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ICF
Con tale classificazione e stata chiarita l`importante distinzione fra: 1. menomazione impairment(perdita o anormalit a carico di una struttura/funzione psicologica, fisiologica o anatomica) 2. disabilit disability(limitazione/perdita della capacit di compiere un`attivit, in seguito a una menomazione, nel modo considerato normale per unessere umano) 3. handicap la condizione di svantaggio conseguente a una menomazione o disabilit che in un certo soggetto limita/impedisce l`adempiamento del suo ruolo sociale.
ICF
In questo sistema di classificazione la disabilit viene considerata come conseguenza o il risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute dell`individuo e i fattori personali e ambientali che rapresentano le circostanze in cui vive Ne consegue che ogni soggetto, date le proprie condizioni di salute, pu, in un determinato momentodella sua esistenza, trovarsi in un ambiente con caratteristiche che possono limitare o restringere le proprie capacit funzionali e di partecipazione sociale, sia in quanto portatore di una limitazione funzionale visibile (costretto sulla sedia a rotelle), sia in quanto incapace di partecipare alla vita lavorativa e sociale di tutti i giorni In sintesi, le modalit con le quali l`individuo si rapporta al suo ambiente di vit e reagisce alle situazioni ambientali in cui e calato prendono il nome di funzionamento le limitazioni che l`individuo incontra nel corso del suo funzionamento rappresentano la disabilit Con questa concezione l`ICF cerca di superare il tradizionale modello medico e propone un modello cosidetto biopsicosociale della disabilit
ICF valutazione
I capitoli che fanno parte di varie dimensioni possono essere ulteriormente suddivisi in categorie o sottocategorie, ciascuna delle quali caratterizzata da qualificatori quantitativi( espressi su una scala normalizzata) o qualificativi ( ad esempio, di posizione: destra, sinistra, ecc.) Ogni categoria viene quindi codificata facendo riferimento a codici alfanumerici e qualificatori che denotano l`estensione o la gravit delle menomazioni a carico delle funzioni/strutture corporee e delle capacit del soggetto nell`eseguire determinati compiti
ICF risultato
Il risultato finale pu essere rappresentato con quello che in termini matematici si chiama graffo ad albero, cio una struttura ramificata con una radice comune, diversi fusti, rami principali, rami secondari fino alle foglie
Lo scopo finale e ottenere una fotografia di un individuo in un particolare momento, in modo di determinare allo stesso tempo sia lo stato di salute (e disabilit), che la sua partecipazione e l`ambiente che lo circonda
CENNI STORICI
I primi test vengono dagli Stati Uniti d`America 1912. Lowet valuta la capacit del muscolo secondo il mantenimento dell`arto contro gravitazione 1936. Kendall definisce la forza normale del muscolo e valuta i muscoli con percentuali 1946. grazie alla Fondazione per la paralisi cerebrale e stato pubblicato il test muscolare con livelli da 0 5, e da allora il test viene frequentemente coretto nella tentazione di obbiettivarlo al massimo
Rotazione
FLESSIONE CERVICALE
M. sternocleidomasteoideus Inervazione: n. accesorius (C1,C2) Inserzioni: O: Capo sternale:parte superiore del manubrio I: parte laterale del processo masteoideo dell`osso temporale O: capo clavicolare:terzo mediale(clavicola) I: met laterale della linea nuce superiore dell`osso occipitale
FLESSIONE CERVICALE
Sinergisti: m. scalenus anterior, medius e posterior, m. rectus capitis anterior, m. infrahioidei Fissatori: addominali Azioni: 1. estende il capo e il tratto cervicale superiore(azione bilaterale) 2. Flette il collo (azione bilaterale) 3. Flette lateralmente il capo e collo(azione unilaterale 4. Ruota il capo e il collo verso il lato opposto(azione unilaterale) -leva di 3. genere
FLESSIONE CERVICALE
FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: 1.Tensione degli estensori e legamenti posteriori 2.Compressione dei dischi intervertebrali 3. Contatto del mento con lo sterno
ESTENSIONE CERVICALE
Agonisti: m. trapezius,semispinalis,splenius,sacrospinalis,longissimus,spinalis Inervazione: n. pettorale mediale e laterale(C5-T1) Inserzioni: O:occipite, legamento nucale e processi spinosi di C7-T12 O:fibre superiori:protuberanza occipitale esterna, legamento nucale e processo spinoso di C7 O:fibre medie:processi spinosi di T1-T5 O:fibre inferiori:processi spinosi di T6-T12 I: terzo laterale della clavicola,acromion e spina della scapola
