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DELLECONOMIA PIEMONTESE
NEGLI ULTIMI VENTANNI
Giugno 2004
INDICE
INDICE ..................................................................................................................................................1
INTRODUZIONE E SINTESI DEI RISULTATI ...........................................................................................3
Introduzione .................................................................................................................................3
Sintesi dei risultati........................................................................................................................3
1
1.4
1.3.2
I consumi............................................................................................................................20
Il decennio 19811991.......................................................................................................26
3.1.1
3.1.2
3.1.3
3.2
3.2.2
3.2.3
4
La composizione dellexport...................................................................................42
4.1.2
4.2.1
La specializzazione dellexport...............................................................................45
4.2.2
5.2
5.1.1
5.1.2
Il periodo 1990-2002...............................................................................................51
5.1.3
TABELLE ............................................................................................................................................56
BIBLIOGRAFIA ...................................................................................................................................89
I principali fenomeni verificatisi dal 1980 ad oggi possono essere cos sintetizzati:
Nel periodo considerato la crescita del PIL piemontese, stata nel complesso modesta. Tra
il 1980 e il 2002 laumento medio annuo stato dell1,4% a fronte del +1,9% registrato a livello
nazionale.
Il contributo della regione al PIL italiano sceso dal 9,3% all8,5%.
Nel 1980 il prodotto per abitante del Piemonte era superiore del 21% al PIL pro-capite italiano;
nel 2002 il distacco si ridotto al 14,5%.
Lindustria ha mantenuto, fino a met degli anni 90, un livello di produttivit elevato e
superiore alla media.
Tra il 1980 e il 1995, la produttivit del lavoro nellindustria in senso stretto salita del 61% a
fronte del 35% delleconomia nel suo complesso. Negli ultimi sette anni, tuttavia, la crescita
della produttivit rallentata facendo registrare una variazione positiva di appena il 2,5%.
Nel periodo considerato il Piemonte ha destinato agli investimenti una quota di PIL pari a
circa il 20% allanno, con fasi di crescita e di contrazione coincidenti con quelle del ciclo
economico.
La quota sale di circa due punti percentuali se rapportata al valore del PIL depurato dalle
esportazioni nette.
Lintensit di investimenti per unit di lavoro si mantenuta quasi sempre sensibilmente
superiore al dato italiano.
Come per il PIL, anche i consumi sono cresciuti in Piemonte meno che in Italia, con un tasso
medio annuo dell1,5% rispetto al +2% rilevato a livello nazionale.
La crescita dei consumi piemontesi stata inferiore sia per la spesa delle famiglie che per la
spesa pubblica.
Nel corso degli anni 80 e 90 la struttura produttiva del Piemonte segue un processo di
ristrutturazione industriale e di crescente terziarizzazione. Come mostrano i censimenti, tra
il 1981 e il 2001 il settore manifatturiero perde il 16% delle unit locali e il 31% degli addetti,
mentre la sua quota sul totale degli addetti extra-agricoli passa dal 46% al 31%. Per contro, nel
terziario le unit locali crescono del 39%, gli addetti del 29% e la quota sulloccupazione
complessiva passa dal 46% al 60%.
Lespansione del terziario stata molto rilevante ma non ha coinvolto tutte le attivit. Il
commercio, per la concentrazione della distribuzione al dettaglio e della vendita di autoveicoli, e
la pubblica amministrazione, per i blocchi dellorganico, hanno perso addetti. Listruzione e i
trasporti-comunicazioni sono rimasti sostanzialmente sui livelli degli anni prima. La crescita
stata invece rilevante negli esercizi pubblici, per lo sviluppo di ristoranti, bar e mense, nel
credito ed assicurazioni, per la crescita delle attivit ausiliarie, e nei servizi personali, per
lincremento delligiene pubblica e delle attivit ricreative e di body care. Lo sviluppo stato
particolarmente elevato nella sanit ed eccezionale nei servizi alle imprese.
Il Piemonte sempre stato esportatore netto con saldi positivi che negli ultimi anni sono
stati pari al 40% del valore delle importazioni.
Le esportazioni hanno rappresentato in media il 27% del PIL regionale e contribuito per il 13%
allexport italiano.
Nellultimo decennio il peso delle esportazioni piemontesi sul totale nazionale si
ridimensionato, scendendo dal 14% all11%-11,5% degli ultimi anni.
Nel corso degli anni, lUnione Europea rimasta il principale sbocco delle esportazioni
piemontesi. Il suo peso, tuttavia, si ridotto a favore di altre aree e, in particolare, dei paesi
dellEuropa Centro Orientale.
La
specializzazione
delle
esportazioni
piemontesi
rimasta
prevalentemente
Tra il 1980 e il 2002, loccupazione piemontese ha fatto registrare una leggera riduzione (1,7%) a fronte di una crescita consistente a livello nazionale (+9,2%). Ci ha determinato
una diminuzione della quota delloccupazione piemontese sul totale nazionale scesa dal 9%
all8,1%.
Il risultato complessivo conseguenza di fasi alterne che si sono succedute nella creazione di
posti di lavoro. Al calo dei primi anni 80 ha fatto seguito una ripresa fino ai primi anni 90. E
seguita una nuova fase di riduzione dei posti di lavoro, durata fino al 1993-1994, a cui ha fatto
seguito un periodo di sviluppo delloccupazione che ha accelerato il proprio ritmo a partire dal
1999.
Nel corso degli anni 80 e in gran parte degli anni 90, il tasso di disoccupazione piemontese
rimasto su livelli elevati, molto superiori alla media delle altre regioni settentrionali.
Il tasso di disoccupazione complessivo ha superato l8%; quello giovanile arrivato a sfiorare il
27%, quello femminile si attestato intorno al 13%.
Negli ultimi anni, la decisa ripresa delloccupazione ha consentito di assorbire una parte
consistente delle persone in cerca di lavoro, portando il tasso di disoccupazione complessivo al
4,8% nel 2003.
Il miglioramento ha interessato anche il tasso di disoccupazione femminile, sceso al 6,8%, e
quello giovanile, passato al 17,6%.
1 LA CRESCITA ECONOMICA
In questa parte dello studio sono esaminati gli andamenti del prodotto interno lordo e del valore
aggiunto creati dalleconomia piemontese nel periodo 1980-2002.
I dati presi in esame sono quelli di contabilit regionale forniti dallIstituto Nazionale di Statistica. I
dati relativi agli anni dal 1980 al 1994 sono stati ricostruiti secondo il SEC95 per omogeneit
rispetto alla serie 1995-2002.
Fra il 1980 e il 2002 lo sviluppo del Piemonte attraversa fasi di declino e di crescita come lItalia
nel suo complesso. Nellarea piemontese, tuttavia, lintensit delle crisi pi accentuata e lo
sviluppo nei periodi di ripresa meno rapido che per lItalia, determinando una complessiva perdita
di peso della regione.
Nellintero periodo, il PIL piemontese cresciuto ad un tasso medio annuo dell1,4% a fronte
dell1,9% registrato a livello nazionale.
La quota piemontese sul prodotto interno lordo italiano scende dal 9,3% al 8,5%; lindice del PIL
per abitante, posto uguale a 100 il dato italiano, scende da 121,1 a 114,5.
1
2
Allinizio del quinquennio successivo, il dislivello di crescita tra Piemonte e Italia si assottiglia. Il
sistema economico piemontese, cos come quello italiano, si trova coinvolto in una significativa
fase di ripresa basata sul forte rilancio della produzione industriale.
Tra il 1985 e il 1990, la crescita del PIL in Piemonte subisce una forte accelerazione: il PIL sale da
67.738 a 76.914 milioni di euro, ad un tasso medio annuo del 2,6%.
Nello stesso periodo, la crescita del PIL nazionale del 2,9%, superiore a quella dellarea
piemontese di soli 0,3 punti percentuali.
Nel 1990 la quota regionale sul prodotto italiano rimane pressoch invariata rispetto al 1985 (8,9%).
Il PIL per abitante piemontese supera quello italiano del 17,1%.
121,1
120
25.000
117,9
20.000
117,1
118
117,3
116,0
116
15.000
114,5
10.000
114
5.000
112
110
0
1980
1985
1990
1995
2000
2002
In Piemonte, la fase espansiva della seconda met degli anni 80 cessa durante i primi mesi del 1990,
quando la crescita del PIL rallenta, per toccare il punto pi negativo nel 1993. Nel periodo 19901993, il Piemonte subisce una diminuzione del PIL in termini reali dell1,3% a fronte di un aumento
della stessa entit registrato a livello nazionale.
La recessione ha pesanti conseguenze sullindustria piemontese che, data la sua specializzazione
nella produzione di beni di investimento e di consumo durevole, si trova particolarmente esposta
alle fluttuazioni della domanda.
Nel 1993 la produzione industriale piemontese si riduce sensibilmente. Tra i settori pi colpiti
spiccano le industrie automobilistica e delle macchine per ufficio ed EDP.
A far ripartire leconomia contribuisce la ripresa della congiuntura internazionale unita alla forte
svalutazione della lira nel 1992 e 1993.
Nel 1994 sia in Italia che in Piemonte, prende avvio la ripresa che pone fine alla pi lunga fase
recessiva vissuta in Piemonte negli ultimi 40 anni.
A trainarla sono soprattutto le esportazioni e, in particolare, il settore della meccanica e dei mezzi di
trasporto, grazie ai vantaggi di competitivit realizzati attraverso la riorganizzazione produttiva
degli anni precedenti. In Piemonte, tra il 1993 e il 1994, il PIL cresce ad un ritmo superiore a quello
nazionale (3,1% contro 2,2%).
La fase espansiva decelera nei primi mesi del 1996; la manovra di risanamento finanziario, messa in
atto dal Governo, frena la crescita del PIL. Ad una breve fase di ripresa, tra la fine del 1997 e del
1998, fa seguito una nuova frenata nel 1999.
Tra il 2000 e i primi mesi del 2001, la crescita torna ad accelerare, ma gli eventi dell11 settembre
2001 contribuiscono ad aggravare un quadro gi depresso e instabile.
Tra il 1990 e il 1995, il PIL piemontese torna a crescere, sebbene ai livelli modesti della prima met
degli anni 80 (+1,1% medio annuo), passando da 76.914 a 81.113 milioni di euro.
Nello stesso periodo il PIL italiano aumenta dell1,3% allanno, toccando un minimo che sar
superato soltanto nel biennio 2000-2002 (+1,1% allanno).
Nel 1995 la quota piemontese sul prodotto italiano si attesta all8,8%, mentre il vantaggio in termini
di ricchezza per abitante sale di 0,2 punti percentuali rispetto al 1985 (17,3%).
Nel periodo 1995-2000, il PIL del Piemonte cresce ad un tasso medio annuo dell1,5%, superiore di
0,4 punti percentuali rispetto al quinquennio precedente. In Italia, il PIL cresce dell1,9% allanno,
ad un ritmo ancora una volta superiore alla media piemontese.
La quota piemontese sul PIL nazionale continua la sua lenta erosione, iniziata gi nei primi anni 80,
attestandosi all8,6% nel 2000. Lindice del PIL per abitante diminuisce nuovamente passando da
117,3 a 116,0.
9
Lultimo periodo di analisi costituito dal biennio 2000-2002. In questi due anni il PIL piemontese
sale di appena lo 0,2% lanno contro l1,1% nazionale. La quota regionale sul PIL italiano scende
all8,5%; lindice del PIL pro-capite si porta a 114,5.
10
3,4
2,7
2,6
2,0
1,9
Agricoltura, silvicoltura e
pesca
41,5
37,1
4,8
34,4
5,2
31,8
4,9
29,5
4,4
22,6
5,4
21,7
27,4
5,0
Costruzioni
22,7
23,3
Commercio, riparazioni,
alberghi e ristoranti,
trasporti e comunicazioni
22,6
22,0
15,4
18,8
25,9
26,7
14,3
15,5
16,3
1995
2000
2002
20,8
23,1
Intermediazione monetaria
e finanziaria; attivit
immobiliari ed
imprenditoriali
Altre attivit di servizi
11,7
13,2
15,2
1980
1985
1990
Per industria in senso stretto si intende il complesso di Industria manifatturiera, Estrazione di minerali e Produzione e
distribuzione di energia elettrica, di gas, di vapore e acqua.
11
Tra il 1980 e il 1985 il valore aggiunto piemontese cresciuto del 5,5% contro il 9,2% dellItalia,
ad un tasso di sviluppo medio annuo dell1,1%, inferiore all1,8% nazionale.
Nel quinquennio la crescita piemontese da attribuirsi esclusivamente allapporto dei servizi. La
ricchezza generata da questo settore cresce, infatti, a tassi annui del 2,2% e, in particolare, del 4,3%
annuo nel caso del comparto dellintermediazione finanziaria ed assicurativa e dei servizi alle
imprese.
I primi anni 80 costituiscono per il Piemonte un periodo molto travagliato caratterizzato da crisi
dellindustria, flessione della produzione e caduta delloccupazione.
Nellindustria in senso stretto il valore aggiunto diminuisce di circa il 2,2% (+0,7% in Italia),
determinando una riduzione del peso del comparto che scende dal 41,5% al 37,1%. Anche in Italia
il peso dellindustria in senso stretto sulla ricchezza complessiva scende, passando dal 31,4% del
1980 al 28,1% del 1985.
Tra il 1980 e il 1985 anche ledilizia piemontese fa registrare una dinamica negativa (- 0,4%): il
peso del comparto delle costruzioni sul PIL scende dal 5,4% al 4,8% (in Italia dal 7,2% al 6,5%).
Per effetto di queste tendenze, il peso dellindustria globalmente considerata sul valore aggiunto
piemontese diminuisce dal 47% al 42%, mentre a livello nazionale passa dal 38,5% al 34,6%.
La diminuzione del peso dellindustria stata pi che compensata dallo sviluppo dei servizi.
Nel 1980 il terziario forniva il 49,1% del valore aggiunto con la seguente ripartizione:
intermediazione finanziaria ed assicurativa e servizi alle imprese 15,4%; commercio, riparazioni,
alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni 22%; altre attivit di servizi4 11,7%.
Nel 1985 il contributo salito al 54,6% (intermediazione finanziaria ed assicurativa e servizi alle
imprese, 18,8%; commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni, 22,6%;
altre attivit di servizi, 13,2%). In Italia il peso dei servizi passa dal 55,6% al 60,9%.
Nel corso di questi cinque anni, il settore agricolo registra una perdita di valore aggiunto, in termini
reali, dell1,1% allanno. Il suo peso sulla ricchezza complessiva in Piemonte scende dal 4,1% al
3,4% (in Italia dal 5,9% al 4,6%).
La seconda met degli anni 80 caratterizzata da una forte ripresa della produzione industriale e da
una fase di stabilit delloccupazione.
Per altre attivit di servizi si intende il complesso di Pubblica amministrazione, difesa e assicurazione sociale
obbligatoria, Istruzione, Sanit e altri servizi sociali, Altri servizi pubblici, sociali e personali e, infine, Servizi
domestici presso famiglie e convivenze.
12
In questo periodo il valore aggiunto regionale cresce del 13,9%, ad un tasso medio annuo del 2,6%.
In Italia si registrano incrementi pi consistenti: il valore aggiunto aumenta del 15,1% ad un tasso
medio annuo del 2,9%.
La ripresa, particolarmente intensa nel settore industriale, testimoniata dalla crescita del valore
creato: tra il 1985 e il 1990 il valore aggiunto dellindustria in senso stretto sale del 14,2% (+17% in
Italia), ad un tasso medio annuo del 2,7% (3,2% per lItalia).
Malgrado lincremento, la quota dellindustria in senso stretto sul valore aggiunto complessivo
regionale scende portandosi dal 37,1% del 1985 al 34,4% del 1990, mentre aumenta il peso del
terziario, la cui quota sale dal 54,6% al 57,7% (intermediazione finanziaria ed assicurativa e servizi
alle imprese al 20,8%; commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni al
21,7%; altre attivit di servizi al 15,2%).
Anche in Italia il peso dellindustria in senso stretto scende, passando dal 28,1% del 1985 al 26,1%
del 1990, mentre il peso del terziario sale dal 60,9% al 64,4%.
In questo periodo la ricchezza generata dal terziario piemontese cresce allo stesso ritmo di quella
industriale (+2,7% allanno). Ritmi di crescita pi sostenuti si registrano nel comparto
intermediazione finanziaria ed assicurativa e servizi alle imprese (+3,2%). Livelli non dissimili di
crescita si rilevano anche per il terziario italiano (+3%).
Nel periodo 1985-1990, il valore aggiunto prodotto dal settore delle costruzioni cresce del 3,8%
allanno. La quota del comparto sulla ricchezza complessiva sale dal 4,8% del 1985 al 5,2% nel
1990, a differenza di quanto avviene a livello nazionale dove il peso delle costruzioni scende dal
6,5% al 6,1%.
Diminuisce ancora il peso dellagricoltura che scende dal 3,4% al 2,7%.
13
Nello stesso periodo, si assiste ad un rallentamento della crescita anche nel terziario sebbene il suo
peso sul totale sia in costante ascesa. Tra il 1990 e il 1995, il valore aggiunto dei servizi cresce di
oltre un punto percentuale allanno (+1,3%), portando la propria quota dal 57,7% al 60,7%
(intermediazione finanziaria ed assicurativa e servizi alle imprese al 23,1%; commercio, riparazioni,
alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni al 23,3%; altre attivit di servizi al 14,3%).
Anche il settore delle costruzioni risente della crisi: il tasso medio annuo di crescita passa infatti dal
3,8% del periodo 1985-1990 allo 0,3%. Il peso sul valore aggiunto regionale scende dal 5,2% al
4,9% (in Italia dal 6,1% al 5,1%).
Nello stesso periodo, il valore aggiunto prodotto dallagricoltura aumenta del 6,7% (+1,3% medio
annuo); il suo peso sulla ricchezza complessiva rimane nel complesso invariato (2,6%).
In Piemonte i segni della ripresa congiunturale iniziano a farsi sentire intorno al 1994, sotto la
spinta della domanda estera. Lo sviluppo intenso tra il 1994 e il 1995 e prosegue fino alla fine del
decennio con una punta nel biennio 1999-2000.
I dati relativi ai conti economici regionali consentono di delineare la recente evoluzione
delleconomia piemontese nel periodo 1995-2002 con una maggiore articolazione settoriale per gli
anni dal 1995 al 2001.
Nel periodo 1995-2001 il valore aggiunto cresce del 7,9%, ad un tasso medio annuo dell1,3%. In
Italia laumento stato del 12,3% e del 2% su base annua.
In questo periodo, il contributo alla crescita da parte del comparto industriale stato assai limitato
Nellindustria in senso stretto si nota, infatti, che il valore aggiunto cresciuto dello 0,2% in sei
anni, mentre nel comparto manifatturiero addirittura sceso dello 0,6%.
A livello nazionale la ricchezza creata dallindustria in senso stretto salita del 6,8%. Un aumento
di pari entit si manifestato nel comparto manifatturiero (+6,9%).
Ci che avviene in questi anni, conferma lelevata sensibilit delleconomia piemontese ai cicli
economici: la sua specializzazione in beni di investimento e in beni di consumo durevole fa s che
essa cresca molto pi in fretta della media nazionale in momenti di espansione e, viceversa, subisca
pi della media le fasi recessive.
In Piemonte, i settori manifatturieri che subiscono il decremento maggiore sono la chimica (-19,5%)
e il tessile-abbigliamento (-9,3%). I comparti metalmeccanico e dei mezzi di trasporto registrano
una crescita zero. Aumenta, invece, il valore aggiunto prodotto nei settori carta-editoria (+21%),
produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua (+10,9%), alimentari, bevande e tabacco
(+9,8%), fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+16,4%).
14
15
Nel comparto industriale il valore aggiunto sceso dell1,2%; nellindustria in senso stretto la
riduzione stata del 2,1% (in Italia -0,1%). La quota sul valore aggiunto complessiva scende di
quasi due punti percentuali passando dal 28,5% al 27,4%. A livello nazionale resta pressoch
invariata.
Diversamente dal comparto industriale, il settore delle costruzioni ha avuto un andamento positivo,
anche grazie allavvio di buona parte dei lavori connessi con i Giochi Olimpici invernali di Torino
2006. Il valore aggiunto salito del 4,2% a fronte dello 0,5% nazionale; il suo peso passa dal 4,4%
al 5%, mentre resta stabile in Italia (4,9%).
Anche il terziario mostra una performance migliore a livello regionale, sebbene pi lenta degli anni
precedenti: in Piemonte il valore aggiunto cresce dell1,4%; in Italia dello 0,9%.
A livello settoriale, le altre attivit di servizi crescono del 2,6% (Italia: +1,3%); lintermediazione
monetaria e finanziaria e le attivit immobiliari ed imprenditoriali dell1,3%. Commercio,
riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni crescono meno della media.
La quota del terziario sul valore aggiunto complessivo sale dal 64,6% al 65,7% (dal 69,5% al 70,1%
in Italia). Cresce il peso del comparto intermediazione monetaria e finanziaria e attivit immobiliari
ed imprenditoriali (dal 26% al 26,7% ), delle altre attivit di servizi (dal 15,9% al 16,3%), mentre il
peso di commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni scende dal 22,8% al
22,7%.
Nel 2002 il settore agricolo ha un andamento negativo: rispetto al 2001, il valore aggiunto fa
registrare una riduzione in termini reali del 5,7% (Italia: 2,6%). Anche la quota sul valore aggiunto
scende, passando dal 2,1% all1,9% (in Italia dal 2,7% al 2,6%).
16
17
120.000
100.000
80.000
60.000
40.000
20.000
0
1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
In Piemonte, come nel resto del Paese, la produttivit del lavoro nel settore dei servizi cresce meno
della media. Tra il 1980 e il 1990 laumento stato del 6,5%; tra il 1990 e il 2002 del 5,6%.
