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I

SPAZIO

MEDICINA

BENESSERE

TUTTOSCIENZE
MERCOLED 24 APRILE 2013 NUMERO 1557
A CURA DI: GABRIELE BECCARIA REDAZIONE: CLAUDIA FERRERO GIORDANO STABILE tuttoscienze@lastampa.it www.lastampa.it/tuttoscienze/

Vittori: Vi racconto cosa cambier tra le stelle


LO CAMPO PAGINA II

L aviaria bis ha gi iniziato a colpire in Cina


ARCOVIO PAGINA IV

Anche luomo adesso pu riplasmarsi da capo


FERRERO PAGINA VI

tutto salute SCIENZE ...


P

&

MAURIZIO MOLINARI
CORRISPONDENTE DA NEW YORK

ircondato nella East Room della Casa Bianca da oltre 100 giovani studenti provenienti da 40 Stati dellUnione, Barack Obama ammette che questo uno dei momenti pi belli dellanno. Si tratta della Science Fair, che dal 2010 vede il Presidente degli Stati Uniti premiare le migliori invenzioni selezionate da unapposita commissione fra i progetti realizzati in migliaia di scuole elementari, medie e superiori da ragazzi appassionati di scienza, matematica, ingegneria e tecnologia. E un programma nel quale Obama crede per stimolare sin dalle scuole la passione dei pi giovani per le materie che ritiene decisive per lo sviluppo dellAmerica nellimmediato futuro. Nellultimo anno abbiamo importato la quantit minore di petrolio dal 1993 e grazie alle energie rinnovabili stiamo creando migliaia di posti di lavoro, ma non basta. Dobbiamo fare di pi, dice il Presidente, al fine di spingere gli studenti a dare il massimo per far rimanere gli Stati Uniti allavanguardia sulla frontiera dellinnovazione scientifica. E questo lintento del programma Stem (acronimo inglese di scienza, tecnologia, ingegneria e matematica) che vede lamministrazione stanziare questanno 180 milioni di dollari, a cui se ne aggiungono altri 265, destinati ad atenei, musei e imprese, inclusi 80 milioni mirati ad aggiungere 100 mila insegnanti di matematica e scienze entro 10 anni. In concreto ci significa che ogni scuola ha a disposizione dei fondi governativi a cui attingere per offrire lezioni di scienza e tecnologia ai propri alunni. Il metodo che il presidente Obama applica quello del community organizer di Chicago - il primo lavoro che ebbe da giovane - ovvero puntare sulla mobilitazione dei singoli, sul volontariato, sulla cooperazione tra ogni tipo di gruppo e istituzione al fine di innescare un volano di mutamento sociale su pi fronti. Per questo ci che pi conta lentusiasmo dei giovani scienziati, che Barack Obama stimola, andando di persona a provare le invenzioni premiate. Sono una trentina, posizionate nei giardini della Casa Bianca.

Obama invita i baby inventori Sono il futuro dellAmerica


E questo il momento nel quale i piccoli inventori vengono proiettati sulla ribalta. Il braccio robotico, fatto di Lego e controllato da guanti di Nintendo, frutto del lavoro di un diciassettenne del Colorado e testimonia come bastano 250 dollari di materiale per creare un braccio artificiale. I cool pads, confezionati da tre bambini di 8 anni di una scuola elementare della Georgia, promettono invece di combattere deidratazione e surriscaldamento negli atleti impegnati in qualsiasi disciplina sportiva. Una bicicletta che, pedalando, consente di decontaminare laria attraverso particolari filtri colpisce il Presidente, fino a spingerlo a salirci sopra, mentre a lasciarlo di stucco lOffshore rip current alert system, ovvero una boa ad energia solare che, posizionata in mare, consente a chi nuota di avere informazioni aggiornate sul tempo, in modo da poter prevenire tempeste e burrasche anche se ci si trova da soli in mezzo alloceano. Obama passeggia fra le invenzioni, stringe le mano ai giovani creatori, sorride, fa domande sui dettagli e i costi, ringrazia per genio e determinazione, incita a seguire un particolare sviluppo del progetto. Fa capire che vorrebbe continuare allinfinito, affascinato dalla capacit di ragazzi come Jon Kubricki e Brodget Zarych, sedicenni del New Jersey, di inventare una pressa in grado di trasformare le bucce di banana in combustibile da cucina, aprendo nuovi orizzonti allo smaltimento dei rifiuti nelle grandi citt. Il programma Stem consente a questi studenti, sostenuti da enti senza scopo di lucro, di ritrovarsi in campeggi estivi dedicati alla realizzazione di progetti scientifici ancora pi ambiziosi, al fine di attirare linteresse delle industrie private.
CONTINUA A PAGINA III

Le sonde si ispirano a un coleottero


Il fenomeno

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Il progetto

ivoluzionare i motori per i satelliti e le sonde grazie a carburanti green e traendo ispirazione dal mondo animale: l'obiettivo del progetto europeo Pulcher, finanziato dal 7 Programma Quadro e coordinato da Alta SpA, spin-off dell'Universit di Pisa. I ricercatori hanno studiato il comportamento del coleottero bombardiere, che per difendersi da ragni e formiche espelle una miscela bollente, prodotta da una serie di ghiandole che decompongono l'acqua ossigenata. Lobiettivo - ha spiegato Daniela Belli - un sistema di propulsione analogo, in cui la spinta sia generata da piccoli impulsi che si ottengono iniettando a bassa pressione i propellenti nella camera di combustione.

Eclisse di Luna: partito il conto alla rovescia

onto alla rovescia per l'eclissi parziale di Luna di domani. Anche se sar parziale, vale la pena vederla perch, tempo permettendo, si riuscir a scorgere il bordo lunare pi prossimo all'ombra della Terra oscurarsi, spiega l'astrofisico Gianluca Masi, curatore scientifico del Planetario di Roma e responsabile del Virtual Telescope. A rendere particolare l'evento sar la lumi-

nosit della Luna, che il 25 aprile sar piena. Visibile da tutta Europa, Italia compresa, leclissi sar simile a quella parziale del 31 dicembre 2009, particolarmente spettacolare. L'eclissi - spiega Masi - si verifica quando la Luna entra nel cono d'ombra proiettato dalla Terra nello spazio. Stavolta lorario del fenomeno sar particolarmente comodo, con il culmine che si verificher alle 22,07.

