Esplora E-book
Categorie
Esplora Audiolibri
Categorie
Esplora Riviste
Categorie
Esplora Documenti
Categorie
In un periodo di discussione e di confronto, Noi, giovani di Istinto Animale, sempre in continua evoluzione, animati dalla forza delle idee, dallesperienza e dallazione, abbiamo deciso di scrivere questo Manifesto, che riassume la nostra visione della realt, indicandone le caratteristiche, le contraddizioni, le alternative. Non identificandoci nelle varie correnti animaliste-ambientaliste ed in nessun movimento e partito politico, stiamo cercando attraverso un percorso, di far nascere unalternativa concreta al distruttivo nulla del nostro tempo. Il nostro obbiettivo una rivoluzione culturale e come tale compie un movimento molto simile a quello della Terra intorno al Sole, l'idea in continuo movimento. Vogliamo porci in antitesi alla passivit e allimmobilit: con il binomio azione-educazione ci opponiamo ai discorsi degli intellettuali da salotto e alla societ delluomo schiavo del lavoro, degli obblighi autoimposti e delle multinazionali. Vogliamo uscire fuori gli schemi pseudopolitici, dai discorsi alimentati da un divide et impera che alleggia in ogni campo del sociale. Vogliamo essere unavanguardia delle idee e dellazione ed ergerci oltre le discussioni su chi sia pi o meno degno della causa. Noi abbiamo unideologia politica ben precisa che non si incarna nella visione di destra e di sinistra. Noi viviamo il presente e per questo analizziamo criticamente la realt contemporanea ed agiamo per trasformarla. Noi siamo la Resistenza Verde: in netta opposizione al turbocapitalismo, lottiamo per una societ dove luomo sia figlio della natura e non despota di essa, convinti che non possa esserci alcuna liberazione umana senza quella animale ed ambientale. La nostra, non vuole rimanere una delle tante proposte rivoluzionarie-utopistiche, ma vuole essere una meta da raggiungere attraverso la volont, la militanza, la lotta. Una guerra che dichiariamo ai falsi miti del nostro secolo, al Dio unico profitto, alla societ del business che annienta tutto e tutti. Contro ogni discriminazione, sia essa di razza o di sesso, ''Istinto Animale'' aperto a tutti gli animalisti e gli antispecisti che si riconoscono nei nostri principi e vogliono intraprendere un percorso di educazione ed azione. Giovani allassalto, hic et nunc. E tu, da che parte stai?
Introduzione
Da persona ad individuo, da individuo a macchina. La metamorfosi delluguale oggi ormai quasi completa. Nella nostra societ turbocapitalista e globalizzata, tutto diviene massa: la produzione, la cultura, lessere stesso. Nel nome della democrazia, della pace e dellordine (un nuovo ordine), degli spettri dirigono il mondo: chi ha qualcosa da ridire, chi prova ad alzare la voce, pi semplicemente, chi non massa, viene distrutto. Si cancellano le differenze etniche, sociali, religiose, perch il vivere tutti assieme, la mancanza di identit, lessere uguali fanno comodo agli spettri: permettono loro di infiltrarsi ovunque, porsi quel gradino pi alto rispetto alla massa per addomesticarla, controllarla, dominarla. Allinterno di tale sistema infatti, tutto mosso da un solo obiettivo: il profitto. La massa, costituita da macchine prive di identit, etica ed incapaci di veder oltre la propria sopravvivenza, lavora incessantemente per garantire una vita sempre migliore ai suoi costruttori, dominatori, spettri. Nascere, produrre, crepare: per questo la massa stata programmata. L' uomo perde la propria individualit e si riduce a essere un numero di ore di lavoro da mettere a disposizione del proprio padrone, del marchio spettrale che lo controlla. Egli responsabile e vittima di questo sistema, soggiogato dal binomio lavorare per vivere-vivere per lavorare. Se c altro nella vita di queste macchine infatti solo lillusione di vivere. Ogni loro gesto quotidiano non fa che alimentare il sistema dal quale vengono oppressi e di cui sono responsabili: loro creano il mercato, il mercato distrugge loro. Un mercato invaso da prodotti, anche questi inevitabilmente, di massa: i marchi dominano il mondo, i media (marchi anche loro) li rendono sempre pi visibili, le istituzioni (marchi dei marchi) li tutelano. Marchi multinazionali che controllano il mondo. O meglio, lo annientano. Luomo-macchina vive grazie a loro, il resto stato distrutto. O grande e multi o niente. Grazie a loro, gli spettri assumono forma, prendono vita, entrano nel corpo del multi-stato, unico, globale: lo schiavizzano. Gli uomini, o ci che resta della loro essenza, sono gli ingranaggi di questo meccanismo. Gli animali e lambiente le vittime innocenti ed inermi.
