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Filosofia e cultura allinizio dellet moderna

Umanesimo e Rinascimento sintesi


LUMANESIMO ITALIANO
Paragrafo 1.1

Una nuova visione del mondo e delluomo LUmanesimo un movimento culturale che ha promosso una rivalutazione delle capacit delluomo e della sua attivit nel mondo. Si sviluppato dalla seconda met del Trecento nellItalia centro-settentrionale e poi nellEuropa del Nord (Umanesimo settentrionale). Gli intellettuali che ne animano le vicende muovono dalla contestazione della cultura dominante nelle universit e coltivano gli studia humanitatis (poesia, letteratura, filosofia, storia, retorica), ispirandosi ai modelli della classicit e scrivendo in un latino pi puro e raffinato rispetto a quello in uso a quel tempo. Vita civile e storia Gli umanisti sono di frequente intellettuali impegnati nella pubblica amministrazione dei Comuni, o funzionari al servizio dei signori con compiti diplomatici o pedagogici; coltivano lideale della vita activa, contrapposto a quello della contemplazione. Linteresse degli umanisti per la storia antica animato spesso dalla tensione verso le vicende della vita pubblica a loro contemporanea. Per questo la storia greca e soprattutto quella romana sono considerate custodi di modelli di virt civili da imitare. La ricerca delle opere antiche Gli umanisti hanno il merito di aver riscoperto testi dellantichit classica scomparsi o del tutto dimenticati, come le opere di Cicerone, Lucrezio e Quintiliano, scoperte da Petrarca, Valla e Bracciolini. Lo studio dei classici suscita negli umanisti il sentimento dellemulazione intellettuale e stilistica. Platone e Aristotele Larrivo in Italia degli intellettuali bizantini porta alla riscoperta dei testi di Platone. Si cominci a leggere le opere di Platone e Aristotele in lingua originale e a tradurle dal greco. Si riaccende la disputa sul primato di Platone o Aristotele, dei quali si valuta laffinit con il cristianesimo. Aristotele, e pi precisamente laristotelismo scolastico, oggetto di una violenta polemica antiaccademica condotta dagli umanisti dentro e fuori le universit. Filologia Gli umanisti danno vita a una nuova disciplina, la filologia, scienza che mira a ristabilire lautenticit dei testi. La filologia studia il loro contesto linguistico e intellettuale ricercandone la lezione pi vicina alloriginale, e ha svariati campi di applicazione, tra cui la teologia e il diritto.

Paragrafo 1.2

Lorenzo Valla: la riforma della filosofia Tra gli umanisti spicca Lorenzo Valla, il quale auspica una riforma della filosofia, il cui fine deve essere il puro amore per la sapienza. Il primo terreno da riformare il linguaggio, che deve diventare pi limpido ed elegante, depurato dai vocaboli barbari e oscuri tipici della filosofia delle universit. Il secondo quello della teologia, che va liberata dagli apparati metafisici di derivazione aristotelica; lo studio della Bibbia non pu invece prescindere da una revisione del testo sulla base dei manoscritti latini e greci. Infine, letica cristiana ha per Valla valore universale. Al centro di quello che si suole indicare con il termine Umanesimo civile il primato della vita attiva, cio dellimpegno in ambito pubblico, sulla vita contemplativa. La crisi delle libert municipali e lavvento delle signorie generano una contrazione dellUmanesimo civile: torna il primato della vita contemplativa su quella attiva e si prediligono modelli di principato monarchico. Virt e fortuna Lideale della vita attiva e il culto delle virt civili conducono gli umanisti pi eminenti (tra cui Poggio Bracciolini e Leon Battista Alberti) a una decisa opposizione alle teorie fatalistiche. La virt consiste nellazione etica nelle citt e nelle relazioni umane. La volont delluomo in grado di opporsi al fato, spezzare i lacci della fortuna e costruire un mondo retto sulla libert e lonest.

