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Francesco Lamendola

Senza laiuto degli Ebrei Colombo non avrebbe scoperto lAmerica?


Simon Wiesenthal un buon esempio di quel che si pu considerare un uomo ossessionato dal passato e dalla sete di vendetta; nonostante che egli rifiutasse sdegnosamente una tale definizione, affermando, nel titolo di un suo libro del 1999 (Milano, Mondadori), di cercare Giustizia, non vendetta Non questa la sede per occuparci del Wiesenthal pi noto, il cacciatore di nazisti, che riusc a portare sul banco degli accusati sia grossi nomi, come Adolf Eichmann (operazione in cui, peraltro, egli svolse un ruolo controverso), poi giustiziato in Israele nel 1962, sia anonime casalinghe newyorkesi, come Hermine Braunsteiner-Ryan, che durante la guerra aveva supervisionato lesecuzione di donne e bambini nei campi di concentramento tedeschi. Basti dire, cha a un certo punto, la sua febbre crescente di autonominato giustiziere fin per disgustare perfino uomini come il socialista Bruno Kreisky, cancelliere austriaco dal 1970 al 1983 ed ebreo egli stesso, che defin Wiesenthal con lappellativo di Nestbeschumtzer (colui che sporca il proprio stesso nido), ossia come un cattivo cittadino che infanga la nazione nella quale vive e che gli d il lavoro per mantenersi; e ci per i suoi reiterati tentativi di far incriminare, per il loro passato nazista, decine di membri del governo austriaco. Ad ogni modo, qui vogliamo parlare di un altro aspetto della multiforme personalit di Simon Wiesenthal, ossia del suo interesse per la storia e, in modo particolare, per il celebre viaggio di Colombo che port alla scoperta dellAmerica, nel 1492. Ne suo libro Operazione Nuovo Mondo, del 1973, scritto in mezzo ai suoi molteplici impegni presso il cosiddetto Centro di documentazione ebraica di Linz, che era - in effetti - un centro di intelligence per la ricerca internazionale dei criminali di guerra nazisti, egli sostenne che Colombo, probabilmente, era egli stesso di origine ebraica; che fu solo grazie al sostegno finanziario e allassistenza tecnica degli Ebrei, se egli pot raggiungere lAmerica; che molti dei suoi marinai erano ebrei, i quali furono costretti a salpare dalleditto di espulsione dei Re Cattolici Ferdinando e Isabella che scadeva, guarda caso, il 2 agosto 1492, vigilia della partenza delle tre caravelle da Palos per la loro grande avventura oceanica. In effetti, Wiesenthal non stato affatto linventore del filone ebraico nella biografia colombiana, dal momento che lo storico spagnolo Salvador De Madariaga aveva gi ventilato lipotesi di una ascendenza ebraica per il nostro navigatore; quel che appare nuova, in Wiesenthal, la pretesa di inscrivere tutta limpresa di Colombo in un contesto ebraico o prevalentemente ebraico, arrivando a sostenere che solo gli Ebrei, suoi protettori, erano in grado di esercitare la necessaria influenza sui sovrani di Castiglia e dAragona, affinch si decidessero ad autorizzare il suo viaggio di scoperta nel mare di Occidente. Strano argomento, visto che quegli stessi sovrani si accingevano, appunto, ad espellere gli Ebrei dalla Spagna: il che fa per lo meno dubitare che gli Ebrei spagnoli avessero un tale potere presso la corte; per non dire che tutto da dimostrare come i principali sostenitori di Colombo fossero ebrei, e una leggenda vera e propria quella delle origini ebraiche di Colombo: a meno di voler cadere nel ridicolo, come quando si adduce a prova la capigliatura rossa del genovese. Piuttosto, non affatto strano che Colombo possa essersi rivolto a degli usurai ebrei, quando venne a trovarsi in ristrettezze economiche, come facevano, allepoca, innumerevoli cristiani; ma lideologia di Colombo integralmente cristiana, anzi, addirittura cristiana medievale, se vero 1

