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BOLLETTINO BIMESTRALE DEL SANTUARIO BEATA VERGINE DELLE GRAZIE IN UDINE ANNO XCIII, N 951, MARZO-APRILE, N 2/2013 ISSN

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ISSN 2039-8247 > N 951

UDINE BOLLETTINO BIMESTRALE DEL SANTUARIO anno XCIII, n 951 .:. n 2, mar-apr 2013
Editore: Basilica Beata Vergine delle Grazie piazza I Maggio 24 33100 Udine UD tel +39 0432 501739 fax +39 0432 26004 redazione@bvgrazie.it http://www.bvgrazie.it Amministratore: p. Francesco Polotto osm (in corso di variazione) Direttore responsabile: Stefano Stefanutti : p. Francesco Polotto osm, gruppo [Pietro Antonini, Valentina Gonano, Simone Langellotti, Matteo Nunziata, Giada Passarotto, Sara Rizzo, Chiara Turello], Vally Fondi DEste, Vittorio Amedeo Lestuzzi Nimis, Maria Vittoria Mondini, Tullio Nutta, GrazieCultura [Giuliana Catanese, Lucia Giuliani, Andrea Nunziata, Mario Turello] fotografie: Franco Montico Hanno collaborato a questo numero: p. Philo Raj Amburose osm Registrazioni: Tribunale di Udine n 7 del 25/10/1948 Registro Operatori di Comunicazione n 20824 ISSN 2039-8247 Art director: .: ss :. Grafica e impaginazione: [www.libramente.eu] Stampa: Litografia Ponte Talmassons, Italia. [www.litoponte.com] Printed in Italy. Offerta abbonamento annuale: Europa 12 Sostenitore amico Europa 20 Estero 30 USD Pagamento abbonamenti: c.c. postale n 291336 intestato a Basilica delle Grazie, Udine c.c. bancario IT42A0200812311000020169898 su Unicredit Banca filiale 3804 (Udine, via Cividale 18) intestato a Parrocchia B.V. Grazie gestione bollettino
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Madonna delle Grazie

SOMMARIO
LA RIFLESSIONE

Pasqua di resurrezione
CHIESA CATTOLICA

di p. Francesco M. Polotto osm . . . . . . . . . . . . p. 33

Chiesa, concili e storia

di Andrea Nunziata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 35
SPECIALE DA STACCARE E CONSERVARE

Hildegard di Bingen dottore della Chiesa cattolica


SOCIALE

di Giuliana Catanese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p. 41

La famiglia in missione nella Chiesa

di p. Philo Raj Amburose osm . . . . . . . . . . . . . p. 57


LA CRONACA DEL SANTUARIO. . . . . . . CALENDARIO DEI PROSSIMI EVENTI . . .

p. 62 p. 64

,: ]zione il 20 aprile 2013. Questo numero stato chiuso dalla re[dA

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Scriveteci!t

LA RIFLESSIONE

resurrezione
La celebrazione della Pasqua nei paesi occidentali coincide con linizio della primavera, stagione della rinascita della natura, tempo di fiori, di passeggiate e giochi allaperto per i bambini. la stagione della bellezza che fiorisce, appunto come quella dei bambini. A Pasqua tutto diventa nuovo e bello. I riti pasquali ci fanno percepire la

pasqua di
di p. francesco m. polotto osm
bellezza di questa novit. Le celebrazioni sono permeati di simboli, che necessario capire per comprendere il Mistero nascosto e che si rivela con dei gesti forse abitudinari, ma carichi di bellezza. Entriamo nel mistero della Pasqua del Signore con una festa popolare che inneggia a Cristo che entra in Gerusalemme, e i bambini, sempre loro, lo accolgono feLA MADONNA DELLE GRAZIE, mar-apr 2013 | 33

stanti e vocianti gridando Viva il Figlio di Davide!: percepiscono la novit. Anche la folla urla in piazza Benedetto Colui che viene nel nome del Signore. festa, il popolo si esalta, qualcuno mette i mantelli per strada e vi fa passare il Rabbi di Nazaret, ma questa festa non coincide con il progetto di Dio, che non entra in Gerusalemme da trionfatore militare; fra qualche giorno la stessa piazza urler Crocifiggilo!, delusa dalla svolta che Dio sta dando alla sua entrata in Gerusalemme.
alla pagina precedente: p. Fiorenzo M. Gobbo, Cena in Emmaus

Alcuni giorni dopo Ges si trova a cena con i discepoli, prende un pane e un bicchiere di vino, e su quel cibo semplice e comune delle nostre tavole, Lui pronuncia delle parole stupende e misteriose: il mio corpo il mio sangue. Come possibile che un po di pane e un po di vino siano la realt di Cristo Signore? Ecco dove il simbolo si carica di Mistero: Per rimanere sempre con voi, perch amandovi, e mangiando e bevendo questo pane e questo vino, siate in comunione con me e il Padre. Io in voi e voi in me. C amore pi grande? Ecco dove il simbolo rivela il Mistero e diviene realt. Dio non pi lontano, ma dentro di noi. La Pasqua quel crocifisso sepolto: dal sepolcro vuoto un sussurro di cielo echegger fino alla fine del mondo: Non qui, risorto!. Ecco le cose nuove della eterna bellezza di Dio. In questa Pasqua ringraziamo Dio perch la Chiesa ha il suo pastore, papa Francesco, pastore nuovo e che apre strade da percorrere con fiducia e gioia. La Pasqua la novit di collaborare per rendere sempre pi bella e viva la fede cristiana. Pasqua sapere che lamore di Dio non ci abbandona mai. Care sorelle e cari fratelli, a tutti gli auguri pi cordiali di santa Pasqua nella vita nuova in Cristo.
p. francesco m. polotto osm

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CHIESA CATTOLICA

chiesa

concili e storia
di andrea nunziata
preciso scopo di permettere una partecipazione ampia di tutte le componenti ecclesiali alla vita della Chiesa: attraverso il sinodo, cio, il cammino viene percorso insieme. Lequivalente latino di synodos concilium. Questo quanto si pu trovare in un buon dizionario sul concilio, ma la realt molto pi complessa. Per comprendere meglio il termine, nel cinquantesimo del Concilio Vaticano II, GrazieCultura ha organizzato nel
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Il concilio o sinodo , nella vita di alcune chiese cristiane, una riunione di rappresentanti delle diverse chiese locali, per raggiungere un consenso attorno a un argomento riguardante la fede o per prendere decisioni di natura pastorale. Il termine sinodo deriva dal greco synodos, composto dalla particella syn (che significa: insieme) e dal sostantivo ods (che significa: cammino). Questa etimologia fa capire immediatamente che il sinodo un organismo avente il

mese di febbraio due incontri sulla storia dei Concili della Chiesa; con questo articolo si intende proporre una breve sintesi dei contenuti proposti dai docenti che hanno accettato di collaborare. I relatori hanno avuto il loro da fare nel sintetizzare una lunga storia che ha accompagnato la crescita delle comunit ecclesiali nel confessare e testimoniare nel tempo la fede in Ges Cristo Figlio di Dio morto e risorto. Nel primo incontro il professor Alessio Persic, docente di Patrologia allUniversit Cattolica di Milano, ha proposto la prima tappa dalle origini fino al 1517 (Concilio Lateranense V). Il punto di partenza di questa prima lunga fase da collocare nellanno 49/50, quando a Gerusalemme gli Apostoli e gli anziani si riunirono per esaminare la questione, sollevata dai Farisei cristianizzati, della circoncisione secondo la legge di Mos dei non giudei, secondo quanto riferito dal libro degli Atti degli Apostoli al capitolo 15 e seguenti. Nel documento citato si parla di vivace discussione, di assembleariunita di comune accordo, di ..apostoli con gli anziani e tutta la chiesa che assume decisioni e fornisce indicazioni secondo quanto parso bene allo Spirito Santo e a noi. La discussione viene poi ripresa da Paolo nella sua Lettera ai Galati fornendo notizie circostanziate sulle modalit del confronto e delle vivaci diatribe sullo status dei convertiti non circoncisi. Tutte le questioni affrontate si sono comunque dovute confrontare con lunica fonte della fede: Cristo Ges, per mezzo del quale soltanto luomo giustificato. Ma allorigine della prassi conciliare stanno tutta una serie di riunioni, sinodi, nelle quali comunit cristiane rette da vescovi affrontano quaestiones come la centralit
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Una delle principali conseguenze del Concilio Vaticano II fu il rinnovamento della liturgia e la definizione del nuovo rito per la Messa, elaborata da una Commissione liturgica presieduta da Annibale Bugnini (nominato gi ai tempi di Pio XII). Le riforme apportate nella liturgia sono una delle eredit del concilio pi evidenti soprattutto per i fedeli: il rinnovamento, andando oltre le stesse prescrizioni della Sacrosanctum Concilium, comport di fatto l'abbandono del latino (indicato invece dai padri conciliari come lingua privilegiata) e l'eliminazione di alcune parti del rito precedente. Tra le innovazioni risalta anche lo staccamento degli altari dalle pareti (usati per la messa tridentina) al centro del presbiterio; ci ha portato nella prassi a uno spostamento del sacerdote, voltato non pi verso il tabernacolo e al crocifisso, voltando le spalle ai fedeli, ma verso il popolo (versus populum). Nonostante tale pratica non sia prevista in nessun documento del Concilio, essa stata successivamente adottata nel Messale romano, e pu essere dedotta dal significato rinnovato che venne attribuito alla celebrazione liturgica, in cui viene messo in evidenza il ruolo del sacerdozio battesimale, che comporta una partecipazione attiva del popolo di Dio alla liturgia stessa. Il Concilio segn inoltre con il passare degli anni una rinnovata fase per quanto riguarda lecumenismo (gi avviato agli inizi del secolo), e negli anni successivi alla sua chiusura vennero aperti dialoghi bilaterali con numerose confessioni cristiane, tra i quali la Comunione Anglicana (1966), la Federazione Luterana Mondiale (1967), la Chiesa ortodossa (1980).
(fonte: Wikipedia)

del vescovo monarchico contro gli attacchi alla sua autorit portata da altre figure istituzionali, concili come strumento di controllo dei vescovi, presenza di maestri e di laici alle discussioni sinodali. Nella rassegna storica dei Concili si passa ad analizzare quei sinodi riuniti per contrastare il fenomeno della nuova profezia suscitata da Montano, riferita per la prima volta da Eusebio di Cesarea (265-340). Lo storico allude a Concili sulla questione montanista, citando una lettera di un anonimo antimontanista, nella sua opera pi nota Adversus Omnes Haereses. Si celebra quindi tutta una serie di concili sulla questione pasquale dei quali ci riferisce sempre Eusebio; con questi sinodi si formularono norme ecclesiastiche valide per i fedeli di ogni nazione sulla celebrazione della Pasqua del Signore nel giorno di domenica. Altri concili si riunirono per deliberare contro una singola persona, il caso dei sinodi egiziani contro Origene convocati dal vescovo Demetrio sostenuto da altri vescovi dellEgitto. Si ricorda che il merito pi importante di Origene fu quello di iniziare lo studio filologico del testo biblico nella scuola di Cesarea. Tale tecnica avrebbe, in seguito, influenzato anche Girolamo.

