Nes,su~ segn~le d I ongllle ne~o sa in gmdo di sopraffare I aZIOne vlOI~nta de lla conen24. RADIO AM E RADIO FM do per evitare il pericolo deCisamente mO.l'tale questo processo quello di toccare oggelU che Perch le stazioni televisive e radio a modulazione di freessere a ten sione con il dorso della mano o quenza (FM) si possono sentire 5010 se l'antenna ricevente in vista diretta dell'emittente (o di un opportuno riflettore, eventualmente un satellite), mentre le onde radio a modulazione di ampiezza (AM) possono attraversare l'oceano? SI AD ALTA TENSIONE Le onde clcllromagne tiche, in condizioni normali, si prouta la scintilla elettrica che ha luogo tra le nopagano in lin ea reUa , dunque la stazione emittente e quele un oggetto metallico, dopo che si camminato la riceve nte devono trovarsi in vista l' una dell'altra. Se cos tte? A che valore della tensione elettric~ !,u~ non , le onde radio de lla gamma che imeressa la te levie? Come dipe nde l'effe tto dalle condiZIOni sione e la modulazione di frequ c m.a si perdono nello spa? zio, perch auraversano la ionosfera senza essere n assorbite, n riflesse (oggi. per la verit, grazie ai satelliti artifio co ntro un tessuto di. taluni ~ateriali -:ciali, esse possono essere fatte I;mbalzare verso terra e racvetro, cuoio - causa il trasfe n men.to di elettrolll colte anc he dalla pane opposta del globo). Le o nde radio rte all'altra, e il co nsegue nte ca ricamento e letdi minor frequenza , come sono quelle che corrispondono e ntrambe, una positiva, que lla che ha pe rso e let: alla modulazione di ampiezza (onde lunghe, medie e coruna negativa, que ll a ch e li ha acquis iti (effetto tnte) , vengono invece riflesse dalla ionosfera e possono ragco). Se l'aria secca, e dunque pessima co ndulgiungere stazioni riceventi molto lontane dalla trasmittenll 'elettricit, entrambi i materiali trattengo no a te, situate ben al di sotto della linea d 'o rizzonte. cariche sopra di s. U n co mune esemp io di catriboelettrico si ha quando una persona cammina su u n tappeto o su una moque tte , oppure q~lando 25. LA SCOSSA ELETIRICA su l sedi le della propria auto per me tterc piede a on appcna accosta le dita a un oggetto condutstrisc ia terra. N te . Un mo inerente a potrebbero delle dita. 26. PORTAR A cosa dov stre dita su una moque corrisponder climatiche Lo sfregament plastica, da una pa trico di troni, e boelettri trice de lungo le ricamento

Perch se si afferra un oggetto metallico in contatto con ' e1ettl-ic it, per esempio la maniglia dell 'auto, la la rete e lettrica non si riesce a staccarsene, pur cercando e le si accumulata addosso si riversa ne ll a 24 25

tore dell carica ch

massa me ta llica d e ll 'au to con una vistosa scintill a. Il pov. FISICA IN CUCINA te nziale e lettrico raggiun to d alla pe rsona, infatti, pu essere mo lto e leva to, addi rittu ra o ltre i di eci mil a volt rispe lla alla te n sio ne d e l su olo. 27. USCIRE INDENNI DAL FULMINE 28. I L CAFF ESPRESSO Quando un fulmine colpisce un aereo o un'automobile il danno ai mezzi trascurabile, come lo per gli occupanti. aff fatto con la macchine tta espresso pili forSe ci ve ro, quale ne il motivo? o di quell o che si ottiene con i filtri O co n la ine tta napoletana? La rap idi t con cui transita la co rre nte ele ttrica associa ta al fulmin e, fa s che essa no n possa pe ne trare all 'in tern o di un me ta ll o, ma si p ro paghi vici no alla sua supe rficie este rn a (si tra tta d el cosid de tto effetto pelle pe r le co rre nti di alta freq ue nza, ossia rapidamente variabili ne l tempo). L' unico pericolo, improbabile ma distmttivo, p otrebbe venire da pe rdite di carburan te da pa rte di un se rba toio difettoso. VA PORE Perch il c te e gustos macch

Nella macchi ne lla espresso, co mc ne lle macc hin e da ba r, si sf rutta la p ropri et. chc, SO llO press io ne. l' acq ua b~ " ~ a tempe ra tu ra pi alta dci 100 gradi Cels ius. Per la v<.II"1<l.w :}-ne de ll a te mpe ratura di ebo lli zione de ll 'acq ua a l \'~ n a re de ll a pressio ne, si ha l' a ndame lllo mostrato ne ll a hgura che s egue (d ove so no evide nzia le, oltre alla lc m pe l:atu ra di e boll izio ne normale, 100 C, e que ll a del la macc hmetta 26 27

espresso, sop ra i 120 C, anche que lla corrispondente a tremila metri di altitudine); RE A PRESSIONE entola a pressione consente Wl cottura ultrarapida?

29. CUOCE Perch la p Per gli s

tessi motivi che sono stati addotti in re la z i o n~ alla macchina espresso per il caff . La le mpe:atu~ che ~ l rag~ giunge al l 'i nterno de ll a pentola a preSSIOne e declOe di gradi sop rd i 100 "C. UnitamenLe al fatto che I~ prc.se n~ di abbond ante vapore all 'inte rno d e lla pent? la favo r ~ sce Il trasferim ento de l calore dalla so rge nte termica a lla pl(~ tan , , nde la cottura a lquanto pi rapida del bo llore A QUOTA ~.tXX:l METRI : . . e persino della cottura in forno, dove la capacita termica d ell'aria secca molte volle infe riore . 0,2 0,4 0,6 0,8 1,2 PRESSIONE IN ATMOSFE RE 1,4 1,6 30. PASTA COLLOSA La macc hin e tta , ideata in Italia, cos truita in modo c he, Perch la p astasciutta preparata in un rifugio d 'alta montaquando l'acqua ini zia a bollire, il vapore sviluppa to non pu gna risul ta scotta? sfogarsi, ma viene raccolto in un volume chiuso sopra l' acqua stessa. Cos esso esercita una pressione sull ' acqua , forA tremila metri di a ltitud ine, dove la pressione de ll'aria zandola a salire per un condotto centrale che la pona a lla ridotta r ispetto al livello del mare del 30%, ! ' ac~u~ boll~ polvere di caff, Se questa stata debitamente compressa. sotto i 9 0 "C. La cottura d ella pasta non sara 'nlghore di pe r attraversarla l'acqua deve vincere una apprezzabile resiquella fa tta a bassa altitudine tene ndo costantemente l'acstenza. Ci ha l'effetto di far crescere la pressione del vapore qua sotto le condizioni di bollore, oppure ge ua ndc:' la pache la prem e. A pressione pi alta, corrisponde te mperatura sta nell' acqua fredda e poi riscaldando , co me mollJ fanno di e bollizione pi alta, cosicch, quando finalme nte l'acqua nei paesi nord europei. liesce a filtrare attraverso la polvere di caff, essa ha raggiunza , ci re

normale,

to una tem peratura superiore a i 100 C (si pu stimare qualcosa tra i 120 e i 130 C). In queste condi zioni, il potere di 31. FUSIO NE DEL GHIACCIO estrarre dal caff sapo re e aroma cresce di molto. assai probabile, anche se non tutti saranno d'accordo su questo punPerch un c ubetto di ghiaccio in ambiente, diciamo, di lO to, che il tennine espressosia stato co niato pi dalla sintesi delgradi, fo nde pi rapidamente se col1ocato su un pi,atto le parole extra e pressione, che non dal fatto che la sua prepad'argento anzich di legno, bench il primo, al tatto, Cl aprazione relativdme nte pi rapida che con altri metodi. paia alqu anto pi freddo? 28 29

Il ghiacc io, per fondere, assorbe calore dagli oggetti con in cui il di to sia pi frc ddo dcll'oggcll.o. A 50 cui si trova in Co ntallO. Posto sul piallo di legno, esso rtl.fa ll o scotta perch c'lpace d i f;u' fluire calore fredder la zona su cui si trova, ma non il resto d e l pia llo, contatto in t.empo mollo breve. Anche una c he un cattivo conduttore di calore. Nel caso dell 'arge niu lennica - caso dci ma rmo, c he pu re un to, in vece, nuovo calore flui r rapidamente da ogni pa n e produrrt:: effe tti ana logh i a q ue lli di un 'eledel piallo a rifo rn ire la zo na ch e l' ha cedmo al ghiacc io. ibilit termica. L'intero piallo d '~ rgento contribuisce a l processo, raffreddandosi es tesame nte. Sul pe rch quest'ultimo possa sembrarci inizialmente pi freddo del piatto di legno, la rispoICO sta data sotto. ti di ghiaccio, gettati in un bicchie r d'acqua,

co nel caso gradi il met a l pun to d i gra nde capac iso lam e - pu vata conduc

33. SHOCK TERM Perch i cubet si crepano e

mettendo un forte schiocco? 32. CALDO E FREDDO APPARENTI La c re patu ra dovuta all o shoc k termi co, c he in trod uce Perch oggetti fatti di materiale differente, pur trovandosi rorti sco mpe nsi te nsiona li . Il ve ro c prop rio alla stessa temperatura, al tatto ci appaiono quale pi call'accompagna dovuto alt"ilnprovvisa li berado, quale pi freddo? (Un metallo a lO gradi sembra gelipi cco le bo ll e d 'a ria imrappolalc nel voi urne do e a 50 scotta, mentre il legno, alle due temperature, o. Un ' ipotesi aggiu ll tiva , ma me no convin ce nnon ci sembra troppo diverso). ru sca va riazione di pressione c he accom pai di UI1<I cre pa produca un'onda acus ti ca c he la La sensazio ne di freddo o caldo che si prova nel toccare del cllbe l.lo trasferisce all 'a ri a circosta nte. un oggetto no n dipende so ltanto dalla sua temperatu ra, ma anche, e in larga misura, dalla sua conducibili t le nnica. Se due oggetti di temperatura differente sono posti a INCO LLATI AL GHIACCIO con tatto, il calore fluisce spontaneamente da que llo pi caldo a que llo pi fre ddo , fino al mome nto in cui le due estrae dal freezer un conte nito re per il te m perature si eguagliano (equ ilibri o te rmi co). All ora, dita tendono ad appicci carvisi , cosa che avviene l caso di un dito che tocchi un oggetto pi freddo, pi ubetti di ghiaccio? rapidamente quest'ultimo in grado di smaltire altrove il calo re che riceve, pi sar necessario fo rnirglie ne de ll 'alidi t che si trova sulla nost.ra pe lle, ve ne ntro pe r avvicina re l' equilibrio te rmico. La se nsazione di I.O con ma te ri ale a -~ o C, co nge la is ta nta neafre ddo legata pro prio a l tasso con cui il calore vie ne sotfrc ll.o essendo tantO pitl ev id e nte quan to pi tratto a l nostro dito. Il legno un buon isolante te rmico e n condutto re de l ca lore, ossia Se si tratta di si acconte nta di piccole quanti t di calore. Pe r un me tall o re in met.."111o piuttosto che in plasti ca 0 , pegnel ghi acc io sc hianto che zio ne de lle de l ghiacci te, che la b gna l'aprirs supe rficie

34. RIMANERE Perch quando si ghiaccio le ne anche con i c Que l po ' di um do a COIlUll me n te , l' c l'oggetto bu o un co nte nito

vale il cO nLrdrio. Naturalmente il discorso si ripete identilegno . 30 31

gio ancora,

37. AGNEL LO ALLO SPIEDO 35. IL VENTAGUO Perch un p ezzo di arrosto cuoce prima se si trova infato Si tratta di suggestione, oppure la ventilazione fa effettivamente sentire m eno caldo? iedo metallico? La sudo razione e la successiva evaporazione del liquido etallico, essendo buo n condutto re del calo re , ci che ffara ntisce refrigerio in prese nza di calu ra. Si supe r.apidamente la te mperatura de l forno a ll ' inte rpo nga ch e no n vi sia velllo e la persona resti imm obile . Alvivanda, cosa che richiederebbe temp i pi lunghi lora il va por d 'acqua prodotto si soffe rma sulla pe ll e, forca ni smo rosse illlera me nte aflidato al pezzo di mando un involu cro di aria satura di umidit. Ci os tacola . ogni ulte ri o re eVd porazio ne: la pe rsona g ro nda rivoli d 'acqua e l' effe u o re frigerame non ha pi luogo. O ccorre che l'aria satura sia rimos.'ia quanto prima e ci si ouieoe con MICROONDE una adeguata ve ntilazione: dal ventaglio delle no nne, a lla te ndina oscilla nte dei mandarini, al moderno ve ntilatore orno a microonde cuoce le vivande al loro in(oppure, ma il troppo caldo non lo consiglia, a una co rsa ima che in superficie? per questo motivo che di buona lena). U n modo co nvincente pe r verifica re quetempi pi brevi di un forn o convenzionale? sti meccanismi confrontare l'dreno della sa una falla in a ria secca, c he si sopporta be ne an che a 80 C, con quello a microo nd e dipe nd e d all a prese nza di moin ambic llle umido. Sia il le ttore a fare la prova! 'acqua ne ll a vivanda. Le rad iazio ni a microonde le mol ecole d 'acqua in osci ll azio ne o in rotazion e: c i compo rta un assorbimento di e ne rgia c he si 36. BOLLORE RAPIDO a in calore a ca usa d egli a ttriti interni tra le moe rci, a differe n za di un fOqlO co nve nzio na le, Perch l'acqua raggiunge il bollore in meno tempo se la ore vie ne so mmini strato d;:dl' es te rn o (come pentola ha un coperchio? e infrarossa) e pe n ctra gradu a lme nte in proe l fo rn o a mi croonde l'inn alza rne nto te rmi co L'evaporazione d ell 'acqua richiede un notevole consumo ce all ' interno de l materia le a nco r prim a c he a ldi ca lore - 540 calo rie per grammo - che vie ne estratto icie. Ci perc h le mi c roo nd e, giun ge ndo sulla dal forne llo. Pa n e dell'energia lermica, per, rimane sull e tutte le direzio ni , si trovan o a convergere nel molecole del vdpore formatosi, che sta attorno ai 100 C. . Poich a 100 D C l' acqua e n tra in c bolli zion e , Se queslO viene rd.pidamcntc eliminaLO, la supe rficie delatura di co ttura n o n pu mai supe rare ta le vatrasform lecole. P dove il cal radiazion rondit , n si pro du la superf viva nda da suo ce ntro la temper su uno sp Lo spiedo m trasfe risc no de lla se il mec ca rne stesso

