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SCENARI FINANZIARI

JOHN MAULDIN'STHOUGHTS FROM THE FRONTLINE Newsletter settimanale - Versione Italiana a cura di Horo Capital

Gli economisti sono (ancora) senza indizi


di John Mauldin | 15 giugno 2013 - Anno 4 - Numero 20

In questo numero: Gli economisti sono (ancora) senza indizi La vendetta del momento di Minsky Monaco, Cipro, Croazia, Svizzera e Las Vegas Gli economisti si mettono in una condizione molto tranquilla, se quando dobbiamo affrontare una tempesta ci segnalano solo quando la tempesta passata e il mare tornato ad essere completamente calmo. - John Maynard Keynes, A Tract on Monetary Reform Ci sono proprio pochi settori in cui opera luomo nei quali la storia conta cos poco come nel mondo della finanza. L'esperienza del passato, nella misura in cui essa parte della memoria di tutti viene respinta in quanto primitivo rifugio di coloro che non hanno la capacit di apprezzare le incredibili meraviglie del presente. - John Kenneth Galbraith Hitler deve aver ricevuto una educazione piuttosto libera in quanto non ha imparato la lezione impartita a Napoleone sullavanzare in autunno verso Mosca. - Sir Winston Churchill Il PIL degli Stati Uniti sta crescendo lentamente, con qualche momento di caduta anche se poi tenta ancora una volta di riportarci agli anni '90. I mercati azionari sono volatili, ma apparentemente in crescita nella maggior parte del mondo sviluppato, fatta eccezione per il Giappone dove l'attuale calo del 20% arriva sulla scia di uno dei loro frequenti rally di "fine del mercato orso" che rispecchia quasi il 90% dei casi; come molti di quelli che abbiamo visto negli ultimi 24 anni? L'Europa per lo pi in recessione o nella condizione di cavarsela con una crescita molto contenuta. Continuo a leggere analisi da chi conosce nel profondo la Cina che dicono che ci sia una vera e propria crisi di produzione. E nel corso delle ultime quattro settimane ho evidenziato quanto sia disperata la situazione in Giappone. La principale ossessione qui negli Stati Uniti sembra essere quella del se e quando la Fed potrebbe interrompere il suo attuale ciclo di intenso QE. Ogni accenno di un possibile "allentamento" produce una forte volatilit nei mercati. Se sei un trader che opera nel forex (mercato delle valute) i recenti movimenti ti avranno sicuramente lasciato senza fiato, dove in alcuni casi abbiamo avuto delle variazioni che in termini di ampiezza sono stati (10 volte) superiori alla media. Abituatevi a tutto questo: le guerre valutarie saranno la caratteristica del contesto economico per il resto del decennio. (Il mio amico Mohamed ElErian CEO di PIMCO, mi ha recentemente corretto dicendomi che il termine corretto du jour "tensioni valutarie." E a questo proposito penso che siano in arrivo, in questo momento siamo veramente solo nella fase di tensione. Un po pi la vedremo un po di

