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Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 03 2003 - Edifici esistenti in c.a. Prof. Alessandro De Stefano Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 03 2003 - Edifici esistenti in c.a. Prof. Alessandro De Stefano Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
Normativa sismica, Ordinanza 3274 del 20 03 2003 - Edifici esistenti in c.a. Prof. Alessandro De Stefano Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
Caratteristiche generali
11.2.3.2
Norme impiegate nel progetto originale: Norme tecniche del 1939 Norme vigenti: Legge quadro 5 novembre 1971 n 1086 Norme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica. D.M. 16 gennaio 1996 Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. Circolare 4 luglio 1996 n 156. Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi di cui al D.M. 16 gennaio 1996. D.M. 9 gennaio 1996 Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche.
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Caratteristiche generali
Circolare 15 ottobre 1996 n 252. Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e precompresso e per le strutture metalliche di cui al D.M. 9 gennaio 1996. D.M. 11 marzo 1988 Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilit dei pendii e delle opere di fondazione. Circolare 24 settembre 1988 n 30483. Istruzioni per lapplicazione delle Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilit dei pendii e delle opere di fondazione di cui al D.M. 11 marzo 1988. Eurocodice 2: Progettazione delle strutture cementizie, parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici. Ordinanza del D.P.C. 20 marzo 2003 n 3274. Destinazione duso: ospedale, fattore di importanza 1.4 (tab.4.3); Carichi variabili: originali ed attuali 3 kN/m2.
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Caratterizzazione geotecnica
3.1
Si individua landamento delle velocit delle onde di taglio nel terreno Si procede con il calcolo della Vs30
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La Vs30 la velocit media di propagazione entro 30 m di profondit delle onde di taglio e viene calcolata con la seguente espressione:
VS 30
30 = hi i =1, N Vi
hi e Vi indicano rispettivamente lo spessore in m e la velocit delle onde di taglio dello strato i-esimo, per un totale di N strati presenti nei primi 30 m superiori.
VS30 risulta 563.6 m/s, il terreno di fondazione rientra in categoria B, depositi di sabbie e ghiaie addensate.. caratterizzati da valori VS30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s.
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Fondazioni
11.2.3.2
Pali di fondazione collegati con travi. Nella realizzazione del modello strutturale stato considerato il vincolo di incastro perfetto nel collegamento tra i pilastri del piano terra e il sistema di fondazione.
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Edificio esistente in C.A., progettato e realizzato alla fine degli anni '50 in un complesso ospedaliero situato in zona all'epoca non considerata sismica e successivamente classificata con S = 9. La nuova ordinanza 3274 del marzo 2003 fa rientrare ledificio in zona 2. 5 piani fuori terra : i primi 2 con pianta rettangolare di dimensioni 17,59 m x 10,14 m; gli ultimi 3 di 10,39 m x 10,14 m, con un arretramento di una facciata trasversale. Laltezza di interpiano costante e pari a 3,6 m.
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La struttura portante costituita da telai in c.a.; quattro sono disposti nel senso della dimensione maggiore e due parallelamente alla dimensione minore in corrispondenza della facciata destra e del terzultimo allineamento da destra. In direzione trasversale lunico telaio vero e proprio disposto in corrispondenza di una facciata, in posizione fortemente eccentrica; le altre colonne sono collegate dai travetti dei solai e da un cordolo in c.a. in spessore di solaio in corrispondenza dellaltra facciata. La mancanza di uno dei due telai trasversali estremi anche dovuta al fatto che uno dei lati corti prossimo ad unaltra struttura antecedente con la quale c, a tutti i piani, un collegamento funzionale
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TELAI TRASVERSALI
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Configurazione in pianta compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze
Non ci sono dissimmetrie nei carichi dovute, ad esempio, a diversa destinazione duso di locali posti da parti opposte rispetto ad un asse di simmetria; la presenza di 4 telai longitudinali e di soli 2 trasversali e in posizione eccentrica esclude la regolarit nella distribuzione delle rigidezze
VERIFICATO
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Rientri o sporgenze non superano il 25% della dimensione totale delledificio nella direzione del rientro o della sporgenza
Non ci sono rientri o sporgenze significativi, eccetto il restringimento di sezione delledificio preso in conto nel punto relativo alla Regolarit in altezza
VERIFICATO
Solai infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali
Si possono considerare tali, essendo la pianta di forma compatta e i solai realizzati in cemento armato
VERIFICATO
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Tutti i sistemi resistenti (telai e pareti) si estendono per tutta laltezza delledificio
VERIFICATO
Il restringimento della sezione delledificio ad ogni piano non supera il 30% della dimensione corrispondente al piano primo n il 10% della dimensione corrispondente al piano immediatamente sottostante
NON VERIFICATO
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Il rapporto tra la resistenza effettiva e la resistenza richiesta dal calcolo non differisce ad un generico piano pi del 20% dellanalogo rapporto determinato per un altro piano.
