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Cronologia dei fatti accaduti in Iran dal 21/05/2009

• 21/05/2009: Parte la campagna elettorale per la successione ad Ahmadinejad.

• 09/06/2009: Due manifestanti sarebbero stati uccisi a colpi d'arma da fuoco e 12

sarebbero rimasti feriti negli scontri con la polizia a Teheran. Alcuni dimostranti

avrebbero preso in ostaggio un miliziano Basiji.

• 09/06/2009: Entusiasmo e partecipazione degli iraniani per l’elezione del nuovo

capo dello Stato. Si vota venerdì, con eventuale ballottaggio il 19. Ahmadinejad

cerca la conferma contro l’ex premier “riformista” Moussavi. Più delle scelte di 46

milioni di elettori sarà importante la preferenza della Guida suprema, l’ayatollah Ali

Khamenei, che potrebbe non condividere la linea dura dell’attuale presidente verso

gli Stati Uniti.

• 11/06/2009: Si fa rovente il clima politico alla vigilia delle incerte elezioni iraniane.

Una lettera contro Ahmadinejad dell’ex presidente Rafsanjani alla Guida suprema,

un monito del capo della Guardia rivoluzionaria ai riformisti, la chiusura ordinata

all’unico quotidiano schierato con Mousavi indicano il crescere della tensione.

Domani il voto, sabato i risultati sui quali nessuno avanza previsioni.

• 12/06/2009: Va oltre ogni previsione la partecipazione degli iraniani al voto. La

grande affluenza potrebbe far prolungare l’apertura dei seggi e indicare un ritorno

dei giovani alla politica. Ciò fa pensare a quanto accadde nel 1979, quando il
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“riformista” Khatami batté il candidato della Guida suprema. Anche gli ayatollah

appaiono divisi.

• 13/06/2009: Ahmadinejad verso la vittoria con il 90% dei seggi scrutinati. Mousavi

fermo al 32%, lontani Karrubi (0,9%) e Rezai (2,5%).

• 13/06/2009: I sostenitore dell’ex premier lamentano brogli.

• 13/06/2009: Alta l’affluenza alle urne: dei 46,2 milioni di elettori sono andati ai

seggi circa 35 milioni di iraniani.

• 15/06/2009: Khamenei ordina la verifica delle elezioni. Ma molti parlano di “colpo

di stato”.

• 15/06/2009: Contro il divieto del ministero degli interni, decine di migliaia di

sostenitori di Moussavi marciano per le strade di Teheran.

• 15/06/2009: Khamenei annuncia la vittoria di Ahmadinejad come una “decisione

divina”.

• 15/06/2009: Secondo il sito Rooz, il ministero degli interni aveva dato la vittoria a

Moussavi, ma i pasdaran, le Guardie della rivoluzione iraniana, hanno bloccato gli

sviluppi.

• 15/06/2009: Sale la tensione a Teheran. "Illegali" le manifestazioni pro-Moussavi.

• 15/06/2009: Moussavi invita a una manifestazione questo pomeriggio proibita

dalle autorità.

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• 15/06/2009: Due giorni di dimostrazioni e scontri con la polizia. Almeno 170

arrestati anche fra i politici moderati.

• 16/06/2009: Almeno 7 persone uccise nelle manifestazioni di Teheran. Altre fonti

dicono che i morti sono 12. La radio di Stato accusa violenze da parte dei sostenitori

di Moussavi.

• 16/06/2009: Il Consiglio dei Guardiani, che deve rivedere le elezioni, ha definito

“provvisori” i risultati pubblicati finora, con la vittoria di Ahmadinejad.

• 18/06/2009: Mussavi lancia un’altra giornata di lutto e di manifestazioni.

• 18/06/2009: Presentate denunce per oltre 600 violazioni durante il voto.

• 18/06/2009: Mussavi e Khatami domandano la liberazione degli arrestati di questi

giorni.

• 19/06/2009: Khamenei esige la fine delle manifestazioni. La partecipazione al voto

mostra “la fiducia del popolo” nella Repubblica islamica. Non vi sono state frodi e le

critiche devono essere incanalate con vie legali e non con moti di piazza.

• 19/06/2009: L’Assemblea degli esperti, l’organo religioso più importante, ha

elogiato gli iraniani per la partecipazione al voto, ma non ha detto una parola sulla

vittoria contestata di Ahmadinejad.

• 19/06/2009: Grande attesa per il sermone del grande ayatollah Khamenei alla

preghiera del venerdì. Tutti si aspettano un discorso alla nazione sul problema delle

elezioni contestate. Khamenei ha già dichiarato vittorioso Ahmadinejad; dopo le

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critiche e le manifestazioni pro-Moussavi ha permesso una verifica parziale della

conta dei voti, ma la piazza chiede nuove elezioni.

• 20/06/2009: L’opposizione sfida Khamenei: avanti con le manifestazioni.

• 20/06/2009: Mehdi Karrubi e la moglie di Moussavi invitano a dimostrare, contro

gli avvertimenti lanciati ieri dal grande ayatollah.

• 20/06/2009: La polizia dichiara che seguirà la linea dura contro “raduni illegali”.

• 20/06/2009: Moussavi non si è presentato al raduno del Consiglio dei Guardiani

per la verifica parziale dei risultati elettorali.

• 21/06/2009: Nessuna dimostrazione durante la giornata. Di notte continuano i cori

di protesta.

• 21/06/2009: Ahmadinejad continua ad accusare i Paesi stranieri di ingerenza.

• 21/06/2009: Moussavi domanda di continuare le manifestazioni.

• 22/06/2009: Il Consiglio dei guardiani: più voti che votanti “solo” in 50 città

iraniane. Il portavoce dell’autorità preposta al controllo sulle elezioni ha detto alla

tv di Stato che comunque il dato riguarda tre milioni di voti e quindi non cambia il

risultato.

• 22/06/2009: Centinaia di arresti a Teheran, silenzio nelle strade, ma la rivolta

continua. La polizia ha arrestato 457 manifestanti.

• 23/06/2009: Arrestato giornalista del Washington Times con l’accusa di aver svolto

“attività contrarie a quelle di giornalista e in relazioni con i recenti disordini”.

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• 23/06/2009: Il Consiglio dei guardiani dice no a nuove elezioni. Secondo l’organo

di controllo “non c’è possibilità che si proceda a un annullamento del voto”.

• 23/06/2009: Indetti tre giorni di lutto nazionale.

• 25/06/2009: Annullata la cerimonia in ricordo delle vittime della repressione a

Teheran. La decisione è stata presa dopo le violenze di ieri.

• 25/06/2009: Proteste durante la notte. Teheran invasa dal grido “Allah akhabar!” e

“Morte a Khamenei”.

• 25/06/2009: Alcuni testimoni dichiarano che la polizia, per reprimere una

manifestazione, ha sparato sulla folla e ha bastonato a sangue una donna.

• 26/06/2009: Irruzione delle forze di sicurezza iraniana nella sede del Partito

Servitori della costruzione, formazione vicina all’ex-presidente Rafsanjani.

• 26/06/2009: Alcuni attivisti fanno circolare slogan e parole d’ordine attraverso le

banconote.

• 26/06/2009: Il leader riformista Mussavi denuncia, tramite Facebook, di “non poter

comunicare con l’esterno”. Ribadisce, inoltre, “tutte le mie comunicazioni sono state

interrotte, e le obiezioni pacifiche avanzate dalla gente schiacciate.”

• 26/06/2009: il leader riformista Mussavi in un messaggio indirizzato agli iraniani

all’estero afferma che continuerà con la sua opposizione e farà di tutto perché siano

rispettati i diritti violati nell’urna elettorale.

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• 26/06/2009: Il consiglio dei Guardiani dichiara che “con certezza non c’è stata

alcuna frode negli scrutini. I controlli negli ultimi dieci giorni mostrano che non ci

sono state irregolarità gravi”.

• 26/06/2009: L’opposizione decimata dalla repressione: arresti di politici, giornalisti,

attivisti.

• 27/06/2009: Scontro violento tra poliziotti in tenuta anti-sommossa e un gruppo di

madri che conducevano una manifestazione, accendendo una candela, in ricordo di

Neda e degli altri martiri. Alcune donne sono state, durante i duri scontri, arrestate.

• 27/06/2009: Il leader riformista Mussavi respinge la proposta del regime di

ricontare solo il 10% dei voti.