scaramucce e poi ci sar a tutti gli effetti un vero e proprio combattimento a livello monetario.) Allo stesso tempo ci sono alcuni aspetti, almeno qui negli Stati Uniti, che mi fanno essere ottimista. I profitti delle imprese sono ai massimi storici. Nella maggior parte del paese il mercato immobiliare si sta finalmente riprendendo, il Pil e i posti di lavoro stanno aumentando. Continuiamo apparentemente a trovare ovunque guardiamo sia petrolio che gas. Questa estate non ci sono delle elezioni che possono rovinare l'umore, dal momento che per chiunque troppo presto mettersi sul serio in corsa per la presidenza nel 2016. Le previsioni economiche degli economisti sono abbastanza positive se non piene di ottimismo, il che riflette i dati correnti. Non dovremmo prendere spunto da questo? Ahim, no. Negli ultimi mesi ho lavorato con il mio co-autore di Endgame Jonathan Tepper, su un documento che approfondisce le diverse questioni economiche del mondo. Uno dei nostri divertimenti stato quello di ricercare le pessime previsioni che fanno gli economisti. (Naturalmente noi stessi potremmo essere etichettati come economisti, anche se la maggior parte degli economisti che si considerano seri preferirebbe non essere associata a noi.) Questa settimana prenderemo in considerazione alcune delle nostre recenti riflessioni su questo argomento; in quanto il tutto nasce da una lettera di un economista molto serio che si particolarmente offeso quando un paio di mesi fa ho scritto in modo dispregiativo sugli economisti e sulla loro capacit di fare delle previsioni. Il professor John Seater, un distinto signore ed economista della North Carolina State University, non d'accordo con la mia visione particolarmente triste che ho degli economisti e della loro capacit di fare delle previsioni che ho scritto circa un paio di mesi fa ("Assume a Perfect World"). In realt io leggo i commenti alle mie lettere (da cui imparo molto) e in quel caso ho capito la sua irritazione. Sono andato sul suo sito (e ho trovato un sorprendente numero di miei lettori che avevano scritto le proprie riflessioni) e ho letto alcuni dei suoi lavori. Mi sono molto piaciuti, soprattutto lanalisi sul rapporto tra crescita e regolamentazione. Lo consiglio vivamente a tutti i membri dello staff del Congresso che leggono la mia lettera (e so che ce ne sono un sacco tra di voi). Poi mostratelo ai vostri capi. Fateglielo leggere. Ecco un veloce esempio: Troviamo che la regolamentazione dal 1949 ha ridotto il tasso di crescita aggregato in media di circa due punti percentuali rispetto al periodo preso in esame. Come al solito l'effetto composto dato dai tassi di crescita, l'effetto accumulato di un moderato cambiamento del tasso di crescita determina nel tempo dei grandi effetti sul livello di crescita complessiva. In particolare, le nostre stime ci indicano che la produzione annua entro il 2005 sar di circa il 28 per cento rispetto a quello che si sarebbe raggiunta se la regolamentazione fosse rimasta quella del 1949. (Potete leggere qui il documento e qui le sue recenti pubblicazioni. Dovrei effettivamente fare una lettera che parli della regolamentazione e del tema della crescita, o meglio ancora farne scrivere una al professore.)

Ma ora passiamo alla lettera che mi ha mandato il Prof. Seater: Come professore di economia (macroeconomia), quello che ho letto in questo articolo mi ha molto irritato. Primo, le previsioni. E' sempre facile prendere in giro chi fa previsioni economiche, soprattutto perch di solito si rivelano sbagliate e spesso con un ampio margine di errore. Tuttavia, prima di ridere, bisognerebbe pensare a ci che viene chiesto a tali previsioni e agli economisti. Presumo che la maggior parte di voi , che state leggendo, abbiate una macchina e avete una patente per guidarla. La licenza certifica che siate dei guidatori con un minimo di competenza, ossia un qualcosa come il Ph.D che certifica che un economista ha minimo di capacit di comprensione dell'economia. Ci nonostante molto facile dimostrare che siete tutti dei pazzi incompetenti che non sanno nulla di come funziona una macchina o di come bisognerebbe guidare, e quindi di dimostrare che la patente di guida un qualcosa di veramente inutile. Ora prova a rispondere alla seguente e semplice domanda: Quali saranno le coordinate della vostra auto esattamente tra 2.190 ore (circa tra tre mesi) a partire da adesso; in quale direzione starete viaggiando e a quale velocit starete andando? Ovviamente non lo sapete. Ho appena dimostrato che siete un guidatore incompetente e un pazzo che merita di essere ridicolizzato, questo perch si pretende che voi conosciate le basi di come funziona una macchina e di come deve essere utilizzata. Chiedere ad un economista di prevedere dove sar il PIL (un oggetto che molto lontano, molto pi complicato di qualsiasi automobile) tra 3 mesi o tra un anno e poi ridicolizzarlo per aver sbagliato, esattamente la stessa cosa. Un economista pu raccontare molto su come si muover il PIL. Il chiedergli per di prevedere dove si trover il PIL tra alcuni mesi e quale sar la direzione e con quale velocit tender muoversi molto diverso. Si sta chiedendo ad un economista una previsione incondizionata senza fornirgli alcuna informazione su ci che il driver (il popolo americano e il suo governo) vuole fare, se questo far una frenata o avr un accelerata, se metter la marcia indietro oppure no e cos via. Naturalmente gli economisti sbagliano e spesso in modo drammatico, proprio nello stesso modo in cui non si pu rispondere alla mia domanda sulla tua auto. In realt caro professore, non la stessa cosa. Se prendo una decisione in tal senso, le posso dire con abbastanza precisione dove si trover la mia auto tra tre mesi e a che velocit star viaggiando. Posso anche dirle con una probabilit del 98%, dove sar il giorno di Natale del 2013. Ma noi non chiediamo agli economisti di prevedere in modo preciso dove si trover l'economia fra un anno. Solo di fornire una direzione (nord o sud?). Sarebbe gi un buon inizio. Il problema che gli economisti prendono cos sul serio queste previsioni, tanto quanto poi fanno anche i politici e gli investitori. Penso che si potrebbe essere tutti d'accordo che dal punto di vista statistico la probabilit che non ci sia una recessione negli Stati Uniti per il resto del prossimo decennio sia piuttosto bassa, certo nessuno fa delle previsioni di budget ipotizzando un rallentamento per non parlare poi di una recessione, in quanto questo sarebbe assolutamente devastante per qualsiasi budget e per i relativi deficit. Si tende a comportarsi come se il ciclo economico fosse stato abrogato da un atto del Congresso.

