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QUADRATO BIANCO (25/06/13)

Il percorso dellartista

Costantemente solista.

Cosa vedi? Quadrato bianco Una tela con due forme, Niente, ti senti saccente? Solo perch sei stanco Di ci che vedi; quelle norme Di ci che vivi, chi ti ha tracciato orme Di ci che credi. Ma il tuo Credo dorme. Non hai Geist

Ti trovo comune, sprezzante critico Il tuo sputare sui miei pensieri. Non mi fa niente, io vado con me. Non mi considero Iter salvifico, Ma non torner suoi tuoi poveri voleri. Non mi importa se gli Io sono per te Tutti outcast.

Se le parole sono solo fiato Larte un foglio appena macchiato Note e ritmo, punti dopo chiavi Ogni gesto, promessa per te

Puro pensiero patetico; rari elementi, compagni, linee parallele spesso ostacoli, curve dominanti sembrano draghi, di fiamme agghiaccianti in paesaggi, quali spartiti, anche in vita, geometria sulla tela come ape al miele. Lape sa meglio di te, per sogno prediletto Basta poco, un esagono perfetto. Se anche questo Rettangolo Bianco Non di pi, per rispetto, a Voi mi sfianco Sappi, arte messaggio Strumento cui funge allanima Iniziato passaggio- in s concluso.

Forse la mia questione vana non mi rimangio una mia promessa se io amo, parola concessa un patto di sangue. Continuo richiamo, allonore antico Non lo rimangio, non ritorno Di ogni gesto coloro il contorno. Perch verr quel giorno-luce, Spazio del mondo In cui a ciascun Sar significato profondo.

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