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lUnit2
LE IDEE
Parla lo studioso italiano del grande pensatore greco, oggetto di una vasta e sorprendente riscoperta
Aristotele nelliconografia rinascimentale, in alto un ritratto di Darwin dividuazione, e dove si illustra anche la presenza della metafisica in Africa, in India e nellAmerica Latina. Latteggiamento di sospetto che perdura tra i pensatori italiani verso la metafisica dipende solo dalla forte tradizione storicisticadellanostraculturafilosofica? Direi che questo atteggiamento negativo tipicamente italiano risente di una certa identificazione della metafisica con la teologia razionale. Ci vale non solo per pensatori laici, qual appunto Sasso, ma anche per pensatori di formazione cattolica, che per ragioni di carattere filosofico si sono in parte o in tutto allontanati dalla fede. Mi riferisco, ad esempio, a posizioni come quella di Gianni Vattimo e del pensiero debole, o come quella di Emanuele Severino. Vattimo continua a ripetere, con Heidegger, che la metafisicafinita, superata,conclusa,perchlaidentifica con loggettivazione dellessere e con lattribuzione ad essa di una struttura eterna. Tuttavia in uno dei suoi ultimi libri, Credere di credere, egli ammette che lessere evento, cio evenire, venire da, il che equivale a dire che il divenire non originario, ma derivato, dipendente, come sostiene appunto la teologia razionale. Severino, invece, continua a negare il divenire, e quindi anche la differenza fra divenire e assoluto, quella differena sostenuta dalla teologia razionale. Direi che questa posizione antimetafisica solo se per metafisica si intende, ancora una volta, la teologia razionale, mentre dal punto di vista di Vattimo essa quanto di pi metafisico ci possa essere. La mia opinione che sarebbe meglio abbandonare la contrapposizione tra metafisica e antimetafisica che ormai si ridotta a una pura disputa nominalistica, e discutere invece i problemi che vanno tradizionalmente sotto il nome di problemi metafisici, come accade nella filosofia angloamericana. Come valuta il recente revival della filosofia pratica che ha contribuito anche a riscoprire la rilevanza delletica e della politica di Aristotele, a cui lei ha ora dedicatounvolume? Non condivido lodierna riabilitazione della filosofia pratica di Aristotele, perch orientata in senso troppo conservatore. Ritengo tuttavia che letica di Aristotele sia oggi attuale perch non nformalistica come quella kantiana, n aporetica come quella dellutilitarismo, ma centrata sul concetto di bene umano, cio di piena realizzazione delle possibilit di ciascuno, con una forte valorizzazione del mondo degli affetti (un quinto dellintera Etica nicomachea dedicato infatti allamicizia, cio ad ogni forma di amore). Ugualmente attuale la politica di Aristotele, che si annuncia come la filosofia della nuova polis, cio della societ politica destinata a soppiantare lo Stato moderno, giunto ormai al suo declino. Lei vuole dire, dunque, che anche nella politica si va attuando unritornoadAristotele? Aristotele ha concepito la polis non come unistituzione, cio come una parte della societ politica, quale invece lo Stato moderno, bens come il tutto, cio come linsieme di tutti coloro che collaborano ad un fine comune. In quanto tale, la societ politica perfetta, cio autosufficiente. Lo Stato moderno, invece, ha perduto la sua autosufficienza, sia allesterno che allinterno, sia dal punto di vista materiale che dal punto di vista spirituale, perci destinato a scomparire. Non si pu dire altrettanto della societ politica, che ha le sue radici nella stessa natura delluomo e quindi continuer ad esistere sempre, anche se assumer dimensioni via via pi estese, sino a coincidere tendenzialmente con lintera umanit. Questa sua estensione, tuttavia, implicher una sempre maggiore articolazione al suo interno, cio un riconoscimento sempre maggiore di autonomie locali, una struttura - per intenderci - di tipo federale. Anche in questo, il modello pu essere costituito dagli Stati Uniti dAmerica, la cui costituzione, non a caso, stata concepita da uomini nei quali non si era ancora spenta leco della Politica di Aristotele. Mi riferisco, in particolare, a Thomas Jefferson, il quale introdusse nella Dichiarazione di indipendenza americana il principio aristotelico secondo cui il fine della societ politica non soltanto la pace,, cio la sopravvivenza, ma il perseguimento della felicit, cio la piena realizzazione di tutte le potenzialit umane. Piero Pagliano
La riforma filosofica della singolarit in due saggi di Paul Ricoeur, maestro francese dellermeneutica
Erode, affiorano altri resti della reggia
Nuove importanti scoperte archeologiche nel palazzo di Erode il Grande a Hediodon, vicino Betlemme. Alcuni studiosi israeliani hanno scoperto i bagni, le saune e una piscina del palazzo, oltre ad affreschi e mosaici e sono forse vicini a scoprire la tomba, cercata da diversi anni, ma finora mai trovata. Il palazzo fortificato di Erode si trova in cima a una montagna ed era stato concepito come mausoleo personale. Il re della Giudea, crudele e fedele alleato dei Romani, passato alla storia per la strage degli innocenti (lo sterminio di bambini a Betlemme narrato dai Vangeli) in realt uno dei personaggi pi complessi e misteriosi del tempo di Ges.