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Key words
Shelter Settlement
Cos' shelter?
Esigenza di protezione fisica delle vittime di disastri che non possono avere accesso per lungo tempo alle normali abitazioni. Immediatamente nel postdisastro la necessit trova risposta nelluso di tende. Le alternative includono polypropylene houses, plastic sheeting, geodesic domes e altre simili tipologie di abitazioni temporanee. (UN DHA, UN Department of Humanitarian Affairs) La Shelter Response deve essere coordinata con la risposta negli altri settori al fine di avere una risposta olistica ed integrata. In particolare necessario il coordinamento con gli aspetti relativi a salute, acqua, sanificazione, promozione delligiene e logistica.
Fonti
La natura imprevedibile di molte risposte umanitarie alle emergenze spinse lEmergency Relief Coordinator (ERC) nel 2005 a promuovere un Humanitarian Response Review indipendente del sistema umanitario globale. LA rivisitazione stim la capacit di risposta umanitaria dellUN, NGOs, Red Cross/Red Crescent Movement ed altri attori chiave inclusa l International Organization for Migration (IOM), al fine di identificare le aree in cui erano preseti gap e fornire raccomandazioni per la loro correzione. Seguendo le raccomandazioni dell Humanitarian Response Review il cluster approach fu proposto come strumento per correggere questi gap e rafforzare lefficacia della risposta umanitaria attraverso la costruzione di partnership. Inoltre il cluster approach assicura prevedibilit e accountability nella risposta internazionale alle emergenze umanitarie, chiarendo la divisione di attivit tra le organizzazioni, e definendo meglio ruoli e responsabilit allinterno dei differenti settori di risposta. Obiettivo quello di far diventrare la comunit internazionale umanitaria pi strutturata, responsabile e professionale, diventando il miglior partner per I governi ospitanti, le autorit locali e la societ civile locale. L Inter-Agency Standing Committee (IASC) ha identificato i global cluster leads In ogni area di azione umanitaria.
* LIFRC si impegnata a fornire leadership alla comunit umanitaria nellarea shelter in situazioni di disastro, a consolidare le best practices e a gestire il coordinamento della risposta. Tuttavia, nellaccordo tra IFRC e OCHA stato chiarito che IFRC non avrebbe accettato obblighi e responsabilit, oltre a quelli definiti nella propria Costituzione e politica. Inoltre, IFRC non si ritiene responsabile in alcun modo dei alcuna parte del sistema UN.
L Inter-Agency Standing Committee (IASC) lunico forum inter-agenzia per il coordinamento, le politiche di sviluppo e decision-making che coinvolge i partner umanitari chiave UN e non UN. LIASC nasce nel giugno 1992 in risposta alla risoluzione dellAssemblea Generale delle Nazioni Unite 46/182 sul rafforzamento dellassistenza umanitaria. La risoluzione dellAssemble Generale 48/57 afferma il ruolo di IASC come meccanismo primario per il coordinamento interagenzia dellassistenza umanitaria.
Shelter Settlement
Key words
Strategie di coping
un concetto strettamente connesso con quello di stress, infatti indica l'insieme delle strategie cognitive (o mentali) e comportamentali messe in atto da una persona per fronteggiare una situazione di stress. In altre parole, si riferisce sia a ci che un individuo fa effettivamente per affrontare una situazione difficile, fastidiosa o dolorosa o a cui comunque non preparato, sia al modo in cui si adatta emotivamente a tale situazione.
Key words
La nostra azione?
Coinvolgere le donne
Incoraggiare le donne
Aiutano a garantire equo e sicuro accesso a shelter, abbigliamento, materiali da costruzione, cibo, ecc. Possono essere consultate per problemi di sicurezza e privacy Possono essere consultate per individuare fonti e mezzi di raccolta di combustibile per cucinare
Panels
Pianificazione strategica
Shelter e comunit esistenti sono soluzioni prioritarie, attraverso il ritorno nelle abitazioni o lhosting delle famiglie colpite dal disastro. In tal modo la sicurezza, la salute ed il benessere della popolazione colpita sono assicurati
strutture Propriet ed uso di terre e strutture Disponibilit di servizi Accesso alla struttura Supporto al sostentamento
Pianificazione fisica
Le pratiche di pianificazione locale sono usate dove possibile, abilitando senso di sicurezza e garanzia di accesso ed uso di shelter e servizi essenziali, cos come assicurano appropriata privacy e separazione tra i ricoveri famigliari individuali.
OXFAM photo
del suolo
Accesso alla location Vie di fuga Vettori di rischio
per quarantena
Superficie
3.5 m2 / person
Design
Il design dello shelter considerato accettabile dalla popolazione colpita e fornisce sufficiente comfort termico, aria fresca e protezione dal clima, assicurando dignit, salute, sicurezza e benessere.