Il prodotto di tale attivit furono gli Exapla, una vera e propria edizione critica della Bibbia redatta per offrire alle varie comunit un testo unitario e attendibile, con un metodo non dissimile da quello filologico ellenistico, il titolo dellopera indica le sei versioni del testo disposte su sei colonne in sinossi. Si ricordano ancora, la fonte sempre Eusebio di Cesarea, i Concili in Cappadocia sui lapsi, termine usato nel III secolo per definire i cristiani che erano ricaduti nel paganesimo, e quelli convocati in Siria contro il Vescovo di Antiochia Paolo di Samosata (260-272). E cos con la storia si giunge ai 7 Concili Ecumenici, esito di un forte centralismo voluto dallImperatore che ha prodotto tra gli altri effetti quello di svantaggiare leffettiva partecipazione dei laici. Il primo Concilio di Nicea (325), con la prima stesura del simbolo di fede (il Credo), con pronunciamenti sulle donne che vivono nascostamente con i chierici, su quelli che in punto di morte chiedono la comunione, sui chierici che praticano lusura, sul ruolo delle diaconesse; il Primo di Costantinopoli (381) con la seconda stesura del simbolo che sar ricordato come credo niceno-costantinopolitano; Concilio di Efeso (431) con i pronunciamenti sulla Divina Maternit
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di Maria contro Nestorio; Concilio di Calcedonia (451) sulla questione delle due nature dellunica Persona del Cristo e condanna del monofisismo; secondo Concilio di Costantinopoli (533) con la condanna dei Tre Capitoli antiocheni; il terzo Concilio di Costantinopoli (680681) che, contro il monotelismo, defin lesistenza di due volont in Cristo; il secondo concilio di Nicea (787) sul significato e la liceit del culto delle immagini; il quarto Concilio di Costantinopoli (869-870) che depose il Patriarca Fozio e fu lultimo tenuto in Oriente e indetto da un Imperatore. Dallet della riforma gregoriana la convocazione dei concili pass al papato, in estrema sintesi eccone il prospetto: Lateranense I (1123) che sanc il concordato di Worms; il Lateranense II (1139) che condann lantipapa Anacleto II e la dottrina di Arnaldo da Brescia, I punti fondamentali del suo radicale programma di riforma, da collegarsi alle idee del movimento milanese dei Patarini, erano: la rinuncia della Chiesa alla ricchezza e il suo ritorno alla povert evangelica, labbandono del potere temporale, la predicazione estesa ai laici, la non validit dei sacramenti amministrati da un clero non degno. Il Concilio Lateranense III (1179) condann catari e
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albigesi; Concilio Lateranense IV (1215) che stabil importanti norme riguardanti i sacramenti; il Primo di Lione (1245) che depose lImperatore Federico II; il Secondo di Lione (1274) cerc, senza successo, di ristabilire lunione con le chiese ortodosse; il Concilio di Vienne (1311-1312) che soppresse i Templari e condann il beghinaggio (Beghine il nome che, a partire dal XIII secolo, fu utilizzato per indicare membri di associazioni religiose di sole donne formatesi al di fuori della struttura gerarchica della Chiesa con lo scopo di una rinascita spirituale della persona tramite una vita monastica ma senza voti). Il Concilio di Costanza (1414-1418) che proclam la superiorit del concilio sul papa e condann Wyclif e Hus; il Concilio di Basilea e il Concilio di Ferrara (1431-1439) che affermarono il prevalere del papato e la temporanea unione di greci e latini. Questa prima parte della storia dei Concili si chiude con il Lateranense V (15121517) che stabil laccentramento curiale del governo della Chiesa. Nel secondo incontro il professor Tiziano Civiero osm, docente di Storia della Chiesa presso lIstituto Superiore di Scienze Religiose di Vicenza e di Monte Berico, ha proposto la seconda tappa: dal Concilio di Trento al Vaticano II.

I CONCILI ECUMENICI NELLA STORIA DELLA CHIESA 1. Primo concilio di Nicea (325): condann l'arianesimo e il quartodecimanesimo, adott il simbolo niceno; 2. Concilio di Costantinopoli I (381): formul definitivamente il simbolo niceno-costantinopolitano; 3. Concilio di Efeso (431): condann il nestorianesimo e il pelagianesimo, adott il titolo di Theotokos ("Madre di Dio") in riferimento a Maria, madre di Ges; 4. Secondo concilio di Efeso (449): condann il nestorianesimo; 5. Concilio di Calcedonia (451): condann il monofisismo, afferm le due nature in Cristo, l'umana e la divina, adott il Credo calcedoniano; 6. Concilio di Costantinopoli II (553): condann nuovi testi ariani, nestoriani e monofisiti; 7. Concilio di Costantinopoli III (680-681): condann il monotelismo e afferm che Cristo possiede volont umana e divina; 8. Concilio di Costantinopoli IV (691): concilio a carattere fondamentalmente amministrativo; 9. Concilio di Costantinopoli V (754): condann l'iconodulia; 10. Concilio di Nicea II (787): condann l'iconoclastia, ripristin la venerazione delle icone;] 11. Concilio di Costantinopoli VI (869-870): dispose la deposizione del patriarca Fozio di Costantinopoli; 12. Concilio di Costantinopoli VII (879-880): ristabil Fozio come patriarca di Costantinopoli, anatemizz le alterazioni al Credo niceno-costantinopolitano e condann l'uso del filioque; 13. Concilio Lateranense I (1123); 14. Concilio Lateranense II (1139); 15. Concilio Lateranense III (1179); 16. Concilio Lateranense IV (1215); 17. Concilio di Lione I (1245); 18. Concilio di Lione II (1274); 19. Concilio di Vienne (1311-1312); 20. Concilio di Costantinopoli VIII (1341-1351): accett la teologia esicastica secondo Gregorio Palamas; 21. Concilio di Pisa (1409): non riconosciuto ufficialmente; 22. Concilio di Costanza (1414-1418); 23. Concilio di Siena (1423-1424); 24. Concilio di Basilea, Ferrara e Firenze, (1431-1445): avanz propositi di riunione con le chiese ortodosse; 25. Concilio Lateranense V (1512-1517): tent di riformare la Chiesa; 26. Concilio di Trento (1545-1563, con interruzioni): reag alle dottrine del calvinismo e luteranesimo e oper una riforma della Chiesa; 27. Concilio Vaticano I, 1870: sanc l'infallibilit papale; 28. Concilio Vaticano II, (1962-1965): si occup della riforma e della promozione della liturgia; illustr la natura e la missione della Chiesa; propose la genuina dottrina sulla Rivelazione e tratt di studi biblici; affront la relazione della Chiesa con il mondo moderno; tratt, inoltre, di attivit missionaria, di teologia della comunione e di rapporti tra sacerdozio battesimale e ministero ordinato, di ecumenismo, di religioni.  (fonte: Wikipedia)

Nella prima parte il relatore ha affrontato il Concilio tridentino (1545-1563), soffermandosi a lungo sulla cronologia e sui decreti approvati nelle sedute, per una durata effettiva di soli tre anni. Nelle sessioni che si sono succedute nel tempo, tra interruzioni e trasferimenti di sede, i padri conciliari hanno emanato decreti su vari temi: la giustificazione, leucarestia, la penitenza, la residenza dei vescovi, lordine, riforma della chiesa, matrimonio, purgatorio, indulgenze, reliquie, immagini. Un concilio importante e non solo per i temi trattati, ma perch chiude i conti con la chiesa medioevale e apre a prospettive moderne anche per le spinte riformatrici propugnate da Martin Lutero. Un Concilio dal quale esce rinforzato il primato del papa Pio IV, che con un pronunciamento finale

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(1564) approva tutti i decreti e li rende esecutivi. Nel post-Concilio si sottolinea il ruolo fondamentale del Cardinale Carlo Borromeo che, dopo la morte dello zio papa Pio IV, nel 1566 si trasfer da Roma a Milano per attuare in patria la riforma tridentina e si trov a dover riformare una diocesi nella quale la disciplina ecclesiastica era del tutto persa, perch da quasi un secolo gli arcivescovi titolari, risiedendo altrove, lavevano abbandonata a se stessa limitandosi a goderne le rendite. Il professor Civiero quindi passato ad affrontare il Concilio Ecumenico Vaticano II, il ventunesimo della storia della chiesa (da ricordare che gli ortodossi ne riconoscono solo otto). In via introduttiva stato ricordato il ruolo importante del periodo precedente nel quale si evidenziano cinque movimenti che preparano il Vaticano II: biblico, liturgico, ecumenico, patristico e antropologico. Oltre a questi movimenti sono stati citati come prodromi della grande assemblea: Leone XIII e le aperture scientifiche, Pio X e il modernismo, Benedetto XV e il Codice di Diritto Canonico, Pio X e XII con le riforme in campo liturgico.

