JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital
In questo numero: Questo paese diverso Qual l'affare Croazia, Ginevra, Las Vegas e Rhode Island Il panico non distrugge il capitale; ma semplicemente evidenzia il livello di distruzione nellessere stato messo in attivit che sono irrimediabilmente improduttive. - John Mills, "sui cicli di credito e l'origine di errori nati dal panico commerciale", 1867 Hyman Minsky ha sviluppato l'economia dellinstabilit finanziaria, un instabilit che genera la stessa stabilit .... L'approccio di Minsky, molto diverso da quello di Godley, maggiormente concettuale piuttosto che statistico. Un aspetto fondamentale che si mette la finanza al centro dellanalisi economica, cosa spesso analiticamente inseparabile da ci che talvolta viene invece definita l'attivit economica reale e questo per il semplice motivo che le economie capitalistiche sono gestite dalle banche. Per cogliere ci che Minsky mi sembra voglia dire bisogna andare subito al di la della concetto grossolano del 'momento Minsky', un concetto che induce in modo indiretto nel pensare che ci sono anche momenti di non-Minsky. Si tratta di riconoscere che il sistema finanziario necessario e pericoloso, e che la rigorosa regolamentazione finanziaria al tempo stesso indispensabile e imperfetta. - James Galbraith, 5 conferenza annuale di Dijon sulle economie post-keynesiane, Copenaghen, Maggio 2011 Mi ritrovo a terminare questa lettera su un'isola al largo della costa della Croazia. Ma il luogo ideale per riflettere sulla mia recente esperienza che ho vissuto a Cipro. Attraverso laiuto di vostri compagni lettori sono stato in grado di incontrare un ampio numero di persone, e con molti ho avuto delle approfondite discussioni sulla crisi che in questo momento ha coinvolto Cipro. E mentre i dettagli sono sicuramente molti, naturalmente vi un filo conduttore che, per cos dire, attraversa i vari aspetti della crisi che ha avuto inizio nel 2008. E forse quel tipo di modello ci fornisce un assaggio di cos'altro possiamo aspettarci. necessario per prima cosa comprendere che Cipro un paese molto piccolo, composto da circa 800.000 persone. Tra coloro che rappresentano la leadership tutti conoscono tutti. Come vedremo, c' da prenderli molto come esempio. Ma Cipro ha subito una crisi lacerante ed in proporzione molto pi drammatica rispetto a qualsiasi altro paese europeo, e qui sono stati stabiliti dei precedenti su come saranno affrontati dei futuri problemi nella zona euro e anche altrove. Nelliniziare una maratona di due giorni di incontri marted mattina mi sono sedu to subito con due fratelli: Symeon e Andreas Matsis. Symeon stato fino a poche settimane fa un
membro del consiglio di amministrazione della Banca di Cipro, la pi grande banca presente sull'isola e che ora si trova al centro della crisi finanziaria. Ha percorso la sua carriera nel settore governativo, dove stato il direttore generale dell'Ufficio Pianificazione del Ministero delle Finanze. Andreas Matsis invece un uomo d'affari locale, che anche lui fino a poche settimane fa sedeva nel consiglio della Banca centrale di Cipro. Lui un imprenditore di successo che stato fino a poco tempo fa anche il presidente di una delle camere di commercio locali. Entrambi sono nati allinizio dei primi anni '70, pacati ed emotivamente fortemente coinvolti. Il nostro incontro che doveva durare un'ora ed invece alla fine durato due ore. Symeon aveva in mano una copia del libro This time is different di Rogoff e Reinhart. Era pieno di note. "Lo sto leggendo cos posso cercare di capire che cosa successo qui da noi. Pi lo leggo e pi mi rendo conto che come se stesse descrivendo Cipro. E poi per noi abbiamo pensato che 'Questo paese diverso.' per questo che la crisi ha prodotto un tale shock nei confronti della nostra cultura locale". Un tale shock che la sera successiva ho cenato con un gruppo di famiglie, assaggiando