• 27/06/2009: Il capo della società canadese Siphon Inc. dichiara che il loro software,

che consente di poter accedere ai siti oscurati dal regime iraniano, è stato scaricato

da internet da molti utenti. Il programma permette di poter accedere ai siti quali

Facebook, Twitter e Bbc.

• 27/06/2009: Vietato il rientro a Londra, per proseguire un corso di dottorato, al

capo del dipartimento stampa di Mussavi. L’espatrio è stato vietato a causa di

un’inchiesta in corso sui disordini post-elezione che ipotizza un ruolo svolto dal

collaboratore di Mussavi.

• 27/06/2009: La milizia iraniana compie raid nelle case per interrompere con la

forza i canti di protesta dei civili.

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• 27/06/2009: Alcuni attivisti hanno lanciato palloncini verdi e neri a Teheran in

ricordo di Neda e come segno di sostegno col l’opposizione.

• 28/06/2009: Pubblicate sul sito degli esuli iraniani (iranian.com) due poesia, di

autore anonimo, una dedicata a Neda Aqa-Soltan dal titolo “Stay Neda” (Resta

Neda), l’altra dedicata alla rivolta di queste ultime settimane dal titolo “dark Mythic

Flames of History” (Le scure fiamme mitiche della storia.)

• 28/06/2009: Il candidato riformatore Karrubi in una lettera afferma che non

accetta la proposta di ricontare solo una parte dei voti delle ultime elezioni

presidenziali.

• 28/06/2009: Il candidato riformatore Karrubi afferma di volere l’istituzione di una

commissione indipendente per la riesamina del processo elettorale.

• 28/06/2009: Arrestati otto dipendenti iraniani dell’ambasciata britannica con

l’accusa di aver avuto un “ruolo”, non meglio precisato, nei disordini post-elezioni.

• 29/06/2009: Durante una manifestazione sono circa tremila le persone attaccate

dalla polizia.

• 29/06/2009: Amnesty Internation dichiara di essere in possesso di una lista

contenente 300 nominativi di persone arrestate in Iran in seguito alle proteste post-

elezioni. L’organizzazione dichiara che con molta probabilità non possono essere

esclusi cifre molto più elevate.

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• 29/06/2009: Il presidente del parlamento iraniano dichiara che le ultime elezioni

“sono state un’esperienza seria e democratica”.

• 29/06/2009: Il supremo organo legislativo dell’Iran ha confermato la rielezione del

Presidente Ahmadinejad.

• 29/06/2009: Il Consiglio dei Guardiani annuncia che è iniziato il riconteggio del

10% dei voti delle elezioni presidenziali.

• 30/06/2009: Il leader dell’opposizione Mir Hossain Mussavi insiste con la sua

richiesta di nuove elezioni presidenziali.

• 30/06/2009: Viene istituita dal capo dell’apparato giudiziario ayatollah Mahmud

Hashemi Sharudi una “Commissione Speciale” col compito di sovrintendere i

processi degli arrestati per le proteste delle ultime settimane.

• 30/06/2009: Voci non confermate dichiarano che durante la notte a Teheran si

sono susseguiti canti di protesta.

• 01/07/2009: Rilasciati due dei quattro dipendenti iraniani dell’ambasciata

britannica.

• 01/07/2009: Voci non confermate affermano che 6 sostenitori del leader riformista

Mussavi sono stati impiccati.

• 01/07/2009: il medico testimone della morte di Neda Aqa-Soltan è messo sotto

inchiesta dal ministero dell’Intelligent iraniano. Il Medico aveva accusato un

miliziano islamico per l’uccisione della ragazza e ad oggi è rifugiato a Londra.

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• 01/07/2009: La polizia iraniana afferma che l’accusa mossa contro un miliziano

islamico dal medico testimone dell’uccisione di Neda Aqa-Soltan sono infondate. La

morte della ragazza è stata solo una messinscena non collegata ai disordini.

• 01/07/2009: Il candidato riformista iraniano Medhi Karrubi afferma, tramite una

lettera apparsa nel suo sito internet, che non intende riconoscere come legittimo

l’attuale governo e non intende fermare la sua battaglia.

• 02/07/2009: Le voci non confermate sul ripristino del servizio sms raccomandano

agli utenti di non inviare messaggi contenenti affermazioni politiche per il timore

che questi vengano letti dalle autorità.

• 02/07/2009: Voci non confermate affermano il ripristino del servizio sms in Iran

che era stato interrotto il 12 giungo c.a. per le elezioni presidenziali. Gli sms sono

stati il principale mezzo di comunicazione tra i sostenitori del candidato moderato

Mussavi.

• 03/07/2009: Il medico iraniano testimone dell’uccisione di Neda Aqa-Soltan accusa

il governo iraniano di aver messo sotto pressione amici e familiari in seguito alla

sua denuncia contro un miliziano islamico.

• 03/07/2009: I dipendenti iraniani dell’ambasciata britannica vengono portati in

tribunale.

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• 04/07/2009: Incriminati, dopo aver confessato, Leader riformisti e un fotoreporter

per “attività contro la sicurezza nazionale”, che include molteplici reati per i quali

sono previsti la pena di morte.

• 05/07/2009: Rilasciato il giornalista del Washington Times arrestato lo scorso 23

giungo.

• 05/07/2009: Il capo dell’apparato giudiziario iraniano ha ordinato agli iraniani di

contattare le tv satellitari che trasmettono fuori dai confini dello stato per fornire

loro informazioni circa le proteste. E’ stata istituita una sezione speciale in seno alle

corti di ogni provincia per perseguire i responsabili di queste azioni.

• 05/07/2009: Possibile rilascio dell’ottavo e ultimo dipendente locale dell’ambasciata

britannica arrestato per aver istigato i moto post-elezione.

• 05/07/2009: Mussavi pubblica un rapporto in cui denuncia irregolarità durante le

elezioni e accusa Ahamdinejad di aver elargito denaro, proveniente dai fondi statali,

per assicurarsi il voto. Secondo Mussavi il ministero dell’interno ha stampato più

schede elettorali del previsto.

• 06/07/2009: è ufficiale il rilascio dell'ultimo dipendente iraniano dell'ambasciata

britannica arrestato durante gli scontri post-elezione.

• 07/07/2009: Ancora in carcere la ricercatrice francese arrestata lo scorso mercoledì

con l'accusa di spionaggio.

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• 08/07/2009: Rilasciati i 25 giornalisti del quotidiano iraniano Kalamen Sabz, dell'ex

candidato alle presidenziali Mussavi.

• 09/07/2009: Un medico iraniano denuncia sul Guardian la manipolazione della

milizia islamica dei registri degli ospedali. Secondo il medico le vittime degli scontri

post-elezione sono molte più delle 20 annunciate dai bilanci ufficiali. "Solo

nell'ospedali in cui lavoravo, nella prima settimane delle proteste, abbiamo

registrato la morte di 38 dimostranti", la maggior parte dei quali uccisi con colpi

d'arma da fuoco.

• 09/07/2009: Bloccata con l'utilizzo dei gas lacrimogeni la manifestazione tenutasi a

Teheran per commemorare il decimo anniversario della sanguinosa repressione dei

moti studenteschi del luglio 1999.

• 09/07/2009: Arrestato avvocato iraniano collaboratore della attivista per i Diritti

Umani Shirin Ebadi (nobel per la Pace) ed alcuni suoi collaboratori mentre

discutevano una circolare del potere giudiziario che mira a limitare l'indipendenza

dell'avvocatura.

• 09/07/2009: Vietata qualsiasi manifestazione per l'anniversario di una rivolta

studentesca del luglio 1999. Lo ha dichiarato il governatore generale di Teheran

precisando che "alcune emittenti televisive “antirivoluzionarie” hanno chiamato gli

iraniani a manifestare" e avverte, inoltre, che “se qualcuno intende compiere azioni

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antirivoluzionarie e contrarie alla sicurezza sarà schiacciato sotto i piedi del nostro

popolo.”

• 10/07/2009: Convocato oggi l'ambasciatore italiano Alberto Bradanini al ministero

degli affari esteri ha invitato il governo italiano a rispettare gli impegni

internazionali e ha condannato l'uso della forza da parte della polizia italiana per

reprimere le manifestazioni degli oppositori del G8 dell'Aquila.