Ma il Concilio Vaticano II si caratterizza per alcuni aspetti del tutto originali: non convocato per comporre uno scisma, non convocato per definire dogmi, non commina scomuniche ma le toglie, non partecipano capi di stato o di governo ma laici e laiche, veramente mondiale (circa 3000 vescovi provenienti dai cinque continenti). Fondamentale il ruolo di Giovanni XXIII che, da papa di transizione, diventer il pontefice che in pochi anni lascer un segno indelebile nella storia della chiesa non solo del 900. Il professore si quindi soffermato sui documenti, sedici in tutto, sul loro stile e il linguaggio, caratteristica importante che ha imposto un lavoro attento di interpretazione dei testi. Con lermeneutica del Vaticano II il relatore ha chiuso il suo intervento, evidenziando lo stile apodittico, lorganicit interna dei documenti, il carattere intertestuale. Da ultimo un confronto tra i due concili: il tridentino e il Vaticano II hanno determinato la chiusura definitiva dellet romano-imperiale, ponendo in rilievo il governo delle chiese locali e il primato petrino anche se, a cinquantanni dallapertura, rimane la questione della sua ricezione.
andrea nunziata

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SPECIALE DA STACCARE E CONSERVARE

hildegard
DOTTORE DELLA CHIESA CATTOLICA

di bingen
di giuliana catanese

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il 7 ottobre 2012: papa Benedetto XVI, allinizio dellAssemblea del Sinodo dei Vescovi

In Italia forse la Santa non molto conosciuta al grande pubblico, ma quelli che hanno avuto occasione di incontrare questa figura o di leggere alcune parti delle sue opere o di ascoltare la sua musica ne sono sempre rimasti conquistatati. Hildegard fu scrittrice, musicista, cosmologa, artista, drammaturga, guaritrice, linguista, naturalista, filosofa, poetessa, consigliera politica, profetessa e compositrice. Qualcuno ha definito la sua vita col termine di polifonia mistica per indicare linsieme di interessi, impegni, responsabilit amalgamati in un tutto unico dalla sua profonda creativit ed ispirazione interiore, in modo da farne uscire molteplici ma concordi intonazioni verso lEssere Supremo. Ci sono molti studiosi che vedono in lei un

e alla vigilia dellAnno della Fede, proclama santa Hildegard di Bingen, monaca professa dellOrdine di San Benedetto, Dottore della Chiesa universale. Il 10 maggio 2012, il Papa emerito aveva iscritto ufficialmente Hildegard nel catalogo dei santi, estendendone il culto liturgico alla Chiesa universa-

le. Infatti, pur gi molto venerata come santa dalla Chiesa, soprattutto in Germania, per non aveva superato i due processi di canonizzazione avviati precedentemente sul suo conto. Al genio di Hildegard aveva gi fatto cenno papa Giovanni Paolo II nellEnciclica Mulieris Dignitatem.

La Trinit. Rupertsberg Scivias (facs.), fol. 47r.

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DE LIBRO DIVINORUM OPERUM

(passim)

anticipatrice in ambiti di pensiero di pi recente configurazione come la concezione olistica della creatura umana in equilibrio armonico fra corpo, anima e psiche. Interessante appare anche il commento di monsignor Matteo Zuppi (vescovo ausiliare della diocesi di Roma) sulla nuova proclamazione, che afferma come: quella della monaca tedesca, esempio luminoso di misticismo e realismo, sia una storia di grandissima attualit, specie per lidea chella aveva della purificazione della Chiesa. Forse sintetizza il vescovo, richiamando alla memoria le difficolt che anche oggi vive il mondo cattolico questa la ragione per cui Benedetto XVI ha voluto attribuirle il titolo di Dottore. E alla luce della rinuncia del Papa, la proclamazione a dottore di Hildegard assume un significato ancora pi profondo. Non si pu dimenticare che il Papa, poco tempo prima della sua rinuncia, davanti alla curia romana, aveva citato una visione della Santa e aveva affermato: Nella visione di santa Hildegard il volto della Chiesa coperto di polvere ed cos che noi labbiamo visto. Nella visione si cita anche una vergine bellissima il cui vestito, per, era strappato per la colpa dei sacerdoti. In effetti il periodo in cui visse Hildegard assomiglia un poco al nostro: fu unepoca di grande fermento e di contrasti. La Santa nacque in una nobile famiglia, ultima di dieci fratelli, a Bermersheim, nellAssia-Renana, nellestate del 1098, un anno prima che i Crociati conquistassero Gerusalemme. Mor il giorno che aveva visto in una delle sue esperienze profetiche, il 17 settembre 1179, dopo che tutte le monache da lei radunate ebbero intonato, per un suo ultimo desiderio, canti nuziali. E proprio in tale giorno venerata .
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Prologo Accadde nel sesto anno da quando la vera visione dello splendore eterno aveva mostrato a me, essere umano completamente ignorante della variet delle usanze dei pi, le visioni mirabili e vere su cui avevo lavorato con travaglio per cinque anni: nel primo anno in cui ebbero inizio queste visioni di adesso, quando avevo sessantacinque anni, ebbi una visione cos misteriosa e possente che venni tutta presa da un tremito, e poi, per la fragilit del mio corpo, caddi ammalata. Questa infine quella visione: ho impiegato sette anni a scriverla e non ho ancora concluso. Era lanno 1163 dellIncarnazione del Signore e non si era ancora attenuata loppressione esercitata sulla sede apostolica da parte dellimperatore romano Federico quando una voce dal cielo si rivolse a me con queste parole: Scrivi dunque a nome mio in questo modo. Prima visio prime partis I. E vidi, come al centro del cielo australe, una bella e mirabile immagine nel mistero di Dio, simile a una figura umana, il cui volto era di tanta bellezza e chiarore, che avrei potuto fissare la luce del sole pi facilmente di essa. Limmagine era rivestita di una tunica sfolgorante come il sole e nelle mani teneva un agnello splendente come la luce del giorno. Sotto i suoi piedi calpestava un mostro orribile di forma e velenoso e nero di colore, e un serpente, che aveva ficcato la sua bocca nellorecchio destro del mostro, e inarcando il resto del corpo di traverso sopra la testa del mostro aveva allungato la coda alla sua sinistra, arrivando fino ai suoi piedi.

Trascorse tutta la sua lunga vita nel contesto monastico: oblata allet di sette anni presso una abbazia benedettina nella regione del Reno, dove ricevette uneducazione accurata. A quattordici anni prese i voti monacali, ma non abbracci la clausura perch gi sentiva forte in s la vocazione di lavorare nel mondo. Divenne in seguito maestra delle monache e poi badessa. interessante notare a livello storico come il periodo che viene abitualmente considerato il pi buio per la libert femminile in cui le donne sembra venissero oppresse in matrimoni mai scelti e completamente dominate dalla figura di marito/padrone , vide emergere in altri insospettabili luoghi figure di grande spessore. Hildegard fin da piccola ebbe lesperienza di involontarie visioni, accompagnate da dolorose infermit fisiche: tali visioni non erano fantasie o attivit oniriche inconscie, ma si manifestavano quando era perfettamente in s. Solo dopo che la maestra delle monache, Giuditta di Spanheim, la ebbe aiutata ad accettare tali esperienze, queste vennero da lei riconosciute come sorgente trans-personale di una conoscenza profetica della
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Hildegard, baciata dallo Spirito, in una illustrazione di un codice medievale. Rupertsberg Scivias (facs.), fol. 1r.

quale ella si riconosceva portatrice per il bene dellumanit. Infine, quando il carattere profetico delle sue visioni venne riconosciuto anche da due personaggi pi eminenti della Chiesa del suo tempo, Bernardo da Chiaravalle e il papa Eugenio III, Hildegard aveva gi superato i quarantanni e da quel momento ebbe inizio la sua impressionante attivit di scrittrice, di consigliera, di organizzatrice della vita monastica, testimoniata, oltre che dalle opere, da un ampio epistolario. Distaccatasi dal monastero in cui era cresciuta, cre due nuove fondazioni femminili: una a Rupertsberg e laltra a Eibingen. Ella fu larchitetto di entrambe le abbazie, che disponevano di acqua corrente e grandi spazi affinch le monache potessero sviluppare in libert le loro potenzialit artistiche e intellettuali. Ella incoraggi in vari modi le sue monache alla lettura, allo studio della teologia e alla musica e al canto, ma anche a fare bagni caldi e un regolare esercizio fisico. Hildegard infatti parte dallidea che per poter arrivare a Dio occorrano due fattori: essere in salute e glorificare le bellezze del mondo. per questo che decide di scegliere i colori del bianco e del verde per labito delle consorelle, rifiutando categoricamente il nero, che secondo lei annulla la corporeit. Era

altres convinta che lalimentazione fosse importante per lequilibrio dellindividuo, al punto da elaborare un vero e proprio libro di ricette Lossatura portante del suo sapere era costituita dalla storia biblica della salvezza e dalla lettura dei segni dei tempi, finalizzata ad una riforma della societ cristiana. Hildegard studi sui testi dellenciclopedismo medievale di Dionigi lAeropagita e san Agostino e probabilmente anche, di nascosto, su altri autori come Seneca. La sua preparazione culturale presentava certamente delle lacune: ad esempio non sapeva bene il latino scritto, lingua usata allepoca per i trattati di un certo livello. Per descrivere le sue visioni e le sue profezie si avvalse dellaiuto prima di unaltra monaca, Riccarda, poi del monaco Wolmar e dopo la morte di questo del monaco Goffredo che stese anche la sua prima biografia. Ella non permetteva a Wolmar di modificare neppure una parola di quello che lei gli dettava, perch voleva che fosse perfettamente fedele alla sua visione. Ha lasciato alcuni libri profetici - lo Sci vias (Conosci le vie), il Liber Vit Meritorum (il Libro dei meriti della vita) e il Liber Divinorum Operum (il Libro delle opere divine). La conoscenza per la monaca benedettina un cammiLA MADONNA DELLE GRAZIE, mar-apr 2013 | 45

no di illuminazione che la impegna nel compito di trasmettere quanto ascolta e vede, non solo agli uomini del suo tempo, ma anche alle generazioni future. Per questo la sua prima opera scritta Sci vias: un invito a conoscere le vie, cio a prestare attenzione alle vie divine, a tutti i percorsi, rettilinei e contorti, nelle quali Dio ci viene incontro. Di lei ci restano anche trecentonovanta lettere, di cui stata ultimata di recente ledizione critica e nelle quali si rivolge ad abati, a sacerdoti, a laici, a persone semplici, allImperatrice di Bisanzio, al re
sopra: frontespizio del Liber divinorum operum. sotto: t  rascrizione delle ventitr lettere della lingua ignota di Hildegard.

