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BERENICE Egaeus un giovane intellettuale cresciuto con la cugina Berenice, spensierata e vivace.

. La cugina viene colpita da un male che la porta a un lento ma inesorabile declino fisico e spirituale. Anche Egaeus accusa il colpo: da quel giorno le sue facolt speculative si indeboliscono, trascorre molte ore ad osservare particolari insulsi, perdendo del tempo prezioso. Decidono di sposarsi sebbene non si siano mai apertamente amati. Mentre si trova in biblioteca gli appare Berenice: i suoi capelli da neri si sono trasformati in biondo rossiccio e il sorriso mette in mostra una dentatura uniforme. Egaeus si convince che i denti della cugina sono in realt le sue idee (cio di Berenice, in questo caso oggetti tangibili come i denti vengono trasformati in qualcosa di astratto come le idee), e che solo possedendoli riuscir a riconquistare la propria lucidit. La cugina muore e viene seppellita. Egaeus, nella biblioteca, si sveglia come da un sogno di cui non ricorda nulla. Un suo parente entra parlandogli di un sepolcro violato; inoltre gli fa notare una vanga, macchie di fango nel vestito e una scatola sul tavolo che cade per terra sparpagliando i 32 denti di Berenice. Aveva seppellito viva la cugina e poi, come auspicato nelle sue fantasticherie, le aveva sottratto la dentatura. THE OVAL PORTRAIT Il racconto narrato al passato da un personaggio estraneo alla storia principale: questi, ferito per motivi ignoti, si rifugia, nella torre di un castello abbandonato, con laiuto del suo valletto, ritenendo pericoloso passare la notte allaperto. Allinterno della torre il personaggio-narratore trova un libro che racconta la storia di tutti i quadri che tappezzano le pareti. Spostando un candelabro per leggere meglio, le luci delle candele rischiarano il ritratto ovale di una giovane donna, da cui rimane intensamente colpito: il narratore non riesce a spiegarsi la vitalit di quel ritratto, sebbene il dipinto sia di ottima fattura, poich ritiene che il semplice valore estetico non possa sortire un tale effetto su di lui.Dopo aver lungamente fissato il quadro, il narratore vuole cercare una risposta allinspiegabile attrazione per quel ritratto. Per far ci comincia a leggerne la storia sul libro trovato nella stanza. Il libro parla della vita della fanciulla ritratta nel quadro, andata in moglie a un pittore. La donna si dimostr una moglie molto devota e servizievole nei confronti del marito, che coltivava per un secondo amore, larte. Per questo motivo non era molto sensibile ai problemi della moglie: nonostante questa fosse malata e gracile, arriv a chiederle di prestarsi a posare per lungo tempo quale soggetto di un ritratto. Il luogo scelto dal pittore era freddo e umido, e questo mise ancor pi a repentaglio la gi debole salute della donna. Ma il marito, per, era talmente concentrato sul quadro - quasi fosse entrato in uno stato di trance - da ignorare per giorni le condizioni della moglie. Quest'ultima, poi, esprimendo ancora la sua devozione, non volle interrompere l'artista.E quando giunge il momento conclusivo, in cui il pittore d l'ultimo tocco alla sua opera, la moglie, priva ormai di forze, muore. MORELLA l protagonista del libro innamorato di Morella,una fanciulla di grande bellezza e di fine cultura. Dopo il loro matrimonio Morella si dimostra una consorte disponibile e allegra,ma il protagonista comincia ad odiarla ogni volta che la guarda negli occhi. All'improvviso una malattia colpisce la donna e il protagonista arriva a sperare con sadica rabbia che la malattia la conduca alla morte,purch non la riveda pi;per non fa parola del sup odio ingiustificato alla moglie. Quando Morella chiama il marito al suo letto lo rimprovera per il suo astio malvagio(il protagonista si stupisce che lo sapeva)e prima di morire da alla luce una bambina. La ragazza cresce esattamente come la madre,e il protagonista al suo decimo compleanno la chiamer Morella,per l'inquitante somiglianza fisica e psicologica della madre. Una malattia colpir anche la ragazzina e quando il protagonista la seppellir noter che la tomba della sua ex consorte vuota. Morella era resuscitata sotto le sembianze della figlia.

