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SANITA ELETTRONICA

Sanit elettronica. In Sicilia un passo necessario


Sono oltre 40 i milioni di euro investiti, n dal 2005, dalla Regione Siciliana per lo sviluppo delle applicazioni di Sanit elettronica (e-Health) nel Sistema Sanitario Regionale (SSR). Per intenderci di tutto quellinsieme di soluzioni che dovrebbero mettere la sanit in rete, quale strumento abituale per operatori, pazienti e cittadini per il miglioramento della qualit dellassistenza e della produttivit del settore sanitario. Punto di arrivo, il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), che raccoglier i dati e i documenti digitali sanitari e socio-sanitari raccolti nel corso della vita dei singoli cittadini e che sar lo strumento di condivisione clinica e assistenziale per tutti gli operatori sanitari, indipendentemente dal luogo di residenza. Il FSE un obiettivo esplicitamente indicato dallAgenda digitale europea, traguardo dellintera progettualit e-Health, che con un calendario stringente vuole dotare i cittadini europei di un accesso on-line sicuro ai propri dati medici entro il 2015 ed entro il 2020 di unelevata di usione a livello europeo dei servizi di Telemedicina. La Sanit elettronica , dunque, parte di un piano strategico, recepito peraltro dallo stesso Governo italiano, che con il Decreto Balduzzi (febbraio 2012), inserito anche nel recente documento di Programmazione economico- nanziaria, ha indicato in modo stringente i tempi di realizzazione della prescrizione medica (ricette) e della cartella clinica digitale. Entro la met del 2013 in tutta Italia, e quindi anche in Regione Sicilia, dovr avvenire la progressiva sostituzione delle prescrizioni mediche cartacee con quelle in formato elettronico. Le ricette digitali non dovranno essere inferiori al 60% nel 2013, all80% nel 2014 e al 90% nel 2015. Linnovazione digitale in Sanit , dunque, un passo necessario. Dopo sette anni la Regione Siciliana, tuttavia, a fronte di un investimento di 40 milioni di euro, che assommano a circa 90, se si considerano anche quelli messi in campo dalle singole Aziende Sanitarie Provinciali (ASP), si trova di fronte ad una situazione che, se tra le pi avanzate tra le Regioni dellItalia meridionale, vive ancora di un gap rispetto allo stato di realizzazione della sanit in rete delle Regioni cosiddette virtuose. Il budget complessivo in tecnologie dellinformazione e della comunicazione ancora insu ciente per raggiungere gli obiettivi indicati, se si tiene fede allo studio del Politecnico di Milano (Osservatorio ICT), che registra una spesa ICT pro capite di 21 euro nelle Regioni del Nord, contro i soli 9 euro per abitante nel Sud e nelle Isole. Per il prossimo anno in Sicilia sono previsti investimenti solo per 36 milioni circa di euro, sostenuti dai Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (FESR), per la realizzazione dei progetti avviati dal Programma di Innovazione Digitale per la Sanit siciliana (n.3554 del 30 aprile 2010) e per rendere integrati e interoperabili i sistemi gi realizzati nelle singole aree provinciali. Pi chiaramente, se diversi sono stati i progetti regionali avviati (vedi tabella), rimane tutto aperto il problema dellintegrazione e dellinteroperabilit dei sistemi e cio della chiave di volta per rendere i dati clinici e assistenziali del cittadino, quelli che dovrebbero costituire il FSE, condivisi in tutte le strutture regionali e in fase successiva integrati con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e con la rete europea. In questo momento nel panorama della Sanit elettronica siciliana come se ci trovassimo di fronte a tante piccole isole digitali, separate le une dalle altre, a diversi livelli di sviluppo e non ancora in grado di integrarsi reciprocamente. Un esempio la realizzazione del CUP (Centro Unico di Prenotazioni), essenziale per lottimizzazione dei servizi assistenziali erogati dal SSR, per lo snellimento delle liste di attesa e lorientamento pi appropriato nel percorso assistenziale del cittadino. Ma, se il CUP pu dirsi realizzato a livello di singola azienda, anche se non in tutte le province, ancora in fase embrionale a livello sovra-aziendale e interprovinciale (sovraCUP), per non parlare poi dellintegrazione con le strutture private, ancora ai margini, e che, come noto, erogano una quota percentuale rilevante dei servizi di diagnostica sia per immagini che di laboratorio. Una condizione di ritardo che da imputare, in parte, ad una mancata strategia di governance regionale, come organizzata cabina di regia, che avrebbe dovuto nel corso degli ultimi anni disegnare lo scenario entro cui inserire in maniera integrata quanto si stava realizzando a livello locale e provinciale. Anche se a dire il vero si tratta di una mancanza tutta nazionale, se si considera che lo stesso Tavolo della Sanit Elettronica non stato in grado di rendere omogenei i percorsi delle singole regioni evitando il particolarismo locale nellimplementazione dei sistemi di e-Health. Al nuovo Assessore della Salute, Lucia Borsellino, il compito di indicare con maggiore autorevolezza e organicit lo scenario di riferimento dello sviluppo della Sanit elettronica in Sicilia, ancora frammentario, e portare a compimento la realizzazione dellintegrazione in rete dei servizi e della loro interoperabilit, ad esempio attraverso lottica del riuso, superando cos la logica dei particolarismi locali. Esistono, infatti, sul territorio importanti sistemi gi realizzati, che potrebbero essere estesi a livello regionale. Una soluzione di risparmio e di sostenibilit, che favorirebbe un salutare trasferimento di conoscenze e metterebbe a sistema quanto gi maturato. Massimo Buonanno

Per il prossimo anno in Sicilia sono previsti investimenti solo per 36 milioni circa di euro, sostenuti dai Fondi Europei per lo Sviluppo Regionale (FESR), per la realizzazione dei progetti avviati dal Programma di Innovazione Digitale per la Sanit siciliana (n.3554 del 30 aprile 2010) e per rendere integrati e interoperabili i sistemi gi realizzati nelle singole aree provinciali.

54 Sanit Elettronica

Gennaio 2013

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