38. FORNO A Perch un f terno, pr agisce in La co ltura leco le d po ngono

l'acqua, a contatto dell 'a ria fredda , perde ca lore e rall e nta lore. Una co ttura eccess ivam e nte prolungata, esa ure ndo il suo processo di riscaldamento ve rso l'ebo lli zione. Il col'acqua , conferisce alla viv< lI1da una ca ratte ri sti ca durezpe rc hio garantisce che la maggior parte de l ca lo re prodo tza, se nz a tuttavia bruciarla. to dal rornello ve nga utilizzata a buon fi" e. 33 32

39. FINE DI UNA FIAMMA una maionese cos solida da sostenere un in piedi? Perch la fiamma di una candela, prima di estinguersi, ondeggia visto~ente? , in pratica, pu consider"rsi una e mulsion e acq ua, resa consiste n te dall e lecitine contenute La fiamma della candela dQvuta a ll a combustione della uovo. Si tratta di mo lecole lensioattive le paraffina c he. liq uefatta dal calore. intride lo stop pino fiit si comportano in maniera differente: una si no alla cima. Lo spegn imento si vClifica a ll orch lo stoppiua e l'a ltra la respinge. Su ogn i gocciolina d 'ono diviene troppo lu ngo pe rch la paraffina fluidificata lo ne almeno un o stnlto di lecitina, con la parte risalga abbastanza in fretta d a ripristin are il combustibile volta v<;:rso l'esterno , cos da poter legare a s consumato. Qua ndo ci si trova vicini a tale limite , la fi am'acq ua. Le goccio li ne non tendono a fo ndersi ma com in cia ad affievo lirsi: la ri chi esta di combustibile dich le loro superfici assumono una piccola caminuisce e il flusso di p<U<tlTina fusa che risale lo stoppino ica che le costringe a respingersi. La lecitina ha diventa sovrabbondamc . U: l fiamma si rJ.vviva, per ripetere fetto di stabilizzare l'e mulsione , rassodandola. alcune volte lo stesso c iclo fino a ll o spegnimento totale. e, al contrario di quanLO possa sembrare, oca quantit d 'acqua - succo di limone, aceto, o

pu ottenere cucchiaino La maionese di o lio e nel tuorlo d' cui estrem lega all 'acq lio si d ispo idrofila ri molecole d assieme per rica elettr dunque l'ef Nalurdlment corre che l altro - sia

abbastanza grande da ten ere le gocc io line d 'o40. SOFFIARE SUL FUOCO te! Perch, mentre soffiando sulle braci queste si ravvivano, soffiando sulla fiamma di una candela o di un cerino si proE BOLUTO duce l'effe tto di spegnerla, e invero alquanto facilmente? ne arrostita ha pi sapore di quella bollita? Il punto pi caldo de ll a fiamma sta Uli i 1000 e i 1500 C e s0vrasta il punto dove trovd avvio la reazion e di combustione bollita non supera mai , durante la cottura, la (nel ca'iO della cera, ignizione dei suoi vapori). Soffiando suldi 100 C. Negli arrosti, dove si raggiungono la fiam ma, la si fa spostare lateralmente in modo c he la sua z0re alquanto pi alte, hanno luogo delle teazio ni na pi calda si allo ntan i dal punLO dove dovrebbe in nescarsi la uccheri e gli amminoacid i della C<lI"Oe possono combustione, la quale o ltre un ceno limite cessa di awcnire. am i crociati e dar lu ogo a nuovi composti, siattutto nella crosta esterna, di sapore intenso e di

tio sepa ra

42. ARROSTO Perch la car Ll ca rn e temperatura tempera lu in cui g li z formare leg llIati sopr nuova colon

lzione, tipicame nte marrone. Nella cottu r.i in 41. IL PRODIGIO DELlA MAIONESE roonde le cond izioni sono a n a loghe a quelle

forno a mic della boll

itura, il che suggerisce, alla ricerca di nuove proPer quale motivo, miscelando opportunamente rosso di accoppiare la cottura a microonde con que lla d'uovo, olio e s u cco di limone - tutte sostanze liquide - si adizionale. 34 35

spe ttive, in forno tr

43. RISERVA SPECIALE a girandola e quindi l' aspi razio ne. L'emi ss ione di buffi dovuta a ll ' insta ura rsi d i un meccani smo Perch la conservazione del vino e di certi liquori in botti rio pe r cui aria calda in uscita e aria fredda in e ndj rovere particolarmente raccomandata? cima del ca mino si sop ralTa nn o vicendevolmente i intervalli di tempo. L' alcool eti lico agisce su un conte nilOre in legno estrac n do ta nnini c lign illa. Oltre ai composti aro matici dc riv-.uui dall 'ossidazione dei tannin i. un molo c hiave gioca lo dalDI FUMO (DI SIGARETTA) Ia \", nillina , princ ipale mol ecola aromatica d e ll a va nigli a. che risulta essere lI1l0 dci prodotti fin ali della degradaziofumo e messo da una sigaretta sale inizialmente ne de lla li gnina. Il suo profumo facilme nte ri conosci bil e lo verticale, per poi allargarsi in volute? nei liquo ri invecc hi ati di buona qualit. Un faci le modo pe r invecchiare un cognac giovane? Provare con qualche ella combustione, ini 7 ,illlmente scottan te, sale dapgocc ia di estrauo di vaniglia! ntamente pe rch si muove ne ll a 7.ona molto calda sopra la brace d ella sigare ua . Man mano che il fu-

ne dell fumo a s osci llato trata alla per brev

45. UN FIL Perch il come Wl fi Il gas d prima le che sta mo sale,

la differem.a tra la sua tcmpe ralura e que lla del 44. TIRAGGIO DEI CAMINI te si acce ntua , cos c he il gas comincia a salire i velocemente. Se da principio il flusso era di tiA cosa dovuto il tiraggio di un camino e perch esso e, ossia se nza vortici, do po qualc he ce ntim e tro migliora con la sua lunghezza? Perch certi camini men lO il filo prende a rompersi lormando volute. emettono sbuffi di fumo in successione, anzich un flusso continuo? Il tiraggio n aturalm e nte dovuLO a ll'ad a calda che sal e ve rso la regione supe riore de l camino, pi fredda. D'altra parte, all a cima del ca min o, l'aria fredda, pi d e nsa, tende a cala re e a spinge re verso il basso l'a ri a calda in usci ta. Ta lvolta questo effeuo dom inante e la stanza si ri empie di fum o. Un camino pi lungo perme tte di creare un a sac ca intermedia di aria tie pida che offre me no resi te nza a lla salita del rUIllO e f~lVorisce il buon tiraggio d el ca mino . Ol tirili e ffetli si otlengono anche 'dalla copertura della bocca RE DEL FUMO d e l camino co n o pportuni letlucci o co n speciali girando-le me talli che. Colpi di vento, anzich infil arsi nel ca mino umo che si alza da una sigaretta azzurrino, men ricaccia ndo in basso l'aria c he sale, favori scon o la rotazio-Uo espirato da chi fuma piuttosto bianco-grigiastro? 36 37

l'ambien sempre p po la mina r di innalza

46. COLO Perch il f tre que

Q ue llo c he accad e in questo ben no lo fe no m e no, c he ESIONE TENACE le pa rti ce ll e d i fu mo p rod o ttc d a lla com bus Iio ne so no in izia lmentc a bbasta n za piccol e d a diffo nde re la luce alla ase a quale fenomeno la pellicola trasparente pe r cibi m a ni e ra d i Raylcigh. pe r c ui il fum o c he si inna lza d iretce di aderire cos bene alle pareti di un recipiente ta m e n te d a ll a hrace d e ll a siga re tta a ppa re azzurrin o. imane re sotto te nsione? Q ua ndo ve ngo no ins pi ra te, e n t ra ndo in co nlaLl O co n i tessu ti nH;! mbra nosi d e ll a bocca e d ei po lm o ni d e l fum aesione tenace della pe llicola pe r cibi il se stessa, alle ma tore, le particell e d i fum o si co nde nsano in aggrega ti pi l bord o d e i reci pie nti d ovuta a un 'a urazio nc tra cag rossi e perta n to diffo ndo no la luce in modo pi simile el e ttrich e. In ge ne re , il processo di m a n i f~luura o a l m o d e ll o ac ro matico. Nello stesso te mpo, il fumato re lo stesso di srotola me n to d ci mate ria le inducono sull a collezio na m aggio ri ti to li per co mrarre m ala tti e d e l tra tli cola d e lle cariche negative. A\I? ra, avvi.c~nata a~ ~Itr~ to respiratori o. i , essa gc nerd pe r induzio ne can c he pOSItiVe, e CIO fa SI essi l' attragg-dllO a s, D'altra parte, la pellicola un iso-

48. AD in b capa da r L'ad ni o a ric he quel pe l corp che la n

te e m a mie ne il S tiO slato di carica parecchio a lun go, il 17. IDRANTI A CHAMPAGNE o che l'ambi e nte no n sia m o lLO umido. Bag nate la pel la ... e le sue m agiche propri et saran no LOsto sva ni le. Perch , se si apre una bottiglia contenente del liquido gas-sato dopo averla e nergicamente scossa, si produce un violento getto? (La pioggia di champagne dei piloti. sul podio) , Basta che una lal.lina di birra cad a a l suo lo pe rc h, apre nd o la s ubi to d o po, si abbia lIna vera e pro pria p roiezione del liquido ve rso l'esterno, con ta nto di scoppio. Ci d ovu to al fa LLO che la solu bili t d e ll 'a nidride carbo nica ne ll' acqua cri tica me n te dipe nde nte d a lla pre ssio ne, o lt re che dalla tempe ra tu "'l. su fii cic nte una sola bo tta pe rch l'o nda di pressio ne c he si pro paga nel liquido ne a bbassi la solubi lit co n neazio ne di bo lli ci ne SOltO pressio ne . Trov" d ndo un o sfogo a l In o m e n LO d e ll 'ape rtura d e lla lauina, le bo lli ci ne si p roie tLano a ll 'es te rn o trascina.ndo co n s un a b uoml qua llli t d e l liq uid o con c ui si lrovan o m ischiate. Se lo scuo tim e nto staLO fo n e e p rolu ngato, co m ' il G l SO d e l bo ttig lione di c ha m pag ne d e i pil o ti sul po di o (scena di g usto discutibile cui siamo o rmai abitua ti ), il ge tto di liq uido pu essere vio le n to e prolungato . 38 39

me n lico

VI. ARIA E ACQUA principio di Archim ede, la pi etra ne ll a ba rca fa .s che sposti una quantit suppICme lll.. 1.I:e d ' acqu~ ~I peso

Pc r il questa pa ri a

que ll o dd la pieu(\.. U n volume d acqua, Cioe, Ill a~ gia re del voilun e de lla pie tl(\', perch questa ha. peso specIfi co m aggio re. Una volta gettata in acq ua, la p le~ra sposta un volu me d 'acqua esa tta me nt e eguale a l p ropno, e !lull'allro avvie ne: dunqu e il livd lo de ll a pisci na sce nde. Al 49. ACQUA DAL RUBINETTO rio, no n ci sa re bbe alcuna va riazio ne di livello se, inun mmeriale pi de nso de ll 'acqua , si avesse a che P~n:h un filo d 'acqua cbe cola dal rubinetto si restringe r ese mpio con un ciocco di legno. QU~SlO rester~b di diametro man mano che si abbassa, e a un certo punto lla, sposta ndo ulla qua ntit~ d' ac~ua d i peso pa n al si separa in gocce? o, n pi n meno come se fosse nlllits.lo sulla barca. Pe r la co n serva~i o n c d e ll a massa di un fluid o c he a ltra4 ve rsa un co nd o lto, la porta ta d ci /il o d' a cqua in cad u ta OCIT E LUNGHEZZA DI UNO SCAFO n o n pu va ri a re: la nta ne e n t ra in u na sezio n e dci co ndOllO pe r seco ndo e ta nta ne esce. Ma la velocit de lelocit massima di un natante cresce con la lunl' acqua, in ca duta libera, a um e nl<l ma n m a n o c h e scende, du nqu e il d iame tro deve stri nge rsi. Lo stesso d reuo <llI a rovesc ia si ved e ne i fiumi : dove il corso d 'acqua si de p rodo tte dall a prw.l sono la!'lLO l'i li separa te LI(\. res trin ge, la ve loc it de l flusso a um e nta. Allorc h il fi lo nto maggiore la velocit d e ll~atante. A .un ce rto d 'acq ua di vie n e suffi cie nte me m e souil e, le forze d i te nla dista n:r..a trd du e o nde successIVe eguaglta la. lunsio ne supe rfi cial e de l liquido pre ndo no il soprawen lo .za de ll 'imbarcazio ne: allo ra , quando la seconda SI forS lI que ll e d i coes io ne e porta no a ll a costi tuzio ne d i gocprim a V<1 il sovr.tpporsi " II 'o nda gene ra la a poppa, ce se pa ra te. orzandola. Il natan te risplta cos int1<l ppo la to ne ll 'ave nto tra le due cres te. Una velocit maggiore implic he r e bbe un fon e aum e nto ne lla res iste nza all ' avanza50. UN QUESITO IMBARAZZANTE . Pi co rto il nata nte, dUllque, pi presto si 1<lgla velocit limite. Si provi a rispondere al seguente celebre interrogativo: se da una barca che galleggia in una piscina viene ge ttata in acqua una grossa pie lra, il liv.::lIo dell'acqua della piscina LLEVARE UN'AUTO CON UN DITO sale, scende o resta inalterato? E se invece si gettasse un ciocco di legno leggero? ai il sollevatore idraulico - di uso comune nelle me nto giunge contr.t vece di t~.\re pe be a ga propri

51. VEL Perch la v ghezza? L e on lo ro qua punto, ghe;r. ma. la I(\.ff vallam

52. SO Come m

offici ne meccaniche - permette di alzare un'automobile 40 4\

agendo con forze eccezionalmente basse, diciamo di qualANZA DELL'ALA che chilogrammo? ' . neIl'ana.

