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Considerazionisullemodificheproposteal CodiceDeontologicoMedico

CODICE 2006 (codice attuale)


Art. 4 Libert e indipendenza della professione Il medico nell'esercizio della professione deve attenersi alle conoscenze scientifiche e ispirarsi ai valori etici della professione, assumendo come principio il rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libert e della dignit della persona; non deve soggiacere a interessi, imposizioni e suggestioni di qualsiasi natura. Il medico deve operare al fine di salvaguardare l'autonomia professionale e segnalare all'Ordine ogni iniziativa tendente a imporgli comportamenti non conformi alla deontologia professionale

COMITATO CENTRALE 16 Marzo 2013 (modifiche proposte)


Art. 4 Autonomia e indipendenza della professione L'esercizio professionale fondato sui principi di libert, di autonomia e di responsabilit individuale, anche quando il professionista si trovi ad operare nell'ambito di un rapporto di dipendenza o subordinazione. Sul piano tecnico operativo il medico tenuto ad adeguarsi alle pi aggiornate evidenze scientifiche, nel rispetto della libert e della dignit della persona, senza mai sottostare a interessi, imposizioni o subire suggestioni di qualsiasi natura. In particolare all'inizio e al termine della vita il medico, nell'ambito di una corretta relazione con il paziente, agisce sempre nel rispetto dei valori del Codice Deontologico, rifiutando di sottostare a qualsivoglia condizionamento ideologico o politico e ogni pressione esterna. Al fine di salvaguardare l'autonomia e l'indipendenza professionale, il medico segnala all'Ordine ogni iniziativa tendente a imporgli comportamenti lesivi della stessa.

Considerazioni

viene mutato il fondamento alla base della professione medica: Lesercizio della professione medica dovrebbe essere fondato sui principi del rispetto della vita, della salute fisica e psichica, della libert e della dignit della persona. Nella modifica proposta si afferma che l'esercizio della professione medica primariamente fondato su princpi di libert, autonomia e responsabilit individuale, mettendo in secondo piano quindi i principi di rispetto della vita e della salute fisica e psichica.

Art. 8 Obbligo di intervento Il medico, indipendentemente dalla sua abituale attivit, non pu mai rifiutarsi di prestare soccorso o cure d'urgenza e deve tempestivamente attivarsi per assicurare

Art. 8 Dovere di intervento Il medico, indipendentemente dalla sua abituale attivit nell'ambito delle sue conoscenze e competenze, presta soccorso o cure d'urgenza, adoperandosi comunque tempestivamente per assicurare l'assistenza L'articolo 8 modificato recita il medico presta soccorso, omettendo DEVE. Si elimina la categoricit e l'obbligatoriet dellatto; Ogni cittadino esortato a prestare soccorso, ma al medico in quanto tale richiesto il DOVERE di prestare soccorso. Del resto, DEONTOLOGIA significa etimologicamente CONOSCENZA DEI DOVERI: perch, quindi, eliminare il verbo DEVE?

Art. 16 Accanimento diagnostico-terapeutico Il medico, anche tenendo conto delle volont del paziente laddove espresse, deve astenersi dall'ostinazione in trattamenti diagnostici e terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute del malato e/o un miglioramento della qualit della vita.dalla persona assistita o dal suo rappresentante legale e del principio di efficacia delle cure, si astiene da intraprendere o proseguire in trattamenti diagnostici e/o terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute e/o un miglioramento della qualit di vita

Art. 16 Trattamenti diagnostico-terapeutici futili e non Nella modifica si eliminano le parole "tenendo conto" proporzionati Il medico, nel rispetto delle volont espresse dalla persona assistita o dal suo rappresentante legale e del principio di efficacia delle cure, si astiene da intraprendere o proseguire in trattamenti diagnostici e/o terapeutici da cui non si possa fondatamente attendere un beneficio per la salute e/o un miglioramento della qualit della vita della persona assistita. Il controllo efficace del dolore e la palliazione non si configurano come trattamenti futili e non proporzionati in alcuna condizione clinica esistente o nella sua prevedibile evoluzione. Il medico tiene conto dei desideri del paziente e li valuta correttamente in scienza e coscienza allinterno di un percorso di cura. Eliminando le parole "tenendo conto" si introduce un pericoloso automatismo tra richiesta del paziente e prestazione medica: si rischia che il medico venga quasi obbligato a compiere quanto il paziente gli chiede, "nel rispetto delle volont della persona assistita", e viene quindi privato delle sue capacit decisionali

Art. 20 Rispetto dei diritti della persona

Art. 20 Relazione di assistenza e di cura

Con la modifica proposta, il rispetto dei diritti fondamentali della persona non pi il fondamento della relazione medico-paziente Sembra che il principio di autodeterminazione stia alla base del rapporto tra i soggetti: il paziente decide e il medico deve eseguire. Viene sempre meno il rapporto di fiducia ed affidamento del paziente nei confronti del medico. Viene si ripreso nel secondo capoverso, ma non pi considerato il fondamento della relazione medico-paziente. Il paziente si rivolge al medico perch sta male, sta vivendo quindi una situazione difficile. Ma il medico, prima di rispettare la libert di scelta del paziente, deve innanzitutto rispettare il paziente come persona nei suoi diritti fondamentali (il diritto alla vita e alla salute), prima che il diritto alla libert di scelta. Il paziente infatti, nel momento in cui si rivolge al medico vive una situazione di sofferenza, probabilmente di solitudine (perch vive una condizione di malattia che pensa che gli altri non possano comprendere), e pu non riuscire a capire qual la miglior scelta per lui. Quindi la relazione medico-paziente, prima che essere fondata sul rispetto della libert di scelta da parte di un paziente che vive un momento di confusione, solitudine, dolore legato alla malattia, deve essere fondata sul rispetto dei diritti fondamentali della persona.