Osservando le tre grandi aree di attivit del terziario, si notano, tuttavia, alcune differenze.
Nel comparto commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni, il prodotto
per addetto si riduce per gran parte degli anni 80, ma a partire dalla fine del decennio comincia il
recupero. Tra il 1980 e il 1984 la produttivit del lavoro decresce del 5,2%, ma tra il 1984 e 1985 si
manifesta una primo accenno di ripresa (+4,6%).
La crescita prosegue per il resto del decennio e in tutti gli anni 90: lindice passa da 99,2 nel 1985 a
112,2 nel 1990 (+13,1%) e sale ulteriormente tra il 1990 e il 2002 portando lindice a 133,9.
Nel comparto intermediazione monetaria e finanziaria e servizi alle imprese tra il 1980 e il 2002 la
produttivit scesa ad un tasso medio annuo dell1,8%; lindice con base 1980 uguale a 100 sceso
a 67. La motivazione principale di questo decremento di produttivit da mettere in relazione con
la crescente presenza di nuove imprese di piccole dimensioni.
Nel comparto altri servizi, ad elevata presenza dei servizi pubblici, la produttivit mostra un
andamento oscillante sui valori di inizio periodo. Tra il 1980 e il 1990 cresce dello 0,8%, mentre dal
1990 al 2002 la variazione stata del 2,9%.
18
19
Piemonte: % su PIL
Italia: % su PIL
25
% su Italia
20
15
10
9,2
8,6
8,3
8,3
8,4
8,6
9,2
9,4
9,5
9,7
10,1
9,5
9,0
9,5
9,3
9,3
9,0
8,7
8,4
9,2
9,3
8,9
0
1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001
2.2 I CONSUMI
In Piemonte, tra il 1980 e il 2001 la spesa per consumi cresciuta in termini reali dell1,5% annuo
rispetto al +2% dellItalia.
Alla base della maggior crescita della spesa per consumi degli italiani vi soprattutto la pi intensa
dinamica del PIL nazionale cresciuto ad un tasso medio annuo dell1,9% rispetto al +1,4% del
Piemonte.
Tra il 1980 e il 1985, la spesa per consumi cresciuta del 5,5%. A livello nazionale laumento
stato pi che doppio (+11,2%).
Analizzando landamento delle tre fonti della spesa5 piemontese, emerge che, nel periodo 19801985, la spesa delle famiglie cresce meno delle altre componenti. Mentre questultima cresciuta
del 3,4%, la spesa delle istituzioni sociali private aumentata del 7,8%; quella della pubblica
amministrazione del 13,7%.
Totale spesa sul territorio economico = Spesa delle famiglie + Spesa delle Istituzioni Sociali Private + Spesa della
Pubblica Amministrazione.
20
21
114
112,9
112
110,3
109,6
110
108
109,7
107,7
109,5
107,3
106,2
106
109,6
105,3
105,9
105,1
103,7
104
102
100
1980
1985
1990
1995
2000
2001
2002
Lindice totale scende da 107,7 nel 1980 a 105,3 nel 1985, quello riferito alla spesa delle famiglie
da 112,9 a 109,6.
Tra il 1985 e il 1990 il forte incremento dei consumi piemontesi non sufficiente a mantenere
inalterato il vantaggio sullItalia: lindice scende da 105,3 a 105,1; quello relativo alla spesa delle
famiglie sale lievemente, da 109,6 a 109,7.
Il divario con lItalia si riduce ulteriormente nei cinque anni successivi, passando da 105,1 nel 1990
a 103,7 nel 1995. La spesa delle famiglie per abitante maggiore in Piemonte, ma lindice scende
da 109,7 a 107,3.
Tra il 1995 e il 2000, mentre i consumi a prezzi costanti crescono allo stesso ritmo in Piemonte e in
Italia, lindice di spesa per abitante torna a salire dopo ventanni e passa da 103,7 nel 1995 a 106,2
nel 2000.
Tale andamento dovuto soprattutto alla maggiore inflazione al consumo registrata in Piemonte che
si sommata al calo demografico. Lindice della spesa delle famiglie per abitante cresce, a sua
volta, passando da 107,3 a 109,5.
Tra il 2000 e il 2001 lindice scende nuovamente, mentre quello riferito alla spesa delle famiglie
sale da 109,5 nel 2000 a 110,3 nel 2002.
22
Tra il 1980 e il 2001, la quota dei consumi finali interni sul prodotto interno lordo piemontese, a
valori correnti, si mantiene pressoch costante, mostrando una leggera tendenza alla crescita. Tale
quota sale infatti dal 68,1% al 73,5%, ad un ritmo pi intenso di quello registrato a livello
nazionale.
In Italia, il peso dei consumi sul PIL supera quello piemontese di circa 7-8 punti percentuali in tutto
il periodo, fatta eccezione tra il 1991 e il 1993 in cui le percentuali subiscono un avvicinamento e il
divario scende di 1-2 punti.
Questa leggera convergenza dovuta allandamento della spesa per consumi delle famiglie il cui
peso sul PIL, tra il 1990 e il 1991, aumenta pi intensamente in Piemonte (+2,3 punti percentuale,
dal 54% al 56,3%) che in Italia (+0,5 punti percentuale, dal 57,7% al 58,2%).
Tra il 1980 e il 2001, il peso dei consumi finali delle famiglie sul PIL passa da 55,2% a 57,7% in
Piemonte e da 59,2% a 60,6% in Italia. Il divario tra le due quote, dellordine di 3,5-5 punti
percentuali, si riduce di 1-2 punti in corrispondenza delle crisi di inizio anni 80 e 90.
In Piemonte la quota dei consumi della pubblica amministrazione sul PIL, passa dal 12,5% nel 1980
al 15,4% nel 2001; in Italia dal 16,9% al 18,8%. La superiorit della quota italiana si mantiene
pressoch invariata in tutto il periodo, oscillando da un massimo di 4,5 punti nel 1981 a un minimo
di 3,2 punti percentuale nel 2000, lungo un lento, ma costante cammino di convergenza.
Il peso dei consumi delle istituzioni sociali private, infine, rimane sostanzialmente immutato e
praticamente identico sia in Piemonte che in Italia, nellordine dello 0,4%-0,5% del PIL.
23
25
1981
700.000
1991
2001
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
ALTRI SERVIZI
SANITA'
ISTRUZIONE
PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE
SERVIZI ALLE
IMPRESE
CREDITO ED
ASSICURAZIONI
TRASPORTI E
COMUNICAZIONI
ALBERGHI E
RISTORANTI
COMMERCIO
COSTRUZIONI
ENERGIA
MANIFATTURIERO
ESTRATTIVO
AGRICOLTURA E
ATT. CONNESSE
Nel corso degli anni Ottanta lindustria manifatturiera piemontese attua una radicale ristrutturazione
tecnologica, che riduce fortemente loccupazione. Per linsieme della trasformazione industriale, le
Tutte le attivit extra-agricole ad eccezione delle attivit svolte in luoghi con carattere di extraterritorialit
(rappresentanze diplomatiche, organizzazioni ed organismi extraterritoriali, ecc.) o da organizzazioni religiose e
direttamente attinenti al culto, i servizi domestici presso famiglie e convivenze. Sono anche escluse dalla rilevazione
della Pubblica amministrazione le attivit della Difesa nazionale, dellAmministrazione della giustizia, dei Vigili del
fuoco e degli Ospedali psichiatrici e giudiziari. Per lagricoltura vengono rilevate solo le cosiddette attivit agricole
manifatturiere (attivit delle aziende connesse con lagricoltura comprendenti, tra laltro, le attivit di trasformazione
di uva, olive, latte, ecc.), la caccia, la pesca e la silvicoltura (limitatamente alle aziende di utilizzazione del bosco)
mentre sono escluse le attivit agricole propriamente dette (coltivazione e allevamento).
26
unit locali diminuiscono da oltre 57 mila a 49 mila (-14,7% ) e gli addetti da 753 mila a 602 mila (20%).
Il ridimensionamento occupazionale ancora pi marcato in alcuni settori, particolarmente esposti
alla concorrenza dei paesi emergenti come metallurgia (-46%), tessile (-30%), cuoio-calzature (28%), o in ritardo dinnovazione come macchine per ufficio e EDP (-35%).
Il calo degli addetti molto elevato anche nelle industrie chimiche, della gomma e delle materie
plastiche, con riduzioni superiori al 30%; nei settori della cartacartotecnica, delle apparecchiature
elettriche, degli autoveicoli e del legno, con riduzioni intorno al 25%.
La riduzione non colpisce nella stessa misura tutte le lavorazioni dei settori, ma particolarmente
intensa in alcune attivit, spesso di base: concerie, maglierie, fabbricazione di pasta-carta e carta,
prodotti chimici di base e per lagricoltura, fibre sintetiche, acciaio e sue prime trasformazioni, pile
e accumulatori, fabbricazione di autoveicoli e motori.
I settori industriali non manifatturieri mostrano andamenti delloccupazione differenti: forte calo
nellindustria estrattiva (-24%), riduzione pi contenuta nel comparto energia elettrica, acqua e gas
(-10%), crescita nelledilizia (+10%).
A fronte degli andamenti diffusamente negativi nei comparti industriali, la relativa tenuta
delloccupazione piemontese fra il 1981 ed il 1991 stata consentita dallo sviluppo delle attivit dei
servizi.
Il terziario in complesso registrava, infatti, la crescita degli addetti e delle unit locali, passando da
768 mila a 848 mila addetti (+11,3%) e da 205 mila a 225 mila unit locali (+9,9%).
Allinterno del terziario i risultati occupazionali dei diversi settori erano tuttavia molto dissimili,
riflettendo i cambiamenti nei consumi e nei bisogni delle famiglie e le trasformazioni organizzative
delle imprese.
Fra i settori in forte crescita, allo sviluppo travolgente dei cosiddetti servizi alle imprese (attivit
immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altri servizi professionali e imprenditoriali) dove
loccupazione aumentava dell80%, si accompagnava la crescita sostenuta dei comparti credito ed
assicurazioni (+24%) e sanit (+21%) e quella pi moderata degli alberghi e ristoranti (+11%).
Il commercio, listruzione e gli altri servizi pubblici, sociali e personali registravano aumenti
occupazionali molto modesti; la pubblica amministrazione e, soprattutto, i trasporti e comunicazioni
perdevano invece occupazione.
Lesame delle dinamiche delloccupazione per grandi comparti (le sezioni di attivit economica,
il livello pi aggregato di classificazione del censimento) nasconde spesso notevoli differenze di
sviluppo delloccupazione fra i diversi servizi che fanno parte delle singole sezioni di attivit.
27
Allinterno dei comparti in declino fra il 1981 ed il 1991, vi sono attivit che crescono a ritmi
elevati, come le attivit postali e di corriere, le attivit di spedizioniere e degli intermediari dei
trasporti e, specialmente, le agenzie di viaggio e i trasporti aerei. Allopposto, il calo occupazionale
imponente nei trasporti ferroviari e nelle attivit di movimentazione merci e magazzinaggio.
Nei comparti a bassa crescita, come commercio, istruzione e altri servizi pubblici, sociali e
personali, molte tipologie del commercio allingrosso, lintermediazione commerciale, il dettaglio
non specializzato proprio della distribuzione moderna, il dettaglio di articoli di erboristeria,
cosmetica e farmaceutica, lo smaltimento dei rifiuti, i servizi di estetica e cure personali registrano
alti tassi di sviluppo che raggiungono valori elevatissimi per il commercio di ricambi di autoveicoli,
e listruzione non scolastica. Loccupazione si riduce sensibilmente invece nel commercio di
autoveicoli, nel dettaglio tradizionale alimentare, nella riparazione di beni di consumo, nelle attivit
radiotelevisive e cinematografiche e nei sindacati dei lavoratori dipendenti.
Anche nei comparti a maggiore sviluppo, alberghi e ristoranti, intermediazione monetaria e
finanziaria, sanit e, soprattutto, servizi alle imprese, vi sono alcune attivit in forte flessione
come la ricettivit alberghiera ed extra-alberghiera e la consulenza per linstallazione di elaboratori,
mentre altri servizi aumentano la propria occupazione in misura molto superiore a quella del
comparto di riferimento. il caso dei ristoranti, delle attivit ausiliarie dellintermediazione
finanziaria e assicurativa, di quasi tutti i servizi informatici, della pubblicit, dei servizi veterinari e
in genere delle attivit sanitarie svolte da imprese.
28
1981
1991
50
2001
40
30
20
10
TOTALE
ALTRI SERVIZI
SANITA'
ISTRUZIONE
SERVIZI ALLE
IMPRESE
CREDITO ED
ASSICURAZIONI
TRASPORTI E
COMUNICAZIONI
ALBERGHI E
RISTORANTI
COMMERCIO
COSTRUZIONI
ENERGIA
MANIFATTURIERO
ESTRATTIVO
AGRICOLTURA E
ATT. CONNESSE
In realt, il ventaglio settoriale delle variazioni dimensionali allinterno dei diversi comparti molto
ampio.
Nellindustria manifatturiera il numero medio di addetti delle imprese scende sensibilmente in
molte attivit - elettromeccanica, meccanica strumentale e di precisione, lavorazione dei minerali
non metalliferi, grafica ed editoria, metallurgia, apparecchiature EDP e aumenta in misura
rilevante nelle industrie tessili, del legno, nella meccanica di base e nelle apparecchiature per
telecomunicazioni.
Fra le attivit dei servizi le dimensioni medie dimpresa crescono sensibilmente di pi e a differenza
del comparto di riferimento, nelle assicurazioni, nellinformatica, nello smaltimento dei rifiuti e
nelle poste e telecomunicazioni, attivit che registra un aumento iperbolico della dimensione
aziendale per trasformazioni societarie dellallora monopolio telefonico.
Fra il 1981 e il 1991 la dimensione media delle unit locali delle imprese piemontesi diminuisce da
5 a 4,6 addetti.
La riduzione interessa molti settori dellindustria manifatturiera, che scende da 13,1 a 12,3 addetti,
lindustria estrattiva (da 7,4 a 6,7 addetti), lintermediazione monetaria e finanziaria (da 9,2 a 7,4) e,
in misura minore, listruzione (da 5 a 4,8) e la sanit (da 2,2 a 2).
29
3.1.3 Gli effetti della dinamica occupazionale sulla struttura produttiva piemontese e sulla
specializzazione relativa
La perdita di posti di lavoro industriali e lo sviluppo dei servizi mostrano nel 1991 una
composizione settoriale della struttura produttiva regionale ben diversa da quella di dieci anni
prima. Lindustria scende dal 53% delloccupazione complessivamente censita nel 1981 al 45,9%
mentre il terziario sale dal 46,5% al 53,7%.
La quota dellindustria manifatturiera si riduce dal 45,9% al 38,1%; i comparti estrattivo ed
energetico perdono marginalmente peso, solo le costruzioni crescono dal 5,7% al 6,6% degli addetti
totali.
Fra i settori manifatturieri molto sensibile la perdita di ruolo delle industrie tessili, della gommamaterie plastiche, della metallurgia, degli autoveicoli, delle apparecchiature elettriche e EDP.
Il ruolo maggiore nello sviluppo del terziario giocato dai servizi alle imprese (dal 3,9% al 7,3%),
seguiti da commercio (dal 15,6% al 16,9%), sanit (dal 4,3% al 5,4%), intermediazione monetaria e
finanziaria (dal 2,5% al 3,2%). Crescono pi moderatamente le quote di alberghi e ristoranti,
istruzione e servizi personali mentre rimane costante limportanza della pubblica amministrazione.
I settori che accrescono particolarmente il proprio peso sono i servizi ausiliari dellintermediazione
finanziaria e assicurativa, le attivit immobiliari, linformatica e i servizi professionali ed
imprenditoriali alle imprese.
Lunico comparto che perde peso quello dei trasporti e comunicazioni.
30
2,8
2,5
3,2
2,7
5,7
2,8
3,2
3,3
3,1
2,7
3,1
3,8
3,6
AGRICOLTURA E ATT.
CONNESSE
ESTRATTIVO
6,0
5,7
ENERGIA
5,8
5,6
5,9
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
4,3
3,9
5,4
7,1
CREDITO ED ASSICURAZIONI
5,7
7,3
60%
6,6
13,0
ALBERGHI E RISTORANTI
15,6
7,6
50%
16,9
40%
15,0
ISTRUZIONE
TRASPORTI E COMUNICAZIONI
SANITA'
30%
20%
ALTRI SERVIZI
45,9
38,1
31,4
COSTRUZIONI
COMMERCIO
10%
MANIFATTURIERO
0%
1981
1991
2001
Fra il 1981 ed il 1991, mentre il Piemonte perde il 3,7% degli addetti occupati nei settori censiti,
lItalia cresce complessivamente del 5,6%. Il ruolo complessivo del Piemonte sullItalia, misurato
dal suo peso occupazionale, si riduce dal 9,7% all8,9%.
Nel decennio si modificano alcuni aspetti della specializzazione produttiva del Piemonte rispetto
allItalia che mostra il ridimensionamento di alcuni importanti settori manifatturieri e laumento
diffuso dellincidenza dei servizi a prevalente presenza privata.
Nellinsieme il vantaggio manifatturiero si riduce appena: lindice di specializzazione7 piemontese
scende da 133 del 1981 a 130 nel 1991. La diminuzione della stessa entit nella metallurgia ma
pi importante in altri settori caratterizzanti come prodotti in metallo, apparecchiature EDP,
meccanica strumentale, gomma-materie plastiche, carta-cartotecnica.
La specializzazione relativa aumenta, invece, in altre industrie tipiche del Piemonte come tessile,
meccanica strumentale, elettromeccanica, autoveicoli. Cresce anche il peso relativo dei settori
alimentare, altri mezzi di trasporto, apparecchiature per telecomunicazioni che giungono a superare
la specializzazione italiana nel 1991.
Anche nel comparto energetico, in cui il Piemonte nel 1981 risultava pi specializzato dellItalia, il
vantaggio relativo scende di alcuni punti: lindice passa da 107 a 103.
Calcolato come rapporto fra la quota piemontese di addetti del settore sugli addetti totali e lanaloga quota nazionale,
moltiplicato per 100.
31
Nel 1981 la specializzazione piemontese era inferiore a quella nazionale in tutti i comparti dei
servizi, ad eccezione dei servizi alle imprese. Nel decennio la quota di addetti di gran parte dei
servizi cresce nella regione pi che in Italia.
Lindice di specializzazione passa da 85 a 91 nel commercio, da 69 a 75 negli alberghi e ristoranti,
da 85 a 89 nei trasporti e comunicazioni, da 96 a 100 nel credito-assicurazioni, da 71 a 77
nellistruzione, da 86 a 88 nei servizi personali e da 101 a 107 nei servizi alle imprese. Cresce, in
particolare, il peso relativo delle attivit delle assicurazioni, di quelle immobiliari, del noleggio e
dellinformatica.
Al contrario, si riduce la quota relativa della sanit e soprattutto della pubblica amministrazione
dove gli indici di specializzazione piemontesi scendono, rispettivamente, da 88 a 86 e da 67 a 63.
Altre attivit dei servizi in cui il Piemonte perde peso rispetto allItalia sono poste e
telecomunicazioni e attivit ricreative e culturali.
32
Nellindustria della carta-cartotecnica il calo degli addetti di proporzioni analoghe alla media
manifatturiera, mentre in altri settori la riduzione pi contenuta: alimentare, legno, chimica,
minerali non metalliferi, elettromeccanica, meccanica di precisione e manifatturiere varie.
Non mancano comunque settori che mantengono la propria occupazione, come grafica-editoria, o
che riescono ad accrescerla, come prodotti in metallo e meccanica strumentale.
Scendendo ad un maggiore dettaglio delle attivit economiche, si possono osservare differenze
rilevanti nellandamento di produzioni dello stesso settore.
Fra le pi appariscenti si possono citare i fortissimi cali dei prodotti chimici per lagricoltura, nella
siderurgia di base e fusione di metalli, nella fabbricazione di contenitori metallici e di coltelleria,
nella costruzione di autoveicoli, nellindustria aerospaziale a fronte della crescita di addetti o,
comunque, della tenuta occupazionale nella produzione di coloranti chimici e di farmaceutici, della
produzione di tubi e di prodotti siderurgici, nel trattamento e lavorazione dei metalli, nella
componentistica auto, nella produzione di imbarcazioni e di cicli e motocicli.
Fra i comparti industriali non manifatturieri cresce solo ledilizia che aumenta del 20%
loccupazione e del 36% il numero delle unit locali. Lindustria estrattiva perde l11% degli
insediamenti ed il 22% degli addetti, nel comparto energetico i cali sono, rispettivamente, del 14% e
del 34%.
Fra il 1991 ed il 2001 la crescita occupazionale del terziario pi intensa e meno omogenea di
quella degli anni Ottanta.
Lo sviluppo ha dimensioni rilevanti nei trasporti e comunicazioni (+10%), nei servizi personali
(+18%), negli alberghi e ristoranti (+20%), nella sanit e servizi sociali (+37%) e, in particolare, nei
servizi alle imprese (+86%). Il numero di addetti resta invece stabile nel credito assicurazioni, nella
pubblica amministrazione e nellistruzione e diminuisce nel commercio (-7%).
Allinterno dei grandi settori in crescita vi sono attivit che crescono a ritmi molto maggiori del
comparto cui appartengono e altre che perdono invece occupazione.
