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CRISI AZIENDALI E TERRITORIALI Perch importante Laggravarsi della crisi economica ha determinato un incremento delle procedure fallimentari: oltre

e 12.000 nel 2012, 45 mila imprese in default dal 2009. Riportare in bonis aziende in difficolt nel rispetto degli stringenti vincoli imposti dalla normativa europea essenziale per ridurre e gestire al meglio le gravi implicazioni produttive e occupazionali in settori che hanno valenza strategica per il Paese. Cosa stato fatto 1. Nuovo diritto fallimentare Il provvedimento la cui realizzazione stata guidata dal Ministero della Giustizia introduce nel nostro Paese la facolt gi presente negli ordinamenti di altre economie avanzate, come ad esempio il chapter 11 del Bankruptcy code americano di accedere immediatamente alle protezioni previste dalla legge fallimentare, attraverso la mera domanda di concordato preventivo, senza la necessit di produrre contestualmente alla stessa tutta la documentazione finora richiesta e potendo fin da subito ottenere, previa autorizzazione del tribunale, finanza interinale in regime di prededuzione e di esenzione dai reati penali di bancarotta e di concessione illecita del credito. Lobiettivo promuovere lemersione anticipata della crisi e la sua risoluzione in continuit. 2. Tavoli di crisi Presso il MISE attiva la task force per la gestione delle crisi dimpresa. La task force definisce e attiva interventi di politica industriale, reindustrializzazione e riconversione delle aree e dei settori produttivi colpiti da crisi. Nel corso di questi

mesi stata fronteggiata una difficile situazione economica, riuscendo a consolidare lo sviluppo di importanti realt industriali altrimenti a rischio dismissione. a) Tavoli di crisi aziendali: al momento sono attivi 141 tavoli di crisi aziendali. In diversi casi lavvio della procedura ha portato a risultati positivi: rilancio della competitivit di Fincantieri; mantenimento in Italia delle attivit di R&D della multinazionale AlcatelLucent; riconversione dei siti industriali e mantenimento occupazionale delle societ Golden Lady (unit di Faenza e di Gissi/ Chieti), British American Tobacco di Lecce, Indesit (unit di Bergamo, Treviso e ora di None/TO) e Tamoil (raffineria di Cremona), riconversione del sito industriale della OM Carrelli. Si segnala, inoltre, laccordo relativo al mantenimento e al consolidamento delle attivit industriali di Honda oltrech lAccordo raggiunto insieme a Regione Sardegna e Societ Eurallumina per la ripresa dellattivit della stessa grazie al sostegno agli investimenti per lottimizzazione e lefficientamento dei processi. b) Aree di crisi territoriale: nelle aree in cui le crisi di grandi imprese hanno determinato fenomeni di deindustrializzazione molto complessi sono stati realizzati accordi di programma con le istituzioni regionali e locali per favorire processi di riconversione industriale. I pi significativi in tal senso hanno riguardato larea del Sulcis e le Murge. In Sardegna sono stati coinvolti i seguenti impianti produttivi: Eurallumina per la quale stata sottoscritta unintesa che consentir il riavvio degli impianti Alcoa per cui in corso una trattativa,

che il MiSE sta monitorando, per la cessione a un nuovo imprenditore Portovesme Srl, di propriet della multinazionale Glencore, per la quale non si registrano particolari criticit La miniera Carbosulcis per la quale al momento aperta una procedura di indagine della Commissione Europea per aiuti di stato. In questa area stata lanciata una manifestazione di interesse a carattere internazionale per la raccolta di possibili progetti di riconversione complessiva dellarea. Unaltra area investita dalla problematica quella delle Murge, al confine tra la Basilicata e Puglia, che ha subito la crisi del mobile imbottito. In questa zona sono state raccolte diverse idee progettuali dal territorio che potranno essere cofinanziate da risorse nazionali e regionali. 3. Amministrazioni straordinarie Sono state significativamente semplificate le procedure per il funzionamento delle amministrazioni straordinarie riducendo, di norma, il numero dei Commissari (da tre a uno) e prevedendo una netta distinzione tra il Commissario giudiziale e quello liquidatore. stata prevista una sensibile diminuzione dei costi delle procedure limitando la discrezionalit nella determinazione dei compensi dei commissari ed stato introdotto un sistema di premialit che incentiva la rapida risoluzione delle crisi. Sul fronte pi operativo, il Ministero impegnato nella gestione di 108 procedure di amministrazione straordinaria (74 delle quali sono in fase liquidatoria) che riguardano in generale realt industriali con importanti riflessi occupazionali. Tra i pi rilevanti si pu annoverare il caso della Tirrenia per la quale si

conclusa la procedura di vendita a un primario soggetto italiano garantendo il livello occupazionale di tutti i circa 2000 dipendenti. Nel caso dellAntonio Merloni si proceduto alla cessione di tutti i rami dazienda consentendo la salvaguardia di circa la met dei dipendenti. Nellarea di Fabriano, dove permangono i principali problemi di ricollocazione dei lavoratori, stato stipulato un accordo di programma finalizzato allattrazione di nuove iniziative imprenditoriali in grado di assorbire il resto dei lavoratori ex Merloni.

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