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Materiale preparatorio al Collegio dei Docenti di Maggio 2012 In occasione del Collegio dei Docenti che si svolger verso

la met di maggio p.v., dedicato alle nuove adozioni dei libri di testo, facendo seguito alle sollecitazioni emerse nellultimo Collegio, prevista allordine del giorno una serie di punti aventi lobiettivo di individuare alcune priorit dintervento e programmare per tempo delle attivit per il prossimo anno scolastico. Di seguito sono riportati i punti che verranno presi in considerazione, con allegati dei materiali e delle proposte per consentire una discussione maggiormente informata.

Il Collegio chiamato a prendere in considerazione il documento riportante lanalisi dei bisogni relativo al presente anno scolastico ed apportarvi modifiche o integrazioni, individuando eventualmente delle priorit. Il documento in allegato. Sulla base di questo documento il Consiglio dIstituto definir le linee di indirizzo, vale a dire render operativo, con gli opportuni interventi programmatori e finanziari, quanto deliberato dal Collegio dei Docenti. Il Collegio inoltre in questa riunione chiamato a definire: a) Aree di intervento riguardanti la progettualit. Si tratta in particolare di individuare: interna: Identificare alcuni filoni prioritari ove investire energie e risorse finanziarie. Progettualit: esterna: adesione a progetti che nel corso dellanno scolastico ci propongono enti vari (USR, Provincia, Universit, VVFF, CRI, PCM..) In allegato riportato lelenco dei filoni progettuali sui quali si articola lattuale progettualit interna ed esterna. b) Costituzione dei Dipartimenti, che la riforma ci chiama ad attuare quale articolazione della struttura scolastica. In allegato una bozza di Regolamento dei Dipartimenti e del Comitato Tecnico Didattico. Per quanto riguarda lincentivazione si propone di incentivare la funzione di coordinatore di dipartimento e di segretario di dipartimento, mentre la programmazione individuale e quella per materia non andrebbero incentivate. (Criteri di incentivazione). c) Attivit in entrata rivolte alle prime classi. Accoglienza Potenziamento disciplinare (Italiano, Matematica, Inglese). La proposta di investire, subito dopo i test di ingresso, delle ore per procedere ad un allineamento degli alunni. Progetto speciale italiano L2 per alunni stranieri; Comunicare alle Scuole medie di provenienza i risultati dei test di ingresso dei loro ex alunni. Altre proposte

d) Modalit di attuazione di iniziative di recupero/sostegno/potenziamento e) Necessit di definire sin da ora alcune attivit da svolgere allinizio del prossimo a.s. 2012/2013, ed in particolare: - Compilazione dellorario delle lezioni e maxicircolare; - Calendario delle attivit di settembre - Organizzazione delle assegnazioni delle classi nelle aule; - Commissione formazione classi. Attivit per le quali i docenti interessati sono pregati di presentare la propria disponibilit prima del Collegio. f) Se dare spazio alla partecipazione degli studenti ed eventualmente in che modi e forme. Giornalino Conferenze Corsi monotematici Attivit musicali Etc. etc.

ANALISI DEI BISOGNI A.S. 2011/2012 Nel corrente a.s. 2010/2011 non si sono verificati episodi riconducibili ad atti di vandalismo e di bullismo, quanto invece emerso un disagio diffuso da parte delle nuove generazioni di studenti nel rapportarsi alla struttura scuola. Lanalisi di tale disagio va ricondotto essenzialmente a due cause: Scarsit del bagaglio culturale e comportamentale; Insufficiente capacit di inserirsi nelle regole della scuola e nelle sue norme di comportamento. Per quanto riguarda il primo punto necessario intraprendere azioni volte a : potenziare lorientamento in entrata poich molti allievi credono di iscriversi ad una scuola facile, semplice e di ripiego, probabilmente a causa di stereotipi e/o equivoci ben radicati tra i docenti della Scuola Media. A tale proposito listituto presenter alla Provincia di Roma un progetto che riguarda proprio la didattica orientativa: Si tratta di creare una rete di scuole (superiori e medie) finalizzata ad agevolare il pi possibile una scelta ponderata della scuola superiore da parte degli alunni delle Scuole Medie. Armonizzare le conoscenze di base degli allievi in entrata, potenziando le discipline quali Italiano, Matematica e Lingua straniera, nelle quali tradizionalmente gli studenti trovano maggiori difficolt e la cui scarsa padronanza condiziona il rendimento in tutte le altre. Attivare progetti anche con operatori e strutture esterni allistituto, che aiutino i docenti a comprendere le problematiche soggettive di ciascuno studente, con la possibilit di consigliare a lui ed alla famiglia possibili aiuti da parte di esperti.

