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ATTIVITA A LIVELLO DELLA SINAPSI Le differenze di densit sinaptica possono indicare la natura della trasmissione: Densit asimmetrica: eccitatoria;

; Densit simmetrica: inibitoria. Esistono diversi recettori, tra i quali i pi inmportanti sono AMPA NMDA. LAMPA un recettore canale per il Na +, mentre NMDA un recettore canale per Ca 2+. La liberazione di Ca2+ fondamentale, perch grazie a questo che si ha la liberazione del neuro-trasmettitore. Il Ca2+ che entra grazie a NMDA pu legarsi alla calmodulina e attivare la famigli di kinasi MAPK. NMDA ha, inoltre, 2 forme di attivazione, 1 che grande e breve (LPT), unaltra che moderata ma prolungata (LDP) Nella trasmissione sinaptica entrano in gioco anche gli astrociti, mediante ricaptazione e inattivazione del neurotrasmettirore o, mediante rilascio di questultimo in altri valli sinaptici. Quella eccitatoria operata da GLUTAMMATO, prevede che gli astrociti si dispongano intorno alla sinapsi in modo da occludere tutti gli spazi. Cos, per bloccare il segnale, il GLUTAMMATO in eccesso assorbito dallastrocita che lo trasforma, mediante glutamino-sintetasi, in glutammina e, pu essere riassorbito dal neurone pre-sinaptico o reimmesso nel vallo sinaptico. DOPAMINA e 5-HT hanno una trasmissione sinaptica ove non entrano in gioco gli astrociti. Questi neurotrasmettitori possono lanciare il msg al neurone post-sinaptico o legarsi a recettori sulla membrana del neurone presinaptico e inibire il loro rilascio. La zona attiva di loro competenza molto + diffusa. Esiste, per esempio il DAT sulla membrana del neurone pre-sinaptico, trasportatore che, una volta legato alla dopamina, ne inibisce il rilascio; la cocaina inibisce la ricaptazione di dopamina. Esistono anche recettori per il tetraidrocannabinolo. Se esistono questi, esister anche un legando endogeno, che lanandamide. Il legame con il suo recettore determina una risposta ionotropa e metabotropa. Con lanandamide aumenta la concentrazione di cAMP + PKA e un ingresso del Ca2+. Alcune sostanze chimiche simulano la sua azione, come la mariuana. Ci pericoloso, perch lingresso di Ca2+ associato nocivo. Un altro importante neurotrasmettitore NO, che sottoforma di gas. Questo ha effetto sulla muscolatura lisca dei vasi, determinandone vasodilatazione. esso prodotto anche nel cervello. Si ottiene dall arginina, mediante la nNOS. Lattivazione di NMDA attiva PSD95 che attiva nNOS. NO media lattivazione di cGMP che a sua volta media il rilasciamento della muscolatura liscia vascolare. In generale ad ogni azione, ad ogni stimolo, corrisponde un movimento di Ca 2+. I neurotrasmettitori sono quasi sempre accompagnati da neuro-modulatori, ovvero sostanze capaci di influenzare il neurone post-sinaptico diminuendo o aumentando la capacit di rispondere agli stimoli. Questi neuro-modulatori, in associazione con il Ca2+, sono capaci di influenzare il numero di recettori membranali: esempio dimostrato di forma di memoria. Tessuti eccitabili. I Nervi

