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venerd si sono gettate le basi per un accordo sulla riforma costituzionale chiesta dallUnione Europea rimangono molti dubbi al riguardo. In verit infatti i politici bosniaci venerd non sono riusciti ad accordarsi sulle modifiche costituzionali da implementare per rispettare la sentenza del 2009 della Corte europea dei diritti umani sul caso SejdicFinci e permettere anche agli appartenenti alle comunit etniche minoritarie di partecipare alle elezioni presidenziali. La riforma costituzionale una condizione imprescindibile posta dallUE perch la Bosnia possa firmare lAccordo di Associazione e Stabilizzazione (SAA): il primo passo per ladesione comunitaria. Secondo il leader del Partito democratico serbo (SDS) Mladen Bosic tra le varie proposte presentate durante lincontro svoltosi a Banja Luka soltanto due sono rimaste in piedi. I principali partiti serbo-bosniaci della Republika Srpska (lentit serba in Bosnia) vogliono lelezione diretta del loro candidato alla presidenza mentre i quattro partiti della Federazione (lentit croatobosniaca) pretendono un sistema di elezione indiretta. Per giungere ad un compromesso si dovrebbe consentire al membro serbo della Presidenza di essere eletto direttamente e a quelli bosniaci e croati invece di essere eletti indirettamente. La soluzione sarebbe molto confusionaria e per questo ancora rimane una questione aperta. chiaro che
non c alcun accordo su questo compromesso, queste le dichiarazioni pronunciate da Bosic. Inoltre il leader del Partito bosniaco di azione democratica (SDA) Sulejman Tihic ha annunciato in un intervista a Dnevni Avaz di essere assolutamente contrario a un elezione presidenziale asimmetrica: Le elezioni devono svolgersi o direttamente o indirettamente altrimenti il sistema sarebbe eccessivamente confusionario e per niente efficiente. I membri della Presidenza devono essere eletti tutti allo stesso modo senza che ci siano diseguaglianze. Comunque noi del SDA preferiamo un sistema elettorale indiretto per assicurare la legittimit etnica dei candidati. STILISTA AIUTA I BAMBINI BOSNIACI La leggendaria stilista francese Agnes B. ha donato 40.000 euro a favore della fondazione Istruzione in Bosnia-Erzegovina per aiutare i figli delle vittime della guerra in Bosnia. La stilista, il cui vero nome Agns Andre Marguerite Troubl, durante la cerimonia svoltasi a Sarajevo ha dichiarato di essere sempre stata affascinata dalla Bosnia: Le vittime di guerra non dovranno essere mai dimenticate, mai. La mia storia damore con Sarajevo dura da tanti anni: nel 1992 iniziai a devolvere il ricavato di alcune vendite per spedire pacchi di cibo in Bosnia. Oggi che la guerra finita voglio sostenere i progetti finalizzati a migliorare listruzione dei bambini bosniaci. Ne parla Balkan Insight riportando le parole del direttore generale della fondazione Jovan Divjak:
Ringrazio calorosamente Agnes per la sua donazione. Il denaro verr utilizzato per aiutare 50 bambini figli di vittime di guerra. Questi bambini soffrono di disturbi e mancanze ma sono molto talentuosi. MACEDONIA, DISACCORDO SULLA LUSTRAZIONE In Macedonia la nuova legge sulla lustrazione entrer in vigore in settimana ma la Commissione parlamentare incaricata di applicare la norma a corto di personale e sta vivendo in questi giorni un contrasto interno relativo alle nuove disposizioni. Infatti i membri della Commissione non sono daccordo su un punto fondamentale previsto dalla nuova legge: consentire a volontari esterni di collaborare al lavoro di lustrazione. La nuova legge prevede che tutti i dossier raccolti dalla Commissione diventino pubblici e vengano quindi caricati su internet per essere conoscibili da tutti i cittadini macedoni. Visto che i dati non saranno pi segreti potranno essere gestiti senza problemi da volontari esterni, queste le dichiarazioni del presidente della Commissione Tome Adzev riportate da Dnevnik. Ma alcuni membri della Commissione sulla lustrazione si oppongono al cambiamento sostenendo che in questo modo verrebbero violati importanti protocolli di segretezza e sicurezza: Quando impieghi collaboratori esterni che non hanno alcun obbligo nei confronti della Commissione e non sono dotati di certificati di sicurezza non puoi pi permetterti di controllare quello che giunger al
pubblico, questa lopinione di Blagoja Geshoski, un membro della Commissione. MONTENEGRO, METROPOLITA CONTRO LA NATO Il metropolita Amfilohije, capo della Chiesa ortodossa serba in Montenegro, ha ribadito la sua posizione di estremo dissenso nei confronti delladesione di Podgorica alla NATO. Spero vivamente che la NATO crolli e sparisca definitivamente. Comunque il Montenegro non dovrebbe mai allearsi con un organizzazione del genere che fino a ieri ci bombardava, queste le dichiarazioni espresse dal metropolita durante un intervista al quotidiano montenegrino Dan. Secondo Amfilohije infatti se il Montenegro entrer nella NATO diventer soltanto un estensione dellorganizzazione militare atlantica che pratica violenza sul mondo intero. Il metropolita ha concluso cos lintervista di domenica: Cosa dovremmo fare? Aiutare gli altri Paesi a bombardare a tutto spiano per distruggere e impoverire la societ umana e la comunit dei popoli? Una cosa buona potrebbe fare il Montenegro: aiutare europei ed americani a distruggere la NATO.