dInghilterra, a membri di tutte le classi sociali con una franchezza, una chia-

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II. Questa immagine diceva: Io sono la suprema infuocata energia, che ho acceso tutte le scintille viventi e non ho emesso col mio soffio nulla che sia mortale. Io, vita di fuoco della sostanza divina, fiammeggio sulla bellezza dei campi, riluco nelle acque e ardo nel sole, nella luna e nelle stelle, e col vento che fatto daria suscito in vita tutte le cose, vivificandole con la vita invisibile che tutto sostiene. Io, energia di fuoco, sono in essi in maniera invisibile, da me essi si accendono, come il respiro mantiene costantemente luomo in movimento e come nel fuoco la fiamma si agita quasi mossa dal vento. Tutte queste cose nella loro essenza sono viventi e non sono state create nella morte, perch io sono vita, sempre uguale a se stessa nelleternit, vita che non ha avuto inizio e non avr fine. Secunda visio prime partis I. Quindi nel seno di quellimmagine apparve la ruota della mirabile visione con i suoi segni. II. E di nuovo udii la voce dal cielo che mi diceva: Dio, che a gloria del suo nome ha composto il mondo per mezzo degli elementi, lo ha stabilizzato coi venti, lo ha illuminato cingendolo di stelle, lo ha riempito con tutte le altre creature. E vi ha messo luomo, circondato e difeso ovunque dalla grande forza di tutte quante, affinch gli fossero di aiuto in ogni cosa e avessero parte nel suo operare, in modo che potesse compiere le sue opere con esse, perch luomo senza le creature non pu vivere n sussistere, come ti manifesto in questa visione. E di nuovo udii la voce dal cielo che mi diceva: IV. Che nella sua parte esterna si veda per tutta la circon-

rezza e un coraggio indicibili. Ricordiamo che nel Medioevo lepistola (come genere letterario) era sempre una cosa pubblica: sarebbe stata una vergogna, unoffesa, una cosa inaudita se uno avesse ricevuto una lettera, lavesse presa e tenuta per s senza divulgarla. Esiste anche un problema ancora scottante di cui si sta occupando la critica, ma del quale ancora lontana la risoluzione: Hildegard scrisse quasi mille parole in una lingua ignota, di cui lei stessa alle volte offre la traduzione in latino e tedesco medioevale. Per quale motivo scrivere queste mille parole, quasi tutte sostantivi, in una lingua a cui lei stessa d forma? Certamente non senza motivo, perch Hildegard fu persona estremamente pratica: ogni cosa che faceva aveva uno scopo, e dunque certamente anche questo nuovo idioma doveva aiutarci a capire qualcosa. Ella attribuiva la sua lingua ignota, cos come la sua musica, alla rivelazione divina. Dunque una specie di canale mistico dal quale le provenivano parole e suoni. Leggiamo questa dedicazione di una chiesa: O orzchis Ecclesia, armis divinis praecincta, et hyacinto ornata, tu es caldemia stignmatum loifolum et urbs scienciarum. O, o tu es etiam crizanta in alto sono, et es chorzta gemma. Questo breve testo contiene cinque parole della lingua ignota delle quali una nel glossario (loifol = populus; loifol-um con il genitivo latino che finisce in -um!). Le altre quattro parole sono completamente misteriose pur se qualche studioso ne ha ipotizzato un significato. Nel XIX secolo si diffuse la convinzione che Hildegard avesse ideato il suo linguaggio per proporre una lingua universale capace di unire tutti gli uomini: per questo considerata la patrona degli esperantisti.
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In queste pagine: i folia 461v e 462r del Codex Wiesbaden, la pi grande eredit di Hildegard. Il codice infatti contiene: la trilogia visionaria (Sci vias, Liber vit meritorum, Liber divinorum operum), lopera musicale completa (Symphonya, Ordo virtutum), una raccolta dellEpistola-

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rium, gli scritti linguistici (Lingua ignota, Litter ignot), frammenti delle omelie (Expositiones evangeliorum), la biografia (Vita Hildegardis) scritta dai monaci Goffredo e Teoderico, la lettera allarcivescovo di Mainz (Ad prlatos Moguntinensis).

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Hildegard fu persona molto vivace e vitale: amava i bei vestiti, i suoni armoniosi, le fragranze profumate e le gemme scintillanti. Si definiva Una piuma abbandonata al vento della fiducia di Dio. Tuttavia, pi che piuma, Hildegard fu una persona decisamente battagliera. Non ebbe timore ad uscire dal suo convento per conferire con vescovi e abati, nobili e principi. Fedele peraltro al significato del suo nome, protettrice delle battaglie, fece della sua religiosit unarma per una battaglia da condurre per tutta la propria vita: scuotere gli animi e le coscienze del suo tempo. In contatto epistolare con il monaco cistercense Bernardo di Chiaravalle, sfid con parole durissime limperatore Federico Barbarossa, fino ad allora suo protettore, quando questi oppose due antipapi ad Alessandro III: Dinanzi agli occhi nella visione mistica ho chiaro che ti comporti come un bambino, anzi come un pazzo: sta attento a comportarti in modo che la grazia di Dio non si allontani da te. La fama della sua saggezza era tale che gente di tutte le estrazioni sociali accorreva da ogni parte per ricevere da lei consigli e informazioni, tanto da farle guadagnare il soprannome di Sibilla del Reno. Nonostante la predicazione per le donne allepoca fosse vietata, essa fece numerosissimi viaggi e nel 1147 lesse persino alcuni dei suoi scritti durante il Sinodo di Treviri. Nellarco di una dozzina di anni, tra la fine del 1159 e il 1170, comp quattro viaggi pastorali predicando nelle cattedrali di Colonia, Treviri, Liegi, Magonza e Metz. A Colonia fu molto dura con il clero: Per la vostra disgustosa ricchezza ed avidit, nonch per altre vanit non istruite i vostri fedeli.
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ferenza un cerchio simile a fuoco lucente, significa che il primo elemento, che il fuoco, sopra tutti gli altri, perch leggero e contiene in s tutti gli elementi, e pervade tutte le creature distribuendo loro la gioia della sua luce, a significare la potenza di Dio, che al di sopra di tutto e d la vita a tutte le cose. Tercie visio prime partis I. E vidi a un tratto che il vento orientale e il vento meridionale, con i venti collaterali, muovendo il firmamento col soffio della loro forza, lo facevano ruotare in circolo da oriente a occidente al di sopra della terra; e poi vidi che per le diverse qualit dei venti e dellaria quando si incontrano, gli umori che sono nelluomo, agitandosi e trasformandosi, ne assumono le qualit. Altrimenti luomo non potrebbe vivere. II. E di nuovo udii la voce dal cielo che cos mi diceva: Tutte le creature che Dio ha fatto, in alto come in basso, le ha associate alluomo perch gli fossero utili e se luomo le sconvolge con azioni malvage, il giudizio di Dio ne fa strumento di vendetta, facendo s che si rivoltino contro di lui. XIX. Dunque, ogni uomo che teme e ama Dio apra a queste parole la devozione del suo cuore e sappia che sono preferite per la salvezza dei corpi e delle anime degli uomini non da un essere umano, ma da me che sono. Quarta visio prime partis I. Vidi poi che il fuoco superiore del firmamento, agitandosi di tanto in tanto, sprigionava, lanciandole verso la terra, scaglie simili a faville, che infliggevano lesioni e ferite agli uomini, agli animali e ai frutti della terra. Vidi anche che una nebbia, scendendo talvolta dal fuoco nero verso la terra, ne

inaridiva il verdeggiare ed essiccava lumidit dei campi; ma letere puro opposto opponeva resistenza sia alle scaglie che alla nebbia in modo che non colpissero con piaghe eccessive le creature. E vidi anche che dallaria bianca, forte e luminosa unaltra nebbia si allungava talvolta in direzione delle varie parti della terra, suscitando una grande pestilenza contro uomini e animali, sicch molti erano colpiti da malattie diverse e moltissimi morivano; laria umida opponeva tuttavia resistenza alla nebbia, mitigandone gli effetti perch non infliggesse alle creature danni eccessivi. Vidi anche che dallaria tenue lumidit, riversandosi sopra la terra, la faceva verdeggiare e dai semi faceva nascere i frutti. E di nuovo udii la voce dal cielo che mi diceva: II. Dio, che ha creato tutte le cose, ha costituito quelle che stanno in alto in modo da rafforzare e purificare, per effetto della loro azione, le cose che stanno in basso e da introdurle nella forma corporea delluomo destinandole alla salute dellanima. Prima visio secunde partis Successivamente vidi la sfera della terra divisa in cinque parti. E di nuovo udii la voce dal cielo che mi diceva: II. Dio ha sospeso lorbe terrestre in mezzo ai tre elementi, in modo che non possa cadere n disintegrarsi; e in ci si mostrato mirabile e potente, perch anche la carne e le ossa delluomo le ha fatte in modo tale che, per quanto ridotte in polvere, saranno restituite integre alla fine dei tempi. Questo indica inoltre che luomo, di cui la terra simbolo, trova nei cinque sensi che lo sorreggono la forza di procurarsi le cose necessarie e la guida per orientarsi verso la salvezza dellanima. Prima visio tercie partis II. E poi vidi una costruzione quadrata che sembrava una grande citt, circondata da tutte le parti, come da un muro, da un grande splendore e da tenebre, ed era ornata da qualcosa simile a monti e da immagini. A met del suo lato orientale potevo vedere quello che sembrava un monte grande e alto, fatto di roccia dura e bianca simile alla pietra focaia; questo significa che nella forza della sua giustizia Dio grande nella potenza, alto nella gloria, duro nella severit, bianco nella dolcezza, perch tutti i suoi giudizi li mette nellardore dellequit. Sulla cima splendeva qualcosa come uno specchio, cos luminoso e puro che sembrava superasse anche lo splendore del sole; perch nelleccellenza di Dio la