Capisco perch facciamo delle previsioni. Come esseri umani, cittadini, politici, uomini d'affari e investitori, dobbiamo pianificare. Io sono colpevole di fare delle previsioni. Tuttavia se non vogliamo essere giudicati sulle nostre capacit di fare previsione, allora non dovremmo farle almeno non in pubblico. E di certo non dovremmo fare le nostre previsioni al grande pubblico. E con questo chiudiamo la parte iniziale della lettera (e con tante scuse al professore, che ha continuato a elencare altri punti irritanti della mia lettera del 13 aprile); passiamo ora ad un estratto particolarmente rilevante del documento sul quale stiamo lavorando assieme a Jonathan Tepper.

Gli economisti sono (ancora) senza indizi


Nel novembre del 2008 mentre i mercati azionari di tutto il mondo si stavano schiantando, la regina d'Inghilterra ha visitato la London School of Economics per inaugurare una nuova struttura delluniversit. Mentre era l, ha partecipato anche a delle lezioni accademiche. La Regina, che evita diligentemente qualsiasi polemica e quasi mai la gente sa che cosa sta realmente pensando, al termine di una lezione ha fatto una semplice domanda sulla crisi finanziaria: "Come mai nessuno stato in grado di prevederla?" Purtroppo, nessuno ha saputo risponderle. Se avete avuto sempre il sospetto che il lavoro di previsioni degli economisti fosse una cosa inutile, allora avete ragione. Decine di studi dimostrano che gli economisti sono del tutto incapaci di prevedere le recessioni. Ma per un attimo dimenticatevi delle previsioni. Quel che peggio che non riescono miseramente neanche a capire dove si trovi in questo momento l'economia. In uno dei pi ampi studi che stato fatto sugli economisti e sulle loro capacit di fare delle previsioni sulle recessioni e sulle crisi finanziarie, Prakash Loungani del Fondo Monetario Internazionale ha scritto in modo molto crudo, "Il record di fallimenti nel predire delle recessioni praticamente senza limiti." Questo vero non solo per le organizzazioni ufficiali come l'FMI, la Banca Mondiale e le agenzie governative, ma anche per le previsioni private. Sono tutte terribili. Loungani ha concluso che lincapacit di prevedere le recessioni una caratteristica onnipresente nelle previsioni di crescita". La maggior parte degli economisti non sono stati nemmeno in grado di riconoscere le recessioni, una volta che queste erano gi iniziate. In parole povere gli economisti non hanno indizi circa il futuro. Se pensate che la Fed o gli enti governativi sappiano realmente che cosa sta succedendo nell'economia, vi sbagliate di grosso. I loro errori e i loro fallimenti sono cos spettacolari che voi non potreste fare peggio di loro. Ma ora in un mondo post-crisi, noi abbiamo ancora la fiducia in queste stesse persone e da loro ci aspettiamo di comprendere in quale situazione si trova l'economia, dove sta andando e su come dovrebbe essere attuata la politica monetaria. Le banche centrali ci dicono che conoscono il momento giusto nel porre fine alle attuali politiche di quantitative easing e di repressione finanziaria, ed anche di quando sar necessario diminuire la base monetaria. Tuttavia dato il loro record nel fare delle previsioni, come fanno a saperlo? La Federal Reserve non riuscita a prevedere le recessioni del 1990, 2001 e 2007, e non nemmeno stata in grado di riconoscerle dopo che erano gi iniziate. Le crisi finanziarie spesso accadono perch le banche centrali hanno agito molto in ritardo nel tagliare i tassi di interesse, oppure li hanno alzati troppo in

