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Revisione delle logiche di intervento e delle tarature delle protezioni, in particolare per protezioni distanziometriche, protezioni di sottofrequenza basate su EAC (Equilibratori Automatici del Carico). Revisione criteri di impiego dei rel contro la perdita di passo. Indagine relativa agli schemi di protezione di sistema SPS (System Protection Schemes) al controllo correttivo in continuo (WAPS, Wide Area Protection Systems), FACTS (Flexible Alternate Current Transmission Systems).

GRUPPO DI LAVORO: CONTROLLO DEL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE Coordinatori: Ing. Alessandro de Bellis Ing. Maurizio Delfanti

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I sistemi elettrici vengono gestiti con margini di sicurezza sempre pi ridotti nonostante sia richiesta unaffidabilit maggiore sullalimentazione dei carichi; le protezioni volte a garantire la sicurezza del sistema elettrico assumono di conseguenza sempre pi importanza: lintervento scorretto delle protezioni di componente spesso pu aggravare le condizioni di funzionamento per la rete e pu condurre a fenomeni di instabilit/collasso che coinvolgono ampie aree del sistema. Emerge la necessit di realizzare degli schemi protettivi efficaci contro i disturbi rilevanti per la sicurezza della rete di trasmissione e di migliorare il comportamento delle protezioni dapparato in condizioni di funzionamento critiche per il sistema. Significativi benefici in questo settore possono ottenersi grazie allevoluzione dei sistemi di misura e comunicazione ed alla disponibilit di procedure di controllo che possono essere adottate negli algoritmi della protezione. Dalla letteratura emerge che le protezioni distanziometriche spesso si sono comportate in maniera scorretta durante gli abbassamenti di tensione su aree del sistema accompagnati dallaumento delle correnti di linea: si verificato un intervento intempestivo del terzo gradino della taratura del rel causando lapertura del collegamento. La logica di scatto dei gradini pi lunghi delle distanziometriche dovrebbe essere rivista in modo da evitare interventi intempestivi e nellottica pi ampia di realizzazione di protezione di sistema. Le protezioni distanziometriche hanno mostrato delle criticit di funzionamento anche in occasione dei fenomeni di instabilit dangolo transitoria in quanto per tale condizione non facilmente definibile la taratura corretta del rel. Oltre ai sistemi per contrastare fenomeni rilevati localmente allinterno del sistema elettrico, esistono schemi protettivi che oggi vengono utilizzati appositamente per contrastare i fenomeni di instabilit che interessano ampie aree del sistema elettrico e sono costituiti per lo pi da un insieme di dispositivi posti in diversi nodi della rete elettrica e tra di loro coordinati solamente dal piano di taratura che stato definito attraverso gli studi di rete statici e dinamici compiuti in fase di progettazione del sistema protettivo. Ad esempio per contrastare linstabilit dangolo transitoria vengono generalmente impiegati i dispositivi OSB e OST (Out of step Blocking; Out of step Tripping), preposti a separare dal resto della rete larea origine del disturbo. Oppure contro labbassamento rilevante/instabilit di tensione possibile attuare variazioni di produzione di potenza reattiva attraverso rel locali ed il distacco di carico, mentre contro la variazione di frequenza si attua il distacco di carico (provvedimento utile per i sistemi isolati) e la variazione della produzione attiva dei generatori. Per queste protezioni di tipo decentralizzato il principale limite risiede nella loro impossibilit di interpretare il fenomeno in atto nella sua completezza, in quanto il punto di vista di ciascun rel necessariamente limitato. A questo consegue lestrema difficolt nellottenere un piano di taratura che sia in grado di reagire in modo adeguato a tutti i disturbi che possono verificarsi, ed in particolare anche ai disturbi che non sono stati previsti durante gli studi di rete. Le limitazioni riscontrate sul sistema di protezione italiano sono presentate anche nel rapporto della commissione di indagine istituita con il decreto delle attivit produttive del 29 settembre 2003 a valle delle manovre condotte durante il Blackout. In questo testo viene evidenziato che:

