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Guida per lo studio dellArte Gotica 1.

Caratteristiche generali e tecniche Le pi importanti sono larco acuto su campate solitamente rettangolari, la volta a nervatura ed larco rampante, e l'utilizzo di vetrate, smalti e superfici variamente lavorate. La netta distinzione tra navate e presbiterio abolita, il transeto ridotto. Unaltra caratteristica dellarchitettura gotica leffetto di continuit tra spazio interno ed esterno, suggerito dalle aperture delle ampie finestre, dalliluminazione diffusa e dallo snellimento delle strutture ridotte a scheletro portante. Il gotico in Italia: In Italia non trova un grande sviluppo lo slancio verticale, ne anche le riduzioni scheletriche delle masse murarie. a) Abazie (un esempio); le innovazione tecniche e formali del gotico apparvero per la prima volta nella chiesa abbaziale di Saint Denis, ed soprattuto nella ristrutturazione dellabside dove si defin il nuevo stilo. Tra i capolavori del gotico in Italia, la Basilica di San Francesco ad Assisi (1228 - 1253), Basilica di Sant'Antonio a Padova, la Chiesa di San Francesco a Bologna (1236 - 1263), la Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. In questo secolo vengono costruite o terminate alcune cattedrali, fra cui la Cattedrale di Siena, mentre verso la fine del secolo vengono cominciati cantieri di edifici realizzati nel Trecento; fra questi gli edifici fiorentini di Santa Croce, Santa Maria del Fiore, Palazzo Vecchio, ma anche la veneziana S. Maria Gloriosa dei Frari e l'umbro Duomo di Orvieto. Da non dimenticare l'architettura civile e militare che nell'Italia meridionale nasce per impulso dell'Imperatore Federico II di Svevia. b) le Basiliche di San Francesco dAssisi; Non erano passati due anni dalla morte di S. Francesco che gi Frate Elia, il successore al comando dell'Ordine, riceveva in dono un appezzamento di terreno, fuori dalla porta occidentale di Assisi Il 25 maggio 1230, cio meno di quattro anni dalla morte del Santo, la chiesa inferiore era ultimata e poteva esservi portato il corpo del Santo. formata da due basiliche poste luna sullaltra. Allesterno la facciata sostanzialmente romanica, anche nella cromia. Cosi come il campanile. Elementi gotici sono invece presenti nel portale binato di origine francese e nei contrafforti semicilindrici in petra rosa. La basilica inferiore ha una forma irregolare, poich alla pianta a T con ununica navata furono aggiunte nel trecento delle cappelle laterali. Lnico elemento gotico ricorrente anche nella chiesa superiore, la accentuazione dei costoloni che sottolineano gli elementi strutturale dell edificio c) Un esempio in Toscana : Duomo di Siena: ebbe inizio in forme romaniche alla met del XII, e prosegui in diversi fasi, abandonate e ricominciate. La facciata opera di Giovani Pisano un essempio della architettura gtica in Italia. Ha 3 grandi portali strombati con decissi effetti chiaroscurali che al interno corrispondono 3 navate con copertura a crociera Duomo di Orvieto: Nel 1290 ha inizio la costruzione con un significativo intervento di Lorenzo Maitani fino alla sua morte nel 1330, dopo hanno continuato la sua opera Andrea Pisano e Andrea Orcagna. E stata ritocata fino al settecento. Ha 3 portali strombati come quelli di Siena ma di dimensioni differenti (piu amplio il centrale) Un capitolo a parte lo meritano i mosaici che decorano la facciata: si tratta sicuramente di un'anomalia per lo stile gotico, la loro realizzazione ispirata probabilmente alla cultura romana paleocristiana, forse dovuta all'effetto di splendore e di ricchezza che si voleva raggiungere in una cattedrale divenuta simbolo dell'orgoglio cittadino. Le opere di maggior caratura che adornano la facciata del Duomo di Orvieto sono comunque i marmi a bassorilievo che decorano i quattro piloni divisori ai tre portali e che raffigurano scene del vecchio e del Nuovo Testamento. Linterno formato da tre ampie navate con copertura lignea a capriate. Nella tribuna e nel transetto il soffitto si presenta

