GdN giovedì 26 gennaio 2006 NAPOLI METROPOLI I9

ISCHIA. DOPO LO SCOOP DEL “GOLFO” E DELLE” IENE” SIA L’ASL NA2 CHE LA PROCURA HANNO ISTUTUITO SPECIFICHE COMMISSIONI. LE CASSETTE SARANNO SEQUESTRATE

Aborti facili al Rizzoli, aperte due inchieste parallele

ISCHIA. Tre medici obiettori di coscienza nella struttu-
ra pubblica ma pronti a concordare interventi per
aborti clandestini nei propri studi privati. È la vicen-
da emersa da un’indagine giornalistica del quotidia-
no “Il Golfo” di Ischia e della quale si èoccupata la
trasmissione “Le Iene” in onda su Italia Uno. Sul fat-
to la direzione aziendale dell'Asl Napoli 2 ha avviato
un’inchiesta interna «per verificare il comportamen-
to di alcuni dipendenti in servizio presso l’ospedale
Rizzoli di Ischia in merito all'applicazione della leg-
ge 194 del 1978». L’inchiesta, '«avviata a seguito di
quanto evidenziato nel corso di una trasmissione te-
levisiva andata in onda su Italia Uno», è stata affida-
ta ai tre coordinatori aziendali delle aree sanitarie,
Carlo Fago, Roberto Landolfi e Armando Orlando.
Il quotidiano locale e la trasmissione televisiva ave-
vano infatti scoperto, tramite un’esca, che un medico
in servizio presso il Rizzoli si dichiara obiettore di
coscienza e non pratica interventi di interruzione di
gravidanza. A questo punto la stessa si decide di fare
visita ad un altro medico, anch’egli dichiaratosi
obiettore. Ma il dottor “X”, che dichiara la propria
indisponibilità a praticare l’aborto, inizia a parlare
di una via «ufficiale» ed una via «ufficiosa» per ri-
solvere il problema. E quale sarebbe questa via «uffi-
ciosa»? Il medico non ne fa un mistero ed esplicita-
mente fa capire che sull’isola è possibile risolvere il
“problema” e fa un nome ben preciso: “Y”.
A questo punto il cronista delle “Iene” fa visita al fa-
moso dottor “Y”. Questi senza troppi giri di parole
dà immediatamente la sua disponibilità a praticare
l’intervento “clandestino” nel suo studio a Ischia. Si
decide di incontrare anche gli altri medici, il dottor
“Z”. Questi riceve il giornalista in incognito in ospe-
dale. “Z” nella sua veste ufficiale è irremovibile. I
giornalisti decidono, quindi, di concentrarsi proprio
su questo medico ed organizzano una prima “visita”
presso il suo studio privato. Ed ecco la sorpresa: il
dottor “Z”, dichiaratosi obiettore in ospedale, senza
troppi giri di parole accetta di fare il lavoro. Ma ora
sarà l’inchiesta interna a stabilire quali saranno le
reali responsabilità. Intanto è intervenuta anche la
procura della Repubblica che ha disposto il seque-
stro della cassetta dell’“aborto facile”. Nelle prossi-
me ore o al massimo domani, infatti, gli investigatori
si recheranno nella redazione della trasmissione “Le
iene” per acquisire il prezioso documento. Il procu-
ratore Lepore ha già disposto la delega ad un proprio
sostituto per proseguire l’accertamento. A quanto pa-
re è contestato anche il reato di tentato peculato per
aver messo a disposizione lo strumento dell’ospedale
“Rizzoli” per eseguire l’ecografia

POZZUOLI. BLITZ DEI CARABINIERI IN UN CAPANNONE DI VIA CAMPANA CHE CONTENEVA MEZZI PER UN VALORE DI CIRCA 800MILA EURO. DENUNCIATI PADRE E FIGLIO