II .TuttoScienze

STAMPA .LA MERCOLED 24 APRILE 2013

lP SCIENZE
lP

La fotosintesi? Una questione quantistica


n Uno studio del Cnr ha rivelato i fenomeni

Ecco i 30 anni pi caldi degli ultimi 1400 anni


n I 30 anni tra il 1971 e il 2000 sono stati proba-

quantistici alla base della fotosintesi. Se in natura cruciale la fase iniziale, nota come light-harvesting (raccolta della luce), in cui lenergia di una molecola recettore viene trasferita ad altre pi distanti, i ricercatori hanno assemblato in laboratorio un prototipo basato proprio su questo processo: Abbiamo verificato che il trasferimento delle cariche elettriche avviene con un meccanismo di coerenza quantistica, ossia tramite unoscillazione ordinata di elettroni e nuclei atomici. la strada per nuove applicazioni nel fotovoltaico.

bilmente i pi caldi degli ultimi 1400: lo dimostra lo studio su Nature Geoscience, coordinato da Darrell Kaufman della Northern Arizona University. Al lavoro hanno partecipato anche tre ricercatori italiani: Martina Braida e Barbara Stenni dellUniversit di Trieste e Mirko Severi dellUniversit di Firenze. In tutto hanno partecipato 70 autori, che hanno analizzato 500 dati relativi alle variazioni della temperatura sul pianeta negli ultimi due millenni: si tratta della prima analisi a livello globale e lungo un periodo di tempo cos lungo.

SPAZIO

ANTONIO LO CAMPO

l futuro dei voli spaziali sar sempre pi segnato dai progetti delle societ private. Lo spazio si sta dimostrando terreno fertile non solo per la scienza, per la ricerca e per la tecnologia, ma anche per le opportunit di crescita industriale e commerciale. Ed un domani che gi inizia-

Il Dragon
La navicella stata sviluppata dallazienda statunitense Space X: presto la versione cargo sar affiancata da una con equipaggio

Roberto Vittori Astronauta


RUOLO: UFFICIALE DELLAERONAUTICA MILITARE E ASTRONAUTA DELLAGENZIA SPAZIALE EUROPEA (ESA) IL SITO: WWW.ESA.INT/ESA

to. pi che una convinzione. una certezza quella di Roberto Vittori, 48 anni, astronauta italiano dellEsa europea. E, infatti, il futuro cominciato con la conclusione del programma shuttle e una serie di nuovi progetti finanziati dalla Nasa, uno dei quali - quello della navicella Dragon della societ Space X - dimostra di essere ormai in fase avanzata. Vittori un protagonista. Se ha preso parte allultima missione del Programma Sts delle navette spaziali, volando su Endeavour, dopo le precedenti spedizioni sulla Stazione spaziale internazionale con le navicelle Sojuz,

Addio shuttle, c Dragon Le stelle saranno dei privati


I programmi americani ed europei. E si comincia a sognare con il Dream Chaser
ora lavora presso lambasciata italiana a Washington: quindi una sorta di ambasciatore astronauta, con il ruolo, tra gli altri, di mantenere viva la storica collaborazione tra Italia e Usa in campo spaziale. E una partnership che ha appena compiuto 50 e risale al Progetto San Marco, che fece dellItalia uno dei primi Paesi al mondo in grado di costruire e mettere in orbita un proprio satellite, ricorda Vittori, che ha parlato con Tuttoscienze al Centro Spaziale Altec di Torino per levento dedicato alle scuole Mission X - Allenati come un astronauta, un progetto Nasa-Esa coordinato in Italia dallAsi. E aggiunge: La Nasa sta trasferendo i finanziamenti a una serie di iniziative esterne e proprio la Dragon ne la dimostrazione, con i tre voli effettuati in versione cargo per la Stazione. Cos come ha dato buoni risultati il razzo vettore Falcon 9, che la mette in orbita. Sono previste 12 missioni di rifornimento, ma nel frattempo potrebbero partire quelle con gli astronauti. La Dragon, infatti, prevede linvio di un equipaggio di quattro o cinque astronauti. Queste missioni potrebbero cominciare intorno al 2017 e il progetto riassume al meglio le esigenze attuali: disporre, cio, di un veicolo di concezione semplice e affidabile. Dragon infatti una capsula di tipo tradizionale, un ibrido tra Apollo e Sojuz, che a costi contenuti pu fare fin da subito la spola Terra-spazio. E che funziona, per, con le tecnologie pi avanzate. E per il nuovo shuttle? Ci sar ancora da aspettare. Alcuni progetti americani, come il Dream Chaser, che prevede una mini-navetta, un po come doveva essere la Hermes europea, poi cancellata, richiedono tempo. Anche se il concetto dellaeroplano spaziale resta sempre valido. Piuttosto sottolinea Vittori - i primi velivoli spaziali potrebbero essere quelli di alcune societ private, come X-Core, che prevedono linvio ad alta quota di aero-razzi, tramite un velivolo atmosferico pi grande: una volta sganciati dal velivolo principale, accendono i propulsori per raggiungere dapprima quote suborbitali e in

LA STAMPA
MERCOLED 24 APRILE 2013

TuttoScienze .III

La grande scommessa sul genio dei pi giovani


MAURIZIO MOLINARI
SEGUE DA PAGINA I

Alla Casa Bianca


Barack Obama testa una delle invenzioni di Science Fair: una bicicletta in grado di ripulire laria inquinata

n A volte le risposte arrivano, come nel caso

di aziende hi-tech, tipo SanDisk e Cisco, che hanno scelto di mettere a disposizione - su base volontaria - un numero di propri scienziati e ricercatori per affiancare, sostenere e stimolare ragazzi e progetti considerati pi promettenti. Dopo aver detto, durante lultimo discorso sullo Stato dellUnione, di voler vedere le nuo-

ve generazioni di americani in grado di competere con i concorrenti di India, Cina e Corea, Obama vede nella Science Fair la dimostrazione che il potenziale c, se il governo sceglie di investire nella giusta direzione. Assieme a lui, a mischiarsi fra schiere di potenziali scienziati del XXI secolo ci sono star dello sport come Victor Cruz, campione dei New York Giants, stelle dei programmi scientifici in tv come Bill Nye e personaggi come LeVar Burton, volto di Star Trek: The Next Generation. E un modo per sottolineare come - dallo sport a Hollywood - la nazione intera che scommette sul genio delle nuove generazioni di americani per rispondere alle sfide capaci di far decollare la crescita economica.

