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di Francesco La Manno
FRANCESCO LA MANNO
Matrix ovunque. intorno a noi. Anche adesso, nella stanza in cui siamo. quello che vedi quando ti affacci alla finestra, o quando accendi il televisore. L'avverti quando vai a lavoro, quando vai in chiesa, quando paghi le tasse. il mondo che ti stato messo davanti agli occhi per nasconderti la verit.
Probabilmente vi chiederete per quale motivo abbia scritto un titolo che evoca un futuro fantascientifico, visionario, apocalittico e lugubre per la razza umana. Il motivo presto detto: Giulietto Chiesa, in un articolo del Il Fatto Quotidiano del 7 agosto u.s., afferma che gli U.S.A. (nel marzo del 2013) tramite il presidente Obama hanno comunicato la nascita del Brain Project (acronimo di Brain Research Through Advancing Innovative Neurotechnologies), con lobiettivo di:
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Praticante avvocato e blogger. Scritto del 10 agosto 2013, tratto dal blog Il Panopticon, in
http://panopticonitalia.blogspot.it/2013/08/gli-usa-lanciano-il-brain-project.html
produrre un gigantesco balzo in avanti della conoscenza del funzionamento del cervello umano, consentendo di vedere da vicino, dallinterno, come lindividuo percepisce il mondo esterno e quellaltro mondo che gli proprio, il luogo dove confluiscono i miliardi e miliardi di informazioni che vengono dai miliardi e miliardi di cellule del corpo umano. Che questultima parte allincirca il 98% di tutta lattivit cerebrale. Il Brain si propone di sapere da dove nascono e come pensieri, sensazioni, sentimenti, ricordi. Fin dove si spinge la coscienza, dove sconfina nellinconscio. Anzi, di pi, cos la coscienza. E dove si trova3.
Ed ancora: gi decine di laboratori, negli Stati Uniti e altrove, sono impegnati a studiare il collegamento tra lintelligenza umana e lintelligenza artificiale. Cio a trasferire capacit umane -come la visione, la comprensione dei linguaggi, gli stessi processi decisionali che caratterizzano il cervello umano nelle macchine di calcolo. E viceversa. Attenzione, perch il viceversa proprio la novit del Brain: significa letteralmente trasferire nel cervello umano alcune delle capacit non umane di elaborazione di quantit sterminate di dati, e anche di trasferire almeno in parte, le velocit superumane di realizzazione di tali elaborazioni. E lidea di stabilire una connessione tra due
intelligenze qualitativamente diverse, inconfrontabili, ma che hanno elementi basilari di funzionamento comuni4.
G.
CHIESA,
ilfattoquotidiano.it,
agosto
2013,
inhttp://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/07/cose-brain-project-di-obama/678965/
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Ibidem.
Dalla mera lettura di quanto riportato dianzi, non posso esimermi dallesprimere il mio sgomento in relazione alle terribili conseguenze che tale tecnologia potr comportare per lumanit intera. Anzitutto, il fatto che Obama abbia dichiarato che il Brain Project(di seguito per brevit B.P.) consentir un prodigioso progresso dellumanit, permettendo la cura di gravi patologie psichiche (tra cui lAlzheimer, schizofrenia, autismo) non giustifica i rischi a cui si potrebbe essere esposti. Ma soprattutto mi chiedo: il B.P., consentendo il trasferimento di capacit umane alle macchine e viceversa, quali conseguenze comporter? Con lapplicazione di questa tecnologia ci saranno computer in grado di elaborare decisioni in totale autonomia e senza lausilio umano? Server in grado di provare emozioni umane? E se queste intelligenze artificiali decidessero di distruggere la nostra civilt? In tal caso si concreterebbe un dominio delle macchine come nel film Matrix, con totale asservimento delluomo e suo conseguente servaggio. Probabilmente mi prenderete per pazzo, in quanto lo scenario da me proposto il pi visionario ed irrazionale che si possa prefigurare, tuttavia non bisogna sottovalutare i pericoli che corriamo, continuando tale ricerca scientifica. In primo luogo, vi sarebbe, certamente, un controllo della psiche dellindividuo da parte della corporation gestrice di tale tecnologia. In secondo luogo, non si possono conoscere gli effetti collaterali che il B.P. potr cagionare alluomo: perdita della memoria? Follia? Disturbi mentali? Eccesso di aggressivit? Chi ci pu garantire che il B.P. non comporter tali conseguenze? In terzo luogo, il B.P., nella migliore delle ipotesi, comporterebbe comunque una grave lesione della privacy dei consumatori, in quanto il gestore di tale tecnologia potrebbe carpire tutti i pensieri dellindividuo che accetta di aderire al progetto. Infine, si ben consapevoli che dietro al governo americano si celano le corporation, le quali hanno grossi interessi economici ad ottenere questa tecnologia e nessuno scrupolo nei confronti dei cittadini-consumatori.
In conclusione, da quanto esposto agevole arguire che gli scenari panottici,cyberpunk e postumani immaginati da: Jeremy Bentham nel
Panopticon, George Orwell in 1984, William Gibson in Neuromante e dai fratelli Wachowski nel film Matrix non sono molto lontani dalla realt, infatti il B.P., secondo gli esperti, sar disponibile tra circa dieci anni: prepariamoci al peggio.