ESTENSIONE COLLO
Sinergisti: mm. Multifidi, m. obliquus capitis superior e inferior, m. rectus capitis posterior minor e maior, m. levator scapulae
Fissatori: estensori del tronco, depresori della scapola e clavicola Azioni: 1. estende, flette lateralmente e ruota contralateralmente capo e collo 2. Eleva e ruota superiormente la scapola(fibre superiori) 3. Adduce la scapola(muscolo in toto) 4. Deprime e ruota superiormente la scapola(fibre inferiori) -leva di 3. genere
ESTENSIONE CERVICALE
FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: 1.Tensione dei flessori 2.Scontro dei processi spinosi
FLESSIONE LATERALE
Agonisti:mm.scaleni,trapezius, sternocleidomasteoideus Inervazine scaleni:n. spinali cervicali C6-C8 Inserzioni: m. scalenus anterior: 0: processi transversi dal C3-C6 I: 1. costa, margine superiore interno m. Scalenus medius: O: processi transversi C2-C7 I: 1. costa margine superiore esterno m. Scalenus posterior: O: processi transversi C5-C7 I: 2. costa, superficie laterale
FLESSIONE LATERALE
1. 2. 3. Sinergisti: sternocleidomasteoideus, trapezius, longus cervicis et capitis Fissatori: estensori del capo e collo Azioni: Flette il capo e il collo(azione bilaterale) Flette lateralmente il capo e il collo(azione unilaterale) Ruota il capo e il collo verso lo stesso lato(azione unilaterale)
FLESSIONE LATERALE
1. 2. 3. FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: Tensione dei muscoli del lato opposto Blocco articolare Compressione dei dischi
ROTAZIONE
Agonisti: m. sternocleido masteoideus della parte opposta e scaleni dello stesso lato
1. 2. 3.
Sinergisti: estensori dello stesso lato Fissatori: estensori dell`lato opposto e flessori dello stesso lato FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: Tensione dei muscoli del lato opposto Blocco delle articolazioni Compressione dei dischi
FLESSIONE TRONCO
Agonisti: m. rectus abdominis Inervazione: T5-T12, rami ventrali Inserzioni: O: pube, cresta e simfisi I: coste 5-7, cartilagine costale e processo xifoideo dello sterno
FLESSIONE TRONCO
Sinergisti:m. obliquus abdominis internus et externus, m. transversus abdominis e flessori del collo Fissatori: m. iliopsoas Azioni: 1. Flette la colonna vertebrale(azione bilaterale) 2. Flette lateralmente la colonna(azione unilaterale) -leva di 3. genere
FLESSIONE TRONCO
FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: 1.Compressione dei dischi 2. Tensione degli estensori del tronco e legamenti posteriori della colonna vertebrale 3. Contatto delle costole e addome o tessuto adiposo in eccesso.
ESTENSIONE TRONCO
Agonisti: m. sacrospinalis che anatomicamente si divide in 3 parti: 1.m.iliocostalis O: aponeurosi toracolombare del sacro e parte posteriore delle costole I: processi transversi cervicali
2. m. longissimus dorsi O: processi transversi di tutte le vertebre lombari I: processi transversi delle vertebre toracali 3. m. spinalis dorsi O:legamento nuce e processi spinosi cervicali e toracali I: osso occipitale
ESTENSIONE TRONCO
Inervazione:C2-C4 Sinergisti: m.trapezius, m.longissimus capitis et cervicis Fissatori: estensori della gamba, peso del bacino e gambe Azioni: 1.Estensione del tronco(azione bilaterale) 2.Deviazione e rotazione verso un lato(azione unilaterale) 3.Sinergisti della respirazione - Leva di 3. genere
ESTENSIONE TRONCO
FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: 1.Tensione dei addominali 2.Contatto dei processi spinosi 3.Tensione del legamento longitudinale anteriore
ROTAZIONE TRONCO
Inervazione: n. intercostales T8-T12 Sinergisti: m.rectus abdominis,m. latissimus dorsi,mm. multifidi, Fissatori: flessori e peso della gamba Azioni: 1. Ruotano il tronco(azine unilaterale) 2. Flettono il tronco(azione bilaterale) -s si contragono l`esterno destro ed il interno sinistro, il tronco si ruota a sinistra -s si contragono l`esterno sinistro ed il interno destro, il tronco ruota a destra
- Leva di 3. genere
ROTAZIONE TRONCO
FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: 1.Tensione dei muscoli sul lato opposto 2. Compressione dei dischi o blocchi articolari
FLESSIONE LATERALE
Agonisti: m.obliquus abdominis externus et internus,m. quadratus lumborum, m. latissimus dorsi
FATTORI CHE LIMITANO IL MOVIMENTO: 1.Contatto del bacino con il torace 2. Tensione dei legamenti spinali