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loperatore italiano non dispone di una rappresentazione in tempo reale n di allarmi relativamente alle parti di interesse delle reti confinanti oltre le linee di interconnessione: per questa ragione il piano di difesa intrinsecamente debole (1.1.5) la linea di difesa EDA che sorveglia le frontiere non intervenuta in quanto le linee di interconnessioni non presentavano anomalie (1.1.6) durante la fase degli scatti di rete svizzera la linea di difesa che consente il distacco automatico di carico intervenuta andando quasi vicino al successo; il contributo positivo del distacco automatico di carico stato vanificato per distacco intempestivo di svariati gruppi delle grandi centrali (1.1.10d).

Nel medesimo rapporto vengono proposti suggerimenti di interesse per evitare il ripetersi della situazione occorsa realizzando una i pi protezioni di sistema (o piano di difesa) innovative; in particolare viene evidenziata la necessit di: rendere noti i flussi di potenza nelle reti confinanti (in modo da realizzare una protezione di sistema efficiente); rendere disponibili in sala controllo una rappresentazione in tempo reale della situazione della rete (mediante limpiego di WAMS allestero per realizzare una protezione di sistema); realizzare studi di funzionamento in N-1 per le reti di interconnessione.

Emerge la necessit di realizzare una nuova protezione di sistema sulla base di misure/elaborazione dati in tempo reale. Notevoli aspettative sono riposte nei sistemi protettivi di tipo wide area in grado sia di riconoscere il fenomeno che sta interessando unampia area del sistema elettrico sia di coordinare al meglio lintervento dei diversi strumenti protettivi disponibili. Protezione del sistema elettrico contro una parziale o totale indisponibilit prendono il nome di System Protection Schemes, indicati nel seguito del rapporto con il loro acronimo SPS. Sono definiti nel seguente modo: A System Protection Scheme or Remedial Action Scheme is designed to detect abnormal system conditions and take predetermined, corrective action (other than the isolation of faulted elements) to preserve system integrity and provide acceptable system performance Gli SPS sono degli schemi protettivi destinati ad individuare in modo tempestivo linstaurarsi di condizioni operative critiche ai fini del funzionamento dellintero sistema elettrico ed a compiere le azioni necessarie per contrastare il fenomeno disturbante. La struttura generale di un SPS riportata nella figura 1 ed costituita da tre elementi fondamentali: ununit di ingresso che raccoglie le informazioni provenienti dal sistema elettrico. Le informazioni possono essere delle misure di grandezze elettriche oppure delle segnalazioni relative allo stato della rete (quali, ad esempio, lo scatto di una linea)
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ununit ove viene realizzato il processo decisionale attraverso dei dispositivi che possono essere di tipo elettromeccanico, statico oppure digitale. Questa unit definisce lazione protettiva che deve essere svolta ununit che emette i comandi che consentono di svolgere lazione protettiva scelta.
disturbo
variabili elettriche

sistema elettrico
eventi

SPS azione processo decisionale ingressi

Figura 1: Struttura generale di un SPS.

Questi schemi protettivi sono classificati in due categorie: event-based SPS, utilizzati per contrastare eventi particolarmente critici che possono essere identificati semplicemente e possono comportare delle conseguenze particolarmente gravi. Il principale vantaggio di questa categoria di SPS risiede nella loro rapidit di intervento poich lintervento viene attuato non appena il fenomeno disturbante viene riconosciuto, prima che sia in grado di degradare lo stato di funzionamento del sistema elettrico. I processi decisionali di questi SPS sono basati su regole ottenute da studi condotti fuori linea. Lo svantaggio riguarda invece la specificit dellazione protettiva implementata, che richiede linstallazione di un SPS per ciascuno dei fenomeni critici che possono verificarsi. Un esempio tipico italiano il sistema EDA (Elaboratore Distacchi Automatici) che esegue il distacco di carico in corrispondenza dello scatto di alcune linee critiche del sistema di trasmissione (che per, come presentato nel rapporto della commissione di indagine, andrebbe migliorato) response-based SPS, utilizzati per far fronte ad una situazione di degrado del sistema elettrico, indipendentemente dalla causa che lha generata. Questo schema protettivo agisce pi lentamente del precedente perch deve attendere che il sistema risponda al disturbo che si verificato. Tuttavia non risente dellestrema specificit dello schema precedente e quindi pu contrastare anche dei fenomeni che non sono stati previsti in fase di progettazione del sistema elettrico. Un esempio tipico per questo schema protettivo il distacco di carico ottenuto tramite rel locali (sensibili alla tensione o alla frequenza) installati presso i carichi che possono essere interrotti.