Sono in forte sviluppo movimentazione merci, attivit connesse ai trasporti e agenzie viaggi nei
trasporti; mense negli alberghi e ristoranti; assistenza sociale nella sanit e servizi sociali; attivit
cinematografiche, culturali e delle agenzie di stampa nei servizi personali; noleggio di auto e di
macchinari, consulenza e fornitura di software, banche dati, telematica e altre attivit informatiche,
ricerca nelle scienze sociali e umanistiche; collaudi e analisi tecniche, servizi di pulizia, altri servizi
professionali e, soprattutto, servizi di ricerca e fornitura di personale nei servizi alle imprese.
33
3.2.2 Cambiamenti dimensionali delle imprese e delle unit locali fra il 1991 ed il 2001
Fra il 1991 ed il 2001 diminuisce anche la dimensione media dimpresa, stabile nel decennio
precedente, che passa da 5,4 a 4,3 addetti. Il fenomeno riguarda tutti i comparti, con leccezione di
commercio, sanit e servizi personali, ed rilevante nei trasporti e comunicazioni, nel credito ed
assicurazioni e nellistruzione.
La dimensione media dimpresa scende in tutti i comparti industriali: da 8,8 a 7,7 addetti per
impresa nellindustria estrattiva, da 55 a 42,7 nel comparto energetico, da 3,2 a 2,6 nelledilizia e da
14,5 a 12,8 nella trasformazione.
Nellindustria manifatturiera la contrazione interessa soprattutto lindustria dellauto, la metallurgia
e le apparecchiature EDP che crollano da quasi 500 a poco pi di 20 addetti per impresa.
In pochi settori si verifica, invece, la crescita dimensionale: tessile, abbigliamento, carta, mezzi di
trasporto non auto e, soprattutto, chimica.
Nei comparti terziari le dimensioni medie delle aziende diminuiscono soprattutto nei trasporti e
comunicazioni (da 12,8 a 7,1) e nel credito ed assicurazioni (da 12 a 8,4). In questi comparti il
risultato complessivo dovuto principalmente al ridimensionamento delle telecomunicazioni e delle
assicurazioni, insufficientemente compensato dalla crescita dimensionale delle attivit ausiliarie dei
trasporti e del credito. Diminuisce anche la dimensione media nellistruzione (da 5,9 a 3,5) e nei
servizi alle imprese (da 3,6 a 2,9).
Negli altri comparti del terziario il numero medio di addetti delle imprese rimane inalterato o quasi:
3 addetti per gli alberghi e ristoranti, 2,5 addetti per il commercio e 2,2 nei servizi personali nel
2001 come nel 1991, da 2,3 a 2,2 nella sanit.
34
Nel decennio 1991-2001 prosegue il processo di riduzione della dimensione media delle unit locali
delle imprese. Per il complesso delle attivit censite la dimensione scende infatti da 4,6 a 3,9
addetti.
La riduzione sensibile in tutti i comparti industriali e in alcuni terziari.
Lindustria manifatturiera diminuisce da 12,3 a 10,7 addetti, con ridimensionamenti generalizzati e
molto accentuati nei settori conciario, metallurgico, apparecchiature per telecomunicazioni,
autoveicoli, altri mezzi di trasporto e apparecchiature EDP. Solo tessile, legno, chimica e
manifatturiere varie accrescono in qualche misura la dimensione media delle unit locali. Il numero
medio di addetti si riduce anche negli altri comparti industriali: da 6,7 a 5,9 nellindustria estrattiva,
da 25,9 a 18,5 nel settore energetico, da 2,9 a 2,5 nelle costruzioni.
Fra i comparti del terziario le maggiori riduzioni dimensionali degli insediamenti riguardano il
credito-assicurazione che passa da una media di 7,4 addetti a 4,8, listruzione (da 4,8 a 3) e i servizi
alle imprese (da 3,5 a 3). Le riduzioni sono invece marginali nel commercio (da 2,5 a 2,4) e nei
trasporti-comunicazioni (da 6,5 a 6,4).
La dimensione media non cambia o cresce appena negli altri comparti: servizi personali 2,2 addetti
per unit locale nel 1991 e nel 2001; sanit da 2 a 2,1; alberghi e ristoranti da 3 a 3,2.
Alcune attivit mostrano tuttavia una forte crescita dimensionale, come assicurazioni e attivit
ausiliarie dei trasporti mentre altre si ridimensionano significativamente (trasporti terrestri, credito,
informatica, servizi ricreativi e, specialmente, ricerca).
35
36
La specializzazione piemontese si riduce anche nel comparto energia elettrica, gas e acqua, il cui
indice diminuisce da 103 a 93, mentre aumenta da 88 a 95 nelle costruzioni, pur mantenendo
unimportanza relativa inferiore a quella nazionale.
Fra il 1991 ed il 2001 loccupazione terziaria cresce proporzionalmente pi in Piemonte che in Italia
in quasi tutti i comparti.
Lindice di specializzazione aumenta da 75 a 80 per alberghi e ristoranti, da 89 a 95 per trasporti e
comunicazioni, da 100 a 102 per credito-assicurazioni, da 63 a 66 per la pubblica amministrazione e
da 107 a 109 per i servizi alle imprese. I maggiori incrementi riguardano la sanit (da 86 a 97) e i
servizi personali (da 87 a 96).
Diminuisce solo la specializzazione relativa nellistruzione, che passa da 77 a 75, mentre lindice
relativo al commercio resta pari a 91.
Allinterno dei grandi comparti la crescita relativa della specializzazione particolarmente
sostenuta nei servizi ausiliari dei trasporti, nelle telecomunicazioni, nelle attivit immobiliari, nei
servizi personali di cura e igiene, nello smaltimento rifiuti.
La perdita di quota riguarda invece il commercio di autoveicoli e allingrosso, i trasporti terrestri e
aerei, il noleggio e attivit caratterizzanti come la ricerca.
37
Le informazioni per gli anni 60 e 70 si riferiscono ai movimenti valutari delle operazioni di importazione e di
esportazione elaborati dallUnione Italiana delle Camere di Commercio in collaborazione con lUfficio Italiano dei
cambi, ma non sono confrontabili con quelli della serie ISTAT.
9
Deflazionati in base allindice dei prezzi al consumo.
38
% import su PIL
% export su PIL
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
Il periodo 1985-1990
Scomponendo larco di tempo in esame in sottoperiodi, si osserva che tra il 1985 e il 1990 lexport
fornisce un importante contributo alla ripresa delleconomia dopo la crisi di inizio decennio.
In questi anni le imprese si avviano sempre pi verso linternazionalizzazione, anche attraverso la
creazione di unit allestero e lacquisizione di partecipazioni.
Le esportazioni piemontesi, a valori costanti, crescono ad un tasso del 2,7% medio annuo, passando
da 19,9 milioni di euro nel 1985 a 22,8 milioni di euro nel 1990 (+14,5%).
Dopo un primo periodo di rallentamento (-4% tra il 1985 e il 1987), lexport registra un boom tra il
1987 e il 1988 (+16,2%) e tocca il suo massimo nel 1989 con 23,1 milioni di euro, per poi contrarsi
dell1,1% tra il 1989 e il 1990.
Nello stesso periodo le esportazioni italiane hanno una performance pi modesta di quella
piemontese (+5,3%) e crescono di appena il +1% allanno.
La quota piemontese sul totale dellexport nazionale sale dal 13,1% del 1985 al 15% del 1988, per
poi attestarsi al 14,3% nel periodo 1989-1990.
Nel periodo 1985-1990, le importazioni del Piemonte, in euro 2003, scendono da 19,1 a 18,3
milioni (-4%). Il minimo del periodo si raggiunge nel 1986 (15,8 milioni di euro). Da allora
limport risale fino a 19,4 milioni nel 1989 per poi scendere a 18,3 milioni nel 1990.
39
La quota piemontese sullimport nazionale passa dal 10,9% del 1985 all11,7% del 1988 e scende al
10,7% nel 1990.
Il periodo 1990-1995
Nel periodo 1990-1995, in seguito alla crisi scatenata dalla guerra del Golfo, leconomia mondiale
rallenta e attraversa una nuova fase recessiva.
Linterscambio piemontese si riduce: le esportazioni scendono da 22,8 milioni di euro del 1990 a
21,5 milioni nel 1992 (-5,8%); le importazioni diminuiscono da 18,3 a 16,6 milioni di euro (-9,1%).
A sbloccare la crisi sopraggiunge la ripresa internazionale e, soprattutto, la forte svalutazione della
lira nel 1992-1993. Tra il 1992 e il 1993 le esportazioni crescono da 21,5 a 23,3 milioni di euro
(+8,2%), mentre le importazioni non registrano variazioni di rilievo, passando da 16,6 a 16,5
milioni di euro (-0,9%).
Nel corso del 1994, in Italia e in Piemonte, la ripresa si intensifica, favorita da una forte domanda
esterna. La performance dellexport particolarmente brillante: nel 1994 si registra un aumento del
13,3% contro l11,3% a livello nazionale, con un ruolo significativo dei settori tessile, meccanico e
automobilistico. Limport cresce del 16% tra il 1993 e il 1994 a fronte del +12,5% a livello italiano.
Nel 1995, in virt di un nuovo forte deprezzamento del cambio della lira, la dinamica dellexport si
intensifica ulteriormente: in Piemonte le esportazioni salgono da 26,4 a 32,5 milioni di euro, il
valore pi alto mai raggiunto in tutto il periodo considerato, con un tasso annuo di crescita record
del 23,3% a fronte di un altrettanto elevato +17,4% nazionale.
Molto intensa stata anche la crescita dellimport piemontese che nel 1995 tocca a sua volta la
punta massima con 22,8 milioni di euro, (+19,1% rispetto al 1994; Italia: +17%).
Complessivamente, tra il 1990 e il 1995, lexport piemontese in euro 2003 cresce da 22,8 a 32,5
milioni (+42,5%), ad un tasso medio annuo del 7,3%, un punto in meno della media nazionale
(+8,3%).
Le importazioni passano da 18,3 a 22,8 milioni di euro (+24,5%), con un incremento del 4,5%
lanno rispetto al +4,1% medio annuo italiano.
In questo periodo, il peso delle esportazioni piemontesi sullexport italiano si mantiene sui livelli
del quinquennio precedente, pur mostrando una tendenza al ribasso che lo accompagner fino ai
giorni nostri: dal 14,3% del 1990 il peso scende al 12,8% del 1993, per poi risalire al 13,7% nel
1995.
Il peso delle importazioni resta all'incirca immutato: dal 10,7% del 1990 scende al 10,1% del 19911992 e risale gradualmente fino al 10,9% del 1995.
40
Il periodo 1995-2000
Questa fase espansiva si esaurisce presto. Gi a partire dai primi mesi del 1996 si registra un
rallentamento della crescita, destinato ad accentuarsi nei mesi successivi. I pi colpiti sembrano
essere i paesi europei che, in vista delle scadenze legate allintroduzione della moneta unica, sono
costretti ad introdurre misure restrittive.
A conferma del fatto che il Piemonte mostra una tendenza ad amplificare le fluttuazioni cicliche
delleconomia nazionale, sia in positivo che in negativo, tra il 1995 e il 1996 le esportazioni
piemontesi scendono del 5,5%, decisamente pi del 1,8% nazionale. Nello stesso periodo limport
scende dell11% contro il 7,9% italiano.
Per le esportazioni, lanno pi negativo del quinquennio, dopo il 1996, il 1999, che mostra una
contrazione dellexport del 4% a livello regionale e dell1,1% a livello nazionale. La caduta delle
importazioni risulta rilevante solo nel 1996 e nel 1999 (0,8%).
Nel corso del periodo 1995-2000, le esportazioni piemontesi si riducono dell1,3%, passando da
32,5 a 32,1 milioni di euro. A livello nazionale si ha invece un aumento del 18%.
Nel quinquennio landamento dellimport risulta, invece, positivo (+4,3%), grazie alla performance
del 2000: le importazioni, pari a 22,8 milioni di euro nel 1995 scendono a 20,3 milioni nel 1996, per
poi restare attorno a 20,9 milioni tra il 1997 e il 1999 e risalire a 23,8 milioni nel 2000.
Molto pi elevato stato lincremento dellimport a livello italiano (+33%).
Comincia proprio in questo quinquennio la contrazione della quota delle esportazioni piemontesi
sullexport nazionale che passa dal 13,7% del 1995 all11,4% del 2000, mentre il peso dellimport
scende dal 10,9% all8,5%.
Il periodo 2000-2003
Il rallentamento dellinterscambio commerciale continuato anche negli ultimi anni.
Nel 2002 si registra una variazione decisamente negativa sia delle esportazioni che delle
importazioni: lexport scende del 5,2% in Piemonte e del 3,8% in Italia, mentre limport si riduce,
rispettivamente, del 4,2% e del 3,3%.
Complessivamente, tra il 2000 e il 2003, lexport piemontese scende del 7,5% (Italia: -8%),
passando da 32,1 a 29,7 milioni di euro; limport diminuisce dell11,5% (Italia: -7,7%), da 23,8 a
21,1 milioni di euro.
Nel 2002 il peso sullItalia del Piemonte scende ai minimi del ventennio: 11,1% per le esportazioni
e 8,1% per le importazioni. Nel 2003, nonostante la lieve ripresa dellinterscambio commerciale, le
quote sono salite quasi impercettibilmente: 11,5% per lexport e 8,2% per limport.
41
% Import su Italia
% Export su Italia
14
12
10
% 8
0
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
42
3,1
3,9
90
5,7
4,8
80
6,5
3,2
6,1
5,6
5,9
7,3
70
10,8
10,5
60
Chimica
Altri prodotti
Gomma e materie plastiche
50
37,9
40
33,7
30
Metalmeccanica
Mezzi di trasporto
20
26,2
10
25,7
0
1991
2003
Osservando levoluzione delle esportazioni piemontesi per gruppi omogenei di prodotto dal 1991 al
2003,10 emerge che il ruolo della metalmeccanica, comprensiva del comparto mezzi di trasporto,
ancora preponderante, ma in tendenziale contrazione.
Nel 1991 le esportazioni piemontesi di prodotti metalmeccanici rappresentavano il 64,1% del totale
dellexport; nel 2003 la quota scesa al 59,4%.
Il peso dei prodotti metalmeccanici, esclusi i mezzi di trasporto, subisce un progressivo calo in tutto
il periodo in esame e soprattutto nella seconda met degli anni 90. La quota scende dal 37,9% del
1991 al 33,7% del 2003. Fa eccezione il settore delle macchine ed apparecchi meccanici che vede
aumentare il suo peso dal 19,9% al 20,3%.
Si riduce drasticamente il peso del comparto macchine per ufficio, elaboratori e sistemi informatici,
che passa dal 5,5% del 1991 ad appena lo 0,9% del 2003, mentre la quota dei metalli e dei prodotti
in metallo scende dal 6,9% al 6,5%.
Nel periodo 1991-2003 anche il peso delle esportazioni di mezzi di trasporto diminuisce
leggermente (dal 26,2% al 25,7%). Si riduce la componente altri mezzi di trasporto (da 3,7% a
3,2%), mentre la componente principale, ossia quella degli autoveicoli, passa da 22,5% a 22,6%,
nonostante alcuni anni di stagnazione o calo.
10
Il 1991 lanno a partire dal quale entra in vigore la nuova codifica ATECO e da cui lISTAT fa partire la serie
storica Import-Export.
43
Negli altri settori manifatturieri, perde lievemente peso il comparto moda, (dal 10,8% al 10,5%).
Sale, al contrario, il peso degli alimentari, bevande e tabacco (da 6,5% a 7,3%), della chimica (da
3,9% a 6,1%), della gomma-plastica (da 4,8% a 5,9%) e della carta, grafica ed editoria (da 3,1% a
3,2%).
Invariate e di modesta entit risultano, infine, le quote sullexport dei prodotti di agricoltura, caccia,
e silvicoltura (0,7% nel 1991 e 0,8% nel 2003) e dei minerali energetici e non energetici (0,1%).
Al di fuori del comparto metalmeccanico, cresce il peso della chimica (da 7,1% del 1991 a 9,1% del
2003), della gomma e materie plastiche (da 3,8% a 4,4%), e carta, grafica ed editoria (da 3,4% a
4,5%), mentre diminuisce il peso di alimentari, bevande e tabacco (da 7,4% a 5,9%) e del comparto
moda (da 8,3% a 8%).
Escludendo il manifatturiero, si evidenzia una riduzione della quota dei prodotti dellagricoltura,
della caccia e della silvicoltura (da 7,9% a 6%), ma soprattutto dei minerali energetici e non
energetici che passano dal 7,4% del 1991 al 5,9% del 2003.
45
Figura 12 - Esportazioni del Piemonte nel 2003 per area geografica di destinazione
FRANCIA
18,3%
GERMANIA
15,3%
AMERICA CENTRO
MERIDIONALE
2,5%
AMERICA SETTENTRIONALE
6,2%
REGNO UNITO
7,9%
EUROPA CENTRO
ORIENTALE
9,7%
ALTRI PAESI EUROPEI
7,4%
SPAGNA
8,1%
RESTO DELL'UE
11,9%
46
Figura 13 - Importazioni del Piemonte nel 2003 per area geografica di provenienza
FRANCIA
21,5%
ASIA
12,3%
GERMANIA
17,7%
AMERICA CENTRO
MERIDIONALE
2,5%
AMERICA SETTENTRIONALE
3,4%
EUROPA CENTRO
ORIENTALE
8,7%
ALTRI PAESI EUROPEI
5,8%
REGNO UNITO
4,1%
SPAGNA
4,7%
RESTO DELL'UE
15,0%
47
Costruzioni
800
Agricoltura, silvicoltura e
pesca
700
Intermediazione monetaria e
finanziaria; attivit
immobiliari ed imprenditoriali
600
776,0
500
636,6
400
Commercio, riparazioni,
alberghi e ristoranti, trasporti
e comunicazioni
300
200
100
0
1980
1990
2002
11
La quota riferita allindustria in senso stretto, quindi escludendo il comparto delle costruzioni.
48
Il comparto agricolo, che nel 1980 assorbiva il 10,6% delloccupazione, nel 2002 ne occupa solo
pi il 3,7%. Le costruzioni salgono invece dal 5,4% del 1980 al 6,2% del 2002.
In Italia perdono quote non solo lindustria, ma anche il settore delle costruzioni (dal 7,7% al 6,9%)
e il settore agricolo (dal 13,3% al 5,5%). Per contro, il peso del terziario sale dal 50,2% del 1980 al
65,9% del 2002.
9,5%
9,0%
1.950
8,5%
1.900
8,0%
1.850
7,5%
7,0%
1.800
6,5%
1.750
6,0%
1.700
5,5%
1980 1981 1982 1983 1984 1985 1986 1987 1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002
Nella prima met del decennio loccupazione piemontese passa da 1.978.800 del 1980 a 1.866.300
del 1985 (5,7%), mentre a livello nazionale si registra un incremento medio annuo dello 0,5%.
Tra il 1980 e il 1985 la quota del Piemonte sulloccupazione nazionale scende dal 9% all8,3%.
49
Nei cinque anni successivi, in concomitanza con il rilancio della produzione e una generale ripresa
delleconomia, loccupazione piemontese si stabilizza e segna un incremento del 3,2%, di poco
inferiore allaumento registrato a livello italiano (+3,7%).
Nel 1990 le unit di lavoro salgono, cos, a 1.926.100. La quota sulloccupazione italiana resta
all'incirca la stessa, portandosi dall8,3% del 1985 all8,2% del 1990.
Tra il 1980 e il 1985 si modifica sensibilmente la composizione settoriale delloccupazione.
Nel 1980 il 39,2% degli occupati lavorava nellindustria in senso stretto, il 5,4% nelle costruzioni, il
10,6% in agricoltura, caccia e silvicoltura e il restante 44,8% nei servizi.
Loccupazione nei servizi risultava cos distribuita: 22,5% nel commercio, pubblici esercizi,
riparazioni, trasporti e comunicazioni; 5,5% nel credito, assicurazioni e servizi alle imprese; 16,8%
nelle altre attivit di servizi (pubblica amministrazione, istruzione, sanit, altri servizi pubblici,
sociali e personali).
Alla fine del periodo la quota di occupazione allocata nellindustria in senso stretto scende,
passando dal 39,2% del 1980 al 32,6% del 1985.
La caduta delloccupazione manifatturiera, cominciata nei primi anni 80 per effetto dei processi di
ristrutturazione, prosegue fino al 1985 per poi stabilizzarsi negli anni a seguire.
In questi anni scende anche la quota di occupati nelle costruzioni (dal 5,4% al 4,9%) e
nellagricoltura (dal 10,6% al 9,2%).
Tra il 1980 e il 1985 il terziario comincia ad assorbire occupazione. La sua quota sul totale degli
occupati passa dal 44,8% al 53,3%.
Pi in dettaglio, cresce dal 22,5% al 24,9% il peso del commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti,
trasporti e comunicazioni; dal 5,5% all8,2% il peso del comparto intermediazione finanziaria ed
assicurativa e servizi alle imprese e dal 16,8% al 20,2% la quota delle altre attivit di servizi.
Nella seconda met degli anni 80, loccupazione industriale sale lievemente, passando dal 32,6%
del 1985 al 33,1% del 1990. Sale anche la percentuale di occupati nelle costruzioni (dal 4,9% al
5,4%) e nel terziario (dal 53,3% al 55,1%).
La componente del terziario che fa registrare lincremento maggiore quella del comparto
intermediazione finanziaria ed assicurativa e servizi alle imprese, in cui gli occupati passano
dall8,2% del 1985 al 10,3% del 1990. Nelle altre attivit di servizi la quota di occupati sale dal
20,2% al 20,8%, mentre diminuisce di quasi un punto percentuale (dal 24,9% al 24%) nel
commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni. Si riduce di quasi tre punti
percentuali la percentuale di occupati nellagricoltura che passa dal 9,2% al 6,4%.