Scoperto deposito di tir rubati

Sequestrati anche alimenti contenuti nei furgoni POZZUOLI

Picchia e ripulisce una ragazza,

POZZUOLI. Per vendere i loro pro-
dotti stavano utilizzando dei mez-
zi che erano stati rapinati non mol-
to tempo fa. Complessivamente,
tra mezzi e prodotti alimentari, nel
garage conservavano beni per circa
800mila euro. Ma dopo la scoperta
dei carabinieri, è scattato il blitz e
per i due responsabili del deposito
- padre e figlio - è scattata la de-
nuncia in stato di libertà con l’ac-
cusa di ricettazione. I carabinieri
dell’aliquota radiomobile della
compagnia di Pozzuoli hanno de-
ferito in stato di libertà, con l’accu-
sa di concorso in ricettazione, Vin-
cenzo e Giorgio D., rispettivamen-
te di 77 anni e di 49 anni. Padre e
figlio sono stati sorpresi in via Cam-
pana a Pozzuoli, dove i carabinieri
hanno individuato un capannone,
all’interno del quale vi era custodi-
ta la motrice di un autoarticolato
che era stato rapinato a Piazzolla di
Nola pochi giorni fa. Ma non solo.
Sempre all’interno del capannone
gestito da padre e figlio, vi era an-
che un Fiat Iveco che era stato in-
vece rapinato nel mese di settembre
ad Arpino di Casoria. A seguito di
una perquisizione all’interno dei
due veicoli rapinati, i militari del-
la Compagnia hanno rinvenuto e
provveduto a sottoporre a sequestro
circa 1500 confezioni di uva sulta-
nina, 90 cartoni di pasta, 300 car-
toni di biscotti e di cioccolata, 200
cartoni di biscotti integrali, 230
confezioni di latte e 114 cartoni di
piadina. Alimentari e mezzi secon-
do i carabinieri hanno un valore che
si aggira attorno agli 800mila euro,
e dopo la denuncia i militari conti-
nuano a indagare per meglio capi-
re da dove provenissero quei due
mezzi e gli alimenti.
Ma questo non è l’unico inter-
vento effettuato dai carabinieri del
nucleo radiomobile della Compa-
gnia di Pozzuoli. In particolare, in-
fatti, i militari hanno provveduto
anche ad arrestare Carlo Avallone,
un 18enne di Pozzuoli, volto già no-
to alle forze dell’ordine e ritenuto
responsabile del reato di evasione
dagli arresti domiciliari. Il 18enne
doveva restare in casa poiché è ac-
cusato di rapina, la è stato sorpreso
in piazza della Repubblica ed è sta-
to tratto in arresto.
in cella rapinatrice di 26 anni
POZZUOLI. Ha fermato la ragazzina e l’ha pestata a sangue pur di pren-
derle i soldi che sapeva che custodiva nella borsa. Ma ha fatto i conti
senza l’oste: non ha preso in considerazione il fatto che poteva essere
stata vista, che qualcuno poteva denunciare. Così per questa leggerez-
za adesso si trova rinchiusa in una cella del carcere femminile di Poz-
zuoli con l’accusa di rapina. L’arresto è avvenuto l’altro pomeriggio,
quando i carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di
Pozzuoli hanno fatto scattare le manette attorno ai polsi di una giova-
ne donna. Si tratta di Antonia Zosimo, nota alle forze dell’ordine, una
ragazza di 26 anni, del posto. Alcune indagini dei carabinieri sono
state utili ad accertare che la donna poco prima delle 14,30, dopo
aver picchiato una 18enne del posto le aveva rapinato 700 euro in
contanti che aveva in borsa. Sulla scorta di alcune notizie date dalla
stessa vittima e grazie alla testimonianza di alcuni commercianti che
hanno assistito alla scena della rapina, e dopo un concitato insegui-
mento a piedi, la donna è stata raggiunta, arrestata e condotta in una
cella del carcere femminile, dove attualmente si trova rinchiusa.

GIUGLIANO. A DUE ANNI DAL PROGETTO TUTTO PRONTO PER L’ASSEGNAZIONE DELL’APPALTO POZZUOLI. VITTORIO LO NUTRE QUOTIDIANAMENTE

Gabbiano monco “adottato”