A differenza degli event-based SPS, realizzati ad hoc per contingenze particolarmente critiche di una rete di trasmissione, i response-based SPS sono impiegati per contrastare tutti i disturbi

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che possono causare instabilit dangolo, di tensione o di frequenza, oppure lo scatto in cascata di apparati. I pi comuni response-based SPS ad oggi operativi nelle reti elettriche sono quelli indicati nella tabella 1, ove stato riportato anche il fenomeno contro il quale possono essere utilizzati. Instabilit dangolo SI SI Instabilit di Instabilit di tensione frequenza SI SI SI SI SI Scatti in cascata SI SI SI

Distacco generatori Fast valving Start-up turbine a gas Variazione set-point dei regolatori di potenza e velocit dei gruppi Distacco di carico per sottofrequenza Distacco di carico per sottotensione Distacco di carico remoto Variazione riferimenti di potenza HVDC Capacit/reattori esclusione/inserzione Braking resistor Separazione controllata Blocco dei trasformatori a rapporto variabile

SI SI SI SI SI SI SI SI SI

SI SI

SI

SI SI

SI SI

Tabella 1: Response-based SPS tipicamente utilizzati per contrastare i fenomeni critici ai fini della sicurezza del sistema elettrico

Gli SPS possono essere suddivisi anche in relazione al loro ambito operativo ed allestensione dellarea sulla quale insistono. La prima categoria, i limited area SPS, sono gli schemi protettivi che acquisiscono le informazioni necessarie per il processo decisionale nella stessa area ove si svolge lazione correttiva (indicati nella figura 2). Alcuni di questi schemi non prevedono nessuna comunicazione tra unit poste in differenti punti della rete ed il processo decisionale viene attuato basandosi solamente sulle informazioni rilevate nel nodo ove installato il dispositivo di protezione: esempio tipico il distacco di carico attuato con rel locali. Altri schemi possono invece prevedere uno scambio di informazioni tra alcuni punti della rete, come nel caso in cui a seguito dello scatto di un gruppo in una centrale viene comandata lapertura di una linea in una stazione adiacente.

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Limited area SPS


stazione N-1 stazione 3 stazione 2 stazione 4 stazione 5 stazione N

stazione 1

Figura 2: Limited area SPS.

La seconda categoria, i wide area SPS, sono gli schemi protettivi in cui il processo decisionale si basa su informazioni provenienti da molti nodi distribuiti su unampia area del sistema elettrico (rappresentati nella figura 3). Linsieme delle informazioni rilevate sul campo pu essere elaborato da ununit centrale oppure dallinsieme delle varie unit periferiche tra loro interagenti. Per questo tipo di schema protettivo il sistema di comunicazione esistente tra le diverse unit assume unimportanza rilevante sia per quanto riguarda la velocit di risposta raggiungibile che per il grado di affidabilit.
Wide area SPS remoto
unit centrale

Wide area SPS centralizzato


unit centrale

stazione 1

stazione 3

stazione 1

stazione 3

stazione 2

stazione 4

stazione 2

stazione 4

Figura 3: Wide area SPS.