con volte a crociera. Il progetto originale, che seguiva ancora i dettami dell'arte romanica, prevedeva la classica abside semicircolare che fu poi trasformata dal Maitani nella attuale tribuna quadrata. Le grandi colonne cilindriche furono impostate sempre alternando basalto e travertino, come in tutto il perimetro esterno (esclusa naturalmente la facciata). La tribuna decorata da un vasto ciclo pittorico costituito dalle Storie della Vergine, che occupa oltre 2.700 metri quadrati. Nel 1370 vennero commissionati gli affreschi al pittore e mosaicista orvietano Ugolino di Prete Ilario, che si era gi distinto nel cantiere della cattedrale per aver realizzato tra il 1357 e il 1364, insieme a Fra' Giovanni di Leonardello, le pitture della Cappella del SS.mo Corporale. Il Duomo di Orvieto, gioiello dell'arte gotica italiana, fu costruito sulle fondamenta di un tempio etrusco, dopo che erano state demolite la cattedrale di Santa Maria e la chiesetta di San Costanzo. Ci sono dei dubbi sull'attribuzione dei disegni originali dell'edificio e della facciata: forse il primo capomastro della fabbrica del Duomo fu Fra' Bevignate da Gubbio (costruttore, insieme ai fratelli Pisano della Fontana Maggiore di Perugia) che probabilmente oper su disegni di Arnolfo di Cambio. Un ventennio pi tardi assunse la direzione dei lavori Lorenzo Maitani (senese, detto il "Maestro Sottile" che, a causa di alcuni cedimenti sui muri perimetrali dell'edificio, dovette costruire due archi rampanti di sostegno (in parte ancora visibili), entro cui furono in seguito ricavate le Cappelle di San Brizio e del SS Corporale. Al Maitani sono anche attribuiti i bassorilievi sui pilastri della facciata. E' comunque certo che l'artista senese confer a tutto il complesso una impronta di rilievo cui i numerosi architetti e capomastri che lo seguirono dovettero riferirsi. Nel 1347 subentr nella direzione dei lavori Andrea Pisano, cui forse segu, nel 1359, Andrea di Cione detto l'Orcagna, a cui attributo lo splendido rosone. Santa Maria Novella a Firenze: Nel 1246 i domenicani cominciano la costruzione sulle fondamenta di una piccola chiesa gi esistente, Santa Maria delle Vigne. Nel 1360 fu portata a termine. Ha una pianta a T, con una piccola abside qusadrata e cappelle che si aprono lungo il transetto, caracteristiche dellarchitettura cistercense Santa Croce a, Firenze: Anche questa fu progettata su una chiesa preesistente piu piccola, con una pianta a T e unabside poligonale ma con volumi e proporzioni piu essati che la fa una realizazione gotica piu compiuta. Santa Maria del Fiore, Firenze: La pianta a croce latina ha il transetto costituito da 3 bsidi con cappelle disposte tutte intorno e al centro si eleva la grandiosa cupola di Bruneleschi. La facciata attuale, rivestita tarsie marmoree stata progettata e compiuta nel 1887 d) architettura civile: caratteristiche ed esempi: l'architettura civile varia di zona a zona. NellItalia settentrionale i grandi comuni costruirono nuovi palazzi pubblici, di solito costruiti da un blocco retangolare a due piani, un grande loggiato a pian terreno e un gran salone dottato di ampie finestre al piano superiore, come nel palazzo comunale di Piacenza: Portico con archi acuti, trifore o quadrifore nel piano superiore e in alto decorato con un coronamento merlato a coda di rondine. NellItalia centrale ha una struttura diversa, scompare il loggiato aperto a piano terra e i palazzi hanno un aspetto fortificato come nel Palazo del Priori a Perugia. Nell'Italia meridionale nasce per impulso dell'Imperatore Federico II di Svevia e sono evidenti gli intrerventi di maestranze doltralpe, probabilmente reclutate dallImperatore nei monasteri cistercensi, pugliesi e siciliani, come nel Castel del Monte as Andria che fu dimora di caccia dellimperatore. La struttura del corpo centrale como quella delle torri e ottogonale. Le mura hanno finestre monofore e bifore e lunico ingreso sottolineato da un portale sormontato da un timpano classico

2.La Scultura gotica: a. Benedetto Antelami: caratteristiche della sua arte. La Deposizione del Duomo di Parma. Prende le nueve esperienze francesi e crea una sintesi originale con la tradizione italiana clasica e bizantina. Le regione nelle qualli documentato il suo lavoro sono primcipalmente lEmilia e la Lombarda. Gli apporti determinati per il suo stile provenivano dallarte francese-provenzale de dellile de France. Non ci stato sapere come fosse avvenuta questa conoscenza, se attraverso viaggi o con colaborazioni dirette. Questa influenza si fa evidente nella sua opera La deposizione, ora murata nel transetto del duomo di Parma , ma originalmente parte di un pulpito. Opere nelle quali motivi e temi classici erano stati reinterpretati. Classiche sono la volonta di infondere energia alle figure nonostante lappartenente tigidit, la preocupazione di duggerire plasticit ai corpi e il raffinatissimo motivo decorativo a girali che incuadra il rilievo. Il fregio sul fondo della lastra realizzato a niello, una tecnica bizantina che consiste nei riempire con una pasta scura, formata da vari metalli, i solchi precedentemente ottenuti incidiendo la superficie di marmo con uno strumento appuntito. Al centro della composizione Cristo est per essere