Il SNC presenta un numero di cellule detti neuroni di circa 1011. le glia sono circa 10-50 volte maggiori. I nervi presentano una propriet fondamentale che leccitabilit. Ogni neurone presenta un corpo cellulare, dei dendriti, dove sono raccolte le informazioni provenienti dagli altri assoni, un assone, dove cammina lo stimolo elettrico, il segmento iniziale degli assoni dove generato limpulso elettrico e le terminazioni nervose dove sono liberate le sostanze che trasmettono limpulso. Le cellule nervose sono cellule secernenti, ma non cellule secretorie comuni perch lestremit secretoria distante dal corpo. Attraverso gli assoni passano gli stimoli. Parallelamente negli assosi presente un traffico anterogrado e retrogrado. Le cellule del SNC presentano un rivestimento assonico generato dalle cellule di Schwan. Questi pu essere mielinico o amielinico. Nei mammiferi le cellule del SNC che formano la guaina mielinica sono oligodendrociti. La conduzione in assoni mielinici saltatoria (sfingomilelina). Ogni cellula nervosa presenta una differenza di potenziale ( d.d.p.) che caratteristica ed di circa 70 mmV. Gli ioni K+ tendono ad uscire fuori, ma sono trasportati attivamente allinterno; gli ioni Na+ tendono ad entrare dentro, ma sono portati attivamente fuori; le differenze tra i canali determina un aumento della conduttanza degli ioni K + rispetto agli ioni Na+; limpossibilit, inoltre, degli anioni intracellulari di seguire il K + allesterno determina la formazione della d.d.p. caratteristica. Le cellule nervose possono generare diversi tipi di impulsi elettrici a seconda degli impulsi generati. Gli impulsi si dividono in propagati o potenziali dazione e non propagati o elettrotonici ; gli impulsi dazione sono propagati mediante gli assoni da cellule ad altre. La genesi dei potenziali dazione segue la legge del tutto o nulla. Lapertura dei canali ionici che determina la nascita degli impulsi regolata su un livello elettrico ben definito detto livello di soglia di circa 50 mmV. Se gli impulsi che colpiscono la cellula non sono in grado di raggiungere questo livello soglia e la iperpolarizzano o depolarizzano di poco, si generano impulsi non propagati o elettrotonici . Se gli impulsi che colpiscono la cellula provocano una depolarizzazione che ha raggiunto o ha superato il livello di soglia, si generano potenziali propagati o potenziali dazione. La registrazione degli impulsi avviene mediante due elettrodi che sono posti uno nel L.I.C. e un altro nel L.E.C. Se arrivano impulsi che determinano una depolarizzazione della membrana fino ad un massimo di |7| mmV, si ha un aumento dellefflusso di K+ con un aumento dellafflusso di Cl-, ripristinando le condizioni iniziali. Si ha, cos, nel grafico, un periodo di stasi a livelli normali che indica il tempo in cui il segnale trasmesso al monticalo massonico. Se arrivano impulsi che determinano una depolarizzazione tra |7-15|, si ha una apertura sempre pi veloce dei canali Na+ voltaggio controllati. Se limpulso si ha una prima salita, ma lenta, verso il punto isoelettrico, fino al livello corrispondente allintensit del segnale.

Se limpulso raggiunge o supera i |15| mmV si oltrepassa il levello di soglia generando una depolarizzazione veloce che oltrepassa il levello di 0 iperpolarizzando la membrana e arrivando fino a circa +35 mmV. Questo periodo corrisponde alla completa apertura dei canali Na+ che adesso si trovano in una fase di chiusura. A questo punto il grafico riprende la sua discesa verso il livello di stasi (- 70 mmV) velocemente. La ripolarizazione determinata dallapertura dei canali K+ voltaggio controllati, la cui apertura + prolungata e ci determina anche una lieve iperpolarizzazione oltre il livello di riposo definito come iperpolarizzazione postuma. Da notare la presenza del periodo refrattario diviso in refrattario assoluto e refrattario relativo. Il primo corrisponde alla ripolarizzazione per 1/3 dove non possibile generare altri potenziali dazione. Il secondo dopo questo fino allinizio delliperpolarizzazione postuma; la cellula nuovamente reccitabile, ma solo in presenza di stimoli molto forti. Esistono fattori trofici nel SNC. Alcune di queste neurotrofine sono prodotte dagli atrociti, dai tessuti muscolari che presentano innervazione o altre strutture. I pi importanti sono: NGF: nerve growth factor. PDGF: platelet derived growth factor. TGF: trasforming growth factor. FGF: fibroblastic growth factor. Oltre ai neuroni sono presenti anche le glia (neuroglia). Nel SNC sono presenti le cellule della microglia, che hanno la stessa funzione dei macrofagi tissutali e gli astrociti divisi in fibrosi e protoplasmatici. I fibrosi contengono molti filamenti intermedi e si trovano prevalentemente nella sostanza grigia; i protoplasmatici si trovano prevalentemente nella sostanza bianca e inviano processi ai vasi sanguigni dove inducono alla formazione delle giunzioni strette per la formazione della barriera emato-celebrale. CORTECCIA Area somestesica primaria: aree 1, 2 (omotipike) e 3 (eterotipica agranulare); circ. paracentrale (med.) e postcentrale (lat.); rappresentazione controlaterale; lemnisco mediale + spino talamico NVPL talamo. Fibre eccitatorie. Area somestesica secondaria: area 41 (omotipica); parete dorsale solco laterale sotto circ. postcentrale; rappresentazione bilaterale; lemnisco mediale + spino talamico + FR nuclei intralaminari + posteriori Talamo. Area somestesica associativa: area 5 e 7 (omotipike); lobulo parietale sup. e precuneo (med.); nuclei posteriori + pulvinar del talamo; agnosia. Area visiva: area 17 (eterotipica con stria di gennari); scissura calcarina sulla faccia mediale del lobo occipitale e polo occipitale; nucleo genicolato laterale del talamo (fascio genicolo-calcarino); dalla met temporale della retina omolaterale e dalla met nasale della retina controlaterale). Macula lutea nellarea 17, il resto anteriormente.