Oppure durante la predica di Pentecoste a Treviri:


Io

povera creatura, a cui mancano sa-

lute, vigore, forza e istruzione, ho udito nella luce misteriosa del vero volto le seguenti parole per il clero di Treviri: i doctores e magistri non vogliono pi dar fiato alla tromba della giustizia, perci scomparsa in loro laurora delle opere buone: se non espiate i vostri peccati, dai nemici verr alla citt un castigo di fuoco. Leccezionale autorit spirituale che Hildegard aveva guadagnato le permetteva tale decisione e durezza: non dunque da meravigliarsi che certi vescovi tedeschi non la tollerassero. Hildegard, con la voce e con gli scritti, simmischiava in problemi come la riforma della Chiesa e la moralit del clero. E poi ne discuteva pure con maestri di teologia. Nei suoi scritti la scienza, larte e la religione erano profondamente interconnesse. Ella era affascinata da tutte e tre le materie e vedeva come ciascuna di esse poteva dare contributi significativi alla comprensione delle altre. Il misticismo una caratteristica essenziale in tutti i lavori di Hildegard ed essi non possono essere colti completamente con lesclusivo apporto della razionalit. Nei suoi libri Hildegard riesce anche a esporre idee
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cosmologiche di grande rilievo e di notevole originalit. Fu in grado di offrire un notevole apporto anche alle scienze naturali, scrivendo due libri che raccoglievano tutto il sapere medico e botanico del suo tempo: Physica (Storia naturale o Libro delle medicine semplici) e Caus et cur (Libro delle cause e dei rimedi o Libro delle medicine composte). Hildegard esaltava la verginit come condizione grazie alla quale la persona pu concentrare tutta la sua attenzione su Dio, ma dimostra nelle sue opere di conoscere e di comprendere tutti gli aspetti della femminilit, in particolare quelli legati alla sessualit e alla maternit. Vede chiaramente la fecondit come partecipazione delle creature umane allopera creatrice di Dio. Nella sua visione religiosa della creazione, luomo rappresentava la divinit di Dio, mentre la donna idealmente personificava lumanit di Ges. Hildegard fu anche una mistica e una visionaria. Scrisse un famoso lapidario, in cui esplorava le propriet terapeutiche sottili delle pietre preziose, e i relativi modi per utilizzarle. ancora di grande interesse per chiunque si interessi di cristalloterapia, anche per la straordinaria affinit con pratiche e tecniche di altre culture tradizionali, soprattutto sciamaniche. Hildegard pu inoltre essere considerata una ecologista ante-litteram: perentorio e pressante linvito che ella lancia affinch si ponga attenzione alla natura. A tutti raccomanda di rispettarla e ascoltarla, perch Dio stesso che ci parla attraverso di essa. Anche la natura infatti pu essere una delle vie per conoscere il suo Amore e
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sua prescienza cos luminosa e trasparente che supera il chiarore di tutte le creature. E in esso apparve unimmagine simile a una colomba con le ali aperte, come se fosse pronta a volare perch proprio nella prescienza di Dio lordinamento divino si apre e inizia a manifestarsi. E udii la voce dal cielo che diceva: II. Dio nella sua prescienza conosce tutte le cose, poich prima che le creature ricevessero la loro forma le conobbe e niente gli ignoto di ci che accade dal principio del mondo e fino alla fine. Secunde visio tercie partis I. Dopo aver visto queste cose vedevo nellangolo orientale, nel punto dove sorge il sole, una pietra di marmo che sembrava un monte grande, alto e di forma regolare; in essa si vedeva intagliata la porta di quella che sembrava una grande citt, tutta pervasa dal lucente splendore dellaurora, che non emanava al di fuori. Da quella pietra fino allaltra estremit del lato orientale si vedevano, simili a stelle velate da una nube, immagini come di uomini di tutte le et, fanciulli, giovani e vecchi, che emettevano un suono verso occidente, un suono come quello del mare quando le onde sono agitate dal vento. Uno splendore proveniente dallalto e superiore a ogni immaginabile bellezza umana li irradiava riflettendosi su di loro. Pi in l vedevo un numero quasi infinito di figure umane fluttuare come una nube nellaria lungo tutta la zona australe; alcuni portavano sulla testa qualcosa come corone doro, altri avevano nelle mani cose simili a palme decorate, altri avevano come dei flauti, altri delle cetre, altri degli organi; e il suono dei loro strumenti aveva lintonazione del dolce suono delle nubi. E di

nuovo udii la voce dal cielo che mi diceva: II. Dopo che lesercito degli angeli perduti fu caduto, Dio ordin che luomo prendesse nella gloria il posto di quelli che lavevano persa; e poi, quando anche luomo cadde in rovina, lo ha redento risollevandolo verso la beatitudine a caro prezzo, con molti ammirevoli messaggi che lo richiamavano alla vita. XVII. Queste parole i fedeli le accolgano con cuore devoto, perch sono state dettate per il bene dei credenti da colui che principio e fine. Tercia visio tercie partis I. Vidi poi, quasi nel mezzo della parte australe tre figure; due di esse stavano in piedi sopra una fonte dacqua purissima circondata e ornata nella parte superiore da una pietra rotonda e traforata; sembrava che avessero in essa radici, come talvolta si vedono gli alberi crescere nellacqua; una era circonfusa di splendore purpureo, laltra di candore abbagliante, sicch non potevo vederlo bene. La terza era fuori dallacqua e stava in piedi sullorlo di pietra, vestita di candida veste; e il suo volto risplendeva di tale chiarore che si riverberava sul mio volto. E di fronte a esse apparvero, simili a nubi, le beate schiere dei santi, cui esse guardavano con espressione amorevole. II. La prima immagine diceva: Io sono carit, chiarit del Dio vivente. La sapienza ha compiuto con me la sua opera; lumilt, radicata nella fonte viva, stata la mia aiutante e la pace con lei. Attraverso la chiarit che io sono sfolgora la luce vivente degli angeli beati. Io ho scritto luomo che come ombra ha in me la sua radice. Io sono la fonte viva, perch tutte le cose che sono state fatte furono come ombra in

arrivare a Lui. Per Hildegard proprio questuomo, senza rispetto n per Dio n per lambiente, a causare il lamento terribile di tutta la creazione: E udii scrive Hildegard come gli elementi si volsero a quelluomo con un urlo selvaggio. E gridavano: Non riusciamo pi a correre e a portare a termine la nostra corsa come disposto dal Maestro. Perch gli uomini con le loro cattive azioni ci rivoltano sottosopra come in una macina. Puzziamo gi come peste e ci struggiamo per fame di giustizia. Per Hildegard la legge fondamentale delluniverso che Dio ha fatto tutte le cose nel mondo in considerazione di tutte le altre. Nei suoi scritti si trovano molti esempi di mandala: quelle carte del cosmo sviluppate nellOriente cos come nellOccidente medievale per liberare la coscienza e ritrovare in noi una consapevolezza primordiale e ancestrale, fondamentale per ricostruire lunit. Potrebbe essere molto importante ai nostri giorni ricuperare leredit spirituale di Hildegard di Bingen. Ella scrisse: Chi sono i profeti? Sono persone che penetrano nel mistero e vedono con gli occhi dello spirito. Nel buio illuminante disvelano. Ella ha risvegliato la sacralit della terra e ha tentato di guarire la tremenda divisione fra spirito e materia che ha ossessionato loccidente. Ma Hildegard non era un profeta solitario. Ha ispirato decine e decine di monaci benedettini, suore, laici a rinnovare il cristianesimo. Inoltre, ha avviato nella Renania un movimento politico-mistico, che non fu in alcun modo messo a tacere dopo la sua morte. Nel tracciare questa breve discorso su Hildegard non si pu certo dimenticare il suo apporto alla musica. Ella infatti voleva insegnare ad esprimere lamore a Dio anLA MADONNA DELLE GRAZIE, mar-apr 2013 | 53