come vero - che egli voleva buscar el Levante por el Poniente onde procurare ai sovrani dEuropa e al Papa le ricchezze della Cina e del Giappone, allo scopo ben preciso di finanziare una nuova e decisiva crociata contro i Turchi. Ha scritto, dunque, Simon Wiesenthal nel suo libro Operazione nuovo mondo (Milano, Garzanti, 1991, pp. 9-12): Le tre caravelle, che dovevano portare nelle contrade dellIndia Cristoforo Colombo, erano allancora nel porto di Palos. la sera del 2 agosto 1492. Colombo si trova sul molo e osserva landirivieni in coperta degli ultimi marinai e di altri partecipanti alla spedizione. Per suo ordine tutti devono trovarsi a bordo puntualmente alle undici di sera. Dalla storia sappiamo che le tre caravelle salparono solo il giorno dopo e cio il 3 agosto. Perch Colombo ordin alla sua ciurma di trovarsi a bordo ancor prima di mezzanotte? Perch sorvegli personalmente loperazione? Lordine decisamente contrario a ogni consuetudine dei marinai che di solito, prima di un viaggio tanto lungo, si trattengono fino allultimo momento con la famiglia e salgono a bordo solo pochi minuti prima della partenza. Perch questa deroga alla tradizione? Lordine impartito da Colombo forse legato alla data? il 2 agosto 1492, giornata memorabile; secondo un decreto dei re Ferdinando e isabella, nessun ebreo deve posare pi piede su suolo spagnolo dopo la mezzanotte di questo giorno. Anche i partecipanti ala spedizione sono colpiti n qualche modo da questo decreto? Si trovano ebrei sulle caravelle di Colombo? C una relazione trai suo viaggio e la cacciata degli ebrei? E infine, il viaggio forse una conseguenza della persecuzione ebraica? Tutte queste domande si affacciano ala mente dello studioso e pretendono di essere soddisfatte:. Ma prima di cerare noi una risposta, asciamo parlare Colombo: Dopo che le Vostre Sacre Maest ebbero espulso gli ebrei dai loro territori, nel medesimo mese di gennaio le Altezze Vostre mi inviarono on una flotta nelle Indie. Cos comincia il diario propriamente detto. Questi due avvenimenti sono posti allinizio della sua relazione sulla scoperta dellAmerica. A un primo esame si portati a credere che Colombo abbia confuso qui le date storiche poich, com noto, leditto di espulsione degli ebrei datato 31 marzo e lautorizzazione al viaggio di Colombo era stata concessa tre mesi prima, in gennaio. Daltronde il contratto tra Colombo e il re fu sottoscritto solo il 17 aprile. Come spiegare dunque questa evidente confusione di date? Non c altra risposta che la seguente: i preparativi per lespulsione degli ebrei erano gi talmente avanzati in gennaio da essere a conoscenza delle persone che vivevano a corte e Colombo, come i suoi protettori, ne era al corrente. Confluiscono cos le date: gennaio, autorizzazione al viaggio di Colombo; marzo, decreto di espulsione; 2 agosto, termine ultimo per la permanenza degli ebrei in Spagna e vigilia del viaggio per le Indie. Con il proverbiale istinto del grande, che Colombo mostr anche in altre occasioni, egli collega qui i due avvenimenti. Gli storici che si occupano di questo periodo, concordano sul fatto che entrambi gli eventi - la scoperta dellAmerica e la cacciata degli ebrei - ebbero le pi ampie e remote conseguenze per la Spagna. La notte del 2 agosto segna una svolta storica. Finisce un capitolo e ne inizia uno nuovo, un capitolo che avr ripercussioni sulla storia del mondo intero. La circostanza che Colombo abbia voluto a bordo il suo equipaggio per le undici di sera, unora prima, dunque, dellentrata in vigore delleditto famoso per il quale nessun ebreo poteva trattenersi pi su suolo spagnolo, rappresenta uno dei numerosi enigmi che Colombo e i suoi viaggi ci hanno proposto. Colombo sa che, esattamente unora dopo, la polizia spagnola, la milizia cittadina e i familiares dellInquisizione si metteranno alla caccia degli ebrei eventualmente rimasti in Spagna, a dispetto del decreto reale. Il fatto che egli voglia tutti i suoi uomini a bordo per le undici non pu non essere visto in questo contesto. Ci sono parecchi elementi che appaiono piuttosto misteriosi. Dobbiamo quindi considerare nel loro insieme tutte le questioni e gli avvenimenti che possono essere storicamente documentati, ma per i 2