Area visiva associativa: area 18 e 19; circondano larea 17 sulla sup. mediale e laterale; fibre da area 17 e connessioni con Pulvinar e altre aree corticali; fibre cortico-tettali collegano le ree visive con il collicolo superiore del mesencefalo e da qui ai nuclei del trocleare, abducente e oculomotore. Area uditiva: area 41 (eterotipica granulare) e 42 (omotipica); pavimento del solco laterale: solchi di Heschl; organo spirale del corti (prevalentemente controlaterale) genicolato mediale del talamo area uditiva; parte anterolaterale per frequenze basse e parte controlaterale per frequenze alte. Area uditiva associativa (importante per il linguaggio): area 22; pavimento del solco laterale dietro larea uditiva e parte posteriore sulla superficie laterale della circonvoluzione temporale superiore ( area di Wernicke). Area gustativa: estremit inferiore dellarea somestesica primaria, a livello dellopercolo frontale; calici gustativi nucleo gustativo del tronco encefalico fascio tegmentale ispilaterale NVPL talamo corteccia. Area olfattiva: uncus e limen insulae (area 34) e corteccia entoriale (area 22) [corteccia piriforme]; vicinanza di area gustativa e olfattiva. Area motoria primaria: area 4 (eterotipica agranulare di Betz); circonvoluzione precentrale e lobulo paracentrale (med.). aff. da area somestesica primaria, area premotoria (area 6), NVPL talamo che a sua volta riceve dal cervelletto; costituisce tutte le vie motorie, ma la maggior parte diretta al sistema piramidale (fascio corticospinale e corticobulbare); controllo controlaterale; bassa ecitabilit. Area motoria secondaria: area 41 (omotipica); coincide con larea somestesica secondaria; parte dorsale del solco laterale sotto la circonvoluzione postcentrale. Area premotoria: area 6; dal solco precentrale al primo terzo delle circonvoluzioni frontali sup., med. e inf. (eterotipica agranulare non di Betz); sulla faccia mediale ingloba anche l area motoria supplementare. Ha eff. dirette allarea 4 e al sistema piramidale; aff. dalla corteccia e porzione anteriore del NVL Talamo, a cui arrivano fibre dello striato, cui arrivano fibre nigro-striatali, rafe-striatali e amigdalo striatali; programma lattivit motoria. Area motoria supplementare: area 6, parte mediale (eterotipica agranulare); scissura di Silvio alla circonvoluzione frontale superiore. Campo oculare frontale: anteriormente allarea 6 (omotipica), quasi fino al punto di mezzo delle circonvoluzioni frontali; controlla i movimenti oculari. Corteccia prefrontale: aree 9, 10, 11 e 12; occupa la seconda met delle circonvoluzioni frontali; tutta corteccia associativa. Aree del linguaggio: Area recettiva del linguaggio: area di Wernicke e le adiacenti parti del lobo parietale, come il giro angolare e giro sopramarginale. Area espressiva del linguaggio : area di Broca, aree 44 e 45; parte opercolare e parte triangolare della circonvoluzione frontale inferiore.