53. PORT

Che cosa fa s che un velivolo possa sostene rsi Secondo il pri ncip io di Pasca l, la press ione ap pli cata a cessario che la sua velocit non scenda sotto un Ilui do in .equi li bl"io ~ i trasm e tte inaltera ta in ogni e critico? pUOlO dcI flUi do . nOll c he a ll e pareti del reci pi e llle c he lo comicn e. La pressione ];:, forza agente s ull 'un it di : il co nce no di f)ortanw,di un ' ala occorre ri chi as u perfic ie. U n sollevalore idraulico si pu sch e mati zzare legge fond am e nt a le dci gas pe rretti, nota com e co me un siste m a di due vas i cO llluni ca nti ave nti sezion i Bernoulli , in base all a q ual e pi a lta . la velocit mo lto diverse tra loro - per esemp io l cm 2 e 300 cm :! _ pi bassa la pressione che esso ~scr~lta sl~lIe S~t c hiusi d a pistoni. Pre me ndo sul p iston e so ttile con un a con c ui a contatto. 11 p rofi lo d e ll a la e studiato IO sp in ta, diciamo, di 5 c hilogram m i, si ottie ne di so ll eciil flusso d e ll 'a ri a si addensi sopra l'ala e sia ratare verso l'a lto il pisLOne pi largo con una forza lreottO d i essa. Per la costa n za d e ll a portata, la veloce n LO volte m aggio re, ossia di limI to nn e lla ta e mezza, as sopnl l'a la d eve all o ra essere Ina.ggiore (c~me quanto basta per so ll eva re lIna vCllura. Precisazione neium e che si restringa) . Pe r la legge ch Be m ou lh , la cessaria: po ic h l' energia non si crea n si d istrugge, il e la fo rza) eserci tata dall 'aria in co rsa si diffe~ avoro ch e po rta a so lleva re la vettura, a n che volendo allonl in manie rd. opposta , ossia p i fone dal basIgnorare ogni forma di pe l'dita per attrito , no n pu sul'alto che viceversa, cos da co nse ntire il sollevaperare que ll o co mpiuto sul piston e sottile. Ma il lavoro Na lllrahn e nle necessa rio che la spi nta risultante pari <I l p rodotto de ll a forza p er lo spostamenLO: dunsop ra di una certa soglia, in proporzione al peso que. pe r Ottenere a nch e un modesto so ll eva m e nto de lla elivolo. Lo stesso mecca nismo fisico de lla portanza, \'~ ltu ra, Occo rre far ava nzare il pistone su c ui si prem e ato a ll a rovescia, vale per gli a letto ni stabili zzatori d i un lungo tra tto. e a uto da corsa. SPINTA Perch n e un valor Pe r capire: lIlare una legge di del gas, perfi ci modo che reratto s cit del g in un l pressione ( renzia so verso mento. sia al di d e l v app lic d e ll

Negli a

erei odierni, hl po n a n za delle ali vie ne accrcs~iula

in rase di decollo e atterraggio tramite i jltl/JS, ale ttolll che 42 43

vc ngono rilralli duramc il volo regolare, ovviamellle mcel vento sulle vele un 'altra .conse?uel~za dell a no impegnalivo. Occo rre p" ccisa l'e c he la descrizionc in rnoulli. La form a de lla ve la c studla t~ 111 mod~ ~ennin i de lla legge di Bernou lli , valida per un fluido pe rrazione go nfi ante del VCl1lO, essa prenda ~ I~a CUI lello, non esa urisce g li aspe tti panicolari de l fenomeno ve nto, sul IalO convesso de lla vela, ha vcloclta mag pe r i quali si dovrebbc tencr como dell a viscos il dell 'ari ~ n su quello concavo . in mo?o sim il e all'~la di aee d~JJe forze di com ano trd a ria cd a la. Il problema, nella crc." ulla differcl1Z<\ di'pr~sslOnc ~ una. spmta n e~ sua II1 lerCzza, non di faci le impostazio ne. Ialo concavo. Pc r chlanre l~lCg~IO le Idee, COI15Icaso di vento all'ravmo, OSSia diretto ad angolo

La spinta d legge di Be che , sotto vattlra. Il gio rc chc no roplano. Si la agente sul deriam o il rctto risp

ettO allo scafo de ll' imbarGlz.ione. La co.m ponenl~ 54. SVENTOLO DI DRAPPI dell a spin ta vie ne conll(15t31:.:'\ da lla denvd, per CUI , lateralm e nte, si sposta molto diflicil.mentc: ~a Perch la bandiera sventola? Che cosa d etermina la freo nghudinale dell a spi nta. il1v~cc .hbera di far quenza d e llo sventolo? scafo lungo la sua naturale lin ea (h sCivolamen LO. o assetto, e no n Ulllto con il, ve nto in poppa, coSe il vento fosse rigo rosa me nte costant e e uniform e e la le dire, che la barca a vel a ragglllllgc la masslll~a.v.e bandi e ra priva di qua lsias i difeLlO, essa si manterrebb~ ste. ora si orie nta lo scafo in modo che il venLO a rriVI 111 sa, scnza o ndeggiare. Ma ci no n mai il caso. Basta che wlialm cnlc co ntra ria, l' aV.,Hlj'~ me.n to, fino a l~n un ' oc~~lsjona l e penurbazione nel flusso dell 'a l'ill produca mite , rimane possibile (an datu n:\ di balma mosu:"ta I~ ulla piccola picga rigonfia del tessu lo, che questa si trovi Sotto i 45 di a ngolo con il vemo, la spinta utIle disoggeLla agli stess i eflctti discussi per l'ala di aeropl ano. con l'a ngolazio ne co ntrovento, a un da l~ punto c~ Su l lato opposto III rigo nfiam ento l'aria perdc ve locit, nsufli cicnlc a vincere gli aurili ed altr~ meccamprovocando un a um en to di pressione che tende a far crerastanti il 1110to, cos che l'avanza m ento SI arresta. s~e rc la d im ens ione della piega. Nel contempo la piega, (h\'enu la onda, scorre lu ngo la bandiera nel se nso del venSPINTA lO, spa r~ndo a ll'estrc mit.. il conti nuo ripetersi di queslo GLOBALE SPINTA L ATERALE meccan ismo che dClermina lo sventolo. In m odo ovvio si intuisce c he la frcquenza dello sventolo tanto p i ba~a SI)INTA , . quan~o pi la bal~dier ... lung-.:I., perch occorre un tempo UTILE VELA magglo rc a co mpi ere ciascun ciclo completo. ""';_ _ DERIVA

trasversale il natante componente l avanzare lo con quest me si suo locid. Sc direzione p;. ce rto li figura ). miuuisce sa divema i smi co nt

55. VELEGGIARE CONTROVENTO DIREZ I ONE ~ PIN NA DEL VENT O Pe rch tula barca a vela pu avanzare in senso contrario al vento (fino a un angolo di circa 45")? / W IN DSURFV ISTO DA SOPR A W' 44 45 ''

VII. LUCE E VISIONE st'ultima va intesa nel sc nso c he l'energia ot~ca tata pu solo manifestarsi il~ r .iccole qU,<lntit fintte,

re. Que traspor quanti

di luce o fotoni . La ciu-alte nstlca r>.ecuhare d~"a h~ ce, ris petto ad altre o nd e elettromagnetiche - l,:dIO , InI croonde , calore, rAggi ultraviol etti , X e gam ma - e ch~ e~ sa pu in durre. an;vando.sulla relil,la, reazi,on.i fot?chlmlche c h e generano impulsi o segnali nervosI dll'e tu a l cer56. ET LUX FAGrA FST La regione di lunghezze d 'onda visibile all'uomo va nanometri (vio le tto) :.t 700 na no m e u-i (rosso c uChe cos' la luce? chi o non pu re nders i conlO n ~ della nat.ura a della luce (perch , in co ndizion~ (11 norma~e ~lIu Che cosa la luce? forse, co me proponcv-d Pl aLOne, una riccve pi o me no sovrappostl un g ra ndiSSimo sosta nza prodotta dagli occhi? Oppure, co m e sugger i fOLOni ), n d c II 'osci llazion e de l cam po e lettroIsaac ~ew~on . un fasc io di co rpuscoli emessi da lb, sorgcntico viaggiante , pe rch essa avvienc il frequenz~~~ l~ e dlrCltl,vcr:so i~ Il ?Slro occhio? O forse, secondo l'opinon poter essere scg-uita nei processi fotochullICi nione degli SCle nzlau del secolo scorso, un'onda materiaetina, L'occhio pe rcepisce soltanto un ' intensit glole, viaggiante in un misterioso mezzo detto eLen!, cos come ia , ddinil<t dall 'ene rgia ottica c h e pervien e sulil suo no trasportato dall e osci ll azioni d elle molecole d c lsupe rficie de lla n :tina nell 'unit di te mpo. l'aria? A met dcIrOuoce nto . .James Cle rk Maxwell selbili~cc c~ c ,la luce un'onda elettromagnetica, ossia un 'onda !Il Cl,lI SI pr? pagano un campo elettrico e un campo maITAZIONE OTTICA g ne tico osclllallli ad altissima frequenza (qualcosa come 4 5x J0. hertz, dove un he rtz co rrisponde a una vibrazion e pennello di luce, per esempio generata da un laal secondo). Il campo elettromagnetico si pro paga anc he posso no tenere sollevati piccoli oggetti di forma opnel VUOlO: no n necessalia, cio. la prese nza di mate ri a me con uno zampillo d'acqua si pu~ sostenere cOI~e avvie r~e per il suono, Non es iste, in particola re , alcu~ lina da ping-pong. C' un parallelo tra I due fenona l orm~ di ,e te~e,. Il c~mpo e1etu-omagnetico ge ne rato da lle osclllazlol1l di ca n che elettriche - ioni ed elettroni _ che hann o luogo nelle trasformazioni fisi che c chimic he omeno del soste ntam e nto d i un a pallina da pingdella ma te ria. Tali cari che si comportano come minusco le er mezzo di un getLo d 'ac(lua ben no LO, e si spi~ antenne che irr ddiano e nergia nello spazio c ircost~lntc, L<l n le forze impulsive c he si sviluppano nell'urto d~1 hI l~ce pu dunque definirsi come il veicolo ch e trasporta CI n la base della pallina. Pe r ,la form,a d~J1a palhn~, vello, da 400 po). L'oc quantic minazion e, numero d magne s alt.a a della r bale med l'unit di

57. LEV

Con un ser, si portuna, co una pal meni? Il fen pong p gOl co quido co

dista nZi:!- l'e nerg ia onica. Ne lla visione moderna, maturata orze hanno un andame nto a sunrnctna Circolare , di~opo i lavori di Max Planck e di Albert. Einstein, la luce ha imbuto , tali cio da trattenere la pallina mediaslIllu ltaneamcllte natura ondulatol;a c natura corpuscolanel punto ce ntrale dci geuo (le tluttuazioni del get46 47

tali f ciamo a mente

OGGETrO

SPECCHI O

POSIZIONE IMMAGINE GETTO

L'IMMAGINE SEMBRA PERVENIRE ALL'OCCHIO DA DIETRO LO SPECCHIO FASCIO D'ACQUA LASER

lO, Ilallira lm e nte , fanno dan zare ,. '.' enz'l sia egua le a que llo di rifl ess ione, Quest'l condizio ne teristico) L" d ' : a pall llla 1Il modo ca rateome u'iGl fa s che a ll'osse rva tOre ess i g iun ga no ri speto I emICO mecc<lllIsm o sp ie 'I r. la Icvitazione prodotta d I I ga I c no meno de la ndo in modo esa llo la coll ocaz io ne dci vmi punti delo a asc", Infatti i [OL . cl Il In quanto ave nti a nche natura C " 011 1 C ,a lu ce, 'oggetLo cl<l cui p rovengo no, in modo non dive rso (hd caulla quanti t di mo to Col d 0 1pusco lare, possIedo no de ll a propaga zione d ire lla de lla luce, L' immagin e ddwrbidi, i !aLO ni gli ce'dO" OPen o t~n oggcu o ca pace di .;t,s.. 'ogge tto risulta dunque indisLO l'ta , be nc h virtuale (l' osenergia e ql ' " d ' sappiamo che questo co mporta lo s'' la l~~ta I moto e ervatOre vede l'oggc uo die tro lo specc hi o e no n dove sive e d i pression e (I ..." ,. /' . v~ uppo I for/.c impu l'Jl'P.llwne (l mdW2.lOne). sso rea lme n te si trova), 58, SPECCH IO METALLICO 9. METALLO NON SPECULARE Perch un m e taUo be n lucidato rifle tte la I ' che cosa differisce un metallo ben luci dato da uno , dispeculare? uce In m odo iamo, satina lo, oppure sabbiato, forteme nte ossidato?

d g t l so l s

5 In

c I no ltre , in che cosa consiste il processo di lucidatura? .. E s co me secondo raggio suoI . . in suso . D' . e lISClr de l pnmo e risalire n metall o luc idatO ha una supe rficie mol to pi ~\ll<I . a l. o., , COSI ,lIlle d c flll sce la riOessio ll I . 11 0S 1 che gi ungo no a u na su e rti . ~. ragg~ lumlU . m

e n o su ll a sca la de ll a lun gh ezza d ' ond a de ll a luet:. Almente liscia ve ngono ,'iO ,.P cle meta llica partlcolaro rch la planaril superficiale del me L ..d lo "i(-n<:: rido tta essI Hl modo che l'allgo lo d " , I II1 CIa un qua lsias i trattame n to ch imi co o meccanico, la ILI48

l d

ce non viene pi riflessa in modo specula re (a ngo lo d i in cide n za eguale a ll 'a ngolo di l'i fl ess io ne), ma su bi sce a lme no parz ia lmente il fe nom eno de ll a diffusion e. Essa vie ne a ll o ra l'iflessa in va ri e direzio ni , cos c h e l'immag iLUCE ne detrogge u o osservato divien e co nfusa, o completamente an nullala ne l lim ite di superfic i mo lto ruvide (c i c he avviene, ad csempio, per sabb iawra), Quamo a l meccan ismo dell a luc idatura, per quanto si deLLO esso co nsistc ne l li ve ll am e nLO dell e pro tubera n ze su perfi ciali d e l mCla llo , fin o a rende r/ e in feriori alla lun ghezza d'onda de ll a luce, Il m odo pi di rello di otte nere c i que llo di strofinare il m eta llo COntro un a superfic ie _ l essa e si propag-.a da un estremo alr altro SC IW~ appr~z panno, canone o altro - in t l"isa di ulla pasta d i polvere li perdite. In m edici na e chirurgia le fi~)rc OlUche - \Il finiss im a di diam a nl c o d i a ltro m a lerial e di e lev'dla dualka una treccia di tili - pe rmettono d i es pl o ra re .~on rezza, per esemp io ,'a ll u min a A1 2 0 ~ , nne llo di luce parti interne del cor~o u mano, SI,IIIO o rgani o vasi sa nguigni . I .n ,telefo Ola" ess~ ~e~g.o l.l~ usa te pel' U<l.'iportarc un ?"Ul~I~Sm'lO n1l1llCr~ d.' .s,egn:\ I ~_ ass ai pi c he i ll1\dizio nalr cavr d i rame - dali., st.lZlonc l SUPERFICIE LUCIDATA RII-LESSIONE SPECULARE l1.CnlC alla ricevente . Pe r quesLO ?CCOI~re, n atu r.alr~~en: una conve rsio ne da segnale e1ell~JC? a rn~pul.so otlI C(~ ~ vic eversa, cosa ch e oggi resa pOSSibil e dm mi croscopi CI las er e co nve rti tori a se micondutLOre. LUCE ~ -~ INClDENZA RADENTE: TUITO DIVENTA '" CHIO 60. FIBRE OITICHE ch qualsiasi superficie capace di riflettere, se osservaon luce quasi radente, appare riflettente al 100% com e In che cosa consistono le fibre ottiche e a che servo no? specchio perfetto? (Esempio: i riflessi in un lago del e e d ella hma quando sono bassi s ull'orizzonte). La lu ce pu essere con vogli ata atlraverso un mo di vetro, quar-.m, o materia le plastico traspare nte, pe r elTetto de ll a potere rille lle nte di Lill a supe rficie ch e separa due m ~zzi rit-lessione inte rn a totale , La luce, incide ndo in modo quaersi varia con l' angolo d i incide n za dell a l u~e . .t'e r I. ~~e~ si rade nte sulla pare te interna del fi lo , viene nter.unente al caso specifico ,uia-acqua, la luce c hc in Cide CI c 50 Per ta un: sol Il div rirsi SPEC SUPERFICIE SCABRA RJFLESS IONE DIFFUSA 61. smi le,

ri f zabi pl-. un c ess:

