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LAVORI INTERROTTI (22-06-13)

Proteso, tra le mani una penna Scava tra pietre e minerali. Mente e cuore, chiave e benna pu lavarsi nel fango, aspettando un pozzo, ricchezza danima occhi, braccia, gambe, sensi, ali sono le manopole che guidano il poeta.

Progetto terreno, propaganda di una Musa. Tutto lei comanda Seduta in lui, lo governa Ma ne felice, essenza eterna.

Correrebbe nel deserto, con marce sprovvisto senza aculei, proteggerebbe il mondo. il suo lavoro, eclettico misto, profondo Ogni reperto, con lei, solo oro. Nervosismo, dolore, sua piacevole benzina Sudore, adrenalina, di ingranaggi virtuosismo.

Senza chiavi, funziona comunque cambia lato, muro, edere non vere distrugge, senza criterio come impazzito, rulla dovunque

scava per caso, in terre bianche o nere per gioco, oppure sul serio.

Senza benna, non ha pi scopo Non canta, non disegna Non filma, non compone Un punto solo, senza passione, Non ricrea, tutto disdegna Come se mai ci sar un dopo.

Scavatore, arrugginisce Traditor operatore, cuore smontato Il suo metallo, scolorisce. Chiavi rotte, ormai senza vita Vuoto, Pazzo, morto, cambia molto? Come ceri, mai non sarai Rari ceri, sul tuo ultimo tumulo Senza progetti, pi anima non hai.

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