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Studi e riscoperte.

1 Le iscrizioni maya e la loro interpretazione

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mano a mano che ci si avvicina alla fatidica data del 21 dicembre 2012 (13.0.0.0.0 del calendario maya), che per i Maya segnava la fine del tredicesimo baktun (ciclo del loro calendario pari a circa quattrocento anni), i media tendono progressivamente a ignorare le sciocchezze sulla fine del mondo o sullallineamento galattico che i soliti noti hanno diffuso a piene mani con un non indifferente ritorno economico. Approfittando quindi del fatto che non si costretti a perdere tempo per smentire volgari venditori

Antonio Aimi, Raphael Tunesi


di bufale, si pu affrontare la questione del 13.0.0.0.0 facendosi lunica domanda che ha un senso dal punto di vista archeologico e antropologico: che valore davano i Maya del Periodo Classico (300-900 d.C.) alla data del calendario del cosiddetto Conto Lungo 13.0.0.0.0? La risposta a questa domanda semplice e difficile nello stesso tempo. Semplice perch dopo la decifrazione della scrittura maya, che in campo antropologico rappresenta una delle pi grandi rotture epistemologiche del NoAj Maxam, Vaso delle Sette Divinit, particolare, in una fotografia che mostra il soggetto svolto.

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Come si arrivati a costruire una leggenda metropolitana venata di catastrofismo a partire da un paio di iscrizioni calendariali? Il grande battage mediatico sulla fine del mondo ha avuto come effetto, se non altro, di riportare allattenzione del pubblico i segni, le creazioni, la cultura di una delle pi importanti civilt mesoamericane.
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conclude annunciando che, quando sar completato il tredicesimo baktun, ci sar un evento a cui parteciper il dio Bolon Yookte (il Dio dei Nove Pali), un dio poco compreso (non si sa nemmeno se un dio individualizzato o il complesso di nove divinit), associato alla creazione del mondo. Laltro documento che parla della fine del tredicesimo baktun stato trovato pochi mesi fa a La Corona, ancora un sito pesantemente danneggiato dai tombaroli. Si tratta del Blocco 5 della Scalinata Glifica 2, un reperto che commemora la visita a La Corona di Yuknoom Yichaak Kahk, re di Calakmul, avvenuta il 29 gennaio 696 d.C. Nel testo, in un gioco di analogie calendariali, la visita di Yuknoom Yichaak Kahk viene associata a due date del futuro: il 10.0.0.0.0 (= 9 marzo 830) e il 13.0.0.0.0 (= 21 divecento, oggi sappiamo cosa i Qui sopra, il Blocco 5 della Scalinata Maya pensavano e scrivevano. Glifica 2 di La Corona. Difficile perch, se quello Sfuggito per miracolo ai che si sa molto, quello che non si conosce molto di pi. tombaroli, questo pannello, che faceva parte di una E spesso anche i testi tradotti scalinata, uno dei due non ci consentono di superare esempi in cui vediamo la barriera di un significato menzionata la famosa nascosto da formule rituali e data della fine metafore che non si comprendel tredicesino baktun. dono. Purtroppo questo testo In generale si pu dire non va oltre la data stessa. che i Maya del Periodo ClasA destra, sico non mostravano grande Placca di Leida, interesse per la fine del treesempio di data dicesimo baktun, dato che secondo il Conto Lungo, levento viene menzionato in Leida, Rijksmuseum modo esplicito solo in due revoor Volkenkunde. perti. Il primo il celebre Mo- Questa placca, simile a una piccola stele, adornava numento 6 di Tortuguero, un la cintura di un re. sito quasi totalmente cancelDallalto, dopo il glifo lato dai tombaroli e, sopratintroduttivo compaiono tutto, dalla costruzione di un le date 8.14.3.1.12 cementificio. Il pezzo aveva (Conto Lungo) e 1 Eb originariamente la forma di (calendario rituale) una T maiuscola, elemento 0 Yaxkin (anno solare) grafico presente allinterno che si riferiscono al 14 del glifo: Ik, che significa: settembre del 320 d.C. vento, respiro e quindi in senso traslato, vita. Coerentemente col fatto che i monumenti dei centri cerimoniali erano, in sostanza, manifesti di propaganda politica, che esaltavano re divinizzati e lignaggi reali, il Monumento 6 celebrava le res gestae di Bahlam Ajaw, Sacro Signore di Bakal. Coerentemente con la legge di Murphy, il glifo finale del passaggio pi importante del Monumento 6 in parte sbeccato, cosa che impedisce agli epigrafisti di farne una traduzione sicura. Tuttavia, sembra abbastanza chiaro che il Monumento 6 si