Per quanto riguarda il punto 2 necessario intraprendere azioni volte a: sviluppare il progetto di accoglienza per le classi prime, attivato sperimentalmente con ottimo successo il corrente anno, prevedendo ulteriori attivit che creino e rafforzino il senso di appartenenza alla comunit scolastica; favorire la costruzione e il rafforzamento della cultura della legalit, favorendo incontri con forze dellordine, magistrati e testimonial qualificati rappresentativi di una vita spesa per la legalit; creare per quanto possibile un clima che sia favorevole alla soluzione dei problemi degli studenti, incrementando il rapporto con le famiglie, soprattutto nel biennio e per le terze classi; creare un clima generalmente sereno e collaborativo tra tutte le componenti della scuola (docenti, allievi, personale ATA) valorizzando le capacit e le attitudini di ciascuno.

In questanno scolastico, soprattutto nelle classi prime e in qualche seconda vi sono stati molti casi di studenti che con il nulla osta si sono trasferiti dal nostro istituto ad altre strutture, prevalentemente private o paritarie. Sar necessario per un verso effettuare un orientamento verso le S.M. che rappresenti le difficolt che i percorsi formativi di ragioniere e programmatore comportano e dallaltro farci carico, come scuola, di situazioni culturalmente carenti, offrendo possibilit differenziate di modalit di apprendimento, utilizzando anche gli strumenti che la didattica modulare mette a disposizione. Questo implica la necessit di attuare azioni volte a: ripensare lorientamento da informativo a formativo, cosa che implica progettare con le S.M. segmenti di curricolo in comune a partire dagli studenti delle classi II medie, proseguendo in III, ipotizzando delle prove di uscita dalla scuola media uguali alle nostre prove di ingresso; progettare una strutturata e finalizzata azione di formazione degli insegnanti, prevedendo, in fase di contrattazione, una gestione dei fondi FIS maggiormente finalizzata a tale obiettivo.

Emerge diffusamente a tutti i livelli della scuola la scarsa importanza che gli studenti attribuiscono allo studio, inteso sia come apprendimento in classe, traendo dalla lezione in classe quanto pi possibile, sia come approfondimento individuale a casa. Questa situazione porta inevitabilmente a contrapporre il linguaggio scarno, povero e misero, tipico delle giovani generazioni abituate ai mass media, a quello necessariamente pi complesso e colto della scuola. E interesse della scuola e della societ formare persone quanto pi possibili colte offrendo loro, per raggiungere tale obiettivo, un insieme di proposte formative che integrino e rafforzino quanto previsto dal curricolo. Si ritiene importante incrementare le uscite didattiche, preparandole opportunamente, in collegamento con le discipline che si studiano nel livello scolastico della classe, nonch utilizzare nelle spiegazioni i nuovi linguaggi delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione, sfruttando le LIM che, in prospettiva, saranno presenti in ogni aula. Ulteriori strumenti che la scuola pu adottare sono: attivazione di interventi di sostegno e di recupero; condivisione tra tutte le classi di pari livello di momenti comuni di programmazione e valutazione; attuazione della necessaria riprogrammazione dellattivit didattica alla luce dei risultati conseguiti; oggettivazione, quanto pi possibile, dei criteri di valutazione.