50
51
52
Femminile
Totale
80
70
61,3
61,4
61,7
62,8
62,6
62,5
63,6
64,9
64,9
65,5
66,8
60
50
40
30
20
10
0
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
53
Nel 2003 i residenti in et da lavoro scendono a 2 milioni 882 mila (-4,5%), mentre le forze di
lavoro salgono a 1 milione 925 mila persone, di cui 1 milione 105 mila maschi e 820 mila femmine.
Il tasso di attivit complessivo sale al 66,8%, con un aumento particolarmente elevato del tasso di
attivit femminile che raggiunge il 57,6% ed un leggero aumento di quello maschile al 75,7%.
Nel 1993 il tasso di disoccupazione del Piemonte era pari al 7,1%. La disoccupazione maschile era
pari al 4,9%; quella femminile al 10,5%.
La situazione peggiorata negli anni successivi, con il tasso di disoccupazione che sale all8% tra il
1994 e il 1998, per poi migliorare rapidamente negli ultimi anni.
Nel 2003 il tasso di disoccupazione risulta assai ridimensionato al 4,8%.
Scende, soprattutto, il tasso di disoccupazione femminile (-3,7 punti), portandosi al 6,8%, mentre
quello maschile si attesta al 3,3% (1,6 punti percentuali in meno rispetto al 1993).
Giovanile
Maschile
25
Femminile
Totale
20
15
%
10
0
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
Tra il 1993 e il 2003 diminuisce considerevolmente anche il tasso di disoccupazione giovanile13 che
passa dal 24,7% al 17,6%, malgrado un periodo decisamente critico tra il 1994-1998 in cui
raggiunge il 26%-27% e un nuovo corposo innalzamento (+2,1 punti percentuale) tra il 2002 e il
2003 per lo pi indotto dallaumento del tasso di disoccupazione femminile.
13
54
Per le giovani donne il tasso di disoccupazione giovanile, pari al 30,3% nel 1993, dopo aver
superato il 35,4% nel 1996 scende gradualmente fino ad arrivare al 16,9% del 2001 per poi risalire
nei due anni successivi e portarsi al 17,1% nel 2002 e al 21,2% nel 2003.
Il tasso di disoccupazione giovanile maschile passa, invece, dal 20% del 1993 al 22,4% del 1994,
per poi decrescere fino ad arrivare al 14,3% nel 2002.
Nellultimo anno in analisi, la disoccupazione giovanile maschile torna a salire in maniera
contenuta, attestandosi al 14,8% del 2003.
Il progressivo equilibrio determinato dallaumento delloccupazione trainata dal terziario, come
gi messo in evidenza dai dati di contabilit regionale.
Loccupazione sale, infatti, da 1 milione 719 mila nel 1993 a 1 milione e 832 mila unit nel 2003
(+6,6%) per effetto dei contributi positivi dei servizi (+18,3%, pari a 166 mila unit) e delle
costruzioni (+16,9%, 19 mila unit), a fronte dei decrementi intervenuti in agricoltura (-36,2%, 40
mila unit in meno) e nellindustria in senso stretto (-5,3%, 31 mila occupati in meno).
55
TABELLE
56
Milioni di euro/eurolire
Regione o area geografica
Piemonte
ITALIA
1980
1985
1990
1995
2000
2002
64.486,7
67.738,2
76.914,2
81.112,8
87.439,0
87.751,5
692.772,0
752.636,0
866.555,0
923.052,1 1.016.191,9
1.038.394,3
Fonti: ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980 - 1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004, on line;
ISTAT, Conti economici regionali 1995 - 2002, 2004, on line.
1985
1990
1995
2000
2002
1995
1985
1990
1995
2000
2002
Piemonte
Valori (euro)
Indice (Italia=100)
4.259,7
121,1
8.672,0
117,9
13.848,3
117,1
18.892,4
117,3
23.436,8
116,0
25.132,6
114,5
9.654,1
107,3
20.459,7
110,0
31.325,3
107,6
43.712,4
106,7
52.118,7
104,8
54.672,6
104,7
ITALIA
Valori (euro)
3.517,8
7.355,9
11.830,3
16.108,9
20.195,7
21.952,6
8.998,7
18.602,0
29.120,0
40.973,0
49.742,8
52.215,8
Fonti: elaborazioni su dati ISTAT. Per PIL e unit di lavoro totali (ULT), ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980 - 1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004; ISTAT,
Conti economici regionali 1995 - 2002, 2004. Per la popolazione, anni 1980, 1985 e 1990, ISTAT, Contabilit nazionale, Tomo 3. Conti economici regionali. Anni 1980 1995, 1998; anni 1995 e 2000, ISTAT, Conti economici regionali 1995 - 2002, 2004, on line; anni 2001 e 2002, ns. elaborazioni su ISTAT, Bilancio demografico nazionale
serie. Anno 2002 e Anno 2000 on line.
Tabella 3 - PIEMONTE. Andamento del valore aggiunto ai prezzi base per comparto: 1980-2002
(Valori a prezzi 1995)
Milioni di euro/eurolire
Attivit economica
1980
1985
1990
1995
2000
2002
2.039,4
1.930,2
1.885,9
2.012,3
1.974,5
1.909,1
21.086,6
20.622,2
23.547,3
24.355,3
25.159,4
23.904,4
3.146,7
3.034,3
3.657,1
3.712,2
3.772,4
4.250,4
13.243,1
13.687,6
15.407,1
17.831,3
19.645,6
20.260,9
11.838,5
14.621,6
17.089,9
17.679,4
19.957,7
20.381,8
9.031,9
9.807,6
10.985,1
10.922,8
11.572,2
12.135,6
60.386,4
63.703,1
72.572,1
76.513,4
82.081,7
82.842,2
Fonti: ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980 - 1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004, on line;
ISTAT, Conti economici regionali 1995-2002, 2004, on line.
% sul totale
Attivit economiche
1980
1985
1990
1995
2000
2002
759,5
1.280,0
1.553,7
2.012,3
1.905,3
1.911,7
4,1
3,4
2,7
2,6
2,0
1,9
7.769,4
13.808,1
19.954,0
24.355,3
27.548,3
27.301,3
41,5
37,1
34,4
31,8
29,5
27,4
Costruzioni
1.018,7
1.798,5
3.040,8
3.712,2
4.127,1
4.982,6
5,4
4,8
5,2
4,9
4,4
5,0
4.115,3
8.412,6
12.559,2
17.831,3
21.128,2
22.622,6
22,0
22,6
21,7
23,3
22,6
22,7
2.882,9
6.988,8
12.088,1
17.679,4
24.173,5
26.584,2
15,4
18,8
20,8
23,1
25,9
26,7
2.184,9
4.912,6
8.797,9
10.922,8
14.443,8
16.201,8
11,7
13,2
15,2
14,3
15,5
16,3
18.714,2
37.188,0
57.978,4
76.513,4
93.326,2
99.604,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
1980
1985
1990
1995
Fonti: ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980-1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004, on line; ISTAT, Conti economici regionali 1995-2002, 2004, on line.
2000
2002
Tabella 5 - PIEMONTE. Valore aggiunto ai prezzi base, unit di lavoro totali e produttivit per settore, 1980-2002
(segue)
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2.039,4
1.937,3
2.013,3
2.019,1
1.890,4
1.930,2
1.968,4
2.047,8
1.887,5
1.916,9
1.885,9
1.773,4
1.860,4
1.923,6
1.904,0
2.012,3
2.075,2
2.071,1
1.990,1
2.099,5
1.974,5
2.025,5
1.909,1
21.086,6
20.128,4
3.146,7
3.076,0
13.243,1
13.550,4
13.277,2 13.314,1 13.425,9 13.687,6 13.758,7 14.299,7 14.991,8 15.115,5 15.407,1 15.735,7 16.005,6 16.134,1 17.130,1 17.831,3 17.883,8 18.380,3 18.565,0 18.645,5 19.645,6 20.116,8 20.260,9
11.838,5
12.041,0
12.208,6 12.737,4 13.687,3 14.621,6 15.058,5 15.604,7 15.984,3 16.591,9 17.089,9 17.546,6 17.625,8 17.720,2 17.380,7 17.679,4 18.114,7 18.161,4 18.253,7 19.031,5 19.957,7 20.116,9 20.381,8
9.031,9
9.202,7
60.386,4
59.936,5
19.300,6 19.967,0 19.868,5 20.622,2 21.868,2 22.287,7 23.986,5 24.225,8 23.547,3 22.248,6 22.239,3 20.709,5 22.806,2 24.355,3 23.735,5 24.610,9 24.849,3 24.602,3 25.159,4 24.414,5 23.904,4
3.016,5
9.173,3
3.009,0
9.302,5
2.937,1
9.577,1
3.034,3
3.119,4
2.993,1
3.203,7
3.432,2
3.657,1
3.745,3
3.812,5
3.772,5
3.642,7
3.712,2
3.862,7
3.771,9
3.593,1
3.757,5
3.772,4
4.080,6
4.250,4
9.807,6 10.068,9 10.005,8 10.384,8 10.561,1 10.985,1 11.022,1 11.137,3 10.927,6 10.867,4 10.922,8 10.979,9 11.083,0 11.233,1 11.585,5 11.572,2 11.830,9 12.135,6
58.989,1 60.348,6 61.385,8 63.703,1 65.841,9 67.239,3 70.439,2 71.844,6 72.572,1 72.071,4 72.680,8 71.187,6 73.731,1 76.513,4 76.651,9 78.078,6 78.484,3 79.721,8 82.081,7 82.585,2 82.842,2
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
209,2
199,0
188,4
192,0
186,8
171,4
163,6
153,7
141,9
128,7
123,6
122,4
114,1
103,5
99,8
95,6
93,5
89,1
81,3
77,2
76,7
75,3
71,5
776,0
738,5
724,2
691,0
620,4
608,3
613,7
621,0
645,9
649,5
636,6
602,6
564,2
523,5
537,4
556,3
550,7
551,8
560,3
551,7
552,6
540,1
532,9
Costruzioni
106,8
108,4
111,5
110,4
97,8
91,3
97,0
100,2
103,1
105,6
104,7
124,5
126,1
117,7
118,5
115,4
113,5
115,8
116,4
118,9
120,2
119,9
121,1
445,8
445,3
444,9
465,0
476,6
464,4
459,6
467,7
470,4
464,5
462,1
467,7
464,4
471,9
469,6
471,9
478,2
473,7
471,4
483,3
500,0
504,8
509,3
108,9
111,8
116,5
129,6
140,3
153,2
161,0
173,5
176,8
188,1
198,5
211,1
222,8
212,9
204,2
212,9
223,7
228,4
230,5
246,3
263,5
269,1
280,0
332,1
346,2
346,4
350,5
367,3
377,7
380,9
366,4
382,9
392,0
400,6
407,7
406,2
396,4
399,1
403,5
403,8
399,5
398,9
408,5
415,5
423,6
430,3
1.978,8
1.949,2
1.931,9
1.938,5
1.889,2
1.866,3
1.875,8
1.882,5
1.921,0
1.928,4
1.926,1
1.936,0
1.897,8
1.825,9
1.828,6
1.855,6
1.863,4
1.858,3
1.858,8
1.885,9
1.928,5
1.932,8
1.945,1
Fonti: ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980 - 1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004, on line; ISTAT, Conti economici regionali 1995-2002, 2004, on line.
Tabella 5 - PIEMONTE. Valore aggiunto ai prezzi base, unit di lavoro totali e produttivit per settore, 1980-2002
VALORE AGGIUNTO PER UNITA' DI LAVORO (Valori a prezzi 1995)
Attivit economiche
1980
1981
9.748,6
9.735,2
10.686,3 10.516,1 10.119,9 11.261,4 12.031,8 13.323,4 13.301,6 14.894,3 15.258,1 14.488,6 16.305,0 18.585,5 19.078,2 21.049,4 22.194,4 23.244,6 24.478,7 27.195,6 25.743,4 26.899,0 26.700,5
27.173,5
27.255,8
26.650,9 28.895,8 32.025,3 33.901,4 35.633,4 35.890,0 37.136,6 37.299,2 36.989,2 36.921,0 39.417,4 39.559,7 42.438,0 43.780,9 43.100,7 44.601,1 44.350,0 44.593,6 45.529,0 45.203,7 44.857,1
Costruzioni
29.463,5
28.376,4
27.053,8 27.255,4 30.031,7 33.234,4 32.158,8 29.871,3 31.073,7 32.501,9 34.929,3 30.082,7 30.233,9 32.051,8 30.740,1 32.168,5 34.032,9 32.572,9 30.868,5 31.602,0 31.384,0 34.033,6 35.098,2
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
27.196,3
26.582,0
26.481,8 26.540,7 26.074,3 25.966,6 26.434,5 27.308,4 27.121,4 26.941,6 27.421,6 27.034,8 27.418,3 27.567,1 27.229,8 27.070,1 27.191,5 27.742,1 28.160,2 28.361,1 27.851,3 27.929,4 28.202,7
30.516,7
30.749,3
30.534,2 31.131,6 32.493,0 34.133,4 35.100,7 35.718,1 36.668,0 37.256,1 37.678,3 37.227,0 38.297,4 38.987,7 40.321,1 41.233,8 41.135,5 42.016,1 42.223,1 42.272,6 42.562,5 42.728,3 42.590,2
INDICE 1980=100
Attivit economiche
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
100,0
99,9
109,6
107,9
103,8
115,5
123,4
136,7
136,4
152,8
156,5
148,6
167,3
190,6
195,7
215,9
227,7
238,4
251,1
279,0
264,1
275,9
273,9
100,0
100,3
98,1
106,3
117,9
124,8
131,1
132,1
136,7
137,3
136,1
135,9
145,1
145,6
156,2
161,1
158,6
164,1
163,2
164,1
167,5
166,4
165,1
Costruzioni
100,0
96,3
91,8
92,5
101,9
112,8
109,1
101,4
105,5
110,3
118,6
102,1
102,6
108,8
104,3
109,2
115,5
110,6
104,8
107,3
106,5
115,5
119,1
100,0
102,4
100,5
96,4
94,8
99,2
100,8
102,9
107,3
109,5
112,2
113,3
116,0
115,1
122,8
127,2
125,9
130,6
132,6
129,9
132,3
134,1
133,9
100,0
99,1
96,4
90,4
89,7
87,8
86,0
82,7
83,2
81,1
79,2
76,5
72,8
76,6
78,3
76,4
74,5
73,1
72,8
71,1
69,7
68,8
67,0
100,0
97,7
97,4
97,6
95,9
95,5
97,2
100,4
99,7
99,1
100,8
99,4
100,8
101,4
100,1
99,5
100,0
102,0
103,5
104,3
102,4
102,7
103,7
100,0
100,8
100,1
102,0
106,5
111,9
115,0
117,0
120,2
122,1
123,5
122,0
125,5
127,8
132,1
135,1
134,8
137,7
138,4
138,5
139,5
140,0
139,6
Fonti: ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980-1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004, on line; ISTAT, Conti economici regionali 1995-2002, 2004, on line.
Tabella 6 - PIEMONTE. Produttivit del lavoro per attivit economica nel 1995 e nel 2001
(Valori a prezzi 1995 - migliaia di euro)
Attivit economica
1995
Var. % 19952001
2001
21,0
26,9
27,8
Industria
41,8
43,2
3,3
43,8
45,2
3,2
Industria manifatturiera
41,6
42,3
1,9
45,0
56,9
26,5
34,2
34,4
0,8
30,0
18,3
-39,0
46,7
54,4
16,5
84,0
69,2
-17,6
41,7
43,0
3,0
40,9
40,4
-1,3
40,1
40,0
-0,2
40,3
40,4
0,2
113,8
153,0
34,4
Costruzioni
32,2
34,0
5,8
Servizi
42,7
43,5
1,9
35,4
38,3
8,2
Alberghi e ristoranti
27,7
21,4
-22,9
50,7
56,8
12,0
78,8
89,1
13,1
84,5
71,2
-15,7
33,1
34,4
3,8
Istruzione
26,1
24,8
-5,0
30,4
34,4
12,9
32,1
33,0
2,7
7,5
7,6
0,9
41,2
42,7
3,6
ITALIA
% sul totale
1995
2001
1995
% sul totale
2001
1995
2001
1995
2001
2.012,3
2.041,7
2,6
2,1
28.107,1
30.868,3
3,2
2,7
1.997,1
2.035,0
2,6
2,1
27.115,0
29.718,0
3,1
2,6
15,2
6,6
0,0
0,0
992,1
1.150,3
0,1
0,1
28.067,6
32.313,5
36,7
33,3
261.075,7
316.678,9
30,1
27,8
24.355,3
27.698,4
31,8
28,5
216.644,4
261.046,2
24,9
22,9
165,5
205,7
0,2
0,2
4.132,2
5.046,6
0,5
0,4
22.300,4
25.017,0
29,1
25,8
192.579,5
229.765,1
22,2
20,1
1.937,7
2.484,0
2,5
2,6
18.967,9
22.601,8
2,2
2,0
2.630,2
2.741,0
3,4
2,8
22.273,2
26.493,1
2,6
2,3
98,8
67,0
0,1
0,1
6.024,0
6.252,3
0,7
0,5
1.345,5
1.821,2
1,8
1,9
12.490,5
16.273,9
1,4
1,4
1.436,2
1.249,5
1,9
1,3
20.501,3
21.385,6
2,4
1,9
642,7
863,6
0,8
0,9
11.258,2
15.534,9
1,3
1,4
3.747,9
3.828,2
4,9
3,9
28.450,1
30.871,8
3,3
2,7
7.838,5
9.310,0
10,2
9,6
50.052,9
63.485,0
5,8
5,6
2.622,8
2.652,5
3,4
2,7
22.561,4
26.866,7
2,6
2,4
1.889,5
2.475,7
2,5
2,6
19.932,7
26.234,6
2,3
2,3
3.712,2
4.615,1
4,9
4,8
44.431,3
55.632,6
5,1
4,9
46.433,5
62.711,6
60,7
64,6
579.454,8
793.283,3
66,7
69,5
17.831,3
22.102,7
23,3
22,8
213.212,5
273.662,4
24,5
24,0
10.332,3
12.763,6
13,5
13,1
120.213,1
148.542,7
13,8
13,0
Alberghi e ristoranti
1.945,9
2.120,6
2,5
2,2
28.988,7
41.083,9
3,3
3,6
5.553,2
7.218,4
7,3
7,4
64.010,7
84.035,9
7,4
7,4
17.679,4
25.202,6
23,1
26,0
202.695,4
297.041,9
23,3
26,0
4.303,7
5.262,2
5,6
5,4
52.098,1
67.622,3
6,0
5,9
13.375,7
19.940,4
17,5
20,5
150.597,3
229.419,6
17,3
20,1
10.922,8
15.406,4
14,3
15,9
163.546,9
222.579,0
18,8
19,5
2.686,9
3.535,1
3,5
3,6
48.071,3
61.377,1
5,5
5,4
Istruzione
2.744,4
3.664,8
3,6
3,8
43.282,7
57.515,6
5,0
5,0
2.878,5
4.706,9
3,8
4,8
37.184,9
54.925,0
4,3
4,8
2.205,4
2.959,3
2,9
3,0
28.420,1
40.061,6
3,3
3,5
407,6
540,2
0,5
0,6
6.587,9
8.699,7
0,8
0,8
76.513,4
97.066,7
100,0
100,0
868.637,6 1.140.830,5
100,0
100,0
3.409,0
3.861,3
---
---
48.001,8
---
---
73.104,4
93.205,4
---
---
828.777,5 1.092.828,6
---
---
8.008,3
10.715,6
---
---
127.318,0
---
---
81.112,8
103.921,0
---
---
923.052,1 1.220.146,6
---
---
39.860,1
94.274,6
ITALIA
Var. % 19952001
2001
1995
2001
Var. % 19952002
2.012,3
2.025,5
0,7
28.107,1
29.895,2
6,4
1.997,1
2.015,9
0,9
27.115,0
28.874,0
6,5
15,2
9,6
-37,3
992,1
1.021,2
2,9
28.067,6
28.495,1
1,5
261.075,7
280.440,7
7,4
24.355,3
24.414,5
0,2
216.644,4
231.424,4
6,8
165,5
158,7
-4,1
4.132,2
3.426,1
-17,1
22.300,4
22.159,6
-0,6
192.579,5
205.805,3
6,9
1.937,7
2.127,3
9,8
18.967,9
19.411,4
2,3
2.630,2
2.385,4
-9,3
22.273,2
23.038,3
3,4
98,8
54,8
-44,6
6.024,0
5.123,2
-15,0
1.345,5
1.628,0
21,0
12.490,5
14.476,4
15,9
1.436,2
1.156,5
-19,5
20.501,3
19.571,9
-4,5
642,7
747,9
16,4
11.258,2
13.443,6
19,4
3.747,9
3.732,6
-0,4
28.450,1
30.009,4
5,5
7.838,5
7.828,0
-0,1
50.052,9
55.602,4
11,1
2.622,8
2.499,0
-4,7
22.561,4
25.128,5
11,4
1.889,5
2.096,2
10,9
19.932,7
22.193,1
11,3
3.712,2
4.080,6
9,9
44.431,3
49.016,3
10,3
46.433,5
52.064,6
12,1
579.454,8
665.494,4
14,8
17.831,3
20.116,8
12,8
213.212,5
246.531,1
15,6
10.332,3
11.588,8
12,2
120.213,1
133.509,7
11,1
Alberghi e ristoranti
1.945,9
1.773,4
-8,9
28.988,7
34.376,1
18,6
5.553,2
6.754,6
21,6
64.010,7
78.645,3
22,9
17.679,4
20.116,9
13,8
202.695,4
241.272,1
19,0
4.303,7
4.741,0
10,2
52.098,1
62.592,6
20,1
13.375,7
15.375,9
15,0
150.597,3
178.679,5
18,6
10.922,8
11.830,9
8,3
163.546,9
177.691,3
8,6
2.686,9
2.644,9
-1,6
48.071,3
48.840,7
1,6
Istruzione
2.744,4
2.734,5
-0,4
43.282,7
41.999,2
-3,0
2.878,5
3.442,1
19,6
37.184,9
44.544,1
19,8
2.205,4
2.563,2
16,2
28.420,1
34.917,9
22,9
407,6
446,2
9,5
6.587,9
7.389,4
12,2
76.513,4
82.585,2
7,9
868.637,6
975.830,3
12,3
3.409,0
3.853,4
13,0
39.860,1
50.363,9
26,4
73.104,4
78.731,8
7,7
828.777,5
925.466,4
11,7
8.008,3
9.153,8
14,3
94.274,6
109.082,6
15,7
81.112,8
87.885,6
8,3
923.052,1 1.034.549,0
12,1
Valori a prezzi
Valori
1995 milioni di
correnti
eurolire
milioni di euro
Investimenti
correnti su
PIL
%
ITALIA
% su
Italia
Valori a prezzi
Valori
1995 milioni di
correnti
Indice su
eurolire
milioni di euro
Italia
Per ULT
euro
correnti
Investimenti
correnti su
PIL
%
Per ULT
euro
correnti
1980
13.675
4.617
24,2
9,2
2.333
103,0
149.071
49.973
25,2
2.265
1981
12.634
5.183
23,0
8,6
2.659
97,7
147.256
60.044
25,2
2.722
1982
11.861
5.559
21,4
8,3
2.878
95,5
142.104
66.834
23,8
3.013
1983
11.796
6.150
20,5
8,3
3.172
95,8
140.500
73.883
22,6
3.310
1984
12.261
7.032
20,7
8,4
3.722
99,6
145.321
83.707
22,3
3.737
1985
12.559
7.841
20,5
8,6
4.201
103,6
145.901
91.602
21,8
4.054
1986
13.752
8.941
21,2
9,2
4.766
111,6
149.283
97.342
20,9
4.272
1987
14.539
9.938
21,7
9,4
5.279
113,8
155.543
106.237
20,9
4.640
1988
15.732
11.386
22,3
9,5
5.927
114,1
166.010
120.117
21,3
5.193
1989
16.650
12.740
23,0
9,7
6.606
116,2
172.998
131.921
21,3
5.686
1990
18.100
14.733
24,4
10,1
7.649
122,5
179.969
146.327
21,5
6.246
1991
17.362
14.862
23,2
9,5
7.677
115,8
181.767
156.548
21,0
6.631
1992
16.300
14.432
21,4
9,0
7.605
111,2
179.192
160.443
20,5
6.840
1993
15.318
14.214
20,5
9,5
7.785
119,0
159.658
148.852
18,4
6.543
1994
14.880
14.262
19,2
9,3
7.800
114,3
159.771
153.701
18,0
6.822
1995
15.704
15.704
19,4
9,3
8.463
112,6
169.321
169.321
18,3
7.516
1996
15.817
16.239
19,0
9,0
8.715
109,3
175.452
180.165
18,3
7.972
1997
15.666
16.385
18,3
8,7
8.817
106,8
179.114
187.387
18,3
8.258
1998
15.699
16.705
18,0
8,4
8.987
103,9
186.228
198.295
18,5
8.653
1999
18.031
19.401
20,2
9,2
10.287
112,6
195.623
210.622
19,0
9.138
2000
19.609
21.581
21,5
9,3
11.190
113,6
209.607
230.931
19,8
9.847
2001
19.218
21.523
20,7
8,9
11.135
110,0
215.147
241.287
19,8
10.119
Tabella 10 - PIEMONTE. Consumi finali per abitante totali e delle famiglie sul territorio economico, 1980-2002
SPESA TOTALE PER ABITANTE
Anno
Indice
(Italia=100)
euro
euro
1980
2.902
107,7
2.350
112,9
1985
6.074
105,3
4.777
109,6
1990
9.733
105,1
7.484
109,7
1995
13.007
103,7
10.293
107,3
2000
17.133
106,2
13.511
109,5
2001
17.963
105,9
14.102
109,6
2002
n.d.