Da queste brevi nozioni emerge che il funzionamento dellSPS in generale basato sulla presenza di dispositivi comunicanti allinterno di unarea della rete. In particolare i wide area SPS (il cui processo decisionale si basa su informazioni provenienti da molti nodi distribuiti su unampia area di rete) sono in grado di riconoscere le condizioni di rete che possono compromettere la sicurezza del sistema e di intraprendere le azioni adeguate per contrastare il fenomeno. Tali dispositivi sono progettati per proteggere il sistema nella sua interezza coordinando al meglio tutte le azioni intese a prevenire o contenere i disturbi che interessano la sicurezza della trasmissione.

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Al fine di poter implementare i piani protettivi SPS si richiede per la presenza di un efficiente sistema di misura e comunicazione tra i diversi dispositivi di protezione. In particolare la tecnologia che asseconda tali necessit caratterizzata da: un sottosistema di elaborazione il cui scopo di misurare le grandezze locali, elaborare tali misure, ricevere ed emettere eventuali comandi. Esso costituito da Terminali di Protezione SPT (System Protection Terminal) o pi semplicemente da Unit di Misura Fasoriale PMU (Phasor Measurement Unit); un sottosistema di comunicazione che permette lo scambio di informazioni tra le componenti del sottosistema di elaborazione; un centro di controllo; un sistema di pre-processamento dei dati (che viene perlopi effettuato nelle PMU); servizi di base; algoritmi di protezione implementati sia nel centro di controllo che a livello locale;

Un sistema di acquisizione/elaborazione dati cosi concepito prende il nome di WAMS (wide area measurement system), il quale adottato dallo schema SPS per condurre manovre correttive/adattative sul sistema elettrico. possibile distinguere due tipologie di architetture fisiche che definiscono i diversi sistemi di protezione di area: 1. Centralizzata e Coordinata detta anche Multilayered architecture. 2. Decentralizzata e Coordinata detta anche Flat architecture. Una architettura multilayered che integra dispositivi di protezione, misura e controllo riportata nella figura 4.

Satellite
SPC PMU

Transmission Network

LPC PMU PMU PMU PMU

Figura 4: Esempio di architettura multilayered.

Questa architettura pu presentare fino a tre livelli. Il livello pi basso realizzato mediante le PMU o mediante PMU con funzionalit protettive addizionali. Il livello successivo consiste in diversi Centri Locali di Protezione LPC (Local Protection Centers), ciascuno dei quali si pu interfacciare direttamente con pi di una PMU. Il livello pi alto costituito dal Centro di
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Controllo SPC (System Protection Center) il quale coordina e comunica con entrambi i livelli inferiori. Una struttura di questo tipo pu essere ottenuta per passi successivi, dapprima mettendo a punto ad esempio un semplice sistema di misura del tipo WAMS (Wide Area Measurement System) il cui scopo principale provvedere alla stima dello stato e la supervisione della rete. Nelle applicazioni WAMS un certo numero di PMU sono connesse al concentratore il quale funge essenzialmente da memoria di massa alla quale possibile accedere dal centro di controllo. In questa struttura primitiva non si intravede la necessit di un sistema di comunicazione particolarmente veloce. Partendo da questa struttura e dotando il concentratore di dati di intelligenza locale cio implementando una o pi funzioni di protezione e/o controllo, si realizza quella che stata chiamata Limited Area Protection ovvero un primo esempio di logica di protezione centralizzata e coordinata localmente. I dispositivi concentratori vengono in questo caso chiamati, come detto, Centri Locali di Protezione. Lintegrazione di pi LPC e pi PMU in un unico sistema dotato di un Centro di Controllo (SPC) posto al vertice del sistema forma un cosiddetto Schema di Protezione di Sistema, mentre il sistema protettivo centralizzato e coordinato costituisce il piano di difesa della rete elettrica. Questa architettura, nella sua forma pi snella, pu essere anche strutturata su due soli livelli. Il livello pi basso realizzato mediante limpiego di PMU (in parte dotate di funzionalit di protezione e controllo locali), ciascuna delle quali comunica direttamente con il livello pi alto, costituito dal Centro di Controllo (SPC). In questo caso si parla di Wide Area Protection. Una architettura flat, tuttoggi ancora allo studio, caratterizzata da un livello unico nel quale lintelligenza dei dispostivi distribuita localmente e contemporaneamente condivisa da tutti i Terminali di Protezione di Sistema (SPT). Unarchitettura di questo genere si pu definire decentralizzata e coordinata. Per soddisfare tale requisito gli SPT devono essere in grado di effettuare delle misure dei valori fasoriali delle grandezze elettriche, compiere delle azioni locali e inviare dei comandi remoti. La condivisione trasversale delle informazioni quindi un aspetto fondamentale di questa architettura, che richiede pertanto lausilio di un sistema di comunicazione molto affidabile e veloce. Un esempio costituito da pi Terminali di Protezione tra loro interconnessi per la protezione contro linstabilit di tensione illustrato nella figura 5. Una simile rappresentazione si pu fare in modo analogo per la protezione contro linstabilit dangolo.