Una particolare attenzione e una diversa, minore tolleranza necessario adottare nei riguardi di una minoranza di studenti che non hanno capacit alcune di rapportarsi con le richieste che la scuola chiede loro in termini di seriet, correttezza, rispetto di se e degli altri. Sovente questi studenti non hanno alle loro spalle una famiglia attenta ai loro problemi o non lhanno proprio. Diviene prevalente in tali casi un intervento che punti allinclusione e quindi la scuola dovrebbe presentare loro attivit e impegni tali da attrarre di pi questi ragazzi, distraendoli il pi possibile dalle devianze purtroppo cos presenti nella realt attuale. Si potrebbe pensare, compatibilmente con le risorse disponibili, a laboratori teatrali, musica, tornei sportivi, mostre, giornalini scolastici e quantaltro possa essere utile a far loro capire che la scuola un riferimento, un luogo sano e sicuro dove crescere insieme nellacquisizione di competenze e conoscenze parallelamente ad uno sviluppo armonico della propria personalit. Per quanto riguarda il conseguimento delle conoscenze e competenze per linserimento nella societ sar indispensabile che gli alunni conseguano al termine del primo biennio almeno le competenze minime previste dal D.M. 22 agosto 2007, n. 139, che ha introdotto lobbligo scolastico fino a 16 anni. Listituto ha conseguito nella.s. 2009/2010 laccreditamento da parte della Regione Lazio per attuare corsi di formazione rivolti agli apprendisti nei locali della scuola e con i docenti della scuola. Occorrer ampliare il campo di intervento dellaccreditamento anche allorientamento professionale. Sempre nella.s. 2009/2010 si proceduto ad un buon potenziamento delle dotazioni tecnologiche dellistituto. Poich per in tale campo i progressi delle tecnologie sono rapidi sar necessario proseguire in questo impegno sia per quanto riguarda il software che lhardware, pur con le note difficolt in cui versa la scuola. Si ritiene inoltre importante definire le regole di comportamento allinterno della scuola. Dovr essere noto a tutti, docenti compresi, il Regolamento dIstituto e il patto di corresponsabilit, che deve sempre di pi costituire il collante tra tutte le componenti dellistituto, per muovere verso gli obiettivi individuati nel POF.

Dipartimenti Disciplinari Finalit generali (da inserire nel POF)


Il Collegio dei Docenti, per consentire una migliore efficacia ed efficienza educativa e formativa, istituisce ai sensi del Regolamento degli istituti tecnici (Legge 133/2008) i dipartimenti quali articolazioni funzionali del Collegio dei Docenti, per il sostegno alla didattica e alla progettazione formativa, nella segmentazione e composizione di seguito indicata. I dipartimenti disciplinari sono una articolazione del Collegio Docenti dove si definiscono gli indirizzi generali delle linee didattiche condivise a livello distituto per ogni singola disciplina in rapporto a tutte le altre facenti parte del dipartimento. Lo scopo principale del lavoro dei dipartimenti quello di pianificare un percorso curricolare comune in modo da: definire su un terreno omogeneo le competenze da raggiungere alla fine del percorso scolastico; migliorare la pratica didattica; favorire percorsi modulari flessibili che facilitino anche gli interventi di recupero; facilitare linserimento di studenti provenienti da altri percorsi scolastici; rendere trasferibile ad altri docenti il progetto didattico-educativo in modo da minimizzare i disagi derivanti dalla impossibilit di assicurare la continuit didattica; permettere confronti in vista di una scuola sempre pi aperta all'esterno; porre le basi di una verifica pi oggettiva possibile dei risultati ottenuti.

Dal singolo dipartimento vengono individuate: le finalit generali dellinsegnamento delle materie facenti capo al dipartimento; gli obiettivi specifici; gli standard educativi e formativi; i saperi essenziali; le metodologie di lavoro; i criteri di valutazione, in relazione ai criteri generali individuati a pag.______; le prove di verifica le scelte dei libri di testo

Allo scopo di impostare modalit educative e formative orientate allapprendimento pi che allinsegnamento, alle competenze pi che alle conoscenze, i singoli dipartimenti, sperimentano e verificano strategie di insegnamento/apprendimento basato sulla didattica delle competenze con particolare attenzione al collegamento verticale tra il primo, il secondo biennio ed il quinto anno. Quanto deliberato dal dipartimento disciplinare trover pertanto diretta applicazione nelle singole programmazioni di materia dei docenti che si attengono, nella pianificazione del proprio lavoro, a quanto predisposto in quelle sedi. Le proposte formative, rese pubbliche nel POF, tengono conto delle esigenze del territorio, delle richieste dei giovani e delle loro famiglie, nonch delle indicazioni provenienti dal Comitato Tecnico Scientifico.

