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IL RAPPORTO CON L'ASSOLUTO LA PREGHIERA

Nell'affrontare questo tema particolarmente complesso, l'esigenza di estrema sintesi che ci siamo proposti riduce il problema a una serie di precise domande, a cui cercheremo brevemente di rispondere: 1) Cos' la preghiera? 2) Perch si prega? 3) Quando si prega? 4) Dove di prega? 5) Come si prega? Cos' la preghiera La preghiera un mezzo per comunicare con il nostro Maestro Interiore (cio l'Intimo, l'Atman, la nostra Anima), con il nostro Essere Interno (l'Atomo del Padre e della Madre), con le Gerarchie celesti (Maestri e Angeli), con il nostro Reale Essere (cio con la nostra Monade, ovvero con il nostro Padre Eterno Cosmico Individuale), con l'assoluto (il Padre Eterno Cosmico Comune). Cercheremo anche di definire la preghiera con le parole del monaco cristiano Giovanni Vannucci: "Il regno dei cieli l'immenso spazio cui approda l'uomo che prega. La preghiera non domanda, n implorazione e neppure adorazione; la dilatazione della coscienza nell'immenso mare della sapienza, amore, gioia divine. E' crescita personale ... in un'unione dove l'io e il tu sono una sola realt nella confusione del principio e della fine, dell'interiore e dell'esteriore, del tempo e dell'eterno ...". E ancora: "Pregare modificare radicalmente la propria coscienza. E' andare continuamente oltre i limiti ... in noi e oltre noi, nel prossimo e oltre il prossimo, nel finito e oltre il finito, nella ragione e oltre la ragione, nel sentimento e oltre il sentimento, nell'oggetto e oltre l'oggetto" .
G. VANNUCCI: "Pellegrino dell'Assoluto" - CENS 1990

Perch si prega Si prega la Madre per ricevere aiuto, protezione, conforto; si prega il Padre per ricevere consiglio, idee, forze; si prega anche per rinnovare la nostra fiducia, per sentirsi meno soli, per praticare l'autoosservazione, per riuscire a trasformare le impressioni, per vincere le abitudini, per distruggere o indebolire l'Ego; si prega per riuscire a compiere un qualsiasi sforzo o sacrificio nel lavoro interno e, in genere, all'inizio di una qualunque pratica spirituale. Quando si prega Anche se ci sono alcuni momenti che ciascuno deve dedicare in modo specifico alla preghiera, in realt BISOGNA PREGARE SEMPRE, perch la preghiera indispensabile al lavoro interno. L'AUTORICORDO, principio basilare che deve essere praticato di istante in istante, UNO STATO DI PREGHIERA COSTANTE, paragonabile all'Esicasmo. Dalla capacit di

essere in Autoricordo dipende la possibilit di praticare l'Autoosservazione e tutte le altre pratiche per l'indebolimento e l'eliminazione dell'Ego.
Per quanto riguarda l'Esicasmo di veda:

1. A. Bloom: "L'Esicasmo" - Rocco Editore, Napoli 2. Aninimo: "La via di un pellegrino" - Adelphi, 1972 Dove si prega L'Autoricordo va praticato sempre e dovunque. Ogni luogo, del resto, buono per pregare, come un luogo un po' appartato della casa. Alcune particolari preghiere, come anche quelle che accompagnano una pratica specifica (rilassamento, meditazione ecc.), o certe preghiere recitate nel corso di cerimonie rituali, esigono ambienti protetti e tranquilli. Come si prega Ci riferiremo qui alle forme e ai modi della preghiera. Tre sono le forme principali di preghiera: a) preghiera tacita (cio recitata mentalmente); b) preghiera articolata (cio recitata a voce pi o meno alta); c) preghiera modulata o cantata. La preghiera tacita potente, perch si fonda sulla concentrazione. Pi potente ancora, per, la preghiera articolata, perch alla concentrazione unisce il potere creativo della Parola (il "Verbo" crea). Ancora meglio se la Parola contiene vibrazioni in grado di raggiungere facilmente le diverse dimensioni dei Mondi interni. Tali parole sono chiamate MANTRA. La preghiera modulata o cantata risulta ancora pi efficace, perch il potere creativo della Parola si unisce all'armonia dell'Universo ("musica delle sfere" di Keplero). Da quanto detto, si deduce che la forma pi efficace di preghiera dovrebbe essere il MANTRA MODULATO. Tre sono anche i principali modi della preghiera: a) preghiera solitaria; b) preghiera in gruppo; e) preghiera rituale. La preghiera recitata da soli potente.
Il grande valore della preghiera recitata "nel segreto" e' testimoniata nei Vangeli da Mt. 6,6.