anticipo. Il confidare nei responsabili delle banche centrali in questo momento una grande scommessa: (1) sapranno cosa fare, (2) sapranno quando farlo. Purtroppo, dato il loro track record questa non una scommessa cos interessante. Purtroppo, il problema non che gli economisti fanno semplicemente male quello che fanno, che lo hanno fatto molto, molto male. Lo fanno cos male che spesso non hanno nemmeno una chance. Lo statistico Nate Silver sottolinea questo aspetto nel suo libro The Signal and the Noise: Infatti, gli economisti sono a lungo stati troppo fiduciosi della loro capacit di prevedere la direzione dell'economia. Se le previsioni degli economisti fossero state cos precise come ritenevano, ci saremmo aspettati che il valore effettivo del PIL venisse previsto almeno nove volte su dieci. Infatti, il valore del PIL stato al di fuori dell'intervallo di previsione degli economisti sei volte in diciotto anni o in modo pieno per un terzo del tempo. Un altro studio che ha preso in esame i dati della Survey of Professional Forecasters dal 1968 arrivato a dei risultati che sono ancora peggiori: il dato reale del PIL stato al di fuori dell'intervallo di previsione per quasi la met del tempo. Non vi quasi alcuna possibilit che gli economisti siano stati semplicemente sfortunati, ma fondamentalmente hanno sopravvalutato l'affidabilit delle loro previsioni. Quindi gli economisti non hanno in generale solamente sbagliato, ma sono stati anche troppo fiduciosi delle loro pessime previsioni. Se gli economisti avessero semplicemente sbagliato le scommesse sulle corse dei cavalli, il loro fallimento sarebbe stato almeno divertente. Ma i responsabile delle banche centrali hanno il potere di creare denaro, modificare i tassi di interesse e di influenzare le nostre vite in diversi modi, non avendo per la pi pallida idea di quello che stanno facendo. Nonostante questo, rimangono perennemente fiduciosi. Non c' altro da fare che sopravvalutare l'arroganza dei responsabili delle banche centrali. Nel dicembre del 2010 su 60 Minutes, Scott Pelley ha intervistato il presidente della Fed Ben Bernanke e in quel momento gli ha chiesto se sarebbe stato in grado di fare la cosa giusta al momento giusto. Lintervista stata sorprendente (almeno per noi): Pelley: Pensa di essere in grado di agire abbastanza rapidamente per evitare di perdere il controllo dell'inflazione? Bernanke: Possiamo alzare i tassi di interesse in 15 minuti nel caso fosse necessario. Quindi, non c' davvero alcun problema con laumentare i tassi, effettuare una p olitica monetaria pi restrittiva, rallentare la crescita dell'economia e ridurre l'inflazione al momento opportuno. Solo che questo non il momento giusto per farlo. Pelley: Quale grado di fiducia avete nella vostra capacit di controllare tutto questo? Bernanke: 100%. Il gioco fatto. Bernanke non era sicuro al 95%, non lo era al 99%, - anzie ora ha zero dubbi sulla sua capacit di comprendere che cosa sta succedendo nell'economia e su che cosa sarebbe necessario fare al riguardo. Ci piacerebbe avere quel tipo di certezza in ogni