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SPS Redundancy Levels for Protection against Voltage Instability

C E

C E

C E

C E

<3 out of 4> - "low voltage" <2 out of 3> - "very low voltage" local - "extremely low voltage" <2 out of 3> - "very low voltage" local - "extremely low voltage"

Figura 5: Esempio di architettura flat per la protezione contro linstabilit di tensione

Possono essere adottati differenti livelli di protezione dove si intraprendono delle azioni sia sulla base di una logica locale che di una logica estesa. Rifacendosi allesempio menzionato sopra, si possono compiere delle azioni in alcuni nodi della rete, se: 3 tensioni su 4 sono basse (ad es. < 380 kV per una rete con tensione nominale pari a 400kV), o 2 tensioni su 4 sono molto basse (ad es. < 370 kV), o la tensione locale estremamente bassa (ad es. < 360 kV). Se la comunicazione tra i terminali viene interrotta ancora possibile intraprendere delle azioni basate solo su logiche locali. Sulla base di criteri e algoritmi differenti si possono ricavare altri indicatori dello stato del sistema e quindi implementare delle funzioni di protezione pi raffinate per i vari fenomeni che possono affliggere la rete elettrica. Si pu ad esempio passare dal semplice rilevamento del valore delle tensioni alla misura dei flussi di potenza reattiva (anche combinando pi criteri fra loro), oppure utilizzare criteri basati ad esempio sui VIP (Voltage Instability Predictor). Un esempio di architettura flat per la protezione contro linstabilit dangolo illustrato nella figura 6. Con questo schema vengono intraprese le varie azioni di protezione (controllo della generazione, degli SVC o HVDC ed alleggerimento del carico) sulla base di logiche locali (che misurano la derivata delle fasi dei fasori) o di logiche che considerano anche le misure di grandezze elettriche relative ad altri nodi.

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Interconnected PMUs for Angular Stability Control


PMU 1
C E

PMU 2
C E

PMU 3
C E

PMU 4
C E

Angle 1

Angle 2

Angle 3 d/dt (Angle 3)

Angle 4

(Angle 1- Angle 2, 3, 4) Generation control d/dt (Angle 2)

(Angle 1,2,3 - 4)

SVC or HVDC control

Load control

Figura 6: Esempio di architettura flat per la protezione contro linstabilit dangolo.

Uno schema tipico di un Terminale di Protezione di Sistema (SPT) riportato nella figura 7
Power System Substation Control System
Power System Transducers and Measurement Devices Local or Remote Signals and Measurements Power System Actuators Local or Remote Control Signals

SPT Input Interface

GPS Time Sync.

SPT
SPT Output Interface

SPT Decision Making Logic Power System Variables Database High Speed Communication Interface

Supervision, Service, Maintenance and Update Interface

Parameter Setting Database

Other SPT Device

Low Speed Communication Interface

Other SPT Device

Operator Interface

Figura 7: Schema a blocchi di un Terminale di Protezione di Sistema.