CHF photo - reconstruction housing in Indonesia
riparazione di costruzioni danneggiate Materiali e costruzione Climi caldi e umidi Climi caldi e secchi
Climi freddi Ventilazione Pratiche locali in merito ad acqua, igiene e gestione rifiuti Identificazione vettori di rischio
Costruzione
Lapproccio di costruzione in accordo con le pratiche di sicurezza delle costruzioni locali e massimizza le opportunit di sostenibilit locale.
OCHA photo - reconstruction housing in Indonesia
Impatto ambientale
Limpatto avverso sullambiente minimizzato dalla sistemazione delle famiglie colpite dal disastro, dal materiale e dalle tecniche utilizzate.
UNEP photo hillside deforestation surrounding refugee camp
Ora li conosci.
Puoi vederli?
www.sphereproject.com Tradotto e adattato da Fabio Torretta
Alcuni indicatori chiave per gli shelter: Liniziale area calpestabile coperta per persona di minimo 3.5 m2 Larea coperta favorisce la sicura separazione e privacy tra sessi, differenti gruppi di et e differenti famiglie.
Usando le linee guida viste, quale sarebbe una pianificazione di base dello spazio per persona in un mass shelter come questo?
UNHCR photo
3.5 - 4.5 m2
A = 3.1 m2/p
A = 3.5 m2/p
A = 2.8 m2/p Tutto dipende dal contesto, dal clima, dalla tradizione e da come lo si usa! Lindicatore riferito allo spazio coperto calpestabile, non ai m2 di plastic sheet distribuito!
www.sphereproject.com Tradotto e adattato da Fabio Torretta
UNHCR photo
Le persone hanno bisogno di un nuovo luogo dove vivere, anche se solo temporaneamente. Da dove iniziate?
I campi temporanei pianificati o auto-insediati sono basati su una superficie minima di 45m2 per ogni persona
1,000 m = 1 km
www.sphereproject.com Tradotto e adattato da Fabio Torretta
Qualcosa su linee tagliafuoco, distanze tra abitazioni, etc. Questi indicatori sono basati su qualcosa chiamato building block approach. In generale, funziona cos
~ 20,000 persone
3.5 M
Esempio Una tenda Dimensione = 17.5 M 2 = 1 Dimora
5M
Shelter Space per Persona = 3.5 M 2 (se ci sono 5 membri nella famiglia)
Storage
Cooking/Heating
Storage
Una dimora
3.5 M
5M
Storage
Cooking/ Heating
Storage
40 m
2m
40 m
1 Cluster
6 m tra i cluster
220 m
1 Block = 16 clusters
www.sphereproject.com 41 Tradotto e adattato da Fabio Torretta
180 m
375 m
Punto acqua
1 Sector = 4 Blocks
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1 Camp = 4 Sectors
Strutture Amministr.
0.925 Kilometro
Sector 1
Sector 2
Campo
Sector 3
Scuole, Altri servizi 1 Kilometro
Sector 4
15,000 sono in famiglie complete, dim. Media. Fam.= 6 4,000 sono minoranza etnica, dim. media fam.= 8 1,000 sono ex-combattenti e bambini soldato, tutti uomini, et tra 10-22 anni. loro dichiarano di non avere parenti nei gruppi pi grandi
Quale linea guida potr aiutarvi nel pianificare il vostro programma di distribuzione di questi plastic sheets? Qual il vostro piano?
www.sphereproject.com Tradotto e adattato da Fabio Torretta
Ricorda che usiamo il plastic sheet come tetto, quindi prendiamo come assunto che questo avr uninclinazione di 30, pertanto dobbiamo calcolare effettivamente quanta superficie in grado di coprire. Evitandovi i calcoli, considerate che la superficie di copertura l86% del totale della dimensione del plastic sheet.
Quale linea guida potr aiutarvi nel pianificare il programma di distribuzione di questi plastic sheets? Quale il vostro piano?
47 3/25/2009 Tradotto e adattato da Fabio Torretta
www.sphereproject.com
CONCLUSIONI:
Luogo e requisiti di ricovero sono estremamente luogo-, clima-, cultura-specifici. Gli standard comuni e gli indicatori sono quindi elementi chiave. Gli altri indicatori direttamente quantificabili relativi a sito e shelter, sono riferiti primariamente a campi di risposta a disastri. Comunque gli indicatori forniscono un punto di inizio e paragone molto utile per valutare ladeguatezza della risposta nel settore shelter.
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BREAK!
Quali soluzioni?