cosa della vita. Non ci stiamo concentrando solo su Bernanke, ci stiamo focalizzando su tutti coloro che sono a capo delle banche centrali e che pensano di essere infallibili. La Banca d'Inghilterra in relazione alle dimensioni alla propria economia, ha di gran lunga implementato il pi ampio programma di QE (anche se la Banca del Giappone in procinto di mostrarci anche lei una o due cose). Questa ha comunque anche il peggior track record rispetto a qualsiasi altra banca, ed anche il peggior record rispetto all'inflazione. A Sir Mervyn King che a capo della Banca d'Inghilterra stato chiesto se sarebbe stato difficile uscire dal QE. Lui molto tranquillamente ha risposto: "Non ho assolutamente alcun dubbio che quando arriver il momento di ridurre le dimensioni del nostro bilancio, noi scopriremo che molto pi semplice di quello che abbiamo fatto quando abbiamo dovuto espanderlo". (Ma sono i banchieri centrali che naturalmente sono troppo sicuri di s rispetto ai normali esseri umani, oppure si stanno fumando della strana roba durante le loro riunioni?) Proviamo a vedere se questo livello di certezza assoluta in qualche modo giustificata. Nel suo libro Future Babble, Dan Gardner ha scritto che gli economisti vengono trattati con la medesima attenzione con la quale gli antichi greci veneravano l'Oracolo di Delphi. Ma a differenza delle vaghe dichiarazioni di Delphi, le previsioni degli economisti possono essere invece verificate e come dice Gardner "che chi fa questo normalmente arriva alla conclusione che gli economisti fanno solo gli indovini. Non una novit la miopia degli economisti. Nel 1994 Paul Ormerod ha scritto un libro intitolato The Death of Economics. Egli sottoline il completo fallimento degli economisti nel prevedere la recessione giapponese dopo lo scoppio della bolla del 1989, o quella di prevedere il crollo del meccanismo di cambio europeo nel 1992. Ormerod stato molto feroce nella sua valutazione degli economisti: "La capacit dell'ortodossia economica nel capire il funzionamento dell'economia a livello globale profondamente limitata (alcuni direbbero che del tutto inesistente)". Quando la maggior parte della gente fa delle previsioni economiche quasi sempre pensa a delle recessioni, invece gli economisti pensano fare delle previsioni sui tassi di crescita o sui tassi di interesse. Ma l'uomo medio della strada vuole solo sapere "Se nel breve potremo entrare in una recessione?" E se invece l'economia in realt si trova gi in una fase di recessione a quel punto vuole solo sapere: "Quando finir?" La ragione per cui si preoccupa che lui sa che le recessioni significano tagli e licenziamenti. Le recessioni portano a delle cadute del PIL e a dei picchi del tasso di disoccupazione:

Purtroppo gli economisti sono di scarsa utilit per l'uomo della strada. Se si guarda alla storia delle ultime tre recessioni negli Stati Uniti, si vedr che l'incapacit degli economisti e dei banchieri centrali nel comprendere lo stato dell'economia stata cos scarsa che si potrebbe essere tentati di dire, che non sono nemmeno in grado di trovare il loro posteriore con entrambe le mani. Fino ad ora gli economisti non hanno ancora previsto correttamente una recessione:

Vi ricordiamo nuovamente che cosa una recessione e di come gli economisti decidono che ha avuto inizio. Una recessione un rallentamento dell'attivit economica. Normalmente durante una recessione la disoccupazione aumenta, il PIL si contrae, i prezzi scendono e l'economia si indebolisce. La struttura che decide quando una recessione ha avuto inizio o terminata il Business Cycle Dating Committee del National Bureau of Economic Research. E' un gruppo fatto da eminenti economisti - tutte persone estremamente intelligenti. Purtroppo le loro dichiarazioni sono del tutto inutilizzabili al fine di prendere delle decisioni. Definiscono le date delle recessioni in modo pi o meno autorevole e pi o meno accurato, ma a questo esercizio del senno di poi ci si arriva dopo che una recessione gi iniziata o gi terminata. Per darvi un idea di quanto in ritardo vengono dichiarate in modo ufficiale le recessioni,