n.c.
14.671
110,3
Fonti: elaborazioni su dati ISTAT. Per i consumi, ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980 - 1994 ricostruiti secondo il
SEC95, 2004; ISTAT, Conti economici regionali 1995 - 2002, 2004. Per la popolazione, anni 1980, 1985 e 1990, ISTAT, Contabilit
nazionale. Tomo 3. Conti economici regionali. Anni 1980 - 1995, 1998; anni 1995 e 2000, ISTAT, Conti economici regionali 1995 2002, 2004, on line; anni 2001 e 2002, ns. elaborazioni su ISTAT, Bilancio demografico nazionale serie. Anno 2002 e Anno 2000 on
line.
1985
1990
1995
2000
2001
2002
36.687,5
250,3
9.111,5
46.049,3
37.933,2
269,7
10.359,6
48.562,5
43.270,0
295,3
11.738,4
55.303,8
44.192,4
316,7
11.333,4
55.842,5
50.108,4
371,5
11.676,3
62.156,2
50.472,9
377,0
12.136,1
62.986,0
50.574,8
n.d.
n.d.
n.d.
403.852,0
3.009,9
125.671,6
532.533,5
443.551,2
3.325,9
145.177,6
592.054,7
518.661,0
3.707,2
166.669,4
689.037,6
549.753,4
4.027,8
164.819,0
718.600,2
622.682,3
4.928,0
172.167,1
799.777,4
628.367,4
4.989,5
178.280,9
811.637,8
627.465,2
n.d.
n.d.
n.d.
PIEMONTE
Spesa delle famiglie
Spesa delle ISP
Spesa della PA
Totale spesa sul territorio economico
ITALIA
Spesa delle famiglie
Spesa delle ISP
Spesa della PA
Totale spesa sul territorio economico
1985/1990
1990/1995
1995/2000
2000/2001
2001/2002
1980/2002*
PIEMONTE
Spesa delle famiglie
Spesa delle ISP
Spesa della PA
Totale spesa sul territorio economico
0,7
1,5
2,6
1,1
2,7
1,8
2,5
2,6
0,4
1,4
-0,7
0,2
2,5
3,2
0,6
2,2
0,7
1,5
3,9
1,3
0,2
n.c.
n.c.
n.c.
1,5
2,0
1,4
1,5
1,9
2,0
2,9
2,1
3,2
2,2
2,8
3,1
1,2
1,7
-0,2
0,8
2,5
4,1
0,9
2,2
0,9
1,2
3,6
1,5
-0,1
n.c.
n.c.
n.c.
2,0
2,4
1,7
2,0
ITALIA
Spesa delle famiglie
Spesa delle ISP
Spesa della PA
Totale spesa sul territorio economico
Tabella 12 - PIEMONTE. Unit locali delle imprese e delle istituzioni, relativi addetti e dimensione media ai Censimenti 1981, 1991 e 2001
1981
ATTIVITA' ECONOMICA
AB - AGRICOLTURA CACCIA E PESCA
C - ESTRAZIONE DI MINERALI
D - ATTIVITA' MANIFATTURIERE
15 - INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE
16 - INDUSTRIA DEL TABACCO
17 - INDUSTRIE TESSILI
18 - CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO
19 - PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO
20 - INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO, SUGHERO,
PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI
21 - FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E
DEI PRODOTTI DI CARTA
22 - EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI
REGISTRATI
23 - FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO,
TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI
24 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE
SINTETICHE E ARTIFICIALI
25 - FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE
PLASTICHE
26 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI
MINERALI NON METALLIFERI
27 - PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE
28 - FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN METALLO,
ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI
29 - FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI
30 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI
ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI
31 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI
N.C.A.
32 - FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE
COMUNICAZIONI
33 - FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE,
STRUMENTI OTTICI E OROLOGI
34 - FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E
SEMIRIMORCHI
35 - FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
36 - FABBRICAZIONE DI MOBILI
37 - RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO
E - PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA,
GAS E ACQUA
F - COSTRUZIONI
G - COMMERCIO INGROSSO E DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI
AUTO, MOTO E BENI PERSONALI
50 - COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E
MOTO
51 - COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMM.,
AUTOVEICOLI E MOTO ESCLUSI
52 - COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO AUTO E MOTO
H - ALBERGHI E RISTORANTI
I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI
60 - TRASPORTI TERRESTRI
61 - TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA
62 - TRASPORTI AEREI
63 - ATTIVITA' DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI
64 - POSTE E TELECOMUNICAZIONI
J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA
65 - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE
ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE)
66 - ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE
ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE
67 - ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA,
RICERCA, PROFESS. ED IMPRENDIT.
70 - ATTIVITA' IMMOBILIARI
71 - NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA OPERATORE,
BENI PER USO PERS. E DOMESTICO
72 - INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE
73 - RICERCA E SVILUPPO
74 - ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI
L - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
M - ISTRUZIONE
N - SANITA'
O - ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI
90 - SMALTIMENTO RIFIUTI
91 - ATTIVITA' DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE
92 - ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE
93 - ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI
TOTALE
1991
2001
DIMENSIONE MEDIA UL
Addetti
Addetti
Addetti
Unit locali
Unit locali
Unit locali
unit locali
unit locali
unit locali
1981
1991
2001
4.542
595
57.540
6.205
3
5.947
4.710
805
8.857
4.430
752.813
44.270
392
75.209
35.221
8.385
2.859
500
49.063
5.433
6
3.442
3.506
578
6.347
3.363
602.393
42.674
379
52.862
27.820
6.042
3.023
444
48.448
5.564
2
2.537
2.300
295
6.238
2.618
516.772
39.427
7
40.748
17.005
2.339
2,0
7,4
13,1
7,1
130,7
12,6
7,5
10,4
2,2
6,7
12,3
7,9
63,2
15,4
7,9
10,5
2,1
5,9
10,7
7,1
3,5
16,1
7,4
7,9
5.958
19.792
4.119
15.059
3.698
13.996
3,3
3,7
3,8
416
13.409
426
9.767
378
8.160
32,2
22,9
21,6
1.823
19.077
2.223
17.404
2.346
17.415
10,5
7,8
7,4
44
1.689
82
1.911
61
1.782
38,4
23,3
29,2
680
23.073
616
15.705
573
15.011
33,9
25,5
26,2
1.867
44.182
1.296
30.322
1.526
33.265
23,7
23,4
21,8
1.733
20.051
1.744
15.825
1.815
14.249
11,6
9,1
7,9
595
39.226
432
21.128
402
16.337
65,9
48,9
40,6
12.274
89.826
9.972
77.463
10.896
82.617
7,3
7,8
7,6
4.281
74.533
4.319
67.115
5.307
72.788
17,4
15,5
13,7
55
13.914
64
9.076
217
4.420
253,0
141,8
20,4
1.897
35.785
1.858
26.576
2.072
25.543
18,9
14,3
12,3
884
12.249
950
13.521
830
7.529
13,9
14,2
9,1
1.574
10.967
2.447
11.148
2.386
10.246
7,0
4,6
4,3
778
135.638
657
102.141
617
60.759
174,3
155,5
98,5
192
4.819
0
13.167
22.758
0
255
4.463
175
15.624
22.195
636
260
4.146
220
11.151
20.959
1.019
68,6
4,7
n.c.
61,3
5,0
3,6
42,9
5,1
4,6
17,9
1.027
17.812
699
16.113
598
10.701
17,3
23,1
33.225
94.295
36.109
103.786
49.019
124.742
2,8
2,9
2,5
110.581
255.416
107.522
266.591
102.534
246.918
2,3
2,5
2,4
14.282
42.263
14.610
43.592
12.862
37.751
3,0
3,0
2,9
20.618
65.597
22.283
73.171
32.421
76.758
3,2
3,3
2,4
75.681
15.089
16.016
10.867
61
11
3.360
1.717
4.455
147.556
43.742
95.088
56.481
374
134
13.136
24.963
40.875
70.629
16.206
13.589
9.810
64
39
1.726
1.950
6.850
149.828
48.718
88.414
49.321
386
367
12.325
26.015
50.544
57.251
18.380
15.280
10.968
74
30
2.420
1.788
10.565
132.409
58.630
97.192
45.343
351
296
28.067
23.135
51.475
1,9
2,9
5,9
5,2
6,1
12,2
3,9
14,5
9,2
2,1
3,0
6,5
5,0
6,0
9,4
7,1
13,3
7,4
2,3
3,2
6,4
4,1
4,7
9,9
11,6
12,9
4,9
1.787
30.194
2.402
35.276
2.579
32.951
16,9
14,7
12,8
258
4.178
297
4.825
222
4.218
16,2
16,2
19,0
2.410
6.503
4.151
10.443
7.764
14.306
2,7
2,5
1,8
18.496
63.581
32.683
114.727
71.653
213.671
3,4
3,5
3,0
2.405
4.407
4.466
8.434
15.360
24.748
1,8
1,9
1,6
346
1.192
627
1.646
982
2.224
3,4
2,6
2,3
871
117
14.757
2.451
6.848
8.641
22.069
672
2.739
4.224
14.434
301.575
5.379
3.510
49.093
45.850
93.858
71.012
52.358
4.864
9.003
15.573
22.918
1.639.987
3.206
289
24.095
2.538
5.865
12.869
26.823
873
4.808
6.342
14.800
314.175
19.570
4.994
80.083
44.660
95.229
85.908
52.726
5.654
8.310
14.281
24.481
1.579.519
7.114
823
47.374
2.151
5.385
17.324
40.809
592
9.348
13.007
17.862
385.613
37.137
5.212
144.350
44.345
93.853
117.271
62.051
7.589
7.168
16.991
30.303
1.646.477
6,2
30,0
3,3
18,7
13,7
8,2
2,4
7,2
3,3
3,7
1,6
5,4
6,1
17,3
3,3
17,6
16,2
6,7
2,0
6,5
1,7
2,3
1,7
5,0
5,2
6,3
3,0
20,6
17,4
6,8
1,5
12,8
0,8
1,3
1,7
4,3
Fonti: ISTAT, Censimenti generali dell'industria e dei servizi, 1981, 1991 e 2001.
Tabella 13 - Dinamica delle unit locali delle imprese e delle istituzioni e relativi addetti ai Censimenti 1981, 1991 e 2001
(Variazione %)
1981/1991
ATTIVITA' ECONOMICA
1991/2001
1981/2001
Addetti
Addetti
Addetti
Unit locali
Unit locali
Unit locali
unit locali
unit locali
unit locali
-37,1
-16,0
-14,7
-12,4
100,0
-42,1
-25,6
-28,2
-28,3
-24,1
-20,0
-3,6
-3,3
-29,7
-21,0
-27,9
5,7
-11,2
-1,3
2,4
-66,7
-26,3
-34,4
-49,0
-1,7
-22,2
-14,2
-7,6
-98,2
-22,9
-38,9
-61,3
-33,4
-25,4
-15,8
-10,3
-33,3
-57,3
-51,2
-63,4
-29,6
-40,9
-31,4
-10,9
-98,2
-45,8
-51,7
-72,1
-30,9
-23,9
-10,2
-7,1
-37,9
-29,3
2,4
-27,2
-11,3
-16,5
-9,1
-39,1
21,9
-8,8
5,5
0,1
28,7
-8,7
86,4
13,1
-25,6
-6,8
38,6
5,5
-9,4
-31,9
-7,0
-4,4
-15,7
-34,9
-30,6
-31,4
17,7
9,7
-18,3
-24,7
0,6
-27,4
-21,1
-46,1
4,1
-6,9
-10,0
-22,7
4,7
-32,4
-28,9
-58,4
-18,8
0,9
-13,8
-10,0
9,3
22,9
6,7
8,5
-11,2
24,0
-8,0
-2,3
16,4
-34,8
239,1
-51,3
294,5
-68,2
-2,1
-25,7
11,5
-3,9
9,2
-28,6
7,5
10,4
-12,6
-44,3
-6,1
-38,5
55,5
1,7
-2,5
-8,1
51,6
-6,6
-15,6
32,8
-7,4
n.c.
-24,7
18,7
-2,5
n.c.
-6,1
2,0
-7,1
25,7
-40,5
-28,6
-5,6
60,2
-20,7
35,4
-14,0
n.c.
-55,2
-15,3
-7,9
n.c.
-31,9
8,7
-9,5
10,1
-14,4
35,8
-33,6
20,2
-41,8
47,5
-39,9
32,3
-2,8
4,4
-4,6
-7,4
-7,3
-3,3
2,3
3,1
-12,0
-13,4
-9,9
-10,7
8,1
-6,7
7,4
-15,2
-9,7
4,9
254,5
-48,6
13,6
53,8
11,5
1,5
11,4
-7,0
-12,7
3,2
173,9
-6,2
4,2
23,7
45,5
-18,9
13,4
12,4
11,8
15,6
-23,1
40,2
-8,3
54,2
4,9
-11,6
20,3
9,9
-8,1
-9,1
-19,3
127,7
-11,1
1,8
57,2
-24,4
21,8
-4,6
0,9
21,3
172,7
-28,0
4,1
137,1
17,0
-10,3
34,0
2,2
-19,7
-6,1
120,9
113,7
-7,3
25,9
34,4
16,8
7,4
-6,6
44,3
9,1
15,1
15,5
-25,3
-12,6
-14,0
1,0
72,2
60,6
87,0
37,0
222,2
120,0
76,7
85,7
80,4
91,4
119,2
243,9
86,2
193,4
287,4
538,7
236,1
461,6
81,2
268,1
147,0
38,1
263,8
42,3
56,6
121,9
184,8
35,1
89,8
4,4
183,8
716,8
603,4
86,6
590,4
48,5
63,3
3,5
-14,4
48,9
21,5
29,9
75,5
50,1
2,5
4,2
63,1
-2,6
1,5
21,0
0,7
16,2
-7,7
-8,3
6,8
-3,7
96,6
-15,2
-8,2
34,6
52,1
-32,2
94,4
105,1
20,7
22,7
80,3
-0,7
-1,4
36,5
17,7
34,2
-13,7
19,0
23,8
4,2
221,0
-12,2
-21,4
100,5
84,9
-11,9
241,3
207,9
23,7
27,9
194,0
-3,3
0,0
65,1
18,5
56,0
-20,4
9,1
32,2
0,4
Fonti: Elaborazioni su dati ISTAT, Censimenti generali dell'industria e dei servizi, 1981, 1991 e 2001.
Tabella 14 - Composizione settoriale dell'occupazione regionale e specializzazione rispetto all'Italia (addetti alle unit localiI)
ATTIVITA' ECONOMICA
AB - AGRICOLTURA CACCIA E PESCA
C - ESTRAZIONE DI MINERALI
D - ATTIVITA' MANIFATTURIERE
15 - INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE
16 - INDUSTRIA DEL TABACCO
17 - INDUSTRIE TESSILI
18 - CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO
19 - PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO
20 - INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO,
SUGHERO, PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI
21 - FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA
E DEI PRODOTTI DI CARTA
22 - EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI
REGISTRATI
23 - FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO,
TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI
24 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE
SINTETICHE E ARTIFICIALI
25 - FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE
PLASTICHE
26 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE
DI MINERALI NON METALLIFERI
27 - PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE
28 - FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN
METALLO, ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI
29 - FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCAN
30 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI
ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI
31 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI
ELETTRICI N.C.A.
32 - FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E
PER LE COMUNICAZIONI
33 - FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI,
PRECISIONE, STRUMENTI OTTICI E OROLOGI
34 - FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E
SEMIRIMORCHI
35 - FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
36 - FABBRICAZIONE DI MOBILI
37 - RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO
E - PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA
ELETTRICA, GAS E ACQUA
F - COSTRUZIONI
G - COMMERCIO INGROSSO E DETTAGLIO; RIPARAZIONE
DI AUTO, MOTO E BENI PERSONALI
50 - COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E
MOTO
51 - COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL
COMM., AUTOVEICOLI E MOTO ESCLUSI
52 - COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO AUTO E MOTO
H - ALBERGHI E RISTORANTI
I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI
60 - TRASPORTI TERRESTRI
61 - TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA
62 - TRASPORTI AEREI
63 - ATTIVITA' DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORT
64 - POSTE E TELECOMUNICAZIONI
J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA
65 - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA
(ESCLUSE ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE)
66 - ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE
ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE
67 - ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA,
RICERCA, PROFESS. ED IMPRENDIT.
70 - ATTIVITA' IMMOBILIARI
71 - NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA
OPERATORE, BENI PER USO PERS. E DOMESTICO
72 - INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE
73 - RICERCA E SVILUPPO
74 - ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED
IMPRENDITORIALI
L - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
M - ISTRUZIONE
N - SANITA'
O - ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI
90 - SMALTIMENTO RIFIUTI
91 - ATTIVITA' DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE
92 - ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE
93 - ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI
TOTALE
COMPOSIZIONE %
1981
1991
1981
1991
2001
0,5
0,3
45,9
2,7
0,0
4,6
2,1
0,5
0,4
0,2
38,1
2,7
0,0
3,3
1,8
0,4
0,4
0,2
31,4
2,4
0,0
2,5
1,0
0,1
83,9
73,7
132,9
98,5
17,9
144,2
87,6
31,2
71,0
78,2
130,1
105,0
24,3
147,7
75,0
28,0
61,4
82,1
122,9
103,5
1,0
153,6
66,5
13,2
1,2
1,0
0,9
84,2
91,3
91,0
0,8
0,6
0,5
139,7
124,4
113,1
1,2
1,1
1,1
104,8
100,4
116,0
0,1
0,1
0,1
56,9
74,2
84,7
1,4
1,0
0,9
80,2
74,1
85,0
2,7
1,9
2,0
204,9
190,8
179,0
1,2
2,4
1,0
1,3
0,9
1,0
61,1
143,6
64,6
140,0
65,5
136,9
5,5
4,5
4,9
4,2
5,0
4,4
154,9
133,4
142,3
140,1
137,5
141,8
0,8
0,6
0,3
494,6
400,8
267,8
2,2
1,7
1,6
142,5
144,4
141,0
0,7
0,9
0,5
94,2
109,1
81,4
0,7
0,7
0,6
113,7
106,9
94,9
8,3
0,8
1,4
0,0
6,5
1,0
1,4
0,0
3,7
0,7
1,3
0,1
507,2
94,0
75,4
n.c.