una serie di piatti della versione locale della cucina greca. Mentre tutti dichiaravano che si trovavano in gravi difficolt finanziarie, una sola persona riteneva che la situazione a Cipro sarebbe tornata come prima e quindi diceva quali erano i motivi per i quali sarebbe stato ancora vantaggioso fare affari Cipro. Non erano sicuri di che cosa avrebbero fatto in futuro in quanto i loro mezzi di sussistenza erano fortemente in pericolo, ma avevano in mente di affrontare il futuro con la forte volont di capirlo. "I nostri genitori hanno perso tutto nel 1974 (quando la Turchia ha invaso la parte nord dell'isola), ma poi alla fine sono arrivati e si sono costruiti una nuova vita. Ora saremo in grado di farlo nuovamente". Una delle donne che erano presenti a cena, era una donna molto affascinante che era appenda andata in pensione a gennaio di quest'anno dopo aver trascorso una lunga carriera presso la Banca di Cipro. Si noti che questa cosa era avvenuta meno di tre mesi prima della crisi di met marzo. Aveva tutti i suoi risparmi in un deposito, la sua pensione e quelli di un intera vita nella Banca di Cipro che riteneva fino a quel momento totalmente affidabile. Ed ora sembra che lei possa rischiare di perdere almeno il 60% di tutti quei risparmi. Le cose sarebbero potute andare anche molto peggio. Sarebbe potuto succedere quanto avvenuto con la Laiki Bank. Ossia che le perdite sarebbero potute arrivare fino al 100%. Il paese ha istituito dei controlli sui capitali, e lei per ora pu accedere solo al 10% dei suoi risparmi. Ad un certo punto lei potr accedere a tutti gli altri soldi che le rimarranno, ma fino ad allora non pu portarli fuori dal paese fino a quando non verranno nuovamente tolti i controlli sui capitali. Gli ho chiesto "Se oggi tu avessi la possibilit di spostarli li lasceresti in quella banca?" Lei ha abbassato lo sguardo e con calma mi ha detto: No, li sposterei. Ho dei figli che avranno bisogno di quei soldi per andare a studiare in una universit all'estero, e poi per aiutarli nellacquistare una casa. E quindi non posso correre il rischio che quei soldi non possano essere disponibili quando mi serviranno". Vi segnalo una delle caratteristiche abbastanza uniche e positive di Cipro. Fino a poco tempo fa non vi era alcuna universit nell'isola. Tutti andavano all'estero a studiare, e poi di solito decidevano di rimanere nel paese in cui avevano ricevuto la loro formazione dove
facevano a quel punto le loro esperienze di lavoro prima di decidere di tornare con competenze e contatti. Cipro un paese di commercialisti e avvocati, ingegneri e molti altri professionisti. Il 40% dei prestiti erogati dalla Banca di Cipro vengono dati alle imprese di Cipro. Ora ovviamente questo non avviene pi. Ci sono alcune banche che sono solventi e che hanno dei fondi disponibili, ma per non possono erogare dei prestiti perch se venissero tolti i controlli sui capitali molto probabile che un numero significativo di ciprioti, come la signora di cui sopra, deciderebbe di spostare completamente il proprio denaro. Non c' dubbio che il denaro uscir fuori dal paese, se quanto prima non si ripristiner la fiducia. Ma senza la disponibilit di finanziamenti bancari e con i controlli sui capitali, le aziende stanno costantemente chiudendo. La disoccupazione che era un qualcosa di praticamente sconosciuto, ora pari al 15% ed probabile che possa arrivare al 20%. Nel momento in cui non c un sistema bancario funzionante che possa erogare dei nuovi prestiti diventa molto difficile fare affari; e senza la disponibilit di contante e molto difficile acquistare e vendere delle propriet. Ma che cosa arriver per prima cosa? La fiducia e una nuova fase oppure avremo la fuga dei capitali e un incubo che non finir pi? Si tratta del solito problema delluovo e della gallina che non ha una semplice risposta, sul quale comunque cercher di fare qualche riflessione durante la lettera.
