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SABATO 26 OTTOBRE 2013

lintervento
Alla vigilia della giornata che porter in San Pietro migliaia di nuclei familiari, le parole del Pontefice sulla comunit che centro naturale della vita umana Luogo dove riceviamo il nome, spazio dellintimit, dove si prende coscienza della propria dignit e di quella di ogni singola persona, in particolare di quella malata, debole, emarginata

LAPPUNTAMENTO
SU NOI I TEMI DELLA GIORNATA

PELLEGRINAGGIO DELLE FAMIGLIE


Pubblichiamo il testo integrale del discorso rivolto ieri mattina da papa Francesco ai partecipanti dellassemblea plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia i do il benvenuto in occasione della XXI Assemblea Plenaria e ringrazio il presidente monsignor Vincenzo Paglia per le parole con cui ha introdotto il nostro incontro. Grazie. 1. Il primo punto su cui vorrei soffermarmi questo: la famiglia una comunit di vita che ha una sua consistenza autonoma. Come ha scritto il Beato Giovanni Paolo II nellEsortazione apostolica Familiaris consortio, la famiglia non la somma delle persone che la costituiscono, ma una comunit di persone (cfr nn. 17-18). E una comunit di pi che la somma delle persone. il luogo dove si impara ad amare, il centro naturale della vita umana. fatta di volti, di persone che amano, dialogano, si sacrificano per gli altri e difendono la vita, soprattutto quella pi fragile, pi debole. Si potrebbe dire, senza esagerare, che la famiglia il motore del mondo e della storia. Ciascuno di noi costruisce la propria personalit in famiglia, crescendo con la mamma e il pap, i fratelli e le sorelle, respirando il calore della casa. La famiglia il luogo dove riceviamo il nome, il luogo degli affetti, lo spazio dellintimit, dove si apprende larte del dialogo e della comunicazione interpersonale. Nella famiglia la persona prende coscienza della propria dignit e, specialmente se leducazione cristiana, riconosce la dignit di ogni singola persona, in modo particolare di quella malata, debole, emarginata. Tutto questo la comunit-famiglia, che chiede di essere riconosciuta come tale, tanto pi oggi, quando prevale la tutela dei diritti individuali. E dobbiamo difendere il diritto di questa comunit: la famiglia. Per questo avete fatto bene a porre una particolare attenzione alla Carta dei Diritti della Famiglia, presentata proprio trentanni or sono, il 22 ottobre dell83. 2. Veniamo al secondo punto si dice che i Gesuiti parliamo sempre in tre: tre punti: uno, due, tre. Secondo punto: la famiglia si fonda sul matrimonio. Attraverso un atto damore libero e fedele, gli sposi cristiani testimoniano che il matrimonio, in quanto sacramento, la base su cui si fonda la famiglia e rende pi solida lunione dei coniugi e il lo-

Famiglia vivi la gioia della fede. il titolo del pellegrinaggio che oggi e domani porter in San Pietro migliaia di nuclei familiari. Obiettivo testimoniare la propria fede nel sacramento del matrimonio, icona del Dio Trinit; condividere nella preghiera la situazione delle famiglie che soffrono per le povert materiali e spirituali; riscoprire la famiglia come luogo privilegiato per educare appunto alla fede e preparare uomini e donne che siano allo stesso tempo buoni cristiani e cittadini ineccepibili. Su "Noi genitori & figli", il nostro mensile dedicato alla famiglia, in edicola domani con "Avvenire", largo spazio ai temi della due giorni in chiave familiare. Oltre al programma - oggi dalle 14 in piazza San Pietro riflessioni, musica e testimonianze. Alle 17,30 lincontro con il Papa e la professione di fede raccontiamo le iniziative collaterali dedicate a bambini e ragazzi. Spazio anche ad alcune esperienze.