Ritorno a casa
Principale obiettivo per tutti ma non sempre perseguibile
Host families
Nasce spesso in modo spontaneo
Collective center
Rapida soluzione ma spesso va considerata come temporanea
Host families
Rapida disponibilit Supporto amministrativo limitato
Costi limitati
Difficile stima e registrazione degli ospiti Difficile controllo dello stato nutrizionale e di salute
Collective center
Generale garanzia di efficienza della struttura Rapido sovraffollamento No frazionamento eccessivo della popolazione
I campi
Servizi accentrati e forniti ad un gran numero di persone Facile identificazione e registrazione della popolazione Health Risk elevato
Comunicazione facilitata
L'assessment
L'assessment
L'unit di misura di riferimento la famiglia che resta comunque un
CONCETTO RELATIVO
cio legato al contesto culturale ed al Paese. Persone sole e minori non accompagnati sono variabili da considerare.
Ricorda!!!
I disastri non lasciano solamente le persone senza ricovero ma spesso anche i servizi per la comunit (salute, educazione, religiosi, amministrazioni locali, servizi di emergenza, ecc.)
Shelter
Tende
Moduli prefabbricati
ICRC photo
water quality
Lacqua gradevole, ed in sufficiente quantit per essere bevuta ed usata per ligiene personale e domestica senza provocare rischi significativi di salute.
OXFAM photo
Vent pipe
Fly screen!
in use
Dominican Republic
Pakistan
Zimbabwe
Mexico
www.sphereproject.com Tradotto e adattato da Fabio Torretta
La massima distanza tra ogni shelter e il pi vicino punto acqua massimo 500 metri
Water Supply - il consumo medio di almeno 15 litri di acqua per persona al giorno
Quindi 20.000 persone necessiterebbero di 20.000 X 15 litri = 300.000 litri al giorno. Questo significa un contenitore di stoccaggio di 300 metri cubi. Cio un cubo di acqua da 6m x 7m x7m.
6.4 m 2.5 m
3.0 m
10,500 liters
2.3 m
45,000 liters
1.5 m
70,000 liters
2.3 m
95,000 liters
www.sphereproject.com Tradotto e adattato da Fabio Torretta
Cos la Nephelometric Turbidity Units (NTUs)? E lunit di misura della torbidit. Il termine Nephelometric si riferisce al modo in cui lo strumento valuta la luce dispersa dai particolati sospesi nellacqua
CDC photo
Afghan children collect water from a hand pump provided by UNICEF in the Naser Bagh refugee settlement in Peshawar, Pakistan.
Locally available, 20-liter plastic jerry cans, used in A large-scale implementation project funded by the CARE/CDC Health Initiative that is being incorporated into CAREs Programme MAHAVITA www.sphereproject.com
Tradotto e adattato da Fabio Torretta
Tanker, bladder tank, and tapstand. What indicators would apply in the design, layout, purchasing or installation of these components?
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New Shamshatoo Camp, Peshawar, Pakistan, August, 2001 - InterWorks photo Se ci sono 35.000 persone in questo campo, quante latrine servono? Dove potete metterle nel campo?
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Raccolta rifiuti
InterWorks photo
Conclusioni.
1. Promozione delligiene 2. Approvvigiona mento dacqua 3. Controllo scarti 4. Controllo vettori 5. Gestione rifiuti solidi 6. drenaggio
Questi standard e gli indicatori proposti illustrano un sistema integrato dellanalisi delle necessit, fornitura di acqu, e gestione rifiuti che devono essere ben coordinati per garantire la salute pubblica. Ogni parte suppporta ed supportata dallaltra.
www.sphereproject.com Tradotto e adattato da Fabio Torretta
BREAK!
I C.A.P.I.
Sono i Centri Assistenziali Primo Intervento sono stati istituiti con decreto del Ministero dell'Interno per le esigenze previste dalla Legge 8 dicembre 1970, n. 996; sono costituiti da magazzini per il deposito di materiali assistenziali da distribuire in caso di eventi calamitosi, secondo le indicazioni contenute nel D.P.R. 6 febbraio 1981, n. 66, regolamento di attuazione della Legge 966/1970.
Attualmente il Decreto del Consiglio dei Ministri del 12 settembre 2000 ha trasferito alle regioni e agli enti locali una parte delle strutture presenti sul territorio, sulla base della politica di decentramento avviata con il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112.
I C.A.P.I.
C.A.P.I. Alessandria trasferito al 35 % Trieste Bologna Ancona Perugia Catanzaro Cagliari Catania REGIONE Piemonte ESTENSIONE Cubatura Area di cui 5.068 coperti Friuli Venezia Giulia Cubatura Area di cui 6.800 coperti Emilia Romagna Cubatura Area di cui 2.950 coperti Marche Cubatura Area di cui 3.000 coperti Umbria Area di cui 3.800 coperti con Eliporto di Calabria Cubatura Area Sardegna Cubatura Area per due Sicilia Cubatura Area di cui 2.904 coperti
I C.A.P.I.
Sono stati mantenuti sotto la competenza del Ministero dellInterno i seguenti C.A.P.I.:
Alessandria (al 65%) Firenze Terni Potenza Roma Caserta Reggio Calabria Palermo
I Containers
I Containers
I Containers
I generatori
Il modulo base