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Nuove forme di vita e di scambio, seppur in tempi lunghi e con sforzo, possono invertire
definitivamente il “produci, consuma, crepa” che caratterizza l’attuale e iniquo scenario sociale.
Queste associazioni/invenzioni sociali e umane, nuove e antiche allo stesso tempo, attraversano
oggi un felice momento di grande natalità. L’idea di realizzare nel seno della vecchia società forme
nuove di aggregazione sociale ed economica, con stili di vita improntati alla semplicità materiale e
alla ricchezza relazionale e culturale, non è certo nuova. Tutta la tradizione della sinistra
ottocentesca è già piena di questi tentativi. Per non parlare dell’entusiasmo religioso con cui sette
eretiche e spirituali, in ogni secolo, hanno tentato di vivere l’eguaglianza evangelica e la giustizia
sociale.
si consiglia di leggere
Luigi Sertorio, Vivere in nicchia, pensare globale, Edizione Bollati Boringhieri
Comunità e decrescita
Critica della Ragion Mercantile. Dal sistema dei consumu globali alla
civiltà dell'economia locale Autore:
È necessario rinunciare all’immaginario economico per il quale “di più” significa “meglio” e
imparare ed essere capaci a dire: “è sufficiente” oppure “è abbastanza” piuttosto che “sempre di
più!”.
Esso porta con sé, sulla scia dell’occidentalizzazione, perdita di autonomia, alienazione, aumento
delle disuguaglianze sociali, insicurezza individuale e collettiva. Alain de Benoist porta alla luce il
carattere di artificio e dominio dell’economia ponendo la critica alla civilizzazione mercantile sul
piano del suo stesso fondamento sociale e politico. Riprende l’idea della democrazia partecipativa,
proponendo, dinanzi al globale sviluppo illimitato, il livello locale e della vita quotidiana. Rimangono
le lingue, le culture, un legame sociale che va pazientemente ricreato nell’esistenza di ogni giorno,
per una comunità della decrescita.
Il nuovo corso dell'etica sociale
di Paolo Coluccia - paconet@libero.it
Si racconta un fatto che, se preso nella dovuta considerazione, potrebbe modificare la nostra vita e
quella di molti esponenti delle massime istituzioni delle opulente società occidentali. Durante un
incontro di Davos (cittadina svizzera che ospita ogni anno il famoso summit economico degli
uomini più ricchi e più potenti del mondo) venne posta ad un Primo Ministro africano la seguente
domanda: <<Se i poveri vogliono diventare come i ricchi, occorrerebbero almeno cinque pianeti in
più. Siccome non ne abbiamo che uno, il problema si pone tra i ricchi. Esiste una visione che
possa tener conto di questo problema?>>. Imbarazzato il Primo Ministro non dette alcuna risposta,
limitandosi a scuotere la testa. La risposta che il Primo Ministro africano avrebbe potuto (o
dovuto?) dare è la seguente: occorre ritrovare il senso della misura.
Autore
Paolo Coluccia è dottore in pedagogia e ricercatore sociale indipendente. Il suo sito internet è
http://digilander.libero.it/paolocoluccia
Stretta fra bassi tassi di crescita, debiti crescenti, accidia, ignoranza e inganno, la moltitudine dei
cittadini d’occidente appare ansiosa e dipendente anche su ciò che le capita di possedere. Questo
è un libro sul risparmio per i risparmiatori e offre strumenti per organizzare consapevolmente i
propri beni. E’ un libro nuovo, per tre motivi: è un lavoro analitico ma comprensibile, è
profondamente critico sulle degenerazioni attuali del mercato finanziario, è aggiornato alle
modifiche legislative e fiscali fino a primavera 2005. E’ in primo luogo una guida per imparare a
gestire il proprio patrimonio (immobiliare, finanziario, previdenziale), senza delegare tutto agli
intermediari.
Non mancano un capitolo che analizza criticamente la cosiddetta “legge sulla tutela del risparmio”,
un glossario che semplifica termini volutamente esotici, e un capitolo “guida a saperne di più”.
Alla ricerca di uno stile di vita diverso, occorrerà gestire la mutazione energetica e ambientale,
quella demografica e interculturale, quella informatica e quella della genetica. “Per impegni così
grandi, cercare di gestire bene il denaro può sembrare poca cosa. Ma alza il velo sul recesso più
intimo”. Ce n’est qu’un début…
Il libro...
Cesare Valentini, Il risparmio protetto. Gestire consapevolmente i propri beni, Editori Riuniti 2005,
pagine 284, Euro 15.
Autore
Cesare Valentini. Professionista della consulenza patrimoniale. Impegnato nella cooperazione
internazionale, nella società civile e in un gruppo di acquisto solidale.
La sobrietà dello stile di vita è rifiutata non solo dagli economisti, ma dalla stessa mentalità
dominante perché identificato con la scarsità materiale e il regresso civile, grazie alla potente
attrattiva psicologica e materiale che esercita la società dei consumi. In Italia, poveri di risorse
tradizionali, siamo costretti ad approvvigionarci largamente dall’estero, acquistando sia
combustibili sia elettricità. In Italia la miopia politica e culturale, indotta dai forti interessi economici
dominanti, si è concentrata quasi completamente sulle fonti rinnovabili “convenzionali”, vale a dire
energia idraulica, geotermica e da biomasse. Minoritario resta invece l’apporto di sole e vento (che
solo in questi ultimi anni sta diffondendosi), inesistente quello dell’energia marina, mentre
l’idrogeno resta ad uno stato ancora di studio con aspetti molto contraddittori in merito alle
implicazioni ecologiche di tale prodotto energetico.
Grande successo a Parma per l'XI fiera nazionale del commercio equo e solidale
40 mila presenze, 20 mila caffè versati, 10 mila pasti serviti. Tutti naturalmente equi e solidali. Oltre
100 le organizzazioni presenti, più di 50 i progetti di solidarietà presentati nel corso della fiera. Il
presidente di Assbotteghe afferma che "il commercio equo sta vivendo uno sviluppo straordinario
ed una crescente competitività: migliora la qualità dei prodotti, che al tempo stesso risultano
sempre più economici, come dimostra la recente ricerca sui prezzi effettuata da Assobotteghe". A
Parco Ferrari sono stati resi noti i dati della nuova indagine sui prezzi del fair trade realizzata
ampliando il paniere, rispetto all'anno scorso, da tre a sei tipologie di prodotti considerati: caffé,
cioccolato, tè, cacao, zucchero di canna e confetture. Dati alla mano, i prodotti del commercio
equo risultano non aver registrato alcuna variazione di aumento dei prezzi dal 2004 al 2005, se
non addirittura in alcuni casi riscontrato un'effettiva diminuzione. In fiera, è stato lanciato il primo
fumetto equo e solidale, “FumEquo e Solidale”, un tentativo di parlare ai ragazzi delle tematiche
legate al rapporto nord/sud del mondo attraverso il loro linguaggio, che ha riscosso un notevole
successo.
Lorenzo Guadagnucci e Fabio Gavelli, La crisi di crescita. Le prospettive del commercio equo e
solidale, Edizione Feltrinelli 2004.