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SABATO 29 GIUGNO 2013 IL PICCOLO

Regione

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BREVI
LIBERACIVILT

cameradi commercio

PREVENZIONEINCENDI

Crisi,strategie aziendalitroppo ferme


ss Dal 2008, anno dinizio della crisi, al 2011, a crisi ormai conclamata, di fatto tante aziende, pur assistendo a un peggioramento della performance, non hanno modificato la strategia dimpresa: il quadro che emerge da 337 imprese dei settori agricoltura, legno-arredo, logistica e trasporti, edilizia, turismo di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna e Slovenia, che hanno risposto al questionario nellambito del progetto transfrontaliero Italia-Slovenia Know us, i cui risultati sono state presentati in un workshop alla Camera di commercio di Udine.

PanontinaMartignacco parladegli enti locali


ss Luned1 luglioalle20.30 AlPoderedi Martignacco, lassociazioneLibera Civilt organizzaunincontro sul tema dellariforma degliEntilocali conlassessoreregionale Paolo Panontin.Ildibattito,come spiegail presidenteGiuliano Castenetto, nontratter solo dellabolizione delleProvince.

MissioneinPuglia dellaProtezionecivile
ss LaProtezionecivile del FriuliVeneziaGiulia parteciper allattivitdi prevenzionee spegnimentodegliincendi boschiviin Puglia. Unattivit chesisvolger da lugliofino alla primasettimana di settembre 2013.Liniziativa interessa unareavulnerabile neiterritori delGarganotraiComuni di Lesinae Manfredonia,in provinciadi Foggia.

INFRASTRUTTURE

SANIT

Gottardo:Sulla A4rischiosuicidio
ss Il coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, interviene sulle dichiarazioni della presidente Serracchiani relative alla fattibilit della terza corsia legata al finanziamento da parte dello Stato. Dice in sostanza la presidente della Regione che il Fvg non realizzer la terza corsia se questa non verr finanziata dallo Stato ricorda Gottado. Che attacca: Siamo anche noi convinti che il Fvg debba essere risarcito e aiutato per farsi carico di unopera che una necessit per lItalia e per lEuropa, ma da qui a rinunciare come Regione a questa vitale infrastruttura diventa un suicidio.

SullospedalediCividale PustettocriticaNovelli
ss Ilconsigliereregionale StefanoPustetto(Sel) replica al collegaRoberto Novelli(Pdl) in meritoalladifesa della sanit regionaleedellospedaledi Cividale,sottolineandocome finoa pochi mesi lesponente delcentrodestrasedesse trai banchidella maggioranzae che incinqueannibenpoco stato fattoa salvaguardiadelpresidio cividalese.

I montiani ripartono dalla societ civile


Dopo il divorzio con lUdc i politici restano alla finestra. Antonini diventa presidente e Ramponi coordinatore regionale
di Marco Ballico
TRIESTE

I montiani ripartono da Alfredo Antonini, lavvocato di Trieste candidato per pochi giorni alla presidenza della Regione primadel passo indietrosulla sfida elettorale di Scelta Civica Fvg. E da Gianni Ramponi, docente della facolt di ingegneria di Trieste. Luno presidente, laltro coordinatore regionale. Ripartono, i montiani, con due esponenti in Parlamento, Gian Luigi Gigli e Alessandro Maran, ma con molta fatica sul territorio visto che la prospettiva elettorale lontana unera geologica. Forse, proprio per questo, la scelta di essere civici davvero. E di lasciare dietro alle quinte, almeno in questo momento, i politicidi professione. Sembra passato un secolo dal pranzo di Gruaro, fine gennaio scorso, quando Gianfranco Moretton, forte di alcuni contatti con il Veneto (in particolare con Andrea Causin, aclista, passato dal Pd a Italia Futura e ora deputato di Scelta Civica per Monti), fu artefice di un incontro a tavola con una quindicina di persone. Cerano tra gli altri lavvocato goriziano Giulio Mosetti, gi candidato sindaco dellUlivo anti-Romoli nel 2007, il mondo dei forum dei giovani Cisl, le categorie (Franco Bosio, presidente di Confcooperative Fvg). Ma cera anche la politica. Oltre a Moretton anche lallora segretario regionale di Fli Paolo Ciani, il senatore in uscita dal Pd Flavio Pertoldi, il ribelle del Pdl Ferruccio Saro, lex vicecapogruppo alla Camera dei democratici Maran, il sindaco di Reana Edi Colaone. Work in progress che poi, a livello regionale, non si concretizzato. Antonini fu luomo di Monti in Friuli Venezia Giulia per meno di una settimana pri-

