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SINISTRA E LIBERTA’
L’ambiente è il mondo vitale del nostro pianeta, il sistema di relazioni fisiche e sociali che lega tra loro gli
umani; le altre specie animali, la natura, le cose.
Verde è chi assume la tutela dell’ecosistema come ragione della propria identità, fondamentale del proprio
programma e della propria elaborazione culturale, e ispira la propria azione anche istituzionale ai principi
dell’ecologia della politica, della trasparenza e della legalità.
Verde è chi vede nella crescita economica, imperniata sullo sfruttamento più intenso ed esteso della natura e
del lavoro umano, la causa originaria dello stato di degrado del nostro pianeta, della condizione alienata ed
inquinata in cui versano i paesi industrializzati e i loro abitanti, del sottosviluppo crudele e desolante in cui si
trovano i tre quarti dell’umanità. Questa crescita cieca, squilibrata ed iniqua è la radice dell’oppressione
sociale di milioni di persone, spossessate del controllo sul proprio lavoro e sul proprio destino, ed è uno dei
fondamenti della subordinazione di chi è più debole, del diverso, dello straniero.
Verde è chi ritiene che le grandi migrazioni e il riprodursi di conflitti locali e di guerre regionali abbiano la
loro radice nel crescente divario tra Nord sviluppato e Sud depresso, tra aree ricche e aree povere, tra mondi
dell’opulenza e mondi della miseria.
Verde è chi rifiuta ogni forma di razzismo e discriminazione. La complessità, il pluralismo, la differenza -
non meno che la relazione, l’unita, la solidarietà tra specie e le persone - sono la fonte della ricchezza e
dell’evoluzione naturali e sociali, cioè della vita stessa.
Verde è chi ispira l’azione politica a questi principi e l’affida a forme organizzative che valorizzino la
cooperazione e la mutua solidarietà, l’impegno ad operare a favore del rafforzamento dell’ONU e la scelta
della nonviolenza, la critica della gerarchia e della divisione burocratica dei ruoli, la piena coerenza tra i
mezzi e i metodi utilizzati e le finalità e gli obiettivi perseguiti; verde è chi rifiuta la guerra e la sua
preparazione come scelta strategica, morale e politica.
Verde è chi valorizza questa ricchezza animata da un insopprimibile bisogno di libertà e di giustizia e crede
nei principi fondamentali della democrazia e di tutte le libertà civili, politiche e religiose.
Verde è chi si adopera per la salvaguardia e in difesa dei diritti degli altri animali e fa propria la
dichiarazione universale dei diritti degli animali approvata dall’UNESCO il 15/10/78.
Verde è chi riconosce il valore e la ricchezza di genere e promuove l’effettiva rappresentanza di donne e
uomini ad ogni livello organizzativo ed elettivo, riconoscendo il valore e la ricchezza della differenza di
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orientamento sessuale e di identità di genere all’interno della Federazione come nella società, e ritenendo
cardine dello sviluppo di una piena coscienza ecologista la valorizzazione della differenza in ogni sede di
elaborazione e decisione.
Verde è chi si impegna per l’unità politica dell’Europa sulla base del federalismo democratico e del principio
di sussidiarietà.
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donne ed ai minori, e nei confronti della piccola criminalità che colpisce soprattutto gli strati deboli
della società.
I socialisti e le socialiste lavorano per ampliare i diritti e le libertà che le donne hanno conquistato e
continuano a lottare per eliminare le gravi discriminazioni ancora esistenti. Il Partito Socialista
garantisce nelle sue strutture e nella pratica politica le pari opportunità tra uomini e donne.
Il Partito Socialista s’impegna per lo sviluppo della democrazia economica, politica e culturale;
opera per un rafforzamento continuo della democrazia rappresentativa, per dare più credibilità delle
istituzioni e per consentire al cittadini attraverso il voto libero e segreto di scegliere una politica, un
partito e i propri rappresentanti.
