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per una sinistra del XXI secolo

LAVORO

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luglio-agosto 2012

6 Euro

Antonello Ciervo Lorenzo Coccoli Pino Ferraris Natalie Gupta Franois Houtart Giorgos Katsambekis Paolo Leon Giorgio Lunghini Mercedes Marco del Pont Nicola Nicolosi Gian Paolo Patta Dimosthenis Papadatos Gabriele Pastrello Samuel Pinheiro Guimaraes

Matteo Santarelli Paul M. Sweezy


COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale (Art. 49). Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessit. (Art. 50)

Registrazione Tribunale di Milano n. 650 del 03-12-2010

progetto

ELEZIONI IN GRECIA: UNA VITTORIA DI PIRRO


on una cosa cos ovvia. Ha vinto ND? Ha vinto SYRIZA? Hanno vinto in generale le forze politiche che erano favorevoli al bailout (il salvataggio finanziario tramite il massacro popolare, imposto dallUnione Europea) o quelle contrarie? Ha vinto la Sinistra o ha vinto la Destra, in senso generale? Per la maggior parte dei giornali e dei canali televisivi greci la cosa era chiara e il giorno dopo le elezioni celebravano con sollievo la vittoria delle forze politiche favorevoli alleuro e al bailout (cio il PASOK, ND e DIMAR, che hanno formato un governo di coalizione), allunisono con i media internazionali. Ma questo un quadro piuttosto semplificato, giacch anche SYRIZA una forza filo-europea che ha sempre manifestato il proprio impegno per la partecipazione della Grecia alleuro e allUnione Europea in generale, con la differenza fondamentale che ci non va pagato con il massacro sociale. E neppure si tratta di un partito estremista, come molti commentatori hanno suggerito senza alcuna giustificazione.

unione europea

Antonis Samaras e il suo partito, Nuova Democrazia (ND), hanno vinto le elezioni del 17 giugno 2012 in Grecia con il 29,66% dei voti. Il principale oppositore, la coalizione di sinistra radicale SYRIZA, arrivato al secondo posto con il 26,89%, continuando unimpressionante dinamica al rialzo (dal 4,6 del 2009 al 16,78 nel maggio 2012). Non si pu quindi fare a meno di porsi una domanda: chi ha vinto veramente queste elezioni?
sponsabile o come demagogia a buon mercato; la condanna morale e la denuncia si sostituiscono allargomentazione politica, e loppositore diventa un nemico. Ma tutto ci somiglia alla democrazia decaffeinata di cui parla Slavoj Zizek, o forse a una post-democrazia nei termini di Jacques Rancires.

Essa sostiene inoltre la nazionalizzazione/socializzazione e il controllo collettivo delle banche e delle ex public companies (servizi e utilities) nei settori strategici, e in economia propugna una radicale redistribuzione della ricchezza dallalto in basso a favore dei poveri. Questo in s non estremismo e neppure populismo; al contrario, lo si potrebbe vedere come un

Per parlare in maniera breve e schematica, SYRIZA rappresenta unalternativa politica di sinistra radicale che sottolinea la democrazia e la partecipazione collettiva e diretta dei cittadini nel campo politico, nonch la giustizia sociale, lo Stato sociale, un fisco equo e la tolleranza in campo sociale.

Ma questo progetto politico, teso a rafforzare la partecipazione di massa nei processi decisionali, a ristabilire un controllo sociale/collettivo sulle banche e sul sistema finanziario per regolare gli eccessi antidemocratici e/o antisociali del capitalismo nella situazione dellEuropa post-democratica viene visto come una pericolosa rottura con lortodossia neoliberista delle soluzioni a senso unico e come un attacco alle virt manageriali della governance tecnocratica. Ma da quando la giustizia sociale, il controllo sociale e la redistribuzione della ricchezza si identificano con il populismo, lestremismo o la distruzione economica? Non stata forse questa la linea politica che ha salvato leconomia di molte democrazie occidentali dopo le distruzioni della seconda guerra mondiale? E pi indietro, negli anni 30, non stata una specie di radicale redistribuzione della ricchezza e di regolazione del mercato uno degli elementi fondamentali del New Deal di Roosevelt? Non stato questo insieme di misure che ha aiutato gli Stati Uniti a risorgere quasi senza danno da una fase distruttiva di depressione economica e di guerra?

