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Journal of Neuroscience, Psychology and Cognitive Science

On-line date: 2009-01-05

Le tracce del tempo

di Paolo Manzelli

Keywords: Piccardi, Tempo, Anelli, Oscillanti, Reazioni Chimiche, Precipitazioni


Permalink: http://www.neuroscienze.net/index.asp?pid=idart&cat=2&arid=406

Riflessioni aggiuntive sugli studi di Giorgio Piccardi


Il Prof. Giorgio Piccardi nello studio dei "FENOMENI FLUTTUANTI" sostenne che l' idea del
tempo come successione di istanti equivalenti fosse invero il dogma di base della scienza
meccanicistica ed essendo la sua critica costruttiva praticamente indiscussa fino ad oggi, il
LRE/EGOCreaNET della Università di Firenze , ritiene importante ed utile fare memoria al primo
convegno del OPEN NETWORK FOR NEW SCIENCE ( Firenze 11-NOV.2004) delle idee e del
lavoro scientifico del Prof Giorgio Piccardi proprio perche', come lui diceva, la natura non si
comporta secondo i canoni di interpretazione meccanica del tempo. Il Prof. Piccardi fu cosciente
del fatto che la scienza fisica meccanica aveva una concezione assai ingenua della complessita'
della materia, come di qualcosa di astratto dalla sua effettiva ed efficiente auto-organizzazione che
si sviluppa in condizioni di interattivita' di comunicazione chimica .La fisica meccanica tende
infatti a considerare gli atomi e le molecole interagenti spesso in termini di assemblaggio
geometrico di forme correlabili univocamente allo spazio e non al "Tempo", quest' ultimo essendo
invece per il Prof.Giorgio Piccardi un fattore oggettivabile come informazione e memoria della
dinamica delle trasformazioni. A dimostrazione di tale convinzione Piccardi studio' le "Reazioni
Chimiche Oscillanti ( Clock Reactions) " , ed in particolare tutta una, serie di reazioni di
"Precipitazioni Chimiche Ritmiche" quali gli "Anelli di Liesegang"; reazioni quest'ultime che
producono una formazione di anelli simili a quelli osservabili, tagliando il tronco di un albero,
dove si nota che ciascuno degli anelli corrisponde ad un anno di vita dell' albero.
L´osservazione degli anelli di crescita delle piante arboree (Dendro-cronologia) si occupa
delle modalita' in cui viene registrata la trama del tempo in funzione dei fattori ambientali e
climatici. Il Prof. Piccardi inizio a studiare tali fenomeni dove l' azione concomitante di vari