La cura dellanima, secondo Hildegard, passava dal benessere del corpo e, conseguentemente, attraverso lalimentazione. Ma nulla disgiunto dal resto: latto del nutrirsi deve essere compreso in un percorso spirituale, cos come la scelta dei cibi deve rispettare le esigenze del fisico; il tutto nel contesto supremo della Natura. Unalimentazione probabilmente molto diversa da quella a cui siamo abituati e la cui trattazione esula da queste pagine. Vi rimandiamo pertanto ai vari volumi che trattano le ricette di Hildegard e vi suggeriamo, per lapproccio molto simile ma attualizzato, il libro di Gaia Viola Alimentazione spontanea, BiancaeVolta Edizioni, isbn 978-88-96400-43-2, 15,00. ZUPPA DI FARRO Ingredienti: 1 bicchiere di farro 1 bicchiere di fagioli secchi 300 g di carote 300 g di ravizzone ( la Brassica rapa campestris, simile alla colza e frequentissima nei nostri prati) 300 g di foglie di bietola 2 l dacqua galanga (o zenzero), cumino, timo sale e pepe q.b. Preparazione: Fate cuocere nellacqua le verdure lavate e pelate, assieme ai fagioli secchi (se preferite, ammollateli precedentemente in un po di acqua tiepida). Separatamente, fate cuocere il farro [lasciato in ammollo in acqua per 12 ore, lavato in acqua corrente e cotto in acqua bollente salata] per unora circa. Scolate verdure e fagioli, conservando lacqua di cottura; passate al passaverdure e rimettete nellacqua di cottura il pur di verdure, il farro e le spezie a piacere. Cuocete per altri dieci minuti e servite caldo. PERSICO AL GORGONZOLA Ingredienti: 4 filetti di pesce persico 400 g di zucchine 100 g di gorgonzola yogurt galanga (o zenzero), sale e pepe q.b. Preparazione: Grattugiate le zucchine con il passino grosso, scottatele nellacqua bollente, raffreddatele sotto lacqua fredda e asciugatele. Fatele dorare in una casseruola con poco burro. Versate un cucchiaio di yogurt, regolate di sale e spezie. Lasciate cuocere a fuoco lento e aggiungete il gorgonzola a pezzetti. Disponete quindi i filetti nel cartoccio assieme a una parte di questo composto. Chiudete il cartoccio e fate cuocere a forno caldo per 15-20 minuti. Servite accompagnando con il resto della salsa. BUDINO DI ORTICHE Ingredienti: l di latte 2 manciate di sommit fresche di ortica 1 cucchiaino di agar-agar oppure 3 fogli di colla di pesce 3 uova sale, aneto Preparazione: Sbattete le uova con il latte. Sbollentate per un minuto le sommit dortica, tritatele e aggiungetele al composto di uova assieme allagar-agar (la colla di pesce va invece aggiunta a fine lavorazione), laneto e il sale. Cuocete per 45 minuti a bagnomaria. Decorate con ciuffetti di prezzemolo.

L e ricette di H ildegard

che attraverso il canto: suoi erano i versi, sua la melodia e sembra che lei stessa accompagnasse il canto suonando la cetra e il salterio. Hildegard ci ha lasciato una notevole quantit di lavori musicali, raccolti sotto il nome di Symphonia harmoni celestium revelationum, diviso in due parti: i Carmina (Canti) e lOrdo Virtutum (La schiera delle virt,
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me; e a modo di ombra luomo stato fatto di fuoco e dacqua, come me che sono fuoco e acqua viva. Perci luomo ha nella sua anima il potere di ordinare tutte le cose secondo il suo volere. Quarta visio tercie partis I. Poi vicino allangolo, che dal lato settentrionale guardava a oriente vidi unimmagine il cui volto e i piedi irradiavano un fulgore cos grande che risplendeva anche sul mio viso. Era vestita di una veste che sembrava di seta bianca, poich abbracciando luomo nella dolcezza e nel candore dellamore il Figlio di Dio si incarnato nella bellezza della vergini-

t. E sopra aveva una tunica verde tutta ornata di perle variopinte; e sembrava avesse orecchini alle orecchie, collane sul petto e braccialetti ai polsi, tutti doro purissimo con pietre preziose incastonate. Anche luomo, quando compie ci che ordinano i comandamenti di Dio, veste candida e morbida della sapienza e suo mantello, con la retta intenzione e il verdeggiare fecondo delle opere adorne di virt diverse; ed ornamento delle sue orecchie quando si astiene dal dare ascolto alle malvage insinuazioni, perch tutte queste cose nascono dalla purezza della vera fede, cui sono ornamento i doni altissimi dello Spirito Santo. Verso la met del lato settentrionale vidi unaltra immagine, in piedi, di aspetto strano e mirabile; in alto irradiava una chiarit cos splendente che il suo fulgore si ripercuoteva sul mio viso. E si vedevano cinque specchi: il primo Abele, il secondo No, il terzo Abramo, il quarto Mos, il quinto il Figlio di Dio; e vi si leggevano queste cinque scritte: Via e verit. Io sono la porta di tutti gli arcani di Dio. Sono la manifestazione di tutti i beni. Sono lo specchio in cui si valuta lintenzione degli eletti. E uno alla fine con scritto: Dicci se sei colui che deve regnare sul popolo dIsraele. Tutti e cinque illuminano gli uomini per aiutarli a trovare la via della verit. E udii la voce dal cielo che mi diceva: II. Dio onnipotente, che con la sapienza a tutto ha dato fondamento, rivela i molteplici significati delle sue opere mirabili e degne di lode, attribuendo a ciascuna creatura i suoi doni come vuole. E poich vuole ricondurre luomo alla beatitudine del cielo, gli mostra le cose che sono nelle dimore celesti, quelle che

opera drammatica musicata). LOrdo virtutum celebra i temi pi cari allautrice: lincarnazione della Parola, la realt della sofferenza e del male, il trionfo del bene e la redenzione del mondo. Si suppone che il dramma fosse destinato ad un uso liturgico, nelloccasione della consacrazione di una vergine. Il testo e la musica di Hildegard sono strettamente intrecciati, e le sue composizioni sono state definite sinestesiche per la capacit di tradursi immediatamente in immagini visive. Anche lei probabilmente aveva queste doti di sinestesia, che si collegano direttamente alle visioni mistiche. La sua musica ritenuta dai musicologi molto interessante dal punto di vista tecnico. Pur non possedendo una profonda cultura musicale, Hildegard compose brani che mescolano la tradizione del canto gregoriano ad intuizioni che precorrono i tempi, anticipando aspetti del futuro linguaggio tonale. Con ogni probabilit la prima donna musicista della storia cristiana. Curioso, poi, che la figura di Hildegard non sia solo di interesse per studiosi e musicofili: dopo novecento anni la sua musica viene ripresa e divulgata dallindustria discografica, riproposta da artisti specializzati nella prassi antica ma anche (ab)usata da musicisti pop e di avanguardia. Una versione di musica e danza di una sua composizione rimasta per lungo tempo nelle hit-parade londinesi nel 1997. Una rilettura fatta dalla cantante Jocelyn Montgomery e dal regista David Lynch, Lux Vivens, stata presentata a Londra il 25 agosto 1998. Ma ci estendiamo anche alle altre arti sceniche: ad esempio nel 2006 al Festival di Santo Stefano a Bologna Claudia Koll ha impersonato Hildegard in un concerto dal titolo Storia di SantOrsola e delle undicimila vergini, spettacolo di teatro e musica. A speciale
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Roma Film Fest 2009 stato presentato sulla vita di Hildegard il film Vision con la regia di Margarethe von Trotta. Nel 2012 Guy Sigsworth, gi produttore di Madonna, Britney Spears e Seal, ha rielaborato lopera della monaca ed pronto a scommettere sul suo successo. Al di l di questi aspetti pi o meno commerciali, ma che tuttavia sottolineano da un lato la modernit della santa e dallaltro la sua attualit, certamente il messaggio pi importante che Santa Hildegard pu portare agli uomini del nostro tempo e alla Chiesa quello spirituale e religioso, che viene molto ben delineato nel finale della Lettera Apostolica che la proclama Dottore della Chiesa: lattribuzione del titolo di Dottore della Chiesa universale a Hildegard di Bingen ha un grande significato per il mondo di oggi e una straordinaria importanza per le donne. In Hildegard risultano espressi i pi nobili valori della femminilit: perci anche la presenza della donna nella Chiesa e nella societ viene illuminata dalla sua figura, sia nellottica della ricerca scientifica sia in quella dellazione pastorale. La sua capacit di parlare a coloro che sono lontani dalla fede e dalla Chiesa rendono Hildegard una testimone credibile della nuova evangelizzazione.
giuliana catanese

sono nelle dimore terrestri e quelle che sono nelle dimore infernali. Quinta visio tercie partis I. Poi vicino al monte, che avevo osservato, vidi unimmagine che sembrava una ruota di mirabile ampiezza simile a una nube candida, che girava verso oriente. Questa ruota significa Dio che non ha inizio n fine ed benevolo nei confronti delle sue opere e sollecito per il bene di tutte. E allimprovviso nel mezzo di quella ruota vidi limmagine che prima ho chiamato carit, perch in quella perfezione con cui la potenza di Dio domina su tutte le cose, la carit nella pace unita alla volont di Dio, opera ogni suo volere e le virt degli uomini sono i suoi ornamenti. Davanti al volto dellimmagine si vedeva qualcosa come una tavola di cristallo traslucido, in cui era scritto: La bella immagine che traspare argentea perch la divinit, che non ha inizio, possiede una chiarit grande; mentre tutto ci che ha inizio vacilla nel timore e non pu comprendere i segreti di Dio nella pienezza della scienza. E udii la voce dal cielo che mi diceva: II. Umana creatura, ascolta e comprendi le parole di colui che era ed e non muta come il tempo. Tutte queste cose sono rivelate in questa visione. XXXVIII. Queste parole i fedeli le accolgano con cuore devoto, perch sono state dettate per il bene dei credenti da colui che principio e fine. Epilogus E udii la voce che viene dalla luce vivente, quella che mi stata maestra in queste visioni, che mi diceva: Coloro che ti hanno aiutato e consolato, semplice creatura umana, nella scrittura delle mie visioni, li render partecipi della mercede di questo lavoro. E io, povera donna, resa dotta nella visione risposi: Signore mio, a tutti coloro che mi hanno aiutato e dato consolazione a proposito di queste visioni, che hai impresso in me fin dallinfanzia e delle quali provavo grande timore, dona la ricompensa delleterna chiarit nella Gerusalemme celeste, sicch ad opera tua gioiscano infinitamente in te.
(traduzione a cura di Michela Pereira)