• 11/07/2009: Il capo del dipartimento di Giustizia provinciale ha annunciato che

entro venerdì saranno impiccati nella piazza pubblica 12 membri di un gruppo

armato separatista con l'accusa di aver compiuto diversi attentati che hanno

provocato vittime civili. I 12 membri sono stati condannati come “mohareb” ovvero

“nemici di Dio”.

• 12/07/2009: Arrestato un altro collaboratore dell’ex candidato Mussavi.

• 12/07/2009: Fonti non ufficiali dichiarano che sono stati arrestati due dirigenti

studenteschi a Teheran.

• 12/07/2009: L’Associazione islamica degli studenti denuncia che da tre settimane

non si hanno più notizie di vari studenti e accademici arrestati nelle scorse

settimane.

• 13/07/2009: Il leader dell’opposizione Mussavi e l’ex presidente Khatami

assisteranno, venerdì, alla preghiera guidata da Rafsanjani, uno dei massimi

sostenitori di Mussavi. L’ex candidato ha invitato i suoi sostenitori ad unirsi alla

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preghiera che negli ultimi due mesi non è mai stata guidata da Rafsanjani in quanto

per i religiosi iraniani è di fatto considerata una tribuna politica.

• 14/07/2009: Eseguite le tredici impiccagioni annunciate dal capo del dipartimento

di Giustizia provinciale lo scorso 11 luglio. Le impiccagioni non sono avvenute

nella pubblica piazza, come era stato dichiarato, ma all’interno del carcere di

Zahedan. Rinviata a venerdì l’impiccagione del fratello del capo dell’organizzazione.

• 14/07/2009: Condannato a 5 anni di reclusione un cantante pop iraniano che al

momento di trova a Vienna per motivi di studio. Il giovane cantante è stato accusato

di aver ridicolizzato il Corano avendo inserito nella sua canzone alcune frasi tratte

dal libro sacro dei musulmani.

• 15/07/2009: Il quotidiano Etemad annuncia che ieri sono stati impiccati nel carcere

di Isfahan tre uomini accusati di traffico di stupefacenti.

• 17/07/2009: Scontri tra la polizia e i manifestanti a Teheran dopo la preghiera del

venerdì. I manifestanti, oppositori di Ahmadinejad, si erano radunati intorno

all’università ma sono stati caricati dalle forze di sicurezza che hanno lanciato gas
lacrimogeni ed eseguito svariati arresti.
• 17/07/2009: La crisi in Iran può essere risolta con l’elezione di “un presidente che

sia voluto dal popolo”. Queste le parole dell’ex-presidente Rafsanjani durante la


preghiera del venerdì a Teheran. Rafsaniani ha anche chiesto la liberazione di tutti gli
arrestati durante le proteste post-elezioni ed ha ammonito il Consiglio dei Guardiani
che non avrebbe svolto un corretto controllo delle regolarità delle elezioni

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• 17/07/2009: Secondo voci non confermate sarebbe stata arrestata l’avvocato e

giornalista Shadi Sadr, nota per aver dedicato il suo lavoro al rispetto dei diritti delle
donne. Shadi Sadr si stava recando alla preghiera del venerdì a piedi, quando alcuni
agenti in borghese, strattonandola violentemente, l’hanno prelevata.
• 17/07/2009: Voci non confermate dichiarano che gli scontri tra la polizia e i

manifestanti radunatisi dopo la preghiera del venerdì sono ancora in corso e si siano

sviluppati anche a nord, vicino l’ostello universitario di Amirabad, dove si sono


sentiti colpi di arma da fuoco.
• 17/07/2009: Secondo il figlio dell’ex-candidato riformatore, oggi Karrubi sarebbe

stato arrestato mentre andava alla preghiera del venerdì. Il figlio del religioso

dichiara che “quando mio padre è sceso dalla macchina all’ingresso dell’università
alcuni uomini in borghese lo hanno aggredito e insultato con affermazioni ingiuriose
nei suoi confronti”.
• 17/09/2009:: Il blog Revolutionary Road ha pubblicato le foto dell’arresto di

Karrubi.

• 18/07/2009: Un blog iraniano dichiara che durante gli scontri tra manifestanti e

polizia, avvenuti durante e dopo la preghiera del venerdì, sarebbero state arrestate

almeno cento persone. Gli iraniani che gestiscono il blog precisano che in alcune
zone della capitale le manifestazioni si sono protratte sino alla mezzanotte locale.
• 18/07/2009: Accusato Rafsanjani dal direttore di un giornale ultraconservatore di

sostenere i sovversivi. La critica giunge in seguito alle dichiarazioni dell’ex

presidente durante il sermone, nella preghiera del venerdì, che molti iraniani hanno

dubbi sul risultato elettorale delle recenti elezioni.

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• 19/07/2009: Il presidente iraniano Ahmadinejad criticato dai conservatori per aver

nominato primo vicepresidente Mashai che lo scorso anno aveva affermato che l’

Iran non è ostile al popolo israeliano. L’unione degli studenti islamici,

fondamentalista ha chiesto le dimissioni di Mashai.

• 19/07/2009: Mashai rinuncia alla nomina ricevuta dal presidente Ahmadinejad di

primo vicepresidente in seguito alle critiche ricevute dagli ambienti conservatori.

• 19/07/2009: Una guardia della milizia iraniana dei Basiji dichiara di aver sposato

la notte prima delle esecuzioni le donne condannate a morte. Ciò si rendeva

necessario per scavalcare il divieto di portare al patibolo una vergine. “La notte
prima dell’esecuzione si tiene il matrimonio. La giovane donna è costretta ad avere
un rapporto sessuale con una guardia: in effetti è vittima di stupro”.
• 19/07/2009: Rilasciato l’ultimo dei dipendenti iraniani dell’ambasciata britannica

arresto lo scorso 28 giugno con l’accusa di aver fomentato le proteste post-elezione.

Il rilascio è avvenuto dietro pagamento di una cauzione di un miliardo di Rial, circa

71 mila euro.

• 20/07/20009: Mashai, il con suocero di Ahmadinejad, smentisce di aver dato le

dimissioni dalla nomina di primo vicepresidente: “è una voce diffusa da qualcuno

che vuole rovinare l’immagine del governo”.

• 20/07/2009: La guida suprema iraniana Khamenei ribadisce le accuse alle potenze

straniere di aver fomentato le proteste post-elezione.

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• 20/07/2009: Un’organizzazione riformista di cui fa parte l’ex presidente Khatami

ha chiesto un referendum popolare sul governo di Ahmadinejad.


• 20/07/2009: Il leader dell’opposizione Moussavi ha dichiarato che gli arresti

compiuti durante le manifestazioni non risolveranno la disputa sulle elezioni

iraniane e pertanto ha richiesto il rilascio degli oppositori. Il leader ha, inoltre,

denunciato l’instaurazione in Iran di uno “stato di polizia”, negando anche che i

manifestanti siano legati a paesi stranieri.

• 21/07/2009: Scontri questo pomeriggio tra polizia e i dimostranti scesi in piazza

per protestare contro il nuovo governo. Un manifestante ha dichiarato che

“centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa e in borghese hanno picchiato le

persone, radunate per manifestare in favore di Mussavi. La polizia ha arrestato

decine di manifestanti caricandoli sulle auto”.

• 22/07/2009: Morto all’ospedale Mehr di Teheran per cause non precisate

Mohammad Kamrani, un ragazzo di 18 anni arrestato lo scorso 9 luglio per aver

partecipato ad una manifestazione proibita in piazza. Il ragazzo è morto in stato di

detenzione una settimana dopo l’arresto.

• 25/07/2009: Dimissioni del primo vicepresidente iraniano Mashaie. In seguito alla

sua nomina si erano sollevate voci di protesta dai conservatori che ne chiedevano le

immediate dimissione a causa delle dichiarazioni dello scorso anno. Mashaie è,


infatti, favorevole al dialogo col popolo israeliano. La guida suprema ha ordinato al
presidente Ahmadinejad di cacciare Mashaie.

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• 25/07/2009: I leader dell’opposizione iraniana chiedono al clero di intercedere per

la liberazione immediata degli arrestati negli scontri post-elezione. “Siamo molto

preoccupati per la loro salute fisica e mentale.