Le aree sono in comunicazione tra loro mediante il fascicolo longitudinale superiore (fascicolo arcuato) che decorre nel centro midollare. Area omotipica: classica rappresentazione Area eterotipica granulare: strato 4 che si fonde con 2 e 5; koniocortex. Area eterotipica agranulare: strato 5 che si fonde con 2 e 6. AFFERENZE ALLA CORTECCIA Cortico-corticali: eccitatorie; Nuclei colinergici della sostanza innominata del telencefalo: eccitatori; Fibre noradrenergiche del locus coeruleus: eccitatori e inibitori; Nuclei serotoninergici del rafe: inibitori; Nuclei istaminergici della FR: inibitori; Afferenze talamike: eccitatorie. FIBRE AFFERENTI AL TALAMO Abenula: fibre dalla stria midollare del talamo, dalla sostanza perforata anteriore e dallarea paraolfattoria, oltre al fascio cortico-abenulare e quello setto-abenulare, ipotalamo-abenulare e preottico-abenulare; nucleo anteriore: fibre del fascio mammillo talamico, dal tubercolo mammillare. Nucleo mediale: fibre dalla corteccia frontale e dalla regione ipotalamica + fibre che dalle circonvoluzioni olfattive, attraverso la commensura bianca anteriore, giungono ad esso attraverso la stria midollare, oltre a fasci mammillotalamici. Nucleo centrale: dal globo pallido, dallarea corticale 4. Nuclei laterali: fibre provenienti dal pallido, fibre cerebello-rubriche e fibre del nastro del Reil, dal fascio del Djrine e dal fascio trigemino talamico. Le fibre strio-talamiche penetrano i nuclei laterali in 2 modi. Il primo attraversano la superficie laterale del talamo attraverso il ginocchio e il braccio occipitale della capsula interna. Le altre passano nellipotalamo e nel talamo attraverso la sua superficie inferiore, costituendo l ansa lenticolare, xk passano sotto il corpo lenticolare+ fibre dal nucleo caudato. N. ventrale-laterale anteriore: da pallido e da fascio cerebello-rubrico. Rappresenta il punto di incontro dei fasci cerebello-talamico e rubro-talamico. N. latero-ventrale intermedio: vedi sopra. N. latero-ventrale posteriore: tutti i fasci somatici ascendenti (lemnisco mediale, fasci spino-talamico e trigemino-talamico). Da fuori in dentro, stanno prima quelle dellarto inferiore, poi del superiore, poi della testa e poi del busto.