Tali dispositivi possiedono delle interfacce di comunicazione ad alta velocit per la connessione con altri SPT, consentono di ricevere ed emettere dei comandi attraverso il blocco denominato decision-making logic che sede degli algoritmi di protezione e controllo e delle configurazioni necessarie per le azioni locali. Gli SPT consentono inoltre di fare delle elaborazioni locali sui segnali misurati oltre che valutare le grandezze fasoriali in modo sincronizzato con un riferimento temporale ottenuto mediante la ricezione del segnale GPS (Global Positioning System). Loperatore pu accedere al terminale per tutte le funzioni di supervisione, manutenzione, aggiornamento del software, taratura dei parametri, ecc. Si riportano nel seguito alcune nozioni relative alla unit PMU in modo da comprenderne le caratteristiche e la capacit di integrazione allintermo di un sistema WAMS. Una PMU campiona i valori istantanei delle tensioni e delle correnti prendendo come riferimento
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temporale il segnale sincrono proveniente dal sistema GPS. La figura 8 mostra un esempio di PMU.
GPS synch. SCADA Other PMUs OUTPUT, examples: - Voltage and Current Phasors - Real and Reactive Power - Phasor differences CTs

PMU

- Stability Indices - Power Transfer Margins - Trip signals

VTs

- Control signals

Figura 8: Schema a blocchi di una Phase Measurement Unit (PMU).

Il processo che sta alla base della misura delle grandezze fasoriali il calcolo della componente di sequenza positiva alla frequenza di rete a partire dalle forme donda delle tensioni e delle correnti (figura 9). Normalmente si campionano le forme donda delle grandezze elettriche in un intervallo che pu andare da 12 a 48 volte la frequenza di rete (7202880 Hz per sistemi a 60 Hz) utilizzando loperatore matematico DFT (Discrete Fourier Transform) e come riferimento temporale il segnale UTC (Universal Time) derivato da un GPS. Questo preciso riferimento temporale consente ad esempio la comparazione degli angoli di fase tra le stazioni della rete elettrica.

Figura 9: Schema logico del processo di misura delle grandezze fasoriali di una Phase Measurement Unit (PMU).

Le PMU sono installate nelle stazioni dove si vogliono misurare tensioni, correnti e frequenza. In genere queste vengono immediatamente inviate ad un concentratore detto Phasor Data Concentrator (PDC) con una frequenza di 20-30 campioni per secondo e successivamente nel centro di controllo. Il concentratore esegue una correlazione temporale di tutte le misure provenienti dalle PMU in modo tale da realizzare un solo flusso di misure. Lintera sequenza o un particolare sottoinsieme di dati correlati vengono quindi rese disponibili al centro di controllo. Esso provvede inoltre alla gestione del sistema di misura attraverso il monitoraggio di tutti i dati in ingresso per ci che riguarda i dati persi, gli errori e la sincronizzazione. Lanalisi delle prestazioni di misura delle PMU hanno mostrato eccellenti caratteristiche di risposta sia in regime stazionario che transitorio. La precisione in regime stazionario in
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condizioni standard dello 0,5%, ma possibile, mediante una buona calibrazione raggiungere valori vicini allo 0,1 % su tutto il range di misura. La tabella 2 mostra un esempio dei risultati dei valori di sfasamento e frequenza in regime stazionario, relativi a test effettuati sui primi dispositivi PMU commerciali installati sulla rete della compagnia Bonneville Power Administration. I valori n/a della deviazione standard e massima delle misure di fase sono pressoch nulli. Test phase () 30 45 200 Test freq. (Hz) 59.12 60 60.32 Error % 0.024 0.021 0.002 Error % 0.002 0 0 Std Dev () n/a n/a n/a Std Dev (Hz) 0.002 0.0002 0.0025 Max Dev () n/a n/a n/a Max Dev (Hz) 0.007 0.001 0.006

Tabella 2: Risultati dei test di prestazione di Phase Measurement Unit (PMU).