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A sinistra, restituzione grafica del Monumento 6 di Tortuguero. In basso e qui a destra, la Stele C di Quirigu e la sua restituzione grafica. La stele presenta uno dei pi importanti testi per conoscere gli eventi della creazione nellanno 13.0.0.0.0.

cembre 2012), che, a differenza di quanto avviene nel Monumento 6, non viene indicato direttamente, ma facendo la somma 10.0.0.0.0 + 3.0.0.0.0. Appare evidente che questi due documenti danno visioni abbastanza diverse di come i Maya vedevano la fine del tredicesimo baktun, perch mentre a La Corona certamente essa non carica di valenze negative, essendo evocata in un contesto apertamente celebrativo; a Tortuguero, invece, potrebbe avere un valore escatologico e/o apocalittico per la presenza di Bolon Yookte. Tuttavia, per capire come i Maya vedevano questa data liminare senza dubbio di enorme rilievo, oltre alle iscrizioni dei centri cerimoniali, sono di grande aiuto le valenze intrinseche dei loro calendari, che caratterizzano spesso opere di straordinario valore estetico e che rappresentano uno dei pi alti esempi di arte calligrafica. Da questo punto di vista si pu osservare che la prossima data del 13.0.0.0.0 indubbiamente un evento eccezionale, poich ripresenta per la prima volta dopo 5125,3661 anni (cio dopo 1.872.000 giorni) la data del Conto Lungo del giorno della creazione, che si era verificata il 6 settembre del 3114 a.C. In questo mese di dicembre, dunque, si ripresenteranno in parte le stesse influenze cosmiche del giorno della creazione, cosa che allinterno di una concezione ciclica del tempo potrebbe favorire una nuova creazione dellumanit.

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Magari i contadini maya avrebbero atteso il prossimo 21 dicembre 2012 con qualche apprensione, ma i sacerdoti lavrebbero invece festeggiato con fiumi di bevande al cacao (il loro champagne) e i re ne avrebbero approfittato per autocelebrarsi

Tuttavia, le valenze di un giorno per i Maya non erano definite solo dalla data del Conto Lungo, ma anche da quelle degli altri due calendari a cui i Maya facevano riferimento: il calendario rituale e lanno solare. Secondo questi calendari il primo 13.0.0.0.0 era caduto nel giorno 4 Ajaw del calendario rituale e 8 Kumku dellanno solare. La combinazione di questi due giorni, per, non si ripresenter il prossimo 21 dicembre, che cadr in un giorno 4 Ajaw 3 Kankin (Uniiw). Dopo di che il Conto Lungo non si azzerer, ma passer dal 13.0.0.0.0 al 13.0.0.0.1. quindi lo gico ipotizzare che magari i contadini maya avrebbero atteso il prossimo 21.12.2012 con qualche apprensione un po come, si dice, nel Medioevo alla vigilia dellanno Mille , ma i sacerdoti lavrebbero invece festeggiato con fiumi di bevande al cacao (il loro champagne) e i re ne avrebbero approfittato per autocelebrarsi.

In basso, da sinistra, il Vaso delle Undici Divinit. Questo vaso quadrato, uno dei rarissimi esempi di questa tipologia, sembra raffigurare quattro pagine di un codice. La scena raffigurata sui due vasi probabilmente presa, pi o meno liberamente, da un codice della citt di Naranjo e riproduce uno dei momenti della creazione: il Dio L che riunisce gli di della sua corte. La data dellevento lormai celebre 13.0.0.0.0 4 Ajaw 8 Kumku [= 6 settembre del 3114 a.C del calendario giuliano], il giorno della Creazione. Entrambi i vasi mostrano gli di avvolti dalla totale oscurit. Il Sole non ancora sorto, probabilmente perch non era ancora stato designato il Dio che dovr illuminare la terra (se vogliamo riscostruire gli eventi con un gusto azteco) o forse perch, pi semplicemente, il nuovo ordine nasce di notte. In ogni caso ci troviamo nella dimora del Dio L, ovvero nella sua casa dentro una grotta. Il Dio siede su di un elegante trono a forma di giaguaro, davanti a lui sono seduti gli altri dei in un atteggiamento di sudditanza. In alto nella pagina a fianco, Aj Maxam, Vaso delle Sette Divinit, particolare. Capolavoro del pi famoso degli artisti maya, oggi conosciuto come Aj Maxam (il vero nome andato perduto).

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