5\

pcrpcndicolal'me me sull 'acqua vie ne riflessa in misura tlcI mano poco se nsibil e al co lore blu-violetto pe r2%. La riflessio ne l'imane circa costante per angoli di in ciori fOLOse llsibili per tale regione spe Ltralc sono den?..a obliqua no n Lroppo grAnd i, ma crcsce rapid<lmclllC tcrw ti po, in nume ro ass., i minore chc lI o n quelquando la luce incide co n a ngoli su pc l'iori ai 6()O, pe r ragm o e secondo Lipo. 1.<, lo ro bassa d ens i,l~ d '<l lt,~on~ gi un ge l'c il 100 % a incidenza rdde n te. In qu es Lo lilllile. e anche su ll a delinizione dell e imlllagllll, . che e (h l'acqua ap pare un amentico specchio e il suo colore dimita ta perch i coni sensibili al blu-vlolello s,ovem a de l tUllO impercc pibile, persi no nel caso in cui fosse io distanziati l'un o da ll 'altro (i l p'II, l1Ic1o, in fointensa mente colorata. Lo stesso vale, natu ra lmente, per potrebbe essere una pell icola a gr'a na gross~,). I n a ltre copp ie d i mezzi, per esempio aria-ve tro. in presenza di debole segnale, il enlc~l o ~lJla rg'iI de lla reti na da cui auinge ~c, info rlllazlo~ lI : altro

L'occhio u ch i recelt i coni del li del pri de , incid necessit li no parecch tografia, aggiunta, la regione fallore c

he va a scap ito dell'acume VISIVO. Co mc n sullato, 62. MICROLUNE DI POLVERE o osservato in tal e luce no n p rescll t.a CO li to rni bClls alla rgati in una specie d i co nfuso alone. L'cfPerch il pulvisco lo sospeso nell'aria si vede particolaricolarme nte evide nte se lo sfondo luminoso e m ente bene allorch il sole pene tra in un ambiente OSCUl'O ntrasto con la fi gura osservala, come pOlrebbe attraverso una feritoia? a spiaggia dietro a un profi lo umano . L'uso di un sollil e fascio di luce. consente ndo di ma nte nere 1'<Ullbie nte in parziale osc urit , favori sce l'osse rvazione ANNERITE E LAMPADE ALOGENE dci fenomeno. I gra nelli di polvere che si Lrovano sul pe rco rso del fascio diffo ndo no la luce in tuHe le di.'ezioni e si lbo di vetro dj una comune lampadina a filare ndon o penallto visibili in mod o ana logo a ll a IUll a il ei ndescente diviene gradualmente pi grigio man ciclo noltumo. Tali g ranell i so no in genere di dilllcll sioni a lampadina viene usata? Perch ci non si veriassa i magbriori della lunghezza d 'o nda de lla lu ce, per cui e cosiddette lampade alogene, malgrado queste la d ifTus io ne di tipo acromaLi co e i grane ll i appaiono mperature ancora pi alte? bianch i, esaUam e nte come avviene per la luna. ll ' alta temperatura dc i flamcnlO incandesce n~

un oggett ne tti , fe LLo part in buon co essere un

64. lAMPADE Perch il bu mento inca mano che l fica con l operino a te A causa de le il IlI

da llo che lo cosLituisce - osmio, lungstcno - tende 63. L'AUREOLA VIOLETTA re e a depos itarsi sull ' involucro d i ve tro, iII qu ancie pi fredda de ll 'inte ro sistemol. Il problelll <~ Perch, osservando una figura su sfondo luminoso nttrate risolto ne ll e lampade <.t. logene , o ,Ii quarlo-Ioverso un fiJtro di vetro blu-violetto, i suoi conLorni app..iouali oltretullo co nsentono di portare se nza danno

a ~ ublima to superli lal'g'dillen di o, le q

no circondati da una specie di alone soffuso? (Argomento n to a tem pe rature prossime a quella di fusion e del usato dai fautori della bioenergia per dimostrare l' esi s tcn~ 34 10 C nel G ISO de l tllngsle no - cu n un nolevoza della stessa). e nto ne ll 'eflicienza e ne ll 'emissi()I1e bili e violet52 53

il filam e me lallo le incre m

ta (e quindi una colorazione pi bia nca de lla lu ce). Ci VIII. MECCANICA olle nUlO intro du ce nd o n e l bulbo d e ll a lampada limi scheggi<t di iodio: questa, reage ndo co n i vdpori d i tungsteno, form a iod uro di lungsten o, una sosta nza gassosa. Quando le sue mo lecole passano in vicina n7.3 del fil amenl? in ca ndesce nte, ,'e ngo no scisse dal calore, con ride posizio ne del tungsteno sul fil ame lllo (che pertanto non si a~ s~tti~li.a), e ripri.s tin o della dose iniziale di iodi o, pe r una rNE DELLE STAGIONI npe tlz1 0 ne del Ciclo, leori came nte sc nl.a fin c. rigine delle stagioni? Non certo quella della di-

66. ORfG Qual l'o versa di

stanza della terra dal sole, visto che il 21 dicembre 65. rL lASER si trova al perielio, cio nel punto pi vicino al soggiunge l'afelio, il punto pi lontano, all'inizio delQual la ragione fisica per cui un laser produce un fascio di intensit luminosa di gran lunga superiore a quella, per esempio, di un torcia elettrica? ife ri to che , pOSLO di fro nte a lIna simile domanda , rio di giornalisti statunite nsi si trovato in so rI (Oloni emessi da un laser, o ltre che spazialm c llle collim ;'le difTi co lt . L'asse te rrestre i;! inciinaLO rispe tto t.i, sono tutti coerenti t.ra loro, ne l senso che il lo ro contribuo dell 'orbit c he la tcrra descrive atto rno al sole. to a l ca mpo dcttromagne L ico d e lla luce escl usivame nte slero sette ntri o na le, il fred do si ha qmllldo l'inadditivo. L' intens il luminosa c resce con il quadrdto d e l e ta le che il sole a mezzob ri orn o si trova basso ca mpo, dunque il meccanismo di sommare i campi ha sul'orizzon te; il caldo < Iu a ndo , per~orsa mez~ ?. b~t~, l'imc nsit un c Aeao ulteriormente ampl ia la. Nell e norazion e fa s ch e il sole a mezzogio rn o passI pltl V ICImali sorgenti di luce, an che se collimate com' una torc ia en it (l' energia solare in cide nte sull ' unit di sue lettrica, i foto ni ve ngono gene rdti in modo in coe ren te, ie terreSti-c , in ta l caso, alquanto maggiore, pe r ossia del tutto scorrclato. I loro co ntl-ibuti a l ca m po ele ti a rrivano c irc perpen dicolarme nte). Inoltre , tromagn e tico si co mbin a no a caso, potendo ri sultare an. mo caso il giorno breve, nel seco ndo lun go, con che opposti. Il I-isulta to fina le che l'intensit lu minosa uantit di calore rdccolLa. 1..<.. distanza ter di moltissime volte pi debole. n fattore seco ndario, ta nto pi c h e l'orbita no n sta eccessivamente d a un a circo nfere nza. V.l inve-

la terra le, e ra l'estate! sta to r un udito prendent a l pian Per l'emi clinazio n so prd l l'incl in no all o z pe rfi c ch i rdgg ne l pri una maggiore q I<I-sole u si disco ce sOlto

lineaLO che i massi mi di freddo e di ca ldo giungono circa un mese do po i te mpi ideaim e llle previsti , a causa de ll ' in erzia term ica del te rre no e d e ll 'atmosfe ra, che non si ad eguano in mod o ista ntan eo a ll e variate co ndi zioni . Na

turalme nte, per l' e misfe ro meridio nal e, il disco l'so 54 55

interamentc rovescia to . Lasciamo a l letLO r'c il co mpi Lo pi o mbo, il peso della pa ll ina riman e pre pondedi medita re su co me si prese nta la situazio ne a live llo de lri spetto alla forza d 'attrito , ed essa procede in cal'equ aLOre. pressoch libera, continu a ndo ad accresce re la sua i t . Ques to fu un proble ma c he inte ress a fond o

so de l , rant e dut a ve loc Ga lil

eo Ga lil ei. Si racconta , con be nefi cio d i in ve ntario, 67. PESO E VELOCIT DI CADUTA r chiari rsi le idee su queslO proble ma egli lasciasse e ogge tti dalla IOrre di Pisa. In realt. Galileo si po Pe rch una palliDa di piombo e una eguale d i. s ughero non qu estione in modo pi so ttile, considera ndo non cadono con la stessa velocit, pur esse nd o egua lme nte ggetti cos dive rsi come un a pa ll ina di piombo soggette, en tram be, all'iden tica accelerazione d i gravit? di sughe ro, bens due ogge tti siin ili. come due corll o stesso material e. diffe renti so lo n elle d ime nsio-

ch e pe cade r neva la gi du e o e ull a pi de ni .

Egli afferm che, ave si potessero escludere gli effeui di <ll Irito d e ll 'aria , i due co rpi dovre bbero giungere a te rr a n e ll o st.esso istallle. No n sap pia mo esattamente se egli f u mai in grado di fare i dovuti es perime nti , ma conosc iamo l'argo me nto c he egli propose a sostegno della QUESTO O QUELLO nclu sion e, un inoppugnabil e gedtmken experiment PER ME PARI SONO e re: Discor.i intorno a due nuove scie'l lu). Ne ll e nostre e se mplifi ca te, esso suo na co me segue. Supponiat r un momento ch e, anch e ne l vuoto, il pi pesa nte , tdu e co rp i, come il se nso comune ci suggerirebbe, ar'e a te rra per primo. Ripe ti amo ora l 'es perimento ndo insie me i due co rpi in Ill odo da avere un oggetto pi pesa nt e. Q uesto dovrebbe cad ere a te rra in un RAG IONAMENTO PER ASSURDO DI GALILEO tempo pi breve e de ll'uno e d e ll 'a ltro dei du e corpi pres i indi vidualm e nte. Ma si pu ragio nare a nch e cos: il In effe tti le pallin e di sughe ro e di piom bo cadreobcro o pi peS<lllle, dove ndo cadere' pi in fretta , trascico n la stessa ve loci t se si trovassero ne l vuOto. Ne ll"<t ria , corpo pi leggero facendo lo sce nde re pi velocea lla forza di gravit, ch e produrre bbe eguale acce lennioe. Questo , pe r contro, agir da fre no sul corpo pi ne ne lle du e pall ine, si oppone la for za d 'attrito. Q ues ta, co rp ne r il me nt pesa sua co (ved parol mo pe d ei ri vi un e

nte, rall e rHa ndo ne un po' la ve locit di caduta . Alloa umenta ndo co n la ve loc it di ca duta , ris u lta presto te mpo di ca dula fini r pe r esse re inte rmedio tra egua le al peso d e l sughero , ci che rend e m dl;\ la forza mi surati se pa ratam ellle per i du e oggetti. Due veglobalc agente su di esso. E nu ll a dunqu e l'acce le ra zioo n trastanti , ma egua lme nte va lide. Dunque l'assunne, pe r la legge di Newto n (ma non la veloc il, natu ra lzial e, c he il corpo pi pesa nte sce nda pi veloceme nte, basti pensare a l molo d e l pa racadlllista ). Ne l cat e, deve essere e rraLO. 56 57

ra il quelli rit c to ini me n

68. SATELLITI ARTIFICIALI . ALTERNE VICENDE DEL CHIODO Perch i satelliti artificiali, per mantenersi a lungo in orh si pu piantare un chiodo nel legno duro anche bita, debbono viaggiare a un 'adeguata distanza dalla n un modesto martelletto, ma non premendo s u d i esso, te rra? a pure con la forze riunite di pi persone? Inoltre, come collega il colpo di martello sulla testa del chiodo con l'a L'o rbita su cui viaggia un sa te lli te anif ci d e la t rai etto della sua punta? lo ria lun go la qua le la fo rza di a ttrazio ne g ravitazional e ese rcitala d a ll a tc rra eguagli a la for za ce ntrifuga agen te ' urto de lla marte ll a r",- svilu ppa un ",- fo rza impulsiva mo lto sul sate lli te (quest ' u lti ma, pe r un d a to raggio d e ll'o rbita , el evata c he no n la fo rza associata all a spin ta statica de l sup pos ta circolare, la lllO m aggio re qU<lmo pi g ra nde ccia. La fo rza e la co nsegue nte de fo rm az io ne de l la ve loc it dd sate llite). Se il sa te llite d ovesse trova re ll o si producono a lla testa d el chiodo, dove awie ne resiste nza lu ngo il suo cammin o e pe rde re e ne rg ia, la urto, m a si pro paga no lun go il c hio d o com e o nda di forza gravitazio na le fare bbe sce nde re il sate ll ite su r'lggi essio ne, raggiunge ndo la punta. Giacch la pressio ne o rbita li se m p n : pi picco li , fin o a farl o cad ere al suo lo da fo rza diviso area, a lla puma essa diviene m olle vol con lill a tra ie L LOri a spiraleggiante. Di qui la n ecessit di aggiore che no n <l lIa testa del chiodo, cos che la sua po rlo in un 'orbita di raggi o a bbas ta n za g ra nd e d a m a n. ne trazione nel legno risulta ul terio rme nte fa ciliL."tt<l. lc ne rlo all 'es te m o d e ll 'a tm os fe ra, d ove no n subi sce lIrli co n le m o leco le d c ll 'a ri a. I. TAGLIARE A DOVERE 69. SPEZZARE UN MATTONE CON PICCOLO e significa f"lSicamente affilare una lama? Perch il suo SFORZO vimento a sega favorisce di molto il taglio? Pe rch c' chi riesce a rompere un mattone con un sempli. e lilla la ma sig nifi ca fe nde rn e pi sotti le il fil o, cio ce fendente della mano n uda? supe rficie di con taUo con gli oggeui da tagliare. A pa Po ic h ne ll 'ope razion e si utili zza una for za di lipo im puL'i ivo, co m ' que ll a c he si produce negli urti tra corpi , poss ibile re nderb surtic ie n te m c llle a lla da infran gere un oggetto soli d o co me un m a tto ne. Si pu sti ma re, pc , .... '* '* r+ '* "" la fo rza age nte, un valo re pari a 24 quintali ! Occo rre, na tura lm e nte, la d ovuta pre p a razio ne m e nta le e d e lla '* '*