I risultati dei test dinamici, ottenuti applicando delle variazioni a gradino e a rampa ai valori di ingresso, hanno mostrato dei risultati ugualmente positivi e promettenti. Particolare attenzione occorre porre anche al sistema di comunicazione per la trasmissione dati di grandezze fasoriali. I modem analogici, ad esempio a 33,6 kpbs (protocollo V.34), sono sufficientemente veloci e tali da consentire il trasferimento dei dati provenienti dalle PMU con una frequenza di 30 campioni al secondo. Per velocit pi elevate e ritardi temporali pi brevi si richiedono comunicazioni digitali a 56 kpbs o pi veloci come consentito ad esempio dalle fibre ottiche. Le caratteristiche peculiari del sistema di comunicazione devono essere un basso rateo di errore ed una bassa latenza. Poich i dati inviati dalla PMU non vengono ritrasmessi, il sistema di comunicazione deve possedere un basso rateo di errore o una funzione di correzione degli errori. Il protocollo V.34 ad esempio include come opzione il controllo di errore e la correzione degli stessi. I sistemi come ad esempio SONET su fibra ottica possiedono invece un basso rateo di errore intrinseco. Attualmente le connessioni dial-up e internet non si possono ritenere abbastanza affidabili per sistemi real-time come questi, ma potrebbero esserlo in futuro La performance del sistema di comunicazione deve essere valutata prendendo in considerazione lintero processo a partire dalla PMU che compie una misura e trasmette in modo digitale i dati, fino al Centro di Controllo per arrivare agli attuatori che compiono le azioni di comando sui dispositivi della rete elettrica. Una volta in forma digitale, le misure non subiscono alcun degrado, ma possono per essere perdute, collocate fuori posto (misplaced data) o subire dei ritardi durante i vari passi di trasmissione ed elaborazione. Conseguentemente si possono prendere come indici di performance del sistema (a valle delle

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PMU) le grandezze data loss cio la quantit di dati smarriti, laffidabilit dei componenti e del sistema e la velocit di operazione. Un tipico riassunto di analisi affidabilistica sulla rete di comunicazione di Bonneville Power Administration mostrato in tabella 3. Stazione (PMU) GCoul JDay Malin Colstrip BigEddy MValley Keeler Disponibilit (%) Signal 97.52 99.929 99.997 99.82 99.99 99.983 99.996 Sync 99.974 99.996 93.74 100 99.988 99.74 99.95 PMU fail two days Normal, modem PMU clock failure Comm. Sys problems Normal fiber disital PMU clock problems Normal, modem

Note

Tabella 3: Risultati dei test di affidabilit del sistema di comunicazione.

Il sistema di comunicazione costituisce un elemento critico di tutto il sistema, infatti un guasto di un dispositivo concentratore o della rete di comunicazione pu causare la perdita di tutti i dati. Durante 5 anni di sperimentazione BPA ha riscontrato una perdita di dati non significativa dovuta alle PDC ed alcune perdite di dati dovute al guasto di un singolo canale di comunicazione. Ci dovuto al fatto che BPA utilizza diversi sistemi di comunicazione indipendenti e quindi improbabile che si verifichino guasti dellintero sistema. quindi particolarmente importante la scelta appropriata dellarchitettura della rete di comunicazione ed eventualmente la ridondanza dei canali di comunicazione. Diversi sono gli aspetti che devono essere considerati in relazione alla velocit di risposta dellintero sistema di protezione wide area. Ogni elemento del sistema deve infatti operare ad una velocit sufficiente a processare i dati senza che vi siano delle perdite degli stessi. Una maggiore velocit del sistema di comunicazione non riduce le perdite di dati e non migliora laffidabilit, ma pu ridurre il tempo di risposta del sistema. La latenza, cio il ritardo fra levento e la disponibilit del dato, molto importante per questo tipo di applicazioni di protezione, vista la rapidit dei fenomeni in gioco. La latenza frutto di tutta la catena di misura, elaborazione, trasmissione e processamento dei dati a partire dalle grandezze elettriche della rete fino allemissione di comandi, azioni di controllo, ecc. A seconda del tipo e del mezzo di trasmissione adottato si possono avere velocit di operazione diverse che vanno dalle poche decine di ms per le fibre ottiche o le micro onde alle centinaia di ms per le comunicazioni radio ad esempio via satellite. Nella tabella 4 si riportano a scopo di esempio i tempi di ritardo, con rispettiva incertezza, di ogni singolo apparato del sistema francese Syclopes.