ritorno ad alcuni valori fondamentali della moderna promessa democratica (in una prospettiva socialista o anche socialdemocratica).

di GIORGOS KATSAMBEKIS

Oggi, se si vuole prendere veramente sul serio quello che sostengono Angela Merkel e altri governanti europei, sembra che i popoli dEuropa possano cambiare i rispettivi governi e scegliere di venir governati da altri partiti, ma solo a condizione che nulla cambi, solo a condizione che sia garantita lattuazione delle stesse politiche. Ogni disaccordo politico, ogni opposizione radicale, ogni alternativa viene stigmatizzata come populismo irre-

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E ancora per questa ragione, nel corso di tutta la seconda campagna elettorale (fra il 7 maggio e il 17 giugno 2012), la maggior parte dei media, nello sforzo di contenere lascesa di SYRIZA, ha continuato a ripetere pappagallescamente gli argomenti di ND e del PASOK circa la posta in gioco nelle elezioni, ponendo costantemente lelettorato di fronte ad aut aut ricattatori (memorandum o distruzione completa, austerit o caos, dentro o fuori lUE, euro o dracma, ND o default eccetera). Era impressionante vedere come ogni giornale e ogni canale televisivo in Grecia uscisse con ammonimenti quotidiani al pubblico, perch si agisse alla maniera giusta (cio di destra) per garantire la formazione di un governo di coalizione filo-euro (il che di fatto significa

Per questa ragione la risicata vittoria di ND stata accolta con sollievo dalle lites europee, dai media e dalle Borse. E stata interpretata come un segno che le cose non cambieranno realmente e la Grecia continuer a restare sul sentiero dellausterit imposto dalla cosiddetta trojka.

E una situazione che ha abbandonato lelemento della scelta reale, nega lantagonismo e ogni alternativa, e perfino la possibilit concreta di un cambio radicale, di una democrazia basata sul popolo. Ci significa che tutto va bene finch tutto resta com, anche se tutto sta crollando intorno a noi.

unione europea
filo-austerit), per evitare un completo crollo economico e sociale in caso di vittoria del populismo di SYRIZA. Perfino il Financial Times Deutschland intervenuto con un editoriale in lingua greca, avvertendo gli elettori greci di non votare per la pericolosa demagogia di SYRIZA. Non ci pare quindi di esagerare se affermiamo che non stato affatto uno scontro leale, almeno a livello di copertura mediatica. suoi elettori tradizionali dovuto alla politica della paura e alla tattica dello spavento, che sono state supportate dalla maggior parte dei media. Mentre per tutta la campagna elettorale SYRIZA ha proposto una serie di misure atte ad alleviare la sofferenza sociale e a sostenere la crescita e loccupazione sulla base di un paradigma alternativo (che si deve ancora dimostrare giusto o sbagliato, ma che ancora possibile), la campagna di ND consisteva in una propaganda negativa contro SYRIZA (a volte perfino servile) e in una valanga di avvertimenti contro lincombente Apocalisse, in caso di vittoria della sinistra. Non si trovava da nessuna parte alcuna indicazione politica positiva circa la maniera di uscire dalla recessione e dalla stagnazione sociale. Cos, per concludere, quella che sembra una vittoria per ND e le altre forze che sostengono di continuare (in una maniera o in unaltra) le politiche di dura austerit (PASOK e DIMAR) potrebbe presto rivelarsi una mera vittoria di Pirro. E la cosa peggiore che potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro non solo per i partiti gi in disfacimento dellestablishment e sullorlo del crollo, ma anche per la societ greca nel suo complesso, dato che la mancanza di alternative sembra spingere parti significative dellelettorato verso gli estremisti neonazisti di Alba Dorata. E questo un reale pericolo per la democrazia.

In questa prospettiva affatto impressionante che SYRIZA sia riuscita ad ottenere un 10% in pi di voti (il che significa 600.000 elettori), con un salto sorprendente dal 16,78 al 26,89% dei voti. Se la dinamica di SYRIZA si pu spiegare con la sua politica della speranza, il ritorno a ND di molti

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