lP

NEUROSCIENZE

GABRIELE BECCARIA

Un rendering del futuro shuttle statunitense: il Dream Chaser

seguito quelle orbitali. Laspetto innovativo quello commerciale. Le nuove iniziative, infatti, promettono molti nuovi posti di lavoro. Ed un modello da esportare: per noi interessante portarlo in Italia, nonostante la situazione europea sia diversa da quello americana. E, intanto, gli astronauti del Vecchio Continente si preparano anche per la Dragon. Come per lo shuttle, i voli verso la Stazione sono

dedicati a tutte le nazioni che partecipano al programma. A quando il suo prossimo, quarto volo? Tornare lass sarebbe straordinario. Ma per adesso volano i nostri giovani astronauti, come giusto che sia. Tra un po tocca a Luca Parmitano e alla fine del prossimo anno a Samantha Cristoforetti. Io ho ancora un contratto di un paio danni qui a Washington, e poi torner in pieno servizio allEsa.

iamo testoni, nel senso che alla nascita la testa grande (e sproporzionata) una caratteristica distintiva della nostra specie insieme con un cervello gi ingombrante e due gambe promettenti, che si preparano a farci camminare come irrequieti esseri bipedi. Gli antropologi sostengono che questa natura multipla ci rende esseri bizzarri, soprattutto se ci confrontiamo con i parenti scimmieschi. Nasciamo gracili e indifesi, incapaci perfino di aggrapparci alla mamma, come sanno fare scimpanz e gorilla appena venuti al mondo, e non un caso che il nostro baby cervello resti un enigma. Ecco perch sta facendo discutere lultimo esperimento condotto dallEcole Normale Suprieure di Parigi. Infilando un inoffensivo ma scenografico caschetto di elettrodi a un gruppo di bambini e osservando che cosa avviene nelle loro piccole-grandi teste, si scoperto che a cinque mesi hanno sviluppato una prima forma di autocoscienza. Se nasciamo dopo nove mesi di gestazione, la nostra vera vita da umani consapevoli comincia o comincerebbe, secondo questa scoperta - nel momento in cui riconosciamo una serie di volti altrui e reagiamo in modi diversi alla loro presenza. E questo, in realt, solo linizio di una serie di fasi che hanno dello sbalorditivo, come si racconta nel nuovo saggio di Chip Walter, Last ape standing, appena uscito negli Usa e dedicato allimpresa dei Sapiens, unici sopravvissuti di 27 diversi ominidi, comparsi nel corso di alcuni milioni di anni. Mentre nella pancia della mamma i nostri neuroni si sviluppano fino alla strabiliante velocit di 250 mila nuove cellule al minuto, al momento del parto il cer-

a cinque mesi che diventiamo davvero umani?


A Parigi i test sul riconoscimento dei volti
In diretta
Un caschetto di elettrodi svela in tempo reale le reazioni del cervello infantile

Sid Kouider Neuroscienziato


RUOLO: RICERCATORE ALLA COLE NORMALE SUPRIEURE DI PARIGI IL SITO: WWW.ENS.FR/?LANG=FR

vello pesa meno di un quarto di quello che diventer in et adulta. Poi, nei primi tre anni accelera di nuovo, triplicando di dimensioni, continua a crescere fino ai sei anni, sperimenta una massiccia riconnessione dei circuiti nelladolescenza e completa la propria evoluzione entro i 20 anni. Nessuna altra specie sperimenta una simile metamorfo-

si post-natale, sfidando i rischi di un lungo processo di crescita. Nellinterminabile infanzia e adolescenza che ci contraddistingue - sottolinea Walter - c con ogni probabilit un fattore decisivo della nostra forza: nemmeno i pi diretti competitors - i Neanderthal - si sono potuti permettere di allevare bambini cos sofisticati e al tempo stesso tanto implumi. E dal momento che un bambino non comincia a parlare se non intorno a un anno, il team parigino ha cercato di sondare un aspetto-chiave della costruzione cerebrale analizzando i segnali elettrici legati ai meccanismi di riconoscimento visivo. Utilizzan-

do lelettroencefalografia, si sono registrati i flash di una serie di segnali nel sistema nervoso che sembrano identificare proprio linizio della coscienza visiva, vale a dire la capacit di vedere e ricordare ci che si visto. Protagoniste sono state 80 cavie - di 15, 12 e cinque mesi - e ai pi piccoli ci sono voluti 150 millisecondi per scatenare la cascata neurologica del riconoscimento. Tempi dilatati rispetto a un adulto, ma a quellet che la performance - spiega Sid Kouider sulla rivista Science - finalmente si manifesta, replicando lo stesso processo che avviene nelle menti orgogliose di mamma e pap.

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IV .TuttoScienze

LA STAMPA .MERCOLED 24 APRILE 2013

lP MEDICINA

Sos artrosi: 4 milioni di malati e nessuna cura risolutiva


n Impedisce i gesti pi semplici, come cammi-

nare, salire le scale, alzarsi da una poltrona, lavarsi o vestirsi: l'artrosi una malattia degenerativa delle articolazioni, che colpisce in Italia pi di 4 milioni di persone. Con costi enormi, pari a 6,5 miliardi all'anno (solo gli interventi di protesi al ginocchio sono stati 56 mila in un anno), e una produttivit ridotta per ogni paziente che viene quantificata in 722 euro al mese. I sintomi compaiono negli over 60, ma i segni radiologici che indicano l'inizio dei danni alle ossa possono presentarsi gi verso i 40 anni. Ora si stanno studiando nuove prospettive, ma la ricerca deve ancora fare molti passi avanti, come si sottolineato a

Firenze, al congresso europeo sull'osteoporosi e l'osteoartrosi (Esceo13-Iof), il pi importante appuntamento sulle patologie delle ossa. Oggi il trattamento - spiega Maria Luisa Brandi, ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all'Universit di Firenze - si focalizza sul miglioramento dei sintomi, in particolare sull'attenuazione del dolore, attraverso farmaci antinfiammatori, ma non c ancora alcuna terapia approvata per ridurre la progressione della malattia. E quindi necessario cambiare la prospettiva: Lobiettivo curare l'osso per ottenere effetti positivi sul deterioramento della cartilagine. Con l'avanzare dell'et, infatti, aumenta la distruzione dell'osso stesso, tanto che a 60 anni il 30% del suo capitale gi perso: si punta , quindi, a nuove terapie che ne ristabiliscano l'equilibrio, ricostruendo cos i tessuti.

