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La legge sui congedi parentali n.53 dell�8 marzo 2000 introduce una nuova
disciplina dell�astensione facoltativa della lavoratrice o del lavoratore.
Se il padre si assenta dal lavoro per un periodo continuativo non inferiore a tre
mesi, il suo limite di sei mesi sale a sette e il limite massimo complessivo di
fruizione tra i due genitori diventa di undici mesi (sette mesi per il padre e
quattro mesi per la madre).
In presenza di un solo genitore, questi ha il diritto di astenersi dal lavoro per
un periodo non superiore ai dieci mesi.
Il decreto legislativo 23 aprile 2003 n. 115 (pubblicato sulla G.U. n. 121 del 27
maggio 2003) ha esteso il diritto al congedo parentale e il relativo trattamento
economico e previdenziale alle lavoratrici autonome, coltivatrici dirette,
mezzadre e colone, artigiane ed esercenti attivit� commerciali, imprenditrici
agricole a titolo principale, limitatamente ad un periodo di tre mesi, entro il
primo anno di vita del bambino.
La legge prevede che al genitore che usufruisce del congedo parentale sia
riconosciuto un trattamento economico pari al 30% dello stipendio.
Viene inoltre rifinanziato l�articolo 9 della legge 53 del 2000 sulla flessibilit�
degli orari di lavoro e si innalza il limite d�et� dei minori per i quali si pu�
chiedere il congedo parentale: da 8 a 12 anni di et� in caso di affidamento e da
12 a 15 anni in caso di adozione.