Sezione I
II Veloce meglio?
Oggi siamo nel XXI secolo. Meglio specificarlo, perch essendo la nostra societ spesso pi veloce di noi, qualcuno potrebbe essere disorientato. In questo nuovo millennio, nelle nostre vite, non c un attimo di tregua. Ogni giorno, vediamo migliaia di immagini virtuali scorrerci sotto gli occhi, sentiamo notizie provenienti dallaltra parte del globo, riusciamo a fare pi cose noi rispetto a qualsiasi altro uomo di una qualsiasi altra epoca storica: stiamo andando cos veloce per da esserci scordati il perch lo stiamo facendo. La velocit, che domina la nostra esistenza, ci ha ingabbiato in una vita che paradossalmente pi statica che mai. Siamo veloci solo per compiere pi azioni banali allinterno di un sistema che ci vuole macchina, giorno dopo giorno corriamo in un cerchio sempre pi delineato chiamato routine. Parliamo con gli amici attraverso i social network invece di incontrarli realmente, mangiamo ai fast food per non tornare a casa a pranzo, prendiamo la macchina anche solo per non fare quattro passi. Intanto costantemente spendiamo, acquistiamo, compriamo talmente tanto da non essere pi definibili come consumisti ma direttamente come consumati. La velocit infatti, ci permette di integrarci perfettamente allinterno di un sistema che vuole lannullamento del singolo e lannientamento delle emozioni. larma ideale per trasformare luomo in automa senza che egli se ne accorga, allinterno di una societ disumanizzata, impossibilitata a pensare perch non ne ha il tempo per quanto va veloce. Stiamo sacrificando la nostra libert, con tutto ci che ne consegue, in nome della velocit. Vale la pena correre da schiavi?
capitalismo e lavvento del turbocapitalismo, dobbiamo riconoscere il turbocapitalista come il nuovo capitalista, pi forte e con pi potere che mai. Nel nostro sistema, ovviamente il pi libero di sempre, dove tutti possono essere liberi di comprare o di essere comprati, dove il mercato talmente libero che ha deciso chi ne pu prendere parte o usufruirne e chi no, dove se hai forse sei, se sei probabilmente non hai, questo scenario sembra irreversibile. Ma la stragrande maggioranza degli uomini sul pianeta non lunica vittima: gi perch il progresso, generalmente inteso, caratterizzato dallo sviluppo della tecnica e dalla produzione di massa, passa sempre pi sopra a tutto, alla Natura nel suo insieme. Ambiente ed Animali sono considerati oggetti nelle mani degli uomini, oggi come mai prima. Si snatura il soggetto in vista della funzionalit delloggetto che sar: lalbero visto come carta, la terra come terreno dove verr edificato un qualche edificio, la mucca come cibo, la pecora come maglione, il leone come spettacolo. il profitto generato dallabitudine e labitudine regolata dalla logica del profitto che generano tutto ci. Non ci sono valori etici in discussione, perch letica oggi, in questa societ non esiste.
E allora nel nome del nuovo Dio, tutto lecito. facile prendersela con i pi deboli. sempre stato facile. Ancora pi facile giustificare tutte le azioni spregevoli, sempre e comunque, fatte contro chi non si pu n difendere n pu condannare queste violenze. Questo siamo noi, esseri umani. Pensiamo di poter controllare tutto, crediamo di essere perfetti, gloriosi, invincibili. Ed invece, stiamo distruggendo un pianeta, abbiamo schiavizzato milioni di specie. Non c nulla n di eroico n di lecito. Le foreste vengono abbattute per far posto a nuove fabbriche, le quali incrementano linquinamento che raggiunge cieli sempre pi alti ed acque sempre pi profonde; nel mentre miliardi di animali ogni anno vengono torturati, schiavizzati, massacrati senza aver di fatto mai vissuto. Continuiamo a farlo, incoscienti per il bene comune, amorali verso il diverso. Giustifichiamo tutto. ora di dire basta.