Lavanzata della nuova aviaria


Gi 21 vittime in Cina. Si teme che il virus stia imparando a saltare da uomo a uomo

lP

VIROLOGIA

VALENTINA ARCOVIO

a poco meno di un mese un nuovo virus dellinfluenza aviaria, H7N9, apparso in Cina e ha gi contagiato oltre 100 persone, uccidendone 21. La maggior parte dei casi concentrata a Shanghai e nelle tre zone limitrofe di Jiangsu, Zhejiang e Anhui fino alla capitale Pechino. I casi per hanno iniziato a moltiplicarsi a ritmi preoccupanti. Secondo quanto riferito ieri dalle autorit cinesi, il virus avrebbe raggiunto anche la provincia dello Shandong. Pur non essendo letale come lH5N1, ovvero la vecchia versione dellaviaria, le

modalit di contagio del nuovo virus iniziano ad allarmare. Anche se sappiamo solo che H7N9 si trasmette dai volatili infetti alluomo, il nuovo virus ha gi acquisito alcuni cambiamenti genetici che dimostrano un adattamento ai mammiferi e agli esseri umani. Mentre, infatti, il ministero della Salute cinese ribadisce che i casi di contagio sono ancora isolati e che non c dimostrazione di una diffusione del virus direttamente da uomo a uomo, i risultati di un nuovo studio pubblicato sulla rivista Eurosurveillance fanno temere che questo passo possa essere raggiunto rapidamente. Un gruppo di ricercatori, coordinati da Masato Tashiro dellInfluenza virus research center del Giappone e da Yoshihiro Kawaoka delle Universit del Wisconsin-Madison (Usa) e di Tokyo, ha scoperto che la nuova aviaria si in-

Masato Tashiro Virologo


RUOLO: DIRIGE IL CENTRE FOR REFERENCE AND RESEARCH ON INFLUENZA DELLOMS E LINFLUENZA VIRUS RESEARCH CENTER DI TOKYO

fatti adattata alluomo. Nonostante sia ancora troppo presto per predire il potenziale pandemico della nuova influenza, le analisi delle sequenze genetiche di H7N9 di quattro vittime umane del virus e di campioni derivati da uccelli mostrano segni inequivocabili di questo adattamento. Nel caso del campione umano, ma non in quello degli uccelli, si riscontrata la mutazione di una proteina che permette lattecchimento del virus nelle cellule umane. Si anche visto che questa muta-

zione permetterebbe al virus di svilupparsi a temperature proprie al tratto respiratorio alto delluomo, che sono minori di quelle dello stesso tratto negli uccelli, afferma Kawaoka. LOrganizzazione mondiale della Sanit sta valutando la situazione. Ma, come successo qualche anno fa per la suina, siamo gi arrivati ai massimi livelli di allerta. Del resto, la sorveglianza di virus che possono essere una minaccia per luomo diventata una priorit crescente. La prossima grande pandemia infatti una questione di quando e non di se. Questo perch condividiamo il Pianeta con moltissime altre specie animali, potenziali veicoli di malattie. Nei cinque anni passati c stato uno spostamento significativo dal semplice monitoraggio delle tendenze delle malattie nella popolazione umana a un sistema pi globale di sor-

veglianza, teso a capire lintricata relazione tra natura, ecosistemi e salute umana. Veterinari, biologi della conservazione, medici, antropologi ed epidemiologi sono ora nel mezzo di uno sforzo coordinato per evidenziare i fattori di rischio legati alla nascita di nuovi virus prima che passino alluomo e si diffondano. Circa il 60% di tutte le infezioni umane attuali e il 75% di quelle emergenti, infatti, sono zoonotiche, originate cio dagli animali. Questo processo comprende lHiv, varianti dellinfluenza come laviaria e la suina, Ebola, il West Nile virus e quello che causa la Sars. Fino a questo momento conosciamo solo un numero relativamente piccolo di specie che ospitano virus che sappiamo colpire la salute umana - spiega Jonathan Epstein, veterinario epidemiologo dellorganizzazione internaziona-

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LA STAMPA
MERCOLED 24 APRILE 2013

TuttoScienze .V

Scoperto il gene spazzino che rimuove anche i grassi


n Grassi e rifiuti cellulari in eccesso? A regolar-

Nuove opportunit
Lo studio sul gene Tfeb stato condotto dall'Istituto Telethon di genetica e medicina di Napoli (il Tigem)

La ricerca

ne lo smaltimento ci pensa un gene, battezzato Tfeb. In uno studio pubblicato su Nature Cell Biology Andrea Ballabio e Carmine Settembre dell'Istituto Telethon di genetica e medicina di Napoli (il Tigem) hanno dimostrato per la prima volta come nelle nostre cellule la produzione dell'energia e lo smaltimento delle sostanze di scarto siano collegati: una scoperta dal grande potenziale applicativo non solo nel campo delle malattie genetiche rare, ma anche in quelle degenerative. Abbiamo dimostrato - spiega Settembre, primo autore del lavoro - che Tfeb gioca un ruolo da direttore d'orchestra anche nel metaboli-

smo dei grassi, quando l'energia scarseggia. in grado, infatti, di mettere in moto il processo con cui la cellula spezzetta i lipidi e li converte dalla loro forma di deposito a quella immediatamente utilizzabile come fonte energetica. La controprova venuta dai test su due tipi di topi di laboratorio. Questo significa che Tfeb riuscito a mimare quel processo che si verifica in caso di digiuno e che favorisce l'utilizzo dei grassi, evitandone l'accumulo. Tuttavia importante sottolineare - ha detto Ballabio - che questo lavoro non vuole dimostrare che per prevenire l'obesit dovremo ricorrere alla terapia genica. Con questa tecnica, che si rivela molto promettente, abbiamo la conferma del fatto che stimolare Tfeb faccia stare bene le cellule e che questo processo si possa sfruttare per contrastare la degenerazione progressiva che si osserva in molti tipi di malattie.