N. del pulvinar: riceve afferenze dallisocortex. Riceve afferenze dalla radice laterale del trato ottico e dalla zona visiva della corteccia occipiale. Fibre commensurali. Zona incerta: riceve fibre dalla via motrice extrapiramidale, che transita per la capsula interna. Corpo del Luys: (tra la zona incerta e il locus niger) ha fibre afferenti dal pallido mediante il fascio strio-luysiano. FIBRE EFFERENTI DAL TALAMO n. mediale: fibre alla corteccia prefrontale. n. centrale: fibre al puntamen n. laterali: Ventro-laterale anteriore: proietta sullarea mortice e premotrice (aree 4 e 6). Ventro-laterale posteriore: vedi sopra. Ventro-laterale posteriore: proiezione parietale alla corteccia somato-sensitiva. Dorso-laterale anteriore e dorso-laterale posteriore: allisocortex pre e post rolandico N. del pulvinar: fibre alla regione della plica curva (corteccia parieto-temporale). Assieme a fibre dai bigemelli superiori ed inferiori si portano alla retina. Fibre commensurali. Zona incerta: fibre al nucleo rosso e al corpo del Luys Corpo del Luys: fibre che scendono al mesencefalo, probabile rapporto con il locus niger fino a fibre extrapiramidali (emiballismo). In generali dal Talamo sono presenti fibre talamo-rubriche, talamo-pontine, talamo-olivari e talamo-spinali. Rientrano nella via motrice extra-piramidali. Fibre Ascendenti Fascicoli Gracile + Cuneato + Cuneato Accessorio (fibre A + ) nuclei Gracile + Cuneato + C.Acc. (Bulbo) lenisco mediale N.V.P.L. del Talamo Fascicoli Spino Cerebellare Posteriore (fibre I + I + II; prpriocezione incosciente) neurone I cordone laterale Nucleo del Clarke Peduncolo Fibre Discenti Via discendente Reticolo-Spinale (controllo della via spino talamica, fibre serotoninergike) Ipotalamo + Amigdala - GPA corno posteriore del midollo (gate theory). Via Piramidale (cortico spinale) anteriore zona rolandica midollo (corna anteriori) . ai 2/3 del bulbo solo il 20% delle fibre continua nel cordone anteriore.

Cerebellare Inferiore Fascicolo Spino Cerebellare Ventrale neurone I - cordone anteriore Nucleo del Clarke decussazione cordone laterale (avanti al fascio spino talamico) peduncolo cerebellare superiore Spino Talamico Laterale (braking pain, fibre C, cordone dorso laterale del Lissauer, via diretta) ganglio lamina IV, V, VI, VII decussazione cordone laterale N.V.P.L. Spino talamico anteriore (lasting pain, fibre C, via indiretta) ganglio lamine cordone anteriore formazione reticolare nuclei intralaminari del talamo (via spinoreticolo-talamica) Fibre Rubro-Talamike Lemnisco Spinale (+ fascio spinoreticolare + fascio spino-tettale) offrono riflesso incosciente per le vie tetto-spinali Fascicolo Longitudinale mediale nuclei vestibolari tronco encefalico Lemnisco Laterale nuclei cocleari (corpo trapezoide) oliva sup. bigemello inferiore Lemnisco Trigeminale nuclei pontino, spinale (sensitivo trigeminale, X paio di nervi cranici) N.V.P.L. Via Trigemino-Talamica nucleo mesencefalico (sensitivo trigeminale, X paio di nervi cranici) Talamo

Via Piramidale (cortico spinale crociata) laterale ai 2/3 del bulbo decussa l80% delle fibre x immettersi nella parte posteriore del midollo corna anteriori del midollo fibre motrici. Via Spino Spinale radici anteriori mielomeri caudali neuroni delle corna posteriori Fascio Genicolato o Cortico Nucleare corteccia nuclei dei nervi cranici Fascio Cortico-Pontino corteccia nuclei basilari del ponte Fascio Longitudinale mediale nucleo interstiziale (+ fibre internucleari dei nervi cranici) corna anteriori (offrono sinergismo tra movimenti della testa e del corpo) Fascio Rubro-Spinale Fascio Rubro-Olivare Fibre Cortico-Rubre Fascio Tetto-Spinale Via Cortico-Pontina Fibre Pallido, Cortico-Nigre Fibre Vestibolo-Spinali Tratto Spinale del Trigemino Nucleo pontino, spinale (sensitivo trigeminale, X paio) primi mielomeri cervicali Via colinergica, sistema pontospinale: dai nuclei dela colonna mediale del ponte della FR discende nel cordone anteriore omolaterale in sinapsi con neuroni antero-mediali