LIGEIA Un uomo, che ci fa plausibilmente pensare ad una persona avanti con l'et, si perde nel ricordo della donna che ha amato, Ligeia, i suoi tratti fisici misteriosi, la sua straordinaria erudizione, gli occhi grandi come metro del sentimento. La donna purtroppo si ammala e, al culmine del delirio, muore. Si risposa anni dopo con un'altra donna, Lady Rowena Trevanion, dopo aver vagabondato in giro per l'Europa ed aver acquistato un'antica e isolata abbazia. Si perder poi nell'arredamento della sua dimora, decorandola riccamente, ma anche indulgendo alle sue fantasie oppiacee che gli suggeriranno ad esempio colori, stile ed arredamento della stanza da letto, tappezzata con tanto di arazzi d'oro intessuti di nero, cangianti e fantasmagoricamente sospinti da una perpetua corrente d'aria nella parete per accrescere il cambiamento dei ricami. Perseguitato dal ricordo di Ligeia, l'uomo si d sempre pi all'uso dell'oppio, detestando cordialmente la nuova consorte che, nel frattempo, si ammala a sua volta. Complice la malattia, la donna ode voci e vede figure simili a spiriti che lui non in grado di vedere. In occasione di uno di questi deliri della donna, l'uomo va a prendere un vino medicamentoso per lei, e gliene porge un bicchiere, ma nell'atto di allontanarsi dal capezzale di lei, che sembra rinvigorita dalla bevanda, scorge un'ombra sul pavimento che non dovrebbe esserci, proiettata dall'incensiere che pende dal soffitto; subito dopo, mentre la moglie beve il vino, vede alcune gocce di liquido rosso comparire dal nulla e cadere nel bicchiere. Lady Rowena peggiora progressivamente fino alla morte. L'uomo, sconvolto, considera quanto visto effetto dell'oppio o prodotto della fervida immaginazione dovuta allo stress e all'ora tarda. Nella veglia funebre, l'uomo assiste a un evento prodigioso: pi volte nel corso della notte, annunciato sempre da un singhiozzo, il cadavere riprende il colorito vivo, accenna movimenti di palpebre e labbra. Poi infine si alza piazzandosi al centro della stanza. Caduto il velo sepolcrale, lady Rowena assume gradualmente le sembianze di Ligeia. The Man That Was Used Up An unnamed narrator meets the famous Brevet Brigadier General John A. B. C. Smith, "one of the most remarkable men of the age." Smith is an impressive physical specimen at six feet tall with flowing black hair, "large and lustrous" eyes, powerful-looking shoulders, and other essentially perfect attributes. He is also known for his great speaking ability, often boasting of his triumphs and about the advancements of the age. The narrator wants to learn more about this heroic man. He finds that people do not seem to want to speak about the General when asked, only commenting on achievements of the "wonderfully inventive age." The narrator begins to believe there is some concealed secret he must uncover. When he visits the General's home, he sees nothing but a strange bundle of items on the floor. The bundle, however, begins to speak. It is the General himself, and his servant begins to "assemble" him, piece by piece. Limbs are screwed on, a wig, glass eye, and false teeth, and a tongue, until the man himself stands "whole." The General has lost more than battles, it seems: he was captured and severely mutilated by Native American warriors and now much of his body is composed of prostheses, which must be put in or on every morning and without which he cannot appear in public. The narrator now

understands the General's secret - he "was the man that was used up." La caduta della casa degli Usher Il protagonista e narratore in prima persona del racconto, di cui non sapremo mai il nome, riceve una lettera dal suo amico di infanzia Roderick Usher, in cui lo supplica di raggiungerlo nella sua casa di famiglia. Il protagonista si reca nella casa della famiglia Usher, squallida e diroccata, e viene subito colpito da un forte senso di tristezza e abbandono. Nell'incontro con Roderick Usher, si rende conto che il suo vecchio amico malato: Roderick pallido, emaciato e in uno stato di perenne nervosismo ed eccitazione. Questi stati d'animo sono aggravati dalla malattia della sorella gemella, lady Madeline, che dopo pochi giorni morir improvvisamente. A questo punto Roderick decide, al fine di proteggere il corpo della sorella dalla curiosit dei medici, di conservarlo e di seppellirlo temporaneamente, con l'aiuto dell'amico, nei sotterranei della casa. Qualche giorno dopo, durante una notte, n Roderick, n l'amico, riescono a dormire a causa dell'imperversare di un uragano: l'amico decide cos di leggere ad alta voce un romanzo medievale per tranquillizzare Roderick, sempre pi agitato e nervoso. Durante la lettura, all'interno della casa si sentono dei suoni uguali a quelli raccontati nel libro, aumentando la sensazione di terrore e sconforto di Roderick. Il protagonista cerca di tranquillizzare l'amico, spiegando che i rumori sono solo il frutto di una coincidenza. Ma Roderick diventa sempre pi agitato, fino a quando si apre d'improvviso la porta della stanza e appare Lady Madeleine che si getta sul fratello trascinandolo a terra morto dal terrore.Il narratore, spaventato dall'apparizione della donna, scappa lasciandosi dietro la casa degli Usher, ormai ridotta a un cumulo di macerie che si inabissano nello stagno ad essa prospiciente .The Facts in the Case of M. Valdemar The narrator presents the facts of the extraordinary case of Valdemar which have incited public discussion. He is interested in Mesmerism, a pseudoscience involving bringing a patient into a hypnagogic state by the influence of magnetism, a process which later developed into hypnotism. He points out that, as far as he knows, no one has ever been mesmerized at the point of death, and he is curious to see what effects mesmerism would have on a dying person. He considers experimenting on his friend Ernest Valdemar, an author whom he had previously mesmerized, and who has recently been diagnosed with phthisis (tuberculosis). Valdemar consents to the experiment and informs the narrator by letter that he will probably die in twenty-four hours. Valdemar's two physicians inform the narrator of their patient's poor condition. After confirming again that Valdemar is willing to be part of the experiment, the narrator comes back the next night with two nurses and a medical student as witnesses. Again, Valdemar insists he is willing to take part and asks the narrator to hurry, for fear he has "deferred it for too long". Valdemar is quickly mesmerized, just as the two physicians return and serve as additional witnesses. In a trance, he reports first that he is dying - then that he is dead. The narrator leaves him in a mesmeric state for seven months, checking on him daily. During this time Valdemar is without pulse, heartbeat or perceptible breathing, his skin cold and pale. Finally, the narrator makes attempts to awaken Valdemar, asking questions which are answered with difficulty, his voice seemingly coming from his swollen, blackened tongue. In between trance and wakefulness, Valdemar's tongue begs to quickly either put him back to sleep or to wake him. As Valdemar's voice shouts "dead! dead!" repeatedly, the narrator takes

Valdemar out of his trance; in the process, Valdemar's entire body immediately decays into a "nearly liquid mass of loathsomeof detestable putrescence."

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