serio. Ma sul serio che cosa? Il mio amico Kiron Sarkar oggi mi ha segnalato questa cosa: Il revisore dei conti francese la Cour des Comptes, afferma che la Francia ha solo "una piccola possibilit" di raggiungere l'obiettivo di bilancio che quest'anno stato rivisto al 3,7% sul Pil e quindi sar costretta a tagliare la spesa. Ed inoltre hanno sottolineato che anche se il termine per ridurre il rapporto debito/PIL al 3,0% stato prorogato al 2015, raggiungere questo obiettivo richiederebbe che la Francia facesse un "grande sforzo". Inoltre stato evidenziato che ci sono delle buone possibilit che questanno l'economia francese possa subire una contrazione. L'attuale amministrazione francese non ha intenzione di effettuare alcun taglio. Non riesco proprio a vedere come la Francia e/o leurozona sia in grado di gestire questi problemi. Ad oggi la fiducia dei consumatori francesi a giugno si attesta attorno a 78 M/M, inferiore rispetto a 81 previsto e al 79 di maggio". Non sono le differenze che sono in discussione, ma la somiglianza. E alla radice della crisi della zona euro c il troppo debito. Eccessivo debito bancario. Troppo debito governativo. Una quantit eccessiva di pessimo debito. Mi ritorna subito in mente la citazione di John Mills che ho inserito all'inizio della lettera: Il panico non distrugge il capitale; ma semplicemente evidenzia il livello di distruzione nellessere stato messo in attivit che sono irrimediabilmente improduttive. Il libro pi importante che stato scritto sui problemi che sono venuti alla ribalta negli ultimi dieci anni chiaramente quello di Rogoff e di Reinhart - This time is different, che prende in esame pi di 260 crisi finanziarie che sono avvenute nel corso degli ultimi secoli. Mentre ciascuna diversa dallaltra nei dettagli, tutte hanno una radice comune data dal troppo debito dei governi e/o delle banche insolventi. Non c' un numero magico che grida: "Troppo. Fino a qui e non oltre!" ma la questione fondamentalmente chiara. Il BANG! Il momento arriva come dicono R&R, quando un mercato obbligazionario molto prudente si rifiuta di comprare il debito ad un prezzo che viene considerato finanziariamente sostenibile per il debitore. In quel momento la fiducia e laffidabilit si perdono immediatamente. La Francia in grado di tirarsi indietro da quel precipizio? Sicuramente. Nulla senza speranza, ed il mio corrispondente francese fiducioso sul fatto che la sua madre patria, la Francia, cercher di evitare una crisi tanto quanto la mia speranza nei confronti degli Stati Uniti. In qualche modo vi devo confessare che davvero penso che gli Stati Uniti siano diversi e che saranno in grado di cogliere le luci di avvertimento, e che saranno in grado di fare un passo indietro prima che arrivi il baratro. Allo stesso tempo per ho deciso di mettere da parte un po' di oro ogni mese, per ogni evenienza. Credo che alla fine di tutto in fondo in fondo, io veramente non mi fido di quei bastardi. (A proposito io sono felice di vedere che il prezzo dell'oro sceso, perch significa che posso acquistare molto pi oro fisico con la medesima quantit di denaro. Ma poi, io non sto comprando oro come investimento ma come un assicurazione verso la banca centrale. Mi piace! quando i miei premi assicurativi diminuiscono). Che cosa pu insegnarci Cipro? Molte cose in realt. In primo luogo, come ha detto Symeon hanno veramente creduto che "Questo paese diverso". E per dei buoni motivi.
Il business di Cipro business. Essi producono molto poco in termini di esportazioni e non hanno delle industrie. Per millenni sono stati solo dei commercianti. Negli anni '70 e '80 si sono uniti il "al movimento dei non allineati" (nonaligned movement). Vi ricordate? (Anche la Croazia allora parte della Jugoslavia sotto Tito, era parte di quel movimento.) In quel momento il leader cipriota fece il giro del mondo, definendo i trattati sulle doppie imposizioni (DTT). Mi hanno detto che il paese ne ha un qualcosa come una 50. In sostanza viene eliminata la tassazione del medesimo reddito nei due paesi. Un tempo Cipro era una colonia inglese e quindi ha una storia basata sul diritto inglese e sul loro sistema contabile. Il paese vanta un ampio numero altamente qualificato di professionisti legali e amministrativi, i cui servizi hanno dei prezzi molto competitivi rispetto al costo degli stessi servizi a Londra o in altri grandi centri finanziari. Tutti parlano inglese, cos come almeno un altra lingua. Alcune delle migliori spiagge di tutto il Mediterraneo si trovano su quell'isola. Il clima meraviglioso. Dopo la feroce invasione di Cipro fatta da parte della Turchia nel 1974 con la deportazione dei turco-ciprioti dalla parte greca e viceversa, il paese stato capace di recupere la situazione ed cresciuto anno dopo anno. La crescita del settore bancario stata abbastanza pronunciata negli ultimi dieci anni, con stipendi ed occupazione che sono aumentati in modo molto rapido. L'inizio di quella che si poi rivelata la fine ha avuto le sue radici nella crisi del debito greco, poich le banche cipriote avevano comprato in grandi quantit le loro obbligazioni con i depositi che detenevano allestero. In modo pi che esplicito, il default su quel debito ha procurato la bancarotta delle banche cipriote. Il denaro rapidamente fuggito dall'isola e la Banca centrale di Cipro ha dovuto