diamo un'occhiata a che cosa successo nelle ultime tre. Il NBER ha definito come data di inizio della recessione del 1990-91 quella del mese di agosto del 1990, e come fine il marzo del 1991. Purtroppo il problema che il NBER ha fatto queste dichiarazione nell'aprile del 1991, il momento in cui la recessione era gi terminata e l'economia si trovava nuovamente in una fase di crescita. Il NBER non stato nemmeno capace di essere cos veloce nel mettersi al passo neanche con la recessione che seguita dopo il crollo delle dotcom. Purtroppo solo a giugno del 2003 il NBER ha individuato come data di inizio della recessione il 2001 - ben 28 mesi dopo che la recessione era gi conclusa. Il NBER non ha nemmeno definito la data di inizio della recessione del dicembre 2007 e questo fino esattamente ad un anno dopo. A quel punto Lehman era gi crollata, e il mondo era gi stato inghiottito dal pi grande cataclisma finanziario avvenuto dopo la Grande Depressione. Ma anche la Federal Reserve e gli economisti privati non sono stati in grado di definire l'inizio delle ultime tre recessioni statunitensi - e questo anche dopo che erano gi iniziate. Vediamo rapidamente che cosa avvenuto ogni volta. Partendo dalla recessione del 1990-91, proviamo ad esaminare che cosa stava dichiarando in quel momento il capo della Federal Reserve - l'uomo che ha il compito di attuare la politica monetaria americana. La recessione era iniziata nellagosto del 1990, ma un mese prima Alan Greenspan aveva incominciato ha dire: "Nei prossimi mesi ci sono un numero limitato di situazioni che potrebbero farci credere che l'economia si stia bloccando [ossia che sta entrando in una fase di recessione]." Il mese successivo fu esattamente il mese nel quale ebbe effettivamente inizio la recessione ma anche in quel momento continu nel proseguire allo stesso modo: "... coloro che sostengono che ci troviamo gi in una fase di recessione, credo che dovrebbero avere la ragionevole certezza di sbagliarsi". Ma anche due mesi dopo era ancora completamente incompetente, infatti nell'ottobre del 1990 insistette nuovamente nel dire "... l'economia non ancora caduta in recessione". Purtroppo solo verso la fine della recessione, Greenspan ha dovuto accettare di uscire allo scoperto e dichiarare che la recessione era gi iniziata. La Federal Reserve non stata nemmeno in grado di gestire il crollo delle dotcom. Guardiamo in modo preciso i fatti. La recessione iniziata nel marzo del 2001. In quel momento l'indice Nasdaq che era pesantemente esposto sul settore delle tecnologie era gi sceso di un 50% in termini reali. Ma anche dopo questo crollo, il 24 maggio del 2001 il presidente Greenspan dichiar davanti allEconomic Club di New York che "Nonostante tutte le ampie preoccupazioni che abbiamo nei confronti dei prossimi trimestri non vi ancora a mio giudizio nulla di preoccupante. Stiamo vivendo solo una pausa negli investimenti che si stanno effettuando su una serie di vaste innovazioni che alla fine produrranno un elevato tasso di crescita della produttivit, ad un livello tale che sar significativamente superiore a quello che abbiamo avuto nei due decenni prima del 1995". Charles Morris che un banchiere in pensione e uno scrittore finanziario, ha esaminato circa un decennio di previsioni fatte da professionisti che fanno parte del Consiglio dei consulenti economici della Casa Bianca, la crme de la crme degli economisti accademici. Nel 2000 il Consiglio aveva appena alzato le stime di crescita, proprio appena prima del crollo delle dot-com e della recessione che seguita nel 2001-02. E in un sondaggio nel marzo 2001, il 95% degli economisti americani aveva dichiarato che non ci sarebbe stata una recessione. (John laveva prevista nel settembre 2000 proprio con questa newsletter). La recessione era gi iniziata durante il mese di marzo e i segnali di

contrazione erano particolarmente evidenti. La produzione industriale si trovava gi in una fase di contrazione, da almeno cinque mesi. Si sarebbe potuto pensare che la mancata previsione di due recessioni consecutive avrebbe acuito l'ingegno della Federal Reserve, del Council of Economic Advisers e degli economisti privati. A quel punto forse avrebbero cercato di migliorare i loro metodi o avrebbero almeno cercato di capire perch avevano cos miseramente fallito. Purtroppo vi sbagliate. Perch poi arrivata la Grande Recessione e ancora una volta hanno completamente perso il treno.