70 Perc co si si vanzamen L pi le bra m eta l' pr data te m pe

7 Ch mo Afl lar la

ma no, c he deve svilup pa re. nel punto di impatto, l'op portuna ca ll osit. "" '* '* '* 58 59

ril di forza appli cata , la pressione della lama aumenta in LETALE ragion e .in versa a tale supe rficie. Il movimenlo a sega pe rIll e lle:: (h sfrullare la maggior efficacia di uno sfol7.o di tai danni prodotti ne llo scontro frontale di due gl io nel ro mpere i legami tra panicelle coslitucllli il matci che vanno, diciamo, a 100 anzich a 60 Km/ h , ,ialc. Ese mp io elem e ntare: assa i pi facil e lacerare lIn a lto di pi di quanto non lasci supporre, otGII:la da g ioco tirandola in direzioni oppos te perpendi contente, l'incremento di velocit? la n a lla carta , che non parallele a lla stessa. do. pe r sempli cit<.., che le auto siano eguali , nel-

73. SCONTRO Come mai automobil si aggravano mo timisLica Assu me n l'urLO fr

onlale esse devono g iungere a un arresto com pie-72. URTI CON CORPI DURI E MORBIDI lica la dissipazio ne quasi islan L."lnea d ell a loro cinetica complessiva, Quest'ultim a a umc nta con il Perch una sfera d'acciaio, cadendo su Ull piede, fa assai e lla velocit: nel G ISO di 60 Km/ h pe rci propiil male di un' identica sfera di gomma, seppllre zavorrata l e (I 2x60:l = 7.200, pe r 100 Km / h proporzio nale aU'interno di piombo cos da avere lo stesso peso? 2 = 20 .000, ossia quasi trip la . Non raro sentire che nega no ques ta circos ta nza , affermando con

to. Ci imp e ne rgia quad rato d porzio na li 2x l 00 pe rso ne sicurezza

che un buo n guidaLO re il 100 all 'ora meno peri co los o di uno ca ttivo c he viaggi a 60 (come se gli incid e nti , o ltre tullo. non potesse ro lrdrre origine a nche dagli im previs ti o dagli e rrori altrui ). 74. CADUT A DELLO SCAlATORE SFERA D'ACCI A IO SFERA DI GOMMA vero che lo strappo subito da un rocciatore in caduta liCi c he v'lria , ne i due cas i, la durata dell ' urto. Ne l ca. la corda cui assicurato arriva a tendersi, so d e lla sfe ra di gom ma , la gra nd e d e formabilit del mae il volo di tre o di trenta metri? In parole diteriale fa s c he dal momento d e l p rim o im pa tto a l moche la probabilit di rottura della corda mento del distacco trascorra un intervallo di te mpo assai i due casi, e per quale ma Livo? pi lungo c he no n ne l caso di una sfe ra ri gi d a, co m ' quell a d i accia io. La for za impul siva associata a ll ' urLO possa sembrare inc red ibil e , un rocciatore che dl~ n qll C e nor me me nte pi alta in qucst' ultim o caso, co n trallO molto breve o mo lto lungo, restando le d ovute co nsegue n ze sul dolore e sul dann o. L'effclto la corda , ha egual e pro babilit di esse re ferito ammn rli zza n 1C delle imbotLilUre d egli spigo li - c d e ll 'o ppo o di ro mpere la co rda stessa. C i consebera, quando lo stesso s verse, vero eguale ne Pe r quanlo cada per un appeso al d a ll o stra

hag ne ll e li ut O - dovuto a ppunto a qu es to fa lla, il teme l fatto che l'allun gamento d e lla corda quando po d ' urto. zio ne cresce in p ropo rzio ne alla lung hezza d ell a 60 61

g ue n za d va in tra

co rda: ci co nduce a l risultato che la tensione cui sogrebbe a ven ire dalla bocc~ del pezzo sino a ge!!a la corcla a l suo mass im o allun ga mento - tensione ciata, senz'altro imp ulso, cade re se mplice me nte che si tra.s.mc LLe eguale a l corpo dell o scalatore e al punto ndicolo. Or par mentvigli osa cosa c he nell' idi fissaggio - indipe nde nte dalla lunghcZ7.a della corda, tempo della cad uta a piombo sino in terra da1 ~ ossia del tratto di cadUla. Una stima de ll a te n sione massi, verbigrazia , di cento bracci a, pOS.'i3 la medesima ma. cui si perviene tramite il principi o della co nservazione ia ta dal fuoco, passare o r quattrocento, or mille, de ll 'e ne rgia tOlale - meccani ca pi e1aslica - porta a un la, ed or diecimila braccia, s c he la palla in va lo re di circa una ton ne llata per la cad uta di un adu ll.O. parall e li all'orizzonte si traucnga sempl'e in a ria pcr queslO motivo che i moschCLton i usati da i roccialOl"i egua li ... quando non ci russe l'impedime nto acso no 1~lbbrica ti pe r sopportare pesi non inferiori a 2 ..~ tono dell 'aria ..... Il motivo che il moLO lun go la dinc llal.C, va le a dire trem" o quara nta volt.e maggiori d e l perizzontale non influisce mi nimamente su que llo so di un co rpo umano. ertica le, che regolato cscJ usiV"dme ntc dalla fordel proiettile (ignorando, in buona approssimazio-

palla consum e terra, las gi a perpe stesso brevc l'alLe zza palb, cacc or quattromi lutti i tiri per tempi cide ntati rezione o lungo la v 1..<1 peso ne, l'effe

tto dell'attri to su ll' aria). Il tcmpo per raggi unge75. DIFFICILE DA CREDERE dunque identico, c he l'ogge u o sia in viaggio e o meno. Perch un pro iettile sparato orizzontalmente a grande distanza tocca te rra in contemporanea con un altro proiettile che, allo stesso istante iniziale, viene lasciato cadere a terra RE IL VETRO dalla bocca d ell'arma sotto la sola azione del proprio peso? motivo UDa lieve incisione prodotta su una lastra

l'e lc rra orizzontal

76. TAGLIA Per quale di vetro d

a una punta di diamante consente di spezzare il vetro lung o di essa con uno sforzo quasi impercettibile? TEMI'IIJI CADlJTA EGUALI !!! ei materia li , anc he soltanto superficiali , per sopartono da quei punti dove esistono difetti struttuQues ta a ffermazione, fatta slO ricamente da Galileo Gali lei n tipo o dell'altro. Eventua li forte applicate al masemb rerebbe a prim a vista de l tul.lo avventata. Queste s;' per in curvarlo, ad esempio - te nd ono a conce nno le sue paro le (dal Dialogo dei 1lIassimi sistemi): .. quanice della crepa. Ci fa s che fone incapaci di do in cima a un a torre fosse una colubrin a Iive ll ar'I , e co n c un effetto sul materia le pe rfe tto. sono in gl'3d? essa si tirassero tiri paralleli a ll 'orizzonte, per poca o molta re la propag-.d.zione della crepa lu ngo il corpo. E carica che si desse "I pezzo, s che la palla andasse a cadena li eve incisione ope rata so pra una lastra di veLe crepe n lito si di rali d i u teriale u'arsi al vert sortire al di provoca il caso di u

re lontana ora mill e braccia, or quattromila, or sc imi la, or odes ta flessione della lastra provoca immedia tad ieci mila , e tc.. lUtti questi tiri si sped ire bbero in te mpi propab'Clzione de l solco sin o all'all ra superficie e uguali tra di loro, e ciascheduno egua le al te mpo che la a scis.'iione del vetra. 62 63

tro: una m me nte la la complet

IX. MIRAGGI in .. riflessione- deve conservarsi un precIso nc idenza e di osservazione.

servazione angolo di i

RAGGIO VERO ..... 77. SPECCH10 D'ASFALTO ....... .... APPARENTE CHIAZZA DI ....................... Perch, nelle giornate calde, una strada asfaltata sembra BAGNATO coperta di chiazze b~gnate, che tuttavia si mantengono sempre alla stessa distanza dall'osservatore? Un effetto analogo si ha nel miraggio del laghetto o del il miraggio pi conosc iuto c faci le d a incontrare. Tuui fiume in mezzo al deserto. In questo caso, ci che sembra ha nn o nOl.alO , percorrendo una strdda asfa ltala d 'es tat.e, acqua non a ltro che una chiazza di cie lo riflessa verso che essa prese nta appa re nti chiazze di bagnal o, capac i di l' osservat ore. L'apparente movime nto dell'acqua legato rill c u cre la lu ce come specc hi . Se si ce rca di avanzare alle variaz ioni di densit dell'aria unite alla sua turbolenverso la zo na bagnala , essa si all ontana co rd spo nrle nl.e- za che rendono instabile il meccan ismo di rifrazione dei mCIllC. I.'cffe u o dovuto a ll a prese nza di Ull gradiente ra~gi visivi. Si troveranno altri effetti del genere nei quesiti termi co sopra l'as falto: l'aria pi ca lda vi ci no ad esso, che seguono. per via de ll 'asso rbimenlo dei raggi solari, e divien e \'ia via pi fredda con la quota. L'aria pi calda meno densa c dunque m e no rifnll1genlc . Il ri sultato c he , n e lla 78. TREMOLO D ElLE IMMAGINI SULlA SPIAGGIA zo na sovras tante l'as falto , i raggi luminosi incontrano una co ntinua va riazion e del l'in dice di rifrazione de ll'aPerch gli o ggetti che osserviamo su una spiaggia assolata ria, cos da subire un a graduale rifrazione e un incurvaci appaiono tremolanti e dai contorni mal definiti? ment o ne lla direzion e di moto . Un raggio ch e si avvicini al slIolo con piccola in clinazione, non giunge mai a 10CA causa de lla rapida variazione di temperatura tra la suca rlo , ma si pi ega verso l'alto. Se raggiunge r osservaLQrc, perficie d ella sabbia, rovente, e l'aria sovrastan~e: que~t'~I verr:'i gi udica to n pi n meno che un raggio riflesso. In tima viene posta in movime nto. Inoltre, la ?e.nslta ~ell ana d relli, se il raggio proviene da un oggetto, di quest' ultinon costan te da puntO a punto, per CUI SI maOlfestano mo apparir l' immagine virtuale capovolta, proprio cofe nomeni di rifrazione, ossia deviazione dei raggi lumino:me se la strada fosse uno specc hi o orizzontale. Lo spostasi. I due ..............

meccanismi in combinazione causano l' effetto ~I mento in ava nti della c hiazza riflettente, quando c i si erdita di definizione dei contorni, in modo SImuove ve rso di essa, consegu e nza de l fatto c he per l'ossi osserva nelle stelle. 64

tremolo e p mile a ci che

65

79. TREMOO DElLE STElLE DALLE ACQUE Perch le steUe non ci appaiono immobili, ma piuttosto afsi, si vedono spuntare dal mare dei fette da un continuo tremolo? Perch tale effetto non ha e cos lontani da stare sotto la linea luogo per la luna? il medesimo effetto di cui si appena parlato. L'aria nelmiraggio superiore, un miraggio, cio, l'atmosfera soggetta a turbolenze e presenta se nsibili vapresenta a l di so pra de lla sua reale posiriazioni di temperatura da punto a punto. L'effe tto preCUrv'dtura de i raggi conseguente alla sente anche nell'osservazione della luna, ma assai meno e ratura de ll 'aria - e de lla sua densit percettibile a causa delle grandi dimensione del disco lu. L'effe llo , ne ll a sua essenza, simil e a nare. iscontra nel miraggio dell 'oasi o in quello di Fa!..'l Morgana, che fa apparire evane-

81. MONTI SORGENTI Perch, in taluni ca monti che sono invec dell'orizzonte? Si ha qui un caso di dove l'oggello si zione. La causa la variazione di temp con l'alliLUdine que llo che si r noto con il nome scenti palazzi s

ull 'orizzonte marino. 80. INGRANDIMENTO DElLA MASCHERA SUBACQUEA .. .. .... Perch un pesce visto con la maschera da subacqueo appare pi grande del reale?

82. VEDERE PER C REDERE, NON SEMPRE BASTA Perch non poche p ersone credono a cose impossibili, quali i fenomeni di chiromanzia o certi eventi che sono s0lo apparenti? Es empi classici sono, nella prima categoria, Il sistema ottico costituito dai mezzi: acqua, vetro piano la persona dispersa tramite pendolino, nella della maschera, aria e 'Cornea costituisce una lente di ininzione che in determinati luoghi la legge grandimento. Si pu stimare che "ing randimento, rispethi alla rovescia (caso di una strada, non to all'immagine vista in aria a occhio nudo, sia circa 1,33, dove l'acqua versata a terra si spandecio pari al valore dell'indice di rifrazione dell'acqua. 66 67 la ricerca di lU seconda, la conv di gravit si applic lontano da Roma, rebbe in salita).