Ad ogni piano e per ciascun pilastro la resistenza effettiva del pilastro data dal rapporto tra la somma dei momenti resistenti di estremit e laltezza del pilastro; La resistenza effettiva di piano la somma delle resistenze effettive di tutti i pilastri a quel piano; La resistenza richiesta di piano data dal valore della forza orizzontale applicata a quel piano, quale si ottiene dallanalisi prescelta.
19
La massa rimane costante o si riduce gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla cima di un edificio (le variazioni da un piano allaltro non superano il 20%)
PIANO 1 2 3 4 5
NON VERIFICATO
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La rigidezza viene calcolata come rapporto fra il taglio complessivamente agente al piano e lo spostamento relativo di piano , conseguente a tali azioni. Lazione sismica orizzontale complessiva pu essere assunta in modo arbitrario, in questo caso Fh pari a 1000 KN. La valutazione delle rigidezze laterali effettuata sia nellipotesi di solai infinitamente rigidi nel loro piano che deformabili, con risultati differenti specie in direzione trasversale. DIREZIONE LONGITUDINALE SOLAI INFINITAMENTE RIGIDI
PIANO
zi
m
Wi
N 1304287,60 1304287,60 762627,60 762627,60 466621,20
Fi
KN 112,59 225,18 197,50 263,33 201,40
Taglio di piano
KN 1000 887,41 662,23 464,73 201,40
d ass.
cm 0,53 1,11 1,73 2,18 2,37
d rel.
Kx
(KN/cm)
Riduzione %
1 2 3 4 5
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zi
m
Wi
N 1304287,60 1304287,60 762627,60 762627,60 466621,20
Fi
KN 112,59 225,18 197,50 263,33 201,40
Taglio di piano
KN 1000 887,41 662,23 464,73 201,40
d ass.
cm 0,81 1,98 3,26 4,26 4,8
d rel.
Kx
(KN/cm)
Riduzione %
1 2 3 4 5
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zi
m
Wi
N 1304287,60 1304287,60 762627,60 762627,60 466621,20
Fi
KN 112,59 225,18 197,50 263,33 201,40
Taglio di piano
KN 1000 887,41 662,23 464,73 201,40
d ass.
cm 0,51 0,99 1,58 1,95 2,11
d rel.
Kx
(KN/cm)
Riduzione %
1 2 3 4 5
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zi
m
Wi
N 1304287,60 1304287,60 762627,60 762627,60 466621,20
Fi
KN 112,59 225,18 197,50 263,33 201,40
Taglio di piano
KN 1000 887,41 662,23 464,73 201,40
d ass.
cm 1,89 5,19 10,14 13,34 15,47
d rel.
Kx
(KN/cm)
Riduzione %
1 2 3 4 5
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Metodi di analisi
11.2.5.4
Semplificazioni Ammesse Modello Piano Piano Spaziale Spaziale Analisi Statica lineare Dinamica modale Statica lineare Dinamica modale
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Il livello di conoscenza LC2 consente qualunque metodo di analisi (tab.11.1); Escludiamo lanalisi statica lineare in quanto struttura non regolare in elevazione (4.5.2); Procediamo con unanalisi dinamica lineare della struttura a patto che siano verificate due ulteriori condizioni di applicabilit del metodo: 1) Se i il rapporto tra il momento flettente Di fornito dallanalisi della struttura soggetta alla combinazione di carico sismica e Ci il corrispondente momento resistente delli-esimo elemento primario della struttura; se max e min sono
rispettivamente i valori massimo e minimo di considerando tutti gli elementi primari della struttura, il loro rapporto non deve superare il valore 2; 2) La capacit Ci degli elementi / meccanismi fragili maggiore della corrispondente domanda Di, calcolata sulla base degli elementi duttili adiacenti se il loro i maggiore di 1, oppure sulla base dei risultati dellanalisi se il loro i minore di 1
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Procediamo con unanalisi dinamica modale 3D (4.5.3) impiegando lo spettro elastico (q = 1) per lo S.L.D.S., lo spettro elastico ridotto secondo il coeff. 2.5 per lo S.L.D.L. e amplificato di 1.5 per lo S.L.CO. Ipotesi di modello: Incastro perfetto pilastro - fondazione. Le travi dei telai trasversali incompleti hanno le propriet meccaniche dei travetti o dei cordoli. Non si tenuto conto del contributo alla resistenza e alla rigidezza fornito dalle tamponature in quanto ritenuti insufficienti a correggere le carenze di concezione della struttura.