le EcoHealth Alliance -. In quasi tutti i casi di malattie zoonotiche il passaggio alluomo dovuto allattivit umana stessa, come il degrado degli habitat, lagricoltura intensiva e il commercio di specie selvatiche. Spesso il contagio inizia da animale a uomo, ma la preoccupazione che i virus possano mutare per diventare trasmissibili tra umani. Qualche anno fa due gruppi di scienziati, uno olandese e laltro americano, furono in
GLI SCENARI

La prossima pandemia solo una questione di quando e non di se


grado di modificare H5N1 e di ottenere una variet molto pi pericolosa. Dai risultati era evidente che cinque mutazioni erano sufficienti a rendere il virus direttamente trasmettibile da furetto a furetto e ad aumentare la resistenza del virus ai farmaci noti, mantenendo tuttavia il medesimo grado di mortalit (circa il 50%). Per questo motivo gli esperti ritengono che solo un approccio olistico alle relazioni tra salute animale, benesse-

re umano ed ecosistemi pu fornire una soluzione: dai segni precoci dallarme allidentificazione dei movimenti attraverso i continenti di virus potenzialmente pericolosi. Nel luglio 2012 un rapporto dellInternational livestock research institute (pubblicato da Nature) ha mappato le regioni calde del passaggio delle malattie tra animali e uomini e, tuttavia, molte questioni rimangono insolute. E ancora difficile, per esempio, stabilire che cosa causer una futura pandemia. La prospettiva pi preoccupante - di certo - ununione di geni di un virus con quelli di un altro, un processo noto come riassortimento, formando cos un nuovo agente, molto pi letale. E veramente una lotteria - sottolinea Epstein - capire dove e come un salto di specie sia unopportunit per i patogeni degli animali selvatici di adattarsi a un nuovo ospite. Ed proprio qui che c il rischio. Se capiremo meglio ci che facilita i salti e lavoreremo per limitare questi processi, saremo pi protetti: non solo da ci che conosciamo, ma anche da ci che non conosciamo ancora.

Un test del sangue e scopriremo il primo segnale del tumore


Oltre il Dna, lultima frontiera della genetica lanalisi del micro-Rna

Lesame dei micro-Rna nel sangue non lo fa nessuno al mondo. Si comincia a farlo a livello di ricerca solo nei nostri laboratori in Ohio e a Harvard.
E questa la via maestra alla cura dei tumori?

Ci saranno molte cure diverse e un numero ampio di farmaci, non uno soltanto.
E il passaggio dallallungamento della speranza di vita alla guarigione vera e propria?

lP

ONCOLOGIA

Cervello in fuga
Carlo Croce diventato celebre anche per gli studi sulla leucemia linfoide cronica e pi volte stato suggerito il suo nome al comitato che seleziona i Premi Nobel

ne sono coinvolti nel processo neoplastico. E quindi vanno studiati anche quelli.
Insomma, si da poco aperta una vera e propria prateria.

FRANCESCO RIGATELLI

25 anni, dopo gli studi a Roma, volato a Philadelphia, negli Usa. Carlo Croce, milanese di nascita, ora direttore dellIstituto di Genetica dellOhio ed nel gotha della ricerca. La sua specializzazione la ricerca di bersagli sensibili ai farmaci tra le molecole del cancro e ha acquisito fama mondiale per gli studi sulla leucemia linfoide cronica. Se diventato un simbolo dei cervelli in fuga, anche responsabile della ricerca di Nerviano medical sciencies, la pi grande azienda italiana per lideazione e lo sviluppo dei farmaci nel settore oncologico. Oggi i suoi studi davanguardia si concentrano sullRna, piccole molecole fondamentali per capire tutti i segreti del funzionamento del Dna.
Professore, cominciamo dallinizio: in quanto genetista del cancro, pu spiegare come si evolve la conoscenza delle alterazioni cellulari che porta alla malattia?

cancro. Di conseguenza la logica di trattamento cambiata, perch, invece di usare farmaci che aggrediscono tutte le cellule proliferanti, adesso si possono colpire solo quelle tumorali che hanno caratteristiche geneticamente specifiche.
Detta cos, sembra quasi fatta: e invece cosa manca ?

a pi alterazioni. Ecco perch il singolo caso ha bisogno di una propria mappa genetica con bersagli specifici. Loncologo del futuro, quindi, dovr utilizzare questo strumento per individuare le alterazioni genetiche che causano la malattia e potr poi scegliere farmaci appropriati per quelle modificazioni.
E adesso arriviamo a un aspetto fondamentale: lRna e il micro-Rna. Pu spiegare di

cosa si tratta?

Negli ultimi 30 anni si capita la base molecolare del

Molta conoscenza. Ogni tumore non dovuto a una deviazione genetica singola, ma

Si tratta di una famiglia di geni che non codifica con proteine ed coinvolta nel processo neoplastico. I geni codificanti nel Genoma umano sono il 2%, ma, mentre prima di questa scoperta si pensava che tutte le alterazioni per il cancro si verificassero in questo 2%, adesso, invece, si sa che molto pi del Genoma espresso a livello dellRna. E anche geni che non codificano per protei-

Per sconfiggere il cancro bisogna scoprire tutti questi geni cos da definire una terapia adeguata. Proprio quella mappa genomica per ogni tuMa lalterazione genetica comore alla quale accennavo me nasce? prima. Inoltre, utilizzando gli Sappiamo che alcune situaRna, si pu cercare di scoprire zioni ambientali incidono sulle la malattia gi allinizio. Di so- modificazioni genetiche. Come lito, purtroppo, i tumori ven- il fumo, che aumenta la probabilit di cangono diagnocro. Probabilsticati tardi, mente, poi, ci quando sono sono cause gi avanzati e ambientali sviluppano che ancora mutazioni genon conoscianetiche pi RUOLO: DIRETTORE DELLISTITUTO mo. Infine frequenti DI GENETICA AL COMPREHENSIVE CANCER CENTER possiamo delle cellule DELLOHIO STATE UNIVERSITY ereditare genormali. EcE VICEPRESIDENTE DEI NERVIANO ni che predico perch, MEDICAL SCIENCES s p e s s o, spongono a quasi impossibile guarirli. malattie, ma raro, mentre alE come si scopre il tumore a tri restano da scoprire.