quali non esiste ancora una spiegazione soddisfacente. Lo stesso personaggio di Colombo, che ci appare ricco di contraddizioni, non pu contribuire a chiarire lenigma. [] La relazione Colombo-ebrei non casuale, ma voluta da entrambe le parti. Gi da tempo era balzato agli occhi a pi di uno studioso, e fu oggetto di parecchie indagini per chiarirne appunto le ragioni. Le risposte per a tuttoggi non sono soddisfacenti. Questo studio riuscir forse a offrire una nuova interpretazione suffragata dagli avvenimenti di allora. Numerosi storici si erano accorti che la cerchia dei personaggi che appoggiarono i viaggi di Colombo era formata in maggioranza da ebrei e da ebrei battezzati. [] Non c dubbio, e su ci concordano tutti, che senza la collaborazione di personaggi di questa cerchia, senza il loro intervento presso il re, senza laiuto finanziario e i consigli scientifici e nautici da loro elargiti, la spedizione di Colombo non sarebbe mai avvenuta. Il nuovo continente sarebbe stato scoperto anche senza di lui, poich il tempo era maturo, e altre nazioni si preparavano a esplorare lignoto, ma ripetiamolo ancora una volta: senza laiuto degli ebrei il viaggio di Colombo non si sarebbe realizzato. In realt, tutto il ragionamento di Wiesenthal si basa su un sofisma, o meglio, prende le mosse da un sofisma: il 2 agosto scadeva il termine fissato per lespulsione degli Ebrei dalla Spagna ai sensi del decreto reale; e la sera del 2 agosto, unora avanti la mezzanotte, lammiraglio genovese volle a bordo tutto lequipaggio, per salpare poi le ancore solo il giorno dopo. Wiesenthal fa presente che la consuetudine, per i lunghi viaggi di mare, era quella di consentire agli equipaggi di imbarcarsi allultimo minuto, onde potersi trattenere il pi possibile con le proprie famiglie, nellimminenza di una prolungata assenza. Wiesenthal, evidentemente, non tiene in alcun conto il fatto che gli equipaggi delle tre caravelle di Colombo erano reclutati praticamente a forza, dordine reale, tra i riluttanti abitanti di Palos e dintorni. Nonostante laiuto dei frati francescani della Rbida e dei fratelli Pinzon, fu estremamente difficile arrivare a completare gli equipaggi; tanto vero che, alla fine, si dovette procedere allimbarco di quattro criminali, ai quali il re aveva rimesso la condanna, a condizione - appunto che partissero con gli altri. Quanto alla coincidenza fra il viaggio di Colombo e lespulsione degli Ebrei, essa non fu lunica di quel periodo e qualunque storico sa che una mera coincidenza, di per s, non significa nulla, tanto meno un rapporto di causa ed effetto tra due eventi: a meno che tale rapporto non venga provato da ben altre risultanze che la semplice consequenzialit cronologica. Ad esempio, il 2 gennaio 1492 i sovrani spagnoli fecero il loro solenne ingresso nellAlhambra, a Granada, del sultano Boabdil, ultimo re moro di Spagna; episodio che pose termine alla Reconquista e che sanc la definitiva estromissione della presenza araba dalla Penisola Iberica, dopo una serie di lotte secolari fra Cristiani e Musulmani. In base al criterio adottato da Wiesenthal, poich il viaggio di Colombo sullOceano occidentale venne autorizzato da Ferdinando