537,4
122,5
81,1
130,2
409,7
120,3
81,1
87,0
1,1
5,7
1,0
6,6
0,6
7,6
106,6
81,4
102,9
87,9
92,9
95,1
15,6
16,9
15,0
84,9
91,0
91,3
2,6
2,8
2,3
92,9
100,2
96,2
4,0
9,0
2,7
5,8
3,4
0,0
0,0
0,8
1,5
2,5
4,6
9,5
3,1
5,6
3,1
0,0
0,0
0,8
1,6
3,2
4,7
8,0
3,6
5,9
2,8
0,0
0,0
1,7
1,4
3,1
88,8
81,3
68,8
85,2
95,9
14,2
6,8
67,7
87,2
95,7
91,5
88,4
74,9
89,0
103,3
20,3
17,3
73,6
84,5
100,2
87,7
92,1
79,6
95,1
99,4
20,1
13,8
100,5
93,2
101,8
1,8
2,2
2,0
94,8
97,1
97,7
0,3
0,3
0,3
94,4
111,3
115,5
0,4
0,7
0,9
101,4
106,7
108,2
3,9
0,3
7,3
0,5
13,0
1,5
100,4
98,8
107,4
114,4
109,3
123,2
0,1
0,3
0,2
0,1
1,2
0,3
0,1
2,3
0,3
77,1
106,7
122,8
94,6
122,1
129,7
87,9
122,1
111,2
3,0
2,8
5,7
4,3
3,2
0,3
0,5
0,9
1,4
100,0
5,1
2,8
6,0
5,4
3,3
0,4
0,5
0,9
1,5
100,0
8,8
2,7
5,7
7,1
3,8
0,5
0,4
1,0
1,8
100,0
99,4
67,1
71,1
87,8
85,7
73,8
80,2
84,3
92,3
102,9
62,9
76,9
86,2
87,5
81,6
84,8
80,1
95,4
104,7
66,4
75,3
96,8
95,7
89,7
83,5
82,3
111,8
Note: (a) Rapporto fra quota regionale degli addetti del settore e quota italiana per 100.
Fonti: Elaborazioni su dati ISTAT, Censimenti generali dell'industria e dei servizi, 1981, 1991 e 2001.
---
---
---
Tabella 15 - PIEMONTE. Imprese e addetti per divisione di attivit economica, 1981, 1991 e 2001
ATTIVITA' ECONOMICA
AB - AGRICOLTURA, CACCIA, PESCA E SILVICOLTURA
01 - AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI
02 - SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E
SERVIZI CONNESSI
05 - PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI
C - ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI
10 - ESTRAZIONE DI CARBON FOSSILE E LIGNITE
11 - ESTRAZIONE DI PETROLIO, GAS NATURALE E SERVIZI
CONNESSI, ESCLUSA PROSPEZIONE
12 - ESTRAZIONE DI MINERALI DI URANIO E DI TORIO
13 - ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
14 - ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE
D - ATTIVITA' MANIFATTURIERE
15 - INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE
16 - INDUSTRIA DEL TABACCO
17 - INDUSTRIE TESSILI
18 - CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO
19 - PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO
20 - INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO, SUGHERO,
PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI
21 - FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E
DEI PRODOTTI DI CARTA
22 - EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI
REGISTRATI
23 - FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO,
TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI
24 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE
SINTETICHE E ARTIFICIALI
25 - FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE
PLASTICHE
26 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI
MINERALI NON METALLIFERI
27 - PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE
28 - FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN METALLO,
ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI
29 - FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI
30 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI
ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI
31 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI
N.C.A.
32 - FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE
COMUNICAZIONI
33 - FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE,
STRUMENTI OTTICI E OROLOGI
34 - FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E
SEMIRIMORCHI
35 - FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
36 - FABBRICAZIONE DI MOBILI
37 - RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO
E - PRODUZIONE E DISTIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA,
GAS, VAPORE E ACQUA CALDA
40 - PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI VAPORE
E ACQUA CALDA
41 - RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA
F - COSTRUZIONI
G - COMMERCIO, RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E
DI BENI PERSONALI E PER LA CASA
50 - COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E
MOTO
51 - COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMM.,
AUTOVEICOLI E MOTO ESCLUSI
52 - COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO AUTO E MOTO
H - ALBERGHI E RISTORANTI
I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI
60 - TRASPORTI TERRESTRI
61 - TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA
62 - TRASPORTI AEREI
63 - ATTIVITA' DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI
64 - POSTE E TELECOMUNICAZIONI
J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA
65 - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE
ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE)
66 - ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE
ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE
67 - ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA,
RICERCA, ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED
IMPRENDITORIALI
70 - ATTIVITA' IMMOBILIARI
71 - NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA OPERATORE,
BENI PER USO PERS. E DOMESTICO
72 - INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE
73 - RICERCA E SVILUPPO
74 - ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI
M - ISTRUZIONE
N - SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI
O - ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI
90 - SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI
SCARICO E SIMILI
92 - ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE
93 - ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI
TOTALE
IMPRESE
1981
1991
ADDETTI
2001
1981
1991
2001
1981
1991
2001
4.393
4.038
2.734
2.458
2.900
2.583
8.978
8.261
6.364
5.753
5.229
4.661
2,0
2,0
2,3
2,3
1,8
1,8
303
221
275
568
478
491
1,9
2,2
1,8
52
422
0
55
329
1
42
317
0
149
4321
0
133
2900
3
77
2453
0
2,9
10,2
n.c.
2,4
8,8
3,0
1,8
7,7
n.c.
66
66,0
n.c.
n.c.
2
1
418
54.832
5.834
2
5.730
4.611
783
0
0
328
45.729
4.984
3
3.241
3.383
551
0
0
317
44.278
5.049
2
2.297
2.139
276
237
4
4.014
793.885
47.432
67
70.394
34.693
8.583
0
0
2.897
664.403
43.864
62
54.121
27.195
6.021
0
0
2.453
565.630
38.918
7
40.812
18.676
2.381
118,5
4,0
9,6
14,5
8,1
33,5
12,3
7,5
11,0
n.c.
n.c.
8,8
14,5
8,8
20,7
16,7
8,0
10,9
n.c.
n.c.
7,7
12,8
7,7
3,5
17,8
8,7
8,6
5.838
3.978
3.515
19.563
15.610
14.090
3,4
3,9
4,0
380
382
331
14.014
13.563
12.143
36,9
35,5
36,7
1.752
2.067
2.142
20.047
18.426
18.710
11,4
8,9
8,7
24
40
23
1.581
1.562
1.411
65,9
39,1
61,3
547
458
433
13.217
10.261
14.443
24,2
22,4
33,4
1.724
1.176
1.347
40.487
29.897
32.827
23,5
25,4
24,4
1.518
1.492
1.513
20.184
14.407
14.256
13,3
9,7
9,4
529
364
328
37.420
17.905
12.478
70,7
49,2
38,0
11.920
9.539
10.112
84.684
75.960
82.326
7,1
8,0
8,1
4.041
3.992
4.832
81.513
68.959
80.763
20,2
17,3
16,7
44
42
186
25.865
20.762
4.154
587,8
494,3
22,3
1.715
1.668
1.877
36.868
25.517
26.526
21,5
15,3
14,1
833
879
755
11.310
14.077
7.539
13,6
16,0
10,0
1.523
2.313
2.275
10.691
11.354
9.531
7,0
4,9
4,2
667
533
473
184.865
161.986
98.795
277,2
303,9
208,9
166
4.651
0
219
4.266
159
218
3.960
195
7.837
22.570
0
9.933
22.358
603
11.032
22.797
1.015
47,2
4,9
n.c.
45,4
5,2
3,8
50,6
5,8
5,2
185
168
226
8706
9248
9647
47,1
55,0
42,7
72
87
155
6.555
7.952
8.226
91,0
91,4
53,1
113
30.499
81
32.081
71
47.838
2.151
93.615
1.296
102.864
1.421
123.465
19,0
3,1
16,0
3,2
20,0
2,6
105.220
100.721
93.993
246.921
254.635
233.578
2,3
2,5
2,5
13.407
13.841
12.136
42.219
40.419
37.901
3,1
2,9
3,1
19.210
20.477
30.563
61.157
69.150
75.182
3,2
3,4
2,5
72.603
14.369
11.372
10.108
54
5
1.180
25
2.645
66.403
14.941
10.545
9.056
55
18
1.267
149
4.454
51.294
17.199
12.100
10.286
68
19
1.578
149
7.404
143.545
40.432
42.959
33.263
58
45
9.299
294
42.200
145.066
45.265
135.038
33.769
79
246
10.734
90.210
53.288
120.495
51.126
86.244
42.016
72
225
23.313
20.618
62.153
2,0
2,8
3,8
3,3
1,1
9,0
7,9
11,8
16,0
2,2
3,0
12,8
3,7
1,4
13,7
8,5
605,4
12,0
2,3
3,0
7,1
4,1
1,1
11,8
14,8
138,4
8,4
459
724
139
29.925
36.785
42.300
65,2
50,8
304,3
22
11
16
5.779
6.116
5.524
262,7
556,0
345,3
2.164
3.719
7.249
6.496
10.387
14.329
3,0
2,8
2,0
8.840
30.592
68.367
41.837
110.303
193.890
4,7
3,6
2,8
2.312
4.283
15.052
4.516
8.646
24.304
2,0
2,0
1,6
304
575
880
1.055
1.603
2.067
3,5
2,8
2,3
741
31
5.452
810
257
15851
2.912
209
22.613
993
8.778
17118
6.556
593
45.286
1.148
11.766
21261
4.202
2.470
29.594
4.502
4.645
33313
18.472
3.627
77.955
5.829
20.263
37291
33.105
3.423
130.991
4.042
25.771
46187
5,7
79,7
5,4
5,6
18,1
2,1
6,3
17,4
3,4
5,9
2,3
2,2
5,0
5,8
2,9
3,5
2,2
2,2
190
186
228
3.400
5.183
6.207
17,9
27,9
27,2
1.504
14.157
249.695
2.500
14.432
269.183
3.589
17.444
328.797
7.144
22.769
1.366.314
7.750
24.358
1.447.691
9.773
30.207
1.409.415
4,8
1,6
5,5
3,1
1,7
5,4
2,7
1,7
4,3
Fonti: ISTAT, Censimenti generali dell'industria e dei servizi, 1981, 1991 e 2001.
Tabella 16 - PIEMONTE. Unit locali delle imprese e relativi addetti per divisione di attivit economica, 1981, 1991 e 2001
ATTIVITA' ECONOMICA
AB - AGRICOLTURA, CACCIA, PESCA E SILVICOLTURA
01 - AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI
02 - SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E
SERVIZI CONNESSI
05 - PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI
C - ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI
10 - ESTRAZIONE DI CARBON FOSSILE E LIGNITE
11 - ESTRAZIONE DI PETROLIO, GAS NATURALE E SERVIZI
CONNESSI, ESCLUSA PROSPEZIONE
12 - ESTRAZIONE DI MINERALI DI URANIO E DI TORIO
13 - ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI
14 - ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE
D - ATTIVITA' MANIFATTURIERE
15 - INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE
16 - INDUSTRIA DEL TABACCO
17 - INDUSTRIE TESSILI
18 - CONFEZIONE DI ARTICOLI DI VESTIARIO
19 - PREPARAZIONE E CONCIA CUOIO
20 - INDUSTRIA DEL LEGNO E PRODOTTI IN LEGNO, SUGHERO,
PAGLIA, ESCLUSI I MOBILI
21 - FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E
DEI PRODOTTI DI CARTA
22 - EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI
REGISTRATI
23 - FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO,
TRATTAMENTO COMBUST. NUCLEARI
24 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE
SINTETICHE E ARTIFICIALI
25 - FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE
PLASTICHE
26 - FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI
MINERALI NON METALLIFERI
27 - PRODUZIONE DI METALLI E LORO LEGHE
28 - FABBRICAZIONE E LAVORAZ. DEI PRODOTTI IN METALLO,
ESCLUSE MACCHINE E IMPIANTI
29 - FABBRICAZIONE MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI
30 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI
ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI
31 - FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI
N.C.A.
32 - FABBRICAZIONE APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E PER LE
COMUNICAZIONI
33 - FABBRICAZIONE APPARECCHI MEDICALI, PRECISIONE,
STRUMENTI OTTICI E OROLOGI
34 - FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E
SEMIRIMORCHI
35 - FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO
36 - FABBRICAZIONE DI MOBILI
37 - RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO
E - PRODUZIONE E DISTIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA,
GAS, VAPORE E ACQUA CALDA
40 - PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI VAPORE
E ACQUA CALDA
41 - RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA
F - COSTRUZIONI
G - COMMERCIO, RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI
E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA
50 - COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E
MOTO
51 - COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMM.,
AUTOVEICOLI E MOTO ESCLUSI
52 - COMMERCIO AL DETTAGLIO, ESCLUSO AUTO E MOTO
H - ALBERGHI E RISTORANTI
I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI
60 - TRASPORTI TERRESTRI
61 - TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA
62 - TRASPORTI AEREI
63 - ATTIVITA' DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI
64 - POSTE E TELECOMUNICAZIONI
J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA
65 - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE
ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE)
66 - ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE
ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE
67 - ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA,
RICERCA, ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED
IMPRENDITORIALI
70 - ATTIVITA' IMMOBILIARI
71 - NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA OPERATORE,
BENI PER USO PERS. E DOMESTICO
72 - INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE
73 - RICERCA E SVILUPPO
74 - ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED IMPRENDITORIALI
M - ISTRUZIONE
N - SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI
O - ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI
90 - SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI
SCARICO E SIMILI
92 - ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE
93 - ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI
TOTALE
UNITA' LOCALI
1981
1991
ADDETTI
2001
1981
1991
1981
1991
2001
4.515
4.124
2.816
2.527
2.958
2.636
8.792
8.050
6.101
5.490
5.457
4.882
1,9
2,0
2,2
2,2
1,8
1,9
332
234
277
579
480
493
1,7
2,1
1,8
59
595
1
55
500
1
45
444
0
163
4430
30
131
3363
3
82
2618
0
2,8
7,4
30,0
2,4
6,7
3,0
1,8
5,9
n.c.
312
108
4,0
62,4
54,0
4
6
583
57.507
6.172
3
5.947
4.710
805
0
0
494
49.038
5.412
6
3.441
3.506
578
0
0
442
48.432
5.560
2
2.537
2.300
295
483
22
3.891
752.700
44.157
392
75.209
35.221
8.385
0
0
3.048
602.230
42.601
379
52.860
27.820
6.042
0
0
2.510
516.537
39.403
7
40.748
17.005
2.339
120,8
3,7
6,7
13,1
7,2
130,7
12,6
7,5
10,4
n.c.
n.c.
6,2
12,3
7,9
63,2
15,4
7,9
10,5
n.c.
n.c.
5,7
10,7
7,1
3,5
16,1
7,4
7,9
5.958
4.119
3.696
19.792
15.059
13.961
3,3
3,7
3,8
21,6
416
426
378
13.409
9.767
8.160
32,2
22,9
1.823
2.221
2.338
19.077
17.377
17.317
10,5
7,8
7,4
44
82
61
1.689
1.911
1.782
38,4
23,3
29,2
680
616
573
23.073
15.705
15.011
33,9
25,5
26,2
1.867
1.296
1.526
44.182
30.322
33.265
23,7
23,4
21,8
1.733
1.744
1.815
20.051
15.825
14.249
11,6
9,1
7,9
595
432
402
39.226
21.128
16.337
65,9
48,9
40,6
12.274
9.972
10.896
89.826
77.463
82.617
7,3
7,8
7,6
4.281
4.318
5.306
74.533
67.054
72.776
17,4
15,5
13,7
55
64
217
13.914
9.076
4.420
253,0
141,8
20,4
1.897
1.858
2.072
35.785
26.576
25.543
18,9
14,3
12,3
884
950
830
12.249
13.521
7.529
13,9
14,2
9,1
1.574
2.447
2.386
10.967
11.148
10.246
7,0
4,6
4,3
778
657
617
135.638
102.141
60.759
174,3
155,5
98,5
192
4.819
0
255
4.463
175
259
4.146
220
13.167
22.758
0
15.624
22.195
636
11.085
20.959
1.019
68,6
4,7
n.c.
61,3
5,0
3,6
42,8
5,1
4,6
705
610
552
16773
15783
10223
23,8
25,9
18,5
537
469
425
15.014
14.487
8.924
28,0
30,9
21,0
168
33.225
141
36.105
127
49.015
1.759
94.295
1.296
103.766
1.299
124.725
10,5
2,8
9,2
2,9
10,2
2,5
110.492
107.437
102.496
255.096
266.307
246.729
2,3
2,5
2,4
14.282
14.610
12.862
42.263
43.592
37.751
3,0
3,0
2,9
20.618
22.283
32.421
65.597
73.171
76.758
3,2
3,3
2,4
75.592
15.056
16.006
10.857
61
11
3.360
1717
4.455
70.544
16.054
13.576
9.807
64
39
1.716
1950
6.850
57.213
18.298
15.244
10.962
74
30
2.390
1788
10.477
147.236
43.496
94.880
56.273
374
134
13.136
24963
40.875
149.544
48.088
88.182
49.304
386
367
12.110
26.015
50.544
132.220
58.303
97.004
45.325
351
296
27.897
23.135
50.582
1,9
2,9
5,9
5,2
6,1
12,2
3,9
14,5
9,2
2,1
3,0
6,5
5,0
6,0
9,4
7,1
13,3
7,4
2,3
3,2
6,4
4,1
4,7
9,9
11,7
12,9
4,8
1787
2402
2579
30.194
35.276
32.951
16,9
14,7
12,8
258
297
134
4.178
4.825
3.325
16,2
16,2
24,8
2.410
4.151
7.764
6.503
10.443
14.306
2,7
2,5
1,8
18.288
32.552
71.404
62.422
112.894
211.230
3,4
3,5
3,0
2.405
4.466
15.353
4.407
8.434
24.281
1,8
1,9
1,6
346
627
982
1.192
1.646
2.224
3,4
2,6
2,3
871
41
14.625
904
6123
16563
3.206
231
24.022
1165
10.104
17883
7.114
614
47.341
1.303
13.025
22073
5.379
2.599
48.845
4.553
13.326
35937
19.570
3.302
79.942
5.645
20.449
38712
37.137
3.593
143.995
3.889
27.028
47577
6,2
63,4
3,3
5,0
2,2
2,2
6,1
14,3
3,3
4,8
2,0
2,2
5,2
5,9
3,0
3,0
2,1
2,2
269
302
363
3.527
4.727
6.364
13,1
15,7
17,5
1.866
14.428
284.434
2.791
14.790
294.690
3.853
17.857
355.721
9.513
22.897
1.427.575
9.534
24.451
1.362.064
10.934
30.279
1.401.902
5,1
1,6
5,0
3,4
1,7
4,6
2,8
1,7
3,9
Fonti: ISTAT, Censimenti generali dell'industria e dei servizi, 1981, 1991 e 2001.
Tabella 17 - ITALIA. Imprese e addetti per divisione di attivit economica, 1981, 1991 e 2001
IMPRESE
ATTIVITA' ECONOMICA
1981
1991
ADDETTI
2001
1981
1991
1981
1991
2001
30.215
114
591.014
55.636
139
72.289
65.846
29.865
31.408
43
552.334
61.903
106
43.598
57.405
26.638
34.316
28
542.876
66.936
77
29.564
43.780
22.808
110.195
13.844
5.862.347
470.438
9.831
539.239
413.556
277.861
96.759
12.690
5.262.555
466.146
19.365
410.706
415.299
244.271
98.934
6.390
4.894.796
446.785
8.350
311.010
298.619
206.829
3,6
121,4
9,9
8,5
70,7
7,5
6,3
9,3
3,1
295,1
9,5
7,5
182,7
9,4
7,2
9,2
2,9
228,2
9,0
6,7
108,4
10,5
6,8
9,1
75.677
55.703
47.812
240.443
186.503
178.985
3,2
3,3
3,7
4.238
4.440
4.568
96.160
87.593
83.686
22,7
19,7
18,3
20.449
24.848
26.896
192.418
198.062
175.137
9,4
8,0
6,5
251
488
424
24.462
30.325
24.780
97,5
62,1
58,4
6.216
5.455
5.904
309.721
247.215
206.719
49,8
45,3
35,0
18.650
12.167
13.412
221.162
182.684
218.299
11,9
15,0
16,3
24.171
25.359
26.796
339.604
276.096
253.541
14,1
10,9
9,5
4.568
3.454
3.318
275.810
170.091
138.288
60,4
49,2
41,7
92.595
87.963
95.852
589.466
610.698
695.705
6,4
6,9
7,3
33.883
33.685
42.235
591.302
542.868
602.139
17,5
16,1
14,3
250
250
1.521
44.558
44.033
18.052
178,2
176,1
11,9
12.765
15.003
18.427
254.806
209.892
209.820
20,0
14,0
11,4
6.291
9.596
8.866
133.452
137.958
107.799
21,2
14,4
12,2
12.799
24.393
24.757
104.560
118.993
126.812
8,2
4,9
5,1
2.291
1.928
1.773
287.891
222.516
174.391
125,7
115,4
98,4
2.867
49.278
0
3.486
53.120
1.346
4.324
50.588
2.238
135.072
310.535
0
126.412
309.270
5.559
93.868
301.692
13.490
47,1
6,3
n.c.
