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LA VITA

James Joyce - (Dublino, 2 febbraio 1882 - Zurigo, 13 gennaio 1941) - stato un celebre scrittore irlandese. Sarebbe dovuto diventare sacerdote ed infatti, ancora molto giovane, studi in diverse scuole di gesuiti; tuttavia, in seguito frequent l'Universit di Dublino studiando filosofia e lingue. Successivamente, a Parigi ebbe modo di approfondire anche medicina e scienze naturali; fra i suoi interessi pi urgente vi era tuttavia anche la letteratura, specialmente quella del simbolismo e del realismo. Ritornato a Dublino, lavor per un periodo come insegnante privato e, nel 1904 spos Nora Barnacle. Dopodich lasci definitivamente l'Irlanda, trasferendosi prima a Trieste, quindi a Parigi e infine a Zurigo, guadagnandosi da vivere come giornalista e insegnante di lingua nelle scuole Berlitz. Mor quasi cieco a causa di una malattia degli occhi che lo aveva accompagnato per tutta la vita. Attravers condizioni di vita a volte disastrose, riuscendo tuttavia a creare opere letterarie che hanno influenzato la letteratura mondiale.

LOPERA
Joyce erede di scrittori come Flaubert, per il tema dellinetto, che lo avvicina a Svevo, di James e Conrad per lanalisi psicologica, ma anche d'Annunzio esercita su di lui una certa influenza per il continuo mescolarsi di lingua poetica a narrazione, oltre ad essere debitore a Dorothy Richardson per luso di tecniche quali lo stream of consciousness (flusso di coscienza). Ne deriva una profonda sperimentazione e ricerca conoscitiva, cercando pi stretti nessi tra lingua, coscienza e inconscio. Nei "Dubliners" (Gente di Dublino) presente una struttura realistica, continuamente messa in crisi dalluso di simboli ed archetipi ricorrenti e soprattutto dalla tecnica dellepifania, cio dellimprovvisa folgorazione in cui lessere capta le zone del profondo sia dentro la coscienza, sia nella realt oggettiva. La sua opera pi nota - lUlisse (Ulysses) - porta al culmine tale poetica, provocando una rivoluzione espressiva: ogni distinzione tra interno ed esterno abolita, la narrazione tende a fondere il dato percepito e la sua elaborazione mentale. Narratore e lettore si insediano nella coscienza dei personaggi, osservandone il fluire tra pensiero, sentimenti ed eventi. Ne consegue la dissoluzione dellimpianto narrativo tradizionale, in quanto impossibile costituire un ordine ed una trama, nonch una unit psicologica dei personaggi. La scrittura narrativa una registrazione del caos di voci, gesti, oggetti, sensazioni, eventi, che animano continuamente la dimensione quotidiana di chiunque e la sua stessa percezione, in cui si intrecciano momenti consapevoli ad altri inconsci. A tratti, la narrazione procede per nessi analogici, mimando lo svolgersi del pensiero inconscio. Con lUlisse Joyce ha scritto una sorta di anti-romanzo, che rimane larchetipo di ogni tipo di sperimentazione nella scrittura, e come tale ha avuto anche il suo influsso in Italia, soprattutto negli anni Sessanta, al tempo della neoavanguardia.

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