4. Principi fondamentali del Movimento SINISTRA DEMOCRATIVA
“1. “Sinistra democratica per il socialismo europeo” è un movimento politico organizzato che si
richiama alle tradizioni ideali della sinistra che hanno contribuito alla fondazione della Repubblica
democratica italiana, all’antifascismo e ai valori della Resistenza che hanno trovato espressione
nella Costituzione italiana, alle culture espresse dai movimenti dei lavoratori e delle lavoratrici,
femministi, pacifisti e nonviolenti, antirazzisti, ambientalisti e dei diritti civili e per la laicità dello
Stato e delle istituzioni. L’obiettivo di avviare un ampio processo unitario, che coinvolga la sinistra
italiana nella costruzione di una nuova più grande forza politica, costituisce la ragion d’essere del
movimento.
“2. “Sinistra democratica per il socialismo europeo” è una autonomo movimento di donne e di
uomini sorto per concorrere a determinare la politica europea, nazionale, regionale e locale, secondo
il principio della partecipazione libera e continua dei cittadini alla vita pubblica.
“3. Il movimento organizza la sua vita interna coniugando partecipazione deliberativa e
rappresentanza, in vista di una riforma della politica da attuare strutturando anche i partiti secondo i
valori e le regole del metodo democratico sancito dalla Costituzione.
Articolo 2 - Il simbolo
Il simbolo, allegato al presente Statuto, è costituito da “Un tondo a fondo rosso e rosso. Tutti gli
elementi grafici sono contenuti da un sottile bordo scuro circolare, concentrico rispetto al tondo.
Nella parte centrale si sviluppa la scritta “SINISTRA e LIBERTA’”, di colore bianco su fondo
rosso e di colore rosso su fondo bianco a carattere stampatello maiuscolo. Al di sotto della scritta,
nella parte inferiore del cerchio, sono presenti i simboli dei tre partiti costituenti la formazione
politica: da sinistra verso destra per chi guarda la rosa del partito socialista, il sole che ride della
Federazione dei Verdi, il segno grafico del simbolo del movimento Sinistra Democratica.
Fuori dal simbolo la scritta U.T. Celio Esquilino Monti
Articolo 3- Lo Statuto
1. La vita interna della unità territoriale, le regole di funzionamento degli organismi, le modalità di
iscrizione, i diritti e i doveri degli iscritti, le garanzie nello svolgimento della azione politica sono
ispirate ai principi generali enunciati nell’articolo 49 della Costituzione.
2. La violazione dello Statuto da parte di iscritti o di organi della unità territoriale può essere
impugnata davanti al Giudice, nello spirito nell’articolo 24 della Costituzione.
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3. La modifica del nome e del simbolo, deliberata ai sensi del comma 2 può essere assoggettata a
referendum tra gli iscritti ai sensi del successivo articolo 14.
Articolo 5 - L’iscrizione
Possono iscriversi alla unità territoriale tutti coloro che abbiano compiuto il quattordicesimo anno di età e si
riconoscano nei principi ideali e nelle finalità politiche del costituendo partito Sinistra e Libertà. L’iscrizione
conferisce diritti, doveri e responsabilità secondo le regole stabilite in questo Statuto.
Articolo 6- L’anagrafe degli iscritti
1. L’anagrafe degli iscritti certifica i dati del tesseramento, ed è strumento di verifica della regolarità
formale delle iscrizioni. In caso di irregolarità, gli organi di garanzia adottano gli opportuni provvedimenti,
ai sensi del presente Statuto.
2. L’anagrafe degli iscritti è aggiornata con i dati del tesseramento entro il 31 dicembre di ogni anno, ed è
sottoposta a verifiche periodiche con cadenza almeno annuale.
3. Ogni iscritto ha il diritto di consultare l’elenco dei tesserati nel rispetto delle norme di legge.
4. L’anagrafe è unica, viene organizzata utilizzando tecnologie e standard che né consentono la gestione e
la consultazione via rete, nel rispetto tassativo dei diritti garantiti ai cittadini dalla legge.
Articolo 7- Elettorato attivo e passivo
1. L’iscritto ha il diritto di partecipare alle attività della Unità Territoriale, di contribuire alla
determinazione della linea politica, di far parte di delegazioni e di concorrere, esercitando
l’elettorato attivo e passivo, alla elezione degli organi collegiali.