Regolamento Generale dei Dipartimenti Disciplinari Composizione e prerogativa dei dipartimenti I Dipartimenti disciplinari sono sedi deputate alla ricerca, allinnovazione metodologica e disciplinare ed alla diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici. I lavori vengono coordinati da un docente nominato dal Dirigente scolastico, previa proposta dal dipartimento stesso, tenendo conto anche della esperienza e competenza nel campo della organizzazione e della promozione di attivit di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica. Tra le competenze dei Dipartimenti rientrano: la definizione degli obiettivi, l'articolazione didattica della disciplina e i criteri di valutazione; la costruzione di un archivio di verifiche; la scelta dei libri di testo e dei materiali didattici; la scelta delle modalit di verifica e la costruzione di verifiche comuni; il confronto delle diverse proposte didattiche dei docenti in ordine alla disciplina; l'innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e autoaggiornamento; la promozione di proposte per laggiornamento e la formazione del personale; le proposte per lattuazione di strumenti di flessibilit didattica previsti dal Regolamento dellAutonomia (art. 5, comma 3, lett. A del Regolamento degli istituti tecnici) e leventuale proposta di opzione (art. 8, comma 2, lett. D del Regolamento degli istituti tecnici); le proposte per la ripartizione, per il secondo biennio e lultimo anno di ciascun indirizzo, delle ore di compresenza degli insegnanti tecnico pratici; la promozione, la sperimentazione di metodologie didattiche. Il dipartimento disciplinare composto da tutti i docenti, compresi gli Insegnanti Tecnico Pratici, delle discipline dambito e dai docenti di sostegno, secondo aggregazioni funzionali. Funzionamento dei dipartimenti
1. Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dallart. 29 comma 3 punto a, del C.C.N.L. vigente; 2. ciascun incontro si svolge con le seguenti modalit: a. discussione, moderata dal coordinatore, che assegna la parola sulla base dellordine di prenotazione; b. delibera sulle proposte; 3. le delibere: a. vengono approvate a maggioranza semplice dei docenti presenti; b. non possono essere in contrasto con il P.O.F. ed il Regolamento di Istituto pena la loro validit; c. le delibere cos assunte non possono essere modificate n rimesse in discussione, fino a che non si presentino elementi di novit che richiedano nuova discussione, nuova elaborazione e procedura deliberante. 4. ciascun docente: a. ha lobbligo contrattuale (art. 29 C.C.N.L. vigente comma 3 punto a) di partecipare alle riunioni di dipartimento; b. in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare lassenza per iscritto al Dirigente;

c. ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi allordine del giorno argomenti da discutere. 5. Il coordinatore, su richiesta motivata, espressa dalla maggioranza dei docenti del dipartimento, richiede al dirigente di convocare il dipartimento in seduta straordinaria. Per la realizzazione di tutte delle attivit , viene di seguito indicato il calendario di lavoro di massima dei Dipartimenti: SETTEMBRE OTTOBRE - 1. Analisi disciplinare :

- verifica delle attivit didattiche dellanno precedente; - aggiornamento dei contenuti disciplinari e delle metodologie utilizzate - individuazione degli obiettivi disciplinari 2. Elaborazione della programmazione didattica disciplinare : - individuazione e definizione dei moduli didattici e delle strategie da adottare; - individuazione del numero e della tipologia degli strumenti di verifica; - condivisione dei criteri e degli strumenti di valutazione; - proposte di attivit per lampliamento dellofferta formativa; - proposte di attivit interdisciplinari.
3. Proposte di acquisto

GENNAIO - MARZO

MAGGIO

1. Relazione del Coordinatore sui lavori per linnovazione didattica 2. Verifica intermedia della programmazione disciplinare, alla luce dei risultati della valutazione del primo periodo. 3. Proposte di stesura della terza prova Esami di Stato 1.Proposta nuove adozioni di libri di testo 2.Relazione finale delle attivit svolte dal Dipartimento 3.Individuazione contenuti essenziali per le prove di verifica nei casi di sospensione del giudizio 4.Proposte didattiche per linizio del nuovo anno scolastico

Nomina e compiti del coordinatore 1.