• 25/07/2009: L’ex candidato moderato Karrubi in una lettera indirizzata al primo

ministro dei servizi denuncia: i riformisti detenuti vengono torturati in carcere.

• 25/07/2009: Il figlio di un politico conservatore è stato ucciso in carcere dopo il suo

arresto avvenuto lo scorso 9 luglio.

• 26/07/2009: Il presidente Ahmadinejad ha nominato ieri Mashaie consigliere e

capo del suo ufficio. La nomina arriva in seguito alle dimissione di Mashaie

dall’incarico di primo vicepresidente.

• 26/07/2009: Il presidente Ahmadinejad ha rimosso dai loro incarichi quattro

ministri: il ministro della Cultura, dell’Informazione, del Lavoro e della Sanità.

• 26/07/2009: Il presidente Ahmadinejad avrebbe rimosso dalla sua carica solo il

ministro dell’Informazione.

• 27/07/2009: Il presidente Ahmadinejad ha respinto le dimissioni del ministro della

cultura Mohammad Hossein Safar Harandi. L’unica carica rimossa risulta, quindi,

quella del ministro dell’informazione e dei servizi segreti e pertanto non c’è bisogno

di un nuovo voto di fiducia da parte del parlamento.

• 27/07/2009: Il leader dell’opposizione Mir Hossein Mussavi ha dichiarato che il

popolo iraniano non perdonerà i responsabili delle morti avvenuti durante il

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periodo post-elezioni, né gli arresti avvenuti delle ultime settimane. Il leader ha

chiesto che venga autorizzato un raduno in ricordo delle vittime della repressione e

il rispetto della costituzione. Mussavi ha anche affermato che il sistema giudiziario

non è stato informato di tutti gli arresti compiuti.

• 28/07/2009: L’ayatollah Ali Khamenei ha richiesto la chiusura di un centro di

detenzione a causa della violazione delle norme vigenti. Khamenei ha ordinato “che

nessuna ingiustizia venga commessa contro le persone e di prendere provvedimenti

contro ogni violazione della sicurezza, della vita e dei diritti delle persone”.

• 28/07/2009: Il ministero dell’Interno ha annunciato che è stata respinta la richiesta

del leader dell’opposizione Mussavi ad organizzare una cerimonia per le vittime

della repressione post-elettorale.

• 28/07/2009: Il presidente Ahmadinejad ha richiesto la scarcerazione, entro il 7

agosto, dei manifestanti sui quali non pesano gravi accuse: “Visto che e' trascorso un

periodo di tempo considerevole dal loro arresto, mi aspetto che la situazione di tutti

gli accusati sia esaminata rapidamente”.

• 29/07/2009: Incriminati 20 manifestanti con l’accusa di attentati con bombe, di

porto d’armi da fuoco, di attacchi contro le forze dell’ordine e di invio di immagini

attraverso i media del nemico.

• 29/07/2009: Il procuratore generale Dori-Najafabadi ha affermato che molti

manifestanti saranno liberati entro venerdì.

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Fonte: Ansa.it
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• 30/07/2009: Centinaia di persone oggi si sono riunite nel cimitero di Teheran per

commemorare le vittime degli scontri post-elezione. Durante la commemorazione

la polizia ha eseguito, secondo testimoni, diversi arresti e ha costretto il leader

dell’opposizione Mussavi a lasciare il cimitero.

• 30/07/2009: L’ex presidente iraniano Khatami ha denunciato i crimini commessi

contro le persone arrestate durante le manifestazioni post-elezione.

• 30/07/2009: La polizia iraniana è intervenuta oggi contro 3mila dimostranti

radunati al Grande Mossala, luogo di preghiera a Teheran. Testimoni riferiscono

che sono stati dati alle fiamme alcuni cassonetti e sono stati eseguiti numerosi

arresti da parte della polizia.

• 31/07/2009: Il capo della polizia di Teheran ha dichiarato che sono 50 le persone

arrestate durante i disordini avvenuti ieri al Grande Mossala, dove si erano

radunati centinaia di manifestanti in occasione del quattordicesimo giorno dalla

morte di Neda Agha Soltan.

• 31/07/2009: Liberato il regista iraniano Jaraf Panahi, Leone d’oro a Venezia nel

2000 con il film “il Cerchio”, arrestato ieri durante i disordini avvenuti al Grande

Mossala.

• 31/07/2009: Il ministro degli esteri Manuchehr Mottaki ha accusati i paesi

occidentali di essere gli artefici reali delle manifestazioni post-elezione.

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Fonte: Ansa.it
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• 01/08/2009: Iniziato oggi il processo a carico di un gruppo di oppositori di cui non

è noto il numero. Sono accusati di attentato alla pubblica sicurezza nazionale, di

aver sovvertito l’ordine pubblico e di atti di vandalismo. Fra gli oppositori ci sarebbe

anche l’ex vice presidente Mohammad Ali Abtah.

• 01/08/2009: Il leader dell’opposizione Mir Hossein Mussavi ha smentito che il suo

movimento sia legato alle forze occidentali.

• 01/08/2009: Arrestati tre turisti Usa, due uomini ed una donna, dopo aver

oltrepassato la frontiera dall’Iraq con l’Iran.

• 02/08/2009: L’ex presidente riformista Khatami ha dichiarato che il processo a

carico dei manifestanti è anticostituzionale. “Per quanto ne so, quanto è avvenuto è

contrario alla Costituzione, alla legge e ai diritti dei cittadini. Questa messa in scena

è innanzitutto contraria agli interessi del regime e mina la fiducia dell'opinione

pubblica”.

• 02/08/2009: Un responsabile della giustizia riferisce che oggi altre 10 persone sono

comparse davanti al tribunale rivoluzionario a Teheran in seguito al loro arresto

durante le manifestazioni post-elezione.

• 02/08/2009: Il leader dell’opposizione Mussavi denuncia le torture subite in

carcere a danno dei detenuti. “Le confessioni fanno venire in mente le torture

medioevali. Di cosa vogliono convincere il popolo con confessioni che ricordano le

torture del Medioevo? Dicono che i ragazzini hanno confessato al processo legami

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Fonte: Ansa.it
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con i nemici e un piano per contro la Repubblica Islamica. Io ho sentito gemiti che

fanno capire ciò che hanno subito in 50 giorni di detenzione”.

• 03/08/2009: Il presidente Ahmadinejad sarà oggi proclamato vincitore ufficiale

delle elezioni durante una solenne cerimonia presieduta dalla Guida Suprema

Ayatollah Ali Khamenei.

• 03/08/2009: Scontri tra polizia e manifestanti durante la cerimonia d’investitura

del presidente Ahmadinejad.

• 03/08/2009: Alcuni testimoni riferiscono che la polizia in tenuta antisommossa ha

impedito agli oppositori di manifestare nelle principali strade di Teheran.

• 04/08/2009: Il presidente Ahmadinejad ha prestato giuramento davanti al

parlamento di Teheran Alla cerimonia non ha partecipato l’ex presidente

Rafsanjani, che presiede il Consiglio per il Discernimento e l’Assemblea degli

Esperti.

• 05/08/2009: Durante il giuramento del presidente Ahmadinejad la polizia ha

disperso fuori dal palazzo centinaia di oppositori.

• 05/08/2009: La polizia iraniana ha eseguito, su ordine del tribunale rivoluzionario,

l’arresto di Mir-hamid Hassanzadeh giornalista responsabile della campagna

elettorale di Mussavi e il collega Reza Nurbakhshuno, redattore del quotidiano

Farhikhtegan, che aveva sostenuto la candidatura del leader dell’opposizione.

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• 05/08/2009: Il sito riformista Etemad Melli ha oggi denunciato l’omicidio di Ali

Reza, un bambino di 12 anni morto lo scorso 30 luglio durante la commemorazione

delle vittime della protesta, repressa dalla polizia. Secondo il sito, il bambino si era

recato alla manifestazione col padre, quanto la polizia è intervenuta colpendo con

un manganello Ali Reza in testa.

• 08/09/2009: Inizia il processo al secondo gruppo di persone arrestate durante gli

scontri post-elezione. Tra gli imputati anche la ricercatrice francese accusata di

aver scattato foto dei disordini.