Paragrafi 1.3-1.4 La politica

2011 RCS Libri S.p.A./La Nuova Italia A. La Vergata, F. Trabattoni, Filosofia, cultura, cittadinanza

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Filosofia e cultura allinizio dellet moderna

Umanesimo e Rinascimento
LUMANESIMO SETTENTRIONALE
Paragrafo 2

sintesi

La rivoluzione della stampa Lintroduzione della stampa rivoluziona la circolazione della cultura. A pochi decenni dallinvenzione di Johannes Gutenberg le tipografie e le stamperie proliferano in tutta Europa. Erasmo da Rotterdam: filologia e riforma Erasmo da Rotterdam pu essere considerato il maggiore esponente dellUmanesimo settentrionale. Erasmo ha applicato il metodo filologico anche allo studio e alla lettura del Nuovo Testamento (del quale pubblica una nuova edizione nel 1516). Il suo impegno dottrinario e teologico trova espressione nella disputa con Lutero sulla libert del cristiano e sul libero arbitrio. Le tensioni tra il Papato e i principati dellEuropa centrale, seguite allo scisma luterano, e i conflitti religiosi inducono Erasmo a teorizzare la necessit di una riforma religiosa che rinnovi il cattolicesimo dallinterno e in modo pacifico. IL RINASCIMENTO Il ritorno di Platone La corrente fondamentale della cultura filosofica del Rinascimento fu il platonismo. Lopera di Platone, complessivamente ignorata nel corso del Medioevo, tradotta in latino da Marsilio Ficino nel 1484. Il Platone rinascimentale viene interpretato in chiave neoplatonica. NICCOL CUSANO

Paragrafo 3.1

La dotta ignoranza e la coincidenza degli opposti Cusano sostiene che la ricerca della verit consiste nel paragonare lincerto con il certo. Limite della conoscenza linfinito, che non oggetto proporzionato alla mente umana. La forma pi alta di conoscenza la dotta ignoranza, cio la consapevolezza dello scarto ineliminabile tra finito e infinito, tra uomo e Dio. Linfinit divina pu essere espressa attraverso limmagine, razionalmente incomprensibile, della coincidenza degli opposti. Dio, universo, uomo Tre concetti fondamentali spiegano il rapporto tra Dio e luniverso: complicazione, esplicazione, contrazione. Dio la complicazione di tutte le cose, cio contiene in s tutte le cose. Luniverso lesplicazione di Dio. Ma luniverso, che non esaurisce linfinita potenza divina, pu essere definito un Dio contratto: Dio il massimo assoluto, luniverso il massimo contratto, cio presenta linfinito in forma contratta. La nuova cosmologia Se luniverso lesplicazione di Dio, deve necessariamente essere concepito come infinito, o meglio indefinito e indeterminato. Non finito perch privo dei termini entro i quali sarebbe racchiuso: infatti, non ha n un centro n una circonferenza. Cusano attribuisce movimento alla Terra e rifiuta la tradizionale distinzione tra mondo sublunare e mondo celeste. La tolleranza religiosa Cusano difende la tolleranza religiosa e, in relazione al rapporto tra mondo cristiano e mondo islamico, ritiene che sia necessaria la ricerca di un dialogo con i musulmani, nella speranza di una loro conversione o quanto meno di una convivenza pacifica. Non si tratta di una tolleranza tra fedi diverse, ma di riconoscere ununica religione nella variet dei riti (una religio in rituum varietate). FICINO E IL CORPO ERMETICO

Paragrafi 3.2-3.3 Ermete Trismegisto

e Platone Platone fu interpretato soprattutto alla luce degli scritti ermetici, tradotti da Marsilio Ficino e attribuiti al mitico Ermete Trismegisto, figura leggendaria nata dallidentificazione del dio greco Hermes e di quello egiziano Toth, detto appunto Trismegisto (tre volte grande). Questi scritti, a lungo ritenuti antichissimi ed espressione delloriginaria rivelazione divina, risalgono in realt al II-III secolo d.C. e sono stati composti da pi autori. Vi si mescolano platonismo e stoicismo. La loro antichit fu messa in discussione soltanto nel 1614 dal filologo Isaac Casaubon. Il cosiddetto Corpo ermetico (Corpus hermeticum) un insieme di diciassette brevi trattati, in lingua greca, a cui si aggiunge lAsclepio (Asclepius), di argomento teologico e filosofico. A questi si sommano quelli pi specificamente di argomento magico, alchimistico e astrologico, per la maggior parte tramandati ancora una volta sotto il nome di Ermete.