36,3
5,8
4,1
21,7
6,0
6,0
64,7
1.398
1.273
1.983
42.878
172.339
128.287
30,7
135,4
290.105
332.995
515.777
1.193.356
1.337.725
1.529.146
4,1
4,0
3,0
1.282.844
1.280.044
1.230.731
3.053.706
3.250.564
3.147.776
2,4
2,5
2,6
159.024
173.744
153.473
455.649
480.295
456.261
2,9
2,8
3,0
196.258
235.621
381.587
742.776
873.449
1.027.206
3,8
3,7
2,7
927.562
870.679
695.671
1.855.281
1.896.820
1.664.309
2,0
2,2
2,4
H - ALBERGHI E RISTORANTI
I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI
60 - TRASPORTI TERRESTRI
61 - TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA
62 - TRASPORTI AEREI
212.858
132.164
112.586
648
91
217.628
124.768
103.200
519
183
244.540
157.390
127.576
1.135
241
644.223
679.386
399.193
27.313
21.706
725.481
1.131.915
563.397
18.143
24.574
850.674
1.198.824
533.988
20.502
25.227
3,0
5,1
3,5
42,1
238,5
3,3
9,1
5,5
35,0
134,3
3,5
7,6
4,2
18,1
104,7
18.457
19.446
25.982
151.790
180.506
327.192
8,2
9,3
12,6
64 - POSTE E TELECOMUNICAZIONI
J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA
65 - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE
ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE)
66 - ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE
ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE
67 - ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA,
RICERCA, ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED
IMPRENDITORIALI
70 - ATTIVITA' IMMOBILIARI
71 - NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA OPERATORE,
BENI PER USO PERS. E DOMESTICO
72 - INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE
73 - RICERCA E SVILUPPO
382
27.775
1.420
49.897
2.456
81.870
79.384
446.745
345.295
573.270
291.915
590.267
207,8
16,1
243,2
11,5
118,9
7,2
4.002
8.177
2.022
336.016
414.578
395.561
84,0
50,7
195,6
402
225
200
45.311
48.729
40.591
112,7
216,6
203,0
23.371
41.495
79.648
65.418
109.963
154.115
2,8
2,7
1,9
84.216
375.729
846.518
382.656
1.157.454
2.237.976
4,5
3,1
2,6
22.782
41.080
146.628
46.144
83.187
226.881
2,0
2,0
1,5
3.797
7.907
12.067
12.817
19.525
29.855
3,4
2,5
2,5
6.533
462
31.493
2.492
78.231
9.182
42.688
9.925
174.015
14.145
354.772
22.874
6,5
21,5
5,5
5,7
4,5
2,5
50.642
292.757
600.410
271.082
866.582
1.603.594
5,4
3,0
2,7
9.259
5.610
175.378
12.091
114.201
199.563
14.409
166.030
229.269
45.411
81.413
402.080
63.349
264.187
476.776
49.342
355.601
569.574
4,9
14,5
2,3
5,2
2,3
2,4
3,4
2,1
2,5
1.647
2.670
4.039
34.610
53.450
84.943
21,0
20,0
21,0
24.837
148.894
38.937
157.956
55.704
169.526
113.240
254.230
134.996
288.330
169.393
315.238
2.780.894
3.227.799
3.995.066
12.667.284
14.133.827
15.318.652
4,6
1,7
4,6
3,5
1,8
4,4
3,0
1,9
3,8
Fonti: ISTAT, Censimenti generali dell'industria e dei servizi, 1981, 1991 e 2001.
Tabella 18 - ITALIA. Unit locali delle imprese e relativi addetti per divisione di attivit economica, 1981, 1991 e 2001
ATTIVITA' ECONOMICA
UNITA' LOCALI
ADDETTI
1991
32.242
297
621.246
59.675
257
74.431
67.278
30.609
33.244
169
592.041
67.642
256
45.780
59.637
27.570
35.083
98
590.435
73.680
169
31.984
46.377
24.195
104.776
12.941
5.828.409
459.378
22.577
536.928
414.092
276.799
94.612
12.244
5.212.225
457.200
17.625
403.924
418.857
243.542
99.871
6.391
4.895.858
443.930
7.834
309.487
298.241
206.035
3,2
43,6
9,4
7,7
87,8
7,2
6,2
9,0
2,8
72,4
8,8
6,8
68,8
8,8
7,0
8,8
2,8
65,2
8,3
6,0
46,4
9,7
6,4
8,5
77.472
57.618
50.250
241.956
186.176
179.313
3,1
3,2
3,6
4.645
4.894
5.175
98.800
88.593
84.212
21,3
18,1
16,3
21.676
26.891
29.166
187.098
195.403
173.431
8,6
7,3
5,9
509
1.006
913
30.585
29.057
24.537
60,1
28,9
26,9
7.686
7.170
7.721
296.110
237.409
205.153
38,5
33,1
26,6
19.894
13.247
15.115
222.027
179.439
216.876
11,2
13,5
14,3
27.435
29.457
31.177
337.849
276.356
253.664
12,3
9,4
8,1
5.149
4.056
3.984
281.201
170.381
139.287
54,6
42,0
35,0
95.821
92.143
102.295
596.917
614.589
700.984
6,2
6,7
6,9
36.316
36.865
46.481
575.197
538.947
597.544
15,8
14,6
12,9
338
385
1.715
28.959
25.565
19.257
85,7
66,4
11,2
14.463
16.528
20.282
258.446
207.798
211.404
17,9
12,6
10,4
2001
1981
1991
1981
2001
1981
1991
2001
6.790
10.494
9.677
133.837
138.834
107.578
19,7
13,2
11,1
13.645
26.230
26.244
99.277
117.761
126.004
7,3
4,5
4,8
2.603
2.311
2.229
275.306
214.049
172.932
105,8
92,6
77,6
3.296
51.258
0
4.143
56.254
1.464
4.951
54.113
2.542
144.265
310.805
0
136.115
309.098
5.507
103.096
301.393
13.666
43,8
6,1
n.c.
32,9
5,5
3,8
20,8
5,6
5,4
22,5
6.392
5.954
5.567
161.649
170.206
125.008
25,3
28,6
329.265
388.018
529.757
1.192.398
1.332.233
1.528.629
3,6
3,4
2,9
1.355.358
1.378.320
1.341.087
3.093.943
3.304.795
3.154.468
2,3
2,4
2,4
170.315
184.588
164.079
468.167
491.148
457.527
2,7
2,7
2,8
212.353
256.922
404.278
760.068
902.672
1.021.666
3,6
3,5
2,5
972.690
936.810
772.730
1.865.708
1.910.975
1.675.275
1,9
2,0
2,2
H - ALBERGHI E RISTORANTI
I - TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI
60 - TRASPORTI TERRESTRI
61 - TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA
62 - TRASPORTI AEREI
223.728
194.499
119.762
878
235
234.298
158.729
111.972
766
576
261.304
188.732
135.135
1.319
457
651.944
1.143.506
604.962
27.209
20.156
727.884
1.116.724
538.266
21.415
23.922
853.122
1.188.495
531.539
20.394
24.973
2,9
5,9
5,1
31,0
85,8
3,1
7,0
4,8
28,0
41,5
3,3
6,3
3,9
15,5
54,6
56.529
25.386
33.765
196.487
185.610
322.071
3,5
7,3
9,5
64 - POSTE E TELECOMUNICAZIONI
J - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA
65 - INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE
ASSICURAZ. E FONDI PENSIONE)
66 - ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE
ASSICUR. SOCIALI OBBLIGATORIE
67 - ATTIVITA' AUSILIARIE DELLA INTERMEDIAZIONE
FINANZIARIA
K - ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA,
RICERCA, ALTRE ATTIVITA' PROFESSIONALI ED
IMPRENDITORIALI
70 - ATTIVITA' IMMOBILIARI
71 - NOLEGGIO MACCHINARI, ATTREZZ. SENZA OPERATORE,
BENI PER USO PERS. E DOMESTICO
72 - INFORMATICA E ATTIVITA' CONNESSE
73 - RICERCA E SVILUPPO
17.095
47.129
20.029
78.544
18.056
117.035
294.692
439.512
347.511
568.939
289.518
587.688
17,2
9,3
17,4
7,2
16,0
5,0
17.764
28.133
30.587
327.948
409.536
392.870
18,5
14,6
12,8
3.462
3.707
1.771
45.560
48.915
40.591
13,2
13,2
22,9
25.903
46.704
84.677
66.004
110.488
154.227
2,5
2,4
1,8
210.652
399.878
879.058
631.619
1.174.383
2.237.403
3,0
2,9
2,5
23.872
43.474
149.990
45.899
83.181
226.736
1,9
1,9
1,5
4.317
8.973
13.291
15.908
19.634
29.536
3,7
2,2
2,2
7.793
599
34.992
2.693
84.100
9.424
51.882
11.565
180.949
16.164
354.847
23.139
6,7
19,3
5,2
6,0
4,2
2,5
174.071
309.746
622.253
506.365
874.455
1.603.145
2,9
2,8
2,6
M - ISTRUZIONE
N - SANITA' E ALTRI SERVIZI SOCIALI
O - ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI
90 - SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI
SCARICO E SIMILI
92 - ATTIVITA' RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE
93 - ALTRE ATTIVITA' DEI SERVIZI
TOTALE
10.809
81.219
184.405
14.925
129.592
209.857
16.501
179.047
239.630
45.851
187.374
409.304
63.811
264.905
479.352
49.304
355.777
574.700
4,2
2,3
2,2
4,3
2,0
2,3
3,0
2,0
2,4
5.774
35.185
54.594
89.393
14,3
14,6
15,5
59.333
120.018
136.499
169.422
174.523
254.101
288.259
315.885
4.307.405 13.506.143 14.138.395 15.319.182
4,0
1,7
4,2
3,1
1,8
4,0
2,9
1,8
3,6
2.469
3.734
30.059
151.877
3.225.771
43.444
162.679
3.550.789
Fonti: ISTAT, Censimenti generali dell'industria e dei servizi, 1981, 1991 e 2001.
Tabella 19 - PIEMONTE. COMMERCIO CON L'ESTERO E QUOTA SUI TOTALI NAZIONALI, 1985-2003
(migliaia di euro)
PIEMONTE
Anni
Import
% import
su Italia
Export
ITALIA
% export
su Italia
Saldo
Import
Export
Saldo
1985
9.364.030
10,9
9.787.016
13,1
422.986
86.239.068
74.564.917
-11.674.151
1986
8.228.701
11,0 10.209.472
14,2
1.980.771
74.567.887
71.742.494
-2.825.394
1987
8.967.301
11,0 10.433.556
13,9
1.466.256
81.487.609
75.207.798
-6.279.811
1988
10.632.369
11,7 12.727.278
15,0
2.094.908
90.729.444
84.985.399
-5.744.045
1989
11.841.448
11,2 14.061.837
14,3
2.220.389
106.039.491
98.025.354
-8.014.137
1990
11.844.963
10,7 14.765.173
14,3
2.920.210
110.586.451
103.431.400
-7.155.052
1991
11.823.998
10,1 14.830.804
13,7
3.006.806
116.587.935
108.315.636
-8.272.299
1992
12.074.903
10,1 15.606.430
13,8
3.531.527
119.875.121
113.329.345
-6.545.776
1993
12.474.050
10,4 17.596.697
12,8
5.122.648
120.329.916
137.488.285
17.158.369
1994
15.044.450
10,7 20.729.724
13,0
5.685.274
140.673.381
159.092.292
18.418.911
1995
18.879.998
10,9 26.929.153
13,7
8.049.155
173.354.498
196.860.291
23.505.793
1996
17.452.750
10,5 26.442.010
13,2
8.989.260
165.930.262
200.842.415
34.912.153
1997
18.289.261
9,9 26.889.622
12,7
8.600.361
184.678.142
211.297.113
26.618.971
1998
18.670.959
9,5 26.946.261
12,2
8.275.302
195.625.267
220.104.912
24.479.645
1999
18.821.936
9,1 26.276.155
11,9
7.454.219
207.015.167
221.040.469
14.025.301
2000
22.069.672
8,5 29.786.771
11,4
7.717.099
258.506.605
260.413.251
1.906.646
2001
21.536.370
8,2 30.682.284
11,2
9.145.914
263.756.567
272.989.617
9.233.050
2002
21.135.449
8,1 29.800.855
11,1
8.665.405
261.225.870
269.063.520
7.837.650
2003
21.058.817
8,2 29.685.688
11,5
8.626.871
257.091.251
258.187.747
1.096.496
Fonte: anni 1985-1990, CSC Confindustria, Indicatori economici provinciali, vari anni; anni 1991-2003, ISTAT, Bancadati COEWEB on line.
ITALIA
Anni
Import
Export
Saldo
Import
Export
Saldo
1985
19.077.338
19.939.088
-23.783.749
1986
15.799.929
19.603.207
-5.425.038
1987
16.458.583
19.149.749
-11.525.965
1988
18.592.824
22.256.191
-10.044.611
1989
19.423.528
23.065.632
-13.145.589
1990
18.312.313
22.826.958
-11.061.710
1991
17.179.086
21.547.675
-12.018.823
1992
16.642.838
21.510.343
-9.022.044
1993
16.500.673
23.276.911
22.697.091
1994
19.147.072
26.382.720
23.441.748
1995
22.807.038
32.530.417
28.394.998
1996
20.292.312
30.744.125
40.592.360
1997
20.902.796
30.732.149
30.422.822
1998
20.961.885
30.252.567
27.483.298
1999
20.802.004
29.040.406
15.500.763
2000
23.782.279
32.098.225
2.054.602
2001
22.602.420
32.201.057
9.690.086
2002
21.655.381
30.533.956
8.030.456
2003
21.058.817
29.685.688
1.096.496
Note: i valori in euro 2003 sono stati calcolati utilizzando i coefficienti di rivalutazione monetaria ISTAT.
Fonti: anni 1985 - 1990, CSC Confindustria, Indicatori economici provinciali, vari anni;
anni 1991 - 2003, ISTAT, Bancadati COEWEB on line.
Export
PIL
ITALIA
% import % export su
su PIL
PIL
24,5
25,6
1985
9.364,0
9.787,0
38.183,9
1986
8.228,7
10.209,5
42.247,6
19,5
1987
8.967,3
10.433,6
45.834,8
1988
10.632,4
12.727,3
1989
11.841,4
1990
Import
Export
PIL
% import % export su
su PIL
PIL
20,5
17,7
86.239,1
74.564,9
420.324,0
24,2
74.567,9
71.742,5
465.038,0
16,0
15,4
19,6
22,8
81.487,6
75.207,8
508.534,0
16,0
14,8
51.153,3
20,8
24,9
90.729,4
84.985,4
564.407,0
16,1
15,1
14.061,8
55.499,0
21,3
25,3
106.039,5
98.025,4
618.099,0
17,2
15,9
11.845,0
14.765,2
60.335,7
19,6
24,5
110.586,5
103.431,4
682.153,0
16,2
15,2
1991
11.824,0
14.830,8
64.104,4
18,4
23,1
116.587,9
108.315,6
744.032,0
15,7
14,6
1992
12.074,9
15.606,4
67.465,4
17,9
23,1
119.875,1
113.329,3
783.774,0
15,3
14,5
1993
12.474,0
17.596,7
69.202,9
18,0
25,4
120.329,9
137.488,3
807.362,0
14,9
17,0
1994
15.044,5
20.729,7
74.123,2
20,3
28,0
140.673,4
159.092,3
853.911,0
16,5
18,6
1995
18.880,0
26.929,2
81.112,8
23,3
33,2
173.354,5
196.860,3
923.052,1
18,8
21,3
1996
17.452,7
26.442,0
85.486,6
20,4
30,9
165.930,3
200.842,4
982.443,0
16,9
20,4
1997
18.289,3
26.889,6
89.329,4
20,5
30,1
184.678,1
211.297,1 1.026.287,1
18,0
20,6
1998
18.671,0
26.946,3
92.839,6
20,1
29,0
195.625,3
220.104,9 1.073.018,7
18,2
20,5
1999
18.821,9
26.276,2
96.271,1
19,6
27,3
207.015,2
221.040,5 1.107.994,2
18,7
19,9
2000
22.069,7
29.786,8
100.511,0
22,0
29,6
258.506,6
260.413,3 1.166.548,4
22,2
22,3
2001
21.536,4
30.682,3
103.921,0
20,7
29,5
263.756,6
272.989,6 1.220.146,6
21,6
22,4
2002
21.135,4
29.800,9
106.343,7
19,9
28,0
261.225,9
269.063,5 1.258.349,0
20,8
21,4
2003
21.058,8
29.685,7
n.d.
257.091,3
258.187,7
n.c.
n.c.
Fonti: anni 1985 - 1990, CSC Confindustria, Indicatori economici provinciali, vari anni;
anni 1991 - 2003, ISTAT, Bancadati COEWEB on line
n.d.
n.c.
n.c.
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
935.041.874
890.419.046
963.889.031
1.274.628.328
1.537.243.401
1.296.599.767
1.408.363.764
1.404.988.209
1.324.039.222
1.517.524.124
1.394.778.785
1.264.238.689
1.256.587.120
6.974.007
7.528.916
7.927.747
7.259.977
7.252.308
7.022.315
7.371.694
8.566.902
9.710.889
10.252.582
9.925.617
10.779.093
9.427.721
875.325.881
761.681.960
648.780.433
612.789.753
535.883.387
734.608.508
598.321.221
471.893.533
560.326.356
796.319.845
164.705.550
390.212.894
512.507.922
873.266.042
858.584.931
756.238.768
857.075.000
939.986.790
903.268.797
895.385.481
883.280.906
856.659.260
929.894.559
1.005.489.561
1.134.659.487
1.244.306.945
862.089.000
913.812.024
763.125.476
981.371.626
1.142.161.082
1.048.056.138
1.205.840.174
1.249.583.779
1.167.469.535
1.353.216.375
1.462.692.329
1.438.479.505
1.419.212.557
115.290.586
119.200.811
102.839.518
142.550.042
184.617.457
178.348.537
236.352.286
237.745.821
229.549.641
266.729.846
282.802.435
295.896.438
273.756.770
128.517.974
145.632.935
140.583.712
168.192.308
220.234.592
183.009.402
196.900.183
224.881.027
244.268.070
284.180.159
271.430.085
276.731.690
267.995.094
397.112.582
382.983.190
389.155.159
492.186.422
816.385.985
546.294.901
617.791.458
650.786.733
694.137.857
947.515.719
760.043.206
831.342.279
817.599.598
194.442.185
123.136.097
104.529.860
89.776.820
108.566.016
82.945.997
76.817.047
59.652.983
67.073.624
70.691.580
71.943.788
69.205.339
90.169.591
837.120.859
913.233.053
1.194.708.361
1.425.535.637
1.655.259.090
1.573.153.612
1.738.326.750
1.787.571.112
1.754.255.584
2.038.862.686
2.011.423.346
1.984.021.281
1.923.380.273
449.776.494
456.070.852
540.719.693
660.574.098
774.701.589
729.344.726
781.987.597
864.758.267
892.391.362
977.650.975
946.741.249
945.749.449
921.290.186
126.628.206
139.185.829
131.319.593
155.974.800
203.446.761
178.173.556
194.064.032
209.693.475
229.849.423
299.144.965
295.770.412
285.034.394
251.785.868
1.294.629.119
1.281.873.743
1.214.170.177
1.627.314.313
2.311.076.308
1.804.662.252
2.001.465.430
2.161.101.609
1.978.724.916
2.446.207.765
2.315.166.717
2.130.834.962
2.133.037.921
1.294.150.428
1.259.586.675
1.108.692.182
1.383.363.038
1.796.205.185
1.805.534.305
1.841.198.821
2.079.663.061
2.139.086.354
2.554.587.458
2.769.412.533
2.498.322.764
2.534.238.603
1.424.719.898
1.641.355.601
1.673.831.362
2.003.243.263
2.542.463.297
2.395.376.839
2.251.649.828
2.351.677.854
2.355.461.162
2.665.989.759
2.629.771.682
2.517.039.239
2.212.041.690
DM-MEZZI DI TRASPORTO
1.723.202.570
1.868.190.595
1.940.417.396
2.219.455.686
3.043.226.911
2.867.832.182
3.065.895.615
3.410.761.885
3.699.442.928
4.158.468.586
4.228.477.805
4.143.574.234
4.256.476.295
269.888.133
296.469.605
340.529.087
369.280.488
415.926.592
448.498.496
544.623.315
584.045.536
586.294.295
693.926.322
682.743.790
572.941.637
570.389.942
9.990.834.077 10.399.315.940 10.400.860.344 12.575.893.543 16.154.257.656 14.744.499.740 15.648.298.019 16.755.204.046 16.894.664.011 19.687.066.754 19.733.908.938 19.123.832.698 18.915.681.333
447.005.200
569.267.486
639.851.944
636.257.380
599.292.212
243
494.018
16.991.659
41.908.120
21.588.194
20.596.160
883.660
1.052.585
655.624
610.437
733.713
25.981.237
20.532.260
23.395.645
26.504.049
29.162.237
28.472.991
25.049.369
20.991.994
5.943.140
5.704.188
4.071.760
3.845.910
4.421.301
7.513.603
6.895.045
6.246.606
5.792.497
7.508.488
5.851.588
115.921.383
4.782.964
8.995.002
9.200.087
859.497
154.473
354.329
267.199
186.451
663.483
405.271
4.846.538
156.818.247
183.826.695
318.242.126
TOTALE 11.823.997.640 12.074.902.723 12.474.049.636 15.044.449.905 18.879.998.038 17.452.749.749 18.289.260.664 18.670.958.669 18.821.936.313 22.069.672.227 21.536.369.836 21.135.449.015 21.058.817.340
Fonte: ISTAT, Bancadati COEWEB on line.