Motore del mondo e della storia


Papa Francesco: dobbiamo riconoscere e difendere i diritti della famiglia
ro reciproco donarsi. Il matrimonio come da, ma tanto bella questa strada, tanto belse fosse un primo sacramento dellumano, ola. Bisogna dirlo! ve la persona scopre se stessa, si auto-com3. Vorrei ora fare almeno un cenno a due faprende in relazione agli altri e in relazione alsi della vita familiare: linfanzia e la vecchiaia. lamore che capace di ricevere e di dare. LaBambini e anziani rappresentano i due poli more sponsale e familiare rivela anche chiadella vita e anche i pi vulnerabili, spesso i pi ramente la vocazione della persona ad amadimenticati. Quando io confesso un uomo o re in modo unico e per sempre, e che una donna sposati, giovani, e nella conle prove, i sacrifici e le crisi della cop- Una buona fessione viene qualcosa in riferimento pia come della stessa famiglia rapal figlio o alla figlia, io domando: ma presentano dei passaggi per crescere notizia che va quanti figli ha lei? E mi dicono, forse anel bene, nella verit e nella bellezza. comunicata con spettano unaltra domanda dopo di Nel matrimonio ci si dona completaquesta. Ma io sempre faccio questa semente senza calcoli n riserve, con- la testimonianza conda domanda: E mi dica, signore o dividendo tutto, doni e rinunce, con- della vita signora, lei gioca con i suoi figli? - Cofidando nella Provvidenza di Dio. me Padre? - Lei perde il tempo con i questa lesperienza che i giovani pos- Vicinanza suoi figli? Lei gioca con i suoi figli? - Ma sono imparare dai genitori e dai non- e affetto alle no, lei sa, quando io esco da casa alla ni. unesperienza di fede in Dio e di mattina - mi dice luomo - ancora dorfiducia reciproca, di libert profon- famiglie spezzate mono e quando torno sono a letto. Anda, di santit, perch la santit sup- Non emarginare che la gratuit, quella gratuit del pap pone il donarsi con fedelt e sacrifie della mamma con i figli, tanto imcio ogni giorno della vita! Ma ci sono bambini e anziani portante: "perdere tempo" con i figli, problemi nel matrimonio. Sempre digiocare con i figli. Una societ che abversi punti di vista, gelosie, si litiga. Ma bisobandona i bambini e che emargina gli anziagna dire ai giovani sposi che mai finiscano la ni recide le sue radici e oscura il suo futuro. E giornata senza fare la pace fra loro. Il Sacravoi fate la valutazione su che cosa fa questa mento del matrimonio viene rinnovato in nostra cultura oggi, no? Con questo. Ogni volquesto atto di pace dopo una discussione, un ta che un bambino abbandonato e un anmalinteso, una gelosia nascosta, anche un ziano emarginato, si compie non solo un atpeccato. Fare la pace che d unit alla famito di ingiustizia, ma si sancisce anche il falliglia; e questo dirlo ai giovani, alle giovani copmento di quella societ. Prendersi cura dei pie, che non facile andare per questa strapiccoli e degli anziani una scelta di civilt. Ed anche il futuro, perch i piccoli, i bambini, i giovani porteranno avanti quella societ con la loro forza, la loro giovinezza, e gli anziani la porteranno avanti con la loro saggezza, la loro memoria, che devono dare a tutti noi. E questo mi fa rallegrare, che il Pontificio Consiglio per la Famiglia abbia ideato questa nuova icona della famiglia, che riprende la scena della Presentazione di Ges al tempio, con Maria e Giuseppe che portano il Bambino, per adempiere la Legge, e i due anziani Simeone ed Anna che, mossi dallo Spirito, lo accolgono come il Salvatore. significativo il titolo dellicona: "Di generazione in generazione si estende la sua misericordia". La Chiesa che si prende cura dei bambini e degli anziani diventa la madre delle generazioni dei credenti e, nello stesso tempo, serve la societ umana perch uno spirito di amore, di familiarit e di solidariet aiuti tutti a riscoprire la paternit e la maternit di Dio. E a me piace, quando leggo questo brano del Vangelo, pensare che i giovani, Giuseppe e Maria, anche il Bambino, fanno tutto quello che la Legge dice. Quattro volte lo dice san Luca: per compiere la Legge. Sono obbedienti alla Legge, i giovani! E i due anziani, fanno rumore! Simeone inventa in quel momento una liturgia propria e loda, le lodi a Dio. E la vecchietta va e chiacchiera, predica con le chiacchiere: "Guardatelo!". Come sono liberi! E tre volte degli anziani si dice che sono condotti dallo Spirito Santo. I giovani dalla Legge, questi dallo Spirito Santo. Guardare agli anziani che hanno questo spirito dentro, ascoltarli! La "buona notizia" della famiglia una parte molto importante dellevangelizzazione, che i cristiani possono comunicare a tutti, con la testimonianza della vita; e gi lo fanno, questo evidente nelle societ secolarizzate: le famiglie veramente cristiane si riconoscono dalla fedelt, dalla pazienza, dallapertura alla vita, dal rispetto degli anziani Il segreto di tutto questo la presenza di Ges nella famiglia. Proponiamo dunque a tutti, con rispetto e coraggio, la bellezza del matrimonio e della famiglia illuminati dal Vangelo! E per questo ci avviciniamo con attenzione e affetto alle famiglie in difficolt, a quelle che sono costrette a lasciare la loro terra, che sono spezzate, che non hanno casa o lavoro, o per tanti motivi sono sofferenti; ai coniugi in crisi e a quelli ormai separati. A tutti vogliamo stare vicino con lannuncio di questo Vangelo della famiglia, di questa bellezza della famiglia. Cari amici, i lavori della vostra Plenaria possono essere un prezioso contributo in vista del prossimo Sinodo Straordinario dei Vescovi, che sar dedicato alla famiglia. Anche per questo vi ringrazio. Vi affido alla Santa Famiglia di Nazaret e di cuore vi do la mia Benedizione. Francesco
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i testimoni