2011 RCS Libri S.p.A./La Nuova Italia A. La Vergata, F. Trabattoni, Filosofia, cultura, cittadinanza

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Filosofia e cultura allinizio dellet moderna

Umanesimo e Rinascimento

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Filosofia e religione Per Ficino, la dottrina platonica era una filosofia religiosa: c una grande affinit tra la vera filosofia, quella platonica, e la vera religione, quella cristiana. Ermete Trismegisto fu il primo anello di una catena sapienziale attraverso la quale la Verit giunse ai filosofi greci, a Platone, ai neoplatonici, culminando nel cristianesimo. Unit, molteplicit e amore Il mondo una totalit strutturata ma unitaria e ogni aspetto della realt rappresenta un grado dellunitaria serie delle cose. Esistono cinque gradi dellessere, corpo, qualit, anima, angelo, Dio, che descrivono lascesa fino allUnit che la ragione della molteplicit. Dio e il corpo sono i due estremi. Posta al centro, lanima comunica sia con le cose superiori sia con le cose inferiori: pu essere chiamata centro della natura, intermediaria di tutte le cose, catena del mondo, volto del tutto, nodo e copula del mondo. Lamore lattivit con cui lanima assolve la sua funzione mediatrice. Organicismo e rifiuto del fatalismo Il mondo, secondo Ficino, un grande organismo vivente, un animale, anzi il pi perfetto tra gli animali, dotato di unanima che in contatto con il corpo del mondo attraverso una sostanza intermedia, lo spirito. Pur non mettendo in discussione lidea che gli astri esercitino un influsso sul mondo terrestre, Ficino rifiuta il fatalismo astrologico. Affermare che ogni singolo evento accade necessariamente, per effetto delle stelle, significa negare la libert.
Paragrafo 3.4

PICO DELLA MIRANDOLA La concordia universale Pico convinto della convergenza di fondo sia delle diverse correnti filosofiche o teologiche, sia delle diverse fedi o religioni. Nelle celebri Tesi, una raccolta di novecento proposizioni, ricavate da fonti arabe, platoniche, aristoteliche, ermetiche e cabbalistiche, sostiene tra laltro la concordanza tra Platone e Aristotele, Avicenna e Averro, Tommaso e Duns Scoto. La dignit delluomo LOrazione sulla dignit delluomo di Pico uno dei testi pi importanti del Rinascimento. Luomo viene definito grande miracolo: lunico essere del creato con una natura indeterminata e quindi con la possibilit di scegliere la propria natura, di essere ci che vuole. La grandezza, il miracolo e la dignit delluomo consistono perci nel fatto che, unico tra gli esseri di tutto il creato, egli artefice di se stesso. La polemica antiastrologica Pico, pur non negando che il mondo celeste eserciti un influsso su quello sublunare, conduce una polemica molto aspra contro il determinismo astrale e contro la conseguente negazione della libert umana.

Paragrafo 4

PIETRO POMPONAZZI La mortalit dellanima Per Pomponazzi impossibile avanzare argomentazioni razionali che dimostrino in modo rigoroso la tesi dellimmortalit o la tesi della mortalit dellanima. Tuttavia la mortalit dellanima pi probabile. Fede e ragione: la doppia verit Per Pomponazzi fede e ragione sono ambiti distinti e incomunicabili. Limmortalit dellanima un articolo di fede: in quanto articolo di fede deve essere creduta, e pu essere creduta anche dal filosofo che, per via razionale, lha giudicata meno probabile della tesi opposta. Viene cos in qualche modo riproposta la celebre dottrina della doppia verit, attribuita ad Averro e ai cosiddetti averroisti latini, secondo la quale una medesima tesi pu essere contemporaneamente vera in teologia e falsa in filosofia, e viceversa. La virt premio a se stessa Secondo Pomponazzi la virt premio a se stessa e il vizio punizione a se stesso. Non quindi necessario supporre premi o pene in una vita futura. Tuttavia, per la maggioranza degli uomini stato necessario parlare di premi eterni e, soprattutto, di pene eterne in grado di incutere davvero paura, dato che gli uomini, se fanno il bene, lo fanno per paura di una pena eterna pi che per la speranza di una ricompensa eterna. Non sono quindi da biasimare i politici che si sono serviti delle religioni per governare i popoli.

