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LANIMALE CONSAPEVOLE

Le condizioni del mondo attuale sono sotto gli occhi di tutti e credo che non si possa dire, senza timore di vedersi immediatamente allungare il naso, che le cose vadano bene. come se ci trovassimo nel pieno di un tornado, marciando sempre pi vorticosamente verso la sua stretta e distruttiva base. E il tornado si sa, non discrimina, attira e distrugge tutto ci che incontra, lasciando dietro di se quel che noi abbiamo di fronte:

- Il cambio climatico - La mancanza di risorse (acqua, cibo, risorse energetiche etc.) - Inquinamento - Disboscamenti - Inondazioni e desertificazione - Sovrappopolamento - Povert sempre maggiore e sempre pi allargata - Ritmi di vita sempre pi frenetici e insostenibili - Propensione cieca e inconsapevole alla violenza gratuita - Minacce nucleari e biologiche

E via dicendo. Esiste una connessione diretta e profonda tra la maggior parte di questi avvenimenti e il modello di cultura dominatrice che luomo ha imposto alla natura, a se stesso e ai suoi simili negli ultimi 6/7 mila anni. Questo modello si basa su una organizzazione sociale piramidale, autoritaria e di stampo patriarcale, che si appoggia sulluso della violenza e della forza (per preservare la struttura verticale), il mantenimento costante di un grado di tensione e paura (per controllare i livelli sottostanti), lincitamento al possesso e al materialismo (linfa vitale delleconomia) e la sottomissione della donna.

La definizione di modello dominatore stata per prima introdotta dalla sociologa austro-americana Riane Eisler nel suo libro The Chalice and the Blade, anche se non abbiamo certo bisogno dei suoi studi per riconoscerne le caratteristiche principali nella nostra societ di oggi.

Eppure, non sempre stato cos.

Sempre secondo la Eisler infatti, esiste un sistema socio-culturale, antecedente e contrapposto al modello dominatore, chiamato modello mutuale, formatosi allinizio dellera neolitica e sviluppatosi successivamente nella civilt minoica e pi tardi a Creta, prima di soccombere al modello patriarcale. Le sue caratteristiche principali prevedevano unorganizzazione democratica e pi orizzontale della societ, una considerazione paritaria dei sessi (dove le caratteristiche prettamente femminili quali la premura e la non violenza erano altamente presi in considerazione) e un minor utilizzo della violenza in generale, poich non vi erano caste o gerarchie da difendere.

Ora, osservando il mondo pi attentamente, mi accorgo che parvenze di questo antico modello stanno a poco a poco riaffiorando in parecchi settori della nostra societ: dalla ridistribuzione delle risorse alimentari ed energetiche, ai timidi tentativi di suggerire modelli sociali basati sulla condivisione e lautogestione di dette risorse in maniera orizzontale, come avviene con Internet e la rete. Ma la loro voce ancora troppo debole. Come mai? Il modello dominatore talmente radicato nella nostra societ, che per superarlo, ci vuole uno sforzo in pi. necessario un salto di consapevolezza radicale che faccia ripensare completamente il sistema di rapporti tra gli uomini stessi e tra luomo e la natura.

Forse, se vogliamo trovare una soluzione per il futuro dobbiamo voltarci a guardare il passato.

stato letnobotanico Terence McKenna nel suo libro The Archaic Revival ad avvertire per primo la necessit di abbracciare i principi del modello mutuale descritto dalla Eisler, aggiungendo per, che per giungere a questo obiettivo avevamo bisogno di acquisire un maggior grado di coscienza. In altre parole, secondo McKenna, era necessario recuperare il pensiero antico originale, (la mente sciamanica o mente nativa) che aveva portato alla creazione di quel modello. Fu allinizio degli anni 70, dopo aver trascorso alcuni mesi nel cuore dell Amazzonia, a contatto con trib sciamaniche che McKenna giunse a queste conclusioni. Le stesse a cui arriv Manuel Almendro, psicologo spagnolo, autore del libro Chamanismo e promotore della Psicologia Transpersonale, e molti altri che li precedettero o li seguirono in esperienze simili.

Lo sciamanesimo la pi antica forma di spiritualit esistente, originatasi nelle civilt di quasi tutto il mondo a partire dal Paleolitico Superiore (50.000/15.000 anni fa) e giunta fino a noi praticamente intatta, nei suoi fondamenti e rituali. Si basa su una relazione profonda, quasi osmotica delluomo con la natura,

attraverso il raggiungimento di uno stato di coscienza superiore che riconosce una realt molto pi ampia di quella che normalmente riconosciamo come tale. Una forma di conoscenza che sviluppa la via della Mente Nativa (o mente sciamanica), ovvero una mente pulita, innocente, non ancora influenzata dal pensiero, che si relaziona al mondo in maniera immediata e totale, come pu fare un bambino o un animale.

Ma quali sono le ragioni che hanno spinto McKenna, Almendro e gli altri, a insistere sul recupero della mente sciamanica da parte delluomo occidentale come via per poter cambiare il suo approccio col mondo, al fine di poter uscire dal tornado?

Andiamo per gradi.