emettere una enorme quantit di liquidit (ELA) per la Laiki Bank e per la Bank of Cyprus. Come avevo scritto nel mese di gennaio tutti sapevano che Cipro era un grosso problema. Ma l'Europa ha aspettato fino a quando non stato eletto un nuovo governo cipriota, e poi a quel punto ha deciso di intervenire. Il problema era chiaro, era solo una questione di tempi. Invece, gli irlandesi sono stati pi fortunati quando ha avuto inizio la loro crisi bancaria. La Spagna troppo grande ed importante per il sistema, e quindi finora stata risparmiata nel farla diventare un altra Cipro. Ma Cipro molto piccola e a quel punto i leader della UE hanno deciso di tentare un esperimento: facciamo che siano i depositanti piuttosto che i contribuenti a pagare per il comportamento rischioso che le banche si sono assunte. Per fare un po' di chiarezza su questa decisione a marzo di questanno ho scritto: Quando venuta fuori la dichiarazione da parte dellEurozona ,ossia che tutti coloro che avevano un deposito nelle banche cipriote e non era importante la dimensione dei loro depositi avrebbero sostenuto una perdita, la mia reazione stata un po' simile a quella di John McEnroe che ha gridato a un giudice: "Non serio!". Mentre fino a quel momento non vi era alcuna garanzia ufficiale sui depositi in Europa, la garanzia implicita era pari a 100.000 un numero che era diventato quasi sacro durante la recente crisi bancaria. Per poi alla fine svegliarsi e scoprire che i leader europei non solo non avevano mai considerato questa protezione in maniera implicita, ma stavano programmando di far subire delle perdite a tutti i coloro che avevano un deposito e a quel punto la cosa sarebbe stata piuttosto scioccante. Penso che questo possa essere considerato come il peggiore "intervento" da parte dei leader europei, che si avuto
dall'inizio della crisi nel 2008. Prima diamo un'occhiata a quello che effettivamente accaduto. Le banche cipriote detenevano depositi per circa 68 miliardi pari a quattro volte la dimensione del PIL totale nazionale, mentre la dimensione totale delle banche era circa otto volte quella del PIL. La "Troika" sembrava che sapesse che Cipro aveva bisogno di 17 miliardi per essere salvata e per essere in grado di gestire la crisi. Ma dopo aver trovato centinaia di miliardi per la Grecia e la Spagna, sono stati solo in grado di offrire alla minuscola Cipro 10 miliardi di euro (10 miliardi equivalgono a $8 miliardi di dollari) e chiedendo che i depositanti delle banche cipriote partecipassero per la maggior parte dei restanti 7 miliardi. Hanno concesso a coloro che avevano un piccolo deposito di perdere meno del 10% ed invece coloro che detenevano dei grandi depositi avrebbero perso molto di pi (il numero effettivo variava di giorno in giorno). Il parlamento cipriota aveva totalmente respinto la proposta dell'Eurozona. Il non votarla stata una scelta decisiva per tentare di trovare un accordo. E quando si guardano i numeri come qualsiasi uomo politico fa si pu capire il perch. Questa un'isola di 1,1 milioni di uomini, donne e bambini. Ci sono (cerano) 370.000 conti bancari, di cui 360.000 avevano meno di 100.000 euro (per Dennis Gartman). Nelle recenti elezioni presidenziali a Cipro hanno partecipato 445.009 elettori, con un tasso pari al 81%. Cos una grande maggioranza degli elettori aveva dei conti con meno di 100.000. Chiamatemi cinico, ma credo che qualsiasi politico sarebbe stato in grado di capire che era necessario erigere un recinto. Ora sembra che erano necessari "solo" 5,8 miliardi di euro per il piano di salvataggio, cos si poteva bloccare i circa 10.000 conti con un saldo superiore a 100.000, ossia quelli con una media di 580.000 euro. "Le banche traballanti detenevano 68 miliardi di euro ($88 miliardi dollari) di depositi, di cui 38 miliardi ($49 miliardi) su conti con pi di 100.000. Sono somme enormi per un'isola di 1,1 milioni di persone, che da sola non sarebbe mai stata in grado di sostenere un sistema finanziario cos grande". (NBC World News). Di primo acchito sembra che coloro che avevano degli enormi depositi avrebbero perso circa il 15%. E se il Financial Times ha ragione (e molti la pensano allo stesso modo), una maggioranza significativa di quel denaro russo. Gran parte del resto, denaro che fuggito verso un paradiso fiscale (ne riparleremo pi avanti). "La cosa non cos male," si potrebbe pensare, "anzi le cose sarebbero potute andare molto peggio". Beh, in realt le cose sono andate molto peggio. Alcuni funzionari dell'Eurozona hanno indicato che le perdite per coloro che hanno dei depositi di grande dimensione potrebbero arrivare fino al 40%, e gli stessi ciprioti stessi suggeriscono un 30%. Questo perch se si una banca greca con una filiale a Cipro i vostri depositi saranno esenti dal prelievo. La logica dietro questa decisione troppo arcana per essere spiegata in una breve lettera, che tra l'altro si vanta di dare spiegazioni razionali. Che un altro modo per dire che io in realt non riesco a spiegarmelo. Ma in fondo sono solo un ragazzo di campagna del Texas, non un mago della finanza europea. Non sono stato l'unico a rimanere sorpreso. Lo sono stati anche i ciprioti. C' ancora la sensazione di aver vissuto un incubo surreale quando si parla con loro. Semplicemente trovano difficile credere che l'UE abbia fatto quello che ha fatto.