2011 RCS Libri S.p.A./La Nuova Italia A. La Vergata, F. Trabattoni, Filosofia, cultura, cittadinanza

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Filosofia e cultura allinizio dellet moderna

Umanesimo e Rinascimento
Paragrafo 5

sintesi

LA NUOVA CONCEZIONE DELLE ARTI E DELLE TECNICHE Arti e tecniche Tra Quattrocento e Cinquecento si fa strada una nuova concezione delle arti e delle tecniche che sar decisiva per la nascita della scienza moderna. Si mette in discussione la contrapposizione tra arti liberali e arti meccaniche, e si cerca di includere alcune arti, come la pittura, tra le arti liberali. Leon Battista Alberti d inizio a una concezione scientifica dellarte secondo cui la matematica, come teoria delle proporzioni e teoria della prospettiva, a fondamento dellopera tanto del pittore quanto dello scienziato. Arti meccaniche e arti liberali Tra i pi solidi cultori delle scienze naturali del suo tempo, Leonardo da Vinci contesta la rigida contrapposizione tra arti meccaniche e arti liberali e sostiene unaspra polemica contro il primato delle lettere e della retorica, a cui oppone la necessit del ricorso allesperienza, da cui deriva lunica sapienza possibile per luomo. Natura e matematica Un tratto di profonda differenza tra Leonardo e i sostenitori della visione magica del mondo presente nella diversa considerazione della natura e della sua corrispondenza con la mente umana. La natura per Leonardo si regge su un disegno di corrispondenze matematiche che la mente umana in grado di registrare e calcolare. La pittura Alle discipline scientifiche appartiene a pieno titolo, secondo Leonardo, la pittura: la riproduzione della natura, infatti, presuppone vaste conoscenze matematiche, anatomiche, naturalistiche da parte del pittore, che appare dotato del potere quasi divino di ricreare la natura. Elogio della tecnica Nel corso del Cinquecento molti autori di testi filosofici, letterari e scientifici attribuiscono grande rilevanza alle opere, alla ricerca empirica, allosservazione diretta delle cose, e sostengono che i dotti devono abbandonare una visione meramente contemplativa della conoscenza. Lanatomista fiammingo Andrea Vesalio autore di uno dei grandi testi della nuova scienza: La struttura del corpo umano (De humani corporis fabrica, 1543). Laspetto pi importante di questo scritto consiste nel rifiuto della tradizionale separazione, nella medicina, tra teoria e pratica.

Paragrafo 6

MONTAIGNE I Saggi Montaigne inaugura il genere letterario del saggio, in forma di confessione

autobiografica. A uno stile non sistematico di scrittura corrisponde una forma di pensiero che nega ogni certezza e rifiuta il dogmatismo.
Lo scetticismo Latteggiamento scettico di Montaigne espresso dalla domanda

Che cosa so?. Luomo non pu andare oltre le apparenze: non resta quindi che attenersi ai fatti cos come si offrono nella loro immediatezza, rifiutare i pregiudizi e la superstizione.
La miseria delluomo La filosofia saggezza che non aspira allimperturbabilit degli stoici, ma riconosce la miseria delluomo. Montaigne descrive i difetti e le debo-

lezze delluomo per costringerlo a conoscersi e ad accettare senza riserve la propria natura, occultata dalleducazione e dalla cultura.

Critica dellantropocentrismo Luomo affetto dalla malattia della presunzione. La ragione di cui si vanta non una guida infallibile, ma presta verosimiglianza a

fatti diversi. Alla critica della presunzione umana si accompagna una rivalutazione degli animali, che sono i fratelli e compagni delluomo.

2011 RCS Libri S.p.A./La Nuova Italia A. La Vergata, F. Trabattoni, Filosofia, cultura, cittadinanza

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