La vendetta del momento di Minsky


Diamo un'occhiata a ci che la Fed stava facendo, mentre nel 2008 il mondo stava gi iniziando a prendere fuoco. Recentemente, sono stati resi completamente pubblici i verbali della riunione della Fed dellottobre del 2007. Tenete a mente che la recessione inizi appena due mesi dopo, nel mese di dicembre. In tutta la trascrizione la parola recessione non appare nemmeno una volta. C' di peggio. Nel mese in cui la recessione era iniziata tutta la Federal Reserve al completo era molto ottimista. Il Dr. David Stockton capo economista della Federal Reserve aveva fatto una sua presentazione raccontando il suo punto di vista al presidente Bernanke, durante la riunione del Federal Open Market Committee dell11 dicembre del 2007. Quando leggete la seguente citazione vi dovete ricordare che in quel momento la Fed aveva gi iniziato a fornire ampia liquidit al sistema bancario, dopo che gi in primavera decine di istituti di credito erano saltati a causa dei mutui subprime, la banca britannica Northern Rock era stata nazionalizzata e questa cosa aveva spaventato lintero sistema bancario europeo, dozzine di fondi del mercato monetario erano stati chiusi a causa della presenza di asset tossici, gli spread creditizi si stavano allargando, i valori delle azioni avevano gi iniziato a scendere e quasi tutti i classici segni di una recessione erano gi evidenti. Tra questi una curva dei rendimenti invertita che aveva ricevuto una particolare e casuale attenzione da parte degli economisti della Fed di New York, che avevano fortemente fatto presente che si stava entrando in una recessione. (John aveva sottolineato pi svolte questa cosa durante questa newsletter.) Provate a leggere queste parole del capo economista della Fed e mettetevi a piangere. Non si pu dichiarare queste cose: Nel complesso la nostra previsione potrebbe certamente essere letta come un qualcosa che cerca ancora dipingere un quadro piuttosto positivo: in quanto nonostante tutte le turbolenze finanziarie l'economia riuscir ad evitare la recessione, e anche se ci sono i prezzi legati al cibo e allenergia che sono vertiginosamente alti e in contemporanea abbia un dollaro fortemente svalutato, stiamo comunque mantenendo un livello di inflazione abbastanza modesto. Cos ho cercato di non prendermela molto dal punto di vista personale, quando laltro giorno mi stato detto che il Consiglio aveva approvato lobbligo di effettuare un maggior numero di test sulla droga per alcuni membri del personale dirigente, me compreso. [Risate] Vi posso assicurare che per il personale non ha intenzione di continuare ad accettare le continue scuse, ossia che eravamo sotto l'influenza di sostanze che alteravano la mente e che quindi non dovremmo essere ritenuti responsabili di questa previsione. No, siamo arrivati a questa perfetta proiezione facendo molte nottate a base di Diet Pepsi e Twinkies

che abbiamo acquistato ai distributori automatici. Anche tutti gli altri economisti che facevamo parte del governo erano altrettanto terribili nel fare le loro previsioni. The President's Council of Economic Advisers nel 2008 aveva previsto una crescita positiva per la prima met dell'anno, ed inoltre aveva previsto una forte ripresa delleconomia nel secondo semestre. Si noti la data sulla vignetta che vedete qui di seguito: 28 maggio 2008!

Purtroppo anche gli economisti del settore privato non sono riusciti a fare molto di meglio. Con pochissime eccezioni, nemmeno loro sono riusciti a prevedere la crisi finanziaria ed economica del 2008. Anche gli economisti intervistati nella Survey of Professional Forecasters, non sono riusciti a prevedere la recessione che si stava generando. Avevano previsto per il 2008 un tasso di crescita leggermente inferiore alla media che in quel momento era del 2,4 per cento, e ritenevano che non c'era quasi nessuna possibilit di andare incontro ad una recessione cos grave, come quella che abbiamo poi dovuto affrontare. Nel dicembre del 2007 un sondaggio di Businessweek aveva mostrato che ognuno dei 54 economisti interpellati, in realt prevedeva che nel 2008 l'economia degli Stati Uniti sarebbe stata in grado di evitare una recessione. Gli esperti erano unanimi nel pensare che la disoccupazione non sarebbe stata un problema, arrivando ad un consenso quasi univoco sul fatto che il 2008 sarebbe stato un buon anno. Come Nate Silver ha sottolineato, che la cosa peggiore di quelle pessime previsioni non che erano solo terribili: che gli economisti in esame credevano fortemente nel loro punto di vista. Ora quella stata una pessima previsione: lungi dal crescere del 2,4%, in realt il PIL una volta che la crisi finanziaria era esplosa questo si poi contratto del 3,3%. Eppure quegli economisti assegnavano solo una probabilit del 3% al fatto che l'economia potesse contrarsi durante tutto il 2008, e gli avevano dato una probabilit di solo 1-a-500 di una possibile contrazione del 2 per cento, come invece poi avvenuto. E' una cosa normale quella di sbagliarsi, ma piuttosto anomalo il continuare a farlo e il non rendersi conto della cosa. Mentre la crisi finanziaria globale continuava a svilupparsi, il presidente Bernanke ha continuato a credere che gli Stati Uniti avrebbero potuto evitare una recessione.