deposto dalla croce. A sinistra e a destra due gruppi di personaggi avanzano preceduti da due piccole figure femminili che simboleggiano la Chiesa e la Sinagoga, secondo uniconografa che si era diffusa nella Francia settentrionale. La chiesa conlaspetto e le vesti di una regina, regge un vassilo crociato e un calice nel quale raccoglie il sangue e lacqua che sgorgano dalla ferita di Cristo. La sinagoga, sul lato opposto, ha lo stendardo cappovolto e china il capo, spinto dalla mano dellangelo. Le figure a sinistra raffigurano la Vergina, San Giovanni Evangelista e le tre Marie, mentre quelle a destra i centurioni romani. Allestremit de ciasqun gruppo si trovano le immagini, di derivazione classica, del Sole e della Luna simboleggiando la luce cristiana che illumina i fedeli e le tenebre che avvolgono i pagani. La tendenza ala sintesi si rivela anche nei volti, ancora impenetrabili con i tratti tipizzati b. Nicola e Giovanni Pisano: caratteristiche delle loro opere. Esempi I lavori de Nicola (1220ca/1278-84ca) si presentano aggiornati sui modelli della scultura gotica francese e con forme che hanno ritrovato il vigore plastico e narrativo della figurazione romana. La prima opera certa di Nicola (detto Pisano per la luga attivit in Pisa) il plpito del Battistero di Pisa. Non si conosce il luego di nascita. La sua formazione potrebbe essere avvenuta nellambiente legato alla corte di Feredico II chi aveva stabilito programmaticamente ( per ragioni politiche e ideologiche, oltre che stetiche) un grandioso ritorno alle forme della classicit. Il plpito del battistero di Pisa ornato de rilievi sui cinque lati portato in alto da colonne sostenute da leoni e da figure accovacciate. Gli episodi che si rappresntano sono La Nativit, La annunciazione e lannuncio ai pastori ridotti in una forte sintesi. Nell rilievo non essiste successione cronologica degli episodi e nemmeno una loro divisione. Unaltra commissione importate fu i primi due piani dellarca di San Domenico per la chiesa omonima di Bologna. Nel 1265 il maestro, che aveva tra i suoi collaboratori il figlio Giovanni, era a Siena dove inizi il Pulpito del Duomo , terminato tre anni dopo. Giovanni alla mort del padre entrda protagonista nella storia dellarte italiana. Nelle sue opere Givanni sviluppo la tendenza alla rappresentazione del dato emotivo, tipica del padre, portandola ai limiti delle possibilita espressive. La figurazione classica riimarr sempre nelle sue creazioni anche quando queste saranno travolte da ondate di dinamismo drammatico. Dal 1289 al 1296 ricopr la carica di capomastro del Duomo di Siena. Siccuramente sua la

decorazione statuaria della parte inferiore della facciata del Duomo di Siena, uno dei grandi capolavori del secolo. Giovanni modella le figure con una totale autonomia rispetto al priano della parete, liberandole nello spazio. Unaltra opera importante il pulpito della chiesa di SantAndres. Nella crocefissione Giovanni deginisce in termini tragici il suo temperamento espressionistico: La figura del Cristo ha il viso sconvolto, laddome incavato e le gambe piegate ad angolo, mentre la Vergine svenuta si abbandona con un gesto di grande intensit tragica , una figura dietro di lei alza le braccia , sintetizando il dolore del gruppo che esplode anche nella violenza degli attegiamenti 3.La pittura. a. carattersitiche generali: le rappresentazioni di Madonne, Santi e Crocefissi Nella pittura italiana del duoecento dominava ancora linfluenza bizantina, solo nella seconda meta del seccolo si avvertirono i primi segni di un rinnovamento stilistico. La pittura su tavola si configur anche nella tradizione italiana del XIII, i suoi soggetti fondamentli furono il Cristo crocefisso, La Madona col bambino e imagini di santi particolarmente cari alla devozione popolare.. I primi accenni di superare la presentazione ieratica bizantina si notano nel tentatico degli artisti di dipingere immagini che non fossero solo oggetti di contempalzione ma fugure capaci di suscitare emozioni e sentimenti. La predicazione francescana determin nella pittura un mutamento radicale nei modi e nelle formule delliconografia sacra. Nelle croci al modello del Cristo ancora vivo, non sofferente e privo dei segni della Pasione, si sostitu gradualmente il Cristo Patiens, con il capo chino, gli occhi chiusi, il costato trafitto. Anche se la anatomia ancora primaria risulta chiaro che lnteresse dellartista ormai rivolto alla natura umana del Cristo che si mostra ai fedeli con pi regale e distaccato ma doloroso e provato. Le figure dei santi mantennero a lungo la presentazione schematica frontale ripicamente bizantina. Il processo