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Subsystem PMU Central computer Islanding actuators Load shedding actuator Microwave network Satellite network (2 up and down ways)

Max response time (ms) 130 100 150 100 30 690

Max Uncertainty (ms) 5 2 5 10 10 30

Tabella 4: Tempi di ritardo di ciascun componente del sistema Syclopes.

La tabella 5, nella quale si riportano i risultati dei test di affidabilit di ogni singolo apparato del sistema francese Syclopes mette chiaramente in luce come i risultati di indisponibilit (su richiesta) dei due sistemi di comunicazione (microwave e satellite) siano significativi di una criticit di questi elementi rispetto al resto del sistema. Subsystem PMU Central computer Islanding actuators Load shedding actuator Microwave network Satellite network Unexpected operation (per hour) 1E-07/h 1E-07/h to 1E-08/h 1E-09/h 1E-07/h 1E-09/h 1E-09/h Unavailability (per demand) 1E-07/s 1.1E-04/s 3E-04/s 5E-03/s 1E-03/s 1.5E-03/s

Tabella 5: Risultati dei test di affidabilit di ogni singolo apparato del sistema di protezione francese Syclopes.

Lesigenza di porre rimedio a questo dato di fatto impone di ridondare i canali di comunicazione. Ad esempio, installando due PMU in ogni stazione e separando i canali di comunicazione per ciascuna di esse o raddoppiando i canali di comunicazione in modo tale che ogni PMU comunichi con due differenti concentratori (PDC) si ottiene uneffettiva ridondanza del sistema di comunicazione. Una soluzione pi economica potrebbe essere quella di ridondare le misure. Ci si ottiene installando le PMU nelle stazioni adiacenti e realizzando delle misure sulle linee elettriche di connessione tra le stesse stazioni, senza dover ricorrere alla ridondanza delle singole PMU in ogni punto di installazione. In caso di guasto di una PMU, la misura nella stazione adiacente, combinata con la misura sulla linea di connessione, forniscono la misura della PMU mancante con ottima approssimazione. Questo migliora la copertura del sistema elettrico e contemporaneamente fornisce un ragionevole grado di ridondanza (figura 10).

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Figura 10: Ridondanza delle misure delle PMU.

Se invece si considera una rete di comunicazione basata su unarchitettura di tipo flat si deve ricorrere ad un sistema di comunicazione con struttura ad anello (WAN). Mentre, nei sistemi tradizionali verticalmente integrati, tutte le misurazioni ed i segnali logici sono inviati ad una posizione centrale (centro di controllo) dove risiede la logica di decisione e dalla quale vengono impartiti gli ordini alle diverse componenti del sistema di potenza, nelle configurazioni di tipo flat, pu essere realizzato un sistema pi robusto. Infatti la perdita di un canale di comunicazione pu avvenire senza che vi sia alcuna perdita di funzionalit. Se un Terminale di Protezione si guasta, pu essere mantenuto un livello sufficiente di ridondanza ricorrendo ai terminali vicini secondo una logica simile a quella illustrata sopra. Da queste note informative si comprende come lefficienza di un SPS dipenda implicitamente dalla tecnologia WAMS impiegata.

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