Mario Monti rimane il punto di riferimento di Scelta civica, ma il movimento cerca una rinascita autonoma

ma dellufficializzazione della rinuncia e, di fatto, del congelamento delprogetto. Adesso, dopo le elezioni e linsediamento del nuovo governo regionale, si riparte. Lentamente, ma si riparte. Con lobiettivo,

anche se le elezioni sono lontane, di costituire un movimento politico. Innanzitutto si sono messi a posto alcuni aspetti di natura organizzativa. Proprio questa settimana stato approvato uno statuto. C un presi-

dente, Antonini. E pure un coordinamento regionale, guidato da Ramponi. E ci sono poi i coordinamenti provinciali. A conduzione Ivo Della Polla (Trieste), Mosetti (Gorizia), Rinelda Segato (Pordenone) e Luciana

Alfredo Antonini

LA RINASCITA DEL MOVIMENTO

Il 13 luglio la convention del rilancio in programma a Roma


Perissinotto (Udine). Docenti, imprenditori, avvocati, sindacalisti, la societ civile che caratterizza non solo il nome ma anche la filosofia di Scelta civica. Gigli, il medico ex Udc catturato dal progetto Monti

IL CARTEGGIO AMBROSOLI-SERRACCHIANI

Zaia: Il dialogo con la Lombardia d ragione alla Lega


TRIESTE

La cerniera che Debora Serracchiani cerca di infilare tra Fvg e Lombardia, per rafforzare la collaborazione territoriale nel catino pi ampio dellEuroregione senza confini, non sarebbe altro che la prova della necessit di un progetto di Macroregione del Nord caro alla Lega Nord. Ne certo il presidente del Veneto Luca Zaia, esponente del Carroccio, che si inserito nel dibattito della questione settentriona-

le tra la governatrice del Fvg e Umberto Ambrosoli, candidato alla guida della Lombardia per il centrosinistra. Ambrosoli, in una lettera pubblicata da Il Piccolo, constatava come la vittoria di Serracchiani abbia messo un limite invalicabile ai sogni barbari di una Macroregione tanto velleitaria quanto intrinsecamente secessionista. Si tratterebbe di una nuova sovrastruttura burocratico-amministrativa utile solo a creare poltrone. Di qui il bisogno piutto-

sto di un coordinamento di politiche sovraregionali pi efficaci, omogenee sulle tematiche sociali e sulle filiere industriali dice Ambrosoli impostando un dialogo tra Fvg-Lombardia e aprendoci allEuropa per poter incidere a Bruxelles. Regioni europee, appunto, ha concordato Serracchiani. Ma, replica Zaia, allargare lEuroregione senza confini vuol dire proprio andare verso la Macroregione. Perch nel momento in cui allargo lEuroregione alla Lom-

bardia e al Piemonte alla Baviera e al Trentino, avremo per forza il neonato che si chiamer Macroregione. Il problema - spiega il governatore del Veneto non il contenitore ma il contenuto ed quello che ci interessa, mettere insieme le istanze di un popolo. Il segretario della Lega di Trieste, Pierpaolo Roberti, vede nella decisione di Serracchiani di non aderire al progetto del Carroccio una miopia che condanna il Fvg allisolamento. (g.s.)