di umanizzazione riscontrabile sopratutto nelle storie laterali che come nella pala di Bonaventura Berlinghieri, sono caraterizati da una vivace libert narrativa. La rappresentazione della Madonna con Bambino era uno dei temi pi cari alla devozione e maggiormente rappresentati. b. Cimabue: aspetti tradizionali e innovativi della sua arte. Opere: Cenni di Peppo detto Cimabue nacque a Firenze intorno al 11240-45. Si presume che la sua formazione sia avvenuta nel cantiere del Battistero accanto a Coppo di Marcovaldo e ai mosaicisti bizantini. Lavor ad }Assisi nella Basilica Superioe e Inferiore e a PisaNelle opere di Cimabue, i modelli bizantini assumono caraterri pi umani rinovandosi profondamente. Nonostante lammorbidirsi del modello bizantino e le innovazioni, la Vergine di Cimabue rimane sempre una figura ultraterrena Anche Ges non ha n proporzioni n gli atteggiamenti dei bambini, solamente un piccolo uomo in miniatura che si presenta regalmente benedicendo i fedeli c. Duccio di Boninsegna: caratteristiche della pittura senese. La Maest: Duccio fu caposcuola della pittura senese tra duecento e trecento. Nato intorno al 1255 inizi la sua attivit come miniaiturista. Realiza i cartoni per la vetrata circolare della Catedrale di Siena. Il capolavoro del pittore La Maest realizzata per laltare maggiore del Duomo di Siena. E una grandiosa tavola dipinta su due lati, la composizione della faccia anteriore e perfetamente simmetrica con la Vergine al centro circondata di angeli e grande circa il doppio delle altre figure. La faccia posteriore costituita da quatordici papnnelli raffigura la Pasione di Cristo. Il tema della vergine in trono di origini bizantina ma completamente nuovo il senso ritmico della linea, che costituisce una delle caratteristiche fondamentali dellarte di Ducio combinando fue aspetti della tradizione artstica : la raffinateza bizantina e leleganza gtica.

d. Simone Martini: caratteristiche: La Maesta, Guidoriccio da Fogliano e LAnnunciazione Simone probabilmente si form nella bottega di Duccio. Contrariamente a Giotto, interprete di una societ borghese, Simone Martini era attratto dai modeli , delle vesti, dagli apparati cortesi e cavalareschi e amava rappresentarli. Era anche uno stilista consumato nello scegliere per i suoi personaggi gli abiti pi eleganti e alla moda, i motivi delloreficeria, dei tessuti, degli smalti e gli ornati pi vari. Tutti gli aspetti piu significativi dellrte di Simone Martini si riscontrno nella Maest terminata nel 1315 affrescata nel Palazzo Pubblico di Siena.Per Roberto dngi intorno al 1317, il maestro realiz una grande tavola destinata alla Chiesa di San Lorenzo in cui rappresent San Ludovico da Tolosa. Il dipinto aveva un chiaro significato politico: Leggitimare la sovranit di re Roberto dopo la rinuncia al trono per abbracciare i voti del fratello Ludovico, diventato vescovo di tolosa nel 1296 e poi cannonizato nel 1317. In Assisi fa Le storie di San Martino, uno dei cicli ad affresco pi belli e pi importanti del trecento, rivelando le sue qualit di narratore. Quindici anni dopo la Maest , Simonevenne chiamato a dipingere, nella stessa sala di Palazo Pubblico a Siena, laffesco con il ritratti di Guidoriccio da Fogliano, el comandante dellessercito senese. Guidoriccio rappresenatato a cavallo su un fondo di aspre colline con il castello di Montemassi a sinistra, laccampamento senese a destra e, in posizione intermedia il battifolle, un castello mobile in legno e muratura che serviva nella strategia di attacco per avvicinarsi al maniero nemico. Il dipinto , oltre la preziosit e il controllo formale, congerma quellinteresse per il dato reale che uno degli aspetto pi nuovi e insospetati nellarte di un pittore cosi teso a unja visione sublimata del mondo, Nel Guidoriccio il volto del condottiero un vero ritratto. Le colline e i castelli sono frutto di una visione attenta e diretta. Nel 1333 per una cappella nel Duomo di Siena realiza LAnunciazione con ai lti SantAnsano e Santa Margherita con collaborazione del cognato Lippo Memmi. La parte centrale compone le figure di Maria e dallangelo con assoluta armonia. La grazia dei gesti suprema, le mani affusolate dellngelo sembrano compiere i gesti di una danza, quelle di Maria concorrono a definire uno degli atteggiamenti pi inusuali che la Vergine abbia mai assunto nella pittura. Una serie di dettagli e oggetti formano nellAnunciazione un campionario squisito: il vaso e i gigli , simboli di purezza, il trono con fini decorazioni, il libro, le vesti e il serto dellangelo. Nel luglio del 1344 a sessantani, Simone, mor.

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