2. 3. 4. 5. 6.

Il coordinatore di ciascun dipartimento viene nominato dal Dirigente Scolastico su proposta dei componenti;
D'intesa con il Dirigente scolastico, convoca e presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attivit; Partecipa alle riunioni dei Coordinatori dei Dipartimenti convocate dal Dirigente Scolastico; fissa lordine del giorno, sulla base delle necessit e delle richieste presentate da singoli docenti; presiede il dipartimento le cui sedute vengono verbalizzate; il verbale, una volta approvato e firmato dal coordinatore, viene riportato sul registro generale dei verbali del dipartimento; punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento;

7. 8.

verifica eventuali difficolt presenti nel proprio dipartimento. Quando il dialogo, il confronto e la discussione interna non risolvano i problemi rilevati, ne riferisce al dirigente scolastico; al coordinatore di dipartimento riconosciuta una retribuzione a carico delle risorse del Fondo di Istituto.

Organizzazione dipartimenti Dipartimenti interdisciplinari Nome Materie n doc. Classe concorso di Cognome Nome

Area Umanistica

Area scientifico biologica, matematica, fisica.

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1. 2. 3. 4.

Area INDIR. Economico

Area INDIR. Tecnologico

Area di sostegno

Italiano Storia Inglese Francese Diritto Scienze motorie Religione Geografia Matematica Compl. di Matematica Scienze integrate (Chimica, Fisica, Sc. Terra e Biologia) 5. Informatica 6. Laboratorio chimica 7. Laboratorio di fisica 8. Laboratorio Informatica 1. Economia Aziendale 2. Scienze delle Finanze 3. Economia Politica 4. Geografia Economica 1. Topografia 2. Costruzione 3. Tecnologia 4. Estimo 5. Tecn. Rappr. Grafica 6. Sc. e Tecn. Appl. 7. Geop. Ec. Estimo 8. Ec. e Contab. 9. Prog. Costr. Impianti 10. Gest. Cant. Sicur. 11. Lab. Tecnol. Topogr. 12. Lab. Rappres. Grafiche docenti di sostegno

A050 A050 A346 A246 A019 biennio A029 IRC/ALTER A060 A047/A048 A047/A048 A013-A060 A038 A042 C024 C029 C030 A017 A019 triennio A019 triennio A039 A072 A016 A016 A058 A016 A016 A058 A058 A016 A016 C043 C032

Verbale n____ della riunione di DIPARTIMENTO di_____________________________________________ Il giorno_________ nei locali dellIstituto M. Buonarroti si riunito il DIPARTIMENTO N ______________ di__________________________________________________________ per discutere il seguente; o.d.g: _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Sono presenti i Prof.:_____________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ______ Risultano assenti i prof.:__________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ______ Argomenti trattati e delibere assunte ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ Il coordinatore di dipartimento
prof.: _______________________

Verbalizzatore
prof.: _____________________

Progettualit interna Filone culturale: Cinema e Storia Frascati per Dante Premio Poesia Teatro Cinema Filone disciplinare: Corrente elettrica da luce solare Riqualific. Centro storico Frascati (Barriere architettoniche) Corsi di inglese (KET) (Autofinanziato) Autocad (Autofinanziato) ECDL (Autofinanziato) Filone formativo: Educazione alla convivenza civile Mondi riemersi Sportello di ascolto Filone Ingresso Orientamento Scuole Medie Tutor Filone uscita Stage scuola lavoro Osservatorio permanente Orientamento universitario Progettualit esterna. Filone culturale-sociale Foibe Teatro (Improvvisazione) Progetto VIOLA Conferenze Guardia Finanza Conferenze Forze Armate Presid. Consiglio Ministri (uso sostanze stupefacenti) Filone sociale: Conferenza Vigili del Fuoco e attivit di prevenzione Donazione sangue CRI Andrologia (La Sapienza) Filone professionale: Filone

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