Qual l'affare
Ho trascorso parte della mia prima notte a Cipro e un altro paio di ore il giorno successivo con Michael Sarris che stato ministro delle finanze tra il 2005-2008, dopo essersi ritirato da una lunga e brillante carriera nella Banca mondiale. Ha inaugurato l'euro, ha curato il bilancio del paese portandolo da un disavanzo ad un avanzo (parlate di austerit!) e ha ridotto l'inflazione. Quando il paese caduto nellattua le crisi, il nuovo presidente gli ha chiesto di diventare di nuovo ministro delle finanze (anche se Sarris non era un membro del partito) e lui ha accettato, anche se poi ha deciso di lasciare l'incarico subito dopo un mese. Che cosa successo? E' andato in Europa e ha cercato di negoziare il miglior accordo che poteva, lo ha riportato a casa e questo stato respinto all'unanimit. Nella nostra e molto affascinante conversazione, ha ammesso che non aveva praticamente nulla da negoziare. I greci almeno avevano la possibilit di minacciare un default, e di riflesso generare un rischio per l'intero sistema dell'Eurozona. Cipro semplicemente non aveva abbastanza soldi e non era poi cos importante. Le potenze in Europa (leggi i tedeschi) hanno deciso di tracciare una linea e non sono stati disponibili a cedere su nulla, come io e altri abbiamo sottolineato in quel momento, ossia nel salvare quelli che sembrava potessero essere solo dei depositi russi. Non gli importava nulla della nostra triste pensionata e delle altre migliaia di persone come lei, cos come delle aziende che fino al giorno prima operavano nei business a livello europeo ed il giorno si erano ritrovate completamente fuori dal mercato. Hanno detto solamente "no" i leader della zona euro, in quanto volevano che fosse stabilito un nuovo principio. Ho chiesto a tutti ed anche ad un pubblico molto ampio fatto di circa 50 persone che era presente nell'auditorium della Banca centrale di Cipro dove ho tenuto un intervenuto se Desideravano l'accordo che Sarris aveva strappato?" Tutti hanno convenuto che se potessero tornare indietro nel tempo, ora lo accetterebbero immediatamente. Ma questo con il senno di poi. Ora le perdite non saranno pi solo del 10% o del 30%, ma del 60%100%. Eccetto le banche greche a Cipro e le filiali greche di banche cipriote. Per loro non ci sar alcuna perdita. In realt le banche cipriote sono state costrette a vendere le loro filiali greche alle banche greche a prezzi stracciati, aggravando cos maggiormente le perdite per coloro che detengono un deposito presso di loro. E ancora pi strano i prestiti della ELA alla Laiki Bank sono stati forzati dalla Banca centrale di Cipro, rendendo una situazione salvabile una massa di macerie. Ma la BCE non era disposta a rischiare di perdere i soldi sui prestiti ciprioti. Come ho detto io sono solo un ragazzo di campagna, quindi chiaramente non posso pretendere di capire il ragionamento degli uomini saggi che gestiscono la BCE. Mi d qualche piccolo conforto che anche a Cipro nessuno lo abbia capito. Non che nessuno ha visto arrivare la crisi cipriota. Ora che ci guardiamo indietro possiamo vedere che i dati erano l. Questa settimana mi devo fermare (continuer la prossima settimana), per prima vi faccio vedere un grafico sull'aumento del debito pubblico a Cipro. S, ci sono stati alcuni elementi una tantum che Michael Sarris ha utilizzato per ridurre il debito durante il suo mandato; ma possiamo anche vedere un aumento del debito del 60% in quattro anni, durante il periodo di governo del Partito Comunista? I campanelli d'allarme stavano gi suonando.
La prossima settimana vedremo dei grafici che segnalavano l'imminente crisi cipriota, e esploreremo l'attuale panorama economico per vedere se siamo in grado di individuarne altri di simili. La situazione non affatto male. Ci saranno anche alcune notizie positive per Cipro.
Maine per la nostra abituale battuta di pesca con David Kotok. E' davvero il momento di premere il pulsante di invio, ho voglia di dormire un po'. Il vostro analista che profondamente meravigliato,
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