Pi potente ancora, per, la preghiera recitata in un gruppo di persone animate dal medesimo desiderio spirituale .
Vedi l'insegnamento evangelico: "Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro".

La cerimonia rituale aggiunge a tutto ci la sacralit del simbolo e del gesto, e rappresenta il modo pi alto di pregare (vedi, ad esempio, le diverse celebrazioni liturgiche nelle varie espressioni religiose). A conclusione di questa breve analisi, possiamo dire che la preghiera pi efficace, senza con questo voler negare l'altissimo valore della semplicit, IL MANTRA MODULATO NEL CONTESTO DI UNA CERIMONIA RITUALE. Diamo adesso qualche esempio di preghiera. Per la forma tacita, ricordiamo la semplice invocazione del Padre nell'Autoricordo ("Padre mio"), o l'invocazione della Madre nella cosiddetta "morte in marcia" ("Madre mia aiutami"). Preghiere tacite che incontreremo in seguito sono quelle relative alla formazione del "Circolo di protezione" e a pratiche particolari (ad es. quella della "Bilancia", vedi piu' avanti nella legge del Karma). Per la preghiera articolata (che pu essere pronunciata anche in forma tacita), riportiamo: - in prosa:

il "Padre nostro"; la "preghiera dell'abbandono" di Carlo Carretto la preghiera di ringraziamento di Carlo v. Eckhartshausen, alchimista del 160; la "preghiera per gli ammalati" di Samael Aun Weor;

- in poesia:

i salmi di Davide, raccolti nella Bibbia (vedi per es. il n. 130 e il n. 137); la "Piccola salmodia" di G. Vannucci;

- mantra:

data la particolare potenza di queste preghiere, preferiamo non dare indicazioni al riguardo. Gli interessati possono accostarsi alla letteratura specifica, meglio se indirizzati da una seria scuola spirituale. L'uso dei mantra, soprattutto se cantati nel contesto di una cerimonia liturgica, compete alla parte pi profonda ed esoterica delle tradizioni religiose.

PREGHIERA DELL'ABBANDONO (di Carlo Carretto, mistico moderno recentemente


scomparso) Padre mio, io mi abbandono a Te. Fa' di me ci che Ti piace. Qualunque cosa Tu faccia di me

Ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto Purch la Tua volont si compia in me E in tutte le tue creature. Non desidero niente altro, mio Dio. Rimetto la mia anima nelle Tue mani, Te la dono, mio Dio, Con tutto l'amore del mio cuore. Perch ti amo. Ed per me una esigenza d'amore il donarmi, Il rimetterei nelle Tue mani senza misura, Con una confidenza infinita, Poich Tu sei il Padre mio.

PREGHIERA DI RINGRAZIAMENTO (di Carlo v. Eckartshausen, alchimista dell'800)


O SIGNORE, TU sei l'Assoluto, e nella TUA VITA Una manifesti il TUO Splendore che per me il TUO Onnipotere, Onnipotenza e Onniforza, e in umilt io TI ringrazio per la TUA Misericordia di concedermi la Luce del TUO Sapere e della TUA Memoria durante il mio lavoro giornaliero, e cos compiere il mio Dovere che la TUA Volont. A TE o Signore dedico ogni azione In TE o Signore fisso la mia immaginazione

A TE o Signore vengo come l'unico rifugio. O Signore: concedimi di accettare con calma le cose che non posso cambiare concedimi la TUA Grazia, Forza e Intelligenza di cambiare ci che posso cambiare concedimi la TUA Luce con il TUO Sapere e la Memoria per realizzarne la differenza. Amen.

PADRE NOSTRO, che sei nei cieli. Sia santificato il tuo nome.
Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volont. Come in cielo, cos in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano. Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori. Aiutaci a non cadere durante la tentazione e liberaci dal male. Amen.

