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Nello scritto "Logica del senso", del 1969 e negli scritti successivi, Deleuze mette a punto i particolari di questo

orizzonte preliminare, che pu considerarsi lo sfondo filosofco entro il quale maturato il poststrutturalismo. Per un decennio, a partire dal 1972, la collaborazione con lo psicoanalista Flix Guattari (1930- 1992) ha permesso a Deleuze di indagare le conseguenze delle sue tesi in ambito politico, nella pratica psicoanalitica, nella critica letteraria, in una specie di rifondazione generale della cultura su basi anti-dialettiche e antimetafisiche . La sperimentazione di nuovi modi di vita e di pensiero, non pi assoggettati alle forme e ai dualismi della rappresentazione, si apre nell "AntiEdipo" (1972), a quella che la ragione classica definisce malattia mentale, e in particolare alla schizofrenia : un modo di vedere la realt tipicamente refrattario alle forme centralizzate del soggetto, dell'oggetto, dell'opposizione dialettica. Lo schizofrenico vede mondi percorsi da altri mondi, persone e oggetti multipli, corpi senza organi o disarticolati. Lo schizofrenico, inoltre, irriducibile alla formula familiaristica dell'Edipo a cui la psicoanalisi (e in particolare quella lacaniana, con l'idea di un "nome del padre" che fonda l'identit simbolica) riporta ogni evento detto "patologico". I preliminari di questa visione postdialettica della follia sono non soltanto le indagini di Foucault sulla storia dei manicomi e della malattia mentale, ma quel vasto movimento di ridefinizione del disagio psichico che interessa la cultura psichiatrica degli anni Sessanta e Settanta. La caratterizzazione classica della nevrosi, attualizzata da Freud, poggia sull'idea di un conflitto tra difesa e desiderio, che viene risolto nella vita psichica in base a un compromesso (il disagio psichico o somatico, nelle sue varie forme). La malattia psichica appare dunque in questa prospettiva come il risultato di un conflitto paradossale, un tentativo di porre un limite al dibattito infinito e rischioso tra le ragioni del desiderio e quelle della difesa. La struttura logica della nevrosi, e particolarmente della schizofrenia, costitu uno dei principali centri di interesse di Gregory Bateson, che tra il 1950 e il 1956 (nel quadro dei seminari interdisciplinari da lui organizzati a New York con i cibernetici Norbert Wiener, Heinz von Frster, il matematico von Neumann, la propria moglie Margaret Mead, l'epistemologo Warren McCulloch e altri), giunse a interpretare il conflitto psichico in termini di "double-bind" (doppio legame). A differenza di quanto avveniva nell'immagine classica della nevrosi, il double-bind include l'ambiente, e dunque implica una visione della psiche come sistema aperto. Perch si stabilisca un doppio legame, secondo la formulazione classica di Bateson, occorre che: una prescrizione sia giudicata non trasgredibile; che il suo contenuto sia ineffettuabile. L'esempio tipico quello del padre che ordina di disobbedire. Si tratta di un "paradosso pragmatico", la cui formula assolutamente identica a quella stoica del "mentitore", e come il mentitore genera un processo infinito, di tipo nevrotico (devo - non posso). Il ruolo dell'autoriferimento, da cui sorge la ricorsione o circolarlt infinita, qui evidente nella stessa formula della prescrizione, che, come in p = "l'enunciato p falso", impone di non tenere conto della propria imposizione. Nell "AntiEdipo" Deleuze e Guattari notano che questa logica del doppio legame non la perturbazione occasionale che genera una situazione patologica, ma il tessuto logico dell'intera cultura occidentale. La "doppia presa" precisamente la dialettica all'opera nella famiglia edipica; ogni triangolo familiare saldamente

radicato nel "devi e non puoi" dalla ricorrenza infinita. Ora, lo schizofrenico per lo pi si preoccupa di finitizzare la logica paradossale della famiglia (creando un compatto e imprendibile "corpo senza organi"), per evitarne a tutti, a s come al padre e alla madre, le conseguenze distruttive. La figura dello schizofrenico, che crea una diversa logica contro la logica triadica e dialettica della famiglia, emerge allora come argine sociale della normativa edipica e dialettica, come una specie di avanguardia del movimento di emancipazione. Di qui nasce l'idea politico-antropologica della schizoanalisi come una forma di analisi basata sull'assecondamento della metafsica schizofrenica, e su una visione del reale pluralistica, affermativa ed energetica. "L'Anti-Edipo" ebbe un grande successo, in Francia e in Europa, e forn i presupposti di una prosecuzione, lungo tutti gli anni Settanta, della contestazione operaia e giovanile del Sessantotto. Con "Mille piani", del 1982, il programma dell' "AntiEdipo" sviluppato in un'ipotesi di rifondazione generale della cultura, nell'idea di un'epistemologia decentrata e pluralistica, che raccoglie i risultati delle due dicotomie costruite negli anni precedenti: differenza contro dialettica, schizofrenia contro logica edipica.

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