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Start Up
Cos una Start Up , i bonus e gli incentivi

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Cos una Start Up e i bonus nel decreto sviluppo bis

Per start up si intende una societ di capitali di diritto italiano ovvero una Societas Europae, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato, in cui la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nellAssemblea ordinaria dei soci sono detenute da persone fisiche, costituita e svolge attivit dimpresa da non pi di quarantotto mesi e, a partire dal secondo anno di attivit, il totale del valore della produzione annua non superiore a 5 milioni di euro; non distribuisce, e non ha distribuito, utili; ha, quale oggetto sociale esclusivo, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico. Questa la definizione base del concetto di start-up contenuto nel decreto sviluppo bis, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. Ma non tutto: per qualificarsi come start up innovativa, unimpresa deve possedere almeno uno dei tre seguenti requisiti: Spese in ricerca e sviluppo superiori al 30 per cento del maggiore valore fra spese totali e valore della produzione; impiego come dipendenti o collaboratori di personale in possesso di titolo di dottorato o che sta svolgendo un dottorato o in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attivit di ricerca certificata; o titolare di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova variet vegetale. Ecco, insomma, chi sono le start up: realt industriali di nascita recente con vocazione specificamente tecnologica e votata allinnovazione. Un punto su cui il governo, e in particolare il ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera, insiste da tempo, al punto che, per le start up sono state introdotte significative agevolazioni, anche in deroga alle riforme pi identificative varate dalla squadra di Mario Monti. Per le imprese nasciture e votate alla modernizzazione del Paese stato approntato un contributo iniziale di 200 milioni di euro, di cui 110 da subito e i restanti provenienti dal Fondo Italiano dInvestimento della Cassa Depositi e Prestiti. La copertura dei finanziamenti verr diluita tra 2013 (con 70 milioni di euro) e 2014 (circa 140). In tema di occupazione, alle start up viene riconosciuto il diritto, contrariamente a quanto introdotto dalla riforma del lavoro di Elsa Fornero, di contrattualizzare personale anche per soli sei mesi. I rapporti di lavoro saranno estendibili fino a 36 mensilit, con possibilit di rinnovo o di proroga, ma solo in una occasione. Dopo quattro anni, il contratto diventa forzatamente a tempo indeterminato.

Inoltre, in ambito fiscale, per le persone fisiche che investono nelle start up viene specificata una riduzione per i prossimi 3 anni del 19% della somma investita, da detrarre sullIrpef lorda. Sul reddito sottoposto a tassazione, qualora alcune azioni, titoli, quote o rendite di qualsiasi tipo della startup non quotata vengano assegnate ai dipendenti o anche a un amministratore, il capitale prodotto non figurer nella fascia di reddito imponibile a norma di legge.

.2 Gli incentivi su contratti e quote


Dal 19 Ottobre sono ufficialmente in vigore gli incentivi alle start-up innovative, cos come inseriti nel decreto sviluppo bis, altrimenti noto come decreto crescita, andato in Gazzetta ufficiale venerd. Con la pubblicazione, dunque, si sono rese vigenti da subito quelle norme che non necessitano di decreti o disposizioni attuative, tra cui alcune delle agevolazioni previste per le nuove imprese votate in maniera peculiare alla tecnologia e al progresso. Le misure che hanno ottenuto subito effetto con luscita del decreto 179/12 in Gazzetta ufficiale, sono specificamente quelle che prevedono incentivi per il reddito sociale e i lavoratori presi alle dipendenze delle imprese con il bollino start-up. Va, comunque, ricordato che a rientrare nel novero delle start-up, sono le realt non operative da pi di 48 mesi e tale per cui la sua produzione annua non oltrepassi i 5 milioni di euro. E dunque alle imprese dentro questi steccati normativi, che vengono adottati fin da ora alcuni importanti bonus, nellottica di una proliferazione di questo genere di imprese, che qualcuno non ha esitato a rinominare una Silicon valley italiana. Restando coi piedi piantati a terra, vediamo quali sono questi vantaggi. In prima analisi, saranno immediatamente operative le novit in fatto di occupazione. Il decreto varato dal governo prevede che le start-up possano formalizzare contratti a tempo determinato nellintervallo tra i sei mesi e i quattro anni dallinizio attivit. Avendo la possibilit di rinnovare senza particolari limitazioni, le start-up godono di una sorta di deroga dalla riforma del lavoro, dove invece si propende per una limitazione rigida al rinnovo dei contratti a termine. Maggiore flessibilit, dunque, per le start-up rispetto al mercato inteso in senso generale: esse potranno anche, in via teorica, affidare quote, azioni e strumenti finanziari agli stessi occupati, nel momento in cui si dar vita a un piano di stimolo. Sul fronte del reddito ascrivibile ai soci, a questo proposito, si specifica che tali assegnazioni di

quote o titoli azionari non verranno conteggiati per fini contributivi o fiscali come reddito imponibile. Alla base di questo principio si trova la libert di definizione, per le start-up, dei diritti di assegnazione dei titoli alla compagine societaria. Come accedere alle nuove misure ad-hoc per le start-up? Nonostante le norme siano di fatto gi vigenti, ci vorr comunque unaltra dose di pazienza: con la pubblicazione in Gazzetta del decreto sviluppo bis, infatti, si sono aperte le iscrizioni alle liste delle imprese pi giovani e allavanguardia del Paese. Elenchi che resteranno aperti per 60 giorni a partire proprio da venerd scorso, dopodich si dar veramente il via agli incentivi. Per soddisfare questo requisito indispensabile, e usufruire dei bonus, sar dunque obbligatorio consegnare al registro delle imprese una certificazione di garanzia, sotto forma di dichiarazione, della genuinit della start-up. Dunque, altri due mesi di attesa per poter godere di vantaggi concreti: in ogni caso, non da escludere che ulteriori misure in attesa del provvedimento attuativo come quella che detrae per 3 anni lIrpef del 19% possano ottenere, nel frattempo, lagognato timbro di validit.

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