di fiducia, qua si una sicurezza, che si~ possibil,e sconfi~ge re le leggi del la natura, nell'cventuahta che SI presen.tI~? circostanze in cui le vie nonnali appaiono impercornbdl. In questo atteg giamento, l' uomo aiutato dalla cu r~os~ natura della su a memoria, ch e sembra avere la facolta di registrare solo certi eventi, quelli che van~o ~,el senso a~ spicato, rigett ando invece gli eventi, assai plU nu~erosl : che lo farebber o rimanere con i piedi saldamente piantati per terra. Un e lementare esempio di ques t~ nostra t~n denza la comune sensazione che, quando SI deve apnre una porta dispo nendo di due chiavi diverse, la prima ~ es sere provata se mpre que lla che non va bene. Se nOI t~ FORMA REALE CiO C I-IE Si VEDE stro dove segnare l'esito di questi evenu, la vita scopriremmo che ci si verificato, in CAMERA DISTORTA DI AMES atto, solo nel 50% dei casi, come garan istica. Gli effetti cos iddetti telepatici sono un altro bell'esempio Un evento dall'apparenza quasi magica, come il ritrova rio potere di autoinganno di cui siamo ca mento di una persona scomparsa, grazie a pratiche chiro- capitato qual~he vol~a di .chi~mare un mantiche, quale il pendolino sospeso su una carta LOpo-ono nello stesso Istante 111 CUI lUi a1za~ !a grafica che indirizza verso il punto dove fare le ricerche, il nostro numero? Ma quante cenun~la ovviamente fortuitO. Esso pu aver luogo allo stesso modo lefonate abbiamo fatLO z:tella nostra vIta per cui accade, una volta tanto, di vincere a ll a lotte ria entrate in questa categona? Tra le poche (non rientra in questa categoria, natur,almente , il caso in cui ho ricordo, sono certamente incluse tutte cui esistano sufficienti indi zi da consentire a un sagace anno fano, sobbalzare p~: ,la lo:o.natura chiromante di formulare delle supposizioni a ll a manierd epatica. E solo probablhta stausuca, nadi Sherlock Holmes). Sebbene i tentativi per raggiunge re un gioco piacevole - per alcuni di noi il successo possano essere ripetuti molle e molte volte, so-di salvezza - fingere ch e la questione non no di gran lunga pi numerosi i fiaschi completi Ma di cos banali. . tutto ci che non ha buon esilO si te nd e a non parlare, onda categoria di fenomeni , quelli decid ello straordina paci, A chi non amico per telef cornetta per fare di migliaia di te che non sono ri telefonate di quelle che mi h chiaramente tel turalmente, ma forse un 'ncora stia in tennini Venendo alla sec nessimo un regi a ll a fine del modo pressoch es tito dalla stat

mentre un solo risultato clamoroso pu attirare l'attenzio-ili, come l'acqua c he si arrJ.mpica per ne ' di tutti. Cos, con pochi eventi abi li o fortunati , una lita, la spiegazione sta nel fatto che posso-persona munita di opportune doti riesce a costruirsi, presparticolari quadri ambientali capaci di ingan so un certo pubblico, fama di mago affidabi le. li meccani ercezione visiva. Tutti hanno sperim~ n ~lo smo favorito dal fatto che gli esse ri umani provano una falsopiano, per cui uno crede di Vlag grande attrazione per il prodigioso: esso genera una sorta 69 68

samente impossib una strada in sa no sussistere nare la nostra p il famoso effetto

gia re in pianura e invece si trova in salita. Le autostrade X. FATII DI NATURA italiane, con torna te dalle pe nde nze alte rn e d i valli e co lli~ ne, sono un magnifico campo di sperime n tazione per qu e~ sto ge ne re di effetti. Me ttere la quinta co nvin ti di avere iniziato la discesa, e dover subito scalare la marcia pe rch l'auto perde ve loc it: a chi non mai accaduto? Il fenom e~ no de ll 'acqua che va contro la legge di gravi t di siffatta natura. Se mbra che in California vi sia un inte ro paese ca~ CCIAI MORBIDI ratte rizzato da e ffetti d i questo ge ne re, pe r vi a de lla speciale conformazio ne del te rre no dove esso sit uato. acciai, nel loro avanzamento a valle, aggirano Esiste un ma nufa tto, la camera distorta di Arnes , mostrata coli - pe r esempio un grande macigno - anzich nel disegno di pago 68. che illustra esempl arme nte qua nto rli o scavalcarli? grande possa esse re la falsit d el nostro pe rcepire in p ec u~ liari ambie n tazioni. La came ra ha un a forma bizzarra, di~ ndo l' equazione d i Clausius-Clapeyro n d e i passag segnata in modo da controbila ncia re gli effe tti della proa lO al siste ma acqua-ghiacc io, si lrova che, pi alta spe ttiva. U na pe rsona che si sposti all'inte rno d i essa, osio n e, pi bassa la te mpe ra tura di fusio ne del servata con un occhio solo attraverso un piccolo foro ne lla . In a ltre parole, pre me ndo sul ghi accio, possibi~ pare te, se mbra cambiare di statura in mod o cos realistico fo nde re a nche a tempera ture infe ri ori a zero gradi da lasciare l'osservato re se nza pa role. La spiegazione sta adi ( be n noto l' espe rim e nto de l fil o d' acciaio, renell 'attitudine de l nostro siste ma occhi o-cerve llo d i va lu ta~ e pesi alle esu-emi t, posto a tracolla di u n cubetre la dime nsione degli oggetti tarando, rispe tto alla distaniaccio: il fi lo tagli a il ghiaccio sguscia ndo fuo ri alla za, l' immagine che si forma sulla retin a (una pe rsona che l cubello). Nel caso de l ghiacciaio di mo ntagna, il si allo ntana produce sulla re tina un 'imm agine c he va rim~ picciolendosi di continuo, ma non pe r questo la si giudica affetta da un accesso di progressivo nanismo). Nella cameGHIAC!p: ra di Arnes, le due persone addossate agli ango li sono a di~ stanze a lquan to diverse da chi osserva, una circa il do ppio dell'altra, ma il particola re disegno della camera, unito a l~ l'assen za di ste reoscopia dovuta alla visione m onocul are, no n pe nne tte all 'osservatore di awederse ne, cosicch egli valuta le dimensioni di ci c he vede in modo del tutto svi a~ to. La camera di Ames fa giustizia comple ta di tanti pregiudizi legati a inganni de i nostri siste mi pe rce ttivi .

83. GHIA Perch i ghi gli osta sommerge Applica gi di Sl la press ghiaccio le fa rlo ce ntigr cante du to di gh base d e

70 71

ghiaccio c he g iunge a co ntallO con una roccia vi vien e domanda si d una risposta analoga a que Ua relatipre muto cont l~O dal grande peso dci g hi accio che sta pi a ciai, basata sull 'abbassamento d e lla temperatura monte. Esso dIVe nta acqua e come tale sco rre attorno alne del ghiaccio sottoposto a pressione. Premuta tra J' os~co l o" ricongelando non appena la pressione risu lta a lle minuscole superfici di contatto de i singoli fiocall~vla~a. ,E bene precisare che il com po rta me nto acq uao munque alla superfici e esterna d e lla palla - la neghiaccIO e del lutto peculia re, le altre sosta nze ave ndo un oglie, per poi riconge lare e fungere da colla nte per punt~ ,di fusion e che si alza con l'a um e ntare della pressioparti. Ci dive nta impossibile se la temperatura delne. CIO nasce da~ fa tto che il ghiaccio, a pariLr.1. di peso , ha os bassa, che la pressione esercitata non basta a un volume maggio re dell'acqua , ci che in generale non il punto di fusio ne del ghiaccio sotto di essa. vero per a ltri materiali. caso de lla neve che si forma nei congelatori dola cui temperatura tipicamente di -20 centigradi. 84. SCIVOLONI SUL GHIACCIO

A qu esta va ai ghiac di fusi o le mani, chi - e c ve si sci le varie la neve c far scende re Questo il mestici ,

86. SALE SULLE STRADE E ANTIGELO Perch sul ghiaccio si scivola, ma non sul vetro o sul plexiglassI eliminare il ghiaccio dalle strade le si cosparale? ~i che un. effetto di pression e a ll a Clausius-Clape)'l"on , Il .ca l~re sVl lu ppato per attrito la ca usa prin cipa le de ll o nta di sale a ll' acq ua ha l'effetto di abbassarn e il SCIOglimento di un sottile velo d'acqua tra la suo la della congelamento (in modo analogo all 'aumento di scarpa e. la superficie ghiacciata. L'acqua agisce da lubrifie) e quindi di farl o fondere pi facilmente. Ci avca nte, nducendo a sua volta l'a u rito, c ui si affida interarc h una quantit maggiore di calore deve essere me nte la stabilit del piede. L'entit dello sli tta me nto ria soluzione per fa rla passare d a llo stato liquido ~ulta .dal gi~o comple mentare di questi due e ffetti , agenti solido: le molecole de ll 'acqua, p e r aggregarsi in IO misura mlOore o maggio re a seco nda delle circostanze i, d ebbono infatti affrancarsi dall 'azione attrattiva particolari inco n~rate. Nu ll a de l ge ne re pu avvenirc, a ole saline. Fe nome ni ana10gh i sono responsabili temperatura ambi e nte, pe r altri mate li ali solidi per ese me tto anticongelante degli additivi che si mettono nel pio il vetro. ' de ll 'automobile (pe r esempio alcool metilico) . 85. IA PALLA DI NEVE UMIDO E FREDDO SECCO Quale meccanismo rende possibile fare una palla di neve? aldo diviene tanto meno sopportabile, quanto Perch ci, in genere, non possibile con la neve che si Perch per gono di s L'aggi u punto di pressio n viene pe sottraua dall a que llo c ristall delle molec de ll'elT radiatore

87. CALDO Perch il c pi elevato il ta

sso di umidit? Un effetto diverso dal forma nei congelatori domestici? te, ma simile nei risultati, si ha per il freddo: ven72 73

precede n

~ ~di sotto zero in alta montagna, dove l'umidit dell'ailuppi una vera e propria onda. A sua volta, l'onda na e ~tta congelata al suolo, pu sembrare meno sgradeflusso del vento imprimendogl,i un 'a?datura ~~o~ vole di qualche grado sopra zero in un ambiente ricco di e, bens guidata dalla geometfla.dell o.nda. C~o SI umidit. Qual il motivo? ulla formazione delle onde adlacenu, ch~ nsulcorrelate a quella primitivamente formatasI. Il mecc~nismo che ci consente di trovare refrigerio in prese nza. di alta te mpe raLUrd quello de ll 'eva porazio ne del sudore. C i perc.h ogni gra~mo d 'acqua che eV' a pora consuARKS n: a ben 540 piccole calo n e. L'evaporazione de ll 'acqua avV1e~e tanto pi facilmente quanto pi l'ambie nte esterno delle ondulazioni periodiche che si vedono asClUl~O: al limite in cui l'umidit raggiunge il 100% , ,'evae di sabbia (o anche sotto l'acqua del mare, vicino a porazione tOlalmellle inibita e il sudore si limita a scorree cosa determina la distanza tra due creste successive? re sulla nostra pelle, senza che se ne tld.gga alcun be nefi cio. Nel caso del freddo in alta mo ntagna , l'aria secca ha una e e lemento di simililUdine tra questo proble~a b(l~sa conducibilit termica ed poco ~ni cace nell 'asportante. Si supponga di avere casualmente un PiCre ~I c.alor~ gener.lto dal nostro COI'pO. E come se, aLLorno a umulo di sabbia, su una spiaggia altrimenti piana. ~Ol , SI venisse a ~ormare una specie di ca lotta tie pida protet, che trasporta altra sabbia, tende a depositarla d~ tiva. Tutto cambia , naturalmente , in presenza di vento! un 'asperit, facendola crescere, m a nel contempo ndo per urto alcuni granelli di sab~ia a una cer~

ti e si sv agisce sul pi casual ripercuote s tano cos

89. RIPPLE M Qual l'origine sulle dlDl riva)? OJ. C' qualch e il precede colo acc Il vento ve trova proietta distan z

a. Si forma cos una nuova o ndulaZIOne a una di88. REGOLARIT DELLE ONDE i alla media dei salti compiuti dai ?ra~elli di sal>:" processo si perpetua, anche perche gh accumuh Come mai il vento, con i suoi refoli incostanti, determina nano a loro immagine e somiglianza il flusso del la formazione di onde aventi una periodicit defInita? o a che si crea una successione regolare di ondu(ripple marks). Lo stesso identico effetto f'U, aver La superfi cie del mare sogge tta a fluttu azio ni, dovute a fondo del mare, l'acqua essendo ~ra Il ~el~?I~ forz~ verticali agenti nel volume de ll 'acqua. Prendiamo in trasportO della sabbia. Altri fenomem conslmllt SI con~lderazion e una pi cco la cresta e suppon iamo che sia incon la neve, che sui prati m o ntani pu fonnare deve~uta d a un colpo di vento, che deve scavalcarla . Alla somondulati allorch cade in presenza di forte vento. mit, l'aria si adde nsa e aum e n ta di velocit, riducendo la ~ropria pressione sul liquido (secondo la legge di Be rnoulh) . L'opposto avviene neg li awall amenti tm c reste. TenenONDE SI SCHIERANO COME lA RIVA do conto che l'acqua non un fluido ideale , ma viscoso il m:ccani.smo in gioco risulta pi complesso, ma ci che c~n

stanza par bia. Il condizio vento, fin lazioni luogo sul per il ha nno positi

90. LE Perch le ond

e, che in mare aperto si muovono in tutte le ta e che Il vento fa s che il dislivello trd valli e creste aumen, vicino a terra avanzano parallelamente alla riva? 74 75

direzioni

XI. LO SPORT La velocit delle onde dipende dalla profondit del mare. A causa de ll 'atLrito contro il fondo marin~ , man mano che si avvici nano a riva le onde subiscono un rallenta me nto. Si supponga per un momento che un 'onda si stia avvicinan~ do con un 'inclinazione rispelto alla riva: le parti pi l o nta~ ne avanzeranno pi rapidamente portandosi in linea con le parti pi vicine, cos che l'onda si render parallela alla spiaggia. Si pu avere un 'eccezione al mecca nismo descrit~ . . l'asta cercano di to quando si tratta di onde sollevate da un vento locale tatori in lungo e l saltaton con . , di iccare il salto, men~ che soffi in direzione obliqua rispeuo alla terraferma. n'alta velOCit prun a sP . 11 . relati~ ori in alto si avvicinano all'asnce a a pa5S1

92. SALTATORI VARI

PeTCh e' sal I acquistare u tre i saltat vamente tran

quilli? 91. ONDULAZIONI STRADAU ta ovvia un corpo QuanLO al sa ltatO re in lun go , I a nspos . ~ . uanto Come si formano le ben note ondulazioni del fondo di izzo nta lm e nte va tanto ptU lont~,no ~I mecuna strada bianca, separate tra loro di qualche decina di e la velocit di stacco. Nel salto con asta I . . . Il d formare dell 'energia Cl~ centimetri? E le analoghe ondulazioni su una pista di sci, incipale e qu~ O 1 l~ . . I dunque al salsoprattutto nei punti dove i passaggi sono obbligati? . poten ziale gravltazlOna e. energia . . la massi ma velocit orizzontale A la nciato or ior ma gg canisl1lo pr . neti ca IO

taLOre occo rre acquIsire . ' dio intermedio La risposta in qualche modo simile a quella data per i riJr r ottenere po~ , sfrut~ndo lo sta d \l' asta la pk marks. In questo caso, l'agente esterno sono i pneumatirgia clastica asso\ata alllOcurvamento ed' l' ergia pro otta, a ci delle macchine . Si parte da un iniziale avvallamento, doevazio ne in verucale. u~ta eO'1 aLO dagli at~ vuto per esempio allo scorrere di un filo d'acqua dopo l'in~ pletato si esaurisce nel ca ore SV1 upp ' , d ' d la Le cose sono verno. Se una ruota d 'auto vi penetra, essa tende ad all~ rni del materasso clastiCO ~ ca l i . 'sclusiva~ , T possibile, pe 'ene (Ie Il massima el " IlO com S<l triti inte

mentare lo scavo dalla parte dove urta , indi supera la cresta r i saltatol~ in allo. p~r CUI con: q~~~ne l'ultima e ricade per erodere nuovamente il terreno a una distanza spinta verticale che nescono.a da~, e un'alta che dipende dal diametro della ruota, dalle caratteristiche i piede, senza alcun vantaggIO a aver del molleggio, eccetera. Le successive automobili so no merin corsa. no libere di scegliersi un proprio comportamento. essendo sempre pi condizionate nei loro sobbalzi dal tracciato che si va formando. Cos esse scavano in modo sincrono con il TENNIS movimento di chi li ha preceduti, portando gradualmente . . la' impressa una rotaa lla condizione finale di estese ondulazioni aventi un pe riopalla da tennIS, cm sia sta . do pi o meno costante. Nel caso di una pista di sci, il fenorre una traiettoria alterata (tagho, volo promeno avviene per cause del tutto identiche. 77 76