Il medico deve improntare la propria attivit La relazione fra medico e paziente fondata sul professionale al rispetto dei diritti rispetto della libert di scelta e improntata alla condivisione delle responsabilit. fondamentali della persona. Il medico persegue l'alleanza terapeutica che si fonda sulla reciproca fiducia, sul riconoscimento dei rispettivi ruoli, sulla lealt reciproca, su un'informazione onesta e corretta, sulla continuit assistenziale e sul rispetto dei valori della persona. Il medico deve dedicare all'informazione, alla comunicazione e alla relazione il tempo necessario quale tempo di cura ed esigere che questa condizione sia rispettata in ogni situazione di lavoro. Il medico si adopera perch l'informazione fornita al paziente da tutti i professionisti coinvolti nella cura non sia contraddittoria.

Art. 22

Art. 22 Nel nuovo documento proposto sono cancellate due caratteristiche fondamentali del nocumento che esonera dallobiezione: grave e immediato. Senza queste due caratteristiche il medico viene in pratica privato dell'obiezione di coscienza, perch un soggetto potr sempre appellarsi ad un nocumento "psicologico" in caso di rifiuto del medico ad eseguire la prestazione. Ricordiamo infatti che secondo l'OMS "La salute uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non consiste soltanto in unassenza di malattia o di infermit" Inoltre viene sostituita la congiunzione "O" con "E" Nell'attuale Codice, il medico pu rifiutare di effettuare una prestazione se essa viola "la sua coscienza O il suo convincimento clinico". Con le modifiche proposte nel nuovo Codice invece, si afferma che il rifiuto pu essere sollevato solo nel caso che tale richiesta contrasti i "convincimenti etici E tecnico-scientifici". La sostituzione della congiunzione disgiuntiva con quella congiuntiva fa s che laddove il trattamento richiesto abbia validit scientifica, il medico non possa pi rifiutarsi sulla base del solo convincimento di coscienza.

Autonomia e responsabilit diagnostico- Rifiuto di prestazione professionale terapeutica Il rifiuto di prestazione professionale anche al di Il medico al quale vengano richieste fuori dei casi previsti dalle leggi vigenti prestazioni che contrastino con la sua consentito al medico quando vengano richiesti coscienza o con il suo convincimento interventi che contrastino con i suoi convincimenti clinico, pu rifiutare la propria opera, a etici e tecnico-scientifici, a meno che questo meno che questo comportamento non sia di comportamento non sia di nocumento per la salute grave e immediato nocumento per la salute della persona assistita. della persona assistita e deve fornire al Il medico deve comunque fornire ogni utile cittadino ogni utile informazione e informazione e chiarimento per consentire la chiarimento. fruizione dei servizi esigibili e a questo fine collabora con le aziende sanitarie.

Art. 38 Autonomia anticipate del cittadino e

Art. 38 viene introdotta la fattispecie delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento: Ad oggi le Dichiarazioni anticipate di trattamento (DAT) non esistono Quindi, nel momento in cui ci fosse una legge del Parlamento a definirne caratteristiche e confini, sar la stessa norma di legge a darne il peso operativo Non si capisce perch devono essere introdotte nel codice, se non esistono da un punto di vista legislativo.

direttive Dichiarazioni anticipate di trattamento Il medico tiene conto delle dichiarazioni anticipate di trattamento quando espresse in forma scritta, Il medico deve attenersi, nell'ambito della sottoscritta e datata da persona capace, autonomia e indipendenza che caratterizza la successivamente ad un processo informativo da professione, alla volont liberamente parte del medico curante di cui resta traccia dallo stesso sottoscritta, espressa della persona di curarsi e deve agire documentale nel rispetto della dignit, della libert e testimoniando in tal modo scelte libere e consapevoli sui trattamenti diagnostico-terapeutici autonomia della stessa. che si desidera o non si desidera vengano attuati in Il medico, compatibilmente con l'et, con la caso di perdita di coscienza di s totale e e dell'ambiente configuranti capacit di comprensione e con la maturit irreversibile un'incapacit a esprimere volont attuali. del soggetto, ha l'obbligo di dare adeguate informazioni al minore e di tenere conto Il medico, nel tenerne conto, contestualizza le della sua volont. In caso di divergenze dichiarazioni anticipate di trattamento sotto il insanabili rispetto alle richieste del legale profilo tecnico-professionale non allo scopo di rappresentante deve segnalare il caso eludere le specifiche volont del paziente, ma al all'autorit giudiziaria, analogamente deve fine di verificare la sussistenza o meno delle comportarsi di fronte a un maggiorenne condizioni cliniche e delle valutazioni tecnicoscientifiche che le hanno informate. infermo di mente. Il medico, se il paziente non in grado di Nel caso di individuazione di un rappresentante esprimere la propria volont, deve tenere legale, il medico coopera con lo stesso dovendo conto nelle proprie scelte di quanto entrambi perseguire il migliore interesse della precedentemente manifestato dallo stesso in persona assistita. Il medico, nei confronti del paziente incapace, modo certo e documentato. tenendo conto delle dichiarazioni anticipate di trattamento qualora espresse, al fine di realizzare il miglior interesse della persona assistita, orienta i suoi atti diagnostici e terapeutici alla tutela della salute, al rispetto della dignit e della qualit della vita, evitando ogni trattamento diagnostico e/o terapeutico futile o non proporzionato.

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