PREGHIERA PER GLI AMMALATI (di Samael Aun Weor, esoterista moderno)
Forza universale e cosmica, energia misteriosa, seno fecondo da cui tutto nasce. Tu, Logos solare, Emanazione ignea, Cristo in sostanza e in coscienza, Vita potente per cui tutto procede. Vieni a me, penetrami, illuminami, bagnami, attraversami e risveglia nel mio essere tutte quelle sostanze ineffabili che sono parte tanto di Te, quanto di me. Forza universale e cosmica, Energia misteriosa, io ti scongiuro. Vieni a me, risolvi la mia afflizione, cura questa malattia e allontana la mia sofferenza affinch io possa trovare armonia, pace e salute. Te lo chiedo nel Tuo santo Nome, che i Misteri e la Chiesa Gnostica mi hanno insegnato, affinch faccia vibrare assieme a me tutti i misteri di questo piano e dei piani superiori. Che queste forze riunite possano ottenere il miracolo della mia guarigione. Cos sia.

PICCOLA SALMODIA (di Giovanni Vannucci)


Un nuovo giorno di vita ci offerto, possiamo seguirti, Signore, dove oggi sarai. Nei sogni di pace, nel cuore degli uomini, nelle forme di bellezza, nei cuori assetati di te. Nella dimora segreta del cuore, nella voce intima che indica la via. Negli alberi, nel vento, nell'acqua perenne, nella terra, nella luce, nella roccia inflessibile. Nella luce del giorno, nella vita ardente, nel lavoro intenso, nella calma delle soste. Nell'incontro dell'amico, nelle domande di amore, nei cuori che si spogliano di s. In questa casa che tua, educa le nostre mani in opere giuste, nutri di verit la nostra parola. In questa casa che tua, apri i nostri occhi alla bellezza, le nostre orecchie alla sapienza. Aiuta il cuore ad amarti di pi a sentire in te, pellegrino senza frontiere, la nostra vera terra.

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LA LEGGE DEL KARMA


(cosmica, cosciente) La parola "KARMA", in sanscrito, significa "azione e conseguenza": non c' effetto senza causa e non c causa senza effetto; ogni causa si trasforma in effetto ed ogni effetto si trasforma in causa. La legge del Karma anche chiamata "legge di compensazione" o "legge della bilancia cosmica", nel senso che le conseguenze tendono a compensare i continui sbilanciamenti provocati dalle cause e a riportare cos il tutto nel segno del necessario equilibrio cosmico. Le cause che creano questi sbilanciamenti continui sono le azioni umane: il libero arbitrio, con cui opera l'uomo, anzich essere al servizio della Coscienza, continuamente condizionato dall'Ego. Ci vero fino nei pi alti gradi del livello dell'Essere. Finch esiste lEgo, esiste anche la possibilit di poter usare a favore del male il proprio libero arbitrio. La legge del Karma interessa dunque anche chi ha raggiunto un elevato grado di Maestria, ma che non ha distrutto ancora completamente l'Ego. Pi elevato il livello dell'Essere, pi alto il disordine creato da chi sbaglia e maggiore la sua responsabilit. Maggiore dunque sar l'entit della compensazione. Il Karma dunque legge di compensazione, non di punizione o di vendetta. Tuttavia, l'uomo vive generalmente gli effetti del suo Karma come dolore e sofferenza. Tale condizione dovrebbe essere di stimolo per lavorare interiormente ed eliminare l'Ego che lha causata. In tal senso si dice che IL KARMA E' UNA MEDICINA. Invece, gli uomini bestemmiano, protestano, si giustificano, incolpano gli altri della loro sorte, si scusano. Con simili proteste non si cambia il Karma, anzi, esso diviene pi duro e pi severo.