Sezione II
I X: Resistenza Verde
Oggi, in questa societ che tutto ingloba e massifica, siamo invasi da centinaia di partiti, movimenti e gruppi politici che si fanno la guerra tra di loro, promettono cambiamenti ed invocano la rivoluzione. Tuttavia come il presente ci sta insegnando direttamente sulla nostra pelle, le loro sono solo chiacchiere: tutti sono amalgamati allinterno di un sistema che non hanno nessuna intenzione di cambiare. Sono i sottoposti delle banche e delle multinazionali ed i superiori di altre migliaia di persone che ricoprono cariche pi o meno importanti allinterno di uno stato snaturato e privo di qualsiasi senso etico e logico. La loro enfasi rivoluzionaria del periodo antecedente alle elezioni, si placa subito dopo il voto. Non gli rimane allora che sguazzare nella loro piscina piena di oro e vergogna. Mentre loro chiacchierano per, la societ corre, il turbocapitalismo travolge, il pensiero critico viene meno, la resistenza vacilla. Nel frattempo, le formazioni extraparlamentari spesso si concentrano su nemici minori perdendo di vista i veri obiettivi per i quali lottare. Crescono cos le divisioni tra i poveri che continuano a combattere tra di loro, distruggendosi a vicenda. I ricchi, gli spettri, i potenti ammirano questo scenario dallalto della piramide sociale, ridendo ed ingrassando sempre pi. Associazioni e movimenti che si occupano delle cause pi differenti, svolgono un ruolo marginale perch continuano a non capire che stando nel sistema, con le idee e con i metodi prestabiliti da esso, poco potr cambiare. La gente comune intanto continua, ingabbiata mentalmente, a vivere la sua vita di quotidiana follia tra gli squilibri e la paradossalit della societ. E noi? Noi vogliamo essere i lupi di una rivoluzione intenta a sconfiggere il capitalismo che opprime la Natura nel suo insieme. Non siamo interessati alle battaglie statiche, illusorie, reazionarie del nostro tempo. Non vogliamo riformare il sistema dal suo interno perch lo riteniamo impossibile. Vogliamo rivoluzionarlo e per farlo ne usciremo e costituiremo una realt parallela capace di andare oltre le chiacchiere da salotto, i gloriosi ideali, le tante promesse. Siamo i portatori di una grande X, nuovo simbolo di una resistenza culturale che getter le basi per una nuova societ verde.
Noi siamo la Resistenza Verde. Resistenza perch ci opponiamo al tiranno turbocapitalista che tutto conquista, ingloba, opprime; Verde perch siamo convinti che la liberazione umana non possa prescindere da quella animale ed ambientale. Luomo prima di pensare alla costituzione della societ umana, deve rivalutare la sua posizione allinterno dello spazio-mondo. Lumanit solamente una delle tante specie differenti che abitano la Terra, spesso per gli uomini sembrano scordarsene. Siamo convinti di essere al centro del mondo e che tutto giri intorno a noi. Crediamo di essere superiori a tutti e che gli altri esistano solo per essere nostri strumenti. Cos, ci siamo arrogati il diritto di agire senza il minimo ritegno verso il diverso. Abbiamo distrutto e continuiamo a distruggere in nome del progresso e del Dio denaro. Tra poco per non ci sar pi nulla da distruggere: tutto sar finito, estinto. Invertire la rotta oggi dunque necessario, perch lantropocentrismo ha trasformato luniverso, nel suo insieme, in un grande oggetto, svuotato della propria essenza, nelle nostre fredde mani. Ritrovare la nostra identit, rispettando quella ambientale ed animale, la grande missione che ci spetta.
