Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
I medici condotti degli anni 50-60 conoscevano queste tecniche a menadito, e davano pure consigli di questo tipo alla gente, evitando rigorosamente di ricorrere alle armi farmacologiche. Non erano ancora perseguitati e maramaldeggiati da Big Pharma. Facevano il loro dovere con saggezza e con alto senso di responsabilit. Le loro sale daspetto, attigue agli ambulatori, non pullulavano ancora di promotori scientifici carichi di nuovi farmaci da proporre e da imporre con le buone o le cattive, con i dolcetti e le carote compensative.
loro, alla Spagnola del 1918, maggiore pandemia mondiale di tutti i tempi, sulla base di un virus similaviario preso da una vittima di quel disastro sanitario. Tale prelevamento, se davvero effettuato e non inventato (vista la nota inaffidabilit di questi enti), sarebbe del tutto insufficiente a provare alcunch, visto che la Spagnola caus da 20 a 40 per alcuni, e da 100 a 120 milioni di vittime per altri, dati sempre approssimativi, mancando in quel dopoguerra metodi e strumenti per fare dei reali conteggi statistici. Sarebbero servite centinaia di prelevamenti e non uno solo, per ottenere dei risultati significativi.
La febbre non il sintomo di una malattia, ma piuttosto autentica espressione segnaletica del sistema immunitario. La febbre alta, in particolare, agisce sui telomeri, ovvero sui terminali del RNA virale, impedendo loro di duplicare se stessi. I telomeri sono come una chiusura lampo che si chiude in millisecondi e separa il nuovo Rna da quello vecchio. Essi sono termosensibili e non si aprono a temperature inferiori a 37.5 C. E grazie a questo meccanismo che le alte febbri sbloccano gli intasamenti virali.
Le cose sono in realt molto pi semplici, e siamo di fronte a una fisiologica moria cellulare
Quel ragionamento dunque di tipo neo-pasteuriano, e non affatto condivisibile igienisticamente. Serve solo a contrastare lideologia pasteuriana del virus usando argomenti pasteuriani. In realt, non esiste per noi questo meccanismo sofisticato e fantasioso di copiatura e riproduzione dei virus, ma esiste soltanto il semplice avvicendamento cellulare, ovvero la moria normale e fisiologica delle cellule spente che diventano
detriti cellulari. Detriti che, in un corpo funzionante normalmente, vengono in parte riciclati (per recuperare le catene di atomi minerali utili al corpo, tipo gli atomi di ferro) e in parte espulsi.
Ovviamente laspirina. Questo uno schema classico nei decessi da polmonite fulminante. Ecco spiegato quello che successe nellepidemia del novembre 1918.
Laspirina in trincea
I medici della prima Grande Guerra sapevano che laspirina riduceva rapidamente la febbre, pertanto ladoperavano in modo sistematico. Se a un soldato veniva la febbre gli affibbiavano subito laspirina. Tre giorni dopo gli veniva la polmonite fulminante e moriva regolarmente durante la notte. Nessuno si sognava di fare dei collegamenti logici tra quella morte e laspirina. Anche perch morire in trincea era cosa normalissima. Se non era il proiettile o la granata, ci pensavano la difterite o la tubercolosi, lo stress e la paura, lumidit e gli stenti.
Il passaparola telefonico
Con larmistizio del 1918 tutti i soldati tornarono a casa dai vari fronti. Per la prima volta esisteva un mezzo straordinario di comunicazione chiamato telefono. Tutti i soldati avevano memorizzato un fatto soltanto, e cio che, con la magica aspirina, la febbre calava. Nessuno aveva invece fatto, lo ripetiamo per chiarezza, il collegamento tra aspirina e polmonite fulminante. I combattenti americani che rientravano in patria dallEuropa, telefonavano a casa, e raccomandavano ai familiari di curarsi con la meraviglia del momento, con la poderosa aspirina, rimedio magico contro ogni tipo di febbre.
Il 24 novembre del 1918 migliaia e migliaia di pazienti ammalati di polmonite affollavano gli ospedali americani con una misteriosa ricaduta influenzale e con la febbre alta. La stessa cosa succedeva in Europa. I medici di allora furono presi di sorpresa. Non avevano mai visto nulla del genere. I pazienti arrivavano in ospedale, venivano messi a letto ed aspirinizzati, e lasciavano libero il loro posto la mattina successiva, prendendo la via del camposanto. La chiamarono epidemia Spagnola perch i primi a morire, come mosche spruzzate dal DDT, si erano registrati in Spagna. Il vero responsabile per non era il DDT, e nemmeno linesistente virus della Spagnola. Il vero responsabile si chiamava aspirina.
Il Tamiflu e la SARS
Ma oggi la situazione non radicalmente cambiata. Il SARS non una malattia. Ma la conseguenza di una nuova aspirina che la FDA ha approvato molti anni fa. Unaspirina speciale che si chiama Tamiflu. Il Tamiflu ha cominciato ad essere usato nel 2003. Come viene usato? Viene usato su pazienti che avevano la febbre e che erano stati curati con aspirine o con
febbrifughi, ritrovandosi dopo alcuni giorni con una ricaduta e una febbre alta. A quel punto i medici impongono il Tamiflu, con dosaggi di 10 cc allora, fino a quando la febbre scompare.