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SOCIALE

lafamiglia inmissione nellachiesa


una lettura alla luce della familiaris consortio di p. philo raj amburose osm
Ogni cristiano in modi diversi partecipa all edificazione e alla missione della chiesa sotto lazione dello Spirito santo. La teologia pastorale non una semplice riflessione teologica, ma una riflessone teologico-pratica perch la pastorale un agire di Dio qui ed ora. Dio entra nella storia per la salvezza dellumanit. Gli agenti di questa pastorale sono tutti i cristiani, uomini e donne e lo Spirito Santo. Il nostro titolo, a prima vista potrebbe sembrare che tratti solo della famiglia e della missione della chiesa. La famiglia cristiana santa ed un sacramento: come tale chiamata alla santit e alla purificazione. La famiglia cristiana il primo luogo dove i membri della famiglia coltivano le virt, le qualit, i valori, le missioni, ecc. La famiglia cristiana un sacramento di vita, dove la Chiesa trova la sua propria radice nella missione stessa della Chiesa. Il ruolo della famiglia cristiana nella missione della Chiesa ben pianificato e ben apprezzato nella vita della Chiesa. La famiglia cristiana la pietra basilare per edificare la Chiesa e la sua missione. Papa Giovanni Paolo II dice che la famiglia cristiana la consapevolezza
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pi viva della libert personale e una maggiore attenzione alla qualit delle relazioni interpersonali nel matrimonio, in modo da promuovere la dignit delle donne, la procreazione responsabile per leducazione dei figli. Queste famiglie sono vere Chiese domestiche tanto quanto cellule vive della societ. La Chiesa e la famiglia cristiana trovano la radice del modo cristiano di vivere e il senso di rinnovamento della famiglia cristiana nellesortazione apostolica Familiaris Consortio, nella lettera alle famiglie, nella guida illuminata di morale indicata nella Veritatis Splendor ed Evangelium Vit, dei ricchi tesori della dottrina cattolica sul matrimonio e la famiglia contenuta nel Catechismo della Chiesa Cattolica. Lobiettivo la presa di coscienza che la Chiesa non una somma di individui organizzati in gruppi stratificati, ma comunione organica di fratelli e sorelle che, animati dallo spirito di Cristo, vivono e agiscono nel mondo nella diversit e reciprocit. Lagire ecclesiale non si interessa solo dellUomo cristiano ma di ogni uomo che vive nel mondo. La pastorale, in effetti, non pu ignorare questa realt intrinseca delluomo concreto. La famiglia cristiana sempre viva e attiva nel ruolo della comunit. Papa Giovanni Paolo II dice che bisogna testimoniare Dio, che amore, con la certezza che lamore debba essere sempre pi forte in ogni situazione, davanti a ogni difficolt. La famiglia che ha origine nellamore tra luomo e la donna deriva fondamentalmente dal mistero di Dio. La famiglia il centro e il cuore della civilt dellamore. La famiglia cristiana chiamata Chiesa domestica, perch possiede il valore della Sacra Famiglia. La famiglia cristiana rappresenta la visione della Santa Famiglia. Vi una stretta relazione tra la Chiesa e la famiglia cristiana:
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Il testo completo della Familiaris Consortio si pu leggere sul sito http://www. vatican.va/holy_father/john_ paul_ii/apost_exhortations/ documents/hf_jp-ii_ exh_19811122_familiarisconsortio_it.html. Lavvenire dellumanit passa attraverso la famiglia! , dunque, indispensabile ed urgente che ogni uomo di buona volont si impegni a salvare ed a promuovere i valori e le esigenze della famiglia. Un particolare sforzo a questo riguardo sento di dover chiedere ai figli della Chiesa. Essi, che nella fede conoscono pienamente il meraviglioso disegno di Dio, hanno una ragione in pi per prendersi a cuore la realt della famiglia in questo nostro tempo di prova e di grazia. Essi devono amare in modo particolare la famiglia. questa una consegna concreta ed esigente. Amare la famiglia significa saperne stimare i valori e le possibilit, promuovendoli sempre. Amare la famiglia significa individuare i pericoli ed i mali che la minacciano, per poterli superare. Amare la famiglia significa adoperarsi per crearle un ambiente che favorisca il suo sviluppo. E, ancora, forma eminente di amore ridare alla famiglia cristiana di oggi, spesso tentata dallo sconforto e angosciata per le accresciute difficolt, ragioni di fiducia in se stessa, nelle proprie ricchezze di natura e di grazia, nella missione che Dio le ha affidato. Bisogna che le famiglie del nostro tempo riprendano quota! Bisogna che seguano Cristo! Spetta altres ai cristiani il compito di annunciare con gioia e convinzione la buona novella sulla famiglia, la quale ha un

le coppie cristiane sposate proclamano i valori del Vangelo e li vivono. La vocazione del matrimonio, come ogni altra vocazione, consiste nel vivere le virt teologali della fede, della speranza e della carit le virt fondamentali che ogni persona riceve dallo Spirito Santo nel Battesimo
assoluto bisogno di ascoltare sempre di nuovo e di comprendere sempre pi a fondo le parole autentiche che le rivelano la sua identit, le sue risorse interiori, limportanza della sua missione nella Citt degli uomini e in quella di Dio. La Chiesa conosce la via sulla quale la famiglia pu giungere al cuore della sua verit profonda. Questa via, che la Chiesa ha imparato alla scuola di Cristo e a quella della storia, interpretata nella luce dello Spirito, essa non la impone, ma sente in s linsopprimibile esigenza di proporla a tutti senza timore, anzi con grande fiducia e speranza, pur sapendo che la buona novella conosce il linguaggio della Croce. Ma attraverso la Croce che la famiglia pu giungere alla pienezza del suo essere e alla perfezione del suo amore. Desidero, infine, invitare tutti i cristiani a collaborare, cordialmente e coraggiosamente, con tutti gli uomini di buona volont, che vivono la loro responsabilit al servizio della famiglia. Quanti si consacrano al suo bene in seno alla Chiesa, nel suo nome e da essa ispirati, siano essi individui o gruppi, movimenti o associazioni, trovano spesso al loro fianco persone e istituzioni diverse che operano per il medesimo ideale. Nella fedelt ai valori del Vangelo e delluomo e nel rispetto di un legittimo pluralismo di iniziative, questa collaborazione potr favorire una pi rapida ed integrale promozione della famiglia.

e attraverso cui diventiamo santi. La famiglia ha quattro funzioni: formare una comunit di persone, servire la vita, partecipare allo sviluppo della societ e condividere la vita e la missione della chiesa. Ugualmente la Chiesa svolge la missione di Cristo. La famiglia cristiana ha la responsabilit di presentare Cristo come la norma dellamore umano. La famiglia cristiana un rapporto intimo e il suo scopo la continuazione della missione di Cristo per stabilire il regno di Dio nellamore. Cos queste due entit camminano insieme in questo mondo. Quando diciamo che la Chiesa Santa, di conseguenza diciamo che anche la famiglia santa. Oggi la Chiesa e famiglia cristiana sono veicoli di amore, di vita e di salvezza. La vita dellessere umano legata a questi elementi: in questo modo la Chiesa e la famiglia cristiana aiutano i membri della famiglia a riconoscere lamore, la vita e la salvezza. La presenza di Dio attraverso Cristo e la sua Chiesa nella famiglia, fa di questultima una vera fonte di grazia e, per un battezzato, uno dei sette sacramenti della Chiesa cattolica. Il Concilio Vaticano II ha portato un cambiamento nel paradigma della comprensione della missione della Chiesa. La Chiesa nella sua visione missionaria nel documento conciliare Ad gentes, e poi nelle successive esortazioni sinodali, cio Evangeli Nuntiandi di papa Paolo VI e Redemptoris missio di papa Giovanni Paolo II ha espresso la nuova visione teologica sulla missione della
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Chiesa. La teologia della missione si basa sulla centralit di Cristo e sulla sacramentalit della Chiesa. La missione di annunciare il Vangelo della redenzione. Lamore di Dio ci evangelizza, testimonia e parla attraverso di noi e apre il nostro cuore alla missione. La missione della famiglia unattivit profondamente ecclesiale e deve essere fatta in unione con la Chiesa. La missione inizia con la nostra conversione e con il nostro radicale e permanente s alla volont di Dio. Lessenza e il ruolo della famiglia sono precisati dallamore. Per questo la famiglia ha la missione di custodire, rivelare e comunicare lamore. Questo un riflesso vivo e la condivisione concreta dellamore di Dio per lumanit e dellamore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa. La missione della famiglia cristiana richiede la testimonianza di un amore che riempia la comunit cristiana attraverso la vita spirituale della Chiesa domestica: 1. Diffondendo la fede nellimmenso amore di Dio in ogni persona e accettando la Sua volont in ogni momento; 2. Vivendo lamore reciproco, che specchio di DioAmore e che determina la presenza di Ges in mezzo alla comunit e la testimonianza di quellunit per la quale Ges ha pregato; 3. Abbracciando Ges crocifisso e abbandonato il modello-divino per tutti coloro che desiderano cooperare alla costruzione dellunit di uomini e donne con Dio e tra di loro; 4. Partecipando attivamente alla vita spirituale nel ambito della Chiesa specialmente attraverso la preghiera, la Parola e i Sacramenti.
p. philo raj amburose osm

Per misterioso disegno di Dio, nella Sacra Famiglia vissuto nascosto per lunghi anni il Figlio di Dio: essa dunque prototipo ed esempio di tutte le famiglie cristiane. E quella Famiglia, unica al mondo, che ha trascorso un'esistenza anonima e silenziosa in un piccolo borgo della Palestina; che stata provata dalla povert, dalla persecuzione, dall'esilio; che ha glorificato Dio in modo incomparabilmente alto e puro, non mancher di assistere le famiglie cristiane, anzi tutte le famiglie del mondo, nella fedelt ai loro doveri quotidiani, nel sopportare le ansie e le tribolazioni della vita, nella generosa apertura verso le necessit degli altri, nell'adempimento gioioso del piano di Dio nei loro riguardi. Che san Giuseppe, uomo giusto, lavoratore instancabile, custode integerrimo dei pegni a lui affidati, le custodisca, le protegga, le illumini sempre. Che la Vergine Maria, come Madre della Chiesa, cos anche sia la Madre della Chiesa domestica, e, grazie al suo aiuto materno, ogni famiglia cristiana possa diventare veramente una piccola Chiesa, nella quale si rispecchi e riviva il mistero della Chiesa di Cristo. Sia [] Lei, Madre Addolorata ai piedi della Croce, a confortare le sofferenze e ad asciugare le lacrime di quanti soffrono per le difficolt delle loro famiglie. E Cristo Signore, Re dell'universo, Re delle famiglie, sia presente, come a Cana, in ogni focolare cristiano a donare luce, gioia, serenit, fortezza. voi, venerati fratelli e diletti figli, e ad aprire i vostri cuori alla luce che il Vangelo irradia su ogni famiglia.
(Familiaris Consortio)