Comprando un cane, accudendo un gatto, dando da mangiare ad un pesciolino rosso abbiamo deciso di bendarci davanti agli incalcolabili quotidiani soprusi che la nostra specie mette in atto contro quella animale. La societ del XXI secolo che corre, non dandoci il tempo di pensare, ci fa per nascondere. Infatti, ci evita le urla dei maiali macellati, lagonia di un agnello senza mamma per tutta la vita e di un pesce strappato al mare: ci fa nascondere dalla e nella nostra crudelt. Una crudelt che per molti non si manifesta pi con il fucile in mano ma nella routine tavolasupermercato, tanto quotidiana quanto criminale. I paraocchi sono cos saldi da assicurare allignoranza umana una penosa solidit. Ogni ora, ogni giorno, ogni anno, migliaia, milioni, miliardi di animali vengono soppressi nel mondo per diventare cibo. Dopo una vita del tutto innaturale in cattivit, quelli che prima erano esseri senzienti vengono barbaramente uccisi, diventando cadaveri destinati a sfamare lingordigia di molti. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Tutto questo accade infatti, nella totale indifferenza di gran parte della nostra societ: la quotidianit, dominata dalla passivit, ha abituato gli esseri umani ad essere complici di questo massacro, senza fare domande, entusiasti del loro hamburger. Assurdo anche solo pensare che ci si possa tranquillamente arricchire sulla sofferenza e sulla morte altrui. Tuttavia la vita e la libert oggi valgono meno del gusto e del profitto: letica ha lasciato il posto alle insegne luminose di macellerie, pescherie e latterie. Ma non solo. Perch sotto il pretesto di una falsa scienza come la vivisezione, la perversa bramosia umana di pelle e pelliccia, la necessit di un riso malato in un circo o in uno zoo, altri milioni di animali vivono in cattivit, torturati, per poi morire nellanonimato ed essere sepolti nel dimenticatoio. Gli animali non hanno la possibilit di difendersi, noi dobbiamo essere i loro liberatori. Non hanno la possibilit di parlarci ma sappiamo che, essendo esseri senzienti, provano dolore e piacere: quello che la societ umana infligge loro un ciclo di schiavit, sofferenza, morte. arrivato il momento di liberarli. Quando si combatte per la liberazione animale dovremmo vederla dalla prospettiva degli sfruttati: agli animali non interessa chi siamo, come la pensiamo o come passiamo la nostra vita, gli interessa cosa facciamo di concreto per loro, gli interessa vivere e per farlo gli uomini devono lasciarli in pace. indispensabile che ogni essere umano prenda delle decisioni personali nellambito della sua quotidianit per far cessare questa schiavit: intraprendendo un percorso, deve arrivare a vivere in modo indipendente rispetto agli animali. Per questo lessere vegan deve costituire il fondamento di una nuova societ libera. Non combattiamo per dare maggiori diritti allinterno della societ umana agli animali: lottiamo per la loro liberazione, per liberarli dal controllo e dalla pazzia umana, per renderli autonomi facendoli (ri)diventare soggetti e non oggetti nelle mani degli umani. Ci sentiamo di affermare che non dobbiamo per forza amarli o giocarci assieme, ma dobbiamo prima di tutto ed assolutamente rispettarli.
E per rispettarli intendiamo in tutti i sensi: non mangiarli, non impiegarli nei laboratori di alcun genere, non utilizzarli come indumenti, non sfruttarli per sport o divertimento: in breve non possederli perch su loro non abbiamo nessun diritto.
IV Territorio e azione
Lolocausto animale e la distruzione dellambiente sono, allo stesso tempo, delle cause e delle conseguenze del processo autodistruttivo umano. Snaturando noi stessi infatti, perdendoci nella societ delluguale e del business, muoviamo un attacco concreto alla vita delle altre specie animali e della Natura in generale, minando la loro essenza, identit e libert. Il vivere velocemente e la societ massificante hanno portato inevitabilmente al tracollo di ogni sentimento di comunit tra individui della stessa specie: accecati da Mammona siamo capaci di ogni tipo di nefandezza dimenticando la nostra reale natura, ovvero quella di animali sociali e comunitari. Catapultati in agglomerati urbani, veniamo continuamente addomesticati e mutati dai dogmi di una societ che vuole lannullamento del nostro essere, perdendo sempre di pi il rapporto con la nostra terra. Larmoniosa forza vitale della Natura quotidianamente sopraffatta dal disordine delle metropoli, dal rumore delle automobili, dal fumo delle fabbriche: continuando cos non potremo che scontrarci contro il naturale, fino a distruggerlo definitivamente. Per questo necessario un cambiamento, qui ed ora. In un globo cos vario come quello terrestre, ricco di culture, tradizioni e stili di vita differenti, riteniamo sia opportuno occuparci primariamente del territorio nel quale viviamo. Conoscendone le dinamiche infatti, siamo in grado di analizzare meglio i problemi ed apportare soluzioni adeguate nel rispetto del luogo, di chi lo abita e di chi lo abiter. La nostra volont di azione, deriva da unideologia pensata per contrastare le problematiche del XXI secolo nei paesi occidentali ed apportare soluzioni che rappresentino una concreta evoluzione etica, economica e culturale. Molto pi difficile ed utopico, almeno per ora, voler agire con le stesse modalit in luoghi culturalmente ed economicamente diversi dal nostro, in quanto parleremo da estranei rischiando di considerare il mondo come un posto uguale in ogni sua parte ed il nostro pensiero come dominante. Con questo, vogliamo sottolineare lesistenza delle differenze nelle varie parti del globo e la necessit di intraprendere un percorso strutturato attraverso la prassi, il confronto ed il tempo tra le varie culture. Se questo avverr, nel rispetto del diverso, sar lincipit di una rivoluzione globale che porter ad una societ veramente libera, nella quale le tante parti, umane e non umane, che positivamente con le loro caratteristiche abitano il globo, potranno ritrovare larmonia perduta nel grande tutto, ovvero la Natura nel suo insieme.