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2. Tale partecipazione è assicurata mediante la consultazione preliminare degli iscritti o dei componenti gli
organi dirigenti, ovvero prima siano definite le proposte da sottoporre ai competenti organi decisionali. La
consultazione è organizzata in modo da assicurare in ogni caso la libera ed individuale espressione della
volontà dei singoli.
3. Ogni iscritto o componente degli organi dirigenti partecipa alle consultazioni e fornisce le proprie
indicazioni in piena libertà e secondo le proprie personali convinzioni.
4. Negli organi collegiali di cui fa parte ciascun iscritto ha il diritto di parola, di proposta e di voto e ha la
facoltà di presentare mozioni, documenti, ordini del giorno, sui quali va garantita una adeguata discussione.
A tal fine, ove possibile, ne va assicurata la diffusione anche per via telematica.
Articolo 12- Diritto al voto
1. Il voto dell’iscritto è personale, libero, eguale e segreto nei casi previsti dal comma 2. Può in ogni caso
essere espresso per via telematica secondo un regolamento adottato dall’organo rappresentativo del livello
territoriale cui il voto si riferisce e garantendo la segretezza qualora prescritta.
2. Il voto è segreto per la scelta dei titolari di cariche monocratiche e dei candidati nelle competizioni
elettorali.
3. Voti o opinioni in dissenso non possono mai essere assunti a fondamento di sanzioni disciplinari o di
marginalizzazione politica.
Articolo 13- Pluralismo
1. La formazione degli organi collegiali, nonché la selezione delle candidature per le consultazioni
elettorali avviene nel rispetto del pluralismo, secondo il criterio della proporzionalità fatto salvo il
principio della rappresentanza di genere.
2. Le decisioni degli organi collegiali vengono adottate secondo il principio di maggioranza e nel
rispetto del pluralismo interno.
Articolo 14- Diritto al referendum
1. Su questioni di particolare rilievo che attengono all’azione politica del costituendo partito può
essere indetto un referendum.
2. Il referendum è indetto dalla Direzione territoriale competente quando viene richiesto da almeno
il 25% degli iscritti o dalla maggioranza dello stesso organismo dirigente, quando il Consiglio di
garanzia del livello territoriale competente né dovesse valutare i requisiti di ammissibilità
3. Il referendum è valido, quando votano almeno il 30% degli aventi diritto al voto. E’ comunque
consentito il voto telematico garantendo la segretezza ove prevista.
4. Tutti gli organi dell’ unità territoriale hanno l’obbligo di osservare l’esito del voto referendario e
di attuarlo con coerenza.
Articolo 15 – Democrazia di uomini e di donne
1. Gli organi dirigenti e le organizzazioni dell’unità territoriale promuovono, le azioni volte a raggiungere l’
equilibrio dei sessi nella rappresentanza ( 50% e 50% ). In ogni caso il mancato rispetto, nella composizione
degli organi dirigenti, nelle delegazioni ai congressi, nelle candidature per le elezioni, in cui donne e uomini
devono essere presenti in una misura non inferiore al 40 per cento, costituisce grave violazione statutaria per
la quale gli organi di garanzia possono deliberare l’annullamento delle deliberazioni.
Articolo 16 – Partecipazione e promozione delle nuove generazioni
L’unità Territoriale riconosce l’importanza, la ricchezza e l’originalità del contributo dei giovani
alla vita del costituendo partito. Gli organismi dirigenti e le organizzazioni dello stesso a tutti i
livelli territoriali promuovono la partecipazione e la formazione dei giovani e delle giovani iscritte
in seno al costituendo partito. Primo strumento per la crescita politica e la formazione di una nuova
classe dirigente deve essere il coinvolgimento attivo degli iscritti e delle iscritte, espressione delle
nuove generazioni, all’interno degli organismi direttivi.
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Articolo 17 - Domanda di iscrizione
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2. Nel caso di violazioni acclarate l’organo collegiale può annullare gli atti ed irrogare, nei confronti
degli iscritti, le sanzioni di cui all’art. 19.