Bench spesso il Karma agisca anche nel corso di una medesima esistenza, in molti casi esso agisce nel corso di esistenze successive. In tal caso, gli eventi che accadono nel corso di una esistenza sono la compensazione di azioni causate in esistenze precedenti. In realt, quella del Karma la legge pi complessa e pi difficile da comprendere, poich, nella sua attuazione, utilizza continuamente come elementi di compensazione situazioni e personaggi che vengono a costituire, a seconda dei casi, sempre nuove cause e nuovi effetti e che vengono chiamati STRUMENTI DEL KARMA. Inoltre, questa legge si combina anche frequentemente con la legge del Ritorno e con quella della Ricorrenza. Per esempio: se a trent'anni di et qualcuno commette un grosso furto, possibile che, nelle esistenza successiva, sempre a trent'anni per legge di ricorrenza, lo stesso Ego si rifaccia vivo. Per, la legge di compensazione potr fare in modo che questa volta sia egli il derubato, e si servir un altro ladro come suo strumento. Ovviamente questo nuovo ladro, pur essendo, quale strumento del Karma, utile all'applicazione della legge come elemento di compensazione, dovr a sua volta compensare gli effetti del suo Ego nel corso di quella medesima esistenza o di un'esistenza successiva. Tutto ci trova conferma nel motto evangelico. "Con la stessa misura con la quale avrete misurato sarete misurati" (Mt, 7,2).

Il Karma si fonda su due colonne: GIUSTIZIA e MISERICORDIA Giustizia senza misericordia sarebbe tirannia; misericordia senza giustizia sarebbe compiacenza di fronte alla trasgressione. Ci significa che il Karma non meccanico nella sua compensazione, ma una legge amministrata con Coscienza. Ne deriva che IL KARMA E' NEGOZIABILE. Non dobbiamo credere che il Karma sia automatico e crudele. Le disposizioni di questa legge, essendo basate anche sulla misericordia, possono essere cambiate. Ciascuno in grado di cambiare il suo proprio destino, basta che osservi i due seguenti principi:

IL LEONE DELLA LEGGE SI COMBATTE CON LA BILANCIA UNA LEGGE INFERIORE VIENE TRASCESA DA UNA LEGGE SUPERIORE

Questi due principi significano: il Karma dev'essere sempre compensato, ma la compensazione non deve realizzarsi necessariamente con il dolore. Il dolore, la sofferenza, la malattia sono le forme pi basse e meccaniche di compensazione, che possono essere trascese da forme pi alte. Bisogna sapere che l'uomo ha a disposizione altre monete, di maggior valore, da mettere nel piatto della sua bilancia: quelle dell'amore verso l'umanit manifestato attraverso le buone opere. In realt, nessuno pensa a contrattare il suo Karma quando si trova nella disperazione; nessuno in questi casi pensa a Dio o al suo prossimo. L'umanit cos. Dar da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, consolare gli afflitti, visitare gli ammalati ecc. sono da sempre considerate le opere di misericordia utili a riscattare il proprio Karma, se compiute in modo disin-teressato e nei fatti oltre che nelle intenzioni: "ci che l'uomo semina raccoglier e le sue opere lo seguiranno" (Mt, 7, 17). A che serve, per, compiere buone opere, se non si cambia radicalmente la propria vita? Se l'Ego non viene eliminato, se non viene eliminata la violenza, la lussuria, l'avarizia, l'adulterio, la dissipazione ecc., sempre nuovi errori verranno commessi e dovranno essere compensati. Pertanto, le buone opere devono accompagnarsi ad un progressivo e personale cambiamento dello stile di vita impostato sul RETTO PENSARE, RETTO SENTIRE, RETTO AGIRE e sulla progressiva eliminazione totale e definitiva degli Ego.