V Autonomia e liberazione
Proprio per questo, sempre pi persone iniziano a covare una visione pi naturale della vita in delle comunit autogestite da individui e non soggetti di mercato, dove si possa ritrovare la propria identit naturale e culturale, in cui non si sia proiettati verso una prospettiva di guadagno ma di condivisione e di fratellanza tra esseri viventi, umani e non-umani. Alimentati dalla visione senecana del "vivere secondo natura" decidono di distaccarsi dalla societ statale sentendola come una barriera per il proprio flusso vitale e naturale e si aggregano sotto comunit solide, naturalmente non abbandonando la lotta bens cercando di creare una resistenza solida che si opponga allo stato, contrastandolo dal suo esterno, consci dell'utopia di lottare il sistema dall'interno. Lobiettivo della Resistenza Verde esattamente questo: creare una nuova societ allinterno di uno stato logorato, dove luomo possa ritrovare la sua identit, rispettando quella animale ed ambientale. In antitesi al turbocapitalismo crediamo: -Nella nascita di vere e proprie autonomie che rigettino la visione antropocentrica della realt e riqualifichino uno stile di vita in armonia con la Natura nel suo insieme; -Nella necessit di un progresso etico e spirituale per invertire la rotta autodistruttiva del nostro tempo alimentata dallidolatria del Dio denaro; -Nella forza delle differenti parti presenti sul nostro pianeta che attraverso un percorso di consapevolezza, rispetto e scambio costituiranno larmoniosa compresenza nel grande tutto; -Nella bellezza dellazione contro la velocit statica del quotidiano che caratterizza la vita delluomo macchina, le chiacchiere da salotto dei vari intellettualoidi, le false promesse dei rappresentanti di un sistema marcio e criminale.
Conclusione: Svegliati!
Ognuno di noi ha davanti a s una scelta: continuare a sopravvivere in questa marcia realt, privato della propria identit, manipolato, schiavizzato, complice dei disastri che la societ umana provoca quotidianamente o RIBELLARSI, RESISTERE, AGIRE. Alzarsi dalla poltrona per creare unalternativa oggi un dovere etico verso lambiente, gli animali, la societ umana, noi stessi. inutile stare ad aspettare il supereroe, il bravo politico, il rivoluzionario di turno: non arriveranno. Proprio noi infatti siamo il motore di un cambiamento che non solamente possibile, ma necessario. Attiviamoci. Dichiariamo guerra al mondo spettrale della nostra epoca dominato dai marchi, incapace di intraprendere un percorso etico verso natura-animaliuomini, mosso dalla volont di pochi a discapito di molti, talmente grande e multi da non poter essere pi controllato o modificato dal suo interno. Invertiamo la rotta: Ritroviamo la nostra identit, riappropriamoci della nostra terra, usciamo dal gioco dei potenti. Riprendiamoci la vita. Ribelliamoci a chi ci vuole macchina, Resistiamo alla societ turbocapitalista, Agiamo per cambiarla. Lalternativa verde. Prendi parte al cambiamento, unisciti a noi.