• 08/09/2009: La studentessa francese sotto processo è accusata di aver agito contro

la sicurezza nazionale. Secondo alcuni testimoni Clotilde Reiss ha confessato di aver

consegnato un rapporto all’ambasciata francese sulle manifestazioni a Isfahan e di

aver partecipato ai disordini per “motivi personali”. Il governo francese ha

condannato il processo e richiesto la liberazione immediata anche nei confronti

dell’impiegata dell’ambasciata Nazak Afshar.

• 09/08/2009: Il procuratore generale dell’Iran ha dichiarato, durante una

conferenza stampa, che alcuni detenuti sono stati torturati in prigione. “Chi vi è

coinvolto dovrà essere punito”, queste le parole del procuratore, primo dirigente

iraniano a riconoscere che ci sono state torture.

• 09/08/2008: Il blocco conservatore ha richiesto il processo ai danni del leader

dell’opposizione Mussavi. Karami-Rad, membro della commissione parlamentare

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Fonte: Ansa.it
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per la sicurezza nazionale ha dichiarato: “Stiamo scrivendo la denuncia contro

Mussavi e presto la consegneremo agli organi giudiziari, così che possano condurre

un'azione legale, e i rivoltosi siano assicurati alla giustizia”.

• 09/08/2009: L’alto responsabile dei pasdaran, le Guardie della rivoluzione iraniana,

Yadollah Javani ha oggi dichiarato che l’ex presidente Khatami e i due candidati

dell’opposizione Mir Mussavi e Mehdi Karrubi devono essere processati e puniti.

“Se Mussavi, Karrubi e Khatami sono i principali sospettati di aver ispirato “la

rivoluzione di velluto” in Iran, e lo sono, ci aspettiamo che la giustizia li arresti,

giudichi e punisca”.

• 10/08/2009: Secondo alcuni parlamentari iraniani l’ingresso illegale dei 3 turisti

americani potrebbe essere legato ai disordini di Teheran. “Il loro ingresso illegale

non può essere del tutto estraneo ai disordini post-elettorali... Quale missione

dovevano portare a termine in Iran?”. Un altro parlamentare ha dichiarato che i tre

sono sicuramente delle spie.

• 11/08/2009: Il quotidiano Sarmayed ha scritto oggi che, stando alle dichiarazioni di

un alleato del leader dell’opposizione Mussavi, sono 69 i morti a seguito degli

scontri post-elezione. I nomi sarebbero stati sottoposti al parlamento affinché si

indaghi. Il rapporto consegnato includerebbe anche 220 nomi di detenuti. Secondo

le autorità iraniane il totale dei morti è 26.

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• 11/08/2009: Il portavoce del ministro della Giustizia ha dichiarato che 300 persone

delle circa quattromila, arrestate durante gli scontri, si trovano ancora in carcere. Il

portavoce ha precisato che 3.700 detenuti sono stati liberati rapidamente e che

sono quelli coinvolti negli scontri sono ancora in carcere.

• 11/08/2009: Liberata l'impiegata franco-iraniana dell'ambasciata francese a

Teheran, Nazak Afshar.

• 12/08/2009: Il presidente del parlamento iraniano Larijani ha oggi rigettato le

accuse formulate dal candidato riformatore Karrubi. In una lettera a Rafsanjani il

candidato riformista aveva affermato che ragazzi e ragazze erano stati

selvaggiamente violentati. “La lettera di Karrubi era scioccante e i media stranieri

l'hanno immediatamente riportata” ha aggiunto Larijani.

• 12/08/2009: Nonostante una lettera inviata dall’ambasciata francese a Teheran, la

quale riportava la volontà del governo francese di pagare una cauzione e di dare

garanzie scritte per il rilascio di Clotilde Reiss, la studentessa resta in carcere. Il

processo alla ricercatrice è terminato, ma non ha alcun diritto di lasciare il paese

fino a quando non sarà emesso il verdetto.

• 13/08/2009: L’ex candidato riformista Karrubi denuncia la morte di alcuni detenuti

a causa delle torture. Tramite il proprio sito web dichiara, altresì, che alcuni

giovani vengono picchiati a morte solo per aver cantata slogan durante le proteste.

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• 14/08/2009: Sotto accusa la Guida suprema Ali Khamenei ritenuto non idoneo a

ricoprire il suo ruolo.

• 16/08/2009: Nuovo processo a carico di 25 manifestanti.

• 16/08/2009: Il leader dell’opposizione Mussavi ha fondato il movimento “la via

verde della speranza” per “difendere le legittime richieste del popolo e favorire il

raggiungimento dei suoi diritti”.

• 16/08/2009: Il presidente Ahmadinejad annuncia che due donne saranno elette

ministro del governo, Fatameh Ajorlu come ministro della Protezione e affari sociali

e Harzieh Vahid Dastjerdi come ministro della Sanità. Sarebbe la prima volta dalla

fondazione della Repubblica che donne assumono la carica di ministro. Membri del

governo, secondo le dichiarazioni del presidente, saranno giovani.

• 16/08/2009: Liberata la ricercatrice francese Clotilde Reiss. La studentessa è stata

scarcerata dopo il pagamento di 300 mila toman (circa 300 mila dollari) e le

indagini sul suo conto si sono concluse.

• 17/08/2009: La magistratura della Repubblica islamica ha proibito la pubblicazione

del quotidiano Etemad Melli del riformista karrubi.

• 18/08/2009: Il presidente iraniano Ahmadinejad ha auspicato l'arresto di alcuni

“ricchi e potenti” lasciando la sala prima del discorso di Rafsanjani, sottolineando

che un processo a loro carico scoraggerebbe altri a compiere atti illeciti. Il

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presidente e' uscito prima dell'intervento dell'Ayatollah, che ha ammonito la

giustizia iraniana a garantire verdetti equi o l'Iran “sprofonderà nel caos”.

• 18/08/2009: Inizia il processo a carico dei 7 membri della minoranza Bahai, una

setta islamica minoritaria, con l’accusa di spionaggio a favore di Israele, oltraggio

alla religione e propaganda contro la Repubblica islamica.

• 18/08/2009: L’ex presidente Khatami e il riformista Karrubi hanno aderito al Green

Path of Hope (la via verde della speranza), il nuovo partito del leader

dell’opposizione Mussavi.

• 19/08/2009: il riformista Karrubi ha dichiarato: “Avete creato le condizioni perché

nessuno parli, vi ripeto che questi comportamenti e il clima di paura che avete

causato non mi costringeranno al silenzio”.

• 19/08/2009: Rinviata a domani la presentazione del nuovo governo.

• 20/08/2009: Presentata oggi la lista dei ministri al parlamento di Teheran Alcuni

analisti dichiarano che il presidente Ahmadinejad avrà difficoltà ad ottenere la

fiducia a causa dell’opposizione di molti settori conservatori che non approvano

l’inserimento di alcuni giovani e tre donne.

• 20/08/2009: 5 ministri presentati dal presidente Ahmadinejad non potrebbero

ricevere la fiducia da parte del parlamento a causa del malcontento dei conservatori

per la mancata riconferma, on giustificata, di alcuni ministri.

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• 22/08/2009: Mohammad Taghi Rahbar dichiara che la fazione dei conservatori

non è favorevole alla nomina di 3 donne ministro: “Ho dubbi sulla capacità delle

donne di gestire. Di questo il Parlamento deve tenere conto”, precisando che il suo

gruppo dovrà chiedere parere alla guida suprema ayatollah Ali Khamenei.

• 22/08/2009: L’ex presidente Rafsanjani ha invitato tutti ad aderire alle disposizioni

di Khamenei al fine di risolvere gli attuali problemi auspicando una più forte unità

e solidarietà tra le autorità e il popolo.

• 23/08/2009: Resa nota la dichiarazione di Behesht Zahra dipendente del cimitero di

Teheran, secondo il quale “i corpi di 44 persone sono stati sepolti a luglio sotto

strette misure di sicurezza”.

• 23/08/2009: Il parlamentare iraniano Majid Nasirpour ha richiesto l’apertura di

un’inchiesta che si occupi dei cadaveri sepolti in forma anonima e segreta.

• 25/08/2009: Sono comporsi oggi davanti alla Corte rivoluzionaria di Teheran i più

importanti riformisti iraniani accusati di organizzare la rivoluzione di velluto

contro la Repubblica islamica. Tra gli imputati Tra gli imputati l'ex portavoce del

governo del presidente riformista Mohammad Khatami, tre ex vice ministri e l'ex

vice presidente del Parlamento.