In primo luogo, pare che esista una piattaforma universale, sulla quale siedono tutti i saperi delluomo, una base primordiale comune, tanto allo sciamanesimo quanto al resto delle religioni originali (ovvero il loro centro mistico, spogliato delle differenze culturali), ma anche di numerose correnti filosofiche, (neoplatonismo e derivati), nonch scientifiche (si pensi alla fisica quantica)e psicologiche. Fu il monaco umanista Agostino Steuco a dargli per primo un nome, battezzandola Filosofia Perenne. Il concetto fu poi ripreso dal filosofo matematico tedesco Gottfried Leibniz e in epoca contemporanea da Aldous Huxley. I principi fondamentali della Filosofia Perenne affermano che:

- Esiste una realt pi grande rispetto al mondo fisico/fenomenologico che normalmente riconosciamo come tale. Questa realt non pu essere percepita attraverso i sensi, ma certamente lanima e lintelletto umano ne sono suoi testimoni nellessenza pi profonda. - Lessere umano riflette la natura di questa realt in due aspetti: mentre il corpo materiale soggetto alle leggi fisiche della nascit e della morte, laltro aspetto trascendente, senza tempo, lessenza stessa delluniverso. - Tutti gli esseri umani possiedono una capacit (anche se la gran parte delle persone lha dimenticata) per poter riconoscere a livello intuitivo la verit ultima e assoluta sulla natura della realt. Questa percezione la meta finale degli esseri umani e il suo sviluppo ed esercizio sono il proposito della loro esistenza.

In secondo luogo, per poter diventare sciamano, liniziato deve affrontare un viaggio sia fisico che interiore, caratterizzato da diverse tappe:

- la chiamata e la crisi: un segnale esterno che richiede alliniziato di abbandonare la sua vita normale. - lapprendimento: linizio del viaggio, il contatto con i propri mostri e i propri fantasmi, la discesa agli inferi e lascesa al paradiso, lacquisizione della conoscenza. - il ritorno: entrato in contatto con la realt vera, liniziato deve tornare al suo mondo. - il servizio: una volta tornato, liniziato trasformato in sciamano (luomo comune che riceve lilluminazione) mette il suo sapere a disposizione degli altri.

Come nel caso della Filosofia Perenne, straordinariamente, le tappe del viaggio sciamanico, coincidono con le tappe di quello che conosciuto come Il viaggio delleroe, una struttura archetipica, alla base della gran parte dei miti, o saghe, o favole, o ideali religiosi, che siano mai stati prodotti in ogni cultura e in ogni epoca e conosciuto anche come Monomito. Il termine, introdotto dallo scrittore e professore di mitologia e religione comparativa, Joseph Campbell, nel suo libro The hero with a thousand faces(1949), non descrive soltanto una mera struttura narrativa, ma un vero e proprio impianto psichico, sempre presente fin dalla nascita delluomo.

Mettendo insieme questi due elementi quindi, attraverso il viaggio psicofisico-spirituale del Monomito che si giunge alla conoscenza universale della Filosofia Perenne, una conoscenza che permette di vedere il mondo con gli occhi di uninnocenza primordiale, la mente nativa, ma con una consapevolezza superiore, capace di farci percepire non come esseri individuali distinti, ma come parte di un organismo totale, armonioso e in perfetto equilibrio. questa la consapevolezza dello sciamano e del mistico e la straordinaria notizia che questa capacit presente in ogni individuo. Possiamo trasformarci in animali consapevoli. Abbiamo un genio dentro di noi, tutto ci che dobbiamo fare fregare la lampada e farlo uscire.

Ma come? Dobbiamo forse trasferirci tutti nella giungla e seguire rituali sciamanici? O isolarci sul monte e meditare col maestro Zen? Assolutamente no, ma serve un radicale cambio di prospettiva, bisogna volgere lo sguardo verso linterno per tentare di scoprire la nostra relazione con luniverso, perch come dice il Dr. Almendro, abbiamo fatto passi da gigante nella scienza e nella medicina, ma in decine di migliaia di anni della nostra esistenza non abbiamo avanzato un solo millimetro nella conoscenza di noi

stessi, non abbiamo mai messo la testa fuori dalla caverna di Platone. Tutto ci che vediamo sono ombre, mentre la realt rimane fuori. Il modello illuminista (e prima ancora rinascimentale), delluomo al centro del mondo, scricchiola e vacilla non appena ci rendiamo conto, come rivela Blaise Pascal, di quanto piccoli e insignificanti siamo al cospetto delluniverso. Frasi come Stiamo distruggendo la natura sono pretenziose e prive di senso. Tutto ci che possiamo fare, e stiamo facendo, distruggere noi stessi. La natura sta semplicemente riassettando il suo equilibrio, e se per farlo avr bisogno di spazzarci via lo far con un colpo di tosse, senza pensarci due volte.

Ma, come ho detto allinizio, barlumi di una nuova (primitiva) coscienza stanno riemergendo. Pensiamo alla visione quanto mai fattibile, ma tuttora ignorata di uneconomia allidrogeno teorizzata da Jeremy Rifkin; alla progettazione di edifici autonomi (ovvero edifici che imitano le piante producendo da sole tutta, o quasi, lenergia di cui hanno bisogno per mantenersi), disegnati dagli architetti Brenda & Robert Vale; alla rivoluzione del concetto di produzione industriale ideato da Braungart & McDonough secondo il principio Cradle to Cradle (dalla culla alla culla), per il quale ogni oggetto prodotto costituito da parti che, una volta esaurita la vita delloggetto stesso, sono completamente riutilizzabili in altri ambiti o riassorbiti dalla natura, proprio come qualunque elemento organico; alle organizzazioni che premono per un cambio decisivo dei modelli socio-economici attuali, a favore di strutture pi equilibrate e orizzontali.

Le soluzioni per un mondo nuovo esistono gi, sono sempre esistite e sono dappertutto. Bisogna solo togliersi le bende dagli occhi e cominciare a cercare.

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