diverse pe me nte la battuta d velocit di

93. PALLA DA

Perch una . ne perco ZIO ,

lungato, caduta rapida o drop, incurvamento laterale) e all 'incontrari~: ~alto e ~oed'::a ch~ va a diminuire la veperch ba un rimbalzo anomalo? . h I alla per effetti di attrito, Il Chi non ha preso gusto a sbizza rrirsi con tutte le varianti ~~~:..e ~e~I:;~:I~?ve la pal~ ~~~:"~~;"a~Oa~";:: del - taglio,. che si pu imprimere a una pa lla da tennis? ezion e di moto de ll ana (OSS~applicando la legge di Chi non ha inconlr.HO, nella Sua carriera d i lennista della a su l lato opposto. Dunque, . e' ma.more a de.. la pressione Be m oulli in qU~Sla V1S1?n.e~r Circa il famoso top spin del 00 ' dome nica, il palleuaro malefico che intorcina ogni palla, togliendo al gioco tutta la sua limpidezza? Anni fa erd sta ta e la palla pl~ga a ~1Il~S t' La che fa cadere de ntro al inventata una racchetta le cui corde, iml'ccdate di nodi e is odierno, Il tag~to;n es le lo stesso discorso: la n Odini , permettevano di imprim ere a lla palla diaboliche o un a palla parula ~nga, va ra che la forza verso rotazioni . Fu dichiarata illegale, perch trasformaV' il tenggetta a una preSSiO ne da ~~p osito dei rimbalzi irnis in uno spon comp letame nte diverso da quello che era uolo anticipatamente. Infil"1 e, a P la s', che al mome nto stato nella sua gloriosa sto ria. La legge di Bemoulli pou'eb" I r ' presso a a palIa I . , rego lan, I tag lo .. m I l fi d 'attrito producano sulla be spi ega re in modo semplice tUtte queste sottigliezze, se si l 'impalla con II. SliO o, e. ~~e alterano la direzione del la dei momenu torcenti C l ~mba lzo, . . potessero ignorare a ltli effe tti legati alla viscosit dell 'aria, infra ngendo le regole della riflessione. alle farLe che si esercitano tra essa e la supe rficie pe losa de lla palla, alle turbolenze, eCCe ter. Parddossalmente, in loro presenza, la leggc di BCl'lloulli pona a risu ltati opposti a quelli chc ci si attendere bbero. Esaminiamo qualche det" .. ARIA ' < ARI A de l al ~~": la dir tarl

stra tenn camp palla so il s

~ taglio. Le pi owie rotazioni che si pOssono impri mere a lla " '_1 , .~ palla Sono quattro: du e aUorno a un asse orizzo nta le, il top , , ,1, e il back sftin (roto lamento in ava nti o a ll 'indietro), e due a ttorn o a un asse verticale, il tagl io laterale, con sPin orario , , .../

SENZA EFFE'ITI DI ATTR ITO ':J' CON EFFE1T1 DI ATTR ITO o antiorario. Consideriamo in figura, a titolo di esempio, il caso dello sPin antiora rio, co n la palla vista da sopra. Pre94, VOLO DELlA PALLINA DA GOLF scindendo da ogni effetto com plesso, si dovrebbe dire che l'aria che Scorre sul la to destro della palla ha, relativamente . allina da oU, la cui superficie fosse liscia ad essa, una velocit maggio re d i quella che tra nsita su l lato che una p . g .uscirebbe a percorrere sinistro (la velocit rotatolia della palla, essendo contraria b ricoperta di fossette, non n b > trai ettorie altrettanto lung e. a quella del suo moto traslatorio, si SOm m a ad essa, me ntre si Sottrae sull 'altra lato). La legge di Bernoulli di ce che la pressione mino re dove la velocil< dell'aria maggio re, le allina liscia in volo ad alta veVeri ssimo. l .. IlaIn norma una franta parte P a a Ita pressione, a causa de l. Ie SI h dunque la palla sarebbe soggetta a una spi nta laterale che ta, su l d Il 'aria me ntre sulla parte pole fa percorrere una traiettoria incurvata verso destra. Ebto contro le moleco e.~. o'w d 'aria un risucchio, be ne, l'esperien za insegni] che le cose vanno esattamente 78 !~~e i~i f1c~:s: ~71~ndr~~~e fo~:tosi attor~o alla sagoma OCl l'ur E vero .c anzJ

;:I~

79

95. LO SCI PALLINA LISCIA Qua li effetti fISici sono alla.base dello sci su neve? Cbe cosa rende la neve non battuta cos differente, quanto a scivolos it, da Wla volta all'altra? Che cosa determina, in certe occ asioni, le suole .. di neve incollate sotto gli sci? Si potre bbe sciare su tipi di fondo diversi dai cristalli di neve? Il meccanismo che d luogo a llo scivola me nlo la liquefa: zio ne di una pellicola di neve SOllO la suo le tta de llo sci, indot ta da l calore di attrito associa lo allo sfregame mo. Alla pa rte nza, l'a ttrito, di tipo statico, forte. Do po l'avvio, l' at DA GOLF PALLI NA = ==~~~~~ ___ ~: tri to diventa din amico, quind i pi de bole; tuttavia, poich la velocit aume nta, continua ad esservi suffi cie nte svilu ppo di calore da indurre la fusione de lla neve. Nel processo, gio va la circostan za che, essendo il mate ri ale di cui fatto lo sci un mediocre co ndutto re di calore, quest'ultimo si della pa llina non si ricompone m . ., tti en e tnl la suole tta de llo sci e la neve, g-dra me ndo il . " . . , a anzI SI Irantuma in ti vorUcOSI. In queste condi zioni la paUin a . ~ o te nim e nto della pe llico la d 'acqua lubrificante, mente fre na ta (Io sa re bbe d ' \'l e n e rapldaposito de lla grande variabili t di scorrevolezza de lla fosse sagom a ra in mod . , I men~ se I~ parte p oste riore e non bauula , essa dipe nde appunto d a ll 'e ntit de ll 'at~7~p;~a1.atori da p~s~a)~ C~~aa;:~I~~~na:~~~ecs~~~~ ~~~~~ contro gli sci. Per esempio, una neve b ri compa tta ta e h plCc~l e ca~Ha, Com e ne l golf, la velocit de1J' . osa eserci ta un aurito maggiore che no n la neve cadu ~ ~ ,scorre al bo rdi de lla paJlina vi e ne alquanto dimin~~: di fresco, che sotto il peso d ello sciato re si assesta molto CIO ~e rme lte una ridu zio ne d e ll'e ffe tto di t bi . e a form are una superficie liscia. Contraliamente a ci un~ mmo r diffe re nza di pressio ne tra fronte ur o e n -:a, in fisica consid e rato un comportame n to ge ne rale, ultlr.na an~lisi una situazione pi simile a que~ac~:a'r e In cede re dunque che pi a ttri to implichi pi veloc it! ge lO aventi forma aerodinamica . g I ogno co ndi zio ni d i n eve partico la ri - tro ppo fre dda , tra man A pro nev trito crost ta ben che pu suc Vi so

nalo ia ,. I . _. IOte ressame n o tare l'ao soffice - in c ui il meccanismo iniziale d i fusio ne no n . g C on a maggio r veloClta raggiungibile dai delfi . n spe tto pe r esempio a rd . ili , ie ne in modo soddisfacem e, co n l' e ffe tto che la neve si 1 ' att d ' squa I elle stesse dIme nsioni pe r ' l i: o I avere uno Slf'ato d I l ' lla al fo ndo degli sc i, fo rma ndo le fa mose, pesanti .. suo-l' pe le cedevole a contatto con acqua. Le turbo le nze stesse de l liquido ,"d ~a . In conve nie nte, questo , be n pi noto a chi fa sci escu rme nti e b Ucono <U.lOssanistico, che compo rta de lle soste, che no n a chi scende prOl~ eran ze superficia li che lim itan o lo svi luppo de l mo to vo rll coso. go piste battute. Lo si comba tte con l'uso di o ppo rtun e aline. Quanto allo scia re su altri fo ndi , fo ndi realm e nte 80 81

tropp avv in co le .. sio lun sci

dispo nibili , da esclude re lutto ci che no n sviluppi un o e rso l'alto, presentano a ncora una ce rta resiste nstrato di liquido lubrifi callle: l'e rba sem bra prestarsi a bba ivolame nto late rJ.le, la manovra awie ne con il constan za bene , pe rch lo sc hiacciame nto dovuto al peso delmo me nti to rcenli dovuti alle forze di atlri~o. Ve:: l'atle ta fa s che da essa venga spre muto d el liquido. Se poi ere pi precisi. Un? slalomista sce~~e con Il ~a.n ha piovuto da poco, non ci sono pro ble mi a slitta re, a nche van zato ve rso valle f1spe lto alla posIZIo ne d egh atse invece degli sci si indossano d e i normali scarpo ni . (la posizione seduta .. assai poco re.ddi ~i~ia!). AlI<>:" o rza d 'a tlrito sull e code ha un bracCIO plU lungo ~I

lo slancio v za allo sc tributo di gliamo ess centro a tacchi ra la f quella

sulle pun te, per cui il mor~ento tor~en.te com pleSSI96. DANZA, SPORT E MOMENTO ANGOLARE nullo e favo risce la rotazione degh SC I. Una ballerina, o una pattinatrice, accelerano la loro rotazione quando ritirano le braccia vicino al corpo. Tale ef ATA DELJUDOKA fetto - si sa - dovuto alla conservazione del momento angolare allorch sono assenti momenti torcenti dovuti a tatori di judo o di altri sport consimili, caden forze esterne. In quali altri sport l'uso di tale principio no con forza una mano contro l'impiantito? della meccanica di basilare importanza? re di questo libro ha d ue fi glie che, nelj~do, hanno Rispo ndiamo co n due ese mpi: i tuffi e lo sci. Nel primo caito il diploma di ci ntu ra ne ra. Le ha vl~te cade re so, un 'osservazio ne de lle fasi di caduta al ralle nta tore ,-ivela olte e ha potuto studia re il loro mod o di atte rrare un co ntinuo gioco di variazioni d el mo me n to di in erzia del arsi trOppo male. Del resto, il judo pr~se ~l ta, anco.r corpo de l tuffatore, che gli conse n te avvitamenti , variazioni tri sport, una vera d ovizia di probl e ~l di meccallldi ve locit an gola re, cambia me nti di asse di rotazione (i n posito de lla ma nata sul tappe LO: CI sono alm~ n? modo che pu rico rda re le o perazio ni c he fa il g atto pe r uoni argomenti a suo favore: pnm~, I~ ~ano a~p: raddri zzarsi qua ndo lasciato cade re d i sc hi ena. Nel caso lla e frena la rapidit dell ' urto, qumdl IlIlte ~sl ~ d ello sci, le manovre di avvi tam e nto sono de l tutto o l'dinaorze impulsive. Secondo, aume n ta la supe rficl.e d I rie: baste r un solo ese mpi o, la discesa a sci pa ralleli. AI model corpo col pavime nto , riducendo la pressione melllO de lla cu rva, il corpo si raccoglie, per po i slanciarsi pponga di cade re sull o spigolo di ,:,n'anca, p: r es~m verso l'alto e compiere una rotazione di tutto il busto. Pe r la su una costola ) . Te rzo, pe rme u c 111 pa rte di gllldacons e rvazio n e del mo me nto a ngo lare, la pa rte bassa, e la caduta, a iutando il corpo a ruotare e a urtar te rra quindi gli sci, d evono ruo tare in senso o pposto. di nuovo a rti meno sfavorevoli. Il quarto un ar~om e nto un ' imitazione dell 'arte del gatto in cadula. Se il m ecca niogico: concentrarsi su tale gesto pe nne t~e dI m~nte~ smo si ripe te se nza inte rru zione, ora in un ve rso, o ra in

vo non

97. LA MAN Perch i lot do batto L'auto consegu mille v senza f pi di al ca. A pro quattro b sce da mo delle f contatto (si su pio, o re .. con le p psicol ne re

un ruolo a ttivo c sottovalu tare gh aspe tti sr~vol evol~ que llo o pposto , si a rriva alla serpc ntin a .. , un a continua e po subito . Rimane da augu~rsi ,. or~, che l m ~estn zigzagante pe nne llata nell a neve. Non tutto qui, na turalesi no n trovi no queste m?tl~~IOIll del tutto lI1 apme nte. Po ich gli sci, malgrado l'all eggerime nto d OVULO a late all oro modo di concepIre Il Judo . 83 82

d el col giappon propri

Xll.ILSUONO fo rtissim o di gra nde orc hestrd in sa la gruppo rock in un locale chiuso schianto di fulmin e suono al limite del dolo"c t al decollo (a 50 metri ) missil e al decollo (a 50 me tri ) 98. BANG! sottoline are che, in base alla de fini zione di Che cos' il suono? n aum e nto ne l live llo del suono pari a IO decibel nde a un ' inte nsit so nora di cci volte maggio re. Si co nside ri ~tn 'o nda m eccani ca che cam po l-ti l'oscillazio: il gruppo rock e lo schia nto d e l ful mine sono ne d,ell e ~artlcelle COstilUCllli la mate ria in cui si propaga. lte p i rumo rosi d e l ma rte llo p ne um a tico! Pc r La vibrazio ne de l corpo sede dell 'onda - corpo c he sar recc hio percepisce il suo no in ragio ne dellogastato pe rcosso, sfrega to, assoggettato ad azioni c he provolla sua intensit, dunque avvfrte ta li variazioni in ca no In esso lilla mome ntanea de fo rmazio ne _ si trasfe rii auc nuatO. pro prio per ques to ch e gli possisce p,cr co n ta tto a ll e molecole del mezzo ambi e nte, sia esire un cos vasLO inte rvallo d i in te nsi t son o re so a~Ja , acqua o altro. Oa molecola a molecola, la vibrnziofa tto re 10 12 - come que llo che va da ll a soglia de lne SI l~\ S me~LC fin o a l nostro siste ma udi tivo (si pa rla di a quell a d el dolore. onda dl1m~sslOne). Il suo no il tipo di pe rcezion e a livell o ce rebra le che con 'isponde all'onda di pressio ne m eccanica c he co lpi sce il timpano. L'o recchio umano sensibile O AGGIRA LE BARRIERE me di a me nte, a frequ e nze di oscillazione c he vanno da 20 h: rtz ( ~asso r~rofon d?) fin o l .1 6.000 hertz (limite degli ulessa muraglia di cemento, alta dieci metri, li < lsuo nl ). Il livell o di suo no vle n c solitame nte espresso in isce a due persone di parlarsi stando da parti deci bel (clB ) secondo la seg ue nte ta bella: eUa barriera? -fl/.ono al limite dell 'inudibilit versare una spessa muraglia, il suo no vi e ne comOdB Z'1I17.ara vicin o a ll 'orecchio te es tinto. La sua trasmiss io ne d a un lato all 'altro bisbiglio (a un me tro ) rie ra resa possibile dal meccanismo de lla d iffrarUlllo re di fo ndo no tturno in ci tt scusso pe r la luce. L'onda so nora proven ie n te ufli cio lO 15 30 pletame n della bar zione, gi di da chi pa 95 110 110 120 j 130 200 opportuno decibe l, u co rrispo Come dire ce nto vo fortuna l'o ritmo d e modo assa bile copr pari a un l'udibile