Videosorveglianza, ecco il bando
GIUGLIANO. Un altro importante passo è stato
compiuto per la concretizzazione del “Pro-
getto Alpha”, progetto che prevede l’installo
di sistemi di videosorveglianza nell’area a
nord di Napoli grazie allo stanziamento di
fondi regionali. Il bando, reso pubblico sul
Burc, è stato diffuso dalla regione Campania
a due anni dalla firma del Programma Quadro
“Giancarlo Siani”. Dopo l’assegnazione dei la-
vori d’appalto dunque, 1.299.000 euro pro-
venienti dal Pon “Sicurezza per lo sviluppo
del Mezzogiorno d’Italia” saranno veicolati
verso l’installo di 34 telecamere distribuite nei
comuni di Calvizzano, Giugliano, Marano,
Melito, Mugnano, Qualiano, Sant’Antimo e
Villaricca, 24 di tali telecamere, sono defini-
te intelligenti, in grado cioè di verificare per-
sino le targhe dei veicoli.
Gli occhi della giustizia saranno collegati ad
una centrale da costruire a Giugliano, comu-
ne capofila del progetto, verso la quale e dal-
la quale, partiranno tutte le segnalazioni ne-
cessarie a garantire l’intervento delle forze
dell’ordine, coordinate così durante l’arco
dell’intera giornata. Un progetto per la cui rea-
lizzazione sono stati necessari oltre due anni
GIUGLIANO. FRANCESCO MALLARDO (PSI) CONTESTA LA CATTIVA GESTIONE DEI PARCHEGGI E L’ALLARGAMENTO DEI MARCIAPIEDI
di lavoro ma che finalmente, grazie al patro-
cinio dell’ente regionale, sta per diventare
realtà. Per il primo anno di attività la sala ope-
rativa sarà interamente gestita con i fondi del-
la regione, dopodiché, diverrà autonoma e a
gestirla ci penseranno i comuni consorziati.
Un importante progetto dunque che potreb-
be dare una significativa risposta alle esigen-
ze di un’area nella quale aumenta in manie-
ra allarmante il rischio criminalità. Poche set-
timane fa infatti, da alcune forze partitiche el-
la città giungeva un accorato appello alle isti-
tuzioni ed alle forze dell’ordine del territorio
affinché individuassero una linea di governo
atta a far rientrare un allarme scattato a seguito
delle diverse rapine, delle molteplici aggres-
sioni e del primo omicidio che nella sola Giu-
gliano si sono già registrati in queste prime
settimane dell’anno.
Inoltre, un contributo significativo l’impe-
gno dei presidi delle forze armate dislocati nel
comprensorio e che, soffrendo di forti caren-
ze d’organico, difficilmente riescono a gesti-
re le emergenze di un’area tanto vasta quan-
to a rischio.
MONICA D’AMBROSIO
PORTICI. NOTA DEL PREFETTO
Kerasav, negato al Comune
l’acquisto della fabbrica
PORTICI. Il Comune non potrà acquistare la Kera-
sav, la fabbrica il cui acquisto finì nel mirino degli
“007” all’epoca dello scioglimento del consiglio co-
munale dell’ex sindaco Leopoldo Spedaliere. Ieri
la Prefettura ha inviato una nota all’attuale primo
cittadino di Portici, Vincenzo Cuomo, con la quale
si richiedeva la cancellazione immediata della de-
libera del 1997 con la quale il Comune aveva ac-
quistato la Kerasav. Immediatamente il sindaco ha
dato mandato al presidente del consiglio comunale
di convocare una riunione straordinaria attraver-
so la quale seguire le direttive della Prefettura. La
richiesta dal Palazzo di Governo è arrivata pro-
prio perché il Consiglio di Stato ha confermato
tempo fa lo scioglimento per infiltrazioni camorri-
stiche dell’Amministrazione retta da Spedaliere.
da un pensionato 70enne
POZZUOLI. Altro che libro “Cuore”,
altro che scenario deamicisiano.
Questa che pubblichiamo è crona-
ca vera, è un fatto di cronaca che
continua, singolare se si vuole, ma
oltremodo significativo.
Un pensionato 70enne, ex ope-
raio di uno stabilimento flegreo,
adotta e dà da mangiare ad un gio-
vane gabbiano, monco di un’ala e,
per questo, abbandonato dai “geni-
tori”, all’interno del “Tempio di Se-
rapide” (nella foto), dove era stato
fatto il nido. Ma ecco la dinamica di
quanto accaduto, e continua ad ac- cura staticamente la sommità del
cadere ogni mattina o quasi, tra i suggestivo monumento flegreo, la
giardinetti dell’antico Macellum. “famiglia” di volatili viene letteral-
Circa un anno fa infatti, sulla mente sfrattata: deve trovare un’al-
sommità “nidificata” di una delle tra sistemazione abitativa. Il picco-
tre colonne (termometro del bradi- lo gabbiano però non ce la fa anco-
sisma), di cipollino grigio del Sera- ra a volare, cade al suolo, si rompe
peo, nasceva appunto un gabbiano, un’ala, mentre i “genitori” - pare
ben accudito da mamma e papà. che così son usi - lo lasciano lì e vo-
Fino a quando una mattina, essen- lano altrove; nel frattempo e da so-
do intervenuti alcuni operai per in- lo, riesce a staccarsi con il becco la
gabbiare e rendere, quindi, più si- parte di ala malata, infettata dalla
ferita.
Da quei giorni, vive tra gli “am-
bienti” del Tempio, abbandonato a
sé stesso. Ci pensa Vittorio, è que-
sto il nome del pensionato - tutor, a