Ecco cosa diremo al Papa


marted, hanno edificato con i mattoni della fede la loro unione, costruendo una casa del pane, non solo di quello materiale. Non sempre tutto perfetto nella giornata, vero, ma in nessuna famiglia lo . Figli di due immigrati italiani in Sudamerica, ad avvicinarli a papa Bergoglio c anche lamore per le piccole cose, manifestato ogni giorno nel lavoro della terra. Sapevamo che ci univa una profonda vocazione per la famiglia e lamore per la musica, dice adesso Angela, poi per il loro rapporto si consolidato quando, cresciuti i cinque figli, hanno iniziato ad accompagnare in parrocchia i fidanzati nel percorso di preparazione al matrimonio, a prenderci cura di famiglie ferite, a formarci nella difficile scuola dellaccoglienza e del dono del proprio tempo. Insomma, a restituire un po di quella fortuna che il Signore negli anni ci aveva concesso. Aperti allarrivo di ogni figlio, pur con le giuste paure perch il mistero della vita ha bisogno di un momento di decantazione, Angela e Giulio non hanno risposte per ogni domanda. Ma sperano di aver insegnato ai propri ragazzi negli anni ad essere generosi, a vivere con lelasticit del cuore, a porgere le mani e a non essere sempre concentrati ad intra. E per questa splendida coppia toscana, Roma oggi sar il nostro inno di ringraziamento al Signore per il dono che ci ha fatto luno dellaltro.
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levento

Bambini e nonni in prima fila


de; domani mattina la recita del Rosario, la Messa presieduta dal Papa e lAngelus. O la fede si vive con gioia ha dichiarato il presidente del Rinnovamento e consultore del Pontificio Consiglio per la famiglia, Salvatore Martinez , o non la fede in un vincitore, Ges Cristo. In tanti modi occorre oggi aiutare la famiglia a "vincere" il male che la assedia; ma nessuna formula tecnica, economica, giuridica, politica potr mai bastare senza la fede. Oggi e domani ha osservato una grande "famiglia di famiglie" ribadir la gioia di credere, la speranza che non delude, lamore per la vita. Il Rinnovamento nello Spirito ha deciso di far confluire il tradizionale gesto del pellegrinaggio nazionale delle Famiglie per la Famiglia dentro il Pellegrinaggio della famiglie alla tomba di Pietro tra gli eventi pi significativi dellAnno della Fede che ormai volge al termine. Ci prepariamo ad incontrare ancora una volta papa Francesco ha concluso Martinez , con lattesa fervida di vedere la famiglia cristiana ancora pi decisamente protagonista della nuova evangelizzazione. Come servizio offerto in special modo alle nuove generazioni convenute a Roma, i giovani del Movimento per la vita italiano animeranno, come forma di accoglienza, una solenne Veglia eucaristica questa sera, con inizio alle 21, nella basilica di San Giovanni dei Fiorentini (in via degli Acciaioli).
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DA ROMA ALESSIA GUERRIERI