99. IL SUON Perch una sp non imped opposte d Nell 'attra

rl a, colpe ndo il bo rdo supe ri ore d ell a muraglia, 50 co nversazio ne (a un me tro) 60 gue ne lla direzio ne o riginale di mo to, ma vie ne tnlffi co cittadino intenso 75 in lUne le direzio ni , compresa que lla de ll'ascolt..1.ma n e llo pn e uma ti co (a tre me tri) 90 a to d all 'altro lato d e lla barrie ra. A diffe renza de l la luce, la grande lunghezza d 'o nda carau eristica 84 85 non prose diffratta tore situ caso de l

SUONO PI BASSO ?' SUONO PI U ACUTO

sa, dive rs e proprie t dell'o rganismo um ano, a comin ciare dalla ve loci t del sa ngue nel nostro s iste ma circolatorio . L'eff etto Doppler, be nch in modo un po ' diverso, si verifica a n che pe r la luce: il noto red shijt, oss ia lo spostame nto v erso il rosso osservato nella luce che ci pe rviene dall e stelle in fuga n e ll o spazio, un argomen to usato dai c osmo logi a sostegno de ll a teo ria de l big bang de l Suono (da decime tri a me tl'i ne l ca mpo de ll 'udibile) fa ita d e ll'unive rso. s che i fenomeni di diffrazion e siano cospicui a nche per ostacoli di gnmdi di mensio ni. RIERA DEL SUONO 100. SIRENE ALTALENANTI si deve l'effetto del bang ultrasonico e perch, u rivelarsi sdoppiato? Perch la sirena di un'autoambulanza cala bruscamente di altezza quando la vettura ci passa accanto e si allontana da i un ae ro plano in volo a velocit subsonica si irranoi? (Lo stesso effetto, ancor pi cospicuo, si nota in pista le direzioni . La veloc it del suo no rispetto all 'aeal passaggio di un'auto da corsa). Si tratta d e ll 'effe tto Do ppler. I massimi de ll' o nda sonoONDE DI PRESS IONE ra, quando la sorge nte di suono si awic in a a ll' ascoltatoSONORA re, giungono a ll o stesso rawicinati nel tem po. Il timpa~ no viene perci solleci tato a vibra re co n maggiore fre~ que nza, in modo non distinguibi le dal caso in c ui la sorgente fo sse fe rma e il suono generato fosse pi acuto . Ne ll' allontanamento, si h a l'effetto o pposto. L'effe tto Doppler usa to ne ll 'ecografia medi ca per studi are, dalIa variazione di frequ e n za tra onda in viata e o nda riflesBASSA VELOCIT AEREO AL BANG ULTRASONICO 86 87 per la nasc

101. LA BAR A che cosa da terra, p Il rombo d dia in tutte

AEREO A

reo min o re ne l senso d i movime nto del velivolo , maggio re o frequenza f - de i suo ni ch e no i e mettiamo ne ll 'altro. Al suo no si accompagn a un 'onda di pressio ne, alla velocit de l suo no n e l. ~os tro tra ll~ vocama l'ae reo ne resta fuori . Pi aume nta la sua velocit, tutta gas ivi conte nuto, plU profo nda e la vovia, pi l'ae reo si awici na alle onde sonore c he ha previ a la velocit d e l suo no decresce con l' a u me n tamente gene ralO. Al lorch tocca la ve locit del suon o - e cio me ntre la lungh ezza d 'onda res ta l ssaallorn o a i 340 m/s. circa 1.200 Km / h - tutte le onde e messe co nfo rm azio ne delle corde vocali e d e ll a cavit in un ce n o imervall o di tem po vengono a trovarsi p i o mera, d a lla relazi9 ne f:::: v/).. si arriva su bi lO a ll a no sOYrapposte tra loro e all 'aereo stesso, il quale si uova ad e ch e la freque n za sce nd e se in bocca, a nziaffro ntare una vera e propria barrie ra di pressione. L'onda bbia mo fum o di sigare tta, c h e ri cco d i ped 'urto si pro paga anche verso il suolo, pe r cui pe rcepita d a ti carbo ni os i. Sul versa~te -:>p pOSlO, ~ (~ive ~ te rra, talvolta sd oppiata in un primo ba ng dovuto all a prua ovare a pa rl a re d o po aver IIlSpl rato d c II e il ~, ~I dell 'ae reo e a un secondo dovuto alla cod a. uo pi le ggero. La voce dive n ta una buo na Imidi que ll a di Pa pe rino. 102. IL GRIDO DEL GFSSO

L'alte zza dipe nde d le. Pi de nso il ce. Infa tti, re dell a densit, ta da lla o rale. Allo co nclusio n ch aria, a santi compos te nte pr gas innoc tazio n e

104. IL FE NOMENO DEL TOC Pe rch talvolta il gesso sulla lavagna produce fastidiosi stridi i? ne, dal punto di vista ftsico, quando si percuote con le nocche d elle dita, cos da indurre nel C' qualcosa in quesLO quesito che ricorda il meccanismo ma uditivo la sensazione di un toc? de ll 'arche lto sul vio lino. Se il gesso non scorre b e ne, per esem pio pe rch mal tenu LO, esso procede a scatti , prima ll e nocc h e sull' oggetto p ro du ce local mente impun tandosi e po i slittando. Nella fase de llo scivolame no rmazio ne ch e si p ropaga in tutte le di rez io ni LO (scrillura) , il gesso vibra, proprio com e consegue n za rma di o nda mecca ni ca. L'ogge tto, co rri sp o nde ll a de formazio ne precede nte me n te d erivatagli da ll 'es-e nte, e ntra in vibrazio ne , trasmette ndo il moto sersi bloccato. La vibrazione si trasme tte alla lavagna che ecole de ll 'aria circostante. Circa il cara tlere de l la amplifica come una tavo la a rmo nica. La freque n za eleche possia mo sinteti zzare co me un toc, esso cova ta e fastid iosa del rumo re n a tu ralme n te dovuta a lle a una varie t di fre que nze di oscillazion e, tra piccole dime nsioni del gesso. la tivame nte sco rre!a te, de te rmina te da ll e d im e ne ll 'ogge tto, dal suo spessore , da l tipo d i ma te ri a le di cui fatto, p i o me n o e lastico, pi o meno de nso, 103. CALO DI VOCE . Un a pi astra di me tallo d a re bbe un toc p i ac uecce tera Cosa avvie un oggetto nostro siste L' urto d e una d e f SOtlO fo d e nte m alle mo l suo n o, stitui to d lo ro re sio ni d

to, d ici amo un cla ng, una tavola di l e~no un wc pi . ba~ Perclu! se si parla dopo aver inalato un'abbondante boccaordo. Tale co mpo rta me nto e d unque qua lttatlta di fum o, la voce risulta abbassata? dive rso d a que llo in c ui il co rpo pe rcosso h a 88 89 so e p i s vame nte

una caratte ristica frequenza di oscillazione fondamenta RE NEL VENTO le , accompagnata so ltanto dalle sue armon iche (multipli di essa), com ' il caso della corda fissata agli es tremi o osi sottovento rispetto a una persona che della canna di uno strumento ad aria. osa, le parole giungono pi distintamente che i pone sopravento? 105. MUSICA CON I BICCHIERI a una sp iegazion e abbastanza inaspettata. Il ortato dall e molecole dell'aria: in presenza Perch facendo scorrere un dito bagnato sul bordo di un ndi , la velocit del suono pu risultare ac calice di cristallo - o passandovi l'archetto di un violino o diminuita. Ora, la velocit del vento mino si pu produrre un bel suono, prolungato nel tempo? Co. suo lo, dove so no presenti maggiori cause di me si correla il suono emesso con illiveUo di riempimento e no n a qualch e altezza da terra. Come consedel bicchiere? un 'o nda so nora emessa a favore di vento pa nte al suolo, le parti superiori sono traspo rtate

106. COMUNICA Perch, trovand grida qualc non se ci s L'effetto h suono trasp di vento, qui c resciuta re presso il a urito, ch guenza, in rall ela me pi ve loceme

nte, col risu ltaLO ch e il fascio so noro si in curva verso te rra e attin ge pi effi cacem ente l'ascoltato re. Un pieg ame n to in verso oppostO si h a invece se l' on da procede COnlro vento: il suono pu disperde rsi a lto sopra la te sta dell ' ascoltatore. NOTA Pi _ .....;ACUTA NOTA Pi

un gioco a cui tutti si sono dedicati con maggiore o mino. re successo. Lo sfregamento del bordo del calice lo pone in vibnuione, sia longitudinalmenle che U'aSversalmente. Que sto seco ndo moto si accompagna con quello del liquido con tenuto a ll'in terno, che manifesta dell e ondine concentri c he. Lo spazio vuoto de l bicchiere fa da cassa di risonanza, cos che ,'alteZ7..a della nota emessa pu esse re fissata a prio. LLA CONCHIGLIA l'i dal gnldo di riempim ento de l bicchiere. La bont del ri sultalO, inutil e dirlo, dipende dalla qualit del cristallo con uce il rumore di mare che si sente poggian cui realizzato il calice. Ai tempi di Mozart, si suonava uno sull' ape rtura di una grossa conchiglia. Esiste strum ento, la glasharmonica, che si giovava appunto di una azione tra questo e ffetto e i famosi risonatori serie di coppe di cristallo suo nate con un archetto di violino. boltz? 90 91

107. IL MARE NE Che cosa prod do l'orecchio qualche rel di von Helm

Il ge tto d i vapore, fuoliusce ndo dall 'imbocca tura del boll itore , forma dei vortici a ttomo all 'o rlo della stessa (o il un 'opportuno foro o ancia). La colonna d 'aria contenuta nel collo di me tallo, a sua volta, vie ne soll ecitata a vibrare c produce il suono. La forma e la lunghezza del collo del bollitore definiscono l'altezza de l suono, la quale dipende in certa misura anche dalla pressione del gas, e dunque dalSUONO DI HELMHOLTZ l'intensit del bollore dell'acqua. Nei bollitori da t, pi frequente la presenza, presso l'imboccall1rd, di una pi ccola Qu alsiasi pe rturbazione sonora attomo alla co nc higlia, in. cavit cilindrica che presenta due fori contrapposti. Il pric1u~i i fl.-uscii. dell 'a,ria. co ntro il lato este m o dell e p are ti , pomo foro produce un getto di vapore che va a colpire il sene IO vibrazio ne l ana cOllle nuta dentro la conc higli a, la condo; questo ha la funzion e di creare il moto turbole nto, i quale sos tiene le oscillazio ni che avvengono a ll e sue frecui vortici, riemrando nella cavit, metlono in oscillazione il que nze di risonanza. Rumori a ltrimenti imperce ltibi li vengas ivi contenuto, con gene razione del sib ilo . Naturalmente go no cos rafforzati. Poich le perturbazioni estern e sono avviene soltanto se il getto di vapore ha ve locit suffifhmuallli, si ha la sensazione di un flusso e riflusso, relativacientemente elevata, com' all orch si pe rvien e al bollore. me nte casua le, di onde c he si infrangono sulla spiaggia. Nel. secolo scorso il grtmde studioso di problemi de lla per. cezlon e I-Ie nnann von He lmhohz invent dei risonatori d i vctro a forma di boccia, oggi di puro imeresse stanco, basa. li sull'ide m ico principio della conchigl ia, per fare l'analisi de lle armon iche prese nti in un suono complesso. Il beccuccio del risona tore viene appoggiato a ll 'orecch io e l'apertura maggiorc rivo lta ve rso la sorgente sonora . Il suo no si rdfforza se lc tlivam e nte per la fre quenza che coincide con 109. IL FISCHIETTO DEL VIGILE q~~lIa .rrop,~ia di I.i~on.al~ za del risonatore prescelto. Il giudiZIO circa I lI11c nSIl.a di ciascuna a rmonica qualitativo, doCome funziona il fISchietto del vigile urbano? vendo esse re affida la all'esperienza dello spe rime ntaLOre. Il soffio d 'aria genera il suo no urtando contro un orlo IipiegalO della fenditura di sfogo, che funge da lama d i ta108. IL SIBILO DEL BOLLITORE glio o ancia. La frequenza dominante vie ne prescelta dalla risonan za della cavit ch e costituisce il corpo principa le A c~sa dovuto il fischio che segnala quando l'acqua nel del fischietto. La pallin a posta nella cavit, ruotando con il bollitore da t ha raggiunto il bollore? flusso d 'aria, ostruisce pel'odicamente la fenditura del fischietto e rende il suono modulato.

ci

92 93

110, L'UDITO SOTT'ACQUA VU OLE AVERE T UTTE LE RISPOSTE A NAT URA E LE SUE MERAVI GLIE Perch da sott'acqua si sente il rumore dell'elica di un moPU LEGGERE toscafo lontano eccezionalmente meglio che non stando (X' RISTAM PA ) fuor d 'acqua? (Analogamente, appoggiando un orecchio a terra, si avver te con grande anticipo il rumore di un treno in arrivo o di un lontano galoppo di cavalli). A parit d e missione dalla sorge n te , l'o nda di pressio ne acustica che perviene all 'ascoltato re attraverso un liquido NOVIT o un solido assai pi inten sa che non aUraverso l'aria. a ca usa della maggiore densit e rigidit di quei mezzi (in pratica, essa aumen ta co me il p rodotto densit d el mezzo

PER CHI SU LL

A ndrea Frova pe r velocit del suono). Esempio: l' acqu a 770 volte pi d e nsa d e ll 'a ria e la veloci t d i pro pagazio ne d e l suono in essa vale 1.400 m/ s, COOlfO i 340 m/ s dell 'aria. Ne risul ta PERCH A CCADE un a p ressio ne al timpano ben 3.260 volte maggio re. Inoltre, nei liqu idi e nei soli di il suo no giunge all 'ascoltatore CI CHE ACCADE pressoc h sen za pe rdi te, essen do scarsamente assorbi to, ENL\ZIQNE DI PIERO ANGElA disperso, d iffuso o soverchi ato da altri rumo ri . Per lo stesso motivo, si spiano meglio le discussio ni dei vicini d i appartamento se si appoggia l'o recchio alla parete o ai tubi dell 'acqua, piULLOSto che affidandosi a ci che arriva per \Ila aerea. PRES

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