E molto lungo. Perch con il tempo si sviluppa una resistenza al farmaco e bisogna quindi ricorrere a medicine diverse. Ma, quando avremo individuato tanti bersagli diversi, allora si potranno usare pi farmaci.

Carlo Croce Biochimico

partire dallRna?

Per esempio con un esame specifico del sangue. Oggi, al contrario, dai test non si capisce se una persona stata colpita da un tumore allo stato iniziale. Nel futuro avremo a disposizione biomarcatori molto pi precisi.
Dove si fa pu fare oggi questo esame?

Lei vive tra Usa e Italia: molto diverso curarsi l o qua?

LIstituto tumori di Milano e di Roma trattano i pazienti come a Boston e a New York. Non c differenza. Aviano e Torino le conosco meno, ma credo siano alla pari. Ci che cambia negli Stati Uniti lattivit di ricerca.
twitter @rigatells

VI .TuttoScienze

LA STAMPA .MERCOLED 24 APRILE 2013

lP BENESSERE
BAMBINI

La nanna funziona solo se si segue la giusta routine


STEFANO RIZZATO
n Il beb piange di notte? Le coccole non bastano. Anzi, correre

alla culla alla prima lacrima potrebbe addirittura essere controproducente. La soluzione per i continui risvegli dei pargoli - assicurano gli esperti - si chiama sleep training: un vero e proprio allenamento per insegnare ai piccoli a fare sonni lunghi una notte. Per la gioia - e soprattutto il riposo - di mamma e pap. Le varianti di questa tecnica sono molte, ma in gran parte raccomandano di partire intorno ai sei mesi. Il primo passo creare una vera e propria routine per la nanna e far diventare regolare lorario in cui mettere il beb a letto. Non so-

lo: dovrebbero essere ripetitivi e costanti, sera dopo sera, anche i gesti e le attivit fatte con il piccolo prima di dormire, dal bagnetto agli ultimi giochi. Poi inizia la parte pi difficile, quella che richiede anche un po di fermezza. Se il pargolo si sveglia e richiama lattenzione nellunico modo che conosce, cio con un bel pianto, guai ad accorrere per calmarlo e coccolarlo. Meglio aspettare due o tre minuti e poi si pu intervenire, ma senza toglierlo dalla culla e prenderlo in braccio. La versione pi rigorosa dello sleep training suggerisce di lasciare che il bimbo smetta di piangere da s, ovviamente dopo aver controllato che stia bene. I beb hanno un sonno con cicli lunghi unora e mezza o due, ma solo alcuni piangono quando sono svegli, spiega Marsha Weinraub della Temple University di Philadelphia, coordinatrice di uno studio su 1200 bambini. Ogni piccolo segue uno sviluppo diverso - aggiunge - e per i primi sei mesi normale che i pianti notturni siano frequenti. Ma quando continuano fino a oltre i 18 mesi meglio che i genitori consultino uno specialista.

E luomo si rid forma


Pancia, naso e anche gli occhi: al maschile il 30% degli interventi

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CHIRURGIA

CLAUDIA FERRERO

ggi gli uomini chiedono quasi tutto: di snellire l dove la dieta non ha potuto niente. Di rinfrescare lo sguardo. Di togliere un po di anni al viso. Di tenere a bada le rughe della fronte. Sono finiti i tempi dellimbarazzo, anche gli uomini vanno dal chirurgo estetico, consapevoli che laspetto conta, soprattutto quando si fanno lavori a stretto contatto con il pubblico. Daltronde i dati diffusi dallInternational Society of Aesthetic Plastic Surgery (Isaps) parlano da soli: la chirurgia estetica al maschile rappresenta circa il 30% del totale. Se la rinoplastica si conferma sempre tra gli interventi pi gettonati per migliorare lestetica del volto, ormai un classico

anche la correzione delle orecchie a sventola, la cosiddetta otoplastica, soprattutto oggi che la moda impone capelli corti. Si interviene sulle cartilagini in eccesso, riducendo la conca. Con lestate alle porte la prova costume mette a disagio anche luomo e locchio corre su pancetta e fianchi, tasto dolente delluniverso maschile, il cosiddetto salvagente. Spiega il chirurgo plastico ed estetico Paolo Santanch: Il grasso tende ad accentuarsi nelle zone di accumulo preferenziale, ricche di adipociti, che nelluomo sono appunto addome, epigastrio (parte superiore delladdome) e fianchi. Talvolta il grasso si accumula pure nella regione mammaria. La liposuzione interviene in modo mirato su tutte le zone che vogliamo modificare: accade sovente, infatti, che, nonostante gli sforzi in palestra e le diete, gli accumuli sulladdome non se ne vogliano andare. Lintervento devessere eseguito in sala operatoria in regime di day surgery: si

lascia la clinica medicati semplicemente con una pancera. Nel caso del seno ladipe in eccesso crea una forma tondeggiante, che ricorda molto quella femminile. Si aspira e si modella il grasso rimanente, dandogli una forma da pettorale. La pelle si ritrae poi da sola. La liposuzione risolve anche il doppio mento. E veniamo alla zona occhi, perch luomo consapevole che l che si concentra tutta lattenzione quando si parla con qualcuno. Uno sguardo appesantito da una palpebra superiore sovrabbondante o da una borsa inferiore gonfia di grasso lasciano limpressione di una persona pi stanca o pi invecchiata - continua Santanch -. La maggior parte degli uomini interviene soprattutto per eliminare le borse sotto gli occhi: lombra che si crea tra la borsa di grasso e lo zigomo conferisce i laria appesantita e sofferente di chi, per esempio, ha pianto o non ha dormito. Lintervento in day hospital, in anestesia locale as-

sociata a una sedazione. Al termine rimane qualche livido. In genere loperazione si associa a un filler di riempimento, in particolare a uniniezione di idros-