Articolo 21 - Congresso
1. Il congresso ordinario della unità è convocato di norma ogni 2 anni dal Consiglio di unità che
fissa la data, il luogo, l’ordine del giorno e il regolamento che garantisce la rappresentanza delle
diverse posizioni politiche. Al congresso partecipano delegati eletti dagli iscritti secondo le
modalità stabilite dal regolamento e i parlamentari nazionali ed europei.
2. Il congresso è convocato per definire la linea politica generale del costituendo partito, eleggere i
componenti del Consiglio direttivo e degli organi di garanzia e provvedere al rinnovo degli organi
dirigenti.
3. Con il voto della maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio direttivo, l’indizione del
congresso può essere anticipata o rinviata, per una sola volta e per un periodo non superiore a 12
mesi, rispetto alla sua scadenza naturale per stringenti ragioni collegate a consultazioni politiche o
a circostanze di particolare rilievo. Il congresso straordinario può inoltre essere indetto su richiesta
del 30 per cento degli iscritti.
4. Il congresso è validamente costituito con la presenza della metà più uno degli aventi diritto. Le
deliberazioni dell’assemblea sono adottate a maggioranza dei votanti. Le deliberazioni adottate
sono vincolanti per tutti gli organi del movimento.
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Articolo 24 - Il Coordinatore
1. Il Coordinatore rappresenta la linea politica determinata dal congresso, dirige la vita del
costituendo partito rispettando gli orientamenti degli organi collegiali
2. Il Coordinatore in particolare:
a) ha la titolarità della denominazione e del simbolo del movimento, autorizza il deposito del
contrassegno e la presentazione dei candidati alle competizioni elettorali;
b) convoca e presiede il Coordinamento;
3. In caso di impedimento, dimissioni e decadenza del Coordinatore, il Consiglio direttivo è
convocato per eleggere il nuovo Coordinatore. Qualora almeno il 10% dei componenti del
Consiglio direttivo avanza formale richiesta di revoca del Coordinatore, tale richiesta è inserita
all’ordine del giorno della seduta del Consiglio direttivo da convocare entro i 30 giorni successivi. Il
Coordinatore può essere revocato dal voto espresso dalla maggioranza dei votanti.
Articolo 28 – Il Tesoriere
1. Il Tesoriere è eletto, con la maggioranza dei votanti, dal Consiglio direttivo su proposta del
Coordinatore.
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2. Il Tesoriere è responsabile delle attività economiche, patrimoniali e amministrative. Egli ha la
rappresentanza legale e giudiziale attiva e passiva dell’unità territoriale. La deliberazione del
Consiglio direttivo che lo elegge ne disciplina i poteri. .
3. Il Tesoriere, su richiesta del Coordinatore, può essere revocato dal Consiglio direttivo con un
voto a maggioranza dei votanti.
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Articolo 32 – Cause ostative alla candidatura – Sospensione e decadenza di
diritto
1.Non possono essere candidati ad ogni tipo di elezione, anche di carattere interno al costituendo
partito, coloro nei cui confronti:
a) sia stato emesso decreto che dispone giudizio od ordinanza di rinvio a giudizio o decreto che
dispone il giudizio immediato o citazione per la comparizione nel giudizio direttissimo o avviso di
fissazione del giudizio direttissimo;
b) sia stata emessa misura cautelare personale non annullata in sede di riesame o di ricorso per
cassazione;
c) sia stata emessa sentenza di condanna, ancorché non definitiva, anche a seguito di procedimento
ai sensi degli artt. 444 e ss. c.p.p (cosiddetto patteggiamento); per i reati di cui all’articolo 58 del
Testo Unico delle leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali (D. Lgs. 267/2000 ) o per i reati di cui
all’art. 407 n. 2 c.p.p
2. Ove sopravvengano le condizioni di cui al comma precedente, i titolari di incarichi all’interno
dell’unità territoriale sono sospesi dagli stessi. La sospensione cessa nel caso in cui nei confronti
dell’interessato venga annullata la misura coercitiva, ovvero venga emessa sentenza, anche non
definitiva, di proscioglimento o provvedimento di revoca della misura di prevenzione o sentenza di
annullamento ancorché con rinvio della sentenza di condanna.
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