Ma esiste ancora un' "opera" pi grande che pu essere compiuta ed quella di chi, impegnato nel cammino della propria autorealizzazione, aiuta disinteressatamente in questo stesso cammino il suo prossimo. Quest'opera viene chiamata SACRIFICIO PER L'UMANITA', e rappresenta l'espressione pi alta d'amore. Chi la compie sa quanto sia dura, rischiosa, ingrata. Ma si comprende come il consolare un ammalato sia in fondo ben poca cosa al confronto di togliere definitivamente qualcuno dalla condizione di malattia e di infelicit per avergli consegnato le chiavi della propria liberazione. Oltre ad essere negoziabile, il Karma ha la caratteristica di essere anche DILAZIONABILE. In altri termini, l'effetto di un'azione negativa pu essere rimandato, o sospeso o temporaneamente interrotto. Questo concetto si esprime anche dicendo che al Karma si possono chiedere dei PRESTITI. Ogni richiesta di questo tipo deve essere avanzata con molta seriet. Niente pu venir regalato, tutto dev'essere compensato. I prestiti, alla fine, devono essere tutti riscattati. Chi non si sente in grado di riscattare un prestito non lo chieda nemmeno, perch il prezzo che pagher sar ancora pi duro. La dilazione possibile perch la legge del Karma amministrata in modo cosciente da 43 giudici, che appartengono, nei mondi interni, alle Gerarchie del raggio della Giustizia. Essi agiscono in un TEMPIO situato nel Mondo Astrale Superiore (tempio della Giustizia divina o della Giustizia cosmica). A differenza di quanto capita talvolta nel mondo fisico, la Giustizia divina (il "Leone della Legge") non sbaglia mai. Tutto viene compensato in modo mirabile. Per ogni essere umano esiste in questo tempio un apposito libro del dare e dell'avere, dove tutto viene registrato. I Giudici sono Maestri dotati di un elevato grado di Coscienza. Essi abitano talvolta nella quarta dimensione in stato di Jinas e possono rendersi visibili a chi sta per disincarnare. Si veda a questo proposito l'episodio biblico del banchetto di Baldassarre (Daniele, 5, 5 e ss.), in cui compaiono le tre parole misteriose: Mane, Tecel, Fares . A questi Maestri, che secondo la tradizione egizia hanno il volto coperto da una maschera con le sembiante di sciacallo e la cui guida ANUBIS, ci si rivolge per negoziare e chiedere prestiti.
Anubis, nella tradizione cristiana, e' rappresentato da S. Michele.

Una malattia di significato karmico pu temporaneamente guarire se l'interessato riesce ad ottenere una dilazione, e pu guarire definitivamente se il prestito viene riscattato . Nella pagina seguente viene dato la schema di una pratica efficace per chiedere la sospensione di una situazione karmica ("pratica della bilancia"). Queste brevi indicazioni sono state riferite esclusivamente al Karma individuale. In modo analogo, potremmo riferirci a situazioni di Karma collettivo (di un gruppo, di una famiglia, di un popolo), di Karma planetario, di Karma cosmico ecc.. In qualunque situazione troveremo strumenti di compensazione, cause, effetti, nuovi effetti e nuove cause. Terminiamo questa breve esposizione sul Karma dicendo che lAMORE la legge pi grande di tutte. Ogni altra legge superata da quella dell'Amore. Un atto d'Amore riscatta ogni altra legge. Qualunque prestito viene riscattato da un atto di puro Amore, perch:

"L'Amore generoso, l'Amore benigno, non invidioso, l'Amore non si vanta n s'insuperbisce; non manca di rispetto, non cerca le cose sue, non s'irrita, non tiene conto del male che riceve, non gode dell'ingiustizia, ma si rallegra della verit. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta" (I Cor. 13, 4-7).

PRATICA DELLA BILANCIA 1) Ci collocheremo stesi al suolo con il volto rivolto al soffitto e con le braccia completamente allontanate dal corpo, in modo da formare con esso una croce. La testa verso ovest e le gambe unite verso est. 2) In questa posizione, profondamente concentrati, ci metteremo in contatto con il nostro Essere interno attraverso il sacro mantra "OM MANI PADME IOM", che dovr essere ripetuto tre volte di seguito. 3) Poi, chiederemo con fervore che, nel nome di Cristo, per la maest di Cristo, per il potere del Cristo, il nostro Essere interno si presenti davanti ad Anubis (o S. Michele) e che possa intercedere per noi affinch ci sia permesso di superare il nostro Karma e che ci sia consentita la grazia che desideriamo, sempre che essa sia in accordo alla Legge divina. A questo punto, esporremo in termini concreti la richiesta secondo la forma seguente: "Padre mio, Madre mia, vi supplico, nel nome del Cristo, per la gloria del Cristo, per il potere del Cristo, intercedete per me presso il tribunale del Karma affinch mi sia

concessa misericordia. Ve lo chiedo con tutta la mia anima ed il mio cuore, per poter proseguire nel lavoro interno". 4) Senza perdere la profonda concentrazione, solleveremo la parte superiore del corpo mettendoci seduti, guardando verso est e con le braccia incrociate sul petto (la destra sulla sinistra). Il resto del corpo rester come prima. 5) In questa nuova posizione ripeteremo integralmente quanto esposto nei punti 2 e 3. 6) Una volta conclusa la richiesta in posizione seduta, ritorneremo alla posizione distesa. TUTTA LA PRATICA DEVE ESSERE RIPETUTA TRE VOLTE

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