CONFUSIONE SULLAFFLUSSO DEI FONDI EUROPEI IPA IN BOSNIA-ERZEGOVINA In Bosnia-Erzegovina c ancora molta confusione riguardo allo stanziamento da parte

dellUnione Europea dei fondi IPA (Strumento per lassistenza del pre-accesso) previsti per il Paese; in particolare non si ancora chiarito quale livello governativo debba fare formale richiesta allUE per il versamento dei fondi, se lo Stato o le singole entit. Secondo la responsabile del Direttorato per lintegrazione UE in Bosnia Nevenka Savic il problema deriva dal mancato coordinamento tra i vari organismi della Bosnia-Erzegovina che sta rallentando notevolmente i meccanismi per usufruire dei finanziamenti europei. La coordinazione tra gli organismi del Paese riguardo alla programmazione dei fondi IPA sta richiedendo davvero troppo tempo. Sembrerebbe un problema banale ma in una situazione come questa diventa una questione davvero difficile da affrontare, queste le parole della Savic pronunciate davanti al Parlamento di Stato. Le insidie maggiori derivano dalla spartizione di responsabilit tra lo Stato e le due entit: la Federazione croato-bosniaca di Bosnia-Erzegovina e la Republika Srpska (RS). Halid Genjac, membro della Commissione parlamentare sullintegrazione europea, ha ricordato che lUE ha reso disponibili circa 220 milioni di euro di fondi IPA durante gli ultimi due anni per la realizzazione di progetti riguardanti il settore giudiziario, infrastrutturale ed energetico.

Ne riferisce Dnevni Avaz aggiungendo che la Savic ha confermato limportanza dei progetti: La Commissione Europea ha suggerito che i progetti relativi alle riforme giudiziarie e infrastrutturali dovrebbero impiegare almeno la met dellammontare totale fornito dai fondi IPA. PROTESTE CONTRO LA RECINZIONE ECCESSIVAMENTE CARA DI UN PONTE DI SKOPJE La citt di Skopje ha annunciato giorni fa lennesimo appalto riguardante linstallazione di una staccionata di sicurezza lungo il ponte centrale della capitale macedone che peseranno sulle casse comunali per lenorme cifra di 1,7 milioni di euro. Per protesta luned un centinaio di ragazzi macedoni si offerto su Facebook e Twitter, provocatoriamente, di poter formare una barriera umana alla stessa cifra e hanno chiesto allamministrazione comunale se sia possibile approvare liniziativa. Secondo un partecipante: Noi siamo per lo pi disoccupati cos con questa iniziativa si prenderebbero due piccioni con una fava. Liniziativa palesemente provocatoria si riferisce al costo eccessivamente alto previsto per listallazione della staccionata lungo il piccolo ponte sopra il fiume Vardar; i dimostranti hanno anche ricoperto lattuale barriera di banconote false adesive da 100 euro. Inizialmente lamministrazione comunale di Skopje aveva giustificato lelevato costo della staccionata precisando che avrebbero riportato motivi

folcloristici macedoni ma in seguito ha cambiato idea. Nel comunicato stampa di luned si legge infatti che con 1,7 milioni di euro verranno anche saldati i lavori di restaurazione e rafforzamento del ponte, costruito negli anni 30; lamministrazione comunale ha poi concluso il comunicato accusando i manifestanti di essere sobillati dalla politica. Comunque secondo Balkan Insight da unattenta analisi dei tre contratti firmati dal comune di Skopje dal valore totale di 1.150.000 euro non emergerebbe nessun riferimento a dei lavori di restaurazione e rafforzamento del ponte. Infatti un contratto dal valore di 1.150.000 euro prevede listallazione di una staccionata e di lampioni; il secondo da 310.000 euro indica la restaurazione della staccionata esistente mentre 240.000 euro sono il compenso per lo studio di architettura che ha progettato il design. Lanno scorso lamministrazione comunale aveva speso molto meno, 800.000 euro, per dei lavori certamente pi impegnativi e costosi: la ristrutturazione di due ponti nel centro di Skopje, entrambi pi grandi e lunghi di questo oggetto dei suddetti contratti. UE: IN MACEDONIA LE PROTESTE CONTRO GLI ARRESTI DEVONO FINIRE AL PI PRESTO Peter Stano, portavoce del Commissario UE allAllargamento Stefan Fule, ha dichiarato che le proteste di questi giorni in Macedonia contro gli arresti relativi allorrendo pluri-omicidio di Skopje

dovrebbero terminare al pi presto in modo da rendere pi agevole il lavoro degli investigatori che stanno lavorando al caso. Le proteste in questione sono state organizzate da esponenti della comunit albanese in Macedonia per manifestare contro gli arresti di altri membri della comunit in seguito al pluri-omicidio di cinque persone nei sobborghi di Skopje. La Commissione Europea ha preso una posizione assolutamente netta al riguardo: le proteste devono finire al pi presto e gli investigatori macedoni devono poter svolgere serenamente il proprio lavoro per concludere linchiesta sul caso in modo tale da avviare un processo contro i responsabili secondo le leggi dello Stato, queste le parole pronunciate da Spano durante la conferenza stampa di luned a Bruxelles e riferite dallagenzia Mia.