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I solai sono infinitamente rigidi nel loro piano In corrispondenza dei nodi strutturali sono stati considerati degli offset rigidi per tenere in conto delle sollecitazioni a filo. Gli elementi utilizzati nel modello sono di tipo FRAME. Rigidezza flessionale e a taglio degli elementi in C.A. dimezzata
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Gli effetti torsionali accidentali possono essere considerati, nellanalisi dinamica modale, in modo analogo a quanto indicato per lanalisi statica lineare (4.5.3); In analisi statica lineare gli effetti torsionali accidentali possono essere considerati amplificando di un fattore le forze su ogni elemento verticale, se ledificio ha massa e rigidezza simmetricamente distribuite in pianta (4.5.2)
Il centro di massa di ogni piano, in ogni direzione considerata, sar spostato di una distanza pari al 5% della dimensione massima del piano in direzione perpendicolare allazione sismica
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Sa normalizzata
T (s)
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accidentali
COPERTURA
proprio + permanenti accidentali 2,94 KN /m2 1,60 KN /m2
MURATURA
proprio 7,53 KN /m
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Coefficienti di combinazione
Tab. 3.4 Tab. 3.5
2i
E i = 2i x 0
0,6 0,2
0,5 1
0,3 0,2
0i 0,7 0,7
0 0,5 1
E i = 0i x 0 0,35 0,7
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Masse dinamiche
Carichi Permanenti
PIANO CALCOLO PESO SOLAIO PESO (KN) MASSA (kg) CALCOLO PESO TAMPONATURE PESO (KN) MASSA (Kg) MASSA solaio + tamp. (Kg) 113609,52 96986,35 11621,65 70711,93 70711,93 54817,46
3.3
1 2 = Gperm x ltot x bef f 3 4 5 = Gperm x l' tot x bef f = Gperm x l' tot x bef f = Gperm x l' tot x bef f 788,36 465,67 465,67 309,74 = Gperm x ltot x bef f 788,36
80363,17
= G tamp x (2 lef f + bef f + b') =Gtamp/2 x (2 lef f + bef f + b') +Gtamp /2 x (2 l' ef f + bef f + b') Gtamp x (2 l' ef f + bef f + b') Gtamp x (2 l' ef f + bef f + b') Gtamp x (2 l' ef f + bef f + b')
326,15 163,07
33246,35 16623,18
m m m m m m m
dimensione longitudinale massima ai piani 1 e 2 dimensione trasversale massima ai piani 1 e 2 dimensione longitudinale al netto dei pilastri ai piani 1 e 2 dimensione trasversale al netto dei pilastri ai piani 1 e 2 dimensione longitudinale massima ai piani 3,4,5 dimensione longitudinale al netto dei pilastri ai piani 3,4,5 sviluppo tamponature lungo il lato minore edificio
Area 1 J1 Area 2 J2
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Masse dinamiche
Carichi Variabili
STATO LIMITE DI DANNO SEVERO E DI COLLASSO
0.3
PESO VARIABILI (KN) 160,53 160,53 94,82 94,82 33,71 MASSA VARIABILI (kg) 16363,54 16363,54 9665,56 9665,56 3436,64 MASSA TOTALE perm + var + tamp (Kg) 129973,06 113349,89 80377,49 80377,49 58254,10 MOMENTI INERZIA = J piano x Kg/m2 (kg m2) 4374335,24 3814870,489 1381072,73 1381072,73 1000941,281
3.3
PIANO
CALCOLO VARIABILI
1 2 3 4 5
= E i x Gv ar x ltot x bef f = E i x Gv ar x ltot x bef f = E i x Gv ar x l' tot x bef f = E i x Gv ar x l' tot x bef f = E i x Gv ar x l' tot x bef f
0.2
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Masse dinamiche
Carichi Variabili
0.35
3.3
PIANO
1 2 3 4 5
= E i x Gv ar x ltot x bef f = E i x Gv ar x ltot x bef f = E i x Gv ar x l' tot x bef f = E i x Gv ar x l' tot x bef f = E i x Gv ar x l' tot x bef f
0.7
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40
i ES.L.D.S
Gk
2i Qki
Sollecitazioni a S.L.D.S.