• 26/08/2009: L’ex presidente Khatami ha dichiarato che non possono essere ritenute

valide le confessioni rilasciate dagli esponenti riformisti sotto processo.

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• 26/08/2009: La famiglia dell’ex presidente moderato Rafsanjani ha querelato per

diffamazione il presidente Ahmadinejad per le accuse di corruzione mosse durante

la campagna presidenziale.

• 26/08/2009: Arrestata la giornalista riformista Farina Pajuh collaboratrice del

giornale dell’ex candidato Karrubi. Il giornale Etamad-e Melli era stato chiuso lo

scorso 17 agosto dopo aver pubblicato le denunce degli stupri avvenuti in carcere.

• 28/08/2009: Il presidente Ahmadinejad ha affermato che “gli organizzatori e i

promotori” delle proteste post-elezioni vanno puniti.

• 29/08/2009: L’ex presidente Khatami ha dichiarato oggi, in un intervento al

Consiglio di coordinamento del fronte riformista, che i riformisti iraniani

resisteranno a tutti i tentativi di eliminarli e ha sottolineato che essi pagheranno

ogni costo necessario, criticando anche gli arresti eseguiti.

• 31/08/2009: Continua il dibattito parlamentare iniziato 2 giorni fa relativo alla lista

dei ministri presentata da Ahmadinejad e nella quale comparirebbero i nomi di

persone fedeli al regime, senza tenere conto delle reali competenze.

• 02/09/2009: Il comune di Teheran ha confermato la notizia lanciata dal sito

riformista Norooz.news, secondo il quale erano state seppellite decine di corpi senza

vita nel cimitero in forma anonima. L’amministratore comunale ha declinato ogni

responsabilità in quanto l’ordine è stato dato dal procuratore di Teheran.

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Fonte: Ansa.it
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• 02/09/2009: Duro attacco all’ex presidente riformista Khatami da parte del

comandante dei pasdaran, le Guardie della rivoluzione iraniana. Khatami è

accusato di aver cercato di ridurre o eliminare il potere della Guardia suprema

Khamenei, sostenendo il leader dell’opposizione Mussavi.

• 03/09/2009: Oggi il voto di fiducia sui 21 ministri proposti dal presidente

Ahmadinejad.

• 03/09/2009: Corretta la stime delle vittime a causa degli scontri post-elezione.

Secondo Alireza Hosseini Beheshti, alleato di Mussavi, le vittime sarebbero 72 e non

69. Secondo il bilancio ufficiale le vittime sarebbero 30.

• 03/09/2009: Il presidente Ahmadinejad si recherà a fine mese a New York per

partecipare all’Assemblea generale dell’Onu.

• 03/09/2009: Il Parlamento iraniano ha concesso la fiducia alla ginecologa Marzieh

Vahid Dastjerdi come nuovo ministro della Salute. La Vahid Dastjerdi è la prima

donna ministro nella Repubblica islamica. Negata la fiducia a tre ministri proposti

dal presidente Ahmadinejad: i ministri dell'Energia, Istruzione e Welfare. Queste

ultime due sono donne. Fiducia invece al ministro della Difesa, Ahmad Vahidi,

ricercato dall'Interpol per un attentato a Buenos Aires nel 1994, perché coinvolto in

un attentato contro la sede dell'Associazione di mutua assistenza israelo-argentina

del 1994 (85 morti e 200 feriti).

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• 03/09/2009: Il parlamento iraniano ha concesso la fiducia a 18 su 21 ministri

proposti dal presidente Ahmadinejad.

• 05/09/2009: Il leader dell’opposizione Mussavi ha dichiarato: “Dobbiamo

continuare su questo cammino verde con raduni e discorsi. Non pensiamo che sia

finita.

• 05/09/2009: Cancellate le cerimonie di lutto con l’intervento di Khatami e

Rafsanjani.

• 06/09/2009: Il neo ministro della Difesa iraniana Vahidi la fiducia votata in suo

favore dal Parlamento ha “annullato la propaganda” israeliana.

• 06/09/2009: Amnesty Internation ha denunciato che il fidanzato di Neda Agha

Soltan è in carcere dal 26 giugno con l’accusa di aver dichiarato che Neda è stata

uccisa da miliziani filogovernativi.

• 06/09/2009: L’ex presidente Khatami, in risposta alle accuse del 2 settembre, ha

accusato i conservatori al potere di avere un atteggiamento fascista e totalitario.

• 07/09/2009: Il presidente Ahmadinejad ha dichiarato che le elezioni del 12 giugno

sono state un punto di svolta per l’Iran e dimostrazione che nella nazione esiste una

vera democrazia. Il presidente ha aggiunto anche che le proteste, orchestrate dai

nemici stranieri, e le reazioni dell’Occidente hanno dimostrato che “non sono veri

gli slogan di cambiamento di Obama”.

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• 07/09/2009: Il presidente Ahmadinejad ha invitato il presidente Obama a tenere un

“dibattito pubblico” in occasione della sua visita a New York per partecipare

all’Assemblea generale dell’Onu.

• 07/09/2009: Emesso mandato di cattura ai danni di Ali Karrubi, figlio dell’ex

candidato riformista, con l’accusa di aver compiuto irregolari attività economiche e

di aver avuto un ruolo nei disordini post-elezione.

• 08/09/2009: Su ordine della procura della capitale è stato chiuso oggi l’ufficio

dell’ex candidato riformista Karrubi.

• 08/09/2009: Il presidente Ahmadinejad ha revocato la nomina di due nuovi

ministri.

• 09/09/2009: Arrestati oggi due riformisti iraniani: Ali Reza Hosseini Beheshti figlio

dell’ayatollah Beheshti e stretto collaboratore del leader dell’opposizione Mussavi, e

Morteza Alviri ex sindaco di Teheran e braccio destro dell’ex candidato Karrubi.

• 11/09/2009: La guida suprema Khamenei ha ammonito, durante la preghiera del

venerdì, i leader dell’opposizione: “ Chi volta le spalle ai principi della repubblica

islamica diventa un nemico”.

• 12/09/2009: L’ex candidato Karrubi è stato accusato dalla magistratura di aver

mentito sugli abusi sessuali in carcere, presentando prove false allo scopo di

ingannare l’opinione pubblica.

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• 12/09/2009: La guida suprema Khamenei minaccia gli oppositori che vogliono dar

vita a nuove manifestazioni.

• 12/09/2009: L’ex candidato Karrubi ha fatto sapere che non farà marcia indietro.

• 14/09/2009: Iniziato il 5 processo nei confronti di 6 attivisti riformisti, tra i quali

Abdullah Momeni, noto dirigente del movimento studentesco. Sino ad oggi 160

persone arrestate nel corso delle proteste post-elezione sono comparse in altri 4

processi.

• 18/09/2009: Sarebbero centinaia gli iraniani scesi in strada a Teheran per

dimostrare il loro sostegno al leader dell’opposizione Mussavi. Testimoni riferiscono

che ci sarebbero stati scontri tra i manifestanti e le forze di sicurezza, che avrebbero

effettuato, anche, alcuni arresti. La manifestazione era organizzata dal governo in

favore dei palestinesi.

• 18/09/2009: L’ex presidente Khatami è stato aggredito durante le manifestazioni

contro Israele. “Un gruppo di conservatori ha attaccato Khatami. Nell'incidente il

suo turbante è caduto e volevano picchiarlo, ma alcuni suoi partigiani lo hanno

impedito e la polizia è intervenuta”. Anche l’auto del leader dell’opposizione

Mussavi sarebbe stata attaccata dai sostenitori di Ahmadinejad.

• 19/09/2009: Secondo la stampa il numero degli arresti degli ultimi giorni è di 9

attivisti.

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• 20/09/2009: La guida suprema Khamenei ha spiegato che le manifestazioni tenutesi

venerdì scorso in tutto il paese per la “giornata di Qom” sono state “un chiaro grido

dei musulmani” contro i sionisti che “mangiano la nazione islamica”. La giornata

era dedicata alla solidarietà con la Palestina e alla protesta contro Israele.

• 20/09/2009: 35 persone sono state arrestati negli scontri scoppiati durante la

“giornata di Qom”. Gli oppositori hanno approfittato per scendere nelle strade.

• 20/09/2009: La guida suprema Khamenei attacca i media occidentali ritenuti

responsabili di aver fomentato le proteste nel paese.