Strisce blu e cantieri, traffico in tilt calargli il cibo: manciate di pesci,

GIUGLIANO. Strade ristrette e smodato allarga-
mento dei marciapiedi, piazza Annunziata è
diventata il bivio tra l’ira degli automobilisti
paralizzati e la rovina dei commercianti pe-
nalizzati. Opere non ancora collaudate, ma
che già si presentano in uno stato tale che an-
drebbero rifatte ex novo. Ma chi decide di ab-
bandonare l’auto e procedere a piedi, usu-
fruendo così degli spaziosi marciapiedi, de-
ve armarsi di pazienza e tempo per trovare un
parcheggio essendo il centro storico e le zo-
ne più trafficate, totalmente prive di aree ade-
guate. È questa la fotografia di una realtà che
nutre uno dei più spiccati disagi del territo-
rio. «In uno degli ultimi consigli comunali,
svoltosi prima delle festività Natalizie, con-
vocato su richiesta dell’opposizione, sul tema
della viabilità e del Piano urbano traffico, si
sono prospettate una serie di proposte e so-
luzioni, venute da opposizione e maggioran-
za, a nome del partito Socialista – commenta
il consigliere provinciale Francesco Mallardo
- ho presentato un piano molto dettagliato. Il
Sindaco e l’Assessore al ramo si sono impe-
gnati a far riunire la commissione preposta
per elaborare una proposta definitiva, che an-
dasse a recepire e mediare tutte le idee pre-
sentate, ma è trascorso oltre un mese e mez-
zo e di questa commissione non se ne vede
traccia». A monte del problema traffico a Giu-
gliano, c’è una causa particolarmente viva: il
malfunzionamento del servizio sosta a paga-
mento. Presentato come il toccasana per ri-
solvere la questione viabilità, si è rivelato un
totale fallimento. «Fermo restando le mie per-
plessità sul fatto che, in un momento di re-
cessione economica e di crisi profonda per
tutte le famiglie italiane, già alle prese con tas-
se di tutti i generi, si debba pagare per poter
lasciare la propria auto incustodita per stra-
da. Il servizio è partito con il piede sbagliato
dal primo giorno – continua il consigliere so-
cialista - Già il tempo intercorso tra l’aggiu-
dicazione dell’appalto e l’effettivo inizio del
servizio, così come previsto dal capitolato, era
causa di annullamento del contratto così co-
me più volte fatto presente dal sottoscritto in
consiglio comunale. A questo va aggiunto che
si impiega meno personale rispetto a quello
previsto e lo si utilizza retribuendolo con un
contratto diverso da quello previsto e con
mansioni differenti da quelle per cui i lavo-
ratori vengono impiegati. Questa situazione
ha creato un forte attrito tra il personale e la
ditta, che non è quindi in grado di svolgere un
servizio decente, causando disagi alla citta-
dinanza e danni all’erario comunale. Per que-
sti motivi l’amministrazione avrebbe dovuto
applicare numerose sanzioni pecuniarie alla
ditta già da tempo, arrivando anche a chiedere
la rescissione in danno del contratto. Invece
per ora solo tre penalità sono state commina-
te alla ditta che gestisce il servizio, dopo for-
ti e pressanti segnalazioni dell’opposizione.
Ma intanto i danni erariali chi li paga? Cosa
dirà la Corte dei Conti?» - conclude Mallardo
che anche ieri sera, dai banchi dell’opposi-
zione in una seduta straordinaria di consiglio
comunale, ha fatto sentire il peso di un’op-
posizione che continua a battersi per invali-
dare i continui rinvii della maggioranza ad af-
frontare questioni che costringono la città ad
uno stato di generalizzata emergenza.
[MODA]
che l’uomo compra ogni mattina al
vicino mercato ittico. Appena Vit-
torio si affaccia dalla balaustra con
la prima colazione, il piccolo gab-
biano lo riconosce e gli fa festa, cer-
cando di “sollevarsi” con la sola ala
purtroppo disponibile,ad un’altez-
za massima di 70 - 80 cm. dall’an-
tico pavimento.
Un appassionato testimone, il
dottor Antonio Rea, che si trova a
passare da quelle parti, e gusta af-
fettuosamente la scena di Vittorio e
del gabbiano ferito, evidenzia un
particolare concorrenziale: al po-
vero volatile, tentano di unirsi, in
una lotta accanita, i gatti randagi
che vivono anch’essi nei giardini
del Serapeo, e che alla vista dei pe-
sciolini gli dichiarano guerra. Ma il
gabbiano è abilissimo nel sollevar-
si e prenderli a volo. Quei pescioli-
ni che cadono come manna dal cie-
lo, grazie al pensionato Vittorio.
GENNARO D’ORIO