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elementi ( temperature, piogge, humus nutritivo) rende assai complessa la costruzione delle tracce
anulari, limitandosi ad analizzare in particolare i fattori correlabili alla attivita' fotochimica
corrispondenti a variazioni dello spettro solare , alle varie latitudini e altitudini. Infatti la luce
solare e' un elemento indispensabile alla crescita delle piante che utilizzano la fotosintesi
clorofilliana , pertanto se lo spettro solare risulta costante come all' equatore , non si evidenzia
facilmente la struttura ad anelli mentre , quest' ultima varia con l' altitudine proprio perche' varia la
composizione dello spettro di illuminazione. Le modalità con cui in natura sui registra la traccia
del tempo sono molteplici , cosi che il Prof. Piccardi prese in seria considerazione numerose
attivita' crono-biologiche nelle quali le fluttuazioni cicliche vengono sincronizzate producendo
sistemi definibili come "orologi biologici" reperibili in varie discipline che vanno dalla genetica
alla biochimica, alla neurofisiologia, alla etologie ed alla ecologia. Proprio in seguito a tali studi il
Prof. Piccardi ritenne che proprio come avviene nella sezione di un albero il "Tempo" , correlabile
ad ciascuna reazione chimica e bio-chimica , anziche' essere considerato come una misura lineare
di tipo convenzionale, registrata da un orologio, fosse a tutti gli effetti un elemento di
informazione intrinseco al processo di sviluppo materiale di una reazione di trasformazione.
Pertanto, diceva nelle sue lezioni, che ogni sistema di trasformazione irreversibile naturalmente
racchiude in se stesso anche la "durata del tempo" relativa alla propria trasformazione,
contenendone una traccia della storia del suo mutamento. Il "Tempo" pertanto e' da considerarsi
oggettivamente una coordinata leggibile proprio come segnale ovvero indicazione o memoria, cosi
come avviene nella crescita del fusto di una pianta ovvero nella formazione degli strati geologici
ed anche in qualsiasi forma di invecchiamento correlata a qualsivoglia modalità osservabile di
trasformazione periodica ed irreversibile della materia. Le "Reazioni Oscillanti"cosi come gli
"Anelli di Liesegang", sono fenomeni "non" lineari di trasformazione della materia, direttamente
visibili ai nostri occhi in quanto la loro velocita' di trasformazione, non troppo rapida, ne permette
l' osservazione; comunque essi rappresentano una modalità del tutto generale di ogni evento di
trasformazione della materia durante la dinamica di interazione ed auto-organizzazione catalitica
delle reazioni che transitano irreversibilmente da un sistema di equilibrio ad un altro. Per favorire
una conoscenza della complessita' della auto-organizzazione catalitica della materia durante i
processi di trasformazione, il LRE/EGOCREANET, ha prodotto un audiovisivo presso il Centro
Didattico TV della Università di Firenze di questi tipi di reazione oscillanti ( detti anche reazioni
dell' Orologio, per la precisione della durata di una reazione in condizioni standard di Temperatura
Pressione e Concentazioni) proprio al fine di poterne discutere con un riferimento puntuale e dare
maggior credibilità alla nostra riflessione anche ai non addetti ai lavori. La concezione del "Tempo
come Coordinata di Reazione" e' in effetti derivabile da tali studi di Giorgio Piccardi su tali
tipologie di reazione chimica, ed essa sta sostanziamente ad indicare che il tempo non puo'
prescindere dalla durata specifica ed effettiva delle trasformazioni, lette in un contesto
interpretativo chimico-biologico. Pertanto il "Tempo visto come Coordinata", differisce da quello
tradizionalmente acquisito dalla Fisica Meccanica, datosi che il Tempo concepito per comprendere
la interpretazione delle trasformazioni chimiche e bio-chimiche, anziche' essere definito da istanti
successivi identicamente uguali, diviene frazionario, come combinazione di frattali di tempo ( da
Fractus = Rotto) , proprio in quanto risulta suddivisibile in "Finestre Temporali" di una durata
(T1-T2). Quanto sopra diviene una esigenza logica in seguito al fatto che una reazione, transita tra
diversi equilibri energetici in tempi assai definiti , poiche' deve rispettare, (in condizioni standard
di pressione , temperatura e concentrazione) , precise relazioni di affinita' a volte stechiometriche
ed inoltre deve rispettare le condizioni temporali necessarie alla ricezione e riconoscimento dei
segnali che permettono l' avvento della auto-organizzazione catalitica della trasformazione; tale
complessita' sinergica di un sistema di trasformazione chimico o biochimico, determina la effettiva
"durata temporale", che e indice della irreversibilita' del sistema di reazione il quale persegue una
determinata ed univoca coordinata di reazione nel quadro delle interazioni tra energia e materia. La