DA ROMA VITO SALINARO

ormalit e semplicit. Non abbiamo nulla deccezionale e siamo nellordinario ripetono allinfinito. Ma esser riusciti ad allargare il cuore e le braccia in ogni momento alla vita e allamore li rendono testimoni speciali, perch la loro casa una piccola chiesa domestica. Il loro "s" come sposi, in sostanza, nel tempo si trasformato in un "s" come famiglia. Giulio e Angela Borgia, Delfina e Gaetano Pandolfi sono due delle coppie che oggi pomeriggio racconteranno a Papa Francesco il proprio matrimonio. C un punto nelle loro storie tanto diverse che per li accomuna: laver scoperto prima come coppia e poi come genitori che amare laltro riconoscendo in lui un dono di Dio, il vero segreto di una famiglia felice. Delfina e Gaetano hanno costruito su questa roccia ogni cosa. Lei casalinga, lui dipendente comunale sono sposati da 20 anni e vivono da quindici in unoasi di preghiera vicino Pompei. Dopo quattro figli, ne sono arrivati in affido altri tre, tra cui Chiara, una bambina idroanencefalica che non sente, non vede, non si muove e non aveva molte speranze di sopravvivere. Eppure, ammettono, con il suo calore da nove anni il motore della nostra famiglia. Da quando questo fagottino, che dipende in tutto e per tutto dagli altri, ha bussato alla loro porta d a ciascuno la forza per impegnarsi e fare della propria

Le testimonianze delle coppie che oggi racconteranno in piazza San Pietro gioie e sofferenze della vita familiare
vita unofferta per gli altri. Delfina e suo marito hanno scelto di insegnare a tutti e sette i loro figli - per noi anche quelli biologici ci sono stati affidati dal Signore la loro pietra miliare - che ogni problema o gioia va vissuta in comunione, che chi resta indietro va aspettato. E soprattutto che ognuno un grande dono per tutti dicono - cos viviamo riconoscendo la bellezza di ogni singola esperienza. Oggi in piazza San Pietro ci saranno tutti, emozionatissimi e con il cuore colmo di responsabilit. Perch, Delfina lo confessa solo allultimo, portiamo al Papa le preghiere di chi non sar al pellegrinaggio e ci ha affidato le loro pene. Anche Angela e Giulio, a Grosseto, in venticinque anni di nozze festeggiati

ggi avremo la gioia dellincontro, della preghiera, dellabbraccio con il Papa. Un momento straordinario per riconfermare la fede e per scendere in profondit in quel mistero di amore e di unit che il sacramento del matrimonio. Cos il presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, larcivescovo Vincenzo Paglia, ha sintetizzato il significato del pellegrinaggio che oggi e domani porter in piazza San Pietro e alla tomba di Pietro migliaia di famiglie provenienti da ogni parte del mondo sotto lo slogan Famiglia, vivi la gioia della fede!. Ieri, lincontro di papa Francesco con lassemblea dello stesso Pontificio Consiglio, ha avuto per tema "Di generazione in generazione". Sono parole che caratterizzeranno le giornate del Pellegrinaggio. In una piazza che si attende stracolma di famiglie provenienti da tutto il mondo, il posto donore sar infatti occupato da centinaia di bambini e di nonni che faranno da cornice alla presenza del Papa. Del resto lo scambio tra generazioni una delle caratteristiche intrinseche che rendono unica la famiglia tra tutte le forme di comunit, ha detto Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari. Uno scambio fatto di reciproche responsabilit ha aggiunto , ma anche di ricchezza. I giovani solo dal rapporto con i grandi impara-

Belletti (Forum): lo scambio tra generazioni rende unici i nuclei Martinez (RnS): questa folla ribadir lamore per la vita
no ad affrontare la vita, a diventare i cittadini e i genitori di domani; e gli adulti dal rapporto con i giovani ogni giorno ricaricano di freschezza il cuore. Insomma, per Belletti i giovani hanno bisogno del supporto degli adulti finch non arrivano allindipendenza e gli adulti hanno bisogno dei giovani per compensare le proprie fragilit. Per la speciale occasione il Rinnovamento nello Spirito Santo conferma una partecipazione di 10.000 aderenti che convergeranno a Roma da tutte le regioni per seguire i diversi momenti delliniziativa: nel pomeriggio di oggi laccoglienza in piazza San Pietro con riflessioni, musica e testimonianze; lincontro con Francesco e la professione di fe-

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