• 23/09/2009: La segretaria generale aggiunta del principale partito riformista

iraniano, Azar Mansuri è stata arresta in casa da agenti dei servizi di sicurezza che

hanno perquisito l’abitazione e sequestrato documenti.

• 24/09/2009: L’Assemblea degli Esperti ha rinnovato la fiducia all’ayatollah

Khamenei. L’organismo che elegge, consiglia e, talvolta, depone la guida suprema è

presieduto dall’ex presidente della Repubblica Rafsanjani.

• 29/09/2009: Manifestazione anti-Ahmadinejad, organizzata dagli studenti

all’università di Teheran per protestare contro la presenza nell'ateneo di Kamran

Daneshju, neoministro dell'Università' ed ex capo del quartier generale del

ministero dell'Interno.

• 30/09/2009: Liberato su cauzione Said Hajjarian, l’ex vice ministro dell’intelligence,

arrestato tre mesi fa con l’accusa di aver partecipato all’organizzazione delle

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proteste dei mesi scorsi. Uscito dal carcere è stato trasferito in una casa controllata

dai servizi di sicurezza.

• 05/09/2009: Nel pieno dei suoi poterei la Guida suprema Khamenei ha oggi

sostituito il capo della milizia islamica Basiji, Hossein Taeb, con il generale

Mohammad Reza Naghdi.

• 08/10/2009: Il tribunale iraniano ha condannato a morte il dimostrante

Mohammad-Reza Ali-Zamani, riconosciuto come militare filo-monarchico.

• 10/10/2009: Condannati a morte dal tribunale iraniano 3 manifestanti. 2 dei 3

manifestanti sono stati riconosciuti colpevoli di legami con un’organizzazione

monarchica, mentre il terzo con quella dei Mujaheddin del Popolo. Non è chiaro se

l’uomo condannato l’otto settembre scorso sia uno dei tre di cui si è avuta notizia

oggi.

• 12/10/2009: Quarta condanna a morte emessa dalla corte di Teheran, a seguito

delle proteste post-elezione. Il condannato è Hamed Ruhinejad, il cui caso è legato a

quello di Mohammad Reza Ali Zamani.

• 13/09/2009: Sotto inchiesta l’ex candidato riformista Karrubi a seguito delle sue

denunce di stupro in carcere a danno di alcuni manifestanti arrestati durante le

proteste post-elezione.

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• 13/09/2009: Bloccato da un agente dei servizi di sicurezze dell’aeroporto, mentre

stava per imbarcarsi su un aereo per l’estero, , il legate di una delle 4 persone

condannate a morte nei processi per le proteste post-elezioni.

• 18/10/2009: Condannati a 5 anni di carcere Aghaie e Tabatabaie, due riformisti

iraniani. Il primo è accusato di aver turbato l’ordine pubblico, per propaganda

contro il governo, incitamento alla partecipazione alla dimostrazioni; il secondo è

uno dei responsabili della campagna elettorale di Mussavi.

• 20/10/2009: 100 deputati su 290 hanno denunciato l’ex candidato moderato

Mussavi per aver agito in linea con i nemici della Repubblica islamica.

• 27/10/2009: L’ex candidato karrubi ha dichiarato che la protesta non si fermerà.

• 28/10/2009: La guida suprema Khamenei ha ribadito che è un crimine contestare

la legittimità delle elezioni del 12 giugno. La dichiarazione arriva poco prima del 4

Novembre, giorno del 30esimo anniversario della presa dell’ambasciata Usa a

Teheran.

• 29/10/2009: Fonti non confermate dichiarano che sarebbe stato arrestato lo

studente e campione delle Olimpiadi della Matematica Mahmud Vahidnia, che ieri

ha contestato in pubblico la Guida Suprema Khamenei.

• 01/11/2009: Arrestato il reporter del partito riformista Masharekat, facendo salire a

34 i membri posti sotto custodia.

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• 01/11/2009: Ricoverata nella clinica del carcere di Evin, Hengameh Shahidi, in

prigione dal 30 giugno e al settimo giorno dello sciopero della fame e dei

medicinali.

• 03/11/2009: Vietati tutti i raduni in occasione del 30mo anniversario dall’assalto

all’ambasciata Usa. L’unico raduno autorizzato è quello ufficiale che si terrà come

ogni anno davanti l’ex-ambasciata.

• 03/1/2009: L’ex candidato Karrubi ha indetto tramite il suo sito un raduno sulla

Piazza Haft Tir.

• 04/11/2009: La polizia ha sparato sui manifestanti dell’opposizione radunatisi sulla

piazza di Haft Tir. Secondo alcuni testimoni migliaia sarebbero in corso scontri tra

le forze di polizia e i manifestanti dell’opposizione mescolati alla dimostrazione

ufficiale per celebrare il 30mo anniversario dell’occupazione dell’ambasciata Usa.

• 04/11/2009: Il sito Mow Camp ha riferito che l’ex candidato Karrubi sarebbe stato

aggredito durante gli scontri sulla piazza Haft Tir.

• 04/11/2009: Testimoni riferiscono di aver sentito colpi di arma da fuoco durante gli

scontri di questa mattina. Diversi i feriti e gli arrestati, tra cui 5 giornalisti 2

tedeschi, un canadese, un iraniano ed uno studente di giornalismo canadese.

• 07/11/2009: Rilasciati i 4 giornalisti arrestati il 4 novembre scorso. Confermato

l’arresta dello studente danese.

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Fonte: Ansa.it
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• 09/11/2009: L’Iran ha accusato di spionaggio i 3 turisti americani arrestati alla fine

di luglio per essere entrata senza permesso in Iran.

• 14/11/2009: Il leader dell’opposizione iraniana Mussavi rinnova la sua richiesta di

ripetere le elezioni. Mussavi ha dichiarato di essere, anche, a favore della

liberazione dei prigionieri politici, libertà di espressione e di stampa.

• 15/11/2009: il tribunale iraniano ha condannato alla pena capitale Reza Khademi.

Salgono a quattro le condanne a morte a causa delle proteste post-elezione.

• 17/11/2009: Salgono a cinque le persone condannate alla pena di morte in Iran a

causa delle contestazioni. La televisione di stato iraniano ha reso noto che i cinque

condannati sono affiliati o membri di gruppi controrivoluzionari. Secondo

l’emittente sono, invece, 81 le persone condannate alla detenzione fino a 15 anni.

• 22/11/2009: Rilasciato oggi, dietro pagamento di una cauzione, l’ex vicepresidente

iraniano riformista Mohammad Ali Abtahi, condannato a seguito delle contestazioni

post-elezioni, a sei anni di carcere. Per la legislazione iraniana, il pagamento di una

cauzione per persone condannate e' possibile in caso venga presentato appello.

• 26/11/2009: Rilasciato su cauzione Shahpur Kazemi, cognato di Mussavi, accusato

di attività contro la sicurezza nazionale.

• 26/11/2009: Condannato a 6 anni di reclusione Behzad Nabavi, leader dell’ala

riformista iraniana. In attesa del processo di appelo, Bahzad è stato rilasciato dietro

cauzione di otto miliardi di rial, circa 800mila dollari.

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Fonte: Ansa.it
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• 02/12/2009: Condannato a 9 anni di reclusione un economista e giornalista

iraniano per aver preso parte alle proteste post-elezione. Il giornalista aveva più

volte criticato il presidente Ahmadinejad.

• 02/12/2009: Condannato un cognato dell’ex candidato moderato Mussavi.

• 05/12/2009: Bloccati i collegamenti internet con l’estero in Iran, due giorni prima

delle nuove manifestazioni. Le autorità iraniane non hanno fornito spiegazioni, ma

in passato in occasioni di raduni e proteste era avvenuta la medesima cosa. La

scorsa estate, durante le proteste post-elezione, era stato, anche, bloccato il servizio

di messaggi SMS.

• 05/12/2009: Sospesi dal 7 al 9 dicembre tutti gli accrediti dei giornalisti stranieri

residenti in Iran. Il provvedimento è stato preso per impedire la copertura di

proteste. Tale provvedimento è stato comunicato tramite un SMS del Dipartimenti

per la stampa straniera del ministero della cultura.

• 06/12/2009: L’ex presidente iraniano Hashemi Rafsanjani ha denunciato che dopo

le elezioni non vi è tolleranza verso le critiche costruttive.