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presa di coscienza della multiforme complessità insita nella struttura e nella funzione "Tempo"
cosi come fu' intesa da Prof. Piccardi in termini di "Coordinata di Informazione ", e' infatti
appropriata alla comprensione dei vari sistemi di trasformazione , poiche' conduce l' insieme di
coordinate temporali di una serie di trasformazioni nel trovare corrispondenza biunivoca con il
reticolo delle relazioni spaziali. Pertanto la rete temporale perde ogni linearita' essendo
co-organizzata entro un sistema di interferenze spazio-temporali discrete, intimamente correlate,
che effettivamente diviene riscontrabile e riconoscibile in forme piu' o meno evidenti, qualsiasi sia
la scala di interazione ( micro e/o macroscopica) che venga presa in considerazione al fine di
interpretare le effettive dinamiche di trasformazione chimica o biochimica . A tal proposito il Prof.
Piccardi era solito dire a noi studenti " tutto sommato la effettiva natura del tempo e' stata
qualitativamente e correttamente misurata dalla "Clessidra" , che infatti misura "finestre
temporali discrete" , rispondendo anche all' influenza gravitazionale ed inoltre agli attriti, che col
tempo generano una polvere sempre piu' fine che fluttua nelle clessidra quale indice della
memoria della frequenza della sua utilizzazione. Tale concettualita' del "Tempo come Coordinata
" evidenzia la necessita' di un nuovo quadro interpretativo della scienza, maggiormente
indirizzato agli studi chimico-biologici, proprio in quanto la maggior parte delle reazioni
biochimiche mostrano un complesso andamento oscillatorio del tipo delle "clock reactions"
nell´ambito della funzione cellulare metabolica, la quale necessita di capire la importanza
della oggettivazione di segnali relativi alla ricezione del tempo al fine di modulare i cicli di
concentrazione proteica nel "turnover" che regola le relazioni tra anabolismo ( creazione di
nuove proteine) ed il catabolismo relativo alla necessaria loro degradazione entro un definito
periodo temporale. Sappiamo che la rigenerazione proteica e' alla base di cio' che ci mantiene in
vita ed ed e' noto come differenti cellule degli organi di un organismo vivente abbiano tempi di
funzionamento definiti da sistemi che ne regolano il processo di rinnovamento. ( i globuli rossi
prodotti dal midollo osseo hanno una apoptosi di un massimo di 120 giorni , gli epatociti del
fegato vengono sostituiti nell' arco temporale di una settimana, mentre i neuroni cerebrali durano
piu' a lungo, ma comunque sono ormai note "cellule staminali" capaci di rigenerere anche le
funzionalità cerebrali. Il prof. Giorgio Piccardi fu pertanto un antesignano delle necessita'
interpretative della chimica biologica proprio in quanto considero' che i sistemi di misura
convenzionale del tempo, linearmente concepiti come sequenza numerabile di inafferrabili ed
inesistenti istanti, non fossero in alcun modo applicabili alla interpretazione di sistemi di
trasformazione chimica e biochimica che si evolvono irreversibilmente in un reticolo temporale
frazionario, cosi' come e' proprio delle singole durate temporali di trasformazione, le cui finestre
di attivita' variano a seconda delle condizioni di effettivo svolgimento fluttuante dei sistemi
interagenti. Percio' Piccardi fu convinto che il comportamento dei sistemi evolutivi complessi
(cioè quelli che si trasformano irreversibilmente nel tempo a differenza di quelli che transitano
meccanicamente e quindi reversibilmente nel tempo), possono presentare comportamenti che non
sono facilmente predicibili. ne' riproducibili a piacimento di chi pretende di misurate con l'
orologio le dinamiche di trasformazione; cio' in quanto la misura lineare, rigida e convenzionale
del tempo , non puo' trovare corrispondenza con le effettive condizioni non lineari della reale
complessita' dinamica delle relazioni di "durata temporale" proprie di un sistema di
auto-organizzazione catalitica come e' quello delle trasformazioni chimiche e biochimiche, la cui
effettiva durata nel tempo diviene di volta in volta oggettivata come segnale e memoria necessaria
per organizzare la regolazione catalitica e/o enzimatica in modo utile a chiudere il ciclo evolutivo
nel cambiamento di ciascun sistema di reazione che passi da un disordine iniziale dei reagenti al
nuovo ordine molecolare dei prodotti. Il Prof. Giorgio Piccardi si rese conto della difficoltà di
proporre una mutazione della concezione riguardante il tempo con modalità piu' appropriate alla
comprensione delle trasformazioni chimiche e biochimiche e pertanto si limito' ad asserire che
ognuno ha il diritto di elaborare una propria teoria del tempo e dello spazio, secondo le proprie