Paolo Santanch Chirurgo


RUOLO: SPECIALISTA IN CHIRURGIA PLASTICA E PERITO DEL GIUDICE DEL TRIBUNALE DI MILANO IL SITO: WWW.SANTANCHE.COM

siapatite di calcio sullo zigomo, per compensare il dimagrimento fisiologico di questarea. E, sorpresa, non mancano gli uomini che richiedono il lifting. Fino a non troppi anni fa era un intervento richiesto quasi esclusivamente dalle donne e, tra gli uomini, solo dai personaggi della moda e dello spettacolo - prosegue Santanch -. Ultimamente, invece, luomo ne sta scoprendo i benefici e sempre pi ne approfitta. In particolare professioni-

sti, imprenditori e rappresentanti di alto livello, consapevoli che il mito dellefficienza sempre pi legato a quello della giovinezza. Ogni lifting quindi personalizzato: Bisogna studiare in che modo, caso per caso, avvenuto il cedimento dei muscoli e dei tessuti e riposizionarli con una tensione orientata nella direzione opposta al cedimento stesso. Soltanto in questo modo sar possibile ricreare lo stesso viso pi giovane.

E ancora, alluomo piace molto il botulino spiana-rughe, la tossina in grado di rilassare i muscoli, regalando unespressione pi distesa. Bastano poche e semplici iniezioni: Del botulino va ricordato che possibile modularne leffetto con risultati naturali. Nelluomo le rughe sulla fronte e quelle glabellari tendono a diventare molto evidenti. Basta davvero poco per poter cancellare unaria corrucciata.
[3 - Continua]

LA STAMPA
MERCOLED 24 APRILE 2013

TuttoScienze .VII

Il cioccolato, scudo anti-Alzheimer Ecco la prima prova sui neuroni


PAOLA MARIANO TERZA ETA
n Il cioccolato protegge il cervello dalla demenza senile: uno

studio condotto tra Italia e Usa ha svelato, infatti, che gli antiossidanti del cacao difendono i neuroni dallAlzheimer, stimolando la produzione del fattore di crescita Bdnf (fattore neurotrofico cerebrale). Questa molecola favorisce la sopravvivenza dei neuroni e la crescita di nuove cellule nervose, oltre che i collegamenti tra loro (le sinapsi), ed cruciale per la memoria. Lo studio, condotto da Annamaria Cimini dellUniversit dellAquila, stato pubblicato sul Journal of Cellular Biochemistry e mostra per la prima volta che gli antiossidanti del

cacao agiscono attivando un agente protettivo chiave nel cervello e non, quindi, semplicemente contrastando i radicali liberi come si era ritenuto finora. Numerose ricerche hanno dimostrato che i flavonoidi - gli antiossidanti di cui ricco proprio il cacao - hanno unazione protettiva sul cervello. Restavano per un mistero i meccanismi molecolari coinvolti. Il gruppo di Cimini ha quindi utilizzato un estratto di cacao ricco di flavonoidi, testandolo su una colonia di neuroni umani in provetta. Lesperta ha poi simulato la malattia di Alzheimer, intossicando i neuroni con gli aggregati di peptide beta-amiloide sempre presenti nel cervello dei malati. Cimini ha cos scoperto che i flavonoidi attivano il Bdnf, contrastando lazione tossica delle placche e stimolando la crescita di nuovi neuroni. la prova che a livello cellulare i flavonoidi del cioccolato azionano un tasto vitale per proteggere il cervello dalla degenerazione: il Bdnf infatti, attivo soprattutto in regioni neurali cruciali per lapprendimento e la memoria, non a caso due delle funzioni cognitive pi compromesse dallAlzheimer.

Se i 20 anni sono passati ma lacne rimasta il primo colpevole il fumo


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DERMATOLOGIA
FABIO DI TODARO

uai a pensare che la fastidiosa parentesi dei disturbi della pelle, odiati prima di tutto per ragioni estetiche, svanisca al compimento dei 20 anni. Di acne, infatti, si pu soffrire anche in et adulta. Lincidenza di questa forma matura della malattia favorita dal fumo: la nicotina, ma probabilmente anche altre sostanze emesse dalle sigarette, sono alla base dellinsorgenza dellacne cosiddetta comedogena post-adolescenziale, diffusa principalmente tra le donne. una patologia che colpisce i due terzi superiori del viso: zigomi, naso, fronte e tempie e ricorre nel 14-18% delle pazienti fumatrici, spiega Bruno Capitanio, responsabile della dermatologia pediatrica e dellambulatorio acne dellIstituto San Gallicano di Roma. stato proprio il suo dipartimento, due anni fa, a confermare il dato in una ricerca pubblicata dal Journal of American Academy of Dermatology. Su 226 donne, di et compresa tra i 25 e i 50 anni, si not che l85% aveva questo tipo di acne, di natura non infiammatoria. Del campione, 150 donne erano fumatrici e la maggior parte non ne aveva sofferto prima della maggior et. Questa eviden-

Bruno Capitanio Dermatologo


RUOLO: RESPONSABILE DELLA DERMATOLOGIA PEDIATRICA E DELLAMBULATORIO ACNE DELLISTITUTO S. GALLICANO DI ROMA

za sugger la correlazione diretta tra il fumo e linsorgenza dellacne in et adulta. Lo studio ha corroborato la tesi che vuole la nicotina tra le sostanze responsabili dellipercheratosi della cute. Lalcaloide avrebbe infatti unalta affinit con i recettori per lacetilcolina, presenti nelle cellule che compongono le ghiandole sebacee. Il fumo di sigaretta, inoltre, aumenta i

radicali dellossigeno e diminuisce la quantit di vitamina E (un antiossidante) in circolo. Cos il sebo risulta pi denso, si accumula nei dotti ghiandolari e porta alla formazione dei punti bianchi, che si scuriscono in seguito allossidazione degli acidi grassi, dovuta allinterazione con lambiente esterno. Questi effetti, sommati alle propriet antinfiammatorie e vasocostrittive della nicotina, potrebbero spiegare la natura delle lesioni osservate nellacne comedonica postadolescenziale. Il riscontro dei ricercatori italiani si aggiunto a quelli riguardanti altri fattori: stress, inquinamento, eccessiva esposizione ai raggi solari. Se su alcuni difficile in-