FIBRE AFFERENTI ED EFFERNTI AL CERVELLETTO Fibra Afferenti Fibre Efferenti Fascio Vestibolo-cerebellare: Fascio dentato-talamico: mediante direttamente o indirettamente il ped.cer.sup dai nuclei dentati mediante i nuclei vestibolari fibre raggiunge il talamo aggirando il nucleo muscoidi raggiungono il lobo flocculo- rosso. nodulare o vestibolocerebello o Fascio dentato-rubriche: mediante archicerebello, mediante il ped.cer.inf.. il ped.cer.sup. raggiungono il nucleo Dalle macule rosso decussando la linea mediana. Da acustike+otricolo+sacculo N.1 notare che, a causa della precedente ganglio di Scarpa (cellule a T del nervo decussazione dei fasci spinostatoacustico) nuclei vestibolari del cerebellari, un danno di un emisfero tronco N.2 corteccia arkicerebello. avr disturbi motori omolaterali Fascio Spino-cerebellare: mediante (cerebello-rubre). il ped.cer.inf., dopo aver decussato la Fibre cerebello-vestibolari: linea mediana, queste fibre midollari corteccia N.1 nuclei del tetto N.2 sono spinte al lobo anteriore o nuclei vestibolari N.3 motoneuroni paleocerebello o spinocerebello; sono delle corna anteriori. fibre muscoidi. Fibre cerebello-spinose: corteccia Stimoli incoscienti. Corna posteriori del N.1 nuclei globoso+eboliforme N.2 midollo N.1 corteccia (mediante nucleo rosso. ped.cer.sup.). Fibre cerebello-corticali: corteccia Fascio Cuneo-Cerebello: mediante il N.1 nucleo dentato principale ped.cer.inf. queste fibre, dal nucleo N.2 talamo N.3 corteccia. cuneato accessorio, si proiettano nel lobo anteriore. Sono fibre muscoidi. Fascio Ponto-cerebello: queste fibre, mediante il ped.cer.med. raggiungono il lobo posteriore o neocerebello o pontocerebello. Sono fibre muscoidi. Appartengono al sistema cortico-ponto-cerebellare. Dalla corteccia mediante fasci fronto,

temporo e occipito-pontini. N.1 nuclei del ponte N.2 corteccia neocerebellare. Fascio olivo-cerebellare: (sistema cortico-olivo-cerebellare, dal nucleo rosso e dalla FR) queste fibre, mediante il ped.cer.inf. raggiungono tutta la corteccia originando dalloliva inferiore e i nuclei olivari accessori. La connessione afferente principale deriva dal corpo striato mediante la via strio-olivare. Sono fibre rampicanti, con scarica non fasica. Fascio spino-cerebellare ventrale: mediante il ped.cer. sup. raggiungono il paleocerebello. Fibre Trigemino-cerebellari: dal lemnisco trigeminale. AFFERENZE ALLO STRIATO Fibre cortico-striatali: dalle aree somatosensitive e motorie al putamen; dalle aree associative al caudato (nello striato risiedono le componenti motivazionali ed emozionali dellatto motorio). Fibre nigro-striatali: dalla pars compacta fibre DA allintero striato. Fibre talamo-striatali: dai nuclei intralaminari del talamo (mediano + parafascicolare) Fibre amigdalo-striatali Fibre rafe-striatali Tutte le fibre che raggiungono lo striato sono di natura eccitatoria. Il pallido sotto il controllo del neostriato. Il putamen ha neuroni GABAergici (inibitori). Sullassone di questi neuroni ci sono afferenze: Corticali (glu) alla testa della spina dendritica; Talamiche (glu) sullassone; SNc (DA) al collo della spina dendritica. EFFERENZE DALLO STRIATO Strio-pallidali dirette: neuroni GABA sp che proiettano al Pallido interno. Da qui alla sostanza nera e poi al Talamo.