• 06/12/2009: “E' amaro constatare che gli stessi errori vengono ripetuti dalle

autorita', che insistono che l'era delle riforme e' conclusa. Dopo tutte le pressioni, il

movimento non e' finito”; sono queste le parole che oggi Mussavi ha pubblicato ssul

sito web Kaleme.

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Fonte: Ansa.it
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• 07/12/2009: Scontri tra polizia e i dimostranti durante la manifestazione in

occasione della giornata dello studente. I manifestanti scandivano slogan

antigoverno. Cassonetti dell’immondizia sono stati dati alle fiamme. Tra i

manifestanti vi erano molte donne.

• 08/12/2009: Fermata ieri per un’ora Faezeh Hashemi, figlia di Rafsanjani, l’ex

presidente iraniano. A giugno era stata arrestata per 2 giorni.

• 08/12/2009: Il leader dell’opposizione Mussavi è stato assediato nel suo ufficio a

Teheran da un gruppo di fondamentalisti.

• 11/12/2009: Numerosi iraniani si sono fatti fotografati con il velo islamico, mentre

fanno il segno della vittoria e chiedono la liberazione di uno studente. Il ragazzo si

sarebbe vestito da donna per sfuggire alle forze dell'ordine dopo una

manifestazione. Numerosi giovani hanno pubblicato gli scatti sul Web.

• 12/12/2009: Sarebbe stato chiesto l’arresto del leader dell’opposizione Mussavi,

durante una riunione tenutasi a Teheran alla quale avrebbe partecipato anche la

Guida suprema Ali Khamenei. Potrebbero finire in manette anche l’ex presidente

Khatami e l’altro leader dell’opposizione Karrubi.

• 13/12/2009: La Guida suprema Khamenei ha dichiarato oggi che “l’opposizione

sarà eliminata”.

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Fonte: Ansa.it
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• 14/12/2009: Arrestate alcune persone presenti alla scena in cui una fotografia del

defunto ayatollah Khomeini veniva strappata. I riformisti affermano che si trattave

di una messinscena.

• 14/12/2009: L’economista Said Leylaz è stato condannato a 9 anni e 74 frustate.

Negli ultimi anni aveva fortemente criticato Ahmadinejad.

• 14/12/2009. Il ministro degli esteri di Teheran ha dichiarato che i tre statunitensi

arrestati alla fine di luglio, con l’accusa di spionaggio, saranno processati da una

Corte iraniana.

• 15/12/2008: L’ayatollah Larijani ha oggi dichiarato: “Avverto i capi della sedizione

che la magistratura è in possesso di abbastanza dossier su di loro e se

l'establishment e' clemente nei loro confronti, ciò non significa che non sappiamo”.

• 16/12/2009: Il regime iraniano ha organizzato una manifestazione in ricordo del

defunto ayatollah Khomeini. Una foto del fondatore della repubblica sarebbe stata

strappata dall’opposizione, che ha parlato, però, di messinscena. Mussavi e karrubi

hanno chiesto l’autorizzazione per una manifestazione per esprimere il loro rispetto

per Khomeini. Non hanno avuto risposta.

• 20/12/2009: Sono in corso manifestazioni in ricordo dell’ayatollah dissidente

Montazeri, morto la scorsa notte. I funerali sono previsti per domani.

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Fonte: Ansa.it
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• 21/12/2009: Il governo francese ha dichiarato che non accetterà la proposta di

scambi tra la detenuta francese Clotilde Reiss e l’iraniano Vakili Rad, arrestato nel

1991 per aver assassinato l’ex Primo ministro iraniano Shapour Bakhtiar.

• 21/12/2009: Scontri tra le forze di sicurezza e gli oppositori davanti la casa del

defunto leader religioso Montazeri. I tafferugli sarebbero scoppiati alla fine delle

esequie. Le forze di sicurezza sono intervenute per disperdere i sostenitori

dell’ayatollah che hanno reagito lanciando pietro.

• 21/12/2009: L’Ashura, il rito osservato dai musulmani sciiti in tutto il mondo per

commemorare il martirio dell’imam Hussein, quest’anno coinciderà con il settimo

giorno dopo la morte dell’ayatollah dissidente Montazeri. Per tale motivo sono state

predisposte “speciali misure di sicurezza” per evitare scontri durante le processioni

religiose. L’Ashura sarà celebrata il 26 dicembre.

• 21/12/2009: Attaccata, da alcuni uomini in borghese a bordo di motociclette, l’auto

del leader Mussavi, che stava ritornando a Teheran dopo il funerale dell’ayatollah

Montazeri.

• 22/12/2009: Miliziani basiji, affiancati da alcuni uomini in borghese, hanno

assaltato l’abitazione dell’ayatollah dissidente Yusef Sanei, insultandolo e

percuotendo i suoi collaboratori. L’ayatollah ha fortemente criticato il governo di

Ahmadinejad.

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Fonte: Ansa.it
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• 23/12/2009: In corso a Isfahan (Iran) scontri tra polizia e sostenitori dell'ayatollah

Montazeri morto tre giorni fa. Alcuni scontri sarebbero in corso anche a Najafabad.

Numerosi sarebbero i feriti. La polizia avrebbe utilizzato gas lacrimogeni per

disperdere la folla.

• 23/12/2009: Il Consiglio Supremo per la rivoluzione culturale ha deciso la

sostituzione di Mussavi dall’Accademia nazionale delle Arti, che guidava dalla sua

istituzione, 11 anni fa. Non sono state fornite spiegazioni.

• 23/12/2009: Il capo della polizia iraniano ha dichiarato che se le manifestazioni

non terminano ci saranno scontri durissimi.

• 23/12/2009: Sarebbero almeno 50 le persone arrestate dopo gli scontri tra polizia e

manifestanti a Isfahan, tra cui anche 4 giornalisti.

• 23/12/2009: Circondata dalle forze di sicurezza la casa dell’ayatollah Jalaledin

Taheri, ex imam della città, che doveva tenere un sermone ed una

commemorazione dell’ayatollah Montazeri.

• 24/12/2009: Condannato a 6 anni l’ex portavoce del presidente iraniano Khatami a

causa dei disordini post-elezione.

• 24/12/2009: Le autorità iraniane hanno vietato le cerimonie di commemorazione

dell’ayatollah Montazeri. Le manifestazioni potranno tenersi solo a Qom e

Najafabad, città natale dell’ayatollah. La decisione è stata presa n seguito agli scontri

avvenuti a Isfahan.

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• 24/12/2009: Circa duemila persone si sarebbero radunate in piazze a Teheran

inneggiando slogan contro il governo. L’area è presidiata dalle forze di sicurezza in

assetto antisommossa. La notizia non può essere verificata a causa del divieto ai

media stranieri di seguire direttamente le proteste.

• 26/12/2009: Nuovi scontri tra polizia e dimostranti a Teheran. La polizia ha

disperso la manifestazione con gas lacrimogeni.

• 27/12/2009: Scontri tra polizia e manifestanti nel centro di Teheran. Secondo

testimoni gli scontri sono particolarmente intensi.

• 27/12/2009: Sarebbero quattro i manifestanti morti oggi durante le proteste, a

seguito degli spari della polizia sui dimostranti. Fonti non confermate dichiarano

che in altre città sono in corso manifestazioni.

• 27/12/2009: Il capo della polizia iraniana smentisce che a seguito degli scontri sono

morti 4 manifestanti.

• 27/12/2009: Morto Ali Mussavi, nipote del leader dell’opposizione a causa di un

colpo di arma da fuoco in pieno petto, sparato durante gli scontri a Teheran.

• 27/12/2009: la televisione ufficiale iraniana ha confermato che ci sono stati diversi

morti e feriti da entrambe le parti.

• 27/12/2009: Fonti della polizia riferiscono che sono 300 le persone arrestate in

seguito agli scontri avvenuti a Teheran. Confermate anche le quattro persone morte,

ma secondo il capo della polizia la loro morte non è collegata agli scontri: una

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Fonte: Ansa.it
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vittima è caduta da un ponte, due hanno avuto un incidente d’auto e la quarta è

stata colpita di un colpo d’arma d fuoco, ma la polizia non ha usato armi contro i

manifestanti.

• 27/12/2009: Continuano in tarda serata gli scontri a Teheran.

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