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
111.140.847
118.211.476
127.055.976
160.890.248
160.131.687
152.367.857
167.782.906
173.276.555
170.819.227
187.845.470
205.674.217
224.876.141
239.813.804
699.034
694.666
662.823
886.433
818.735
1.206.992
1.485.816
923.785
777.451
1.420.779
1.012.248
1.114.494
1.029.208
16.638.424
15.823.330
20.092.893
25.244.106
27.281.886
24.977.571
27.121.825
28.616.352
28.019.099
30.270.357
35.228.592
29.431.220
31.228.196
968.423.312
1.148.029.756
1.422.352.118
1.548.776.120
1.835.619.948
1.818.450.062
1.787.274.396
1.769.475.702
1.788.606.764
1.893.806.565
2.045.410.541
2.198.627.930
2.169.736.083
1.422.550.816
1.507.762.125
1.793.548.339
2.143.058.364
2.514.988.069
2.549.268.387
2.718.699.299
2.766.716.925
2.632.806.153
2.990.511.924
3.162.759.236
2.913.942.760
2.816.001.918
183.199.737
179.440.199
159.436.489
170.508.671
194.821.880
178.846.510
192.556.176
193.681.783
200.486.107
258.712.805
287.495.634
325.983.081
290.382.001
47.359.936
49.333.730
52.794.199
67.062.104
81.277.095
81.078.175
81.656.335
88.247.401
98.297.340
107.612.970
112.144.481
106.587.001
100.006.833
465.008.726
520.675.462
565.539.648
635.082.230
824.567.575
734.084.779
766.324.267
786.556.674
756.693.088
865.791.752
870.505.431
973.109.506
957.135.109
52.055.052
96.755.812
103.620.774
100.578.996
79.981.074
101.657.705
114.435.309
86.669.931
93.273.601
144.877.265
187.752.324
161.584.310
177.043.522
571.885.771
632.162.097
836.193.244
1.048.116.975
1.332.138.407
1.362.378.060
1.338.724.396
1.397.536.441
1.446.354.826
1.662.891.359
1.794.184.978
1.780.284.091
1.801.639.966
715.895.113
785.898.413
942.982.751
1.119.107.832
1.397.064.159
1.410.797.900
1.530.630.259
1.580.885.952
1.636.174.092
1.762.290.647
1.829.283.172
1.762.415.154
1.744.603.207
257.364.530
276.347.929
269.009.173
310.539.937
382.043.775
339.354.552
363.225.389
384.136.487
401.642.505
443.913.915
455.320.667
468.327.544
471.551.539
1.023.726.246
1.036.012.998
1.133.577.448
1.325.532.985
1.920.587.850
1.646.558.176
1.716.609.742
1.772.735.188
1.683.615.280
2.017.438.493
1.937.339.303
1.898.893.834
1.931.407.801
2.952.091.920
3.034.549.486
3.329.036.661
4.089.627.632
5.204.073.641
5.665.181.747
5.875.783.805
5.807.531.531
5.704.784.109
6.205.070.477
6.564.497.085
6.385.231.191
6.030.702.771
1.649.388.271
1.726.956.608
1.978.124.032
2.266.895.223
2.947.268.923
2.593.422.908
2.262.852.428
2.203.701.623
2.056.054.412
2.278.186.639
2.364.198.717
2.148.845.399
2.050.974.127
DM-MEZZI DI TRASPORTO
3.878.621.598
3.949.014.209
4.189.638.736
4.971.512.160
7.119.005.018
6.847.948.427
6.981.019.095
6.972.931.642
6.642.671.507
7.861.839.443
7.623.421.404
7.303.933.185
7.642.683.947
493.657.625
505.329.009
614.074.170
715.288.586
874.789.256
889.865.997
929.521.306
908.094.854
906.292.852
1.055.005.869
1.067.193.829
964.107.587
913.320.779
14.681.228.654 15.448.267.835 17.389.927.783 20.511.687.815 26.708.226.671 26.218.893.385 26.659.312.200 26.718.902.134 26.047.752.636 29.547.950.124 30.301.506.802 29.391.872.573 29.097.189.603
7.073
15.136
40.329.528
14.591.768
16.466.937
12.017.432
10.429.677
675.174
6.887.153
4.400.212
4.025.144
4.991.662
6.467.365
6.682.348
17.164.274
12.429.674
11.112.541
16.113.697
11.179.214
10.226.504
7.291.203
6.505.529
3.895.195
4.108.306
5.326.732
5.380.224
3.053.702
7.137.785
2.497.657
3.575.209
3.068.421
3.227.822
3.575.802
2.881.081
5.132.671
12.794.441
15.284.166
8.309.895
4.576.131
6.490.833
8.244.308
8.562.307
9.853.990
9.604.354
4.202.456
125.060.165
136.500.638
304.788.941
TOTALE 14.830.803.879 15.606.430.057 17.596.697.291 20.729.724.090 26.929.152.798 26.442.009.604 26.889.622.064 26.946.260.566 26.276.154.885 29.786.771.395 30.682.284.330 29.800.854.503 29.685.687.952
Fonte: ISTAT, Bancadati COEWEB on line.
Tabella 24 - PIEMONTE. Composizione del commercio con l'estero per gruppi di prodotti, 1991 e 2003
1991
Gruppo di prodotti
A-PRODOTTI DELL'AGRICOLTURA, DELLA CACCIA E DELLA
SILVICOLTURA
Import
milioni
%
euro
2003
Export
milioni
%
euro
Import
milioni
%
euro
Export
milioni
%
euro
935,0
7,9
111,1
0,7
1.256,6
6,0
239,8
0,8
7,0
0,1
0,7
0,0
9,4
0,0
1,0
0,0
875,3
7,4
16,6
0,1
512,5
2,4
31,2
0,1
873,3
7,4
968,4
6,5
1.244,3
5,9
2.169,7
7,3
862,1
7,3
1.422,6
9,6
1.419,2
6,7
2.816,0
9,5
115,3
1,0
183,2
1,2
273,8
1,3
290,4
1,0
128,5
1,1
47,4
0,3
268,0
1,3
100,0
0,3
397,1
3,4
465,0
3,1
817,6
3,9
957,1
3,2
194,4
1,6
52,1
0,4
90,2
0,4
177,0
0,6
837,1
7,1
571,9
3,9
1.923,4
9,1
1.801,6
6,1
DH251-ARTICOLI IN GOMMA
318,0
2,7
425,9
2,9
639,9
3,0
994,7
3,4
131,8
1,1
290,0
2,0
281,4
1,3
749,9
2,5
126,6
1,1
257,4
1,7
251,8
1,2
471,6
1,6
1.088,9
9,2
576,6
3,9
1.692,4
8,0
1.007,0
3,4
205,7
1,7
447,1
3,0
440,7
2,1
924,4
3,1
1.294,2
10,9
2.952,1
19,9
2.534,2
12,0
6.030,7
20,3
506,8
4,3
821,1
5,5
255,7
1,2
269,8
0,9
400,3
3,4
507,5
3,4
1.066,7
5,1
1.040,1
3,5
193,2
1,6
94,1
0,6
443,3
2,1
234,4
0,8
324,4
2,7
226,7
1,5
446,4
2,1
506,7
1,7
1.358,5
11,5
3.331,4
22,5
3.771,8
17,9
6.704,8
22,6
364,7
3,1
547,2
3,7
484,6
2,3
937,9
3,2
269,9
2,3
493,7
3,3
570,4
2,7
913,3
3,1
9.990,8
84,5
14.681,2
99,0
18.915,7
89,8
29.097,2
98,0
0,0
0,0
0,0
0,0
20,6
0,1
0,0
0,0
0,9
0,0
4,4
0,0
21,0
0,1
6,5
0,0
5,9
0,1
3,9
0,0
4,8
0,0
5,1
0,0
DJ27-METALLI
DJ28-PRODOTTI IN METALLO
DK-MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI
DM34-AUTOVEICOLI
9,0
0,1
12,8
0,1
318,2
1,5
304,8
1,0
11.824,0
100,0
14.830,8
100,0
21.058,8
100,0
29.685,7
100,0
Tabella 25 - PIEMONTE. Composizione del commercio con l'estero per aree di provenienza e destinazione, 1991 e 2003
1991
Import
Area geografica
UNIONE EUROPEA
di cui:
milioni
euro
7.989,2
(1)
2003
Export
67,6
milioni
euro
10.358,6
Import
69,8
milioni
euro
13.274,1
Export
63,0
milioni
euro
18.240,9
%
61,4
FRANCIA
2.761,7
23,4
3.056,4
20,6
4.536,8
21,5
5.428,4
18,3
GERMANIA
2.325,6
19,7
3.094,5
20,9
3.724,4
17,7
4.535,4
15,3
REGNO UNITO
582,3
4,9
1.094,7
7,4
867,8
4,1
2.354,9
7,9
SPAGNA
342,3
2,9
881,8
5,9
989,8
4,7
2.394,0
8,1
1.977,2
16,7
2.231,1
15,0
3.155,2
15,0
3.528,3
11,9
RESTO DELL'UE
ALTRI PAESI EUROPEI
496,7
4,2
864,6
5,8
1.219,0
5,8
2.190,7
7,4
339,3
2,9
568,0
3,8
1.840,1
8,7
2.891,5
9,7
AMERICA SETTENTRIONALE
683,2
5,8
919,3
6,2
723,7
3,4
1.851,8
6,2
di cui:
STATI UNITI
567,9
4,8
817,6
5,5
582,0
2,8
1.652,6
5,6
349,9
3,0
442,6
3,0
525,5
2,5
750,6
2,5
220,5
1,9
212,8
1,4
301,9
1,4
335,5
1,1
30,3
0,3
59,9
0,4
40,6
0,2
78,2
0,3
1.236,6
10,5
1.068,7
7,2
2.582,1
12,3
2.610,1
8,8
di cui:
BRASILE
ARGENTINA
ASIA
di cui:
GIAPPONE
380,6
3,2
256,9
1,7
664,2
3,2
486,6
1,6
NIC
CINA
343,7
2,9
206,0
1,4
396,9
1,9
664,2
2,2
144,2
1,2
60,7
0,4
795,8
3,8
435,6
1,5
729,2
6,2
609,0
4,1
894,3
4,2
1.150,0
3,9
11.824,0
100,0
14.830,8
100,0
21.058,8
100,0
29.685,7
100,0
(2)
TOTALE
Note:
Sebbene nel 1991 l'Austria, la Finlandia e la Svezia (annessi nel 1995) non facessero ancora parte dell'Unione Europea, tali paesi sono
conteggiati nell'Unione Europea per favorire il confronto con gli anni successivi.
(1)
(2)
Tabella 26 - Andamento dell'occupazione nel periodo 1980-2002 per gruppo di attivit economica
Attivit economica
1985
1990
1995
2000
2002
PIEMONTE
Agricoltura, silvicoltura e pesca
209,2
171,4
123,6
95,6
76,7
71,5
776,0
608,3
636,6
556,3
552,6
532,9
Costruzioni
106,8
91,3
104,7
115,4
120,2
121,1
445,8
464,4
462,1
471,9
500,0
509,3
108,9
153,2
198,5
212,9
263,5
280,0
332,1
377,7
400,6
403,5
415,5
430,3
1.978,8
1.866,3
1.926,1
1.855,6
1.928,5
1.945,1
2.942,8
2.440,0
2.017,0
1.622,6
1.347,0
1.324,8
6.350,6
5.523,5
5.699,3
5.233,2
5.248,2
5.233,1
Costruzioni
1.700,0
1.590,8
1.558,0
1.510,1
1.569,9
1.671,5
5.291,2
5.994,9
6.151,1
5.912,7
6.284,0
6.455,7
1.175,7
1.761,3
2.268,5
2.399,9
2.990,3
3.246,1
4.601,1
5.285,1
5.731,7
5.849,8
6.012,2
6.167,8
ITALIA
Fonti: ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980 - 1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004, on line;
ISTAT, Conti economici regionali 1995 - 2002, 2004, on line.
1995
95,6
PIEMONTE
Var. %
Quote % Quote %
1995/2001
1995
2001
75,3
-21,2
5,2
3,9
1.622,6
ITALIA
Var. %
Quote % Quote %
1995/2001
1995
2001
1.355,4
-16,5
7,2
5,7
95,0
74,9
-21,2
5,1
3,9
1.560,0
1.296,0
-16,9
6,9
0,6
0,4
-33,3
0,0
0,0
62,6
59,4
-5,1
0,3
0,2
671,7
660,0
-1,7
36,2
34,1
6.743,3
6.858,8
1,7
29,9
28,8
556,3
540,1
-2,9
30,0
27,9
5.233,2
5.213,9
-0,4
23,2
21,9
3,0
2,9
-3,3
0,2
0,2
43,5
40,9
-6,0
0,2
0,2
536,7
523,5
-2,5
28,9
27,1
5.024,6
5.032,6
0,2
22,3
21,1
43,1
37,4
-13,2
2,3
1,9
481,7
454,1
-5,7
2,1
1,9
77,0
69,3
-10,0
4,1
3,6
794,7
719,9
-9,4
3,5
3,0
3,3
3,0
-9,1
0,2
0,2
232,6
206,0
-11,4
1,0
0,9
Attivit economiche
1995
SERVIZI
Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti,
trasporti e comunicazioni
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di
autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa
Alberghi e ristoranti
Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni
Intermediazione monetaria e finanziaria; attivit
immobiliari ed imprenditoriali
Intermediazione monetaria e finanziaria
Attivit immobiliari, noleggio, informatica, ricerca,
altre attivit professionali ed imprenditoriali
Altre attivit di servizi
Pubblica amministrazione e difesa; assicurazione
sociale obbligatoria
Istruzione
2001
2001
5,4
28,8
29,9
3,8
1,6
1,5
287,6
300,5
4,5
1,3
1,3
17,1
16,7
-2,3
0,9
0,9
248,3
261,8
5,4
1,1
1,1
15,4
17,4
13,0
0,8
0,9
286,0
334,2
16,9
1,3
1,4
91,6
92,4
0,9
4,9
4,8
728,0
757,9
4,1
3,2
3,2
195,3
195,5
0,1
10,5
10,1
1.259,5
1.307,3
3,8
5,6
5,5
65,1
61,9
-4,9
3,5
3,2
706,2
690,9
-2,2
3,1
2,9
16,6
13,7
-17,5
0,9
0,7
165,1
140,4
-15,0
0,7
0,6
115,4
119,9
3,9
6,2
6,2
1.510,1
1.644,9
8,9
6,7
6,9
1.088,3
1.197,5
10,0
58,6
62,0
14.162,4
15.629,9
10,4
62,9
65,6
471,9
504,8
7,0
25,4
26,1
5.912,7
6.419,3
8,6
26,2
26,9
292,2
302,9
3,7
15,7
15,7
3.439,1
3.643,3
5,9
15,3
15,3
70,2
83,0
18,2
3,8
4,3
1.141,1
1.308,2
14,6
5,1
5,5
109,5
118,9
8,6
5,9
6,2
1.332,5
1.467,8
10,2
5,9
6,2
212,9
269,1
26,4
11,5
13,9
2.399,9
3.090,9
28,8
10,7
13,0
54,6
53,2
-2,6
2,9
2,8
626,3
640,2
2,2
2,8
2,7
158,3
215,9
36,4
8,5
11,2
1.773,6
2.450,7
38,2
7,9
10,3
403,5
423,6
5,0
21,7
21,9
5.849,8
6.119,7
4,6
26,0
25,7
81,1
76,9
-5,2
4,4
4,0
1.427,1
1.381,9
-3,2
6,3
5,8
105,1
110,2
4,9
5,7
5,7
1.585,4
1.588,1
0,2
7,0
6,7
94,6
100,2
5,9
5,1
5,2
1.266,3
1.335,8
5,5
5,6
5,6
68,6
77,6
13,1
3,7
4,0
888,4
1.040,4
17,1
3,9
4,4
54,1
58,7
8,5
2,9
3,0
682,6
773,5
13,3
3,0
3,2
1.855,6
1.932,8
4,2
100,0
100,0
22.528,3
23.844,1
5,8
100,0
100,0
Tabella 28 - Quote di occupazione dipendente e di occupazione totale sui rispettivi totali nazionali, 1980-2002
1980
1981
1982
1983
1984
1985
1986
1987
1988
1989
1990
1991
1.978,8
22.061,4
9,0%
1.949,2
22.059,0
8,8%
1.931,9
22.181,8
8,7%
1.938,5
22.319,9
8,7%
1.889,2
22.400,6
8,4%
1.866,3
22.595,6
8,3%
1.875,8
22.783,9
8,2%
1.882,5
22.895,6
8,2%
1.921,0
23.131,2
8,3%
1.928,4
23.202,0
8,3%
1.926,1
23.425,6
8,2%
1.936,0
23.608,4
8,2%
1.381,3
15.407,9
9,0%
1.349,0
15.299,3
8,8%
1.321,5
15.336,8
8,6%
1.313,4
15.217,8
8,6%
1.259,7
15.202,2
8,3%
1.251,4
15.423,3
8,1%
1.253,6
15.517,1
8,1%
1.276,9
15.597,2
8,2%
1.309,5
15.810,4
8,3%
1.325,1
15.952,1
8,3%
1.328,4
16.166,9
8,2%
1.334,4
16.263,0
8,2%
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
1.897,8
23.457,2
8,1%
1.825,9
22.749,8
8,0%
1.828,6
22.529,2
8,1%
1.855,6
22.528,3
8,2%
1.863,4
22.600,2
8,2%
1.858,3
22.691,5
8,2%
1.858,8
22.915,9
8,1%
1.885,9
23.048,9
8,2%
1.928,5
23.451,6
8,2%
1.932,8
23.844,1
8,1%
1.945,1
24.099,0
8,1%
1.306,2
16.162,0
8,1%
1.261,9
15.802,7
8,0%
1.258,5
15.661,9
8,0%
1.261,5
15.621,0
8,1%
1.271,4
15.654,5
8,1%
1.277,6
15.776,2
8,1%
1.282,6
15.938,9
8,0%
1.301,0
16.105,2
8,1%
1.335,7
16.412,2
8,1%
1.351,6
16.768,8
8,1%
1.339,9
17.028,1
7,9%
Fonti: ISTAT - SVIMEZ, Conti economici regionali 1980-1994 ricostruiti secondo il SEC95, 2004, on line; ISTAT, Conti economici regionali 1995-2002, 2004, on line.
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
20,0
30,3
24,7
22,6
32,0
26,9
20,4
32,6
25,9
18,8
35,4
26,3
18,0
34,0
25,5
19,3
33,8
26,0
16,1
28,4
21,8
15,8
24,5
19,9
14,2
16,9
15,5
14,3
17,1
15,5
14,8
21,2
17,6
4,9
10,5
7,1
5,5
12,3
8,2
5,2
12,7
8,2
5,1
12,7
8,2
5,2
12,7
8,3
5,0
13,0
8,3
4,3
11,5
7,2
3,8
9,7
6,3
3,3
7,1
4,9
3,5
7,3
5,1
3,3
6,8
4,8
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
(migliaia)
1.520
1.499
3.018
1.517
1.491
3.008
1.507
1.481
2.987
1.495
1.471
2.966
1.496
1.465
2.961
1.487
1.454
2.941
1.476
1.445
2.921
1.469
1.438
2.907
1.462
1.429
2.891
1.459
1.424
2.884
1.458
1.423
2.882
1.126
724
1.849
1.117
731
1.848
1.107
737
1.843
1.104
759
1.863
1.096
757
1.853
1.085
754
1.839
1.091
768
1.859
1.098
790
1.887
1.088
789
1.877
1.093
796
1.889
1.105
820
1.925
74,1
48,3
61,3
73,6
49,0
61,4
73,5
49,8
61,7
73,8
51,6
62,8
73,3
51,7
62,6
73,0
51,9
62,5
73,9
53,1
63,6
74,7
54,9
64,9
74,4
55,2
64,9
74,9
55,9
65,5
75,7
57,6
66,8
(migliaia)
1993
110
700
590
110
909
252
656
1.719
1994
1993
1994
67
525
421
104
479
148
332
1.071
1993
43
175
169
7
429
105
325
648
95
710
593
116
892
254
637
1.696
61
529
421
108
466
148
317
1.055
1994
34
180
172
8
426
106
320
641
1995
75
709
600
109
907
260
647
1.692
1995
46
523
421
102
479
153
327
1.049
1995
29
186
179
6
428
108
320
643
1996
76
704
599
105
931
257
674
1.711
1996
46
523
425
98
480
147
332
1.049
1996
31
181
174
7
451
109
342
662
1997
76
694
590
104
930
253
677
1.700
1997
46
520
422
97
473
144
329
1.039
1997
31
174
168
7
456
109
348
661
1998
69
690
583
107
928
251
677
1.686
1998
44
515
416
99
471
143
327
1.030
1998
24
175
167
7
457
107
350
656
1999
65
688
580
107
972
259
713
1.724
1999
43
513
414
99
488
147
341
1.044
1999
22
174
166
8
484
112
372
680
2000
68
688
578
110
1.013
261
752
1.769
2000
44
507
405
102
506
148
358
1.056
2000
24
181
173
8
507
113
394
713
2001
66
682
571
111
1.038
275
763
1.785
2001
40
498
397
102
513
155
358
1.052
2001
25
183
174
9
525
120
405
733
2002
62
684
573
111
1.047
276
771
1.793
2002
41
498
396
103
515
157
359
1.055
2002
20
185
177
8
532
119
412
738
2003
70
688
559
129
1.075
282
792
1.832
2003
47
504
384
121
517
151
365
1.068
2003
23
183
175
8
558
131
427
764
BIBLIOGRAFIA
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