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esigenze di comprensione , poiche' tempo e spazio non sono entita' di per se stesse oggettive , ma
soltanto concetti necessari ad interpretare attivita' di interazione tra energia e materia ed inoltre
quelle di comunicazione della informazione in natura, che risultano particolarmente evidenti
quando i sistemi presentano maggior complessita' delle dinamiche evolutive. La concezione dello
spazio/tempo pertanto potra' essere differenziata a seconda del focus della concettualizzazione e
cioe' risultera' diversa nel trattare la fisica meccanica ovvero la chimica e la biochimica della
vita. In quest'ultima dimensione diviene necessario capire che oltre alla necessita di ammettere
come percepibile lo spazio occupato dalla materia, cosi' e' necessario ammettere ed accettare la
percettibilità del fattore durata del tempo quale segnale permanente relativo alla dinamica
irreversibile degli eventi di trasformazione, proprio in quanto esso rivela una traccia non sempre
indelebile, ma comunque possibile ad essere recepita e riconosciuta come indicazione, segnale o
memoria della irreversibilità della coordinata tracciata dal percorso spazio-temporale della
trasformazione. L' esigenza di considerare la "Traccia del Tempo" fu pertanto messa in chiara
luce dal Prof. Giorgio Piccardi, che nelle sue lezioni poneva l' accento anche sulla limitatezza
della analogia abusata in biologia relativamente alle relazioni tra "Chiave e Serratura", la quale
di fatto tende a proporre di fare attenzione ad individuare prioritariamente una relazione spaziale
in proposito delle interazione molecolare al fine di interpretare le relazioni tra energia e materia
che regolano i processi bio-chimici. Il sistema genetico di produzione proteica e' infatti
interpretato entro evidenti limiti concettuali esposti in termini del funzionamento simili a quelli di
una fabbrica meccanica, dove non si capisce bene neppure il significato del termine "informazione
genetica" ed ancor meno quello dei segnali di comunicazione necessario perche' gli enzimi
auto-organizzino le reazioni bio-chimiche, in modo tale da sviluppare, da un lato il processo
"anabolico" ,(che consiste nel leggere il codice genetico del DNA; e trasferirlo all' RNA
messaggero, ed infine attivare il Ribosoma dove viene composta la sequenza proteica,
piu'adeguata alle diverse e differenziate esigenze di un organismo complesso) , e viceversa come
la stessa informazione genetica riesca equivalentemente a modulare e controllare la
concentrazione proteica della cellula mediante i processi catabolici di decomposizione proteica.
Sappiamo oggi che la decodificazione proteica avviene mediante le attivita' nelle quali le proteine,
ormai rese ormai inutilizzabili, vengono degradate, cosi che, sia a livello molecolare come anche
a livello cellulare ogni singola costruzione proteica o cellulare vivente in un organismo, e' resa
riconoscibile dalla memoria del tempo; pertanto viene eliminata proprio in quanto diviene
individuabile nel quadro di una informazione globalmente programmata (apoptosi); cio e'
possibile comprendendo la relazione di oggettivazione di una traccia indice della durata
temporale utile che segnala anche il termine ultimo della funzionalità vitale di ciascuna elemento
che partecipa alla vita di un organismo complesso. In questa reale dimensione di complessita'
dinamica evolutiva , gia' percepibile dalla osservazione delle Reazioni Oscillanti (Clock -
reactions) e della chimica delle Precipitazioni Ritmiche "Anelli di Liesegang" il prof. Giorgio
Piccardi ci domandava : < Secondo voi come fa la chiave a riconoscere la sua serratura ancor
prima di adattarsi alla condizione spaziale che ne permette la interazione ???? > Quanto
sopra restera' ancora un mistero insoluto proprio in seguito ad una impostazione meccanicista
della scienza che risulta essere incapace di concepire la dimensione temporale come
segnalazione, regolazione e induzione dei processi bio-chimici implicanti processi di
oggettivazione mnemonica della coordinata tempo, trascurando in tal guisa la abilita' intrinseca
al sistema di trasformazione di oggettivare e recepire una indicazione ovvero un segnale dal
riconoscimento delle "Tracce del Tempo". Oggi i processi di riconoscimento molecolare dei
segnali che permettono la auto-organizzazione enzimatica dei sistemi bio-chimici sono divenuti un
tema essenziale dello sviluppo delle conoscenze della vita , le cui bio-sintesi sono certamente
programmate nelle durate temporali entro sistemi che si sviluppano nel quadro di complesse
dinamiche cicliche evolutive. In conclusione la memoria di queste riflessioni derivate dalle

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concezioni del Prof. Giorgio Piccardi sulla riconoscibilita bio-chimica delle "Tracce del Tempo",
potra' divenire grandemente utile proprio al fine di superare quella univoca concezione
meccanicistica della scienza , ed approdare ad un piu' completo paradigma relativo alla
evoluzione dei sistemi viventi, intesi come rete dinamica di processi catalitici di produzione,
trasformazione e degradazione, auto organizzatesi interattivamente in natura.
Convegno ON-NS in: http://www.omirp.it/ONNS/index.html

Bibliografia

Giorgio Piccardi : http://xoomer.virgilio.it/gnscol/Vita_NG/Piccardi.htm


Vedi anche 'Di Renzo Editore,I Segreti dell' Acqua: L'opera scientifica di Giorgio Piccardi' ,
ISBN: 8886044232 - Anno di pubblicazione: 1994
Il Tempo Come Coordinata : http://itis.volta.alessandria.it/episteme/ep6/ep6-picc.htm
Dendrocronologia: http://www.il-legno.it/falegnameria/dendrocronologia/ ;
http://web.utk.edu/~grissino/
Liesegang Rings:
http://www.ecis.org/Committees/newsletters/aug_01/Science%20Newsletter.pdf
Liesegang Experiment : http://polymer.bu.edu/ogaf/html/chp62.htm
Le reazioni Chimiche oscillanti>>,Audiovisivo Edito dal Centro Didattico TV.
Universita´ di Firenze, dal Titolo 'Le Reazioni Oscillanti, nr 247/A, (1990).
Capire la Chimica : http://www.edscuola.it/archivio/lre/capire_la_chimica.htm
CAOS COSMOS CRONOS: http://www.senzapaura.it/paolomanzelli2.htm
Processi Metabolici dell' Alimentazione: http://www.edscuola.it/archivio/lre/metabol.html
http://www.eat-online.net/spanish/education/lre/to_eat_part_5.htm
Cellule Staminali: http://www.bionetonline.org/Italiano/Content/sc_cont1.htm
Proteosoma.GIF: http://www.biologia.edu.ar/animaciones/temas/adn_y_sintesis/
proteosomas.swf
Apoptosi: http://www.xagena.it/apoptosi/ ;
http://www.webmed.unibo.it/didattica/marini/apoptosi.doc

Informazioni aggiuntive

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