a un passo dal voto, ci crede: Stiamo lavorando attivamente. E il fatto di essere riusciti a costituire la struttura ci consente ora di puntare decisamente al radicamento sul territorio. Non manca unammissione di colpa: Abbiamo perso troppo tempo e dobbiamo recuperare ilterrenoperso. Il 13 luglio, alla convention nazionale di Scelta Civica a Roma, si far un primo punto prendendo atto da un lato della separazione consensuale dallUdc, dallaltrodi unprocesso che si fermato ma non naufragato. Dopo di che, evidente, conteranno i fatti. Linesperienza potrebbe essere un fattore negativo ma Gigli convinto che la svolta civica sia stata obbligatoria: Non abbiamo allontanato nessuno dei politici che allinizio della corsa si erano avvicinati al movimento. Pi precisamente alcune cose si sono chiarite da sole. Saro, per esempio, ha preso una netta direzione pro Debora Serracchiani. Con Antonione, lex senatore del Pdl viaggia adesso con le insegne del movimento pre-politico Libera Civilt. Di Ciani pochetracce. Quanto a Moretton, lo si racconta molto attivo. Lex capogruppo del Pd guarda con attenzione al mondo montiano, ma certo da una posizione molto defilata. Cos come Flavio Pertoldi, ex senatore del Pd. La politica, a questo punto, pare essere rappresentata solo da Gigli e Maran, i due parlamentari provenienti dai partiti eletti nelle listediMario Monti. Dopola fase di raccolta di adesioni, i congressi di fine anno chiariranno la distribuzione dei compiti e la collocazione in regione di un movimento che, in Europa, pensa alla federazione con il Ppe.
RIPRODUZIONERISERVATA

Maran spinge il modello semipresidenziale


Il senatore chiede una nuova norma: Il cittadino scelga il governo nazionale come fa nelle Regioni
di Roberto Urizio
TRIESTE

Alessandro Maran

La scelta di affidarsi ai saggi rischia di rallentare il percorso di riforme. Ad affermarlo stato il senatore Alessandro Maran (Scelta Civica), nel corso del dibattito Alla ricerca del Governo perduto, organizzato ieri dallAssociazione Poliarchi e dallAccademia Europeista alla presenza, oltre allesponente montiano, del coordinatore regionale del Pdl, Isidoro Gottardo, del consigliere comunale del Pd, Pietro Faraguna, e della professoressa di Di-

ritto Pubblico comparato allUniversit di Udine, Laura Montanari. Secondo Maran la strada pi semplice era quella di affidare alle Commissioni Affari Costituzionali delle due Camere una proposta proveniente direttamente dal governo. Daltro canto se c un accordo politico non saranno un centinaio di emendamenti a fermare il percorso, se questo accordo non c non saranno i saggi o una commissione ad hoc a salvarlo. La necessit delle riforme istituzionali, secondo Isidoro Gottardo, deriva principal-

mente dal problema dellingovernabilit: fondamentale un cambio di passo in questo senso secondo lex deputato Personalmente mi accontenterei anche di una riforma rompichiaccio con successivi interventi legislativi. Ma c il rischio di non arrivare nemmeno a quella. Faraguna appare invece meno propenso a riformare la Costituzione: Negli atti parlamentari non ci sono risposte sul perch servono le riforme e se ci sono sono puramente autoreferenziali. La sensazione ha affermato lesponente democratico

che si voglia mantenere la stabilit di questo sistema politico e, posta in questi termini, la questioni mi preoccupa. A tornare in auge negli ultimi mesi il sistema semipresidenziale francese che proprio Maran ha inserito in unapposita proposta di legge nella scorsa legislatura. Negli ultimi anni ha ricordato il senatore di Scelta Civica stata data la possibilit di eleggere direttamente il sindaco, il presidente della Provincia e della Regione e Letta ha proposto di farlo anche a livello europeo. Perch i cittadini non dovreb-

bero scegliere direttamente anche il governo nazionale?. Anche Gottardo ha affermato di essersi convinto che non c alternativa al presidenzialismo, non tanto per una questione di stabilit del sistema ma per uscire dalla situazione di stallo attuale. LItalia ha bisogno di fare sintesi per prendere decisioni al suo interno ma anche per stare in Europa. Secondo Faraguna invece prioritario riformare la legge elettorale, su cui ricade la responsabilit di un sistema che soffre di inerzia e trovo grave la scelta di non appoggiare la proposto di tornare transitoriamente al Matarellum. Cambiare la forma di Governo e di Stato in questo momento mi sembra un traguardo difficilmente raggiungibile con successo. (r.u.)

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