il Cattolico e Isabella di Castiglia in quello stesso mese di gennaio, bisogna quanto meno sospettare che tra i due fatti esista una stretta relazione. E allora, perch non ipotizzare che i Mori di Spagna, sentendo prossima la fine (in effetti, i termini della resa di Granada erano stati stipulati circa due mesi prima), abbiano in qualche modo incaricato Colombo di cercare per essi una nuova terra ove avrebbero potuto rifugiarsi, dopo limminente espulsione dal suolo iberico? Oppure, addirittura, che Boabdil o qualche suo emissario lo abbia segretamente finanziato, gli abbia fornito consigli scientifici e assistenza tecnica, tanto pi che il viaggio avrebbe dovuto stabilire la tappa iniziale nelle Isole Canarie, non lontano dalla costa marocchina: vale a dire in acque che i viaggiatori e i mercanti musulmani del Nordafrica dovevano conoscere piuttosto bene. Si ha limpressione, davanti al libro di Wiesenthal su Colombo, di trovarsi in presenza di una caratteristica contraddizione, quasi una schizofrenia. Da un lato, Wiesenthal fra coloro i quali ritengono che la politica antisemita degli Stati europei, culminata nel genocidio hitleriano, sia stata il frutto di una autentica paranoia relativa al complotto 3

giudaico: non esisteva alcun complotto, per il semplice fatto che gli Ebrei erano cittadini dEuropa come gli altri, e che ogni ipotesi di considerarli come un tutto omogeneo, che rifiutava lassimilazione e deteneva un grosso potere finanziario, culturale e mediatico, non sia altro che una manifestazione di irragionevolezza razzista. Dallaltro lato, si direbbe che Wiesenthal soffra di una sorta di horror vacui, di un terrore del vuoto, intendendo per vuoto una pagina di storia in cui gli Ebrei non abbiano svolto un ruolo da registi o da supervisori dietro le quinte, precisamente in quanto gruppo compatto e omogeneo, mirante ad esercitare una egemonia occulta sui non Ebrei; ed ecco che, secondo le sue precise parole, la cerchia dei personaggi che appoggiarono i viaggi di Colombo era formata in maggioranza da ebrei e da ebrei battezzati e che senza laiuto degli ebrei il viaggio di Colombo non si sarebbe realizzato. Strano atteggiamento, invero. Da una parte si depreca la tendenza dei Cristiani a considerare gli Ebrei non in quanto singoli cittadini, ma in base ad un pregiudizio che li vuole tenacemente legati lun laltro da un vasto disegno di potere occulto; dallaltro, si vuol dimostrare, e si rivendica con orgoglio, il fatto che non vi sarebbe stato evento significativo, nella storia dellOccidente, dietro il quale non si via stata la regia del denaro e delle competenze tecniche degli Ebrei, intesi proprio come gruppo solidale e mosso da ununica volont. Bisognerebbe decidersi. O gli Ebrei sono sempre stati una minoranza che agiva alla luce del sole, leale nei confronti dei Paesi che li ospitavano e aliena da ogni idea di esercitare una influenza concertata e inconfessabile sulla loro politica, sulla finanza e sulla cultura; oppure sono sempre stati presenti, dietro le quinte, ogni volta che si presentava una importante svolta dellOccidente e specialmente nel contesto della moderna secolarizzazione (Illuminismo, Massoneria, Risorgimento, ecc.), al fine di indirizzarla, orientarla e, in qualche modo, dirigerla. Altrimenti, perch non riconoscere - ad esempio - che Colombo appartiene in tutto e per tutto alla cultura dellEuropa cristiana e medievale; perch questo bisogno di evocare oscuri scenari, nei quali il grande navigatore non sarebbe stato che lo strumento, se non proprio la marionetta, di un disegno ebraico estremamente raffinato, la risposta giudaica allespulsione decretata dai sovrani di Spagna nel 1492?

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