Strio-pallidali indirette: neuroni GABA enkephalin che proietano al Pallido esterno. Da qui al Nucleo Subtalamico del Luys, poi al Pallido Interno e poi al Talamo. Le fibre che raggiugono il Talamo possono seguire 2 vie distinte: Ansa lenticolare: le fibre, lasciando il Putamen seguono un percorso che le porta medialmente ma inferiormente al nucleo subtalamico del Luys; lo circondano e poi risalgono verticalmente al talamo. Fascio lenticolare: le fibre, lasciando il Putamen, proseguono in direzione mediale senza interruzioni perforando anche la capsula interna. Tutte le afferenze al Talamo raggiungono il Nucleo Ventrale Anteriore; da qui raggiungono la corteccia. Strio-nigrali: le fibre alla sostanza nera sono anchesse GABAergiche. Dalla SNr vi sono fibre dirette al nucleo peduncolo pontino, che riceve afferenze anche dal cervelletto. Da qui le fibre ritornano al talamo. Cos si ottiene lintegrazione delle componenti motivazionali, emozionali, defficacia ed efficienza del movimento. FIBRE AFFERENTI AL TALAMO Abenula: fibre dalla stria midollare del talamo, dalla sostanza perforata anteriore e dallarea paraolfattoria, oltre al fascio cortico-abenulare e quello setto-abenulare, ipotalamo-abenulare e preottico-abenulare; nucleo anteriore: fibre del fascio mammillo talamico, dal tubercolo mammillare. Nucleo mediale: fibre dalla corteccia frontale e dalla regione ipotalamica + fibre che dalle circonvoluzioni olfattive, attraverso la commensura bianca anteriore, giungono ad esso attraverso la stria midollare, oltre a fasci mammillotalamici. Nucleo centrale: dal globo pallido, dallarea corticale 4. Nuclei laterali: fibre provenienti dal pallido, fibre cerebello-rubriche e fibre del nastro del Reil, dal fascio del Djrine e dal fascio trigemino talamico. Le fibre strio-talamiche penetrano i nuclei laterali in 2 modi. Il primo attraversano la superficie laterale del talamo attraverso il ginocchio e il braccio occipitale della capsula interna. Le altre passano nellipotalamo e nel talamo attraverso la sua superficie inferiore, costituendo l ansa lenticolare, xk passano sotto il corpo lenticolare+ fibre dal nucleo caudato. N. ventrale-laterale anteriore: da pallido e da fascio cerebello-rubrico. Rappresenta il punto di incontro dei fasci cerebello-talamico e rubro-talamico. N. latero-ventrale intermedio: vedi sopra. N. latero-ventrale posteriore: tutti i fasci somatici ascendenti (lemnisco mediale, fasci spino-talamico e trigemino-talamico). Da fuori in dentro, stanno prima quelle dellarto inferiore, poi del superiore, poi della testa e poi del busto. N. del pulvinar: riceve afferenze dallisocortex. Riceve afferenze dalla radice laterale del trato ottico e dalla zona visiva della corteccia occipiale. Fibre commensurali.

Zona incerta: riceve fibre dalla via motrice extrapiramidale, che transita per la capsula interna. Corpo del Luys: (tra la zona incerta e il locus niger) ha fibre afferenti dal pallido mediante il fascio strio-luysiano. FIBRE EFFERENTI DAL TALAMO n. mediale: fibre alla corteccia prefrontale. n. centrale: fibre al puntamen n. laterali: Ventro-laterale anteriore: proietta sullarea mortice e premotrice (aree 4 e 6). Ventro-laterale posteriore: vedi sopra. Ventro-laterale posteriore: proiezione parietale alla corteccia somato-sensitiva. Dorso-laterale anteriore e dorso-laterale posteriore: allisocortex pre e post rolandico N. del pulvinar: fibre alla regione della plica curva (corteccia parieto-temporale). Assieme a fibre dai bigemelli superiori ed inferiori si portano alla retina. Fibre commensurali. Zona incerta: fibre al nucleo rosso e al corpo del Luys Corpo del Luys: fibre che scendono al mesencefalo, probabile rapporto con il locus niger fino a fibre extrapiramidali (emiballismo). In generali dal Talamo sono presenti fibre talamo-rubriche, talamo-pontine, talamo-olivari e talamo-spinali. Rientrano nella via motrice extra-piramidali. FIBRE KE RAGGIUNGONO IL NUCLEO ROSSO, I NUCLEI BASILARI E LA SOSTANZA NERA Nuclei basilari del ponte afferenze: fibre fronto, temporo, occipito, parieto-pontine; cortico pontine efferenze: fibre ponto-cerebellari (con le fibre corticali costituiscono la via cortico-ponte-cerebellare) Nucleo Rosso afferenze cortico, pallido, cerebello-rubre (corteccia motrice nucleo rosso) efferenze magna pars fascio rubro-spinale parva pars

