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Il parere di Paolo Gandolfi, studioso di traffico, ambiente e pianificazione urbana

"Inevitabile ridurre l'uso dell'auto l'effetto panico dimostra che si pu"


ER i Mondiali Firenze // p temevailcaosdeltraffico. Sta andando invece \\ bene. A ogni passo avanti si prefigurano disagi, solo dopo ci si accorgedeibenefici, dicel'architetto e urbanista Paolo Gandolfi, ex assessore alla mobilit di Reggio Emilia, studioso di traffico, ambiente e pianificazione urbana, ora deputato Pd. La riduzione di traffico dei Mondiali un passo avanti? F anche frutto dell'effetto panico, ma dimostra che si pu. AFirenze, come nelle altre citt italiane, lariduzione dell'uso delle auto inevitabile. Le citt europee ne hanno molte meno. Come si fa a proibire le macchine? Non lesi devono eliminare del tutto. Per scoraggiarle si inizia con il ridurre la sosta. Nelle citt europee degli anni'60,'70, `80 si erano fatti molti parcheggi in centro, ora non si fanno pi e si inizia smantellare gli esistenti. Nel grattacielo di Renzo Piano a Londra non c' neanche un posto auto. Finita l'epocain cui andavano tolte dallavista, iniziata quella in cui vanno tolte c basta. A Firenze e nelle citt italiane i centri sono pi abitati, si pu attrezzare qualche parcheggio esclusivamente per i residenti. Pocasosta , ma anche divieti di circolazione? Soprattutto un capovolgimento del rapporto pedoni, bici e auto per cui le auto smettano di essere padrone, pedoni ebici abbiano la precedenza. Nei centri storici si chiama spazio condiviso, la fase pi avanzata dellaZtl. Le auto devono diventare come ospiti educati in salotti non fatti perloro, avere uno spazio contingentato e andare a 20-30 chilometri l'ora, abituarsi a fare attenzione e non avere privilegi. A Reggio Emilia siamo stati i primi in Italia a istituire il doppio senso per i ciclisti in tutte le strade del centro: le auto vanno piano, i ciclisti crescono perch si sentono facilitati, gli incidenti sono nettamente diminuiti. Le citt devono diventare amichevoli. Ne saranno avvantaggiati ancheibus: se scendi e devitornare a casa su una strada dove le auto spadroneggiano ti disaffezioni al bus. Fuori dal centro storico? Consideriamo la citt come una cipolla a cerchi concentrici. Fuori c' la periferia, anche l si possono istituire zone a 20-30 chilometri orari, e si devono fare le piste ciclabili che arrivino al cerchio della cintura ottocentesca prima del centro. E h niente piste e niente riduzione della velocit? Velocit ridotta a seconda dell'uso delle strade, e spazio per le bici ovunque. Ma siccome la capienza delle strade diminuisce e la bici, per risultare vantaggiosa, deve poter andare su tutte le strade e non in una su tre, dove le piste non c'entrano si devono usare le corsie ciclabili: una striscia per terra per delimitarle e multe impietose se vengono violate. L c' la questione dei viali. Iviali di circonvallazione? Tutti. Negli anni'70 e'80 si usavan o per smaltire il traffico. Ora la grande sfida per la modernizza zione recuperarli come spazio pubblico senza barriere per attraversare, con isole centrali e minor traffico, altrimenti vi spariscono vita e commercio. Dove si pu, va eliminata la doppia corsia altrimentile auto che sorpassano sono un pericolo per pedoni e ciclisti. Basta che le auto si comportino da ospiti educati? S purch siano in buona parte sostituite dai mezzi pubblici. Si deve pur muoversi. Treni per i pendolari dell'area vasta intorno, tram in citt dalle periferie la centro. La metro non conveniente in citt delle dimensioni di Firenze. Per chi deve venire in auto, parcheggi scambiatori connessi ai mezzi pubblici e con il bike sharing: sali sulla bici e la lasci davanti all'ufficio. E il ticket d'ingresso? Si pu. Ma non conosco per ora citt delle dimensioni diFirenze che lo abbiano. Il road pricing va studiato e costaperch esige un complicato sistema informatico e di controllo.
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TRAFFICO E MONDIALI Prima si temono i disagi poi si scoprono i benefici Ridurre le auto inevitabile

LA SOSTA
Niente parcheggi in centro se non per residenti. Bikesharing negli scambiatori LO SPAZIO COND IVI SO Tra pedoni e ciclisti con la precedenza e auto simili a ospiti educati in citt non per loro

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