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Oy 357 cs FT CTA cB bro q i b= | my t=! oe re i) ge" John Seymour qa vita miglioy, 5 4\ libro delig a ye na John Seymour Prefazione di E, F. Schumacher ARNOLDO MONDADORI EDITORE INTRODUZIONE Fino a ieri una proposta come quella che troviame in questo libro ci ayrebbe soltanto,divertito. E le ragioni per non prendere sul serio chi vorrebbe insegnarci a vivere di cid che cd ta ter sono fin troppo cbisre. L/agr Cokuira in Italia, anziché andare avunti col resto deb peese, & stata messi ca parie come. un’attivits scomoda € mortiicante, Fuori dalle cit esiste sollanto un mondo arcaico in eui nessun vudl pid vivere. Per questo mo- tivo lo spopolamento delle campagne ha assunto in tutti questi anni pi le proporzioni di una fuga disordinata che di un sidimensionamento delle forze di lavoro. Dal capi, dalle cascine, dalle stalle i giovani scappano per ché non vogliono pitt seperne di un certo tipo di vita. La tere in breve ha cessa.o di interessali e 26 ne stac- feano senza rimpianti. Spesso ci sono anche che non tornano, lz dimension’ troppo piccole delle aziende, le proprieta spezzetate e situzzieni altretanto infeliei come ad esempio quella di non siuscire a trovare mogli, ‘me prima dogni altra considerazione c’t la volonta di rompere con un mestiere che non & pid al altezza dei tempi. Ecco perché il libro i Seymour ci avrebbe fatto ridere. Come si fa 2 immoginare che tori di moda coltivare a terra, allevare gli animal, piantare alberi da frutto, farsi il vino, il pane, costruire steccati, inirecciere vimini, ricavare dalle proprie braccia tutto quanto serve per vivete? La famiglia autosufliciente, in un mondo che non Va ol di la dei confini dei propri campi, & pi un ricordo di vecchie favole che una realia dei giorni nestrl, Viene in mente Vinventiva ardglanale di Robinson Crusve, ma lal aveva dalla sue parte Fimpossibiied di un'altre sees, € poi Wisols deserta exe un'esperienza avventurusé, Le storia soliteris di un uomo che invece volte le spalle hie decide di abbacbiewrsi on un quadzatino di terra per farne il $¥0 nuovo fmspiego, per averne fl to € 1 pincer! dellesstenza, fa pensare pit aun folle eremita che a una perscna sazeia. Quesio, dicevame, fine a Heri. Ma i tempi stanno cambiando ed & per questo che bisogna prendere sul serio Seymour ¢ il suo vademecum della sopravvivenza. C'& qualcosa di inquietante € di profetico nel modello di or- ‘gunizzarionec faniliere che in questo libro viene dettagtistamente illusiraio, Qualeosa che ci fa pentire di aver disimparato Tagricoltura, di aver soflocato un istinto ereditarioche sopravvive in ognuno i moi, anche se da secoli in famiglia nessuno tocea una zappa, Un lontano cepostipite che lavorava la terra ci dev’essere pur stato. A sfogliate if libro di Seymour sentiamo appunto questo lontano parente farsi vivo e sisvegliare a poco @ poco sentiment) agrest, Nox £ ancora ta rinuncie dastica alle cit, il disimpegno dolla socied ia eu viviamo, la mobilitaaione familiare verso dure fatiche ruralt, ma somplicemence il desilerio di organizzsre diversamente il wesk-nd, di cercare un posio in campagna, di affttare ona. celle innumerevoli cescine abbandonate, di rint- taavi qualche stanza e Ii, nella quicte pid assoluta, vivere le ore di riposo del fine settimana. F il primo passo per un ritorno alle natura pié impegnativo. Non pesserd molto tempo infatti che nel nostro ceremo campestre arrivereme con bustine di semi, succhetti ci concime ¢ una serie di rudimentaltalirezei da Tavoro. Allora sora fatta, De quel momento torneremo. ed avere un legame primitivo con fa terra, anche se ia terra per noi sara soltano qualche metro quadrato di orto, una striscia di spinaci, un’altra dt piseli 0 di fegicli rampicanti, un po" di patate, un cluffo di carote. Dope un approscio timido © mldestro, acquisteremo espe- fionza e sareme alle prese con una vera e propria febbre colivatrice. Presto i weekend aon ef basteranne pid € finiremo por passare in campagna anche le ferie senzs 1s minima nostalgia del mare 0 dells monvagna, A molti & git succes di per T'agricolture. Il libro di Sermour fara sicura- mente muovi proscliti e chissa che Vhobby dell'orto non diventi un fenomeno di massa. Ma c® ¢i pid, Se da tun etaro ei terra & possibile una promiscuita di colture. ei ellevamenti e una produzione et derrate basteveli per le esigenze di una famiglia, ¢ se questlternativa & consolante nellipotesi che Vumanita presipti in un altro medioeve, disogna dire che Fautosuficienza & pur serapre una scelta drammatica Ma, a parte i nostro spirit éi intraprenderza, questo libro & una lettura aflascinante come il viaggio di un esploratore, 1 ct da dire che a seguime le isttuzioni, a ripercocreme le iappe, a farne efo8 la nostra guide ter- tena, non b iodispensabile accumlore guidlagni, Basta, alla in, essere fe FELICE CAMPANELLO

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