fibre rubro-reticolari, olivari, talamike (via cerebello-rubro-talamo-corticale) Sostanza nera afferenze pallido, cortico-nigre efferenze nigro-striate, tettali, palliali, talamike Somestesia Sistema Spino-Talamico: sensitivit tattile, termica e dolorifica. Recettore periferico (1 neurone) radice posteriore + corno grigio dorsale (2) decussazione Talamo (3) Corteccia. Al Talamo ci sono 2 punti di rele: NPVL + NPVM da cui alla Circ. Parietale Ascendente (sensibili specifica); Nuclei Intralaminari da cui a tutta la corteccia (sensibilit aspecifica). Fascio Spino-talamico: breaking pain (fibre Ad con Sostanza P) nel Cordone Laterale; Fascio Spino-reticolo-talamico: lasting pain (fibre C con Glutammato) nel cordone Antero-Ventrale. Dalla RAS si ha sinapsi ai Nuclei Intralaminari del Talamo. Sistema Lemniscale: sensitivit presso ria + vibratile. Recettore specifico (1) radice posteriore + corno grigio dorsale (2) nucleo gracile e cuneato (3; nel Bulbo) decussazione Talamo (NPVL + NPVM) Circ. Parietale Ascendente. Entrambe le vie hanno discriminazione protopatica (grossolana) al Talamo e discriminazione epicritica (precisa) alla corteccia. Nella circ. parietale ascendente c la mappa somatotopica NUCLEI AD HABITUS KIMICO SPECIFICO Via colinergica, sistema ponto-spinale : dai nuclei dela colonna mediale del ponte della FR discende nel cordone anteriore omolaterale in sinapsi con neuroni antero-mediali della massa intermedia. Regola i motoneuroni alpha e gamma Via colinergica, sistema bulbo-spinale: dai nuclei cuneiforme e sub-cuneiforme della colonna mediale discende nel cordone laterale omo- ed etero-laterale con sinapsi dei neuroni centrali e latero-dorsali della massa intermedia. Via serotoninergica discendente (via rafe-spinale): dai nuclei caudali, si proietta alle lamine I e II con inibizione del dolore fisico (gate theory); alla colonna intermedio-laterale dell ortosimpatico x diminuire la frequenza degli spasmi viscerali; alle lamine VI e VII x abbassare il tono muscolare somatico.

Via serotoninergica ascendente: dai nuclei rostrali del rafe della R.F. termina nellIpotalamo, allamigdala, al Talamo e alla corteccia visiva. Regola il ritmo sonno-veglia (la FR il centro deputato alla veglia, mentre la corteccia ha un centro deputato al sonno: la sincronizzazione dellattivit elettrica della FR, mediante la via istaminergica, nei confronti della corteccia, induce il sonno). Si parla anche di S.A.R.A. la 5-HT pu avere modulazione negativa sulle afferenze corticali di Asp. e Glu.. Via noradrenergica ventrale: dai nuclei reticolari (laterali del mesencefalo) della F.R. termina al talamo, al limbo, al mesencefalo, alla corteccia e allipotalamo. Via noradrenergica dorsale: dal locus coeruleus (medialmente ai nuclei cuneiforme e subcuneiforme, colonna laterale) della F.R., si dirige alla corteccia cerebrale per il livello di vigilanza. Via dopaminergica, proiezione meso-cortico-limbica: costituita dai fasci della VTA (area segmentale ventrale) che raggiungono, a partire dal mesencefalo, lipotalamo, lamigdala e si diffondono nel sistema libico (corteccia prefrontale e del cingolo). Via dopaminergica, via nigro-striatale: dalla pars compacta ci sono afferenze che raggiungono lo striato, passando per ipotalamo e amigdala. La DOPAMINA offre la salienza dellatto motorio.

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