Intendiamoci, la recessione era comunque iniziata nel dicembre del 2007 ma nel gennaio del 2008 Bernanke aveva dichiarato alla stampa: "La Federal Reserve non sta attualmente prevedendo una recessione." Anche dopo che era stato necessario salvare delle banche come Bear Stearns, Bernanke ha continuato a vedere degli arcobaleni e degli elfi di colori pastello per quanto riguardava l'economia statunitense. Il 9 giugno del 2008 aveva dichiarato che "Il rischio che l'economia fosse entrata in una recessione nel corso dell'ultimo mese o gi di l, era sostanzialmente diminuito." In quella fase, si racchiude invece il fatto che l'economia era gi in una fase di recessione da circa sei mesi! Perch le persone continuano ad ascoltare gli economisti? Scott Armstrong esperto di previsioni presso la Wharton School della University of Pennsylvania, ha sviluppato una sua teoria sui veggenti: "Non importa il fatto che esistono delle prove che i veggenti non esistono, ma resta il fatto che solo i deboli continueranno a pagare per l'esistenza dei veggenti." Anche se gli esperti sbagliano costantemente le loro previsioni la maggior parte delle persone preferisce avere dei veggenti, dei profeti e dei guru che dicano loro qualcosa - qualsiasi cosa rispetto al futuro. Quindi, abbiamo ben elencato gli incredibili fallimenti degli economisti nel saper prevedere il futuro o anche solo il capire il presente. Ora pensate ai vasti poteri che hanno gli economisti della Fed nello stampare del denaro e nel modificare i tassi di interesse. Quando si prende atto della loro limitata abilit, che invece sarebbe stata effettivamente necessaria nel fare delle politiche post-Grandi recessioni ci si rende conto che si stanno davvero solo muovendo alla cieca. Pi a lungo la Federal Reserve rimarr ancorata alla sua attuale politica, tanto pi probabile che lattuale politica finir in lacrime e sangue. Chiamatela la vendetta del Momento di Minsky.

Monaco, Cipro, Croazia, Svizzera e Las Vegas


Domenica sera parto per Monaco dove terr un intervento al GAIM. Poi dopo un fine settimana in Francia dove incontrer alcuni amici e colleghi andr a Cipro, dove ho un programma di incontri molto intenso con persone che hanno a che fare con la loro attuale crisi. Il che mi dovrebbe far scrivere in una delle prossime settimane una lettera particolarmente interessante. Poi prender un volo per Spalato in Croazia, dove trascorrer il fine settimana con David McWilliams e la sua famiglia nella loro casa dove trascorrono le vacanze estive su un'isola al largo della costa. Infine, prima di tornare a casa passer di nuovo da Ginevra. OK, il momento di premere il pulsante di invio. Domani andr a trovare mia madre che festegger il suo 96 compleanno il prossimo mese di agosto. Nessuno dei suoi dieci fratelli e sorelle ha vissuto pi di 95 anni, anche se quasi tutti sono arrivati quasi a 90, e il nonno era arrivato fino a 98 anni. Mia madre sta diventando visibilmente sempre pi debole, anche se lei mentalmente ancora piuttosto attiva. Abbiate una grande settimana! Il tuo analista che prevede di non perdere dei soldi a Las Vegas,

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