tervenire, dimenticare le sigarette la prima azione da fare subito. Il ruolo della nicotina spiega perch la malattia nelladulto ha unorigine diversa. Nei fumatori le difese immunitarie sono pi basse e la risposta infiammatoria meno intensa - chiarisce Capitanio -. quindi fondamentale smettere di fumare per vedere gli effetti dopo due o tre anni. Importante anche ridurre luso dei cosmetici, mentre non ci sono evidenze per dire che i pazienti acneici dovrebbero eliminare alcuni alimenti. Sotto osservazione, per, rimangono il latte e i cibi ad alto indice glicemico. Secondo let di insorgenza, lacne negli adulti definita come persistente, se cominciata durante ladolescenza, o a esordio tardivo, quando si presenta per la prima volta dopo i 25 anni. Le lesioni profonde non si manifestano come i classici brufoli pieni di pus che colpiscono i volti adolescenziali. Nelle donne fumatrici si osservano invece punti neri chiusi. Per rimuoverli necessaria la microchirurgia, pena la formazione delle lesioni a punteruolo, in cui la pelle forma le fossette che rappresentano il principale inestetismo dellacne. In seguito occorre applicare creme che ammorbidiscono lo strato corneo dellepidermide: a base di retinoidi e acido acetilsalicilico. Unaltra interazione negativa tra fumo e pelle stata riscontrata nellacne inversa, malattia cronica che colpisce soprattutto le ascelle (nelle donne) e la regione inguinale (pi frequente negli uomini) e che pu degenerare, formando ulcere. Pi rara, invece, la sindrome di Favre-Rachoucot, causata dalleccessiva esposizione ai raggi solari. In attesa di ulteriori riscontri, si visto che il 90% di chi ne affetto un fumatore o lo stato per anni. Un altro motivo per abbandonare le sigarette.
Twitter @fabioditodaro

Mezza maratona? possibile


Un obiettivo anche per chi non ha mai corso: ecco come

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SPORT

STEFANO MASSARELLI

detta di molti esperti lobiettivo ideale per chi ama la corsa, ma non vuole portare lorganismo allo stremo, creando il giusto mix di potenza e flessibilit dei muscoli. La mezza maratona una tappa fondamentale per chi intende prepararsi a correre una maratona, ma allo stesso tempo rappresenta un traguardo alla portata di tutti. Per prepararsi a correre una distanza di 21,097 km, infatti, non c bisogno di sottoporsi ad allenamenti estenuanti, ma serve un training mirato, che faccia leva sulla resistenza e sulla potenza muscolare con allenamenti che non superano mai i 18 km, dato che linsieme delle distanze percor-

se nella fase di preparazione a consentire al fisico di terminare la corsa nei tempi prefissati. Il periodo di allenamento necessario per correre una mezza maratona varia da un anno, per i soggetti sedentari, fino a 8 settimane, per chi gi allenato e corre in modo regolare, spiega Fulvio Massini, consulente per lallenamento e membro della Societ italiana nutrizione sport e benessere (SINSeB), nonch autore del libro Andiamo a correre (Rizzoli). Per chi ha appena cominciato importante procedere per gradi, fissando il primo obiettivo a 7 km di corsa continua, per poi aumentare fino a 14 e a 21. Chi ha gi un buon grado di allenamento e riesce a percorrere 10 km senza fermarsi, invece, pu gi delineare gli obiettivi in modo pi specifico. Lelemento-chiave la velocit di riferimento, ovvero la velocit media per km con cui si fanno 10 km di corsa.

Fulvio Massini Trainer


RUOLO: CONSULENTE PER LALLENAMENTO E MEMBRO DELLA SOCIET ITALIANA NUTRIZIONE SPORT E BENESSERE (SINSEB) IL LIBRO: ANDIAMO A CORRERE - RIZZOLI

La mezza maratona ha un ritmo pi lento di 5-10 secondi, spiega Massini: se si riesce a percorrere i 10 km alla velocit di 5 minuti al km, la mezza maratona dovr essere completata alla velocit di 5,5-5,10 minuti al km, a seconda della propria bravura. Fissato lobiettivo, si procede con lallenamento, strutturato in 3 fasi: corsa a ritmo lento per una distanza massima di 18 km, corsa a ritmo medio per una distanza variabile tra gli 8 e i 14 km, effettuata a ritmo leggermente inferiore alla velocit di rife-

rimento, e corse ripetute su distanze variabili da compiere a una velocit pi sostenuta. Un quarto allenamento consiste nel provare a correre a ritmo di gara almeno una volta ogni 2 settimane, su una distanza di almeno 6 km, cos da sperimentare le sensazioni meccaniche di appoggio nonch la resistenza mentale, consiglia Massini. Allenarsi per almeno 3 volte alla settimana indispensabile per perseguire i propri obiettivi e le sedute devono essere distribuite in modo corretto, preferi-

bilmente con la corsa sulla lunga distanza a inizio settimana, le prove ripetute a met settimana e lalternarsi della corsa a ritmo medio o a ritmo di gara durante il weekend. Anche i tipi di percorso devono essere valutati con attenzione. Correre solo in pianura non aiuta lo sviluppo dei muscoli e, quindi, un percorso di leggere salite e discese dovrebbe essere inserito almeno in uno degli allenamenti settimanali, con lulteriore possibilit di effettuare sedute di tapis roulant inclinato o di corsa sulle scale per rafforzare ulteriormente le gambe e sviluppare il fiato. Arrivati alla gara, poi, importante trovare il giusto ritmo con cui iniziare a correre, in modo da non cadere stremati prima del traguardo: si pu stabilire landatura con un cardiofrequenzimetro, altrimenti si pu imparare ad ascoltare il proprio respiro. La velocit giusta con cui correre una mezza maratona con una respirazione leggermente impegnata, ovvero a un ritmo di corsa in cui si riesce a parlare con una certa difficolt, dice il trainer. Ritmo giusto, respirazione ed equilibrio sono il segreto per tagliare il traguardo, senza oltrepassare i limiti.

MERCOLED 24 APRILE 2013 LA STAMPA VIII

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