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la cronaca del santuario


giovedi 21 marzo: il gruppo dei ragazzi che si prepara per ricevere il sacramento della Confermazione, unitamente alle proprie famiglie e ai padrini e alle madrine, si raccolto in Basilica per un momento di riflessione e preghiera allinterno del rito della Confessione comunitaria. Alcuni confratelli della Comunit hanno poi coadiuvato il priore parroco nellamministrazione della confessione alle singole persone. venerdi 22: la comunit parrocchiale e dei fedeli ha partecipato con interesse allofferta quaresimale proposta dalla Comunit dei Servi di Maria di Udine. La veglia Maria sotto la Croce ha unito letture, preghiere e riflessioni di qualit in un percorso volto a mettere in luce il grande dolore e contemporaneamente il significato di enorme speranza che il cristiano deve leggere nella Passione di Nostro Signore. domenica 24, delle palme: se la corsa al ramoscello dulivo benedetto iniziata gi intensa con la messa prefestiva di sabato 23, notevole stata comunque la partecipazione ad ogni liturgia della giornata. La messa parrocchiale iniziata, come duso, con un po di anticipo per permettere lo svolgimento della prima parte (la benedizione degli ulivi e la commemorazione dellingresso a Gerusalemme) nel chiostro cinquecentesco, da cui poi si snodata la folta processione che ha raggiunto la Basilica per procedere con la liturgia. Densa e significativa la lettura della Passione secondo Luca, che questanno non ha visto la pluralit di voci a interpretare i vari personaggi coinvolti, bens di tre soli lettori a cui sono state affidate le parti del Cristo, del cronista e di tutti gli altri. Particolarmente vissuta la celebrazionet, che ha visto tra gli altri la partecipazione di numerosi bambini, ragazzi e giovani dei vari gruppi di catechismo parrocchiale.
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Due momenti della liturgia delle Palme, iniziata in chiostro con la benedizione degli ulivi e la commemorazione dellingresso in Gerusalemme.

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giovedi 28 in cna domini: la liturgia del gioved santo che, come duso, prevede la lavanda dei piedi, ha visto una sentita partecipazione dei fedeli e dei parrocchiani attorno agli oltre venti bimbi che si accingono a ricevere il sacramento della Comunione e sono stati oggetto del rito purificatore. Assai coinvolgente il rito della reposizione del Santissimo e della spoliazione dellaltare compiuta al termine della liturgia. Sempre al termine, a supporto di una bellissima usanza dei Servi, stato distribuito a tutti il pane di condivisione, da portare a casa o a qualche persona ammalata o impedita a partecipare. venerdi 29: durante la mattinata, i ragazzi che si preparano a ricevere il sacramento della Cresima si sono ritrovati in parrocchia per il consueto ritiro. Riflessioni, preghiere e anche proiezioni sono servite ad inquadrare e condurre i pensieri e il confronto su questo periodo di penitenza e di speranza. I giovani del gruppo Volentieri si sono invece recati a visitare linstallazione artistica su Giambattista Tiepolo ospitata a Villa Manin di Passariano, attraverso le cui opere hanno potuto condurre opportune riflessioni sul tema della fede. Ritrovo poi per tutti, assieme ai fedeli e ai parrocchiani, allAdorazione delle ore 15 in Basilica. Davvero folta la partecipazione dellassemblea, a cui sono stati offerti importanti e intensi momenti di silenzio per la preghiera e ladorazione personali. sabato 30: gi dalla serata il Santuario ha iniziato ad affollarsi di fedeli in attesa dellinizio della Veglia pasquale, previsto per le ore 21. Il cattivo tempo atmosferico non ha permesso di utilizzare il giardino, ma la liturgia ha visto comunque linizio e lo svolgimento della prima, suggestiva

parte (la benedizione del fuoco e laccensione del cero pasquale) tra le colonne coperte del chiostro cinquecentesco. La processione ha poi raggiunto la Basilica dove lassemblea, immersa nelle tenebre, ha potuto accendere le proprie candele attingendo la luce dal cero pasquale. Lannuncio di Pasqua, cantato dal coro parrocchiale, ha poi visto lo svolgimento della Liturgia della Parola con le letture di Gen (1,12,2), Es (14,15-15,1), Is (55,1-11), Ez (36,1617a.18-28), a cui seguito il canto del Gloria con lo scioglimento solenne della campane a festa. La liturgia questanno ha visto la presentazione alla comunit parrocchiale del bimbo Francesco, che durante il rito notturno ha ricevuto il battesimo. La santa messa si conclusa, secondo usanza, con la distribuzione dei fiori benedetti dopo lincensazione della santa icona della Vergine delle Grazie un rito sempre particolarmente apprezzato dallassemblea. Un piccolo momento conviviale nel salone del chiostro ha permesso lo scambio reciproco degli auguri pasquali. domenica 31, pasqua: in un clima di gioia per la resurrezione del Signore, tutte le messe hanno visto unampia partecipazione di fedeli, che hanno accolto con piacere gli auguri offerti loro dai confratelli Servi. La certezza che la Vita trionfa sulla morte, cos come risuona nel canto della sequenza Victim paschali laudes, stato il filo rosso dei vari commenti liturgici. domenica 7 aprile: alla comunit parrocchiale, la seconda domenica di Pasqua ha riservato una anzi, tre bellissime sorprese: la presentazione e il battesimo di Chiara, Delia Emi e Elena che da oggi sono entrate a far parte del grande abbraccio dei fedeli alla Madonna delle Grazie.
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BREVE CALENDARIO DEI PROSSIMI EVENTI:


do ma gi lu me 21/04 23/04 25/04 29/04 01/05 san Anselmo: tanti auguri di buon onomastico a p. Anselmo M. Busatto osm! san Giorgio: tanti auguri di buon onomastico a p. Pier Giorgio M. Brocchieri osm! solennit di san Marco evangelista e festa della Liberazione memoria di santa Caterina da Siena, patrona dItalia e dEuropa memoria di san Giuseppe lavoratore ore 9: presso il Seminario Arcivescovile di Udine in viale Ungheria avr inizio la XXVII Festa dei Ministranti dellArcidiocesi di Udine; alle ore 12 lArcivescovo S.E. mons. Andrea Bruno Mazzocato presieder lEucaristia in Cattedrale ore 10: la Basilica ospiter il pellegrinaggio proveniente da Ciconicco (Ud) memoria di san Pellegrino Laziosi osm ore 11: celebrazione delle Comunioni ore 9: celebrazione della santa Messa nella chiesetta di san Antonio ore 20.45: concerto di fine anno del Coro e dellOrchestra del Liceo Classico Jacopo Stellini, in Basilica con ingresso libero memoria del beato Benincasa osm ore 15: presso il Seminario Interdiocesano di Castellerio di Pagnacco (Ud), ultimo appuntamento con Vieni e seguimi!, ritiro spirituale per bambine e bambini di Prima Comunione ore 15.30: presso lAuditorium della Regione in via Sabbadini a Udine, lUfficio scuola diocesano e il Coordinamento Scuole Cattoliche della Diocesi promuovono il convegno Emergenza educativa: un0ipotesi di lavoro, per una scuola della societ civile, con i relatori Franco Nembrini e Stefano Versari solennit dellAscensione di Nostro Signore memoria del beato Francesco da Siena osm ore 17: presso il Seminario Interdiocesano di Castellerio di Pagnacco (Ud), ultimo appuntamento con il gruppo Vino di Cana, rivolto a coppie di sposi e fidanzati che desiderano coltivare la propria vocazione coniugale, accompagnati da don Maurizio Zenarola memoria della Nostra Signora di Fatima ore 21: in cattedrale lArcivescovo S.E. mons. Andrea Bruno Mazzocato celebrer la Veglia solenne di Pentecoste per i giovani solennit di Pentecoste nel pomeriggio: la Basilica ospiter il ritiro dei bambini provenienti da Pradamano (Ud) e che si accingono a ricevere il sacramento della Prima Comunione ore 19: i pellegrini provenienti da Pradamano (Ud) raggiungeranno la Basilica solennit della Santissima Trinit memoria del beato Giacomo Filippo Bertoni osm solennit del santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Corpus Domini)

sa do ma ve sa

04/05 05/05 07/05 10/05 11/05

do 12/05

lu ve

13/05 17/05

do 19/05 lu do gi do 20/05 26/05 30/05 02/06

Vi anticipiamo inoltre:
20-27/06 11-12/07 pellegrinaggio per catechisti in Terra Santa guidato da don Alessio Geretti in Cattedrale, vespri solenni e pontificale per i santi patroni Ermacora e Fortunato (nelloccasione, venerd 11 ci sar anche la presentazione dellAnno Pastorale 2013/14) 29/07-02/08 Corpo, anima e spirito nella Bibbia: dalla creazione alla risurrezione, corso biblico estivo proposto dallIstituto Superiore di Scienze Religiose di Udine e guidato dal biblista mons. Rinaldo Fabris 17-24/08 Sulle orme di san Paolo, viaggio-studio a Cipro organizzato dallIstituto Superiore di Scienze Religiose di Udine
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Carmine Capone, Resurrezione di Cristo, acrilico su tela 2012. www.carminecaponearte.com

Da parte del priore e parroco p. Francesco M. Polotto osm, di tutti i confratelli della Comunit di Udine e dalla giungano a tutti voi i migliori auguri di buona Pasqua nel Signore.

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