Combinazione di effetti dellazione sismica con quelli dei carichi permanenti e variabili A S.L.CO. Si procede in maniera analoga eccetto che per luso dello spettro di risposta
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41
i ES.L.D.L.
Gk
0i Qki
Sollecitazioni a S.L.D.L.
Combinazione di effetti dellazione sismica con quelli dei carichi permanenti e variabili
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Combinazione degli effetti dellazione sismica con quelli delle altre azioni
3.3
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Trave - Verifica a
flessione
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Se collegati ad elementi duttili per i quali i < 1, le sollecitazioni di verifica sono quelle dellanalisi Se collegati ad elementi duttili per i quali i 1, le sollecitazioni di verifica si ottengono dallequilibrio con le resistenze degli elementi duttili, moltiplicate per un fattore RD = 1.2
Le resistenze di verifica sono le stesse valide per le situazioni non sismiche Rapporto tra il momento flettente Di fornito dallanalisi della struttura soggetta alla combinazione di carico sismica e il corrispondente momento resistente Ci
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La rotazione della sezione destremit della trave rispetto alla congiungente questultima con la sezione di momento nullo (posta a distanza pari alla luce di taglio LV) deve risultare inferiore alla rotazione a snervamento y cos calcolata
La tensione di aderenza delle barre fbd vale 1 N/mm2 (tab. 5.3 EC2); Calcoliamo, per i diametri di armatura db presenti nella struttura, i corrispondenti valori di lunghezza di ancoraggio lb = db fyd/ (4 fbd) I valori di lb minimi per lancoraggio delle barre non si riscontrano nelledificio in questione; consideriamo pertanto le barre scorrevoli , sl = 1
lb
mm 704.35 939.13 1056.52
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DATI
y = 0.0054 rad < 0.00782 rad = valore effettivo da modello Verifica non soddisfatta
(2) c =
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La rotazione della sezione destremit della trave rispetto alla congiungente questultima con la sezione di momento nullo (posta a distanza pari alla luce di taglio LV) deve risultare inferiore a u cos calcolata
(1) (2)
0 .5 L pl ) u = y + (u y ) L pl (1 LV L pl = 0 . 08 LV + 1 sl d b f y 60
u = curvatura ultima valutata considerando la deformazione ultima del conglomerato cu; Lpl = lunghezza di cerniera plastica
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La nuova ordinanza ammette un valore limite di allungamento uniforme dellacciaio pari all8%; Determino u = (cu + s) / d = 0.102 m -1;
Come secondo tentativo abbiamo cercato la curvatura ultima u imponendo la deformazione dellacciaio pari all1% e ricavando quella del Cls compresso c = 0.142%; abbiamo scartato questa soluzione per scarso sfruttamento del Cls a S.L.U.
Lpl = 10.75 cm (2) ; u = 0.015 rad (1) ; da modello S.L.CO.= 0.028 rad; u danno severo = u collasso = 0.011 rad; da modello S.L.D.S.= 0.0187 rad.
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relativa alla combinazione sismica considerata; la resistenza al taglio si valuta come per il caso di nuove costruzioni in situazioni non sismiche; possono essere quelle provenienti dallanalisi o modificate secondo quanto indicato al punto 11.2.6.1; la resistenza della sezione del pilastro a pressoflessione e a taglio si valuta secondo le espressioni applicabili alle situazioni non sismiche (5.4.2.2)
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N N nt = 2A 2 Ag g
Vn + 0.3 f c A g Vn + 0.5 f c A g
2 2
( f c in MPa)
nc
N N = + 2A 2 Ag g
N lazione assiale presente nel pilastro superiore; Vn il taglio agente sul nodo, somma del taglio derivante dallazione presente nel pilastro superiore e di quello dovuto alla sollecitazione di trazione presente nellarmatura longitudinale superiore della trave; Ag la sezione orizzontale del nodo.
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Vanalisi
kN -5
Vs
kN 129,06
Vn
kN 124,06
Ag
m2 0,1156
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CONCLUSIONI
Le verifiche non sono soddisfatte, perch: - i materiali sono scadenti; - ledificio non concepito per resistere alle azioni sismiche relative alla zona 2: in direzione trasversale, in particolare, non dispone di elementi rigidi adeguati alla ripresa delle azioni sismiche orizzontali. Gli interventi devono essere volti a: correggere lirregolarit delledificio in termini di rigidezza e resistenza mediante il rinforzo di elementi resistenti e/o linserimento di aggiuntivi.
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